HOTEL DORA VENAFRO - TIGERS SAVIANO 53-37   (8-13, 28-24, 35-33)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Gianciotta (San Pietro Avellana)

 Note: Espulsa Coppola (Saviano) al 30°. Uscite per falli Romano ed Esposito (Saviano).

Prima casalinga per le terribili ragazze targate Pink Venafro e prima vittoria. Dopo la sconfitta di sole due lunghezze rimediata sabato scorso all’esordio a Cercola,le giocatrici di coach Luca Vettese si sono rifatte alla grande,domando per un quarto,il primo, le sfuriate delle avversarie e poi messa la freccia hanno materializzato un sorpasso lungo diventando di fatto irraggiungibili per le campane. Con una prestazione maiuscola di Mary Vettese assistita da ottimi giochi di squadra e da una Cuzzi in versione ruba palloni. Il resto è lavoro di una ottima Nardolillo in simbiosi con Cimorelli nei giochi d’attacco: ma nel complesso le ragazze venafrane hanno mostrato una grandissima intesa,frutto degli intensi allenamenti settimanali.

La partenza però è tutta per le ospiti. Romano e Martinelli trovano i corridoi giusti lavorando in penetrazione. La risposta delle locali passa nelle mani di Mary Vettese e del duo Cimorelli-Nardolillo. Ma le tiratrici di casa hanno ancora le polveri bagnate. E Saviano è avanti con merito alla fine dei primi 10 minuti di gioco. Ma in breve la musica in campo varia. Nella seconda frazione Venafro alza i ritmi e confeziona un bel parziale di tempo di 20-11 con grande fluidità nei giochi d’attacco e esaltando il perfetto sistema difensivo architettato da coach Luca Vettese. Saviano paga dazio,si affida a qualche iniziativa individuali delle solite. Ma l’impressione è che le venafrane,grazie alle rotazioni e alla maggiore determinazione abbiano trovato la chiave per aprire la scatola difensiva delle viaggianti. Aprendo i varchi giusti nella linea di trincea di Saviano e garantendo punti importanti al resto delle giocatrici. Tanto da mandare a referto in questo quarto ben 8 cestiste diverse. Un banchetto a cui Venafro attinge a piene mani. A cui partecipa anche il trio delle meraviglie Cotugno-Verrecchia e una ritrovata(nonché capitana) Pesaturo.

Dopo il riposo lungo le due squadre rientrano in campo con il freno a mano tirato. Le Pink non danno l’accelerata prevista,ma le campane non approfittano assolutamente del calo mentale delle avversarie. Anche perché le due giocatrici migliori a disposizione di coach Mazzella,cioè Romano e Esposito sono costrette a seguire la gara dalla panchina per via dei 4 falli a testa racimolati nei due periodi precedenti. UN quarto per nulla esaltante,ma utile a dare ossigeno con le rotazioni ad entrambi gli allenatori. E il 7-9 di tempo non è proprio esaltante per i numerosi spettatori presenti. L’ultimo quarto però riaccende i tifosi di casa. Le Pink si riprendono il palcoscenico dominando letteralmente le campane che devono anche rinunciare alla capitana Coppola espulsa a fine terzo tempo per reazione. E la conseguenza logica è il 18-4 con cui Cimorelli e compagne chiudono il discorso. Per una vittoria rigenerante,necessaria e meritata. Un buon viatico per affrontare con entusiasmo e fiducia la prossima partita. Ancora tra le mura amiche. Avversario di turno la Cestistica Ischia che ha 4 punti in classifica e che viene da una buona vittoria avendo violato il parquet di Agropoli. L’appuntamento quindi è per domenica 18 ore 18 al Palapedemontana.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - CESTISTICA ISCHIA 23-36   (3-8, 12-19, 19-32)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Greco (Miranda)

 Note: Uscite per falli Cuzzi, Di Palo e Polito.

Non riesce a concedere il bis davanti il proprio pubblico la formazione delle Pink Venafro che deve arrendersi ad una Ischia,capolista solitaria,maggiormente determinata nei momenti chiave e apparsa più in palla. Una serata da dimenticare per i colori venafrani che hanno trovato buon rifugio soltanto nella lunetta lasciando però ampi varchi difensivi in cui di volta in volta si sono infilate le avversarie. Su tutte ottima gara per la play Di Palo e soprattutto per capitan Polito e Fuoco. Le locali hanno mostrato segni di grande discontinuità,specie al tiro. E i continui raddoppi su Mary Vettese impartite dal coach ospite hanno tolto opzioni valide alle Pink. Che sono anche apparse deficitarie in alcune individualità,sotto tono.

A nulla è servita la difesa a zona che coach Luca Vettese ha ordinato alle sue,ma la mancanza maggiore si è registrata nella fase offensiva. Basti pensare che al 5° di gioco la gara era inchiodata sullo 0 a 0 clamorosamente. Poi l’1/2 dalla lunetta della Polito ha rotto il ghiaccio,ma le venafrane hanno trovato nei primi 10 minuti di gioco soltanto la tripla di Nardolillo contro gli 8 punti delle ospiti con annessa bomba di Fuoco. Pagata la partenza per nulla esaltante,Cimorelli e compagne hanno provato ad alzare medie e ritmo nei successivi 10 giri di lancette. E hanno tenuto botta alle avversarie. Ma soltanto,o meglio in prevalenza a cronometro fermo. Tanto da mettere a referto 9 punti di cui 7 dai liberi. Ischia,invece,timbrava 11 punti passando per le mani di 5 giocatrici diverse sfruttando la buona regia della DI Palo e l’altezza della Polito. Al riposo lungo le campane andavano con un tranquillo +7.

Per coach Vettese invece necessaria la solita sgridata alle proprie giocatrice per ridestarne la volontà. La ripresa dei giochi però accresceva ulteriormente il divario e spostava definitivamente l’inerzia verso le ischitane che impiegavano pochi giri di lancette per dettare legge e approfittare delle amnesie difensive delle locali. Le quali a loro volta non riuscivano proprio a trovare il feeling giusto con il canestro e affidandosi ancora una volta al fondamentale a cronometro fermo. L’impressione chiara è che alla fine del terzo quarto la gara sia decisa e in ghiaccio per capitan Polito e socie. Infatti l’attesa riscossa per le Pink non arrivava. Le rotazioni a cui attingeva coach Vettese non aiutavano la causa,specie se dalla linea della carità l e venafrane si dimostravano deficitarie(1/4 Cimorelli, 2/6 Nardolillo,ad esempio)e Ischia controllava agevolmente il parziale dando ossigeno e panchina alle “titolari”. Una sconfitta meritata,ma rimediabile già domenica prossima allorquando le venafrane andranno a rendere visita alla formazione di Paestum. Cercando di ritrovare il timing di gioco che fino alla gara di domenica sera aveva garantito alle Pink ottima pallacanestro e buone possibilità di vittoria.

Pasquale Sorbo

POL. CAPACCIO PAESTUM - HOTEL DORA VENAFRO 33-45   (6-11, 14-16, 22-27)

 Arbitri: D'Amico e Luciano (Salerno)

 Note: Uscite per falli Marino e Gnarra.

HOTEL DORA VENAFRO - GYMNASIUM CASERTA 44-42   (6-11, 16-28, 31-36)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Di Rosso (Miranda)

 Note: Uscita per falli Grimaldi.

Con un glaciale 2/2 dalla lunetta di Mary Vettese negli ultimissimi respiri di una gara molto tirata,le terribili Pink portano a casa un referto rosa molto importante. In una partita in cui le campane hanno sempre comandato,fondamentale lo sprint imposto negli ultimi giri di lancette dalla venafrane. Che hanno messo in un angolo Caserta,calata vistosamente dal punto di vista fisico,e hanno saputo mettere il naso avanti nel momento decisivo. Una brillante dimostrazione del buon lavoro che coach Vettese produce insieme alle sue giocatrici in settimana. Coadiuvato in ciò dal vice Francesco Valente.

Ma l’impatto iniziale sulla gara non è stato dei migliori per le cestiste di casa. Nel primo quarto Caserta fa girare molto palla,con rapidità andando a prendersi i varchi giusti per le varie Iannelli,Coletta e Natale. Con la capitana Santacroce valido riferimento per le opzioni d’attacco. La risposta delle venafrane è poca cosa,soprattutto per la difficoltà di trovare il perfetto timing del gioco. I soli 6 punti nei 10 minuti iniziali ne sono una testimonianza fedele. La musica non cambia nel quarto successivo. Si alzano le medie complessive in campo,ma le campane continuano ancora a dominare,specie sui secondi rimbalzi e nel pitturato. E la tripla a metà periodo di Buccino toglie ossigeno alle gambe delle Pink. Che riescono ad appoggiarsi alle iniziative individuali di Cimorelli,Caporicci e Mary Vettese. Al riposo lungo si va con Caserta avanti già di 12. Una doppia cifra di vantaggio che non lascia presagire nulla di buono per Pesaturo e compagne.

Strigliata sicura di coach Vettese nel chiuso degli spogliatoi. Nessun testimone. Ma l’effetto è visibile al ritorno in campo delle venafrane. Cariche e determinate. Grande motivatore coach Vettese! Le Pink si riprendono la scena. Cimorelli detta i tempi,con l’altra play Pezza e Nardolillo e Mary Vettese eseguono. Quest’ultima trova anche una tripla micidiale che costringe la panchina ospite alla sospensione tecnica per tamponare l’emorragia. Ma la ferita,in casa Caserta, è profonda. Il terzo quarto si chiude con un parziale delle locali di 15-8,mentre il successivo è da infarto. Nardolillo chiude col preciso libero supplementare un gioco da 3 punti,ma le ospiti tengono ancora in piedi il proprio esiguo margine. Collezionando pochi punti nel quarto(solo 6)ma sufficienti per mantenere botta. Fino al pareggio a 42 delle venafrane. Fino una manciata di secondi dalla sirena finale. Pronte per capitolare sul pieno a cronometro fermo di Mary Vettese. Punto e a capo. Referto rosa. Prossima tappa:Potenza. Il treno prosegue la sua marcia.

Pasquale Sorbo

EUROCLUB OLIMPIA POTENZA - HOTEL DORA VENAFRO 54-58   (16-13, 26-29, 35-45)

 Arbitri: Romaniello e Imbrenda (Avigliano)

 Note: Uscita per falli Pesaturo.

Missione compiuta. Violare il palazzetto di Potenza per scavalcare le potentine in classifica e rimanere salde alle spalle del duo di testa Ischia e Acsi Basket 90. Con una prestazione perentoria,condita da una grande autorità le ragazze dell’Hotel Dora Venafro hanno saputo guadagnarsi il referto rosa gestendo il vantaggio anche in doppia cifra fino a pochi minuti dal termine,quando le avversarie sono arrivate pericolosamente al pari. Ma il bonus attivato dalle potentine ha costretto le locali a mandare continuamente in lunetta una freddissima Mary Vettese,precisa a cronometro fermo come poche. Mentre la ottima difesa delle venafrane ha fatto il resto.

Primo quarto sparato per tutte e due i quintetti in campo. La solita Gemma Valvona apre le danze con un preciso appoggio da sotto. Le locali rispondono colpo su colpo con il trio Atena-Chiriaco-Viesti che da solo refertano tutti i 16 punti di quarto. Le viaggianti si affidano ad una ottima Pesaturo(la pizza in settimana le ha dato la carica) che trova feeling con il canestro dalla media, mentre Nardolillo si prende tutti i tiri giusti compresa la tripla che ricuce il margine con le avversaria. La musica cambia nel periodo successivo. Le venafrane mettono il turbo,alzando l’intensità in tutti i 28 metri del campo. Entra in scena Mary Vettese che chiude molti dei giochi offensivi delle sue,ma è la imprendibile Cuzzi(anche per lei la pizza in settimana ha portato frutti) a dare sostanza alle opzioni d’attacco, segnando 6 punti consecutivi che consentono alle molisane di contro sorpassare le avversarie e andare al riposo lungo sul +3 nonostante il duo arbitrale costringa spesso coach Luca Vettese a richiamare in panca alcune giocatrici per i continui falli sanzionati con grande generosità a tutto vantaggio delle potentine che mettono fieno in cascina solo dalla linea della carità (7 dei 10 punti di tempo sono frutto di liberi). La bomba in chiusura della Zippoli lenisce lievemente la ferita del vantaggio ospite.

Durante l’intervallo, la tanto attesa strigliata dell’allenatore ospite, si traduce invece in un resoconto dettagliato sulle cose da fare: lavorare per un tiro pulito,difendere con intelligenza senza lasciarsi condizionare dallo strano metro adottato dai fischietti in campo,e correre,attivando contropiedi fulminei. Coach Trezza dal canto suo si gioca subito l’opzione della difesa a zona per mantenere ossigeno e costringere le avversarie al tiro dall’arco. Un invito a nozze per Mary Vettese che punisce subito le giocatrici di casa insieme ad una precisa Cuzzi che sa scegliere sempre la soluzione migliore nel momento più opportuno. Abbandonata la via della “zona”,le cestiste di casa soffrono le iniziative delle dirimpettaie pagando dazio nei 14 metri offensivi,dove raccolgono solo 9 punti ancora conseguenza della lunetta per le scelte rivedibili del duo arbitrale. Ma la traccia è segnata.Venafro è avanti in doppia cifra.Coach Vettese allunga le proprie rotazioni e dando respiro a tutte. Potenza approfitta di un leggero calo mentale delle ospiti e si riporta sotto in poco tempo. Di nuovo Zippoli suona la carica con una tripla delle sue, a cui fanno da eco le ottime azioni di Montemurro in penetrazione e Viesti e capitan Atena dalla media. Il pari è servito quando mancano ancora oltre 3 giri di lancette da giocare: 54-54. Ma qui subentra la maggiore voglia di vincere delle molisane,che gestiscono alla perfezione i possessi approfittando con Mary Vettese del bonus attivato dalle locali che invece spengono la luce sui propri attacchi lasciando che l’inerzia torni dalle parti venafrane.

Una bella vittoria, che dimostra ancora una volta come il complesso di patron Falco Vecchiarelli sappia stupire e giocare con maggiore scioltezza in trasferta di quanto accada tra le mura amiche. Ma domenica 16 c’è da confermare il buon momento ospitando la pari in classifica Pozzuoli. Un’altra formazione da scavalcare in classifica. Appuntamento al Palapedemontana alle ore 18.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - FLAVIO BASKET POZZUOLI 40-49   (11-11, 19-23, 28-36)

 Arbitri: Bernardi (Venafro) e Di Rosso (Miranda)

 Note: Uscita per falli Drago.

Non riesce all’Hotel Dora Venafro il sorpasso ai danni della Flavio Pozzuoli. Perdendo per 9 lunghezze di differenza le ragazze di coach Luca Vettese devono lasciare il referto rosa alle campane che hanno saputo dirigere le operazioni nei due quarti finali assorbendo con grande autorità i tentativi di ritorno delle venafrane e gestendo ogni possesso con intelligenza tattica. Grande prova della Gerundo per le ospiti come grandissima la prestazione di Mary Vettese,che con 30 punti realizza il suo massimo in questa parte di stagione.

Primi due tempi assolutamente equilibrati. Il primo quarto finisce con un 11 a 11 frutto delle iniziative prevalenti della stessa Vettese per i colori di casa e3 della Gerundo per le viaggianti. Nel periodo succesivo Vettese lavora bene a cronometro fermo insieme ad un jumper dalla media di Nardolillo,mentre per Pozzuoli entrano a referto anche una bravissima Orlando,abile a convertire un prezioso gioco da 3 punti, e Coronoa che trova un paio di volte il corridoio buono per l’appoggio al cristallo. Il +4 per le ospiti al riposo lungo è meritato,ma lascia ancora molte possibilità alle giocatrici di casa.

Che per la verità rientrano in campo attuando una ottima difesa,ma faticando oltremisura in attacco. Nonostante Mary Vettese illuda le proprie compagne con una tripla in apertura, la formazione avversaria macina con un buon timing di gioco operazioni dalla media e corta distanza trovando anche i punti di Drago dalla lunetta oltre alla solita sentenza Gerundo. Il margine a favore di Pozzuoli si dilata,mai sopra la doppia cifra per la verità. Anche perché con la pressione delle Pink,Venafro riesce a riavvicinarsi fino al -4,fino al black out totale però nei 14 metri avversari. E lo sprint finale è tutto per le campane che bilanciano le segnature del duo Pezza-Vettese con una ottima organizzazione dei giochi offensivi che mettono punti nelle mani di Corona,Lubrano e Drago. Che traducono nelle 9 lunghezze di vantaggio finale tutto il lavoro speculare imposto da coach Tesone.

Una gara sfortunata per le venafrane,ma che lascia l’amaro in bocca per come è maturata. A fine incontro la sensazione colta da tutti è che le Pink avrebbero potuto fare di più,pescando dalle proprie qualità,acclarate fino a questa partita da ottime prestazione. Ma onore al merito per le giocatrici del Pozzuoli che hanno dimostrato maggiore lucidità nelle fasi più calde,quando in campo manca l’ossigeno e la palla si fa pesante. Una lezione,per nulla sonora che farà bene a Pesaturo e compagne. Una sconfitta su cui certamente in settimana coach Luca Vettese tornerà spesso. Per migliorare il complessivo atteggiamento delle sue giocatrici. In vista dei prossimi impegni dell’Hotel Dora Venafro. In un campionato interessante e per certi versi ancora da decifrare.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - ACSI BASKET 90 AVELLINO 44-50   (4-13, 21-20, 34-28)

 Arbitri: Bernardi (Venafro) e Di Rosso (Miranda)

 Note: Tecnico a Tedesco.

Un vero peccato. E tanta,tantissima sfortuna. Il doppio infortunio accorso in meno di 10’’ a Francesca Cuzzi e Valeria Cimorelli nel corso dell’ultimo quarto (per entrambe una distorsione alla caviglia) è la chiave di volta della partita. Il delitto perfetto che ha privato le Pink della verve della rimbalzista Cuzzi(fino a quel momento in striscia con già 10 punti a referto)e della regia di Cimorelli capace di calamitare il pallone nei momenti caldi. Una vera iattura per la formazione venafrana che nonostante il lavoro ai fianchi di tutte le giocatrici chiamate in campo da coach Vettese di volta in volta,hanno dovuto arrendersi alla sfortuna e alla…Tedesco capace di infilare nel momento topico 3 triple consecutive di cui l’ultima con l’ausilio della tabella. Firmando un controsorpasso quasi sul traguardo. Un vero peccato.

Avvio shock per Cotugno e compagne. In un amen le campane firmano subito un parziale di 9-0 che reclama necessariamente la sospensione tecnica da parte della panchina venafrana. Il tempo per riorganizzare le idee e le locali rientrano con maggiore motivazione in campo riuscendo a sporcare il referto con Cuzzi e Pesaturo. Mentre le ospiti,brave a capitalizzare dalla lunetta ogni occasione concessa riescono a chiudere il primo quarto avanti di 9 lunghezze. Assorbito il colpo,le molisane prendono le misure alla difesa a zona ospite. Una 3-2 che limita molto le possibilità nei pressi del cesto ma che concede maggiore ipotesi al tiro. E le locali ci mettono poco a trovare la via. Cuzzi è portentosa siglando 6 punti consecutivi a cui fanno seguito le realizzazioni di Pesaturo e della solita Cotugno. Le ospiti si affidano alla fisicità della Dell’Anno e alla materia grigia dell’esperta Buglione. E proprio la numero 9 campana riesce a calamitare falli buoni per la linea della carità che almeno mantiene in vita le viaggianti. Che però si vedono sfilare tutto il vantaggio accumulato con un parziale di 11-2 delle venafrane che permette alle Pink di andare al riposo lungo con il naso avanti,anche se di una misura soltanto.

Ma il segnale è dato. Al ritorno dagli spogliatoi lo spartito è grosso modo lo stesso. Avellino confida nella solita zonaccia che lentamente sfianca le tiratrici di casa. E sui 14 metri opposti il gioco principale è dato dallo schema “uno”: un buon blocco sulla punta,generalmente per la Buglione , dal cui sviluppo l’isolamento per l’uno contro uno sul lato debole è utile per prendersi i liberi o appoggi buoni alla tabella. Le venafrane riescono a gestire il tutto con intelligenza e pur non arrivando mai ad attivare la loro arma migliore,il contropiede, sanno dove pescare i punti necessari: dalle mani di Cuzzi,Cimorelli,di Giulia De Quattro,di Nardolillo e Cotugno. E il terzo periodo si chiude con le locali che dilatano il margine di altre 6 lunghezze.

Agli ultimi 10 minuti di gioco si va con massima fiducia per le locali di poter portare a casa un meritato referto rosa. Non è però dello stesso parere la De Feo, che dai 4 metri gioca di tabella per il -4. E la successiva tripla della Tedesco sembra un campanello d’allarme per le venafrane. Le quali fanno sì il pieno dalla lunetta con una glaciale Caporicci,ma si fanno raggiungere sul pari a 36 con la seconda bomba consecutiva della Tedesco. E mentre le molisane continuano a giocare dalla media le ospiti non disdegnano assolutamente la misura lunga. Che vuol dire altra tripla della solita Tedesco e sorpasso. Si entra così nella fase calda dalla partita. Avellino riesce anche a trovare subito un +4(38-42) a 5 giri di lancette dalla conclusione. Tamponato da un altro giro e tiro sicuro della giovane Caporicci. MA la sfortuna è dietro l’angolo. La prima “vittima” del sortilegio è Francesca Cuzzi,protagonista per le sue fino a quel momento. Sotto il proprio canestro in ricaduta a rimbalzo trova il piede di una avversaria che finisce per procurarle una brutta e dolorosa distorsione alla caviglia. Fino alle lacrime e al controllo al pronto soccorso.

Nemmeno il tempo di meditare sull’accaduto che nei 14 metri opposti è Valeria Cimorelli a dover alzare bandiera bianca per il medesimo infortunio nel tentativo di penetrazione. Senza le due giocatrici coach Vettese chiede gli straordinari al resto del gruppo. E la necessità di recuperare il margine nel minor tempo possibile comporta anche la perdita di alcuni possessi importanti. Mentre sale in cattedra l’esperta capitana Buglione per le ospiti che si beve due giocatrici avversarie e appoggia al cristallo per il +6 che sa di sentenza finale. Infatti il margine non cambia nonostante una ottima Giulia De Quattro per le venafrane. Ma le campane attivano il fattore esperienza e riescono a condurre in porto una vittoria meritata nei minuti finali approfittando anche della sfortuna delle locali. Un vero peccato per l’Hotel Dora Venafro sul punto di dare una amarezza alla capolista ACSI. Ma una grande prova al cospetto di una delle migliori formazioni della serie. UN buon viatico per il prosieguo del campionato. Con l’obiettivo play off possibile.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - AZZURRA CERCOLA 40-37   (14-12, 23-25, 29-31)

 Arbitri: Bernardi (Venafro) e Chiacchiari (Isernia)

 Note: 

Con un colpo di reni da sprinter puro sulla linea del tragurado, le ragazze dell’Hotel Dora Venafro riescono ad avere la meglio di una coriacea Cercola negli ultimi respiri,mantenendo in vita,anche se flebile,la fiammella della speranza di agganciare il treno delle prime 4 in classifica generale. In una parola,i play off. Gara difficile quella giocata domenica sera tra le mura amiche dalle giocatrici di coach Vettese: In primis per la necessità di riscattare un periodo lungo di referti gialli. E secondo perché le avversarie,seppur ferme a 6 punti in classifica,si dimostrano sin dalla palla a due complicate e pronte a vendere cara la pelle. Così,ad un primo quarto di sostanziale equilibrio in cui per le locali i punti passano per le mani della capitana Pezza,di Cotugno,della glaciale De Quattro e di una ritrovata Pesaturo,mentre per le ospiti buono l’avvio di Varone e della Cavaliere. Ma la distanza tra le due compagini alla prima sirena è minima. Due soli punti in dote per le venafrane. La frazione successiva è invece ad uso e consumo delle campane che fanno entrare in scena anche Martinengo e la Florio che danno molti grattacapi alla difesa delle locali. Nel mezzo tanta sostanza di una ottima Cavaliere. Le molisane dal canto loro mostrano il difetto principale di questo scorcio di stagione:l’attacco poco fluido. Senza la chimica adatta e senza molta convinzione. E la raccolta dopo la semina parla di soli 9 punti ad opera di Pezza,Cotugno e Valvona. Al riposo lungo sono le viaggianti a vantare il minimo sindacale di vantaggio: 23-25.

Negli spogliatoi i due coach rimescolano le carte cercando di motivare le rispettive giocatrici. Entrambi con un ordine preciso: difesa. Convinta. E infatti alla ripresa delle ostilità le polveri dei due attacchi si bagnano producendo pochissimo. La miseria di 6 punti per parte:De Quattro,Pezza e Caporicci per Venafro. Il duo Rapolla-Martinengo per le ospiti. Tutto rimandato ai 10 minuti finali.Decisivi per risolvere la disputa. Molto equilibrata. Caporicci ripaga la fiducia del proprio allenatore rispondendo dalla media all’1/2 dalla lunetta della Martinengo e all’appoggio della Rapolla. La gara però gira verso i colori di casa al tecnico sanzionato alla Cavaliere. Coach Vettese manda ai liberi la fredda Caporicci,che pareggia a 38 il punteggio nei secondi finali come replica al pieno dalla lunetta della solita Rapolla. La volontà e la voglia poi delle giocatrici venafrane fa la differenza. Cercola sbaglia un possesso prezioso in attacco e la inafferrabile Pesaturo punisce. E nell’ultima azione il punto della tranquillità lo timbra Nardolillo con il suo 1/2 a cronometro fermo per il ricorso al sistematico delle campane. Alla sirena finale grande festa per le ragazze della Pink che possono finalmente scacciare lo spettro di una ennesima e immeritata sconfitta. Ovvio il rammarico in casa Cercola per aver “abbandonato” la presa sulla partita negli istanti finali.

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - POL. CAPACCIO PAESTUM 42-31   (13-10, 25-17, 37-21)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Greco (Miranda)

 Note: 

Referto rosa per le ragazze dell’Hotel Dora Venafro. Con una gara per nulla esaltante,ma sempre in controllo le molisane sono tornate a ruggire e a dare segnali in classifica dopo un letargo intervallato anche dalla mancata trasferta in quel di Ischia. Due punti importanti che rimettono morale nello spogliatoio venafrano andato un po’ in depressione nelle ultime uscite. Partita mai in bilico,nonostante un brutto ultimo quarto in cui Nardolillo e compagne hanno raccolto la misera messe di 5 punti conservando però sempre la doppia cifra di vantaggio sulle avversarie. Palla a due e le due formazioni si tallonano. Venafro ha maggiori variabili in attacco trovando punti con Caporicci,Nardolillo,Cotugno ,Mandato e Cuzzi. Paestum invece ha nella Marino la giocatrice più precisa,trovando anche la tripla di Acito che mantiene in scia la compagine campane che alla prima sirena è sotto di soli 3 gradini. La seconda frazione è grosso modo la copia della precedente. De Quattro e Pezza iniziano a carburare dando altro contributo alla causa e rimarcando che Venafro ha più polpastrelli a cui assegnare marcature. Le ospiti accusano l’allungo di metà frazione delle venafrane e la sola Marino non può fare certo miracoli. Al riposo lungo Venafro avanti,ma ora di 8.

L’uscita dagli spogliatoi non da le sperate reazioni in casa campana. Tutt’altro. Le ospiti faticano tremendamente a trovare la via del canestro anche per le obbligatorie rotazioni a cui da fondo l’allenatore campano. Problema che non si pone in casa Venafro avendo coach Vettese a disposizione una buona panchina,lunga e duttile. E il primo risultato di questa differenza è il parziale di tempo di 12-4 per le locali a firma di ben 5 cestiste diverse:Cotugno,Cuzzi, Nardolillo,Mandato e De Quattro. E la volata finale negli ultimi 10 minuti garantisce alle venafrane una certa tranquillità potendo godere di 16 punti di sicurezza. E nonostante l’ultima frazione si concluda con un 10-5 per le campane,alla sirena finale le giocatrici di casa possono esultare per avere rotto l’incantesimo e portato a casa una bella vittoria. Utile a fare morale per il finale di stagione in cui il traguardo play off sembra troppo lontano per poter essere attraversato tra le prime 4. Un finale di stagione che ha portato anche novità in casa Venafro:l’arrivo di due giocatrici under 19 dall’Airino Termoli. E proprio Nunzia Fabrizio ha fatto il suo esordio domenica contro Paestum. A lei e a Luciana Santoro un grande in bocca al lupo da parte di tutta la società venafrana di patron Falco Vecchiarelli.

Pasquale Sorbo

GYMNASIUM CASERTA - HOTEL DORA VENAFRO 54-31   (21-6, 29-12, 41-33)

 Arbitri: Radicetti e Nuzzo (Caserta)

 Note: tecnico a Nardolillo,Caporicci e Cimorelli(Venafro);espulsi l’allenatore del Venafro Luca Vettese e la capitana Valeria Cimorelli(Venafro);antisportivo a Verrecchia(Venafro).

Capita anche questo. Due arbitri che riescono a “vedere” 3 tecnici,un antisportivo e due espulsioni per una squadra. Per complessivi 12 falli. Mentre, stranamente, per chi gioca in casa soltanto 6, sottolineiamo SEI falli in 40 minuti! Uno ogni 6 minuti e mezzo. Meno di due falli per quarto. E così una partita certamente sentita alla vigilia, si è canalizzata in un senso unico che ha del clamoroso.

Ti piace vincere facile? Una partita spiegata in un referto zeppo di “U”(antisportivo),di “D”(espulsione) e “T”(tecnico). Ma solo su un lato del foglio. Versante ospite. Quindi,ricapitolando, cosa accade se una squadra va in trasferta in 7 unità,si vede estromettere ad un certo punto della gara la capitana Cimorelli per espulsione insieme all’allenatore Vettese,un tecnico alla Nardolillo costringendola così a gestire il suo quarto fallo personale, con ancora minuti da giocare?Cosa accade? Caserta 54-Venafro 31! Amen! Non aggiungiamo altro,anche perché l’aspetto tattico,il lato sportivo vengono in secondo piano. Resettare è la parola d’ordine in questa settimana in casa Hotel Dora Venafro. Per non uscire pazzi. E in vista della prossima partita,tra le mura amiche, confidare che “Dio ce la mandi buona”!

Pasquale Sorbo

HOTEL DORA VENAFRO - POLISPORTIVA SORRENTO 46-73   (11-21, 19-39, 32-54)

 Arbitri: Chiacchiari (Isernia) e Greco (Miranda)

 Note: 

Esce sconfitta dall’ultima gara casalinga la formazione dell’Hotel Dora Venafro, costretta ad inchinarsi alla maggiore esperienza delle avversarie sorrentine. Una partita mai in bilico per le ragazze di coach Marino che hanno sin dalla palla a due messo in chiaro la faccenda. Grande voglia hanno però messo sul parquet le venafrane, che non hanno comunque sfigurato al cospetto di una delle migliori formazioni del girone.

Primo quarto “regolare”. Brancaccio e Lombardo sono un duo terribile a disposizione di Sorrento. E lo si intuisce già nei primi 5 giri di lancette. Sorrento ci mette poco a prendere margine, mentre le venafrane cercano quantomeno di tamponare con una gioco organizzato che però trova poche bocche di fuoco. In primis Nardolillo. Ma le ospiti sanno il fatto loro,e nei rimanenti 5 minuti di gioco impongono la propria legge andando a chiudere la prima frazione avanti di 10 lunghezze. Stesso margine che capitan Di Palma e socie impongono nel quarto successivo facendo entrare in scena altre protagoniste come Cacace. La risposta delle locali è sterile anche perché le avversarie alzano nettamente il livello di guardia in difesa, facendo pesare anche i centimetri. Gli 8 punti di periodo per Venafro non costituiscono certo lo spunto per un recupero. Nonostante le venafrane iniziano a trovare la via del canestro dalla lunga. Al riposo lungo il tabellone elettronico è una sentenza: Sorrento avanti di 20.

Intervallo che porta maggiore consiglio alla truppa di coach Vettese che si rituffa nella partita con determinazione. E i frutti si raccolgono quasi subito. Nardolillo è indemoniata, mentre Giulia De Quattro trova una bomba importante. Difficile però il riaggancio, perché le campane non mollano un centimetro. Ma almeno il quarto è molto più combattuto dei due precedenti. Grimaldi per le ospiti fa pentole e coperchi ma nel complesso le sorrentine pagano u certo affanno che riescono a compensare con qualche viaggio in lunetta. Le locali invece lanciano la volata. Pezza, Cimorelli e Caporicci rimandano la resa all’ultimo periodo. Infatti la quarta frazione denota un certo calo delle venafrane che però tengono botta rispondendo colpo su colpo alle iniziative delle avversarie. Fabrizio infila la tripla buona che mette entusiasmo nel motore delle locali, che riescono anche a guadagnarsi la pagnotta dalla lunetta con De Quattro. E la conclusione dei giochi appare meno amara nonostante la Lombardo per le ospiti faccia il proprio comodo, anche dalla lunga.

Una sconfitta indolore per le ragazze di patron Falco Vecchiarelli in questa appendice di fine stagione. Rimane una sola gara per chiudere un discreto campionato di C1 che tanta esperienza ha lasciato alle giocatrici agli ordini del trio di allenatori Luca Vettese, Francesco Valente e Francesco Mancini. Ultima gara sabato ad Agropoli. Poi riunione per fare il bilancio. Un bilancio che parla in positivo: vittoria, ennesima nel campionato regionale under 19 femminile con un dominio netto e con conseguente concentramento a Latina contro il meglio della pallacanestro in rosa d’Italia(Bologna, Napoli, Como); una ottima esperienza nel campionato interregionale di serie C1 al cospetto di formazioni con maggiore navigazione nella categoria(Sorrento, Ischia, Agropoli, Caserta, ecc.). Ma più di tutto il bilancio parla di un bellissimo gruppo, consolidato, affiatato e arricchito dalla collaborazione con altre due società, Termoli e Campobasso, che hanno “prestato” alla causa venafrane delle ottime giocatrici come Caporicci e Mandato (CB), e Fabrizio e Lombardo(Termoli). Ma la crescita, costante, del movimento è testimoniata oltre che dall’aspetto agonistico, anche dalle numerose adesioni di nuove ragazze al progetto della pallacanestro in rosa del sodalizio venafrano. Leader anche in questo nella regione. Ma pochi addetti se ne sono accorti.

Pasquale Sorbo

POLISPORTIVA AGROPOLI - HOTEL DORA VENAFRO 43-39   (17-5, 29-19, 36-28)

 Arbitri: Luciano (Salerno) e Ragone (Baronissi)

 Note: