N.B. ANTONIANO CAMPOBASSO - POL. ANGIOINA COLLETORTO 61-38   (14-10, 40-16, 55-27)

 Arbitri: Falcione e Alfonso (Campobasso)

 Note: Cinque falli: Macchia, Ferrara.

L'Antoniano Campobasso fa sua la gara contro il Colletorto ed ora si trova a quota 6 punti in classifica. Priva di De Socio, infortunato venerdì in allenamento, e di Di Stefano, in panchina solo per fare numero a causa di una contrattura all'inguine, la squadra di Leo Di Marzio registra il ritorno dopo una stagione di inattività di Biagio Pennacchio, che potrà essere utilissimo alla causa e rinforza notevolmente il quintetto campobassano in ottica primo posto. Dall'altra parte un Colletorto al completo ma che ha grossi problemi al tiro, non riuscendo mai a centrare il canestro avversario con continuità.

Dopo un primo periodo brutto ma equilibrato, con Macchia e Lallitto a segnare da un lato e i padroni di casa a tenersi a galla con tre triple di Zoccolo, Ciampitti e Mastropaolo, i campobassani vengono fuori nel secondo quarto, guidati dalle tante palle recuperate dallo stesso Zoccolo e dal gioco in velocità in cui il play di casa trova in Marone uno spietato finalizzatore. 16 punti in 10 minuti del numero 8 scavano il solco fra le due squadre, con Colletorto che ne mette appena 6 in una seconda frazione da dimenticare. La gara finisce qui, con gli angioini che reagiscono dopo l'intervallo ma non riescono a recuperare lo svantaggio a causa, come detto, delle brutte percentuali al tiro.

Vittorio Salvatorelli

A.B.C. MOLISE TERMOLI - BASKET VENAFRO 81-55   (25-15, 41-20, 59-35)

 Arbitri: Chiacchiari e G. Fascia (Isernia)

 Note: Falli tecnici a Leva e Iannacci.

Il Jurassic Team vince la sua prima partita in questo campionato e abbandona l’ultimo posto in classifica; soprattutto dimostra che, con la squadra al completo, il ruolo di mina vagante di questo campionato gli calza a pennello. Tra gli adriatici torna Iannacci, capocannoniere dello scorso campionato, e solo il forfait all’ultimo minuto di Mucciarella impedisce a coach De Felice di poter gestire il quintetto migliore. Gli ospiti arrivano da Venafro privi di Zaccardelli e De Luca.

I padroni di casa partono con Iannacci in panchina e “rigorosa” zona 2-3; i venafrani, con guida tecnica affidata a Mascio, sono schierati a uomo. Il primo quarto si apre all’insegna dell’equilibrio, presto rotto grazie alla coppia Mileti - Romagnuolo: il primo finalizza azioni di contropiede, il secondo sembra essere in giornata di grazia al tiro. Dei 25 punti segnati sul tabellone alla fine del primo quarto, 19 sono siglati da loro. Nel Basket Venafro, Primavera e Leva si dimostrano tra i più lucidi, rispondendo ai padroni di casa e limitando il passivo (25-15). Il secondo quarto è tecnicamente inguardabile: numerosi errori da ambo le parti alzano il nervosismo tra i contendenti e gli arbitri faticano a gestire la partita. Iannacci in campo dà il suo contributo, soprattutto in difesa, catturando i rimbalzi delle conclusioni dei ragazzi di Mascio che proprio non riescono a metterla dentro. Si va al riposo sul punteggio di 41-20, un vantaggio rassicurante per gli adriatici, pur privi di Mileti (out per una contrattura).

Al ritorno in campo i venafrani giocano pressando a tutto campo ed alcuni buoni recuperi li rianimano, alzando, però, la soglia nervosa della partita che diventa spigolosa; recriminazioni verso gli arbitri accompagnano le azioni, e i contatti di gioco vanno oltre il lecito. Il primo a farne le spese è Leva, espulso dopo un fallo tecnico, seguito, all’inizio del quarto successivo da Iannacci, per identica motivazione. Parità di espulsioni, ma punteggio che vedrà i padroni di casa incrementare il vantaggio fino al finale di 81-55. Vittoria meritata per il Jurassic Team e onore delle armi al Basket Venafro, che ha difeso duro fino all’ultima sirena e che, saltando il secondo quarto, avrebbe anche potuto mettere in difficoltà i padroni di casa. Romagnuolo permettendo...

Michele Chiapperini

FORTITUDO VENAFRO - NEON MOLISE CAMPOBASSO 52-54   (11-16, 22-32, 38-42)

 Arbitri: Russo (Venafro) e Chiacchiari (Isernia)

 Note: 

Difficile spiegare alla Fortitudo che nella pallacanestro non esiste la regola del "vantaggio". Ancor più difficile quando il primo posto in solitudine svanisce ad un’inezia dalla fine con due tiri liberi falliti quando poco prima era stato infilato il più classico dei canestri del sorpasso. E’ questo il finale di una gara inaspettatamente palpitante e che ha premiato una Neon Molise che, dopo la batosta di domenica scorsa nel derby, rilancia a pieno titolo le proprie quotazioni di classifica.

Ospiti capaci di portare via i due punti sfruttando una forte dose di cinismo nel procurarsi una marea di secondi tiri e catturare almeno l’80% delle numerosissime palle vaganti. I ragazzi di Scala hanno mostrato il proprio lato migliore nei primi due periodi senza incantare ma controllando semplicemente ritmo ed inerzia della gara. La Fortitudo è sembrata la lontana parente di quella intravista a Campobasso, molle in difesa, inesistente a rimbalzo (specialmente offensivo) e con le mani decisamente gelate in attacco con appena 22 punti realizzati in 20’.

Nella ripresa i ragazzi di Bernardo alzavano l’intensità della propria difesa ma mostravano la totale incapacità di capitalizzare una lunga serie di recuperi con altrettanto immediate palle perse e percentuali che si mantenevano sempre molto basse. La Fortitudo raggiungeva due volte il pari ma di fronte trovava un avversario costantemente in grado di replicare nella giusta maniera e che puniva sistematicamente i raddoppi in post basso. L’epilogo: con la Neon Molise in vantaggio di due i locali gestivano l’ultimo pallone della gara consegnandolo nelle mani di G.Cosenza. Il più giovane dei fratelli forzava la difesa e scaricava il pallone nelle mani di Felice Durante che andava a bersaglio dai 6,25m proprio nell’attimo in cui l’arbitro attribuiva un fallo alla difesa ospite sull'uomo senza palla. Con due secondi da giocare, il resto lo trovate scritto nel punteggio.

Brunomaria Cosenza