CARICHIETI LANCIANO - NUOVO PINETO BASKET 75-90   (22-18, 41-45, 59-67)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: 

MARTINO FOOD CAMPOBASSO - INERTI FERRETTI CAMPLI 65-94   (13-23, 37-51, 46-76)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Russo (Venafro)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Martino Food 26/65 (40%), Campli 22/37 (59%). Tiri da tre: Martino Food 1/26 (4%), Campli 8/18 (44%). Tiri liberi: Martino Food 10/18 (56%), Campli 26/33 (79%). Rimbalzi: Martino Food 30 (Sabelli 8), Campli 39 (Barnett 13). Cinque falli: Caivano. Fallo tecnico a Caivano al 17'.

Tutto secondo i pronostici al Palavazzieri, dove la Martino Food Campobasso subisce una prevedibile sconfitta dalla corazzata Campli dopo una partita che i molisani conducono più che bene nei primi due quarti, molto limitati dalle bruttissime percentuali da fuori, e che la squadra abruzzese fa sua nella seconda parte non giocando un match degno della sua fama ma facendo comunque il minimo indispensabile e vincendo di quasi trenta punti. Un peccato per la squadra di Leo Di Marzio, che se avesse trovato una giornata migliore nelle percentuali di tiro (complessivo 27/91 per un 30% scarso dal campo) non avrebbe certamente portato a casa la vittoria ma avrebbe fatto tutt'altra figura contro la squadra che probabilmente salirà in C1 senza passare dai playoff.

Si parte con il Campli che si mette in una statica zona 2-3 e i campobassani che sono spesso e volentieri liberi per tirare da tre, con risultati - come detto - scadenti: Fiorilli e D'Uva fanno 0/3, Sabelli 0/2 e Di Stefano 0/1 nella prima frazione di gioco, con la squadra abruzzese che in attacco dà la palla sotto a Zorzi (10 punti per lui prima del decimo minuto) oppure si affida alle triple di un serafico Seia, che dall'alto della sua classe gioca con calma e infila i tiri del primo piccolo break ospite, break che permette al Campli di arrivare alla prima sirena in vantaggio di dieci punti dopo un primo quarto giocato piuttosto male, con diverse palle perse e in generale non dando per nulla la sensazione di essere la squadra dominante che ci si aspettava.

Impressione confermata in pieno nel secondo quarto. Nonostante il pressing del Campli, già messo in campo da coach Romano dopo la metà del primo periodo, i campobassani tengono bene il campo, con la coppia Di Stefano-Fiorilli che prende in mano le redini del gioco. Il quintetto abruzzese si innervosisce un po' (fallo tecnico a Caivano), la squadra di casa va dentro e subisce parecchi falli, anche se non mette i liberi con la precisione richiesta, e un paio di volte si porta a -7 (29-36 e 31-38). Caivano e ancora Seia tengono a distanza la Martino Food e consentono alla loro squadra di piazzare un altro piccolo break sul finire della frazione, con i campobassani che concludono al ventesimo minuto con un più che onorevole -14.

Al rientro in campo, il Campli alza l'intensità nella sua metà campo e per la Martino Food si spegne la luce. Aggressivi sui portatori di palla e sempre pronti a chiudere sulle penetrazioni, gli abruzzesi recuperano palloni e costringono i molisani a forzare tante conclusioni: il risultato sono i soli 9 punti segnati dalla Martino Food nella terza frazione, con Palantrani che dall'altra parte dà il la all'allungo decisivo della sua squadra, che fa vedere anche un po' di spettacolo con un contropiede da applausi e chiude il periodo sopra di trenta punti. La gara è finita, la quarta frazione si gioca solo per fissare il punteggio finale e serve a Barnett per incrementare il numero dei suoi rimbalzi oltre la singola cifra e a Fiorilli per segnare finalmente da tre, unico canestro dall'arco messo dentro dalla Martino Food in tutto il match. La prossima settimana i campobassani viaggiano alla volta di Roseto per giocare con la Virtus per un'altra gara molto difficile; per il Campli è solo questione di tempo: prima o poi i due punti che mancano arriveranno e la C1 sarà cosa fatta.

Vittorio Salvatorelli

A.S. IL GLOBO ISERNIA - PGS INTREPIDA ORTONA 110-75   (25-22, 54-39, 81-58)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Fascia (Isernia)

 Note: 

Vince agevolmente, dilagando letteralmente nei minuti finali, Il Globo del presidente Melchiorre, nella gara di sabato contro l’Ortona di coach Raida. Sicuramente più quotati, alla vigilia, gli isernini, ma, gli abruzzesi si sono presentati come squadra temibile soprattutto per la grinta difensiva e la velocità di contropiede. Gara equilibrata solamente nella prima frazione di gioco, con i locali avanti di soli tre punti con due pesanti tegole già ad inizio partita. Infatti, ai già infortunati Melone e Mastroianni, nel corso della gara si sono aggiunti Giancarlo Chiacchiari (stiramento all’adduttore) e il bulgaro Borissov (stiramento o rottura del tendine di achille). Probabilmente, il pivot bulgaro dovrà fermarsi e considerare la stagione conclusa e questo costituisce una grave perdita per coach Rosignoli che sta giocando e dovrà proseguire la stagione con una formazione largamente rimaneggiata e votata alla crescita dei giovani.

A tal proposito sono da evidenziare le buone prove degli juniores Rocchio (22 punti e tanti minuti in campo), Alonzo e Sferra che, nel finale, hanno bersagliato il canestro avversario e sopraffatto i pari età abruzzesi. Altresì positive le prestazioni di Mussini (migliore in campo con 23 punti ed un gigante sotto canestro), Greco e Lombardi i quali, con la loro esperienza e determinazione, hanno affondato il break decisivo nella seconda frazione di gioco. Tra gli ospiti in evidenza su tutti il giovane S. Scavongelli e Tatasciore; la compagine di coach Raida è inesperta e l’organico è composto da tanti giovani che, a nostro parere, negli anni futuri, renderanno la vita difficile a molte delle squadre di vertice.

Giovanni Carcaiso

G.S. ANTONIANA PESCARA - ESAGONO SULMONA 74-87   (20-13, 37-40, 56-58)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: 

TASSO & CANDEL. TERMOLI - FOX PETROLI VASTO 85-89   (19-20, 36-38, 62-67)

 Arbitri: Ciarrocchi e Rotoloni (Campli)

 Note: Tiri liberi: Tasso & Candeloro 24/32 (75%), Vasto 22/36 (61%). Tiri da tre: Tasso & Candeloro 8/26 (31%), Vasto 13/29 (45%). Falli: Tasso & Candeloro 30, Vasto 28. Cinque falli: Desiati, Pitardi.

Inizio vivace per la Tasso & Candeloro Termoli, che nei primi cinque minuti ha condotto la partita, restando quasi sempre in vantaggio fino a quattro minuti dalla fine del primo quarto quando, grazie a ingenui errori della difesa termolese, il Vasto va sopra di tre punti (12–15). Sciarretta e Guardascione recuperano e portano i virtusini in vantaggio (19–15). Desiati non ci sta e nell’ultimo minuto prima mette una bomba da tre e poi un altro tiro da due. Vasto termina il quarto sopra di un punto (19-20). Il secondo quarto di gara è segnato dall’ingresso in campo di Di Cristofaro che riporta su i termolesi per pochi secondi. La partita è giocata punto a punto per un paio di minuti. A quattro minuti e mezzo dal termine il vastese Desiati prende in mano la squadra e la conduce a più 6 (32–26). I molisani recuperano punti, grazie alle prodezze di Di Cesare e, ancora, di Di Cristofaro. Pitardi a 14 secondi dalla fine avrebbe la palla del pareggio, ma sbaglia clamorosamente un contropiede. Il quarto termina ancora a favore degli abruzzesi 36–38.

Nel terzo periodo di gioco si assiste al solito black out virtusino. Il Vasto si affida a Celenza, che inizia una serie interminabile di tiri dai sei metri e venticinque che porteranno i ragazzi di coach Trivelli anche a +15. Dall’altro canto gli uomini di Pezzella soffrono e commettono diversi errori in difesa (rimbalzi non presi e falli inutili). Fuori Amatista e Ballone, il primo a causa dei quattro falli commessi, mentre il secondo per i diversi errori, soprattutto in difesa. La zona messa a punto da coach Pezzella non serve a molto contro i signori Celenza e Di Pol, allora si cambia e si torna a uomo. Negli ultimi minuti Pitardi prende in mano la situazione ed il più 15 messo a punto dai vastesi, si riduce a più 5. Il Vasto è teso e perde terreno nei confronti dei termolesi. Il quarto termina ancora a favore dei biancorossi abruzzesi 62–67.

Inizio Ultimo quarto, Pitardi recupera palla e Di Cristofaro segna una tripla: meno due. Il quarto si preannuncia intenso. Di Pol e Desiati riportano ad un provvisorio vantaggio la Fox Petroli, Di Cesare risponde agli attacchi e trova nuovamente il pareggio (75 pari). Il Vasto, allora, predispone la difesa a zona, che porta subito i risultati sperati. La Virtus è in panne, il Vasto vola alla grande in contropiede, complici Guardascione, fallo su Desiati a 3 minuti e 38 secondi, dopo appena 12 secondi, Amatista perde palla e scatta il contropiede avversario che porta gli abruzzesi a più dieci. Il solito Di Cesare seguito da Guardascione riporta a 2 minuti e 15 secondi la squadra sotto di quattro (81–85), poi Di Cristofaro (1 minuto e 29 secondi) si procura un fallo accompagnato da un tiro libero. Virtus meno 1 (84–85). Sono i falli sistematici e la confusione offensiva degli ultimi secondi di gara, a rovinare i termolesi, prima con Di Cristofaro poi con Pitardi, permettendo agli uomini di coach Trivelli di vincere l’incontro 85–89.

La Tasso & Candeloro rimane inchiodata a 14 punti in classifica, mentre la zona playoff prende il largo. Molti pensano che questa squadra abbia bisogno di una buona guardia, che faccia male dalla distanza in fase offensiva e che difenda con il coltello in mezzo ai denti. Il contributo del neo-acquisto Basilico, che non è una guardia, non è valso a molto fino a questo punto del campionato e toglie minuti al più esperto Di Cesare. Quali siano i piani societari e soprattutto se esista un piano di acquisti rimane un mistero, ma si spera che questa squadra torni a vincere in casa.

Massimo De Leo - da Primonumero

La Fox Vasto continua a vincere aggiudicandosi il derby dell'Adriatico caratterizzato dalla solita gara mozzafiato che le due squadre ripresentano puntualmente affrontandosi a viso aperto con 40 minuti vietati ai deboli di cuore. Alle due vittorie di coach Pezzella nell'ultimo campionato con un +5 (64-69) nell'andata e il +1 (77-76) del ritorno, Mimmo Trivelli ha risposto con un +13 (85-72) e l'odierno +4 che riequilibra momentaneamente i dati statistici, in attesa di eventuali nuovi confronti nei playoff che la Virtus Termoli sembra essere squadra in grado di riacciuffare, anche se le contendenti cominciano ad essere un po' troppe.

La cronaca di oggi presenta una gara con gli ospiti in vantaggio per almeno 35 minuti ed un andamento caratterizzato da un tira molla che ha veramente messo a dura prova coronarie di giocatori, tecnici e spettatori. Dopo 7 minuti la Fox accumula un primo piccolo vantaggio: +7 (8-15) che svanisce a seguito di un mini break dei padroni di casa (11-0) che siportano avanti 4 (19-15) con una risposta immediata di Desiati che segna da sotto e dalla lunga distanza per andare al primo riposo sul +1 (19-20). Il secondo quarto ha le stesse caratteristiche: ospiti che sembrano poter allungare tornando sul +6 (26-32), ma i padroni di casa restano aggrappati al risultato e vanno al riposo lungo sempre dietro, ma di soli 2 punti (36-38).

Il terzo quarto è caratterizzato dall'alta percentuale di realizzazione dei tiri dalla lunga distanza (7/12) ad opera di Celenza (che chiuderà con 7/14), Desiati (3/6), Di Rosso (1/3) e De Felice (1/3) che arrivano, dopo 8 minuti, al massimo vantaggio (+15: 51-66) con una vittoria che sembra oramai essere a portata di mano, ma così non è: il successivo parziale a favore Virtus (11-1) e due triple di Di Cristofaro e Di Cesare (ad inzio ultimo quarto) fanno registrare un nuovo sorprendente sorpasso (68-67) e le due formazioni si trovano in parità (75-75) con ancora 5 minuti di gioco. La Fox prova a riallungare, mini break 10-0, controbreak 9-0 e a dividere le due formazioni, con 70 secondi alla fine, rimane un solo punticino a favore Fox (85-84). Secondi piuttosto concitati, falli da ambedue le parti, bonus esauriti, all'1/2 di Pitardi rispondono prima Di Rosso (1/2) poi De Felice (3/4) e la Fox vince con merito.

Francesco Tomassoni

BASKET BALL ROSETO - VIRTUS MONTESILVANO 96-53   (27-8, 46-28, 73-41)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: 

CITTÀ DI VENAFRO - PROGETTO AUTO ROSETO 72-84   (9-18, 27-46, 44-61)

 Arbitri: Ferrante e Pantera (Pescara)

 Note: 

A.S. PALLACANESTRO CHIETI - F.LLI NESPOLI ATRI 68-63   (19-17, 36-27, 47-45)

 Arbitri: Volpone (Francavilla) e Foschini (Penne)

 Note: Tiri liberi: Chieti 12/18 (67%), Atri 14/17 (82%). Tiri da tre: Chieti 4/22 (18%), Atri 7/24 (29%).

In una gara contrassegnata dalle tante assenze, vince, alla fine e dopo un’affascinante battaglia, la formazione dei padroni di casa, in virtù, principalmente, di una maggiore esperienza a gestire finali "punto a punto". Le squadre si presentano, infatti, in nove il Chieti, lamentando le assenze di Febo, Marsili e di uno dei Zappacosta; addirittura in sei più il cadetto Savini, l’Atri, priva dei soliti Torrieri, Giambattista Manco e Del Principio, quando è contemporaneamente impegnata la Pompea in B2, ma, sfortunatamente, gravata anche delle assenze, per infortunio o malattia, degli altri due play Martella e Piergiorgio Manco. Le pedine mancanti però, non sembrano pesare più di tanto ai due coach, se è vero che la partita assume subito i toni di una bellissima contesa, con le due formazioni a darsi battaglia in grande equilibrio.

Nei primi due quarti sono i padroni di casa a prendere per due volte un leggero sopravvento: nel primo quarto grazie a tre bombe di Gialloreto, nel secondo, dopo una rimonta della F.lli Nespoli, grazie ad alcune invenzioni della coppia Grifone-Zappacosta. Ma è la ripresa a riservare le cose migliori: l’Atri, seppur con gli uomini contanti e con il pivot Balbi già gravato di tre falli, trova energie insperate e, punto dopo punto, torna in testa per due volte all’inizio dell’ultimo periodo: 50-51 a cinque minuti dalla sirena finale, con l’estemporaneo play Di Francesco in gran spolvero ed i lunghi Balbi e Mattucci a dominare sotto le plance. A quel punto il Chieti piazzava un break di 9 a 0 ma, quando i giochi sembravano fatti, ancora Montese e compagni tornavano a galla per l’ultimo sussulto: ad 1’30” dalla fine si era sul 61-58 con palla in mano agli ospiti e Montese che falliva la bomba del nuovo pareggio. A quel punto era D’Alessandro a prendere in mano il gioco e, sul disperato pressing dei ducali, a segnare quattro liberi consecutivi e fornire un assist a Graziani per il canestro della staffa. Davvero un bello spettacolo, a dispetto del punteggio basso e di qualche errore di troppo al tiro di entrambe le formazioni, quello di ieri a Chieti: di certo una gara che ha riconciliato il pubblico e gli addetti ai lavori, con il basket ed i giovani attori presenti in campo.

da Atri