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SERIE D 2003/2004
a cura di Brunomaria Cosenza
Un torneo lunghissimo, con una "doppia" regular season e playoff con finale al meglio delle cinque partite. Non si può dire, dunque, che la squadra venuta fuori da questa maratona non lo abbia meritato, ancor di più se si considera che l'Antoniano Campobasso ha chiuso la stagione regolare con ben dodici punti di vantaggio sulla seconda classificata, perdendo in tutto l'anno solo tre (!) partite (anche se sul campo le sconfitte erano state quattro) e festeggiando la C2 con l'apoteosi di Vasto. Ma procediamo per gradi.
Nuovo Basket Antoniano Campobasso Un torneo condotto con autorità dall’inizio alla fine e coronato con una splendida vittoria nello spareggio contro il Montesilvano. L'Antoniano ridona credibilità al movimento cestistico molisano raccogliendo i frutti di una politica societaria volta alla valorizzazione di giovani provenienti tutti dal proprio vivaio. I meriti vanno ampiamente condivisi tra tutti i protagonisti, ma una citazione doverosa va indirizzata a coach Di Marzio, bravo a dare la sua impronta personale ad una squadra composta per la maggior parte da giovanissimi e a non smettere mai di proseguire nella strada intrapresa qualche anno fa. Di Stefano ha fatto ampiamente il suo dovere di chioccia risultando elemento imprescindibile, D’Uva e Sabelli sono stati obiettivamente il valore aggiunto. La prossima stagione agonistica coronerà dunque il sogno di un gruppo che però necessita di qualche aggiustamento per affrontare nel migliore dei modi la categoria superiore. Fattore che non dovrebbe tramutarsi in problema con l’inserimento di qualche atleta dell’Olimpia chiuso dagli ambiziosi programmi della società del presidente Franco Mancini.
A.S. Basket Bojano Annata senza dubbio positiva quella vissuta dal Basket Bojano. Partiti con l’incognita giocatori, i ragazzi del presidente Ruscetta hanno progressivamente conferito una sterzata alle proprie ambizioni con l’arrivo di Carcaiso, Padula, Iadanza e Freda. I primi due sono stati sostanzialmente l’ago della bilancia, conducendo a suon di punti i propri compagni verso una grande rimonta, togliendo il fattore campo alla Fortitudo Venafro prima ed eliminandola poi con il più classico degli sweep. In finale il discorso è cambiato radicalmente, avendo di fronte una formazione più completa, e - soprattutto - più fresca atleticamente. Rimane il dubbio legato alla questione Romano, con il giocatore che ha abbandonato la squadra durante la regular season. Cosa sarebbe potuto accadere in una eventuale finale con Romano in campo resta dunque interrogativo insoluto. Il futuro di questa ambiziosa società non può che dipendere dalla questione impianto di gioco per un palaghiaccio (in inverno…) capace di far desistere anche chi crede ciecamente nei valori di questo sport. All’amministrazione comunale di Bojano il compito di non rendere vano l’impegno di chi in questi anni ha avuto il grande merito di ricreare ed accrescere il maniera esponenziale il proprio settore giovanile.
Fortitudo Venafro (members.xoom.virgilio.it/fortitudoven) Partita con grosse ambizioni, la formazione seniores Fortitudo Venafro conclude l’ennesima stagione in maniera anonima e con un congruo numero di rimpianti. Una squadra che ad un certo punto della stagione sembrava aver metabolizzato nella giusta maniera le definitive partenze di B. Cosenza, Piscitelli e Palmieri conquistando vittorie importanti (soprattutto in trasferta) in ottica post season ma che invece con l’arrivo della primavera ha ceduto di schianto, fisicamente e mentalmente. Difficile stabilire a fronte di altrettanti successi sulla sirena quanto abbiano pesato mentalmente le quattro sconfitte maturate nei derby con la formazione del Basket Venafro “B”, fatto sta che la squadra ha palesato evidenti limiti psicologici che si aggiungono a quelli tecnici rimasti fino ad ora abbastanza nel sommerso. Il lavoro svolto da coach Bernardo si è visto notevolmente nella prima parte di stagione, meno in tardo inverno, per niente in una serie playoff a dir poco desolante. Programmi rivoltati come un guanto nella prossima stagione agonistica, con l’obiettivo puntato sui giovani della sorprendente formazione Cadetti e futura squadra Juniores.
Neon Molise Campobasso (www.jediworld.supereva.it) Annata tutto sommato positiva per una Molisana Campobasso che per larga parte del torneo ha recitato una parte da protagonista vincendo in trasferta a Venafro (in due occasioni) e a Bojano. Il seguito, per la verità, non è stato dei migliori ma, ad onor del vero, c’è da sottolineare che i ragazzi allenati da Michele Scala non hanno quasi mai potuto disporre della medesima formazione e molto spesso hanno disputato le gare di regular season con meno di otto giocatori a referto. La presenza di Emilio D’Onofrio nella post season non ha sortito gli effetti sperati e probabilmente, vista la dignità con cui i ragazzi hanno disputato la stagione, se ne sarebbe potuto fare anche a meno. Santella in primis ma anche Tebiani e Rocco hanno mostrato le cose migliori ma in generale ha ben impressionato la capacità della Molisana di giocare di squadra specie quando si è trattato di alzare il ritmo della partita. Più che ad una conferma la squadra “satellite” del Ferentinum, anche in virtù di qualche innesto in pianta stabile, potrebbe essere attesa dalla vera e propria consacrazione.
Basket Venafro "B" Quinta piazza puramente simbolica per la regina della seconda parte del campionato. Data come mina vagante all’inizio del torneo e mina vagante ampiamente confermata. Chiedetelo a quelli della Fortitudo, sconfitti quattro volte su quattro, domandate al N.B. Antoniano, sconfitto sul campo a Venafro con la formazione praticamente al completo: ci hanno pensato i regolamenti F.I.P. a soccorrere le altre formazioni, che hanno evitato volentieri di incontrare la Basket Venafro “B” nella post season. Una squadra, partita in sordina, capace di trovare con il passare delle giornate la chimica giusta grazie al progressivo impennarsi dell’età media dei suoi atleti e al grande entusiasmo scaturito da vittorie epiche come quelle dei derby. De Luca, Valente e l’eterno Zaccardelli hanno mostrato le cose migliori risultando decisivi in più frangenti ma la vera buona notizia è la stagione di Antonio Mascio, playmaker classe 1987 che con insospettabile personalità ha guidato i suoi a sfiorare (vista la sconfitta decretata a posteriori e a tavolino con l'Antoniano) la seconda piazza virtuale. L’erede di Nicandro Mascio è alle porte e la prossima potrebbe essere la stagione del grande salto nella categoria superiore.
A.B.C. Molise Termoli (www.jurassicteam.com) Difficile sfuggire alla regola che vuole le cenerentole ripetersi per il secondo anno consecutivo. Stessa sorte, nel caso in questione, per il Jurassic Team, autore di un torneo ricco di rimpianti e caratterizzato da tante sconfitte sul filo di lana che lasciano più di un interrogativo sulle reali potenzialità di una squadra capace di fare e disfare in pochi minuti. Vero che le regole non scritte degli adriatici hanno come obiettivo quello del turnover a prescindere dai reali valori in campo, ma nessuno avrebbe voluto incontrarli con Mucciarella, Mileti e Iannacci affiancati dai giovani De Lena e Di Pasquale. Goliardìa e correttezza hanno (quasi sempre) spadroneggiato in tutti gli impianti dove il jurassic ha disputato le proprie gare. Nella prossima stagione l’età media subirà una nuova impennata, ma guai a sottovalutarli… soprattutto alla luce delle notizie di mercato che potete trovare su www.jurassicteam.com :-)
Pol. Angioina Colletorto Chi ricorda una formazione capace di chiudere il torneo con un significativo -1 in classifica? Forse pochi… Nessuno al contrario ricorda l’insediamento di una società di basket in un luogo “baciato” dalla sfortuna (leggasi terremoto) come quello di Colletorto. Al contrario i ragazzi di Colletorto usufruendo dell’inaugurazione del nuovo impianto (personalmente lo ritengo molto bello) con la collaborazione di atleti provenienti da realtà limitrofe sono riusciti a colmare il vuoto lasciato dal Kalena Basket, da cui hanno prelevato Macchia, Lallitto e Masciantonio. Per ciò che concerne i risultati va fatto un discorso simile a quello affrontato per il Jurassic, con qualche sconfitta di troppo sul filo di lana a penalizzare eccessivamente quanto di buono mostrato tra le mura amiche e, in sporadici frangenti, in trasferta. Alla buona annata di Masciantonio si affianca l’ottima (se si considera il primo anno di attività in assoluto) di Petti, ala piccola dotata di buon fisico e discreta mano. Le voci di corridoio darebbero però la società in procinto di trasferirsi a Santa Croce di Magliano, dove quantomeno potrebbero esserci maggiori possibilità di ampliare la rosa e tentare di avviare il settore giovanile.
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