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SERIE C2 2004/2005 a cura di Vittorio Salvatorelli
E' terminato il secondo campionato "ibrido" di C2. Già, ci riferiamo proprio al regolamento, che ancora una volta prevedeva playoff per la promozione in C1 solo in caso di un distacco minore di otto punti fra la prima e la seconda della regular season. E i playoff per la promozione non ci sono stati: il dominio del Campli, che di fatto ha "ucciso" fin da subito la stagione (tra l'altro convincendo con il suo totale dominio un paio di squadre a ridimensionare le spese prima del termine del girone di andata, tanto era chiaro che non ci sarebbe stato nulla da fare...), ha privato il torneo della sua fase più interessante. Che poi i playoff si siano disputati lo stesso per l'assegnazione del secondo posto (ma il Chieti, allo stesso modo del Campli, aveva otto punti di vantaggio sulla terza...) non cambia la sostanza di uno stato di cose che, a modesto parere di chi scrive, va assolutamente rivisto. Squadra per squadra, in ordine di classifica finale, esaminiamo la stagione appena trascorsa. Che dire del Campli? Stagione perfetta - e con quel roster a disposizione avremmo voluto anche vedere... - e dominio totale ed incontrastato dalla prima all'ultima partita con pochissime esitazioni, fra le quali ci piace citare il quasi colpo esterno della Tasso & Candeloro Termoli. Impossibile non nominare mvp stagionale l'argentino Seia, una vera macchina al tiro da fuori e capocannoniere del campionato. Il Chieti è la seconda classificata in regular season e anche dopo playoff tutto sommato non troppo impegnativi per la squadra di Cosentino, che pur perdendo a gennaio Fabri non ha avuto problemi a conquistarsi il diritto ad un eventuale ripescaggio in C1. Formazione solida e concreta, con il miglior giovane del campionato con piste di vantaggio sugli altri: Gialloreto è giocatore superiore almeno di un paio di categorie rispetto alla C2. I teatini hanno superato nella finale dei playoff il Basket Ball Roseto. Conclusa al quarto posto un'ottima regular season, Tavani e compagni hanno legittimato la loro buonissima stagione andando a vincere a Vasto, sia pure tra le polemiche, garatre di semifinale. E proprio al Vasto va la quarta piazza della stagione. Come sempre coach Trivelli ha potuto fare affidamento sull'esperienza dei soliti noti Celenza, Di Rosso e Desiati, ma i numerosi giovani del vivaio stanno lentamente garantendo il ricambio generazionale alla Fox. Peccato soltanto per il brutto modo in cui si è conclusa la stagione, con le polemiche (fondate o no non sta a noi giudicarlo) sull'operato degli arbitri in garatre di semifinale. La prima delle molisane è Il Globo Isernia. Partita ad inizio stagione con l'intenzione di vincere il campionato, e in effetti in testa alla classifica insieme al Campli nei primi due mesi di regular season, la squadra di Tiziano Rosignoli si è ben presto accorta che superare la corazzata abruzzese sarebbe stata una vera impresa e ha ridimensionato i propri programmi. Il bilancio stagionale, tuttavia, è più che positivo, con i playoff condotti piuttosto bene e il rammarico sui guai fisici di Borissov che ne hanno condizionato l'andamento. Solito campionato da playoff per l'Antoniana Pescara. Costantemente nelle zone alte della classifica, l'unica formazione pescarese partecipante alla C2 di quest'anno si è confermata ancora una volta solidissima e consolidata realtà. Playoff e grande soddisfazione per il Sulmona, che ha decisamente migliorato il risultato della scorsa stagione, quando si era salvata nell'ultimo turno dei playout. Protagonista di una fra le più lunghe serie di vittorie consecutive della stagione, la formazione peligna è da annoverare fra le sorprese del campionato. Delusione, invece, a Pineto: la squadra era decisamente da playoff ma, nonostante il ritorno di Obletter a metà campionato, è arrivata la nona piazza, quella che le ha consentito di evitare i playout ma non le ha permesso di entrare nella post season "che conta". Apre la serie delle ammesse ai playout la Virtus Roseto. A lungo i ragazzi di Francani hanno sperato di poter accedere ai playoff, alla fine è arrivata la poule salvezza. Una salvezza conquistata comunque senza problemi con il secco 2-0 sulla Città di Venafro. Ben più sofferta, invece, la salvezza della Tasso & Candeloro Termoli. Molta delusione sull'Adriatico per una stagione preceduta dalla convinzione di essere in grado di lottare con le migliori, cominciata con una brutta sconfitta casalinga contro la neopromossa Atri, proseguita con vari problemi (cambio di allenatore con il ritorno di Rubino al posto di Pezzella) e terminata con una salvezza proprio ai danni dell'Atri di un punto all'ultimo secondo. Poteva andare peggio, d'accordo, ma poteva andare anche decisamente meglio... Molto buono, al contrario, il campionato dell'Atri. Serbatoio di giovani per la formazione di B1, il quintetto di coach Francia ha dimostrato immediatamente di essere squadra "vera", mettendo in evidenza il talento di Torrieri, anche lui giocatore di categoria superiore anche se a volte un po' sopra le righe. Prima delle retrocesse per il particolare regolamento di quest'anno (ben sei discese in D), ma non ci saranno problemi a fare la C2 anche nella prossima stagione. Conferma in C2 nel prossimo campionato anche per il Montesilvano. La vittoria nell'ultima gara stagionale a Venafro ha dato alla formazione di Paci la sicurezza del ripescaggio dopo un torneo con tante sconfitte e una vittoria a tavolino per un'incredibile leggerezza commessa da Pescara (un under sostituito a referto da un senior). Più che fondate speranze di ripescaggio, comunque, anche per la Città di Venafro. Ormai è la seconda stagione consecutiva che coach Arturo Mascio deve fare i conti con continui infortuni e problemi vari di roster. Si spera che nel nuovo campionato la fortuna possa sorridere un po' di più alla formazione molisana... In bilico, invece, la situazione del Lanciano. A lungo in lotta per le posizioni migliori in griglia playout, il quintetto frentano è crollato al termine della prima fase del torneo, dovendo accontentarsi della quartultima piazza in regular season, che - unitamente al successo del Montesilvano a Venafro - l'ha condannata all'ultimo posto nell'ordine di priorità per il ripescaggio. Nonostante la caduta in D, la stagione dell'Antoniano Campobasso non può non considerarsi positiva. Le quattro vittorie conquistate sono un bottino soddisfacente per una società che aveva l'unico scopo di far crescere i propri giovani in un campionato ben più competitivo rispetto alla D molisana. Obiettivo pienamente raggiunto e superato se si considera il "recupero" di ragazzi che la pallacanestro molisana sembrava aver perso (Genesio D'Uva, capocannoniere della squadra, Lorenzo Latona, Gigi Baranello) e l'ottimo contributo dato da Vittorio Fiorilli. Nulla da fare per l'Ortona, alla seconda retrocessione in fila dopo il ripescaggio dello scorso anno. Due sole vittorie, tra l'altro consecutive, e poi solo battute d'arresto per una formazione che ha "mollato" molto presto, tornando nuovamente in D.
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