ESAGONO SULMONA - BASKET BALL ROSETO 91-72   (25-23, 51-35, 73-48)

 Arbitri: Martchegiani (Montesilvano) e Angelini (L'Aquila)

 Note: 

MARTINO FOOD CAMPOBASSO - CITTÀ DI VENAFRO 61-63   (20-23, 30-38, 48-50)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e De Panfilis (Pescara)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Martino Food 21/53 (40%), Città di Venafro 14/38 (37%). Tiri da tre: Martino Food 6/17 (35%), Città di Venafro 7/19 (37%). Tiri liberi: Martino Food 1/2 (50%), Città di Venafro 14/23 (61%). Rimbalzi: Martino Food 28 (V. Sabelli 9), Città di Venafro 24 (Mallamace 7). Cinque falli: Baranello.

Vanno alla Città di Venafro i due punti in palio nel derby molisano della giornata. Una partita tirata, che vede gli ospiti condurre fin quasi dall'inizio prendendo anche 14 lunghezze di margine, i padroni di casa rimontare bene e sorpassare nel finale punto a punto prima di subire i canestri decisivi dalla lunetta che decretano la vittoria dei venafrani. Una partita il cui motivo dominante è come sempre la mancanza di peso sotto le plance del quintetto di Leo Di Marzio, con quello di Arturo Mascio che approfitta della situazione basando il suo gioco sui due lunghi Falanga e Mallamace, autori dei due terzi dei punti della loro squadra.

La Martino Food segna il primo canestro del match ma poi perde quattro palloni consecutivi. Due triple di Mallamace e un canestro di Nicandro Mascio puniscono i campobassani e portano Venafro sull'8-2, ancora Mallamace dall'arco fa 9-16 prima della risposta, sempre da tre, di Fiorilli che porta i suoi a -4 in un primo quarto equilibrato e che vede Falanga e lo stesso Mallamace realizzare 18 punti sui 23 della loro squadra. Dall'altra parte D'Uva ne mette 9 e l'Antoniano nel complesso regge bene nonostante qualche fallo commesso di troppo e la poca predisposizione ad andare dentro vista la notevole differenza di stazza con l'avversaria.

La musica non cambia nel secondo periodo, con gli ospiti che restano avanti e i padroni di casa ad inseguire da presso un'avversaria che perde per infortunio Valvona, che a metà della frazione si gira una caviglia ed è costretto ad uscire dal campo per non farvi più ritorno. Poco dopo, Di Stefano segna il canestro del 28-31, poi Venafro piazza un minibreak di 5-0, rintuzzato da due punti di Fiorilli che fanno 30-36 prima del canestro finale che manda Venafro negli spogliatoi con otto punti di vantaggio e qualche recriminazione da parte dei padroni di casa, che ancora non si sono visti assegnare un libero a favore.

Al rientro in campo sembra che la Città di Venafro possa prendere definitivamente in mano le redini della gara. Prima una tripla di Nicandro Mascio fa +11 (30-41), poi gli ospiti si portano a +14 (34-48), con Mallamace che domina sotto il suo tabellone distribuendo stoppate a destra e a manca e la Martino Food che vacilla ma non demorde. Anzi, sospinta in attacco dal duo D'Uva-Di Stefano e da una difesa a zona che spesso e volentieri mette in difficoltà gli avversari, la squadra campobassana si rimbocca le maniche e comincia a rimontare punto dopo punto fino a riaprire completamente la situazione con il -2 del trentesimo minuto.

Si arriva così al quarto periodo, con la Martino Food che subisce la tegola dell'infortunio di D'Uva: solo a pochi secondi dalla rimessa iniziale il numero quindici subisce la stessa sorte toccata in precedenza a Valvona, con la distorsione ad una caviglia che non gli permette più di giocare. Nonostante l'uscita del suo miglior marcatore, l'Antoniano resta attaccato alla partita e continua a difendere bene pur non segnando per lunghissimi minuti. Il punteggio resta sul 48-52 fino a 4'34" dalla fine, quando Mallamace fa +6 e subito dopo Fiorilli segna da tre per il 51-54. Si va verso il finale punto a punto, con Di Stefano che fa -2 (56-58) e Marone che pareggia a 58. Sbagliano Falanga e Di Stefano, lo stesso Falanga porta i suoi a +2 a 1'15" dalla fine. Ciampitti fallisce la conbclusione, imitato da Alifuoco, che prende il suo rimbalzo in attacco ma sbaglia di nuovo, dando all'avversaria la possibilità di andare dall'altra parte e mettere con Marone la tripla del +1, 61-60, a -20". Venafro dà la palla sotto a Falanga, che subisce fallo e mette entrambi i liberi, la Martino Food ha 6" per vincere, ma Alifuoco intercetta la rimessa e subisce fallo fissando con l'1/2 il punteggio finale.

Una sconfitta che pesa molto sul prosieguo del torneo da parte della Martino Food Campobasso (la rincorsa al Montesilvano, già difficile, diventa ora proibitiva) e - viceversa - due punti che permettono alla Città di Venafro di respirare in classifica allungando sul Lanciano in attesa della disputa del match dei frentani con l'Antoniana Pescara. La palma dell'mvp va a Mallamace, autentico dominatore della partita pur con qualche errore di troppo da due e dalla lunetta. Ora ci sarà il recupero del turno saltato nello scorso fine settimana, con due derby che attendono le due avversarie di questa sera: la Martino Food riceve la Tasso & Candeloro Termoli, la Città di Venafro ospita Il Globo Iernia.

Vittorio Salvatorelli

CARICHIETI LANCIANO - G.S. ANTONIANA PESCARA 61-78   (25-18, 36-37, 43-67)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Ciarrocchi (Campli)

 Note: 

A.S. PALLACANESTRO CHIETI - NUOVO PINETO BASKET 106-94   (26-17, 50-49, 79-66)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Pantera (Pescara)

 Note: Spettatori circa 100. Fallo tecnico a Di Giangiacomo per proteste all'8'. Cinque falli: Mau. Zappacosta, Belli.

E' finita con tutto il team teatino a centrocampo a raccogliere gli applausi del pubblico presente al palazzetto di Piana Vincolato. La partita con il N.B. Pineto è sintetizzata in quest'immagine che testimonia la qualità della prestazione offerta dalla Pallacanestro Chieti. Il risultato finale di 106 a 94 per i biancorossi non testimonia a sufficienza il successo ottenuto anche perchè nel corso dell'incontro raramente c'è stato un vero e proprio allungo da parte dei teatini che, anzi, sono stati più volte incalzati dai pinetesi. Ma sta proprio in questo aspetto la differenza "virtuale" di cui parlavo. I biancorossi, infatti, pur non avendo preso margini elevati (massimo distacco 17 punti nel 3° periodo) con i pinetesi che li rincorrevano sempre da vicino superandoli, addirittura, in una occasione (50 a 51 all'inizio del 3° periodo), non hanno mai dato l'impressione di soffrire il gioco degli adriatici che, per la verità, non è sembrato molto organizzato.

Questa superiorità teorica si è dimostrata in diverse giocate degne di altri palcoscenici. Assist, passaggi lunghi, contropiedi, palloni recuperati di volta in volta hanno mostrato nei biancorossi una tranquillità mai scalfita dai tentativi di recupero del Pineto. Degne veramente di nota alcune azioni dei teatini come le 2 consecutive che hanno permesso al Chieti di assestare un primo mini-break e cioè uno splendido tiro da 3 punti di D'Alessandro (grande serata, la sua) ed un contropiede finalizzato da uno smagliante Febo e lanciato dallo stesso D'Alessandro. Oppure come quella del 6° minuto quando il prezioso Belli, sotto canestro, vede arrivare in penetrazione Graziani a cui piazza un assist di rara bellezza. Ma di azioni come questa se ne sono viste diverse e tutte a testimoniare un'ottima intesa di squadra che ha permesso di sorvolare anche su alcune disattenzioni difensive da parte dei teatini e ad una leggera sofferenza del play D'Alessandro sul pressing pinetese operato da Musini.

E' chiaro che la gara non è stata interpretata solo dal Chieti. Anche il Pineto ha avuto momenti da sottolineare come, ad esempio, il formidabile recupero avviato con l'ingresso in campo del teatino (di nascita) Renato Obletter che, a dispetto dei suoi (quasi) 40 anni ha piazzato una serie di contropiedi (12 punti in 8 minuti) che hanno permesso agli adriatici di riportarsi sul 34 a 32 dopo essere stati in svantaggio anche di 13 punti. Non è bastato Obletter, comunque, ad un Pineto che, pur essendo una buona squadra, non sarebbe in alcun modo riuscita ad impensiere i giovanissimi teatini, sicuri della propria forza e che devono imprecare solo perchè quest'anno hanno trovato sul proprio cammino un Campli che potrebbe tranquillamente giocare in B2. Inutile pensare a quel che poteva essere e non è stato. Ora è importante concludere positivamente questo campionato con la consapevolezza che la squadra vista oggi può essere la base su cui lavorare per avere risultati importanti il prossimo campionato e sperando, comunque, in un possibile ripescaggio.

da sporteate.it

PGS INTREPIDA ORTONA - FOX PETROLI VASTO 78-136   (15-34, 44-60, 61-94)

 Arbitri: Russo e Andricciola (Venafro)

 Note: Tiri liberi: Ortona 14/16 (86%), Vasto 18/25 (72%). Tiri da tre: Ortona 8/26 (31%), Vasto 13/39 (33%). Falli: Ortona 19, Vasto 16.

Dopo la lunga pausa per la Pasqua prima e per il rinvio dell'11^ giornata per lo stop allo sport in segno di lutto per la scomparsa di sua Santità Giovanni Paolo II, torna la palla a due in una gara che la squadra di casa, ferma ai 4 punti conquistati nel turno di andata, deve giocare contro la terza forza del campionato cercando, quanto meno, di salvare la faccia. Il pronostico, chiuso largamente in anticipo a favore Fox, mantiene le aspettative: ai padroni di casa va la prima marcatura con A. Scavongelli, poi sono 10 le lunghezze che accumulano gli ospiti (4': 2-12), diventano 20 al 7'(6-26) e si gioca, molto velocemente, aspettando il suono della sirena finale. Equilibrato il 2° quarto con un parziale che registra un +3 Fox (25-28), per il resto, quando Di Rosso, Celenza e Desiati premono un po' di più, il divario si allarga fino al +30 (26': 52-82), poi +46 (33': 61-109), fino al +58 finale che la dice lunga sull'andamento generale di una gara che la Pgs Ortona gioca guadagnandosi comunque l'onore delle armi con i due Scavongelli che sicuramente rappresentano al meglio un movimento giovanile sempre presente in una realtà che purtroppo, negli ultimi anni, sta pagando lo scotto di una crisi generalizzata.

La Fox guarda avanti, riconferma la sua posizione a ridosso di un super Campli e di una Pallacanestro Chieti che ancora tiene vivo un campionato che potrebbe trovare il suo epilogo proprio nello scontro diretto fra le due (al Palanocella di Campli) per la promozione diretta dell'Inerti Ferretti e la disputa playoff per la seconda piazza eventualmente utile ad un ripescaggio per l'anno sportivo prossimo a venire.

Francesco Tomassoni

INERTI FERRETTI CAMPLI - PROGETTO AUTO ROSETO 94-80   (29-15, 52-34, 75-58)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: Spettatori 100 circa. Cinque falli: Pappacena, De Sanctis.

Torna in campo dopo tre settimane la formazione camplese e fatica più del previsto per domare una Virtus Roseto priva di Cistola in "licenza matrimoniale" (Auguri!!) Roseto parte meglio alla palla a due, mentre i ragazzi di coach Romano appaiono svagati, specialmente in difesa, regalando canestri facili a De Sanctis e N. D'Incecco. Dopo 7' di gioco la gara è in perfetto equilibrio. A questo punto Lescano e Barnett ingranano finalmente le marce alte e con 11 punti a testa nel primo quarto scavano il break decisivo che porta i farnesi sul +14. Roseto resta aggrappata alla partita con N. D'Incecco che da vero leader della Virtus combatte con ardore contro i lunghi farnesi.

Inaspettatamente all'inizio del terzo periodo di gioco la gara sembra riaprirsi. Falà e Ferzetti portano gli ospiti sino al -9 accendendo la gara per intensità ed agonismo. La Inerti Ferretti si distrae e deve poggiarsi alle solide spalle di capitan Zorzi che realizza 10 punti in 4 minuti rimettendo le giuste distanze tra le squadre. Nel quarto periodo i padroni di casa contrtollano la gara nonostante un ecceso di nervosismo nei confronti della coppia arbitrale che, va detto, perde completamente il controllo della gara. Su tutti la prestazione di Barnett, preciso, costante e dominatore di rimbalzi nell'arco di tutti i 40 minuti. Giovedì 14 si terrà il recupero della giornata sopsesa per le doverose esequie al Santo Padre. La Inerti Ferretti ospiterà alle ore 21:00 il Chieti, seconda della classe. Vittoriosi con Pineto, i teatini sembrano intenzionati a non lasciare ai camplesi la gioia della promozione diretta. Si attende un folto pubblico per una bella serata di sport.

da Campli

A.S. IL GLOBO ISERNIA - F.LLI NESPOLI ATRI 115-75   (31-14, 59-34, 90-59)

 Arbitri: Bencivenga (Napoli) e Fascia (Isernia)

 Note: Cinque falli: Mastroianni, Martella.

Si impone nettamente sull’Atri, nel match casalingo di sabato, Il Globo del presidente Melchiorre, che già nella prima frazione di gioco mette il sigillo ad una gara che si preannunciava a rischio. Gli ospiti, reduci e forti della vittoria nella gara di andata, si sono presentati in campo con la presunzione di poter agevolmente conquistare i due punti, sbagliando, però, letteralmente l’approccio alla gara. Infatti, la leggerezza nel gioco dei primi minuti, ma anche la netta superiorità e l’ottimo stato di forma dei locali, hanno fatto sì che la partita si chiudesse, di fatto, già nei primi dieci minuti. I ragazzi di Rosignoli, trascinati da Mussini (migliore in campo), dilagano staccando gli abruzzesi di ben venti punti nella prima frazione di gioco e prendendo il largo nel resto della partita, senza mai essere impensieriti dai ragazzi di coach Francia (incappati decisamente in una giornata da dimenticare).

Alla fine il punteggio parla chiaro, 115-75 per il Globo con le ottime prestazioni del già citato Mussini (che si è aggiudicato il derby tutto argentino sotto canestro contro Balbi), Lombardi (apparso però molto polemico e nervoso), Greco e Borissov. Tra gli ospiti bene Di Marco, che nella prima metà della partita ha bersagliato il canestro pentro con ben 3 bombe ed altrettanti canestri da due punti ed è stato l’unico tra i suoi ad opporre un minimo di resistenza, Montese ed il pivot argentino Balbi, il quale ha subito la maggiore esperienza fatta valere dal connazionale Mussini. Mercoledì sera Mastroianni e compagni saranno impegnati nel difficile recupero sul campo di Venafro, in una gara che si preannuncia quanto mai sentita da entrambe le formazioni.

Giovanni Carcaiso