CARICHIETI LANCIANO - BASKET BALL ROSETO 55-64   (19-14, 28-31, 42-47)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Andricciola (Venafro)

 Note: Cinque falli: Salomone, Santurbano.

CITTÀ DI VENAFRO - PGS INTREPIDA ORTONA 86-76   (20-26, 45-34, 60-56)

 Arbitri: Rotoloni e Ciarrocchi (Campli)

 Note: 

G.S. ANTONIANA PESCARA - VIRTUS MONTESILVANO 0-20   (18-14, 44-30, 74-38)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Angelini (L'Aquila)

 Note: La gara è terminata sul campo con il punteggio di 89-50 ma è stata omologata con lo 0-20 perché l'Antoniana ha schierato a referto un numero maggiore del consentito di atleti over a discapito degli under.

MARTINO FOOD CAMPOBASSO - F.LLI NESPOLI ATRI 86-79   (26-20, 43-42, 56-55)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Foschini (Penne)

 Note: Spettatori 100 circa. Tiri da due: Martino Food 25/53 (47%), Atri 17/36 (47%). Tiri da tre: Martino Food 5/25 (20%), Atri 8/30 (27%). Tiri liberi: Martino Food 21/31 (68%), Atri 21/35 (60%). Rimbalzi: Martino Food 43 (D'Uva 13, Sabelli 10), Atri 32 (Di Francesco 7, Martella e Proia 6). Cinque falli: Baranello, Sabelli.

Per la Martino Food Campobasso il secondo successo in campionato era obbligatorio per continuare a nutrire speranze di salvezza. E il successo arriva in maniera più che meritata di fronte ad un avversario che dimostra di poter a sua volta ambire alla permanenza in categoria. A livello di cifre la differenza la fa il numero di tentativi da due delle due squadre. La percentuale è esattamente la stessa, ma la Martino Food tira ben 17 volte in più dell'avversaria segnando 25 volte contro le sole 17 degli ospiti, cui neanche la migliore percentuale dall'arco dei tre punti regala la vittoria, con i campobassani che sono superiori anche a rimbalzo.

Prima di cominciare con la cronaca della partita, ci permettiamo di dire due parole sulla direzione arbitrale: una direzione finalmente di ottimo livello, con i due fischietti sempre puntuali e decisi nei loro interventi, una direzione di gara che, dopo - diciamolo pure - le brutture viste in troppe occasioni quest'anno, riconcilia col gioco della pallacanestro. Mai protagonisti e sempre ai margini dell'incontro, così come dovrebbe essere in ogni occasione, gli arbitri fischiano il giusto e non incidono minimamente sul risultato finale, rispettando alla lettera quella che dovrebbe essere la regola di ogni buon fischietto: farsi notare il meno possibile. Il fatto che il match sia combattuto ed intenso, giocato dalle due squadre con tanta grinta e determinazione, non fa altro che aumentare i meriti dei due direttori di gara.

La Martino Food parte 4-0 giocando molto bene: dopo i primi errori dal campo, i ragazzi di Di Marzio segnano con continuità ed alte percentuali, con un Genesio D'Uva che all'inizio del match è incontenibile per la difesa ospite: ben 15 punti per l'ala campobassana nei primi dieci minuti, con il suo marcatore che non sa che pesci pigliare e coach Francia che ben presto deve ricorrere alla zona per tentare di arginare gli uno contro uno del numero 15. Dall'altra parte si gioca di squadra, con tanti tentativi dall'arco (4/10 nella frazione) ma - come detto - con il problema di contenere lo scatenato D'Uva. Dopo il pareggio a 12 di Martella con una tripla, D'Uva completa un gioco da tre punti aprendo un break di 9-0 chiuso da un contropiede di Di Stefano che porta l'Antoniano sul 21-12. Una tripla di Ciampitti fa ancora +9 sul 24-15, solo un canestro da tre di Del Principio sulla sirena fa in modo che lo scarto al termine dei primi dieci minuti sia di soli sei punti.

L'allenatore ospite corre ai ripari nel secondo periodo, ordinando ai suoi la difesa box and one su D'Uva. Ma un 5-0 iniziale di Sabelli dà il +11 alla Martino Food (31-20) e una tripla di Di Stefano fa ancora +11 sul 36-25. Coach Francia ricorre allora alla triangolo e due su D'Uva e Di Stefano, trovando finalmente il modo di contenere la squadra di casa, che abbassa le percentuali (D'Uva neanche un punto nella frazione) e concede qualche rimbalzo in attacco di troppo all'Atri. La formazione abruzzese, allora, prende coraggio e risale lentamente la china nonostante la buona vena al tiro dalla media e lunga distanza di Sabelli, che tiene avanti i suoi con altri cinque punti ma non può contenere più di tanto la rimonta ospite, che ha il suo "quasi coronamento" con il canestro di Manco sulla sirena dell'intervallo lungo, canestro che dà all'Atri il -1 del ventesimo minuto.

Le due squadre si danno battaglia al rientro dagli spogliatoi rispondendo l'una ai canestri dell'altra, anche se nel terzo periodo gli errori sono tanti da entrambe le parti. L'Atri sbaglia per ben tre volte il tiro del sorpasso prima di fare 43-44 con due liberi di Manco, ma immediatamente Di Stefano riporta avanti la sua squadra. Sono le difese a prevalere sugli attacchi, entrambi i quintetti danno l'anima nella propria metà campo e sono poco lucidi in quella altrui, con il 13 pari del terzo periodo che la dice lunga in questo senso. La gara è molto godibile sul piano dell'intensità, giocata in tranquillità e senza mai trascendere in nervosismo dall'una e dall'altra parte, merito - come detto - dell'ottima direzione arbitrale. Nel finale del periodo torna a segnare anche D'Uva, sempre contenuto molto bene dalla difesa abruzzese, le due squadre vanno al terzo riposo ancora con la Martino Food sopra di una lunghezza.

Stesso cliché nel quarto periodo: D'Uva apre con un 4-0, Del Principio riporta i suoi a -3, l'Atri ha anche la possibilità di prendere qualche punto di margine ma il suo vantaggio non va mai oltre le due lunghezze, a 6 minuti esatti dalla sirena finale il tabellone elettronico dice 62 pari. E' a questo punto che l'Antoniano alza il livello del suo gioco difensivo, recuperando palloni importanti (Di Stefano sempre ottimo in questa parte del gioco) e - nonostante due grosse ingenuità di Baranello e Sabelli che si concretizzano con il quinto fallo di entrambi - tentando una prima volta la fuga quando Ciampitti mette dentro i liberi del +4 (69-65), cui però risponde bene l'Atri con un 1/2 di Di Francesco e un gioco da tre punti di Proia. La parità a 69 è però l'ultimo momonto in cui gli abruzzesi riescono a stare dietro ai padroni di casa: Di Stefano guida i suoi compagni, che piazzano un break di 14-5 portando la situazione sull'83-74 a meno di un minuto dalla sirena, con Di Marco che mette dentro la tripla della disperazione facendo 83-77 a -42". L'Atri ci prova col fallo tattico, Sciandra e D'Uva mettono i liberi della staffa, l'errore di Martella dall'arco chiude il match e dà il successo ai campobassani.

Vittorio Salvatorelli

La Martino Food coglie un successo tanto agognato quanto insperato, tornando alla vittoria contro l’altra neopromossa Hadria F.lli Nespoli. Gli abruzzesi si sono presentati in formazione largamente rimaneggiata, privi soprattutto del play titolare Torrieri (un ’87, quarto nella classifica marcatori, con oltre 20 punti di media a partita) e del centro italo-argentino di 205 cm, Nacio Balbi, presente in panchina ma ancora inutilizzabile per i postumi di un infortunio al ginocchio: ciò però nulla toglie ai meriti dei padroni di casa che, pur non brillando, sono riusciti a far propria la contesa, con un veemente finale, dopo 37 minuti di sostanziale equilibrio. Merito principale al play Di Stefano ed alla giovane ala Sabelli, i quali, appunto nel concitato finale, hanno fatto prevalere lucidità e precisione al tiro, per condurre in porto una gara altrimenti destinata a concludersi sul filo di lana, con la conseguente incertezza sull’esito, che ciò avrebbe comportato.

La cronaca parla infatti di una partita vissuta all’insegna dei continui sorpassi tra le due contendenti, con i locali in testa nel primo quarto e l’Atri a rincorrere e sorpassare frequentemente durante i due periodi successivi. Nell’ultimo quarto la svolta: dal 70-72 del ’37, si è passati al 79-72 a 1’40” dalla sirena fianle, dopo un perentorio 9-0, siglato da Di Stefano e da un bel canestro dall’angolo di Cordisco. Valigie in mano per gli abruzzesi e gara conclusa con i molisani in festa per la seconda vittoria stagionale. Nelle fila ducali, da segnalare la discreta prestazione di Del Principio in difesa e di Manco in regia; tra i padroni di casa invece, oltre ai citati Di Stefano e Sabelli, una nota per il primo quarto di D’Uva, autore di 15 punti in 10’. Ottimo l’arbitraggio.

da Atri

INERTI FERRETTI CAMPLI - A.S. IL GLOBO ISERNIA 94-79   (26-16, 51-42, 77-56)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Pantera (Pescara)

 Note: 

Va al Campli il big match giocato in terra abruzzese domenica sera; i ragazzi de Il Globo si sono dovuti arrendere alla netta superiorità di Barnett e compagni, dimostratisi sicuramente più squadra e meglio allestiti per il salto di categoria. Nonostante le ottime prove dei componenti il quintetto titolare isernino (tutti a segno e tutti in doppia cifra), il contributo è venuto meno dalla panchina; infatti, zero è stato il contributo in termini di punti apportato dalle seconde linee e, proprio quei punti, avrebbero permesso ai ragazzi di Rosignoli di giocarsela alla pari. Tra i pentri sicuramente positivo l’apporto di Greco, che ha realizzato ben 27 punti e sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori, quello di Mussini (10) e di Mastroianni (15 punti nonostante il fastidio al ginocchio); ancora sottotono ed oggetto misterioso della campagna acquisti Emiliano D’Amore che, forse, risente ancora dei fastidi al piede ma che, a tutt’oggi, non ha mai dato l’apporto sperato.

Che dire del Campli? Sicuramente merita la testa della classifica perché è “più squadra” e lo ha dimostrato in tutte le gare disputate, soprattutto in quelle contro le squadre più quotate; i ragazzi di coach Romano sono molto allenati ed hanno, nel quintetto base, atleti di categoria superiore nonché veri e propri professionisti di questo sport (vedi Barnett, Pappacena, Seia e Lescano). Archiviata questa sconfitta, domani, i ragazzi del presidente Melchiorre sono attesi dal turno infrasettimanale dell’Immacolata; al Palasport di Isernia sarà di scena il Venafro di coach Mascio, agguerrito più che mai e che, forte della convincente vittoria contro l’Ortona di domenica, tenterà il tutto per tutto per fare lo sgambetto al quintetto dell’ex guardia isernina, Greco, ed agguantare una vittoria che lo proietterebbe proprio a ridosso della zona playoff a centro classifica.

Giovanni Carcaiso

ESAGONO SULMONA - A.S. PALLACANESTRO CHIETI 75-81   (16-18, 41-38, 60-63)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Andricciola (Venafro)

 Note: Spettatori 100 circa. Cinque falli: Settevendemmie.

FOX PETROLI VASTO - NUOVO PINETO BASKET 77-75   (15-19, 37-36, 56-53)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: Tiri liberi: Vasto 12/27 (44%), Pineto 8/15(53%). Tiri da tre: Vasto 12/27 (44%), Pineto 3/19 (16%). Falli: Vasto 14, Pineto 22. Cinque falli: Di Carlo, Di Giangiacomo, Musini.

Gara in campo neutro per l'indisponibilità del palasport, requisito dall'autorità per accogliere gli sfollati allontanati dalle loro abitazioni per permettere il recupero di un residuato bellico venuto alla luce durante recenti lavori di scavo. Grazie alla cortesia dell'assessore allo sport del comune di Termoli la gara si è giocata al Palasabetta con uno sparuto gruppo di sostenitori al seguito: pochi come numero, ma alquanto rumorosi.

La Fox segna il primo canestro con una tripla di Saverio Celenza dopo pochi secondi dalla prima ed unica palla a due, poi deve inseguire e chiudere sotto di 4 (15-19) il primo quarto con un'altra tripla, sempre di Celenza, a fil di sirena. Nel secondo parziale c'è ancora parità dopo 3 minuti giocati (22-22), mini break di 9-0 Fox, controbreak di 8-0 per il Pineto con un batti e ribatti che porta le squadre al riposo lungo con un solo punto di differenza per coach Trivelli (37-36).

Terza frazione ancora in sostanziale parità con un tripla di Michele Di Rosso, immediata risposta di De Ferri con ancora 120 secondi da giocare per le due formazioni appaiate a quota 47. Ancora due centri dalla lunga distanza per De Felice, con Ierbs che realizza da 3 ad una manciata di secondi dalla sirena finale del 3° quarto, portano le due squadre agli ultimi 10 minuti con la palla che diventa sempre più pesante. Trascorsi 4 minuti la Fox e' a +7 (60-53), arriva a + 9 (66-57) con due triple in rapida successione per Desiati e raggiunge il massimo vantaggio a 2 minuti dalla fine (+11: 74-63) e la gara sembra chiusa. Ma lo sembra soltanto, il Pineto continua a fare leva sul fallo sistematico sacrificando, in successione, Di Carlo, Di Giangiacomo e Musini, realizzando però canetro su canestro con due triple pesantissime di Sacchini che, vista la pessima giornata nei tiri dalla lunetta per una Fox sciupona (6/16 negli ultimi 3 minuti), riduce ad 1 solo punto il divario con ancora Celenza in lunetta ed un solo secondo da giocare. Il risultato finale dice +2 Fox con gli ultimi secondi piuttosto caotici e pasticciati, coach Porretti potrebbe recriminare su alcune decisioni arbitrali, ma neanche più di tanto, sicuramente avrebbe potuto spuntarla e sicuramente non avrebbe rubato nulla. Soddisfazione comunque per una gara molto leale come di frequente è capitato fra le due formazioni nei tanti campionati degli ultimi anni.

Francesco Tomassoni

PROGETTO AUTO ROSETO - TASSO & CANDEL. TERMOLI 69-64   (10-14, 23-36, 41-53)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Giansante (Spoltore)

 Note: Tiri liberi: Roseto 17/26 (65%); Tasso & Candeloro 24/32 (75%). Cinque falli: N. D'Incecco, Di Emidio, De Sanctis, De Curtis. Espulso T. D'Incecco.

Partita in mano per tre quarti di gara e persa nei convulsi minuti finali. Una frase che è al tempo stesso cronaca e commento. Anche chi non ha visto l'incontro può facilmente immaginare la scena e probabilmente rallegrarsi di non aver assistito all'ennesimo suicidio della Virtus. Stavolta almeno c'è l'attenuante di essere in trasferta contro una delle squadre di alta classifica. Non ci resta che guardare al lato positivo della faccenda: basterà trovare l'interruttore che spegne la squadra ed evitare venga toccato prima della fine della partita.

Prendiamo in maniera positiva i 16 punti di vantaggio accumulati durante la partita e dimentichiamoci di averli dilapidati in un amen. Dimentichiamoci dei due falli in attacco quando si poteva ancora vincere e rimuoviamo l'ultimo possesso nel quale non riusciamo neanche a rimettere il pallone facendoci fischiare un'infrazione di 5 secondi. Consoliamoci con la buona prova di Di Cristofaro e non pensiamo alla giornata storta di Amatista e all'assenza forzata di Di Cesare. Arriveranno partite in cui saranno almeno in tre ad avere la giornata giusta e allora si potrà vincere con chiunque.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli