POL. ANGIOINA COLLETORTO - BASKET VENAFRO 65-77   (17-24, 35-38, 50-57)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Guarino (Campobasso)

 Note: 

Arrivano i primi problemi per la neonata struttura angioina: il fondo reso scivoloso probabilmente dai condizionatori e un imprevisto black out nel finale di gara animano una partita condotta dall'inizio alla fine dai venafrani. Ma sono gli atleti della squadra locale a far notare gravi lacune: in attacco, con preoccupanti errori in contropiede, e soprattutto nel reparto difensivo, quello che desta le maggiori proccupazioni, dove vengono concesse troppo spesso facili conclusioni agli avversari. Dall'altra perte gli ospiti sono abilissimi, con le proprie giovani leve, ad approfittare delle indecisioni degli angioini, mostrando anche una discreta abilità nel tiro dalla lunga distanza.

Si parte parte con i padroni di casa che per scelta tecnica lasciano fuori Lallitto e Macchia, ma che nonostante ciò riescono a tenere sotto controllo gli ospiti che allungano il passo solo sul finire di tempo chiudendo con un vantaggio di 7 punti. Il secondo periodo sembra seguire la falsa riga del primo, ma gli angioini, grazie alle pesanti conclusioni dalla distanza di Macchia, e ai "furti" con canestro di Lallitto, tirano fuori l'ogoglio e dimostrano di poter dire ancora qualcosa alla storia della gara. Così al 23' si registra il sorpasso dei padroni di casa (39-38) che però non riescono a portare avanti ciò che che di buono era stato costruito durante tutto il secondo periodo.

In questo modo i venafrani riescono a riportare la gara sui propri binari grazie anche ad un incontenibile Mascio, top scorer della partita con 33 punti. La partita si conclude con gli scivoloni (dovuti dal fondo viscido) sotto canestro degli ospiti e col black out che costringe gli arbitri (contestati ampiamente dai locali) a far giocare gli ultimi 7" senza l'ausilio del tabellone elettronico. La prossima giornata vedrà la compagine di Colletorto giocare la quinta partita di fila in casa (due delle quali giocate a Casacalenda), ospitando il Boiano, e i venafrani osservare il turno di riposo.

Marco Masciantonio

FORTITUDO VENAFRO - N.B. ANTONIANO CAMPOBASSO 61-57   (17-15, 25-24, 36-38, 53-53)

 Arbitri: Di Pasquale (Benevento) e Guarino (Campobasso)

 Note: 

Finale inedito quello tra la Fortitudo Venafro e l’Antoniano Campobasso. Tra le tante sfide tra le due formazioni il supplementare in un modo o nell’altro era sempre mancato all’appello, peccato che in questa occasione abbia deciso di fare la sua comparsa in una delle più brutte partite mai disputate nel capannone di via Pedemontana. Brutta perché un totale di circa 60 palle perse tra le due formazioni con un ritmo di gioco molto basso imposto dalla zona dei locali rende l’idea di quanti errori non provocati possano essere stati marchianamente commessi.

Spettacolo a tratti deprimente ma emozioni a non finire, con le due squadre che si sono rincorse affannosamente per tutti i 45’. La Fortitudo partiva decisamente bene (7-0 con G. Cosenza protagonista) ma la risposta dei campobassani, trascinati da Di Stefano, era immediata. Punteggio che ristagnava in parità fino alla metà del terzo quarto, in cui i ragazzi di Di Marzio riuscivano a conquistare la “bellezza” di cinque lunghezze di vantaggio. Niente da fare: dieci punti consecutivi (a cavallo tra il terzo ed il quarto periodo) di Felice Durante riportavano apparentemente l’inerzia dall’altra parte con la Fortitudo nuovamente in vantaggio ma mai in controllo della gara. Locali che al contrario sembravano poter chiudere i giochi a 2’30" dalla fine quando però fallivano clamorosamente il canestro del più sette. Sul successivo ribaltamento l’Antoniano gestiva male il possesso rischiando di commettere infrazione di campo. Poco prima della sirena dei 24" Marone dapprima evitava l’infrazione ed il contropiede avversario e poi da nove metri centrava in terzo tempo la disperata bomba che riapriva completamente i giochi.

Punteggio in perfetto equilibrio anche nell’ultimo minuto, quando ai due liberi di Felice Durante rispondeva un jump dall’angolo di D’Uva. Supplementari aperti da un canestro dello stesso D’Uva (16 a referto per un discreto rientro), prima che sulle manine dei ragazzini di Di Marzio cadesse il gelo più fitto. Una serie impressionante di errori dal campo condannava gli ex capoclassifica mentre dall’altra parte la chiusura del match era affidata a sorpresa al “siberiano” Rinaldi, che gelidamente realizzava 3 liberi su 4 prima del doppio fatale errore dal campo di Germano Di Stefano.

Brunomaria Cosenza

A.B.C. MOLISE TERMOLI - A.S. BASKET BOJANO 69-78   (13-15, 33-29, 44-41, 60-60)

 Arbitri: E. Fascia e G. Fascia (Isernia)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Cinque falli: Alonzo, D'Aversa, Freda, Zito, N. De Felice, Mileti. Falli tecnici a Padula e Mileti.

Il Boiano vince la partita, si prende i due punti in classifica e rilancia le sue ambizioni dopo qualche prestazione opaca. Al jurassic team resta l’amarezza di aver perso l’ennesima partita alla sua portata, dopo un tempo supplementare, non sfruttando il vantaggio del parquet amico. Gli ospiti sono giunti a Termoli privi di Romano squalificato, ma con una serie di nuovi innesti ex Isernia (Carcaiso, Freda, Iadanza e Padula). Per i locali, ancora assente Mucciarella, si rivede il top scorer dello scorso anno Iannacci.

La partita stenta a decollare, il primo quarto è tutto da dimenticare e la quasi totale assenza di pubblico è un bene per i giocatori in campo. La frazione si chiude 13-15. Il quarto successivo è qualitativamente migliore e cresce la consapevolezza che per vincere bisogna buttare la palla nel canestro avversario. I padroni di casa giocano meglio, girano la palla, trovano la via del canestro con numerose soluzioni (arrivano punti da Iannacci, Storto ed il giovane Iacusso) e la tripla di De Felice segna un parziale di 9-0 che li porta in vantaggio 26-20. I matesini contengono il buon momento dei padroni di casa con l’under Alonzo e Padula. Parziale all’intervallo lungo 33-29.

La pausa non fa bene a nessuna nelle due squadre e si rivive come in un deja vu l’inizio della partita (con la fortuna che sugli spalti non si è aggiunto nessun ritardatario). Gli errori alzano il nervosismo della gara, che diventa fallosa (tecnico a Padula per proteste) e frammentata dai tiri liberi. Si chiude 44-41, tutto rimandato all’ultimo quarto. Nel Bojano entra Carcaiso che alza il tasso tecnico ed aumenta la pericolosità dell’attacco matesino. E’ proprio lui a segnare il primo canestro, una tripla, che porta in parità le squadre. Si va punto a punto e nessuno ci sta a perdere. Colalillo, prima dalla panchina e poi sul campo, sprona i suoi a gestire al meglio ogni pallone. De Felice, dalla panchina giurassica, incita i suoi a stare alti in difesa e i suoi “dagli fastidio” riecheggiano nel Palasabetta. Mini break per i giurassici 50-46, rintuzzato da un bel contropiede di Alonzo. Sull’azione successiva Mileti si fa fischiare un tecnico per proteste e l’asse Carcaiso - Padula confeziona il controbreak: 52-58 a due minuti dalla fine.

I giurassici perdono Mileti (5° fallo), ma Colalillo e i suoi non riescono a dare il colpo del ko andando a conclusioni forzate e, grazie alla precisione dalla lunetta di Biondi, Iannacci ed ancora Biondi, si arriva ad una nuova parità (58-58) all’ultimo giro di orologio. Fallo della difesa termolese e Padula in lunetta: doppio errore, ma gran rimbalzo di Colalillo e nell’azione successiva fallo di Romagnuolo. In lunetta va Carcaiso e fa due su due. Ultimo attacco adriatico e fallo della difesa su Iannacci che realizza entrambi i personali: 60-60. Cinque secondi alla sirena, rimessa e tiro da metà campo sul tabellone, arriva Carcaiso e a fil di sirena la mette dentro: al tavolo è bagarre, il primo arbitro non dà buono il canestro, si va al supplementare. Nell’overtime sono gli ospiti ad avere maggiore lucidità e freschezza atletica e Padula, Alonzo e Carcaiso trovano con continuità la via del canestro, mentre gli atleti di casa commettono molti errori, alcuni grossolani, dettati dalla stanchezza. Finale 69-78.

Il Boiano trarrà sicuro giovamento nel prosieguo del campionato dai nuovi innesti che hanno ben figurato; ma su tutti segnaliamo il giovane Alonzo, autore di 22 punti (già ci aveva colpito favorevolmente nella partita di andata), dotato di un bel tiro in sospensione e molto forte in campo aperto; ha molti margini di miglioramento e tempo per maturare tecnicamente (qualche forzatura di troppo nei momenti decisivi del match). Tra i padroni di casa Iannacci ne fa 28 (16/20 dalla lunetta, 15 falli subiti e 39 di valutazione), con le polveri bagnate Mileti e Romagnuolo.

Michele Chiapperini