FORTITUDO SORRENTO - HOTEL DORA VENAFRO 57-37   (18-15, 35-31, 43-31)

 Arbitri: Saulle e Guerrasio (Scafati)

 Note: 

Sconfitta agrodolce per le Pink. In una gara condotta bene fino all’uscita dall’intervallo le ragazze di coach Giuseppe Castagna devono pagare dazio per il minimo nelle rotazioni (solo 8 arruolate per la trasferta) e a corto di fiato e di idee lasciano andare l’inerzia dell’incontro verso le aspettative delle locali che tenute in piedi dal duo Grimaldi-Parlato (giocatrici in doppio tesseramento anche in Lega3 con l’altra Sorrento) sprintano nel secondo tempo lasciando sul posto le avversarie. Senza Cimorelli,Durante e Vettese,veterane del gruppo, l’allenatore venafrano deve pescare molto nel terreno delle under. Traendo anche ottime risposte,ma dovendo spremere oltre il dovuto alcune giocatrici non in perfette condizioni fisiche.

Primo quarto molto intenso e spettacolare. In un sottofondo di grande equilibrio le due formazioni danno vita ad un confronto aperto. Per Sorrento sugli scudi la solita Grimaldi che trova anche una tripla pesante a cui risponde con autorità la dirimpettaia Federica Pezza. I punti passano per più mani dall’una e dall’altra parte. E il 18-15 di frazione dice molto sul sostanziale equilibrio che accompagna le squadre. Tema tattico che prosegue anche nel periodo successivo chiuso con un parziale di 17-16 per Sorrento che va a bere il tè caldo con sole 4 lunghezze di vantaggio: 35-31.

Ma lo shock per i venafrani arriva proprio uscendo dagli spogliatoi. Con un terzo quarto disastroso, senza nemmeno un punto a referto, il parziale da minimo sindacale di 8-0 per le campane mette metri di distanza ulteriori tra i due quintetti. Una montagna per coach Castagna e le sue giocatrici. Che tutto sommato riescono a rimanere a -8 fino agli utlimi 4 giri di lancette finali. Ma l’allenatore ospite non riesce,nonostante la grande esperienza, a risolvere il rebus della difesa a zona delle locali che così hanno vita facile per condurre in porto una gara a due velocità. Una sconfitta amara prevalentemente per il tipo di “abbandono” che le Pink hanno lasciato sul campo nei 20 minuti finali. Frutto anche delle assenza,certo,ma anche di una resa mentale incondizionata. Un buon viatico per cercare di recuperare in classifica con la prossima gara casalinga. Recuperando fiducia,cestiste e gioco.

Pasquale Sorbo

EUROCLUB OLIMPIA POTENZA - HOTEL DORA VENAFRO 46-45   (7-15, 21-23, 35-30)

 Arbitri: Abate (avellino) e Sampietro (Ariano Irpino)

 Note: 

Un vero peccato. Una vittoria meritata,sfuggita di mano nei secondi finali. Grazie ad una tripla della disperazione allo scadere dei 24’’ di Montemurro alla tabella da posizione quasi frontale e con il piede appena dentro l’arco. Una combinazione di sfortuna e svista arbitrale che è costata la sconfitta per le ragazze venafrane in una partita ben giocata e gestita con intelligenza. Con solo 6 giocatrici a referto,la gestione dei falli personali ha finito per ridurre le marce di viaggio della truppa molisana che non ha potuto pressare oltre misura e spesso ha dovuto lasciare il varco per le penetrazioni avversarie. A nulla sono valsi i due tentativi consecutivi negli attimi conclusivi di Cuzzi in penetrazione e di Pesaturo in tap-in. Nulla da fare. Gara segnata anche da una certa approssimazione del tavolo (frequenti le interruzioni per rimettere in moto il cronometro,ma anche clamorosa l’attribuzione di 2 punti alle locali su una chiamata di passi in attacco, il tutto con la complicità dei due fischietti in campo), come da una eccessiva fiscalità delle due giacchette grigie nei confronti delle viaggianti, caricate oltre il dovuto di falli. Un peccato per le giocatrici venafrane che sin dalle prima battute hanno messo in chiaro le velleità di vittoria.

Tanto da firmare con autorità un parziale di 15-7 in 10 minuti frizzanti. La scelta di Potenza di difendere a uomo favorisce le venafrane che con sapienza tattica costruiscono buoni schemi in attacco,difendendo altrettanto bene sui tagli avversari. Un primo periodo in cui vanno a referto tutte le 5 del quintetto di partenza. Coach Sorbovich,costretto a “gestire” le situazioni di falli personali delle proprie giocatrici essendo solamente in 6 nella fredda trasferta in terra basilicata. Per le locali le risposte arrivano dalla Cannone che mete pepe nei 14 metri avversari. Ma null’altro. La seconda frazione ribalta un po’ l’inerzia. Le potentine ci mettono maggiore volontà. E trovando fiducia nelle iniziative della Montemurro che mette carburante nel motore spingendo Potenza ad un contro parziale di 14-8,che riavvicina le due compagini all’intervallo lungo. Una logica conseguenza della gestione anche fisica delle venafrane. E un riavvicinamento “aiutato”, involontariamente deduciamo, dall’attribuzione di due punti alle locali da parte del tavolo su una chiamata invece di passi del duo arbitrale, non accortosi della svista, come segnalato dalla panchina dei molisani.

Alla ripresa dei giochi le potentine decidono di piazzare la zona. Opzione difensiva che le venafrane hanno sempre faticato ad attaccare. A questa svolta tattica, si aggiunge poi una eccessiva fiscalità dei due fischietti che sanzionano sempre oltre misura le ragazze ospiti. Tanto che Federica Pezza è costretta a registrare il proprio quarto fallo personale già alla fine del terzo quarto. Circostanza che costringerà la forte play molisana a vedere metà dell’ultimo periodo dalla panchina. Il risultato di questi fattori porta le locali avanti di 5 alla terza sirena. Agli ultimi 10 giri di lancette si va con una certezza: Venafro vuole vincere e deve fare di più. Mentre Potenza ha saputo capitalizzare gli errori offensivi delle avversarie con estrema fiducia.

La gara si fa equilibrata. Le ospiti con grande intelligenza tattica trovano la soluzione del rebus della zona e con una buona mano riescono a rimettersi in scia,effettuando anche un sorpasso breve sul finire con il 45-41 di Federica Pezza a meno di un minuto dalla conclusione. Mentre in precedenza Verrecchia prima di uscire per il quinto personale sigillava un buon jumper dall’angolo corto così come la precedente tripla di Cotugno. Tutti buoni segnali. Fino al buon gioco sotto di Muro che accorcia le distanze. Poi una persa in attacco costa alle venafrane la capitolazione. La dea bendata premia la MOntemurro che allo scadere dei 24’’ con una preghiera lancia letteralmente la palla dalla linea dei 3 punti,in posizione quasi frontale(e con piede a calpestare la linea blu),trovando una improbabile sponda son la tabella per la tripla del sorpasso e del delirio per i 30 tifosi presenti. Una fortunata combinazione. Immediato il time out ospite con 20 secondi ancora da giocare. Un possesso per la vittoria comunque. Organizzato lo schema,la rimessa da metà campo in attacco concede una buona penetrazione a Francesca Cuzzi,sfruttando un blocco cieco di Pezza. La giocatrice venafrana va fino in fondo dal varco di sinistra,ma la palla viene sputata dal cesto,come subito dopo nel tap-in della combattiva Pesaturo. Sirena finale che suona così come una vera beffa per le giocatrici ospiti. Vicine al meritato referto rosa,che a questo punto è solo rimandato. Alla prossima gara. Che vuol dire Palapedemontana. Davanti il pubblico amico.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - CESTISTICA ISCHIA 30-37   (8-8, 21-15, 26-32)

 Arbitri: Salierno e Panella (Benevento)

 Note: 

BASKET CLUB GIUGLIANO - HOTEL DORA VENAFRO 50-55   (19-10, 32-20, 41-32)

 Arbitri: Scala (Castello di Cisterna) e Di Fiore (Pollena Trocchia)

 Note: 

Grazie ad un quarto periodo perfetto arriva finalmente in casa Pink Venafro il primo e meritato referto rosa. Per le ragazze di patron Falco Vecchiarelli una vittoria voluta e costruita con grande intelligenza nei 10 giri di lancette finali, dopo essere state sempre sotto,anche in doppia cifra. AL cospetto di Giugliano, formazione dal ruolino dominante in casa(3 vittorie in altrettante partite) capitan Cotugno e compagne hanno dimostrato di meritare assolutamente posizione migliore in classifica.

Gara dai due volti però. Coach Sorbovic deve rinunciare a Buono,refertata ma infortunata,e cercare di gestire al meglio una stoica Pesaturo(con febbre e a mezzo servizio) e conseguentemente la situazione falli, avendo soltanto 7 giocatrici in totale per le rotazioni. Palla a due e subito le locali mettono il turbo. Federica Pezza deve vedersela con la rocciosa Palombo che riesce sempre a prenderle il tempo in posizionamento nel pitturato e a giocare buoni movimenti per l’appoggio da sotto. La numero 32 di casa infatti apre subito le danze e mette a referto già 13 punti nel primo periodo. Un rebus per le viaggianti. Che se non riescono ancora a prendere le misure alla pivot locale,faticano ulteriormente a costruire con fluidità i propri giochi offensivi. Pesaturo e Cuzzi si dannano per aprire la difesa campana,mentre Pezza riesce a trovare il fondo della retina dalla media. Ma il parziale di 19-10 dei primi 10 minuti di gioco è specchio fedele delle cose viste sul parquet di via Casacelle.

Il primo riposo corto permette alle venafrane di riorganizzare almeno le idee difensive. Lavorando in aiuto su una serie di blocchi alti utili a tagliare la difesa ospite come il burro per lasciare entrare facile il passaggio a favore di Busiello. L’allenatore venafrano impone un cambio di mentalità alle proprie giocatrici con la consapevolezza che la partita rimane sempre aperta nonostante il margine da recuperare. La frazione successiva è meno esaltante per Giugliano. Pezza trova a tratti la soluzione al proprio abbinamento difensivo mentre le campane si impigliano nelle capaci trame difensive delle viaggianti. Che dal canto loro non riescono ancora a decollare nei 14 metri avversari. Tanto da mettere nero su bianco ancora 10 punti solamente. Frutto di giochi poco organizzati che mostrano ancora la ruggine nei meccanismi. Ma con tenacia le Pink rimangono comunque in scia, anche se lunga, delle dirimpettaie che riducono le proprie medie anche per un calo della Palombo,mentre è sempre Busiello a mantenere la rotta accompagnata dalla tripla della giovane D’Andrea. Un parziale di quarto di 13-10 che scava un solco ampio tra le due formazioni. Un -12 duro da digerire.

L’intervallo lungo però serve come il pane alla panchina ospite. Dettando fiducia, tranquillità e maggiore gioco di squadra, la via viene indicata alle giocatrici molisane. Che ripartono forte. Cimorelli inizia ad attaccare maggiormente l’area trovando la lunetta( fondamentale da rivedere,visti i 7 errori a cronometro fermo nel secondo tempo..),e complessivamente il quintetto ospite inizia a giocare di squadra. Con maggiore decisione. Tanto che nei 10 minuti di gioco mettono punti a referto 5 cestiste diverse e gli attacchi cominciano ad essere vari. I primi abbozzi di contropiede come le variabili sugli schemi aggiungono man mano fiducia a Verrecchia e compagne. Che caricano di falli le avversarie,specie la Palombo che però trova una migliore difesa di Federica Pezza e inizia a girare lontano dal canestro. Dando meno riferimenti alle proprie compagne. Che calano visibilmente in attacco. L’inerzia di ribalta. Le venafrane servono un contro parziale di tempo di 12-9.

Ma è il quarto il periodo della perfezione per le Pink. L’imperativo dettato dalla panchina ospite è semplice ma efficace: continuare a giocare di squadra,con intelligenza e concentrazione massima. E in alcuni frangenti la pressione sulla palleggiatrice. In poco le giocatrici di casa attivano il bonus sugli attacchi convinti di Pezza, Cimorelli e di una sicura Caporicci. A cui coach Sorbovic concede tutto il quarto dovendo lasciare in panca una ingenua Verrecchia con 4 falli a carico e alternando Cuzzi,premiata in settimana in Molise come migliore giocatrice dello scorso anno,a Lidia Pesaturo costretta a stringere i denti. Scelte che premiano. Le molisane sono maggiormente sicure,specie perché la Palombo commette il proprio 5 fallo personale in attacco. Il ribaltone è servito dalla lunetta. Bonus attivo da tempo che manda a cronometro fermo una fredda Caporicci e una alterna ,dalla linea della carità ,Cimorelli che però mette a segno i due liberi del pari a 45 a meno di 180 secondi dalla sirena finale. In un amen le venafrane mettono la freccia e allungano fino al +8 (47-55) lasciando l’ultimo possesso alle campane che trovano una fortunosa tripla con tabella(come successo a Potenza, circostanza che portò però via la vittoria alle venafrane) della D’Andrea per il 50-55 finale. Una bella affermazione. Che riconsegna a capitan Cotugno e colleghe il giusto attestato di formazione forte e ora maggiormente motivata. La capolista Scafati, prossima avversaria delle Pink domenica 15 al Palapedemontana, è avvisata.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - GIVOVA LADIES SCAFATI 54-63   (18-7, 33-28, 40-40)

 Arbitri: Di Bernardo (Benevento) e Filsinger (Telese Terme)

 Note: 

Combatte e rimane in scia per oltre 35 minuti con la capolista Scafati,ma poi deve arrendersi una bella Hotel Dora Venafro che inscena davanti il proprio pubblico una gara gagliarda e molto piacevole. Fatali la freddezza alla fine dalla lunetta delle ospiti e l’uscita per falli di Verrecchia e capitan Cotugno. Una partita ben giocata dalla ragazze di coach Vettese,che sin dalla palla a due mettono pressione e alzano ritmo rispetto alle avversarie.

L’apertura dei giochi col primo canestro da parte della possente e alta Morgillo non intimorisce Pezza e compagne che da subito alzano la pressione a tutto campo che consente recuperi importanti. Le venafrane giocano veramente bene nel primo quarto trovando punti con più giocatrici,e chiudendo anche un mini parziale con la tripla di Mary Vettese. Le ospiti non faticano oltremisura,anche perché non riescono più a prendere vantaggio con i centimetri e il peso della Morgillo ben difesa dalle locali. Tanto da mettere a referto soltanto 7 punti compresa la tripla della Cristiano che più avanti si dimostrerà indomabile in questo fondamentale. Ma al primo mini riposo Venafro è avanti di ben 11 gradini. Al secondo quarto si va con la convinzione che la partita sarà aperta ad ogni risultato. Partono meglio le campane che trovano la lunetta come alleata ma soprattutto una grandissima Cristiano che infila e bombe in 10 minuti e trova altri punti nel traffico. La risposta delle locali è di livello:15 punti buoni e una Vettese ispirata dall’arco come non mai. All’intervallo il tabellone elettronico recita Venafro 33 Scafati 28.

Alla ripresa delle ostilità emerge chiaro che la formazione ospite deve alzare le proprie medie se vuole ribaltare la situazione. Questo vuol dire maggiori rischi. Mentre le venafrane tirano leggermente i remi in barca. A risentirne è la qualità complessiva delle giocate. Molti errori da forzature e poca fluidità nei giochi per i due quintetti in campo. La Cristiano schiaffeggia da subito le avversarie con la solita tripla in apertura,poi entrano in scena la Lombardo e la Morgillo nel pitturato. Pur annaspando le venafrane riescono a tenere botta grazie a Cotugno e a Verrecchia. Con Vettese che mette il sigillo ad una buona prova con la bomba in chiusura di quarto. Equilibrio perfetto alla fine dei 30 minuti di partita.

All’ultima frazione si va con l’incertezza sulla identità della formazione vincitrice. E questa è già una buona notizia per le venafrane che in altri tempi al cospetto della più forte del campionato avrebbero innalzato bandiera bianca. E invece da alcune partite a questa parte le ragazze di coach Vettese hanno maturato una maggiore fiducia in se stesse. E così anche Scafati,leader dell’attuale classifica,deve sudare le fatidiche 7 camicie per portare a casa il successo. Che poi è anche frutto della grande qualità di certe giocatrici. Come la Cristiano che insieme alle compagne si dimostra lucida e fredda a cronometro fermo visto il bonus attivato anzitempo dalle brave cestiste di casa. Che proprio sul finire del tempo,dal 35° in poi pagano dazio con l’uscita per falli di Verrecchia e Cotugno oltre ad una resa fisica di alcune giocatrici. E il +9 finale a favore delle viaggianti non dice altro che Venafro ha tutte le carte in regola per risalire la china di una classifica bugiarda. Prossima partita sabato 21 a Saviano,l’altra capolista con 6 vittorie ed una sola sconfitta. Ma ora coach Vettese sa che può contare su giocatrici determinate. E nulla è precluso.

Pasquale Sorbo

CAPACCIO PAESTUM - TIGERS SAVIANO 60-53   (-)

 Arbitri: Santalucia (Angri) e Manzi (Nocera Inferiore)

 Note: 

HOTEL DORA VENAFRO - AZZURRA CERCOLA 30-59   (4-9, 17-30, 23-46)

 Arbitri: Frattini (Casagiove - CE) e Gazzillo (Caserta)

 Note: 

Sconfitta netta e senza appello per le ragazze dell’Hotel Dora Venafro che devono inchinarsi alla migliore organizzazione di gioco e alla panchina lunga delle opposte cestiste dell’Azzurra Cercola. Che con questa vittoria rimangono in scia delle capoliste Scafati e Saviano. Una partita che soltanto nel primo quarto ha mantenuto un certo equilibrio. In una sorte di fase di assestamento con uno studio reciproco delle due squadre il tabellone nei primi 10 minuti di gioco ha certificato solo un ridotto 9-4 per le campane. Poca cosa per i tanti spettatori. Anche perché le quotate giocatrici dell’Azzurra riescono a mettere punti prevalentemente dalla lunetta. Mentre le locali provano in ogni modo a trovare varchi nell’arcigna difesa ospite. La seconda frazione alza ritmi e medie.

Le 10 giocatrici in campo corrono molto. Le campane però sono più efficaci nei contropiedi. E contro la zona flottante delle ragazzi di coach Vettese hanno una invidiabile circolazione di palla che mette sempre in ritmo una tiratrice piedi a terra. Tanto che i 21 punti di quarto sono l’espressione proprio di questa alchimia. Le marcature passano per le mani di ben 7 diverse giocatrici. Non che le locali siano da meno. Ma la costruzione dei giochi offensivi spesso si arena già alla prima opzione. Nonostante questo però sono buoni i 13 punti di frazione che Cotugno e compagne riescono a refertare. Anche se al riposo lungo Cercola è in fuga buona con un margine rassicurante di 13 gradini.

Dagli spogliatoi rientrano molto determinante le ospiti. Coach Vettese concede minutaggi a tutta la panchina dovendo per questo pagare un piccolo dazio. A differenza del suo collega Ciaravolo che invece ha ottimo materiale da pescare e da mettere in campo. La gara così scivola via facile per le viaggianti che nel secondo tempo firmano un parziale pesante di 29-13 che suggella una superiorità netta. Ora trasferta a Paestum per Pezza e socie. Nel tentativo di rendere pan per focaccia per le campane che all’andata si sono imposte in doppia cifra propria al Palapedemontana. Per iniziare un girone di ritorno che restituisca i punti persi in maniera immeritata nell’andata per un nulla.

Pasquale Sorbo

GYMNASIUM CASERTA - TIGERS SAVIANO 42-64   (11-20, 25-32, 32-52)

 Arbitri: Gazzillo (Caserta) e Ioele (San Nicola La Strada)

 Note: 

CESTISTICA ISCHIA - BASKET CLUB GIUGLIANO 57-38   (12-10, 11-13, 9-11, 25-4)

 Arbitri: Manco (San Giorgio a Cremano) e Scala (Castello di Cisterna)

 Note: 

CAPACCIO PAESTUM - HOTEL DORA VENAFRO 59-53   (-)

 Arbitri: Femminella (Sassano) e Mari (Pontecagnano Faiano)

 Note: 

HOTEL DORA VENAFRO - FORTITUDO SORRENTO 64-33   (8-11, 26-18, 47-26)

 Arbitri: De Pasquale (Capua) e Ricci (Caserta)

 Note: 

Referto rosa per le ragazze della Pink Basket Venafro, questa volta accompagnate dal loro coach Vettese e dispiace non vedere in panchina il suo secondo Sorbovic, che aveva dimostrato di saper guidare la squadra in trasferte difficili. Come per noi all’andata, le ragazze della penisola sorrentina si presentano contatissime sul parquet venafrano, ma non è solo questo che le condannerà alla sconfitta, bensì la determinazione e la convinzione dimostrata in campo dalle nostre atlete.

Mentre coach Marino è costretto dall’evidenza nella scelta del primo quintetto da far scendere in campo, coach Vettese può scegliere e schiera capitan Cotugno, Pezza, Pesaturo, Verrecchia e Cuzzi. Primo quarto di studio, con le due compagini molto attente a scoprirsi. Delle nostre vanno a referto quattro giocatrici, citiamo una per tutte la brava Cimorelli, mentre è la sorrentina Lombardo a segnare per la sua squadra in questo periodo ben nove punti. Nel quarto successivo coach Vettese comincia a far giocare anche le altre cestiste, dando fiato un po’ a tutte. Si mettono in mostra sia la rientrante Nardolillo che la lunga Vettese, quest’ultima dimostra tutte le sue capacità in tutti i fondamentali, segnando in ogni modo ed in particolare a metà tempo centra la sua prima tripla. Con 18/7 come parziale è facile intuire che questo periodo è un monologo delle nostre ragazze, l’unica nota negativa è il carico falli che alcune nostre giocatrici hanno.

Si rientra dal riposo lungo, ma le cose non cambiano. Pezza, segna subito quattro punti e la Vettese centra un’altra tripla, è la dimostrazione che ormai non c’è partita. L’unica a reagire è la Lombardo che segna cinque degli otto punti di squadra. Le nostre continuano come un martello pneumatico e non hanno pietà, si mettono in luce la brava Cuzzi e Cotugno che realizza dopo una corsa in contropiede che la porta verso la prima marcatura. Lei è una che si sacrifica per la squadra, distribuendo palloni e assist, ma quando può, con la sua velocità, decide è segna. Un esempio di supremazia di gioco lo da ancora Cuzzi che dopo aver preso rimbalzo, saltando molto in alto, fa un passetto e segna un magnifico canestro. Nell’ultimo periodo con il punteggio di 47/26 che la dice tutta, si potrebbe pensare che le viaggianti mollino, ma anche se a corto di fiato danno del filo da torcere alle locali. Cotugno segna ancora sei splendidi punti e la Nardolillo che memore dei suoi trascorsi mette a segno due belle realizzazioni. Vogliamo chiudere lodando ancora una volta tutta la squadra, che ha saputo rimanere unita nei momenti bui, merito del lavoro psicologico del secondo (per modo di dire) coach Sorbovich.

Una nota di merito per la gestione va a coach Vettese, che dimostra le sue alte capacità in panchina e la sua umanità, visto che da spazio a tutte le protagoniste della serata. Un particolare emblematico è quando mancano poco più di tre giri di lancetta alla sirena finale e con il risultato in cassaforte fa entrare De Luca che lo ringrazia segnando, Visone e la piccola Letizia Bisceglie-Lombardo che segna l’unico-ultimo canestro.

Luigi Cancelli

TIGERS SAVIANO - CESTISTICA ISCHIA 39-36   (10-11, 8-8, 11-5, 10-12)

 Arbitri: Salierno e Panella (Benevento)

 Note: 

AZZURRA CERCOLA - BASKET CLUB GIUGLIANO 55-38   (18-8, 12-16, 11-6, 14-8)

 Arbitri: De Angelis (Napoli) e Cerullo (Marano di Napoli)

 Note: 

GIVOVA LADIES SCAFATI - TIGERS SAVIANO 59-47   (13-13, 26-25, 43-32)

 Arbitri: Faiella (Nocera Inferiore) e Caputo (Angri)

 Note: 

CESTISTICA ISCHIA - CAPACCIO PAESTUM 38-43   (8-9, 6-7, 12-8, 8-19)

 Arbitri: Di Fiore (Pollena Trocchia) e Di Matteo (San Giorgio a Cremano)

 Note: 

TIGERS SAVIANO - AZZURRA CERCOLA 70-50   (16-11, 41-18, 57-28)

 Arbitri: Manco (San Giorgio a Cremano) e Martignetti (Avellino)

 Note: 

GYMNASIUM CASERTA - CESTISTICA ISCHIA 37-45   (6-11, 8-17, 9-10, 14-7)

 Arbitri: Frattini (Casagiove) e De Pasquale (Capua)

 Note: 

CESTISTICA ISCHIA - HOTEL DORA VENAFRO 51-28   (8-3, 16-9, 36-19)

 Arbitri: Simone (Napoli) e Cerullo (Marano di Napoli)

 Note: 

TIGERS SAVIANO - EUROCLUB OLIMPIA POTENZA 49-28   (12-12, 27-17, 36-18)

 Arbitri: Supino e Montesano (Napoli)

 Note: 

HOTEL DORA VENAFRO - BASKET CLUB GIUGLIANO 49-51   (9-9, 16-19, 25-33)

 Arbitri: Ricci e Gazzillo (Caserta)

 Note: 

Si è quasi alle battute finali di questo campionato, quindi ogni partita è importante per la classifica finale. Di questo ne sono coscienti i due coach, che schierano i loro migliori quintetti. Vettese, coach di casa fa scendere in campo Pezza, Pesaturo, Cotugno, Cuzzi e Verrecchia, dall’altra parte risponde coach Infranca con Busiello, la giovane play D’Andrea, Borriello Pedata e Palomba.

L’inizio è devastante per le nostre ragazze infatti le viaggianti mettono a segno un parziale di 7 a 0 tutto frutto di una tripla di Busiello, un terzo tempo esaltante di Borriello e la prima segnatura della pivot Palomba. Fortunatamente le nostre si svegliano subito e pattano in breve tempo, con l’esperta Pezza, la pivot Vettese e con Pesaturo. Ribadisce Palomba che dimostra le sue capacità segnando con un gancio, ma è la Vettese che con decisione fissa il punteggio del primo quarto sul 9/9. D’Andrea apre subito le marcature del secondo periodo con un tripla e poco dopo apre il primo divario sempre la Palomba. Alle volte si pensa che il basket sia uno sport “maschio”, ma l’eleganza con cui mette a segno un canestro la nostra Mary Vettese dimostra l’opposto. Accorcia ancor di più le distanze Pezza quasi annullando il piccolo breack delle avversarie. Da questo momento iniziano gli errori sia dalla lunetta sia nelle semplici conclusioni, per la nostra squadra. Ma ancora nulla è compromesso visto che il primo tempo si chiude sul 16/19.

Il secondo tempo si apre con Capitan Cotugno che prima segna un 2/2 dalla lunetta e poi serve un assist millimetrico a Pesaturo che non si fa scappare l’occasione per poter segnare altri due punti a referto. A metà quarto siamo sul 20/25 e il coach delle viaggianti chiama time out. Sarà decisivo perché le viaggianti da questo momento allungheranno il divario fino a portarlo a 8 punti. Un contropiede di Cotugno che serve magistralmente sempre la Pesaturo e una segnatura della Caporicci accorciano le distanze, ma è un’altra tripla di Busiello che fissano il punteggio a fine terzo quarto sul 25/33. Si apre l’ultimo periodo e la Franzese, segna e porta a 10 le lunghezze di distacco, il massimo vantaggio per le ospiti. Le nostre ragazze non ci stanno a lasciare la vittoria e ci provano, prima con Nardolillo che recupera un rimbalzo in difesa e sola va a segnare, poi con la Cimorelli che recupera un rimbalzo in attacco e segna. Le avversarie rispondono a questi colpi solo mettendo a segno i tiri liberi concessi per i falli subiti.

La brava Cuzzi si spende tanto in difesa, ma vuole andare a referto e ci riesce segnando un bel canestro. Le Pink continuano a credere nella rimonta, in particolar modo si mette in evidenza Vettese che segna sia i tiri liberi e sia una facile conclusione. Ma la sirena inesorabile suona e le nostre ragazze nonostante l’impegno non riescono a portare a termine la sperata rimonta. Sarà il 7/20 sui tiri liberi contro 12/25 delle avversarie ad essere stato determinante? Forse, fatto sta che non è la prima partita di questo campionato che le nostre Pink perdono con un minimo scarto, è ora che la fortuna si levi la benda dagli occhi e cominci a guardare anche a casa nostra...

Luigi Cancelli

HOTEL DORA VENAFRO - TIGERS SAVIANO 40-49   (11-20, 21-24, 25-41)

 Arbitri: Di Rienzo (Caserta) e Piccolo (Marcianise)

 Note: 

TIGERS SAVIANO - CAPACCIO PAESTUM 37-46   (8-9, 17-21, 30-30)

 Arbitri: Spera (Avellino) e Cavalcante (Mirabella Eclano)

 Note: