MARTINO FOOD CAMPOBASSO - BASKET BALL ROSETO 76-68   (11-19, 36-37, 49-53)

 Arbitri: Bencivenga (Napoli) e G. Fascia (Isernia)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Martino Food 21/52 (40%), Roseto 12/42 (29%). Tiri da tre: Martino Food 6/19 (32%), Roseto 6/29 (21%). Tiri liberi: Martino Food 16/28 (57%), Roseto 26/39 (67%). Rimbalzi: Martino Food 37 (Sabelli 12, D'Uva 9), Roseto 41 (Corradi 12, Valentinetti 11). Cinque falli: Baranello, Sabelli, Romano, Ciampitti, De Santis.

Come si può vincere una partita se si tira da due col 40% e da tre con poco più del 30% per un complessivo 38%, oltretutto prendendo meno rimbalzi degli avversari? Soltanto in un modo: difendendo alla grande e costringendo l'avversaria a fare peggio. Ed è proprio quello che accade al Palavazzieri nello scontro fra l'Antoniano Campobasso, fresco di abbinamento di sponsorizzazione con la Martino Food, e il Basket Ball Roseto. La formazione di Leo Di Marzio mette in campo tutta la grinta di cui è capace e tutta la rabbia repressa per una settimana dopo il -19 di Ortona e conquista in maniera più che meritata il primo importantissimo successo in campionato, tenendo la squadra abruzzese ad un misero 25% dal campo.

Ma comincia tutt'altro che bene: dopo le primissime fasi di gioco, Roseto prende un piccolo margine di vantaggio. La Martino Food va in contropiede, con Di Stefano che passa lungo a Latona a centro area: il pivot scivola e resta a terra, vittima di una distorsione ad un ginocchio che non gli permetterà più di rientrare in campo. Si sono giocati soltanto 3'07" di partita e sembra l'inizio di un'altra lunga serata per la squadra campobassana, impressione confermata anche dalle scarse percentuali al tiro e dai soli 11 punti messi a segno nei primi dieci minuti di gioco, con gli abruzzesi che, per la verità, non fanno molto meglio, mettendo solo quattro tiri (tutti da due) ed arrivando a quota 19 solo per il cospicuo numero di liberi tirati a causa dei notevoli problemi di assestamento che la squadra di casa ha dopo l'uscita del suo pivot titolare e che consentono agli ospiti di spadroneggiare sotto i tabelloni.

Subito all'inizio del secondo periodo si vede un Antoniano trasformato: i primi quattro possessi abruzzesi sono trasformati in altrettante palle perse da una Martino Food che torna sul parquet "con il sangue agli occhi" e a sua volta trasforma in punti i suoi primi quattro possessi, per un 8-0 (due canestri di Marone, uno a testa per D'Uva e Sabelli) che pareggia la situazione a 19. E' Tavani a rompere il ghiaccio per la sua squadra segnando due volte da tre e riportando i suoi a +6, con coach Di Marzio che corre ai ripari ordinando la box and one sul play avversario, difesa che dà i suoi frutti permettendo ai campobassani di restare incollati all'avversaria. D'Uva piazza due notevoli stoppate su Paranunzio, segna da tre anche Pavia ma l'Antoniano risponde con le triple dello stesso D'Uva e di Sabelli in un match godibile dal punto di vista dell'intensità, molto meno da quello puramente tecnico.

Dopo il -1 dell'intervallo lungo, gli ospiti tornano a +6 con un mini break di 5-0 ad inizio di terza frazione, vantaggio che terranno praticamente per tutti i terzi dieci minuti di gioco, con l'Antoniano che abbassa le percentuali ed è guidato nelle realizzazioni da D'Uva, che mette 9 dei 13 punti complessivi nel periodo. Roseto, tuttavia, non approfitta della situazione tenendo percentuali dall'arco a dir poco scadenti e forse insistendo troppo sui tiri dalla lunga distanza vista la cattiva serata. La zona dei campobassani ha così buon gioco e permette loro di chiudere al trentesimo solo a -4.

Si giunge così al quarto e decisivo periodo, con la Martino Food che alza di nuovo l'intensità difensiva e, pur avendo (come ovvio vista l'assenza di Latona) qualche problema a rimbalzo e nonostante molti dei suoi giocatori si siano caricati di falli a causa della superiorità fisica degli avversari, va alla carica in attacco, portandosi prima 52-53 con un 1/2 dalla lunetta di Di Stefano e un canestro di Romano, poi sorpassando sul 55-53 con una tripla dello stesso Romano, infine andando a +4 (57-53) con un canestro di Ciampitti. Il Roseto sembra alle corde, ma un sussulto di Tavani riporta gli abruzzesi in parità con un canestro da tre con fallo subito e conseguente libero messo a segno. La gara prosegue punto a punto, con gli ospiti che rimettono anche il naso avanti ma tornano subito dietro nel punteggio, Sabelli prende diversi rimbalzi in difesa sopperendo egregiamente al forfait di Latona e pareggia da tre a 64 prima che D'Uva riporti i suoi a +3 con un'altra tripla e Baranello faccia +5 sul 69-64. Il margine dei molisani si allarga ancora con un libero su due di Di Stefano e un canestro di Romano, Valentinetti dalla lunetta rompe il ghiaccio per il 72-66 ma subito dopo fa un "sanguinoso" 0/2 a 1'18" dalla sirena. Marone lo imita dall'altra parte, Roseto va in attacco ma Di Stefano "rapina" il pallone a Tavani, gioca al limite dei 24" ma poi sbaglia un passaggio perdendo la palla. Tavani e Paranunzio sbagliano da tre, sull'errore del numero 15 viene fischiato un doppio fallo a Baranello e Valentinetti, con la freccia del possesso alternato che indica la metà campo campobassana (e dunque la palla a Roseto). Siamo a 28" dalla fine, la squadra abruzzese ci prova di nuovo ma sbaglia ancora, con D'Uva che in contropiede mette il canestro della staffa. A nulla servono i due punti finali realizzati da Valentinetti, l'Antoniano può festeggiare il primo successo.

Vittorio Salvatorelli

INERTI FERRETTI CAMPLI - NUOVO PINETO BASKET 99-76   (30-13, 50-32, 68-49)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Foschini (Penne)

 Note: Spettatori 300 circa. Cinque falli: Pappacena.

VIRTUS MONTESILVANO - CITTÀ DI VENAFRO 59-57   (22-15, 32-25, 40-35)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Cappelletti (Chieti)

 Note: 

La Città di Venafro perde una grande occasione sul terreno di gioco del Montesilvano che ringrazia e conquista i primi due punti in campionato. Partono bene i padroni di casa che riescono a portarsi subito in vantaggio contro una formazione che non gestisce bene gli attacchi, trovandosi sopra di 7 lunghezze alla fine del primo quarto (22-15). Ritmo più lento, invece, nel secondo quarto con le due squadre che non impongono il proprio gioco (10-10 il parziale) chiudendo il primo tempo con il medesimo distacco (32-25).

Identico quadro della situazione nel terzo quarto con i padroni di casa titubanti in attacco e gli ospiti che non approfittano della situazione riuscendo a rosicchiare solo 2 punti dal parziale (40-35 dopo 30’). Solo nell’ultimo quarto la squadra di coach Mascio si sveglia dal letargo ed inizia a costruire gioco, anche se gli ospiti non restano a guardare conservando un leggero margine. Negli ultimi minuti gli ospiti gestiscono male tre contropiedi consecutivi che li avrebbero portati in vantaggio e a 6” dalla fine, sul punteggio di 58-56 Alifuoco è in lunetta per due tiri liberi: il giocatore ex bsket cassino ne fallisce uno e sul rimbalzo i padroni di casa riescono subire fallo conquistando così la prima vittoria in campionato.

Non bella la prestazione del Venafro (solo Valvona in doppia cifra) con il Montesilvano bravo a sfruttare il brutto momento della squadra nonostante il gioco non sfavillante (top scorer Celso con 14 punti). Nel prossimo turno la Città di Venafro ospiterà la Pallacanestro Chieti, ora in seconda piazza a quota 12 punti insieme al Globo Isernia.

Manuel Iannone

PROGETTO AUTO ROSETO - FOX PETROLI VASTO 74-64   (6-10, 29-21, 46-42)

 Arbitri: Ferrante e Lepore (Pescara)

 Note: Tiri liberi: Roseto 18/30 (60%), Vasto 11/26 (42%). Tiri da tre: Roseto 6/27 (22%), Vasto 7/20 (35%). Falli: Roseto 29, Vasto 24. Cinque falli: Ferzetti, Desiati. Falli tecnici a Ferzetti al 36' e a Desiati al 39'.

Coach Trivelli aveva preparato al meglio la gara cercando di sensibilizzare i suoi nei confronti di un avversario in una posizione di classifica non certamente rispondente ai reali valori di una squadra forse più forte dello scorso campionato. Gli ospiti partono con il piede giusto, ma il canestro sembra essersi ristretto da entrambe le parti ed il primo quarto si chiude sul 6-10 con la Fox avanti di 8 (2-10) con cento secondi da giocare. La Virtus non molla e piazza un primo mini-break, fra il 3° ed il 6° minuto del secondo quarto (11-0), per sorpassare e portarsi sul +4 (19-15), fino al +8 (29-21) con le squadre all'intervallo lungo e i padroni di casa, con N. D'Incecco e Ferzetti, a rimanere sempre avanti anche se il punteggio sembra più da minibasket che da C2. Intanto la Fox ha perso De Felice, uscito per infortunio dopo soli 2 minuti del secondo quarto, e, con Mariani non ancora in perfette condizioni e una mano incerottata, per gli ospiti le cose si complicano non poco.

Al ritorno in campo, Di Rosso, Desiati e Celenza cercano di tenere il passo e, recuperando qualcosa, riescono a chiudere il terzo quarto con sole 4 lunghezze di svantaggio (46-42). Celenza apre le marcature dell'ultimo quarto, ma i D'Incecco piazzano un secondo mini-break (9-0) e scavano un solco di 11 punti (55-44) che segnerà il match consegnando la posta in palio al quintetto che sicuramente ci ha creduto di più, mantenendo la concentrazione e facendo buon gioco con tanta esperienza contrapposta ai molti giovanissimi avversari che comunque, molto velocemente, stanno assimilando schemi e tattiche di gioco che, per alcuni, rappresentano la prima vera esperienza in un campionato forse troppo sbilanciato, ma sicuramente con alcune formazioni di ottimo livello.

E per domenica prossima c'è non la squadra rivelazione, ma la sicura conferma del quintetto più attrezzato ed accreditato al salto di categoria: arriva al palasport la Pallacanestro Nino Di Annunzio Campli, sponsorizzata Inerti Ferretti, rinata dalle ceneri di tanto basket giocato e vissuto in una realtà tutta particolare, ricordando gli epici scontri fra l'allora Pgs Vasto ed il Campli nel mitico campo della palestra Di Annunzio nel centro città e con tutta la città presente.

Francesco Tomassoni

TASSO & CANDEL. TERMOLI - PGS INTREPIDA ORTONA 79-84   (26-30, 40-53, 64-63)

 Arbitri: De Panfilis e Barbetta (Pescara)

 Note: 

Partita scappata subito di mano, poi ripresa, tenuta in mano e poi buttata via. Difficile fare commenti tecnici sullo psicodramma svoltosi domenica al PalaSabetta. Il risultato dice che l'Intrepida Ortona ha battuto la Virtus. Ma è troppo poco per spiegare una sconfitta che nessuno aveva pronosticato.

La partita ha avuto diversi volti. La partenza, anche se non esaltante, fa sperare in una partita tranquilla, ma è solo una pia illusione. Ben presto la mira degli abruzzesi assume contorni da fantascienza e non c'è verso di porre argine alle parabole di Pacaccio e Scavongelli. Il vantaggio dell'Ortona diventa consistente arrivando ad un massimo di 16 punti. La fine del secondo quarto congela il risultato sul 40-53. Un punteggio che denuncia sterilità offensiva, ma soprattutto un'attacco avversario implacabile.

Qualsiasi cosa sia successa negli spogliatoi, deve essere stata davvero salutare. I ragazzi di Pezzella rimettono le cose a posto in 5 minuti con un parziale di 18 a 5. Sugli spalti si commentava che le leggi della statistica impedivano che le percentuali ospiti rimanessero così alte e ci si aspettava il dilagare della Virtus a fronte di un Ortona scorato dal vantaggio dilapidato. Come risulta evidente dal risultato finale, non è andata esattamente così. I tiri da tre arrivavano come la pioggia fuori dal palazzetto e non c'era verso di sfruttare l'obiettiva mancanza di centimetri nel roster ospite. Si era comunque a stretto contatto fino al termine. Il nervosismo del finale di partita, causato dal sistema nervoso dei termolesi più che dagli arbitri, getta al vento una partita che comunque poteva essere ripresa per i capelli. L'ultimo minuto è una sagra di falli tecnici e proteste da commedia dell'arte con atleti ed arbitri a contendersi il ruolo di protagonisti.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

F.LLI NESPOLI ATRI - G.S. ANTONIANA PESCARA 0-20   (14-20, 29-45, 50-63)

 Arbitri: Rotoloni e Ciarrocchi (Campli)

 Note: Tiri liberi: Atri 17/20 (85%), Antoniana 15-22 (68%). Tiri da tre: Atri 8/25 (32%), Antoniana 3/18 (17%). La gara è terminata sul campo con il risultato di 69-80, ma è stata omologata con lo 0-20 perché l'Atri ha schierato a referto cinque giocatori in prestito.

A.S. IL GLOBO ISERNIA - ESAGONO SULMONA 70-76   (25-17 39-36 62-55)

 Arbitri: Russo e Andricciola (Venafro)

 Note: Cinque falli: Mussini. Fallo tecnico alla panchina de Il Globo. Espulso Melone.

Esce sconfitto a sorpresa dalla gara interna di sabato Il Globo del presidente Melchiorre, dopo aver condotto il match per ben tre frazioni di gioco. Assente Mastroianni per problemi fisici, la compagine isernina ha confermato, semmai ce ne fosse bisogno, la dipendenza dal campione casertano che, con i suoi punti, la sua esperienza e la sua visione di gioco la trasforma letteralmente, rendendola quasi imbattibile in questo campionato.

Recuperato D’Amore in extremis (giustificabile dunque la sua prova opaca), i ragazzi di Rosignoli hanno subito il ritorno del Sulmona solo nel finale, quando, complici alcune decisioni del duo arbitrale (poi contestate dai locali), gli ospiti hanno dapprima agguantato il pari e successivamente superato i pentri portando a casa i due punti in palio e facendo conoscere al Globo la prima sconfitta stagionale, tra l’altro davvero inaspettata vista la posizione a metà classifica degli abruzzesi.

Tra i locali opaca la prestazione di tutta la squadra, con percentuali al tiro a dir poco misere, con un Borissov al di sotto dei suoi livelli abituali e Mussini uscito anzitempo per sopraggiunto limite di falli commessi. Determinanti, infine, le proteste della panchina isernina, punite con un fallo tecnico, e quelle di Melone, espulso nel finale per le vivaci contestazioni relative ad una delle decisioni dei due fischietti. Per gli ospiti buone e determinanti le prestazioni di Settevendemmie e del duo De Grandis che, con la loro velocità, hanno sfruttato al meglio l’occasione e sconfitto per la seconda volta in due stagioni Il Globo tra le mura amiche.

Giovanni Carcaiso

A.S. PALLACANESTRO CHIETI - CARICHIETI LANCIANO 93-67   (32-9, 50-20, 65-44)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Persia (L'Aquila)

 Note: Spettatori 300 circa. Cinque falli: Garbino, Tartaglione.