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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie B girone D 2014/2015 - TERZA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE B GIRONE D 2014/2015

TERZA GIORNATA (19/10/2014)

 

RISULTATI

CASA EURO TARANTO

BLACK SUNDAY PALERMO

63 68

GEOFARMA MOLA

BCC VASTO

65 67

AMBROSIA BISCEGLIE

IL GLOBO ISERNIA

85 66

SFY CATANZARO

PALLACANESTRO PESCARA

62 71

VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA

GRUPPO VENTRONE MADDALONI

84 79

DYNAMIC VENAFRO

SOAVEGEL FRANCAVILLA F.

68 71

MD DISCOUNT MONTERONI

BCC AGROPOLI

69 82

 

 

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 BCC AGROPOLI632571995895593616214022
 AMBROSIA BISCEGLIE632612223916413826978413
 VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA63245233121701591175741
 CASA EURO TARANTO4321819226127131-4916130
 BLACK SUNDAY PALERMO432322248928210140142-2
 PALLACANESTRO PESCARA4321921727180-914813711
 MD DISCOUNT MONTERONI232172107144159-15735122
 GEOFARMA MOLA232112092129117128292-10
 SFY CATANZARO23214217-313413138086-6
 GRUPPO VENTRONE MADDALONI23207212-565641142148-6
 BCC VASTO23211234-238497-13127137-10
 SOAVEGEL FRANCAVILLA F.23191254-636191-30130163-33
 DYNAMIC VENAFRO03206211-5142146-46465-1
 IL GLOBO ISERNIA03167222-555173-22116149-33

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

CASA EURO TARANTO - BLACK SUNDAY PALERMO 63-68   (16-16, 17-14, 13-18, 17-20)

Giancarli2Potì20Cozzoli15Antonelli10
De Paoli13Tabbi6Merletto12Rizzitiellone
Sirakov21Bisanti1Giovanatto10Marzo1
ConteneSalerno0Gottini16Tagliareni0
StolanePannellaneDragna4Caronna0
--------
All. LealeAll. Marletta

 Arbitri: Tammaro (Giffoni Valle Piana - SA) e Carotenuto (Scafati - SA)

 Note: 

Arriva alla terza giornata la prima sconfitta per la Casa Euro Basket Taranto che paga un po’ di sfortuna e forse di inesperienza nella gestione degli ultimi due possessi dopo aver dimostrato grande cuore e soprattutto di poter tenere testa ad una formazione di rango come Palermo. L’Aquila Basket si impone al PalaMazzola 68-63 alla fine di una gara equilibrata che Potì, Sirakov e De Paoli (in doppia cifra) avevano rimesso in discussione prima degli ultimi concitati secondi.

Leale conferma il “suo” quintetto con Giancarli, Potì, Sirakov, De Paoli e Tabbi. Marletta risponde con Cozzoli, Antonelli, Gottini, Merletto e Giovanatto. Partenza con le polveri bagnate per entrambe le squadre, Antonelli firma lo 0-3 che accende però la tripla di Potì. Il capitano rossoblu infila 5 punti, Sirakov lo imita ispirando anche la mano di De Paoli per il 12-5 al 6’ che costringe Palermo al time-out. I liberi di De Paoli per un attimo fanno +9 ma i siciliani si svegliano e infilano una tripla con Cozzoli e tre liberi con Gottini per il -1 all’8°. Il pari è rimandato di un paio di possessi: canestro di Sirakov e tripla di Giovanatto per il 16-16.

Film già visto per il Cus in avvio di secondo quarto, la palla non entra, non così per Palermo: Antonelli 4 punti e Giovanatto tripla per il 16-23 in avvio. Tabbi sveglia la Casa Euro che resta in scia a -6. Potì va a segno e accorcia le distanze con De Paoli. Il libero a segno di Bisanti sancisce il pareggio a quota 26 al 16’. Da qui in poi si va punto a punto con le due squadre senza bonus spesso in lunetta. Leale dopo un attimo di riposo ributta nella mischia Potì che trascina con un paio di iniziative la squadra al vantaggio, seppur minimo, all’intervallo, 33-30.

Stavolta esce meglio il Cus Jonico dai blocchi: Tabbi e Sirakov fanno il break che porta Taranto avanti 37-30, Palermo non è mai domo però e resta in scia affidandosi ad Antonelli e Gottini, 43-37 al 27’. L’Aquila si scatena, Taranto subisce le triple di Cozzoli e Gottini che ribaltano il risultato, approfittando anche dall’assenza dell’intensità difensiva di Giancarli gravato di 4 falli, ci vuole tutto il talento di Sirakov per trovare il canestro e il libero aggiuntivo ma Merletto fa la stessa cosa dall’altra parte e Palermo comincia avanti 46-48 l’ultimo quarto.

Sirakov va per il pari ma Cozzoli è inarrestabile specie dalla lunga distanza dove Taranto è carente. Il 7 palermitano segna 5 punti in fila, Merletto e Giavanatto completano l’opera che mette l’Aquila sul 52-59 a 3’ dalla fine. Ma la Casa Euro vende cara la pelle fino alla sirena, De Paoli e Sirakov con un paio di azioni da incorniciare mettono in fila qualcosa come 11 punti in due e a 29 secondi dalla fine riportano Taranto a -1 e palla in mano dopo l’errore in rimessa dei siculi. Il Cus spreca però il possesso del possibile sorpasso, Merletto la punisce ai liberi successivi: Palermo va +3 ma Taranto ha ancora la palla per andare all’overtime ma che il ferro sputa su tiro di Potì. Vince Palermo 68-63 ma per la Casa Euro Basket Taranto resta una buona prestazione che bisognerà confermare tra 7 giorni a Monteroni.

da www.cusjonicobasket.it

Un 63-68 molto equilibrato, concretizzatosi nel finale al cardiopalma di ultimo quarto, che ha visto i palermitani più cinici, portare i due punti a casa. Quintetto ideale per i padroni di casa allenati da Nicola Leale, con capitan Potì a guidare Taranto, mentre lo stesso non può dirsi per i palermitani di Marletta, orfani di Rizzitiello uscito malconcio dalla gara casalinga contro Mola. Inizio in salita al PalaMazzola per l’Aquila, con tanti tentativi al tiro imprecisi e Taranto a giocare sul sicuro, trascinato proprio da Potì. Sono proprio i pugliesi a prendere margine nella prima parte del primo periodo, arrivando sino ad un massimo vantaggio di 9. Ben presto, però, rientra in gioco anche la squadra di Marletta, che grazie alle triple di Cozzoli e Gottini riescono prima a riportarsi sotto e poi a impattare, ancora con una tripla stavolta di Giovanatto, sul 16-16.

Ad aprire il secondo quarto sono la schiacciata di Antonelli e una tripla di Giovanatto, con l’Aquila che dichiara i suoi intenti sul suolo avversario con un parziale di 0-7. Tante, troppe però sono le palle perse accumulate dai palermitani (addirittura 16 alla fine), condite anche da percentuali al tiro non certo in linea con quelle di sette giorni fa. De Paoli e Potì guidano la prima delle due rimonte di Euro Casa Taranto, sfruttando anche la mole immane di falli commessi dai biancorossi, 10 nel solo secondo periodo, e giocandosi punto a punto la gara dalla lunetta. I primi punti in stagione del rientrante Dario Dragna non bastano all’Aquila per andare all’intervallo in parità.

La gara riprende così dal terzo quarto sul 33-30 per i padroni di casa, ma i tanti errori al tiro dell’Aquila permettono ai pugliesi di portarsi sul +7 senza macinare gran gioco, ma solo sbagliando meno degli avversari. Match vissuto da entrambe le squadre sull’orlo dei nervi, che danneggia lo spettacolo, con tanti errori da una parte e dall’altra. Alla fine, sono due liberi a testa per Cozzoli e Merletto, insieme a due triple di Gottini a riportare avanti l’Aquila, sopra di due con gli ultimi 10’ da giocare.

Lo spunto decisivo per gli ospiti sembra arrivare in apertura di 4° quarto con altri due punti di Dragna e la seconda tripla di Cozzoli, alle quali però rispondono ancora prontamente Potì e Sirakov, che chiuderanno la gara rispettivamente con 20 e 21 punti. Giovanatto e De Paoli si sfidano dalla distanza, mentre Merletto garantisce i primi punti Aquila dalla lunetta. Il finale è avvincente, con il fiato dei 600 del PalaMazzola che letteralmente si arresta. De Paoli riporta Taranto a -1 ad 1,08 dalla sirena, con Merletto bravo e freddo a sfruttare sino in fondo il bonus dalla lunetta. I tentativi disperati di Potì prima e Sirakov poi non vanno a segno, consegnando la prima vittoria esterna in Serie B alla Nuova Aquila Palermo.

Finisce 63-68 una gara equilibrata e all’insegna della tensione sportiva e dei tanti errori, che premia i palermitani di Marletta, ancora zoppi a causa degli infortuni, ma bravi e tenaci nel prendersi altri due punti consecutivi in campionato. Sconfitti i pugliesi dell’Euro Casa Taranto, mai domi su un campo da serie A e capaci di un’accoglienza degli avversari in linea con la grande serietà della società pugliese.

da www.nuovaaquilapalermo.it

 

GEOFARMA MOLA - BCC VASTO 65-67   (11-18, 19-17, 20-12, 15-20)

Musci4Chiriatti7Dipierro16Durini14
Pavone2Di Donna0Martelli4Lagioia4
Salamina26Teofilo12Mirone12Antonini0
Leo11Calò3Di Tizio15Ierbs0
PalazzoneMazzarano0Cordici2Menna0
--------
All. LotesoriereAll. Di Salvatore

 Arbitri: Calella (Cisternino - BR) e Marzo (Lecce)

 Note: 

Vola via anche l’imbattibilità del Pala Pinto dopo quasi un anno, a violarlo un Vasto concreto che conquista i primi due punti della stagione con un canestro preziosissimo di vantaggio (65-67). Ferro e tabellone dicono no all’ultima palla disperata di Chiriatti che ci prova dalla sua area con gli spalti pronti a venir giù. Peccato. Gara in equilibrio quasi per l’intera durata, ma alla Geofarma resta il rammarico di averla giocata al di sotto delle proprie possibilità, sciupando in più occasioni possessi che avrebbero potuto cambiarne il finale. Che sarebbe stata gara estremamente complessa lo si sapeva, coach Lotesoriere aveva messo in guardia i suoi, tuttavia, l’approccio della squadra non è stato dei migliori, partenza a fari spenti per l’intero primo quarto, amnesie difensive e poca lucidità di alcuni uomini lungo tutto il percorso dei 40′.

Per l’approccio al parquet si riparte dagli stessi cinque di Palermo, Salamina, Didonna, Teofilo, Chiriatti e Leo, il Vasto si dispone in campo con Dipierro, Di Tizio, Martelli, Mirone e La Gioia. Avvio in sordina troppo in sordina dei padroni di casa e abruzzesi che vanno subito sul 6-0, Teofilo prova a scuoterli e ne mette sei in fila, ma l’inerzia è ospite e i canestri di Durini e Di Tizio consegnano il primo parziale (11-18) nonostante Dipierro in panca dal quinto minuto dopo aver commesso due falli in pochi secondi.

La seconda frazione vede una Geofarma più volitiva, entra Mazzarano che prova a sottrarre ossigeno alla regia di Dipierro, le triple di Salamina e Chiriatti servono a recupare terreno ma Durini con quattro punti riaccende la miccia della fuga ospite (21-30). E’ la premiata ditta Teofilo-Salamina a mantenere in scia il Mola (27-30) anche se il capitano regala un antisportivo in chiusura di frazione e così si va al riposo lungo con gli ospiti sempre davanti (30-35).

Il terzo quarto sembra essere quello decisivo sponda Geofarma, Vasto perde concretezza al tiro, Salamina in serata impallina il canestro, il debito è presto annullato e la squadra di coach Lotesoriere trova il primo vantaggio della serata con i primi due punti di Lillo Leo, fin qui ben controllato dalla difesa abruzzese (39-37). Dal minuto 25 al 28 è braccio tremante per entrambe le compagini, gli unici punti a referto li piazzano un Musci spesso impreciso nel pitturato, che fa uno su due dalla lunetta, e La Gioia, sempre dalla linea della carità, poi nuova impennata in casacca bianco-blu sull’asse Calò- Salamina (50-45), mentre l’ultimo canestro di periodo lo mette a segno Mirone e si giunge così all’ultima tornata con la convinzione che sarà una gara dalla soluzione al fotofinish. Sale in cattedra Leo che al 33′ piazza la tripla del 55-51, ma il crack è del Vasto che con tre bombe nel giro di un minuto (2 Dipierro 1 Durini) riporta l’inerzia del match tra le proprie mani (59-64).

Salamina, sempre lui, – 26 punti, 5 triple 3 assist 28 di valutazione – trascina i suoi a contatto, gli ultimi due minuti sono la sagra delle occasioni mancate e del cuore in subbuglio: Vasto a cinque falli, Teofilo conferma il trend anoressico dalla lunetta e fa 1/2 (60% di squadra, statistica cruciale per le sorti della gara) sul possesso successivo ancora fallo e ancora lunetta per lui che stavolta non sbaglia. Possesso seguente, Durini va in slalom fino a canestro e Didonna lo stoppa con le cattive, uno su due anche per gli ospiti, 65-67. Negli ultimi convulsi secondi la Geofarma ha tra le mani due volte il tiro della partita, ma il primo di Didonna (0/4 da due e 0/3 da tre) trova il ferro, il secondo del capitano che prova a farsi strada nella morsa Mirone-Durini si spegne oltre la linea di bordo campo. Due secondi alla sirena e fallo su Durini prima che il tempo riprenda a scorrere: il 12 abruzzese dopo aver mancato il primo sbaglia volutamente il secondo, il rimbalzo lo coglie Andrea Chiriatti che scaglia con tutta la forza la palla a spicchi dalla propria area. La traiettoria è quella giusta, il cuore del pubblico si ferma per un lunghissimo secondo. Proposta di vittoria in volo che però ferro e tabellone non condividono e rimandano al mittente, l’urlo resta strozzato in gola e il Pala Pinto pronto a venir giù resta in piedi con la bocca spalancata e il rammarico che si fa strada Peccato, ma è una sconfitta che ha radici in un approccio e in una gestione poco attenta della sfida. Meditiamo.

Donatello Biancofiore

Al Palazzetto dello Sport “Vito Pinto”, la BCC Vasto Basket in trasferta cerca di siglare la prima vittoria stagionale contro la Geofarma Mola di Bari, dopo una settimana non facile per i ragazzi di Di Salvatore. Gioia e grande soddisfazione sul finale per gli ospiti, grazie ad una buonissima gestione finale del match e sui tiri liberi di Durini la partita si è conclusa a favore dei biancorossi 67-65.

La cronaca. Inizia bene il match per i vastesi: ad aprire le danze è Mirone appoggiando i primi due punti al tabellone. Gli ospiti vanno avanti 6 a 2 dopo quattro minuti. La BCC Vasto Basket sembra macinare un buon gioco ed il vantaggio (8-4) a metà quarto è figlio di un ottimo approccio alla gara degli ospiti. Con Salamina dai tre punti, i casalinghi si avvicinano (9-10), mentre Martelli dai due punti porta sul più tre i suoi. Istantanea è la risposta di Salamina da due (11-12). È con Luca Di Tizio, a due minuti dalla fine del periodo, che i vastesi vanno sul più 5 (11-16). È ancora Di Tizio a trovare il canestro (11-18) ed il primo quarto termina.

Il secondo periodo si apre con i due punti di Martelli dopo una palla recuperata del bolognese Di Tizio. Quest’ultimo trova ancora una volta uno spiraglio nella difesa avversaria e a “tutto polso” realizza il 14-22, in precedenza seguito da Salamina che accorcia le distanze dai sei metri e venticinque. Dopo tre minuti di gioco, è ancora Vasto ad essere in vantaggio, malgrado la tripla di Chiriatti (19-24). Passa meno di un minuto e Durini si fa trovare pronto, realizzando da due il più nove vastese (massimo vantaggio sino a quel momento). Coach Lotesoriere è costretto a chiamare timeout. Salamina cerca di dare forza ai suoi compagni, realizzando da due, ma Durini risponde subito sempre dai due punti ( 21-30). Per i padroni di casa, nei primi due quarti, Salamina risulta il giocatore, in termini realizzativi, più importante: suoi i due punti alla metà del secondo periodo che segnano il meno quattro prima e, con il tiro libero messo a segno, lo scarto è di soli tre punti (27-30). Negli ultimi minuti, prima della pausa lunga, i biancorossi riescono a chiudere sul più cinque con l’ultimo canestro di Dipierro (30-35).

Le due formazioni tornano sul parquet e Chiriatti appoggia per i primi due punti del periodo (32-35). Serie di errori per i vastesi in attacco e Salamina dall’altra parte si fa trovare pronto dall’arco dei tre punti, concretizzando il pareggio (35-35). I biancorossi riescono a sbloccarsi con Dipierro al terzo minuto, seguito però da Chiriatti il quale pareggia i conti. Il primo vantaggio casalingo si concretizza dopo due azioni, con Leo in arresto e tiro (39-37). A metà frazione, Mirone dalla lunetta porta in parità il match con un 2 su 2 ai liberi (39-39). Non si fa attendere la risposta degli avversari, ancora una volta con i due punti di Leo (41-39). Il match inizia ad essere caratterizzato da un “botta e risposta” continuo. Entrambe le formazioni tentano la via del tiro da tre, ma Dipierro e Lagioia da una parte, e Didonna dall’altra, sbagliano ed il risultato rimane immutato. Timeout per Mola. Ritorna in campo Martelli ed il quintetto scelto da di Salvatore acquista centimetri. La partita si delinea essere punto a punto, ma Salamina è in giornata e dai tre punti sigla il più due casalingo (45-43). Risponde Cordici per i biancorossi da sotto canestro, mentre Mola si affida al tiro da tre di Calò (48-45). L’ultimo minuto del terzo quarto vede ancora una volta Salamina portare avanti i suoi, stavolta grazie al 2 su 2 in lunetta per lui (50-45). Dopo la realizzazione di Mirone che appoggia da dentro l’area, il terzo atto della partita si conclude sul 50-47.

I fantasmi delle prime due partite per i vastesi sembrano tornare ancora una volta: Mola riesce a prendersi le redine del match in mano e Vasto ha come imperativo cercare di non far scappare via i casalinghi. Passa un minuto e nessuna realizzazione. I ritmi di gioco crescono, così come l’agonismo tra le due forze. Pavone e Mirone sbloccano la situazione (50-49). Con Leo da tre, Mola si porta sul più 4 e Capitan Ierbs entra in campo per far riposare Martelli (sino a quel momento un po’ assente). Dipierro in penetrazione sigla il meno due (55-53) ma è un’altra volta Leo a trovare i due punti e riportare i suoi avanti di quattro lunghezze. Pronta ed istantanea la risposta di “Vinz” Dipierro prima in penetrazione e successivamente dalle “sue parti”, con la tripla che permette ai biancorossi di tornare in vantaggio (59-61). Time out Mola. Nei minuti finali si decide il match. Vasto è avanti (63-66) e spreca un ulteriore possibilità di accrescere lo scarto con Lagioia, il quale commette infrazione di passi. Nell’altra metà campo Teofilo a sangue freddo fa 2 su 2 in lunetta. A seguire, Lagioia si fa stoppare e Leo sceglie di fare un passaggio “troppo ambizioso”, perdendo palla. Più passano i secondi, maggiore è l’importanza delle scelte offensive: a farne buon uso è Vasto che riesce a chiudere la partita vincendo di due sole lunghezze, grazie ai tiri liberi finali di Durini e all’errore finale in “extremis” dai due punti di Salamina e da tre di Didonna, quest’ultimo vicinissimo all’impresa da oltre metà campo. Sul suo tiro infatti la palla ha toccato il ferro ed è uscita di un soffio. Grande soddisfazione per i biancorossi che ora finalmente possono godersi la prima vittoria stagionale. Quello che era accaduto nelle prime due giornate, non è successo stavolta: sul finale Durini e compagni sono riusciti a giostrare bene le proprie scelte. Un finale sicuramente non per i deboli di cuore.

Silvio Laccetti

 

AMBROSIA BISCEGLIE - IL GLOBO ISERNIA 85-66   (22-18, 19-22, 23-11, 21-15)

Torresi Lelli11Stella17Bracci J.0Bastone15
Drigo19Orlando9Triggiani3Ricci2
Scarponi2Gambarota11Rianna0Del Vecchio0
Falcone2Abassi5Bracci M.6Cardinale A.18
Cena6Vitanostra3Preite14Brighi8
--------
All. ScoccimarroAll. Cardinale C.

 Arbitri: Petrone (Fisciano - SA) e Fiore (Scafati - SA)

 Note: 

Pronostico rispettato nel confronto del PalaDolmen fra l'Ambrosia Bisceglie e il giovane team di Isernia. I nerazzurri allenati da Pasquale Scoccimarro si sono imposti, pur non giocando la loro migliore partita, alzando l'intensità difensiva nel secondo tempo, dopo aver incassato 40 punti nella prima metà di gara. Nei due quarti iniziali il trainer di casa ha ruotato tutti i dieci atleti a referto, ricavando un buon contributo in termini di energia e impegno da Antonio Falcone, capace di conquistare ben quattro rimbalzi in attacco nonostante sia un piccolo.

E' stata una gara poco spettacolare, caratterizzata dall'imprecisione dei padroni di casa nel tiro pesante: l'1-23 da tre punti di Ivan Scarponi e compagni ha inevitabilmente segnato l'andamento della sfida, alla quale i volenterosi pentri di coach Ciro Cardinale sono rimasti attaccati fin quando hanno potuto. Nel terzo periodo è emersa la differenza tecnica fra le due formazioni e l'Ambrosia ha chiuso facilmente i giochi, forte di un 76% da due che ha leggermente bilanciato il 4% dall'arco dei 6,75. Isernia, tenuta in piedi dalla grinta del mezzo lungo Nicola Bastone, dai canestri pesanti di Antonio Cardinale e da un presente Elio Preite, si è arresa con l'onore delle armi.

Bisceglie (tutti a segno, quattro giocatori in doppia cifra) ha confermato il primato a punteggio pieno nel girone D del campionato di Serie B. Una leadership che andrà consolidata e legittimata nelle prossime due trasferte consecutive di Francavilla Fontana e Taranto, sicuramente con percentuali migliori dal perimetro.

Vito Troilo

 

SFY CATANZARO - PALLACANESTRO PESCARA 62-71   (18-9, 27-28, 8-15, 9-19)

Carpanzano3Battaglia10Pepe14Rajola20
Scuderi An.8Sereni8De Martino9Di Donato10
Fall16FrattonePolonara17Di Carmine1
Naso9Ippolito5Di Fonzo0Timperi Mar.0
ZofreaneMorici3Bini0Di Marco0
--------
All. TunnoAll. Salvemini

 Arbitri: Bernassola (Palestrina - RM) e Marziali (Roma)

 Note: 

Prima sconfitta casalinga per la Sfy Planet Basket Catanzaro, giunta al termine di una gara vibrante contro l'Amatori Pescara. Quaranta minuti di emozioni e capovolgimenti di fronte, durante i quali i giallorossi di coach Tunno hanno condotto per larghi tratti, chiudendo sotto solo negli ultimi e decisivi minuti. Non inganni il punteggio finale, gli atleti del capoluogo calabrese sembravano poter firmare l'ennesima vittoria tra le mura amiche sin dalla palla a due.

Dopo qualche minuto di assestamento, il quintetto ospite raggiungeva il primo piccolo vantaggio portandosi sul 9 a 2. Catanzaro sembra soffrire più del solito un problema evidenziato nelle prime giornate di campionato, ovvero la fretta di voler concludere nei primi secondi ogni azione,spesso con un tiro dalla lunga distanza. Chiaramente, questa lettura offensiva premia la squadra solo se si mantengono ottime medie di realizzazione, ma i padroni di casa paiono ancora una volta cominciare con le polveri bagnate. L'eccessivo utilizzo del tiro dalla tre, penalizza le torri della Planet, con Fall e Sereni che realizzano solo su rimbalzo offensivo. Dall'altra parte, capitan Rajola parte abbastanza tranquillo, orchestrando i suoi senza accelerare troppo. Il giocatore più in forma della serata per gli abruzzesi é senza dubbio Polonara, che nei primi frangenti impensierisce da solo la retroguardia locale.

Nel secondo periodo i calabresi, ormai pienamente entrati in partita, trovano il bandolo della matassa con Morici in cabina di regia che regala maggiore lucidità a Scuderi, il quale, si esibisce in una serie di azioni d'attacco degne di nota, con assist e canestri. Pescara soffre in silenzio, senza mai perdere contatto. Con una bomba di De Martino la squadra di coach Salvemini prova a farsi sotto, ma i catanzaresi sono davvero in palla e si portano sul massimo vantaggio in doppia cifra. Il secondo quarto si conclude con un piccolo spavento. Per recuperare un pallone il generoso Fall rovina sulla tribuna stampa, procurandomi un grosso taglio sulla gamba. Pronto l'intervento dei sanitari che riescono a rimettere il senegalese in campo per la ripresa, con evidente fasciatura annessa.

Il terzo periodo sembra una partita diversa. La coppia arbitrale decide di stravolgere il metro di giudizio sui contatti, non lasciando più alcun spazio alla fisicità. L'incredibile severità comporta un gioco più spezzettato che penalizza oltremodo i giovani giallorossi i quali fanno della velocità la propria arma migliore. Rajola invece, con i ritmi che si abbassano, mostra quanto si può risultare determinanti, nonostante i quaranta anni suonati. Chirurgico dalla lunetta con il compagno Simone Pepe, porta Pescara praticamente sul pareggio. La Sfy segna con il contagocce e si carica di falli, ed il quarto periodo si presenta come un lungo supplementare.

Dieci minuti per ottenere due punti fondamentali e per provare a ritrovare il feeling con la vittoria, dieci minuti che sono uno spettacolo per il numerosissimo pubblico presente. La maggiore esperienza dei biancorossi si fa sentire; Pepe, Rajola e Polonara sono la spina dorsale della squadra ospite ed anche nei minuti finali continuano con pazienza certosina a trovare canestri di classe. Carpanzano ed Ippolito sbagliano troppo al tiro e Pescara si trova sul più sei, grazie a due bombe consecutive di Di Donato. Gli uomini di coach Tunno mostrano i limiti della gioventù, cercando con fretta la soluzione dalla distanza, provando a risolvere la partita tramite giocate individuali. Purtroppo la fortuna non arride ai locali, che dopo aver guidato le danze per più di trenta minuti si trovano sotto ad un minuto dal termine. Gli ultimi assalti non producono nulla ed alla fine la sirena premia gli ospiti.

Sconfitta che brucia, perché arrivata in casa, ma sconfitta da cui trarre insegnamenti ed esperienza. Bisogna continuare lavorare uniti per ritornare alla vittoria, ricordandosi che la più grande qualità dei nostri beniamini è il gruppo, la pozione segreta realizzata unendo al meglio le caratteristiche di tutti. Solo con questa si può pensare di togliersi belle soddisfazioni in un campionato così lungo e difficile.

Ufficio stampa Planet Basket Catanzaro

A Catanzaro conquistata una importante vittoria in trasferta, la seconda su due gare giocate lontano dal Palaelettra in questo avvio di campionato col calendario in salita. In terra calabra i ragazzi di coach Salvemini hanno confermato carattere e compattezza, mostrando la capacità di raddrizzare le sorti di una gara che nella prima metà aveva evidenziato una prestazione contratta e sotto tono. Il miglior Polonara della stagione ha dovuto sobbarcarsi, con Di Donato un lavoro di rilievo contro la batteria di lunghi calabrese (Naso, Sereni e Fall), così come c’e’ voluta tutta la sapienza di capitan Rajola per raddrizzare una partita diventata complicata, unitamente alla solita pungente vena penetrativa di Pepe. Alla fine una vittoria meritata, anche per il fatto di aver saputo gestire a dovere un finale equilibrato, con i locali in recupero, e punto a punto.

Le prime due frazioni, dopo un avvio niente male (2-9 al 4′), hanno fatto registrate molti errori nelle conclusioni, anche in quelle più facili ed aperte. Ma lo scarto della pausa lunga (35-26) è stato aggredito con successo nella terza frazione, con un rientro in campo carico di giusta determinazione e soprattutto di ritrovata concretezza nelle conclusioni. Aggancio al 30′ (52-52) con una tripla di Pepe, cui hanno fatto seguito, in avvio di ultima frazione, due altre conclusioni pesanti di Polonara e Di Donato, per un vantaggio che i biancorossi sono stati poi bravi a mantenere fino alla sirena finale, nonostante il minaccioso rientro dei calabresi (61-63 al 38′).

Arrotondamento finale dello scarto che promuove con merito i pescaresi, che con questa vittoria acquisiscono ancora maggior fiducia, ed una consapevolezza su quello che potrebbero ottenere da questo campionato. Una gara molto positiva dunque, dopo lo scivolone interno contro la corazzata Agropoli, per la quale, tra l’altro, la società sottolinea la gentile e fattiva collaborazione, oltre allo spirito di accoglienza, approntato dalla società ospitante, nonché la correttezza del pubblico di Catanzaro, in occasione di una trasferta lunga ed estenuante. Da sottolineare inoltre che alla lettura delle formazioni applausi per Antonello Giordano, uno dei più forti giocatori mai approdati in passato all’ombra dei Tre Colli ora DS dell’Amatori Pescara.

Ufficio stampa Amatori Pescara

 

VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA - GRUPPO VENTRONE MADDALONI 84-79   (20-20, 17-19, 19-11, 28-29)

CarolineSchiano16Desiato15Garofalo5
Mastroianni10Di Marco15Rusciano18Chiavazzo19
Salvadori26Forti0Sergio21Piscitelli0
CamassaneBruno13Guastaferro0Marini1
Friuli0Nwokoye4RolloneMastropietrone
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All. RussoAll. Massaro

 Arbitri: Spano (Sannicandro di Bari - BA) e Bartolomeo (Cellino S.Marco - BR)

 Note: 

Il Martina infila la terza vittoria consecutiva spiazzando la coriacea Maddaloni e lancia un messaggio al campionato. Coach Russo schiera il quintetto vincente delle prime due gare: Dimarco, Bruno, Mastroianni, Schiano, Salvadori, mentre coach Massaro risponde con il peso e l’esperienza di Desiato, Chiavazzo, Garofalo, B.Sergio, Rusciano. Supremazia territoriale nel primo quarto: la DueEsse schiera una difesa marmorea per arginare l’offensiva guidata dall’ex di turno Desiato. Con le intuizioni di Bruno e la tripla di Dimarco al 5’ è subito 11-5. La Tripla di Garofalo avvicina i campani sul 13-12. I padroni di casa predominano e con Mastroianni si portano sul +4 al 8’, ma Maddaloni rincorre e si avvicina con Rusciano e la bomba di Sergio (18-17 a 9’). Si ripete B.Sergio per la bomba della pari (20-20). Da segnalare l’esordio del “baby” Friuli prodotto del settore giovanile martinese.

Secondo parziale di grande intensità, dominato nella prima parte dai padroni di casa e recuperato sagacemente dai campani. Affondo arancio blu all’inizio del secondo con un contropiede fulmineo di Salvadori e Mastroianni (27-22). Gara tirata con reciproci capovolgimenti di fronte segno inequivocabile del calibro dei 10 sul parquet. Maddaloni recupera (28-28 al 16’), e Chiavazzo è l’uomo in casacca bianco blu che fa la differenza (32-37 al 19’). La bomba di Mastroianni manda tutti al riposo lungo sul 37-39.

La ripresa è al cardiopalma. Garofalo spacca l’anello con la palla del +4. La DueEsse però c’è e si vede, e con Mastroianni (43-43 al 25’) e Schiano, rapido come una saetta, firma il sorpasso (48-43), dopo un contropiede che sorprende anche la saracinesca formata dalla coppia Rusciano-Sergio. Bruno è una spina nel fianco dell’avversario, fa vedere cose straordinarie quando si trova faccia a faccia con il canestro (50-43 al 27’). Martina domina, Salvadori piazza la tripla del +10. De Siato prova a far rientrare i suoi riportandoli sul – 5 che diventa – 3 con B.Sergio (53-50 al 29’). Dimarco fa tirare il fiato dalla lunetta, 2 su 2 per creare ancora la distanza.

Lo show Bruno-Salvadori è una delizia per occhi all’inizio dell’ultimo periodo, e fa lacrimare la retroguardia campana (63-54 al 33’). Rusciano trascina, cerca e trova la via del canestro, ma sembra non bastare, il Martina è più veloce: Dimarco è un architetto in regia, serve l’assist perfetto a Nwokoye del 67-59 che diventa 70-59 con la bomba infuocata di Schiano. Maddaloni è attaccato alla partita e tenta il recupero (74-65 al 38’), Rusciano da speranza portando i campani sul – 5 che,insieme alla bomba di Desiato, fissa il risultato sul 77-75 al 35’’ dalla fine che fa tremare i martinesi. Dimarco, Bruno e Schiano mantengono sangue freddo dalla lunetta e mettono in ghiaccio la partita (84-79), nel delirio del Pala Wojtyla.

da www.valleditriabasket.it

Terza gara stagionale e ancora un finale di gara emozionante per la Pallacanestro San Michele Maddaloni, che deve però piegarsi al Martina Franca che ha portato la gara dalla sua parte nella terza frazione dopo un primo tempo equilibrato. L'inizio vede le due squadre fronteggiarsi senza alcun timore reverenziale. Al giro di boa sono i padroni di casa ad avere un lieve vantaggio sul punteggio di 11-6, ma i valori in campo sono davvero alla pari. Si continua con un certo testa a testa che porta le due squadre sul 20 pari di fine primo quarto. Per il Maddaloni davvero chirurgico il maddalonese doc Biagio Sergio, che ha bruciato la retina avversaria con un 3/3 perfetto dalla lunga distanza.

Il secondo periodo inizia praticamente sulla stessa falsariga di quello precedente. Il Martina Franca di coach Russo si affida quasi completamente a Salvadori, autentico mattatore della gara soprattutto per la sua squadra. Si continua a giocare con le due squadre praticamente appaiate, con i calatini che al 16' effettuano il primo vero sorpasso del match sul punteggio di 28-30. Si scatena in questo frangente dell'incontro Francesco Chiavazzo, che semina un po' di panico nella retroguardia avversaria. Il Maddaloni raggiunge anche il massimo vantaggio di cinque lunghezze, sul 32-37, ma prima che si vada al riposo lungo i padroni di casa ricuciono il divario con soli due punti a dividere le formazioni.

Al rientro dagli spogliatoi il gioco inesorabilmente sale di livello. Gli uomini di coach Massimo Massaro mantengono il vantaggio per metà quarto, grazie soprattutto alla consistenza nel pitturato di Luciano Rusciano. Al 25' il Martina Franca ricuce completamente il distacco, ritornando anche in vantaggio sul 45-43. Da li in poi i biancazzurri sono costretti ad inseguire non riuscendo praticamente a segnare, con gli avversari che raggiungono addirittura la doppia cifra di vantaggio sul punteggio di 53-43. È qui che il Martina Franca scava il solco fondamentale per fare sua la posta in palio.

Negli ultimi 60 secondi di gioco, i maddalonesi provano a più riprese l'assalto, con l'unico obiettivo di rientrare in gara. Dopo tre giri di lancette sono i martinesi ad avere ancora 11 punti di vantaggio (65-54), ma l'ex di turno Salvatore Desiato (che in settimana è stato colpito da influenza) inizia a carburare e a segnare canestri decisivi al fine della rimonta. Al 37' sono ancora dieci le lunghezze che separano le due compagini (75-65) ma il bello deve ancora arrivare. Con un parziale di 8-0 frutto di due triple consecutive mandate a segno dai biancazzurri, il match è completamente riaperto quando sul cronometro mancano esattamente 1'14" alla sirena finale. Inizia la processione dalla linea della carità, ed è necessario sbagliare nulla o il meno possibile per vincere la partita. A 8" il Martina Franca, che guida sull'82-79, sbaglia il tiro. Il Maddaloni chiama timeout per costruire l'ultimo attacco, ma purtroppo rispetto a sette giorni fa contro il Venafro, questa volta il pallone scivola via fuori dal campo con un contatto che forse poteva anche tramutarsi in fallo. Poco male, perché nonostante la sconfitta il Maddaloni ha dimostrato ancora una volta di potersela giocare su qualsiasi campo.

Giovanni Bocciero

 

DYNAMIC VENAFRO - SOAVEGEL FRANCAVILLA F. 68-71   (23-20 40-36 57-53)

Moretti11Ferraro9Bergamin1Gorreri17
Lovatti16Petrazzuoli3Prete16Marchini22
Scafaro5Minchella0Salafia8De Letteriis3
Tamburrini18Cardarelli E.0Caldarola0D´Angelo3
Brusello6MontanaroneAntonicelli1Gumane
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All. MascioAll. Olive

 Arbitri: Roca e Rodia (Avellino)

 Note: 

La sigla DNG nella pallacanestro è sinonimo di speranza,di linea verde. E’ l’acronimo di Divisione Nazionale Giovanile. O meglio l’under 19 d’Eccellenza ,che mette di fronte le migliori realtà cestistiche d’Italia per i nati dal 1995 in poi. Le formazioni ammesse sono 44 divise in 4 gironi. Vi chiederete cosa c’entri il campionato di DNG con la il torneo di B e con la partita che commentiamo? Semplice,domenica sera al Palapedemontana la formazione della Soavegel Francavilla Fontana ha ottenuto la vittoria contro la Romano Group Venafro mettendo in campo praticamente tutta l’under 19 che affronterà dal 27 ottobre le altre compagini di pari età inserite nel suo girone. E cioè Juve Caserta, Virtus Roma, Latina Basket, Roseto Sharks e compagnia cantando. E statene certi, i ragazzi allenati da coach Olive (con il molisano d'adoizone Alessandro Di Pasquale responsabile dell’intero settore giovanile) troveranno maggiori resistenze rispetto a quelle presunte di domenica sera mai abbozzate dai venafrani.

Che se hanno trovato un responsabile,più o meno legittimamente, nella sconfitta di domenica scorsa a Maddaloni nel duo arbitrale, ora si spera sappiano fare una profonda autocritica sulla scellerata e bruttissima partita messa in mostra contro una formazione, quella viaggiante, che ha schierato un ’94, due ’95 e ben sei ’96, insieme al 17enne Antonicelli. E così la truppa di coach Mascio ha letteralmente distrutto in 40 minuti il minimo credito costruito nelle uscite precedenti. Certo ci sono attenuanti invalidanti e pesanti: l’assenza di Corral e la limitata arruolabilità di Petrazzuoli. Entrambi fermi per problemi fisici seri. Due pedine fondamentali per i giochi dei molisani. Certo. Senza il cannoniere argentino e la guardia di Caiazzo la panchina si è accorciata, priva di due rotazioni essenziali. Ma non si dimentichi il bagaglio di esperienza dei vari Lovatti, Moretti, Minchella, Scafaro, Ferraro e Tamburrini, oltre al navigato Brusello. Tutti reduci da diversi campionati di livello. Ma nella pallacanestro non contano sempre i curriculum e le statistiche. Francavilla ha messo sul parquet tutto il proprio potenziale di gioventù, di voglia,di inesperienza, ovvio, ma anche di determinazione. Qualità che ai venafrani converrebbe ritrovare, oltre l’umiltà, per evitare da qui in poi altre figuracce. E a nostro modesto avviso la parola da pronunciare nell’ambiente venafrano non deve essere più “play off” bensì salvezza. La Romano Group non ha un vero leader in campo, ha grande verve in alcuni, pochi giocatori: Corral, Ferraro, Tamburrini (in crescita esponenziale di partita in partita), e non pesca molto dalla panchina. Anzi.

La gara di domenica ha dimostrato in sol colpo tutte le smagliature della formazione allenata da coach Mascio. Che come tutta la squadra ha da fare mea culpa. Per non aver cavalcato Moretti e Tamburrini con maggiore frequenza per accenderli nei contropiede. Per non aver optato per i cambi difensivi sul primo blocco,cosa accaduta in pochi frangenti e che ha creato difficoltà di lettura per gli attacchi ospiti. Non aver creduto troppo in un quintetto più basso(la fase di allungo è avvenuta proprio con i 5 più rapidi e utili per la “20” in pressione,e paradossalmente contro il quintetto più basso Francavilla ha servito meno palloni per i 210 cm di Salafia nel pitturato) e aver insistito su un inutile Scafaro, uscito anzitempo per falli, che aveva illuso tutti con i primi 5 punti iniziali consecutivi, tripla compresa e per non aver risolto il rebus della 3-2 ospite. Oltre a non aver intuito il nervosismo eccessivo di alcuni suoi uomini che nei secondi finali e più caldi hanno trovato maggiormente utile parlasi addosso che “azzannare” il canestro e gli avversari.

Brutta gara e brutta sconfitta per la Romano Group che dovrà resettare per forza di cose l’accaduto e sperare di arrivare alla partita di Vasto con il recupero sia di Petrazzuoli che di Corral. Per cercare di iniziare a costruire un concetto minimale di squadra e soprattutto per non rimanere da sola in fondo alla classifica a zero punti,ora in coabitazione con l’altra molisana,il Globo Isernia,altro progetto tutto under ad eccezione di un paio di giocatori. Almeno per loro una eventuale scusante esiste. Nessun alibi, invece, per Venafro.

Ufficio stampa Basket Venafro

Bisognava crederci, avere pazienza e fiducia in questi ragazzi per riuscire a raccogliere i primi frutti di questo duro ed impegnativo progetto. Arriva così alla terza giornata, sul parquet di Venafro la prima vittoria stagionale per la giovanissima formazione allenata da coach Olive scesa in campo con la voglia di affrontare a viso aperto gli avversari, senza nulla da perdere.

Parte bene la formazione biancazzurra con in campo il quintetto formato da Marchini, Gorreri, Caldarola, Prete e Salafia; tenendo bene il campo e sfruttando la vena realizzativa di Gorreri la Soavegel si porta subito in vantaggio anche se a peccare è un po’ l’aggressività in fase difensiva, elemento che consente alla squadra di casa di realizzare nella prima frazione 23 punti a fronte dei 20 messi a referto dai biancazzurri. Coach Olive cerca di spronare i suoi e di studiare le giuste mosse per correggere gli errori commessi nella prima frazione. Il secondo quarto rimane ancora in equilibrio con la formazione di casa che, sfruttando alcuni errori degli ospiti sul finale di quarto, riesce a chiudere ancora in vantaggio, al riposo lungo, 40-36.

Al rientro sul parquet, dopo un inizio ancora equilibrato, Venafro, sospinta dal proprio pubblico, tenta l’allungo aumentando a metà frazione il vantaggio a 9 lunghezze. Il finale è però di marca biancazzurra con la Soavegel che riesce a ridurre lo svantaggio al suono della penultima sirena a sole 4 lunghezze. I ragazzi francavillesi appaiono più freschi e, spronati a mille da coach Olive, sentono che l’impresa è ancora possibile. De Letteriis concretizza un gioco da 3 punti con canestro e tiro libero aggiuntivo e quando Marchini a 8’30” realizza dai 6,75 lo svantaggio si riduce ad una sola lunghezza. Due conclusioni consecutive da sotto di Prete consentono ai biancazzurri di accendere la freccia e portarsi così sul 57-60. La squadra di casa, memore delle prime due gare lasciatesi sfuggire proprio nel finale di gara, reagisce ancora e, a metà frazione riconquista il vantaggio 61-60 anche se comincia ad accusare segni di stanchezza sotto gli attacchi pressanti dei biancazzurri che costringono spesso al fallo i giocatori di casa. Salafia combatte sotto canestro (alla fine 17 rimbalzi a referto per il lungo francavillese) e Marchini inventa due triple che consentono a 3’ dalla fine di portarsi sul 64-67. A 1’,50” dalla fine l’1/2 di Bergamin dalla lunetta porta il vantaggio a + 4 per i biancazzurri anche se, come prevedibile, la gara non è ancora finita: a 30” dalla fine il vantaggio si riduce ad una sola lunghezza 68-69 e dopo l’1/2 dalla lunetta, si arriva sul 68-70 con Venafro che ha in mano la palla per impattare o addirittura sorpassare; il tentativo di conclusione si incastra fra ferro e tabellone con il possesso che premia i biancazzurri a 20 centesimi dalla fine; sull’ultima rimessa un antisportivo fischiato dalla coppia arbitrale manda ancora Marchini in lunetta per il tiro libero che sigla il risultato finale di 68-71 facendo esplodere la gioia dei ragazzi biancazzurri e di tutto lo staff.

Coach Olive a fine gara visibilmente soddisfatto e commosso: "Con questa società e con questa maglia ho avuto il piacere e la gioia di vincere tanti campionati giovanili, fare la scalata dalla C2 alla B, ma l’emozione di vincere oggi in trasferta e conquistare 2 punti con questo gruppo di ragazzi, non ha paragoni... Non so se saremo capaci di ripetere l’ impresa, ma vi assicuro che torneremo di nuovo in palestra a lavorare con entusiasmo e passione come abbiamo sempre fatto, bisogna credere nei giovani... sono loro il nostro futuro".

Bruno Passaro

 

MD DISCOUNT MONTERONI - BCC AGROPOLI 69-82   (17-17, 11-17, 23-21, 18-27)

Ingrosso5Grosso7Romano24Serino8
Potì13Mocavero12Molinaro2Iurato11
Leggio25Paiano2Marulli21Spinelli0
De Giorgio0Errico0Borrelli3Palma2
Leucci0Calasso G.neBirindelli11Di Lascio0
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All. LezziAll. Paternoster

 Arbitri: Pepe (Adelfia - BA) e Lucarella (Leporano - TA)

 Note: 

Niente da fare per la Nuova Pallacanestro Monteroni che deve rinviare ancora una volta l’appuntamento con il primo successo casalingo della stagione. I salentini sono stati battuti dalla BCC Agropoli con il punteggio di 69-82. Partita vivace e combattuta quella andata in scena al Pala “Quarta-Lauretti”, con i padroni di casa capaci di ricucire a più riprese gli allunghi degli avversari.

Coach Lezzi parte con il classico quintetto, composto da Grosso, Ingrosso, Potì, Leggio e Mocavero. Coach Paternoster risponde con Marulli in cabina di regia, Iurato in posizione di guardia, Romano da “3” e con il duo Molinaro-Serino a giostrare sotto le plance. L’avvio del match è equilibrato, con le due formazioni che preferiscono studiarsi nei primi minuti piuttosto che cercare immediati sussulti. Al momento giusto gli attacchi provano a colpire: in particolare Monteroni si affida alle giovani mani di Gianmarco Leggio (25), il quale risponde “presente” con un paio di conclusioni dalla lunga serata (solo le prime di una lunga serie…), mentre i viaggianti trovano punti preziosi grazie ad una buona circolazione di palla che riesce a liberare i tiratori dall’arco. I primi dieci minuti si chiudono sul 17-17.

Alla ripresa delle ostilità Agropoli appare più concentrata e “cattiva” degli avversari. Ernesto Duilio Birindelli (11) abbina tecnica e forza fisica, riuscendo più volte a correggere le conclusioni sbagliate dai compagni o a dare una seconda chance all’attacco biancoblù. Lezzi prova a cambiare l’andamento della partita schierando i due giovani Francesco Errico e Francesco Leucci, ma i viaggianti sono in piano controllo della situazione. Roberto Marulli (21) organizza alla perfezione, segnando e sfornando assist, mentre la NPM tocca anche la doppia cifra di svantaggio. Ci pensa ancora una volta Leggio a rimettere in carreggiata i salentini con tre triple ed uno svitamento sotto canestro ancora ben impresso negli occhi dei presenti. Si va negli spogliatoi con il risultato parziale di 28-34.

Dopo la chiacchierata con i rispettivi allenatori gli atleti sono pronti a riprendere il gioco. La partita diviene sempre più fisica, Davide Serino (8) e Lorenzo Molinaro (2) sfruttano la loro stazza per chiudere le linee di penetrazione a Federico Ingrosso (5) e Alessandro Potì (13). Rispetto al primo tempo, però, anche i gialloblù riescono ad arginare le offensive di Riccardo Romano (24) e compagni. Andrea Grosso (7) inizia a caricare di falli gli avversari guadagnandosi qualche viaggio in lunetta che si trasformano in punti preziosi. Anche Manuele Mocavero (17) fa il suo, assicurando i punti nel pitturato. Si entra nell’ultima frazione di gioco sul 51-55.

Come ci si attendeva alla vigilia, il match è equilibrato sino alla fine. Carmelo Iurato (11), Marulli e Romano sono le principali bocche di fuoco dei campani, mentre dall’altra parte un Leggio in formato “novello Re Mida” trasforma in punti tutto ciò che fa partire dalle sue mani. A fare la differenza nei momenti chiave del match è la maggiore lucidità degli ospiti che sfruttano qualche palla persa di troppo del Monteroni. Molinaro esce per cinque falli ma ormai la partita è indirizzata dalla parte biancoblù. I sogni di rimonta dei salentini si chiudono a poco più di un minuto dal termine , con la “bomba” dall’angolo messa a segno dal giovanissimo Iurato. Gli ultimi sessanta secondi vedono i padroni di casa costretti a spendere i classici falli tattici che fissano il tabellone su un menzognero 69-82.

Ennesimo successo per Agropoli che, dopo aver battuto a domicilio l’Amatori Pescara, supera in trasferta un’altra diretta concorrente per le prime posizioni. I campani salgono quindi a sei punti in classifica. Monteroni può dire di aver tenuto testa ad una squadra di alto livello ma non poi così lontana da quello dei ragazzi di coach Lezzi. Da migliorare l’attenzione nei momenti decisivi e la continuità nell’arco dei 40’. Le statistiche parlano di ben 18 punti concessi da palle perse, decisamente troppi. Tra una settimana, sempre al Pala “Quarta-Lauretti”, andrà in scena il derby contro Taranto. Un’occasione importante per consegnare ai propri instancabili supporters la prima vittoria tra le mura amiche.

Matteo Leo

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CORRAL DYNAMIC VENAFRO24248
2 SCHIANO VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA22,33367
3 STELLA AMBROSIA BISCEGLIE20,33361
4 LEO GEOFARMA MOLA19,67359
5 DE PAOLI CASA EURO TARANTO19,33358
6 DRIGO AMBROSIA BISCEGLIE19357
7 SIRAKOV CASA EURO TARANTO19357
8 FALL SFY CATANZARO19357
9 RAJOLA PALLACANESTRO PESCARA19357
10 POTÌ CASA EURO TARANTO18,67356
11 ROMANO BCC AGROPOLI18354
12 PEPE PALLACANESTRO PESCARA17,67353
13 SALVADORI VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA17,33352
14 MARULLI BCC AGROPOLI17,33352
15 SALAMINA GEOFARMA MOLA17351
16 CHIAVAZZO GRUPPO VENTRONE MADDALONI16348
17 TAMBURRINI DYNAMIC VENAFRO15,33346
18 LEGGIO MD DISCOUNT MONTERONI15,33346
19 MOCAVERO MD DISCOUNT MONTERONI15345
20 DE MARTINO PALLACANESTRO PESCARA15345
21 BRUNO VALLE D´ITRIA MARTINA FRANCA14,67344
22 POTÌ MD DISCOUNT MONTERONI14,67344
23 GORRERI SOAVEGEL FRANCAVILLA F.14,33343
24 ANTONELLI BLACK SUNDAY PALERMO14,33343
25 MARCHINI SOAVEGEL FRANCAVILLA F.14342
26 MIRONE BCC VASTO14342

Sono compresi i giocatori con almeno 2 partite giocate