N.B. ANTONIANO CAMPOBASSO - FORTITUDO VENAFRO 60-73   (15-17, 23-32, 39-52)

 Arbitri: Andricciola e Russo (Venafro)

 Note: Cinque falli: Palazzo, Zoccolo, Celentano, Fe. Durante, Fiorante.

Mantiene le promesse quello che alla vigilia era considerato il big-match della terza giornata: una gara emozionante e, pur se tecnicamente non eccelsa, combattuta dall'inizio alla fine e portata a casa dai venafrani con nervi saldi e cinismo rintuzzando la rimonta dell'Antoniano, tornato a -4 dopo aver subito per lunghi tratti il gioco degli avversari.

Ma andiamo con ordine: Di Marzio non ha a disposizione il play titolare Di Stefano e gioca con Zoccolo in regia e la "new entry" Cordisco in quintetto, dall'altra parte mancano Scarselli e Giannini. L'avvio è tutto dalla parte della squadra di casa, con Mastropaolo che finalizza molto bene il gioco in velocità della sua squadra e la Fortitudo che fatica a stare dietro ai campobassani. Sul 15-8 per De Socio e compagni, la partita gira improvvisamente, con Venafro che piazza un 9-0 e chiude in vantaggio i primi dieci minuti di gioco. L'impasse dei padroni di casa continua per tutto il secondo quarto, con gli ospiti che giocano bene in difesa (da segnalare soprattutto il buon lavoro di Fiorante su V. Di Rienzo) e potrebbero chiudere il match se tirassero con percentuali migliori, approfittando al meglio della latitanza offensiva dell'Antoniano, che segna solo 8 punti dal decimo al ventesimo.

E sono ancora le percentuali, unitamente al sempre alto livello di intensità difensiva della Fortitudo, a non permettere all'Antoniano di recuperare al rientro dopo l'intervallo: gli ospiti tengono in pugno la gara soprattutto con le iniziative di un G. Cosenza fino a quel momento un po' fuori dalla partita, nonché di Felice Durante, che analogamente al compagno subisce falli e segna i conseguenti tiri liberi. Il vantaggio della Fortitudo tocca le 15 lunghezze sul 35-50 a poco meno di 2' dal trentesimo, poi Di Marzio comanda la difesa pressing a tutto campo. I primi minuti dell'ultima frazione sono faticosissimi per una Fortitudo che non si ritrova più in attacco e che subisce a rimbalzo il fisico di V. Di Rienzo e i centimetri di Ciampitti. L'Antoniano risale due volte a -4, prima sul 53-57 e poi sul 55-59 dopo un canestro di Rinaldi, che tiene a galla i suoi compagni segnando i suoi 7 punti nel momento peggiore della sua squadra. Coach Bernardo, però, trova le contromisure mettendo in campo contemporaneamente tre buoni trattatori di palla come Lucarelli, G. Cosenza e Fe. Durante e poi entrando lui stesso a sostituire il numero 10, fuori per falli. Come detto, i nervi saldi e la precisione dalla lunetta consentono agli ospiti di guadagnare un successo importante e portarsi nel gruppone delle squadre con quattro punti in classifica.

Vittorio Salvatorelli

BASKET VENAFRO - POL. ANGIOINA COLLETORTO 91-39   (47-23)

 Arbitri: Asprinio (Napoli) e Tantaro (Isernia)

 Note: 

Seconda vittoria in campionato per la Basket Venafro “B” contro l’esordiente Angioina Colletorto. I ragazzi di coach Mascio, in parte provenienti dal settore giovanile e in parte giocatori con più esperienza (Zaccardelli, De Luca, Vettese), non hanno problemi contro i piazzati avversari che poco possono contro la reattiva difesa e il rapido contropiede casalingo.

Nel primo quarto gli ospiti fanno fatica ad ambientarsi, perdendo molti palloni che i veloci Primavera e Mascio trasformano in facili contropiede. Nel secondo quarto gli ospiti premono un po’ di più con buoni tiri dall’arco di Macchia che comunque non basta per impaurire la difesa venafrana, molto aggressiva su tutti i palloni. Nella squadra di casa, poi, c’è l’esperienza di Valter Zaccardelli, giocatore di serie C2 con la Città di Venafro dell’anno passato.

Negli ultimi due quarti la partita continua con un ritmo abbastanza alto, con gli ospiti sempre molto disordinati nella fase di ripartenza e con molti problemi anche in fase di attacco. Nonostante tutto i padroni di casa non fanno mai entrare in partita il Colletorto, che torna a casa con 52 punti sulle spalle, con una buona prestazione finale di Leva e Biasiello, mentre sotto i vetri predomina Stefano Durante, giovane promessa del basket venafrano. La prossima sfida, per i venafrani, è prevista dopo un turno di riposo contro l’A.B.C. Termoli ancora a quota 0 punti in classifica.

Manuel Iannone

A.S. BASKET BOJANO - A.B.C. MOLISE TERMOLI 70-53   (20-10, 36-27, 46-41)

 Arbitri: E. Fascia e G. Fascia (Isernia)

 Note: Tiri liberi: Bojano 5/23 (22%), Termoli 16/28 (57%). Tiri da tre: Bojano 5/14 (36%), Termoli 4/17 (24%). Cinque falli: M. Romano, Zito, Storto.

Il Bojano non si fa sfuggire l’occasione di approfittare del turno di riposo della capolista Neon Molise Campobasso, battendo un jurassic team fortemente rimaneggiato e raggiungendo, così, la vetta della classifica.

Entrambe le squadre partono a zona: quella dei padroni di casa è una tre–due molto alta che blocca sul nascere le azioni giurassiche, rende difficile la circolazione di palla, sporca ogni passaggio e blocca i rifornimenti a Storto e Mucciarella (che realizza il primo canestro di squadra dopo 4 minuti). I palloni recuperati dai matesini vengono trasformati in contropiedi velocissimi, nella fredda serata gli atleti di casa sfrecciano come giocatori di hockey: è devastante Alonzo, autore di undici dei venti punti del primo quarto (20-10). Il secondo quarto è sostanzialmente equilibrato, con i locali che attingono punti da M. Romano, La Gatta e Sbarra e gli adriatici che rispondono con Mucciarella, entrato finalmente in partita. Si va così all’intervallo sul 36–27.

Il terzo quarto si apre con due triple di Romagnuolo, che accorciano il distacco, e con il quinto fallo di M. Romano (che marcava a uomo Mucciarella). Il match è riaperto e, alla fine del terzo quarto, il malconcio tabellone di Bojano segna 47–41. L’ultima frazione inizia con una nuova tripla di Romagnuolo, i padroni di casa non trovano più la via del canestro e così gli ospiti raggiungono il pareggio (49–49) a tre minuti dal termine. Colalillo richiama i suoi all’ordine e questi rispondono con un finale di partita impeccabile, difendono bene e portano gli avversari a soluzioni forzate; soprattutto tramutano tutte le azioni d’attacco in canestri (favoriti dalla ridotta aggressività di Storto e Mucciarella, gravati da quattro falli). Principali artefici del sontuoso finale D’Aversa e Sbarra.

Ottima la gara del collettivo matesino, che non si è disunito nel finale; da sottolineare l’ennesima prova convicente del giovane Alonzo. Si rafforza la convinzione che il jurassic team al completo possa essere la mina vagante di questo campionato.

Michele Chiapperini