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Serie B dilettanti girone D 2010/2011 - QUINDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net SERIE B DILETTANTI GIRONE D 2010/2011
QUINDICESIMA GIORNATA (23/1/2011)
RISULTATI |
BBC GROUP BERNALDA | PEUGEOT BENEVENTO | 67 | 64 | DUE ESSE MARTINA FRANCA | BASILICATA MELFI | 73 | 70 | UPEA CAPO D´ORLANDO | LA MOLISANA TRASPORTI CB | 82 | 68 | LIOMATIC REGGIO CALABRIA | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 79 | 54 | NAUTICA ALCARO CATANZARO | SOAVEGEL FRANCAVILLA F. | 61 | 52 | BASKET CLUB RAGUSA | PASTA GRANORO CORATO | 83 | 90 | ACCADEMIA BRITANNICA CB | MIACARD BASKET CEGLIE | 79 | 73 |
Torna alla vittoria l'Accademia Britannica Campobasso. Dopo due sconfitte consecutive e quattro nelle ultime cinque partite, la squadra di coach Montemurro conquista due punti importantissimi contro il Ceglie giocando con grinta e tanto cuore al cospetto di una delle squadre più in forma del campionato. Dopo un primo quarto equilibrato, i messapici mostrano tutta la loro forza facendo il break nel secondo periodo, quando il punteggio passa da 29-28 per i molisani a 40-29 per i pugliesi. Un +11 che la squadra di Binetti si porta dietro fino all'intervallo lungo e che in apertura di terza frazione diventa anche +14 (41-55). Cinque punti consecutivi dell'mvp della serata Biagio Sergio aprono la rimonta campobassana, che è dapprima lenta ma poi si fa veemente, tanto che bastano pochi minuti per il -3 (55-58). Si arriva al trentesimo con Ceglie sopra di sei e nell'ultimo quarto è ancora Biagio Sergio a suonare la carica, piazzando anche la tripla del sorpasso (65-63). Ceglie non ci sta e torna davanti (65-69), ma il ritrovato De Angelis segna da tre e ancora Biagio Sergio porta i suoi al vantaggio (70-69). Siamo agli sgoccioli, Torresi Lelli fa 74-72, Motta sbaglia un libero mancando la parità e la premiata ditta Torresi Lelli-Biagio Sergio consegna al Nuovo Basket due punti pesantissimi e - cosa da non trascurare - il 2-0 negli scontri diretti con il Ceglie. Nulla da fare, invece, per la Molisana Trasporti Campobasso, che non riesce a fare il colpo dul campo del Capo d'Orlando. Ma i molisani tengono botta molto bene contro la capolista, resistendo nel primo quarto agli immediati tentativi di fuga dei siciliani, dimezzando all'intervallo lo svantaggio di 14 punti accumulato durante la seconda frazione di gioco ed arrivando nel terzo periodo anche a -1 (41-40), protagonista un ottimo Tony Saccardo. Chiusa la terza frazione a -8, i campobassani subiscono l'allungo dei padroni di casa all'inizio del quarto periodo, con Capo d'Orlando che si porta sopra di 15 lunghezze (67-52). La Mens Sana ci prova e riesce caparbiamente a tornare a -6 (72-66), ma è Caprari a segnare i punti del definitivo scatto in avanti della sua squadra. Per coach Anzini il rammarico di non aver potuto contare su tutti i suoi giocatori: due come Agostinetto e Milos Stijepovic alla prima della classe non si possono proprio regalare. In un certo qual modo, si riforma il terzetto che per larga parte della stagione ha comandato la classifica: oltre a Capo d'Orlando vince anche la Viola Reggio Calabria, nettamente contro il Bari in un match mai in discussione, restando in testa insieme ai siciliani e precedendo di due punti l'Accademia Britannica, sola al terzo posto. Il Francavilla Fontana, infatti, è battuto a Catanzaro ed agguantato da Corato - sesta vittoria consecutiva, questa volta a Ragusa - e Martina Franca - successo allo sprint contro il Melfi. Molisana Trasporti e Ceglie sono settime insieme allo stesso Catanzaro e il terzetto sopravanza di quattro punti il Melfi. Il Bernalda, infine, vince l'importantissima gara con il Benevento e, raggiungendo i sanniti, il Bari e il Ragusa, porta a quattro il numero di squadre che chiudono la classifica.
CLASSIFICA
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P.ti
Totali |
P.ti
in casa |
P.ti
fuori casa |
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P.ti |
Gio. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
F |
S |
Diff. |
UPEA CAPO D´ORLANDO | 22 | 15 | 1175 | 1047 | 128 | 624 | 499 | 125 | 551 | 548 | 3 | LIOMATIC REGGIO CALABRIA | 22 | 15 | 1055 | 942 | 113 | 493 | 404 | 89 | 562 | 538 | 24 | ACCADEMIA BRITANNICA CB | 20 | 15 | 1154 | 1118 | 36 | 662 | 622 | 40 | 492 | 496 | -4 | PASTA GRANORO CORATO | 18 | 15 | 1203 | 1152 | 51 | 553 | 536 | 17 | 650 | 616 | 34 | SOAVEGEL FRANCAVILLA F. | 18 | 15 | 1082 | 1074 | 8 | 561 | 523 | 38 | 521 | 551 | -30 | DUE ESSE MARTINA FRANCA | 18 | 15 | 1016 | 1011 | 5 | 533 | 522 | 11 | 483 | 489 | -6 | LA MOLISANA TRASPORTI CB | 16 | 15 | 1120 | 1088 | 32 | 548 | 481 | 67 | 572 | 607 | -35 | NAUTICA ALCARO CATANZARO | 16 | 15 | 1046 | 1034 | 12 | 587 | 505 | 82 | 459 | 529 | -70 | MIACARD BASKET CEGLIE | 16 | 15 | 1061 | 1051 | 10 | 541 | 475 | 66 | 520 | 576 | -56 | BASILICATA MELFI | 12 | 15 | 1138 | 1205 | -67 | 626 | 627 | -1 | 512 | 578 | -66 | PEUGEOT BENEVENTO | 8 | 15 | 1080 | 1125 | -45 | 508 | 468 | 40 | 572 | 657 | -85 | BBC GROUP BERNALDA | 8 | 15 | 1002 | 1084 | -82 | 558 | 539 | 19 | 444 | 545 | -101 | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 8 | 15 | 1065 | 1154 | -89 | 534 | 518 | 16 | 531 | 636 | -105 | BASKET CLUB RAGUSA | 8 | 15 | 1021 | 1133 | -112 | 580 | 591 | -11 | 441 | 542 | -101 |
TABELLINI E COMMENTI
BBC GROUP BERNALDA - PEUGEOT BENEVENTO 67-64 (17-19, 39-28, 53-49) | Russo | 15 | Barnabà | 3 | Credendino | 8 | Mascolo | 4 | Corsi | 6 | Moliterni | 7 | Vetrone | 9 | Robba | 0 | Zerini | 0 | Valerio | 3 | Enzo | ne | Cavalluzzo | 0 | Ottocento | 10 | F. Lepenne | ne | Caputo | ne | Lombardo | 10 | Iegri | 3 | Longobardi | 20 | Roselli | 11 | Ciampi | 22 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Djukic | All. Annechiarico | Arbitri: Mambretti (Lurago d'Erba - CO) e Radaelli (Vanzago - MI) | Note: | La BBC Group Bernalda rispetta l’imperativo: l’ostico Benevento del trio Ciampi-Lombardo-Roselli cede i due punti al PalaCampagna al termine di una gara intensa, combattuta e mai noiosa, vinta di tre sole lunghezze da una Cestistica finalmente cinica e cattiva al punto giusto.
E’una vittoria che vale il triplo, sia perché Benevento è una diretta concorrente nella lotta alla salvezza, sia perché i tre nuovi acquisti prima citati l’hanno resa una squadra molto solida e competitiva, indubbiamente a livello della bassa griglia playoff. Contemporaneamente, le altre due dirette concorrenti, Bari e Ragusa, perdono come da pronostico permettendo a Bernalda di agganciarle a quota 8 punti: il gruppetto delle quattro quindi si ricompatta, ma Bernalda in virtù dei ventelli rifilati nelle gare d’andata è sopra per il momento sia ai pugliesi che ai siciliani. La domenica perfetta quindi, coincisa con la grande prestazione di un Francesco Longobardi da 20 punti, 14 rimbalzi e 30 di valutazione, MVP del match, freddo nei momenti giusti ed in grado di dare alla squadra la sicurezza e l’esperienza che mancavano accanto a quelle di capitan Russo.
Passiamo alla partita: Bernalda parte con Corsi, Russo, Ottocento, Moliterni e Longobardi; Benevento risponde con Mascolo, Roselli, Vetrone, Lombardo e Ciampi. Parte forte la BBC che con un break di 9-2 aperto da una tripla di Longobardi mette subito in chiaro le proprie intenzioni; Benevento sembra disorientata, ma ci mette poco ad entrare in partita: guidata soprattutto dai tre lunghi in campo (Ciampi,Vetrone e Lombardo da #4 tattico), ricuce lo strappo e si porta addirittura in vantaggio di 2-4 lunghezze. La prima frazione si chiude sul 17-19; la seconda si riapre sotto la falsariga della prima con una tripla del locale Barnabà, che riporta la BBC in vantaggio e le permette di non voltarsi più indietro fino al termine del quarto: il break di 13-2 (30-21) la dice lunga sull’intensità messa in campo dai ragazzi di Djukic: tenere a 28 punti in 20’ una squadra come il (nuovo) Benevento non è affatto facile. Al riposo lungo si va infatti sul +11 (39-28) consci però che la battaglia è ancora lunghissima.
Al ritorno in campo infatti Benevento è più agguerrita che mai e Bernalda sembra addormentarsi come spesso accade nei nostri terzi quarti: Ciampi e Credendino con un break di 9-0 riportano i propri addirittura sul -2 prima che Bernalda si svegli (5-0 firmato Longobardi-Moliterni) e ricominci a macinare gioco riuscendo a tenere gli avversari ad una piccola distanza di 4-5 lunghezze per tutto il proseguire del quarto. L’ultima frazione si apre infatti sul punteggio di 51-46: Benevento non ci sta, si riporta sotto e riesce ad andare in vantaggio con una tripla di Lombardo a 7’ dal termine, a cui fanno seguito i due punti di Roselli in penetrazione.che danno il +4 agli ospiti. Bernalda però deve assolutamente vincere e con intensità riesce a pareggiare i conti e a riportarsi in vantaggio con un’importantissima tripla di un capitan Russo, fino ad allora ben contenuto, che fa esplodere il PalaCampagna (60-59) a 3’ dal termine. Non è ancora finita però: un libero di Mascolo riporta a poco più di 60” dal termine Benevento sul +1, Longobardi firma il controsorpasso BBC e Lombardo il nuovo pareggio ospite (1/2 dalla lunetta). Mancano pochi secondi al termine della partita, Bernalda attacca, Giorgio Corsi porta avanti la palla; la difesa avversaria s’aspetta il colpo ad effetto da Longobardi o Russo e si dimentica delle ottime capacità in penetrazione del nostro folletto, che trova un piccolo varco ed in penetrazione da 7 metri dal canestro segna in sottomano mancino il +2 della Cestistica; il PalaCampagna, finalmente pieno quasi come ai vecchi tempi, esplode in un boato.
Benevento tenta subito la tripla con Roselli, che sbaglia e permette a Valerio di conquistare il rimbalzo e subire il fallo della disperazione a 2” dal termine: 1/2 dalla lunetta che porta sul +3 Bernalda; poi sulla successiva rimessa Longobardi ruba palla e chiude difatti il match. Nel palazzetto esplodono i festeggiamenti: è una vittoria che vale oro considerati i diversi fattori prima citati, e riporta il sereno nell’ambiente. Una particolare citazione va nuovamente al nostro Giorgio Corsi, ancora una volta esempio di cuore ed attaccamento alla maglia nonostante le mille difficoltà: la vittoria è dedicata proprio a lui che l’ha firmata. Ora una settimana di lavoro sereno attende i ragazzi, che dovranno preparare al meglio la difficile trasferta di Corato: l’umore però è quello giusto, e questa è la cosa più importante per raggiungere la salvezza.
Gianmaria Spinelli |
DUE ESSE MARTINA FRANCA - BASILICATA MELFI 73-70 (21-14, 33-32, 49-45) | Desiato | 15 | Magnani | 11 | Di Pierro | 15 | Venturelli | 22 | Raskovic | 16 | Santoro | 0 | Onetto | 15 | Malpede | 2 | Simeoni | 7 | Lasorte | 0 | Bruno | 1 | Filloy | 12 | Bazzoli | ne | Serino | 5 | Falcone | 2 | Castoro | 0 | Fazio | 1 | Dip | 18 | Giuffrida | 0 | Losavio | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Meneguzzo | All. Russo | Arbitri: Sinisi (Barletta - BT) e D’Arielli (Francavilla al Mare - CH) | Note: Note: Martina T2 18/29 T3 5/15 TL 22/35 Melfi T2 14/29 T3 8/16 TL 18/36. | La Due Esse “tutto cuore” liquida la pratica Melfi riscattando il – 7 dell’andata. Con Bazzoli out, per un dolore al tallone rimediato nel corso dell’allenametno, Meneguzzo deve puntare sulla fantasia di un ritrovato Magnani, sull’ imprevedibilità di Dip, e su Raskovic strepitoso al tiro dalla distanza. Due punti che muovo la classifica e spingono i bluarancio nella classe delle inseguitrici. E’ Raskovic l’uomo della gara. Stabile in difesa, sorprendente Quando c’è da bucare il canestro 10-6 al 5’. Dall’altra parte è Venturelli la bestia nera che riacciuffa il risultato. il + 5 di Serino costringe coach Russo al primo time out. A poco serve metetre nella mischia l’ex Siracusa Giuffrida al posto di Venturelle: Dip e Magnani chiudono il primo parziale a +7. Il Melfi si fa sotto nel secodno parziale, con DiPierro e Onetto -1. Dip è bravo a portarsi a spasso la difesa lucana, dalla lunetta ne approfitta per tirare il fiato e firmare l’allungo +8. La bomba di Filloy riporta il martina con i piedi per terra -5 che diventa -3 con il play Dipierro su un preciso assist di Losavio. Venturelli, piazza la sua personalissima tripla che vale 33-32.
Il rientro dal riposo lungo è l’inizio di una gara piu’ tesa e disordinata. Il Melfi impatta bene, il Martina tiene le briglie ben tese. Il pivot argentino, fa ombra agli attacchi di Onetto, e se c’è da realizzare non se lo fa dire due volte 39-36. Dipierro ha il fiato sul collo dei padroni di casa, e da buona intuizione con Onetto che scaturisce il nuovo vantaggio lucano +2. L’ultimo periodo è sotto il segno della confusione e del nervosismo. Il Melfi recupera il massimo vantaggio + 8 e sogna. Fino al 63-63 targato Simeoni. La partita ricomincia da qui. Dalla lunetta, punto a punto: non basta la tripla di Onetto ad una manciata di secondi -1, il Martina tiene in casa i due punti e accorcia la calssifica. Meneguzzo: “Visto quello che abbiamo affrontato nelle ultime settimane, tra influenza e infortuni e, per ultimo, l’assenza di Bazzoli, devo dire che è stata una grande vittoria, contro una squadra coriacea, giunta qui per portarsi a casa il risultato. Tanto cuore, sicuramente. Abbiamo mosso la classifica ed è quello che ci interessava”.
Veronica Fumarola |
UPEA CAPO D´ORLANDO - LA MOLISANA TRASPORTI CB 82-68 (22-16, 39-32, 58-50) | Albertinazzi | 11 | Rossi | 25 | Panichella | ne | Agostini | 0 | Caruso | 1 | Caprari | 16 | Basili | 10 | Benassi | 14 | Costantino | 12 | Moccia | 13 | M. Stijepovic | 2 | Murtas | 3 | Peresini | 0 | Caula | ne | Labella | 14 | Saccardo | 13 | Di Dio | 0 | Saponi | 4 | Grimaldi | 0 | D. Stijepovic | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Condello | All. Anzini | Arbitri: Rinaldi (Salerno) e De Prisco (Nocera Superiore - SA) | Note: | L’Upea schiera il quintetto migliore con Albertinazzi, Caruso, Caprari, Saponi e Rossi, mentre Anzini inizia con Labella, Milos Stijepovic, Dusan Stijepovic, Benassi e Saccardo. Milos si infortuna subito e deve lasciare la contesa per un riacutizzarsi del problema al polpaccio. Non rientrerà più, purtroppo. I padroni di casa hanno Caprari e Rossi che coprono Albertinazzi e Caruso non proprio al meglio della loro fama e cercano subito l’allungo, riuscendoci. Basili, Saccardo e Benassi infilano triple che bloccano l’emorragia iniziale ma alla fine del primo periodo l’Upea ha sempre la prua davanti chiudendo con un margine di 6 lunghezze (22-16). Il secondo periodo inizia con un nuovo allungo dei padroni di casa che li porta in doppia cifra. I biancoverdi mostrano alcune sbavature in attacco. Commettono qualche fallo di troppo e consentono all’Upea di gestire la fuga centrando dalla lunetta sei punti consecutivi. Coach Anzini impone un primo turno di riposo a Labella. Capo d’Orlando cambia la difesa passando a zona: Basili infila una tripla che rimette in carreggiata i biancoverdi che sono -7. La situazione falli per i due lunghi si appesantisce in maniera equa : gli arbitri fischiano il terzo fallo a Saponi ed a Saccardo su Costantino che riesce a riportare ancora in doppia cifra il vantaggio. Il periodo finisce con una tripla di Rossi che gli arbitri non convalidano ritenendola tirata sulla sirena dei 24 secondi. I due decimi rimanenti non cambiano nulla : il tiro di Murtas tocca il ferro e si va al riposo lungo sul 39-32 per la squadra di Condello con i soliti rimpianti per gli errori dalla lunetta per i molisani.
Al rientro i biancoverdi mostrano il loro lato migliore approfittando di una situazione falli per l’Upea che nel giro di pochi giri di lancetta diventa molto pericolosa. Costantino commette il terzo e subito dopo Saponi ne segna quattro accanto al suo nome. Immediata contromossa di Anzini che infila Saccardo sul parquet per aumentare il fattore sotto le plance. Mossa azzeccata. I biancoverdi rosicchiano punti riducendo lo svantaggio a -3. Dusan ruba palla a Caprari che lo ferma con un antisportivo. Gli azzurri di casa vivono il loro momento peggiore. Condello rimette in campo Saponi mentre Dusan prende per mano i suoi arrivando al – 1. Benassi ha la palla del possibile vantaggio ma Albertinazzi al termine di un’azione rocambolesca riporta d’autorità il pallino dal lato siculo che, Rossi, con una tripla successiva, consola. Saccardo prende un rimbalzo stellare ma Albertinazzi butta ancora acqua sul fuoco con una tripla pesantissima. Coach Condello prende un fallo tecnico (uno precedente l’aveva rimediato la panchina). Labella realizza i due tiri liberi conseguenti e mantiene ancora in linea di galleggiamento i biancoverdi. Le ultime azioni del periodo sono sempre di marca orlandina che chiude il penultimo periodo con un margine di 8 lunghezze (58-50).
L’ultima frazione si apre con Caprari che apre una nuova frattura. In un soffio l’UPEA è ancora in doppia cifra. Le due squadue in campo giocano per alcuni minuti con 5 ”piccoli” vale a dire privi Saponi e di Saccardo sui rispettivi fronti. Capo d’Orlando fa prevalere la sua migliore capacità di ottimizzazione dei giochi offensivi fino all’ultimo sussulto della serata. Gli ultimi due giri di lancetta si aprono con Murtas che ha la palla di un possibile -3. Il ferro la rifiuta e Caprari risponde, ancora una volta, presente all’invito dalla lunga distanza, annegando definitivamente le speranze dei biancoverdi. Le ultime azioni riservano un paio di canestri ed un antisportivo a Basili che rifiniscono il punteggio finale che passa in archivio sul 82-68.
I biancoverdi escono dal PalaFantozzi a testa alta avendo disputato un match in cui oltre all’assenza di Agostinetto si è fatta sentire anche la mancanza di Milos Stijepovic la cui entità dell’infortunio verrà valutata nei prossimi giorni dallo staff sanitario menssanino. “Nessun dramma. Perdere contro la prima della classe ci stà tutta” il commento di Umberto Anzini a fine match “abbiamo disputato una partita di tutto rispetto. Non posso rimproverare proprio nulla alla mia squadra. Con qualche rotazione in più avremmo avuto quelle chance che forse avrebbero cambiato la partita a nostro favore. Adesso pensiamo a domenica prossima e a preparare al meglio la partita con Reggio Calabria”. E proprio un anticipo del match che potrebbe riproporsi ancora nelle final eight di Coppa Italia è il programma domenicale del terzo turno del girone di ritorno dei biancoverdi.
da www.menssanacampobasso.it |
LIOMATIC REGGIO CALABRIA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 79-54 (15-4, 31-17, 58-33) | Dalfini | 9 | Zampogna | 15 | Cancellieri | 14 | Rollo | 4 | De Gregori | 9 | Grasso | 11 | Cipulli | 3 | Ciocca | 9 | Mobilia | 2 | Lorenzetti | 13 | Barozzi | 4 | Fui | 16 | De Marco | 2 | Crucitti | 0 | Vernillo | 0 | G. De Feo | 0 | Padova | 16 | Ricci | 2 | Picuno | 0 | Di Mola | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Fantozzi | All. Scoccimarro | Arbitri: Asnaghi (Cantù - CO) e Quaia (Milano) | Note: | Un ritmo non entusiasmante per “Liomatic/Chimica D’Agostino”. La partita non ha brillato per intensità ma ha mostrato, sul parquet del PalaCalafiore, una bella prestazione dei padroni di casa. La Liomatic domina l’intera gara mantenendo Bari a grande distanza. Scendono in campo Degregori, Lorenzetti, Padova, Zampogna, Dalfini. I primi due punti arrivano dopo un minuto e mezzo dall’inizio della partita a firma di Padova. Zampogna e Dalfini sono i protagonisti di questa prima fase di gioco, nella quale Bari segna solo 4 punti, ad opera di Cancellieri, realizzati nei primi 4 minuti di gioco. 15 -4 il punteggio profetico che chiude il parziale. Lorenzetti apre il secondo quarto (17 -4). Dopo 2 minuti entra in campo Ricci, nuovo acquisto della Liomatic, presentato la mattina stessa in conferenza stampa. I primi punti Cus Bari, li mette a segno solo dopo 4 minuti (19-7), momento in cui il team NeroArancio si rilassa e concede agli avversari 7 punti consecutivi. La gara riparte con una tripla di Lorenzetti, e si mette il punto, prima della pausa lunga, sul 31-17.
Si ricomincia. Dopo il canestro di Bari, Zampogna e Padova portano la Viola a 38 punti. Poi Fui per Cus Bari, ed ancora Degregori, Padova, Grasso. Una tripla di Cipulli porta Bari sul 44-25 ma il divario è già enorme e dopo un bellissimo canestro di Zampogna, Padova fa volare Reggio Calabria a +23 (56-33). Grasso sigla il terzo quarto con una tripla sulla sirena (58-33). Ultima fase di gioco: il ritmo della gara non cambia. Ricci segna i suoi primi 2 punti (71-43) ed il match si chiude 79-54. Quattro uomini in doppia cifra per la Liomatic Reggio Calabria: Padova 16 punti, Zampogna 15, Lorenzetti 13 e Grasso 11. Tutti soddisfatti in casa Viola che resta in testa alla classifica con 22 punti.
Il Coach Alessandro Fantozzi si complimenta con i suoi uomini: “Abbiamo difeso molto bene. Cus Bari negli ultimi quindici giorni ha incontrato delle compagini molto forti come Martina Franca e Capo d’Orlando tenendogli testa sino alla fine. Bari non ha giocato male siamo noi che abbiamo costretto Bari a giocare male”. In sala stampa anche il Presidente Muscolino ed il Direttore Generale Condello che hanno parlato degli obiettivi della società. “Strutturare una società ancora più vicina al territorio – ha spiegato Gian Cesare Muscolino – è uno dei nostri obiettivi primari. Guardare in prospettiva mettendo in campo progetti di ampio respiro per un legame ancora più solido con la città”. E’ Gaetano Condello a completare il pensiero del Presidente: “Siamo felici dei risultati che stiamo ottenendo e se in un primo momento l’obiettivo non era così ambizioso ora faremo quanto necessario perché diventi realtà”.
da www.teambasketviola.it |
NAUTICA ALCARO CATANZARO - SOAVEGEL FRANCAVILLA F. 61-52 (13-10 , 19-20, 29-32) | Cattani | ne | Di Marco | 16 | Stella | 10 | Leo | 6 | Mlinar | 16 | Candela | 1 | Sarli | 5 | Menzione | 14 | Fevola | 8 | Radovanovic | 9 | Soro | 1 | Italiano | 0 | Saccoccio | 11 | Scuderi | ne | Benizio | ne | Musci | ne | Ippolito | 0 | Battaglia | 0 | Labate | 11 | Di Marcantonio | 5 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Restivo | All. Olive | Arbitri: Baccillieri (Reggio Calabria) e Parisi (Piazza Armerina - EN) | Note: | Brutta partita quella disputata dalla Soavegel-Nuovarredo sul parquet di Catanzaro; la squadra subisce una sconfitta che brucia specialmente per come è avvenuta, con un approccio mentale completamente sbagliato e con l’incapacità a reagire nel corso della gara di fronte ad un avversario peraltro largamente rimaneggiato. All’avvio di gara coach Olive manda in campo il seguente quintetto: Leo, Di Marcantonio, Stella, Sarli, Labate; risponde coach Restivo con Candela, Radovanovic, Di Marco, Fevola , Saccoccio. Apre le marcature con una tripla Radovanovic per i padroni di casa. Inizio di gara non entusiasmante con errori da una parte e dall’altra. Al 5’ è Labate che cerca di dare una scossa ai suoi infilando una conclusione dai 6,75. La squadra di casa pressa concedendo pochi spazi ai biancazzurri che appaiono poco lucidi e a volte quasi impacciati. Brutto primo quarto per i biancazzurri con il tabellone che segna a fine frazione 13-10. Dopo 3’ dall’inizio del secondo quarto Lillo Leo, autore di un inizio di gara poco entusiasmante, mette a referto i suoi primi due punti. La partita tarda a decollare, con la Soavegel-Nuovarredo che riesce a passare in vantaggio ma non riesce a dare la giusta scossa alla partita. Fortunatamente anche la squadra di casa appare poco lucida e così la squadra biancazzurra autrice di una gara finora molto deludente riesce ad andare a riposo con il risicato vantaggio di +1 (19-20).
Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetta la reazione dei biancazzurri. Il più motivato appare Carlo Menzione, sicuramente il migliore in campo, che con la sua consueta grinta cerca di dare la scossa ai suoi compagni. Tarda ad entrare in partita, invece, Di Marcantonio richiamato in panca e sostituito da Daniele Soro. È proprio il sardo a portare la sua squadra sul massimo vantaggio di +6 (24-30) a 2’30” dalla fine del quarto. Il quarto si chiude comunque con un parziale rientro dei padroni di casa e con il punteggio bassissimo e ancora in bilico: 29-32. L’inizio dell’ultimo quarto non è dei migliori per i biancazzurri che subiscono un parziale di 7-0 che riporta in vantaggio il Catanzaro (36-32). La squadra appare ora nervosa e poco lucida e nel tentativo di rimonta concede il fianco agli avversari che sulle ali dell’entusiasmo continuano ad andare a segno. Punteggio finale 61-52.
Addetto stampa Basket Francavilla |
BASKET CLUB RAGUSA - PASTA GRANORO CORATO 83-90 (23-22; 45-47, 67-62) | Al. Sorrentino | 11 | An. Sorrentino | 16 | Corvino | 26 | Nardin | 15 | Giordo | 4 | Vani | 9 | Puglia | 2 | Storchi | 9 | Terrana | 13 | Casale | 21 | Kavaric | 13 | Cozzoli | 23 | Mammana | 7 | Iurato | 2 | Clemente | 0 | Infante | 2 | Canzonieri | ne | Emmolo | ne | Argento | ne | Liuzzi | ne | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Recupido | All. Verile | Arbitri: Isimbaldi (Monza) e Balzarini (Milano) | Note: Nova Virtus: tiri da tre 6/23; tiri da due 12/33; liberi 9 su 11; Corato: tiri da tre 15/27; tiri da due 12/33; tiri liberi 21/27. Uscito per falli Andrea Sorrentino (35'). Spettatori 800. | Settimo stop di fila della Nova Virtus che nel finale cede il passo alla Pasta Granoro Corato, al sesto sigillo di fila. La Nova Virtus è così agguantata in classifica a quota 8 da Bernalda che ha fatto suo lo scontro con Benevento, anch'esso a quota 8, come Bari, caduto a Reggio Calabria. Gara splendida ed intensissima, caratterizzata dall'impressionante precisione al tiro dalla grande distanza dei pugliesi, straordinari soprattutto nei primi due periodi (11/15 da tre, con Nardin che fa 5/6 e Corvino che quasi lo eguaglia con 4/5). Ciò nondimeno, gli stoici iblei, ancor privi di Blanda e Parrino, dopo una falsa partenza (0-5 al 1'), mettono il muso avanti e chiudono sul 23-22 la prima frazione, trascinati dai fratelli Sorrentino. Il maggiore dei germani, però, si innervosisce presto, mentre “Zorro” Sorrentino si carica di falli. Sono proprio i ragusani, trascinati da uno splendido Giulio Casale e dal concreto Carmelo Mammana a volare alti (36-27 al 16'), prima che i killer Nardin e Corvino (30 di valutazione per l'eterno play) ci mettano più di una pezza, ben supportati anche da Cozzoli. Al riposo lungo, infatti, Corato è avanti (45-47).
Ci riprovano i siculi (58-49 al 25’) con Terrana che frena pure Corvino, mentre esce di scena Nardin, ma sale di tono Cozzoli. La luce, comunque, sembra splendere in fondo al tunnel per gli iblei (67-62 al 30’), avversati per di più da un metro arbitrale che sa tanto di due pesi e due misure. Ciò nondimeno, i virtussini stanno ancora avanti (71-68 al 34’), ma va out per falli Andrea Sorrentino, mentre l'esacerbato coach Recupido emula Ale Sorrentino, rimediando il secondo tecnico ai danni della Nova Virtus. Ora il faro per gli iblei si è spento, segna solo Mattia Terrana, mentre sull'altro fronte si scatenano Cozzoli e Kavaric. E per la Nova Virtus, incapace di ritrovare il feeling con il cesto, è di nuovo notte fonda. Domenica prossima difficile trasferta a Francavilla Marina , sconfitta ieri a Catanzaro (61-52); Bernalda come detto ha fatto suo lo scontro contro Benevento (67-64) mentre Reggio Calabria ha schiantato Bari (79-54). Stop per Melfi a Martina Franca (72-69), mentre Capo d'Orlando si è imposta sulla Mens Sana Campobasso (82-68). L'altra squadra molisana, l'Accademia Britannica, infine, ha arginato l'ascesa di Ceglie (79-73), mentre Catanzaro ritrova la vittoria contro Francavilla (61-52).
Ufficio stampa Nova Virtus Ragusa
Una Granoro Corato formato rullo compressore supera anche l’ostacolo Ragusa e centra la sesta vittoria consecutiva, confermando il suo stato eccellente di forma. In Sicilia, gli uomini di Verile hanno dovuto però faticare non poco per avere la meglio di un Basket Club Ragusa affamato di punti vista la classifica deficitaria. Niente da fare per i siciliani: neroverdi sornioni per gran parte del match, che hanno subito l’inerzia degli avversari per poi piazzare il colpo del ko con un super Cozzoli e un ritrovato Nardin.
In avvio gli ospiti cercavano subito un primo allungo (2-7 al 2’) ma la squadra di coach Recupido, guidata dai fratelli Sorrentino, non aveva troppe difficoltà a ribaltare il parziale (11-10 al 4’). Si andava avanti con rapidi capovolgimenti di fronte, con la Granoro troppo precipitosa in alcuni possessi (19-16 all’8’). Un Giampaolo Nardin in gran spolvero riportava avanti i suoi con due triple (21-22 al 9’) prima che Alessandro Sorrentino chiudesse il suo super primo quarto (23-22). L’equilibrio prevaleva anche nell’apertura della seconda frazione di gioco (27-27 al 13’). Due minuti di black-out costavano cari alla squadra di coach Verile: 9-0 di break targato Ragusa, più voglioso e determinato in questi frangenti e il tecnico coratino che ricorreva subito al minuto di sospensione (36-27 al 15’). Le percentuali dal perimetro venivano in aiuto della Granoro: Corvino e ancora un micidiale Nardin erano letali dall’arco e Corato piombava nuovamente alle spalle dei siciliani (37-36 al 16’) che perdevano Vani, richiamato in panchina dopo il suo terzo fallo. Non paghi, gli ospiti operavano il sorpasso in chiusura di tempo andando avanti all’intervallo lungo (45-47).
Al rientro in campo i padroni di casa non avevano alcuna intenzione di farsi lasciar sfuggire il match: guidati da un super Casale (21pti, il migliore dei suoi) frastornavano i neroverdi portando l’intero quintetto a canestro. 13-2 di parziale e Corato a leccarsi le ferite (58-49 al 24’). La Granoro aveva il merito di non disunirsi, reagendo prontamente e sfruttando il quarto fallo fischiato ad Andrea Sorrentino: salivano in cattedra Kavaric e Cozzoli che siglavano la rimonta ospite (60-59 al 25’). Cozzoli e Corvino effettuavano il nuovo sorpasso (60-62 al 27’) agevolati dal fallo tecnico fischiato ad Alessandro Sorrentino ma Ragusa era brava con Vani a riportarsi avanti nel finale di quarto (67-62). Anche negli ultimi dieci minuti il match era preda dell’equilibrio: Corato impattava ancora la parità (67-67 al 31’) mentre Andrea Sorrentino firmava l’ultimo vantaggio siciliano della serata (71-68 al 33’). La Granoro infatti capiva che c’erano i presupposti per un nuovo blitz esterno e decideva di svoltare definitivamente nel punteggio. Ancora una volta il perimetro era un valido alleato della squadra di coach Verile: Kavaric e Cozzoli colpivano da tre, Corvino era come sempre micidiale e i neroverdi alzavano notevolmente l’intensità difensiva. Morale della favola: 0-10 di break (71-78 al 36’) e Ragusa sotto choc. I ragazzi di coach Recupido erano questa volta incapaci di riportarsi sotto e Corato chiudeva sul velluto con Marcello Cozzoli sugli scudi (78-88 al 39’). Al suono della sirena potevano esultare anche quei temerari appassionati pugliesi, giunti in Sicilia per supportare al meglio i propri beniamini. La Granoro Corato non finisce quindi di stupire e si porta a diciotto punti in classifica, in coabitazione con le corazzate Francavilla e Martina Franca. Ora i neroverdi sono attesi domenica prossima dall’impegno casalingo contro Bernalda con l’obiettivo di proseguire la loro striscia vincente.
Rino Porro |
ACCADEMIA BRITANNICA CB - MIACARD BASKET CEGLIE 79-73 (20-22, 36-47, 55-61) | Torresi Lelli | 18 | Gaido | 8 | Motta | 15 | Marinelli | 12 | De Angelis | 15 | B. Sergio | 25 | Consoli | 0 | Marra | 5 | Salamina | 0 | Gandini | 2 | Simone | ne | L. Brunetti | 12 | Di Stazio | 4 | De Falco | 4 | Ucci | 0 | Chirico | 9 | L. Sergio | 3 | Sorrentino | ne | Faggiano | 8 | De Bellis | 12 | - | - | - | - | - | - | - | - | All. Montemurro | All. Binetti | Arbitri: Vittori (Castorano - AP) e Dionisi (Fabriano - AN) | Note: Cinque falli: Marinelli. | Cuore, cuore, cuore. L’Accademia Britannica nel freddo di Vazzieri prende due punti fondamentali, battendo una delle squadre più in forma del campionato come il Ceglie. Si parte subito con un jumper di De Bellis che apre le marcature ed una palla persa per infrazione di passi di Luigi Sergio. Non contenti i pugliesi piazzano anche un rimbalzo offensivo con Motta per il 0-4 iniziale. Ci pensa Torresi Lelli a siglare i primi due punti dei molisani. Il primo problema lo dà Motta che trova un altro rimbalzo offensivo, condito da canestro più fallo che fa schizzare Ceglie sul 2-7. Una bomba di De Angelis risulta vitale come la successiva di Gaido. E’ contro-sorpasso (8-7) per i padroni di casa che difendono molto bene, costringendo i rivali a palle perse o a tiri a difficile percentuale. La gara è equilibrata con il punteggio che cambia in continuazione da una parte e dall’altra. Un missile di Biagio Sergio porta i suoi sul 13-11. Non contenti i locali recuperano palla in difesa, partono in transizione e vanno a segno ancora dalla grande distanza con Torresi Lelli per il 16-11, punteggio sul quale Binetti si vede costretto a chiamare time out. Un altro rimbalzo offensivo di Motta con assist per Faggiano porta l’ex casertano a subire fallo. Il successivo viaggio dalla lunetta frutta due punti facili. Il carioca Motta è l’anima degli ospiti. I suoi tiri al limite della difficoltà portano canestri e per Ceglie rimanere attaccata alla partita è cosa semplice. Intanto gli arbitri segnalano infrazioni di passi a De Falco (ben due) e a Brunetti. Si cumulano le palle perse ed il punteggio rimane per molto inchiodato sul 18-17 in favore dei bianchi. Una bomba del solito Motta regala il sorpasso (19-20). Il tempo si chiude con un altro canestro di Motta per il 20-22.
Il secondo periodo si apre con Faggiano che dalla media non si fa pregare. Ceglie sembra molto fiduciosa, mentre per Campobasso le difficoltà si palesano subito per poi cancellarsi grazie a Di Stazio che sfrutta un assist di Luigi Sergio. De Falco con un semigancio pareggia prima che Marra riporti i suoi sopra sul 24-26. Il match è molto bollente, complice una direzione arbitrale che scontenta ambo i teams. A farne le spese è la panchina gialloblù a cui viene fischiato un tecnico non capitalizzato al 100% da Torresi Lelli dalla lunetta. A 5 minuti dalla fine Gandini, dopo un recupero di Salamina, firma il sorpasso 29-28 sul quale Marra non è d’accordo con una tripla. Inoltre la squadra accusa il colpo e Faggiano in contropiede, su palla persa di Luigi Sergio, regala il 29-33 che porta Montemurro a chiamare una sospensione doverosa. Dal time out Ceglie ne esce rafforzata come dimostra il siluro di Chirico per il 29-36. L’Accademia è in difficoltà, anche perché Marinelli ne mette altri due per un 29-38 che sa tanto di fuga verso la vittoria. Il gap prende corpo e negli spogliatoi Ceglie ci va con un buon vantaggio. Il punteggio, infatti, recita 36-47 per i messapici.
Dopo la sosta Ceglie si presenta con un’altra bomba, questa volta firmata da Brunetti. La partita continua ad avere una piega storta per i campobassani che non riescono a frenare l’impeto degli avversari che trovano punti e canestri facili. Inoltre in attacco subentra la paura di segnare e questo complica ancora di più i piani di rimonta di Gaido e compagni. La distanza rimane sempre sul più 12 per i brindisini. Ci vuole un siluro dall’angolo di Biagio Sergio per ridare fiducia alla sua squadra che si mette sul 46-55, distanza notevole, ma migliore rispetto a quanto accumulato nei primi minuti del terzo quarto. In un contesto confusionario di per sé, arrivano anche i fischi arbitrali a complicare le cose per la squadra di casa che si vede caricare di falli. Nonostante questo, un’entrata di Gaido con fallo subito regala un gioco da tre punti per il 51-58. Poi è Ceglie a protestare per un tecnico fischiato a Marinelli, venuto a contatto con De Falco. Ciò significa doppio giro in lunetta per Torresi Lelli che segna e palla all’Accademia. Sulla successiva azione viene fischiato fallo su Torresi Lelli al momento del jumper. Altri liberi ed altri punti per il 55-58 che significa partita riaperta. I locali, chiuse le fila in difesa, avrebbero in un paio di circostanze la possibilità di avvicinarsi ancora di più, ma la mira risulta imprecisa a differenza di quella di De Bellis che rimette a più cinque i suoi (55-60). Allo striscione finale l’Accademia si presenta sotto di sei (55-61) che sembra una grande cosa per come si era messa la contesa ad inizio terzo quarto.
I primi due punti sono di Biagio Sergio su assist di Gaido. Il capitano, poi, conquista un rimbalzo offensivo e subisce fallo. Si va dalla lunetta per un 100% che mette l’Accademia Britannica ad un possesso di differenza (59-61). Biagio Sergio è scatenato. Conquista un altro rimbalzo offensivo e scarica per De Angelis che con una tripla incastona lo score sul 62-63. A De Bellis vengono fischiati passi e questo consente ai molisani di poter provare a sorpassare, ma la bomba di Torresi Lelli è corta, così come quella successiva di De Angelis. Non quella di Biagio Sergio che porta in vantaggio la sua formazione per il 65-63 che sa di tanta roba. Marinelli impatta dalla media e poi a De Angelis viene fischiato sfondo per fallo su Faggiano. Marinelli replica su De Falco e riporta in vantaggio la sua squadra e quando successivamente viene fischiata infrazione di passi a Torresi Lelli pare che l’inerzia sia di nuovo per Ceglie. De Bellis conferma l’impressione con il punteggio che dice 65-69. Un altro missile di De Angelis su assist americano di De Falco vale il 68-69, replicato da un tiretto di Biagio Sergio per il 70-69. Poi arriva il momento no di De Falco che fallisce ben quattro tiri liberi. La parità (70-70) viene spezzata da due liberi del solito Biagio Sergio a cui risponde Brunetti per il 72-72. Torresi Lelli dalla media consegna un altro vantaggio ai campobassani. Sulla successiva azione avversaria Motta cattura rimbalzo e conquista fallo in attacco. Per il sudamericano solo uno su due, mentre per Biagio Sergio c’è un altro canestro da sotto. A trentadue secondi dalla fine Torresi Lelli si porta in lunetta dopo aver sbagliato un contropiede semplice per lui. Anche qui il 50% è legge, mentre dall’altra parte Ceglie non vede il canestro per l’ennesima volta. Arriva un nuovo fallo su Torresi che, questa volta, fa il pieno per il 79-73 che significa vittoria. Di cuore e di spirito.
Francesco A. Brunale
Partita dal volto completamente diverso da quella dell'andata. La Miacard ha subito imposto il suo gioco con determinazione. Campobasso ha reagito, ma l'arbitraggio è stato determinante. Onore al merito per la Miacard, capace di condurre una gara in trasferta quasi ininterrottamente per oltre 30 minuti sul campo che ricordiamo essere quello della terza in classifica. Onore al merito per il Campobasso, oltre che per l’ospitalità che ha regalato ai suoi avversari, anche per quanto sta facendo in questo campionato in cui l’abbiamo già definita la più bella sorpresa della Serie B. Detto questo, ci apprestiamo a commentare una partita bella ed intensa, decisa come nelle previsioni negli ultimi istanti di gara. Nota dolente che segnaliamo (ma che non vorremmo mai riportare in un commento), il comportamento di un arbitro che, a tratti, ha messo in imbarazzo il suo stesso collega. Siamo certi che l’osservatore FIP a bordo campo abbia preso nota. Gli amici di Campobasso non ce ne vogliano, siamo soliti essere obiettivi persino nel criticare noi stessi. Sappiamo che anche loro hanno manifestato una certa insofferenza, ma non possiamo evitare di non vedere quello che è stato un atteggiamento perdurato 40 minuti, ma che nell’ultimo quarto è stato eclatante.
La partita ha mostrato un volto completamente diverso da quello dell’andata. La Miacard ha subito imposto il suo gioco con determinazione. De Bellis e Motta hanno guidato i propri compagni nel primo quarto in cui la squadra di casa è rimasta in partita grazie a De Falco e le sue qualità di passatore. Il centro molisano, costantemente raddoppiato dai messapici, ha scaricato sugli esterni permettendo a Torresi Lelli, De Angelis e Biagio Sergio di colpire piuttosto comodamente. Tornando alla MIACARD, l’impronta del capitano sulla partita rimane importante anche nel secondo quarto. Accanto a lui, hanno un impatto determinante sulla gara, Gigi Marra e Antonio Chirico. Con loro in campo il Ceglie allunga. Non dimentichiamo l’apporto dei lunghi messapici. La gara sotto le plance è impreziosita dalle prestazioni di Damiano Faggiano, Luigi Brunetti e Matteo Marinelli che aggiungono i loro sforzi a quelli di capitan Motta. Il vantaggio Miacard è costruito nella frazione in cui gli esterni gialloblù uniscono il successo della loro azione a quello costante realizzato dai giochi nell’area tinta.
Al rientro dall’intervallo lungo il tabellone dice Miacard +11. Il vantaggio arriva al +14 con la bomba di un Brunetti appena rientrato in campo e che subito dopo replica da 2. Il Campobasso inizia a macinare la rimonta. Biagio Sergio si dimostra la vera spina nel fianco della difesa messapica alternando tiri dalla media e dalla lunga con azioni nello stretto. Ceglie ha due volte la palla del +16 ma non riesce a capitalizzare. Qualche giocatore gialloblù dimostra di non reggere la difesa a uomo ed il ritmo mantenuti per tutta la partita. Allo stesso tempo, a fine gara, il minutaggio di gente che in genere regala contributi importanti ai risultati MIACARD dice che qualcosa non è andato. Il nervosismo nei giocatori pugliesi, già alimentato dalla condotta arbitrale, aumenta per l’andamento della partita. Nell’ultima frazione si fa fatica a trovare la via del canestro. La difesa molisana si stringe con le buone e con le cattive maniere mentre in attacco la squadra di casa ha il solito Biagio Sergio che segna in tutti i modi. Quando il punteggio si impatta a metà periodo, forte è lo stupore per gli infreddoliti tifosi pugliesi che hanno visto evaporare un vantaggio notevole. Ancora più forte è lo stupore quando si assiste ai fischi arbitrali puntualmente arrivati quando le squadre erano punto a punto, decidendo l’inerzia finale del match. Vani gli sforzi di Marinelli che proprio a metà quarto realizza 4 punti di fila. Si va comunque avanti punto a punto con l’ultimo canestro cegliese dal campo realizzato da Brunetti a 2 minuti dalla sirena. Il finale è solo Campobasso con l’eccezione di un ½ ai liberi di Motta. Torresi Lelli si assume la responsabilità di chiudere il match con un 1vs1 letale ed un pick and roll didattico.
Abbiamo già dato merito al Campobasso capace di raddrizzare una partita ormai quasi persa. Ma Quando, con il punteggio sul pari a 2 minuti dalla fine, un tagliafuori su tiro libero diventa fallo in difesa (fischiato a Faggiano). Quando un giocatore (Marinelli) che ha appena segnato 4 punti nel momento topico della gara non deve segnare più visto che gli possono anche sparare, ma l’arbitro competente non fischia. Quando un arbitro si tiene il fischietto in bocca senza usarlo durante gli attacchi di una squadra (la MIACARD) per così tanto tempo da costringere il suo collega a fischiare da fuori posizione. Quando accade tutto questo ed altro ancora, chi vuole riportare i fatti non può esimersi dal farlo presente, anche e soprattutto nel rispetto di chi ha percorso centinaia di chilometri sotto la neve per assistere ad una vera partita di basket. Confidiamo nelle istituzioni di questo sport comunque sempre attente e sempre presenti. Il ritorno a casa è duro in questi casi, ma il campo ha detto che i tifosi messapici possono stare tranquilli. Con gli aggiustamenti necessari in difesa ed una buona preparazione delle prossime gare si può, si deve approfittare delle prossime occasioni che presenta il calendario. Doppio appuntamento casalingo consecutivo per la Miacard. Se il Nuovo Basket Campobasso si è dimostrato tabù in questa stagione, così non dovrà essere per Bari e Mens Sana, prossime avversarie. I tifosi messapici si prepareranno a dare il benvenuto all’ex Giancarlo Cipulli che dopo due stagioni cegliesi, domenica prossima, con il suo Cus Bari, torna per il secondo anno consecutivo nel Pala2006 da avversario.
Pierpaolo Caliandro |
CLASSIFICA MARCATORI . | Nome | Squadra | Media | Partite | Tot. Punti | 1 | CORVINO | PASTA GRANORO CORATO | 23,87 | 15 | 358 | 2 | VENTURELLI | BASILICATA MELFI | 20,13 | 15 | 302 | 3 | TORRESI LELLI | ACCADEMIA BRITANNICA CB | 17,87 | 15 | 268 | 4 | BAROZZI | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 17,67 | 15 | 265 | 5 | COZZOLI | PASTA GRANORO CORATO | 16,93 | 15 | 254 | 6 | MLINAR | NAUTICA ALCARO CATANZARO | 16,42 | 12 | 197 | 7 | BENASSI | LA MOLISANA TRASPORTI CB | 16 | 14 | 224 | 8 | ROSSI | UPEA CAPO D´ORLANDO | 15,53 | 15 | 233 | 9 | RUSSO | BBC GROUP BERNALDA | 15,46 | 13 | 201 | 10 | ALBERTINAZZI | UPEA CAPO D´ORLANDO | 14,93 | 15 | 224 | 11 | LEO | SOAVEGEL FRANCAVILLA F. | 14,53 | 15 | 218 | 12 | DE BELLIS | MIACARD BASKET CEGLIE | 14,5 | 8 | 116 | 13 | CANCELLIERI | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 14,4 | 15 | 216 | 14 | DI PIERRO | BASILICATA MELFI | 14,4 | 15 | 216 | 15 | STELLA | SOAVEGEL FRANCAVILLA F. | 14,27 | 15 | 214 | 16 | ONETTO | BASILICATA MELFI | 14 | 14 | 196 | 17 | VETRONE | PEUGEOT BENEVENTO | 13,53 | 15 | 203 | 18 | CATTANI | NAUTICA ALCARO CATANZARO | 13,4 | 10 | 134 | 19 | LOMBARDO | PEUGEOT BENEVENTO | 12,88 | 8 | 103 | 20 | SERINO | DUE ESSE MARTINA FRANCA | 12,83 | 12 | 154 | 21 | CARUSO | UPEA CAPO D´ORLANDO | 12,8 | 15 | 192 | 22 | AN. SORRENTINO | BASKET CLUB RAGUSA | 12,8 | 15 | 192 | 23 | ROLLO | CHIMICA D´AGOSTINO BARI | 12,73 | 15 | 191 | 24 | KAVARIC | PASTA GRANORO CORATO | 12,67 | 15 | 190 | 25 | AL. SORRENTINO | BASKET CLUB RAGUSA | 12,64 | 14 | 177 |
Sono compresi i giocatori con almeno 8 partite giocate
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