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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie B dilettanti girone D 2010/2011 - QUATTORDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE B DILETTANTI GIRONE D 2010/2011

QUATTORDICESIMA GIORNATA (16/1/2011)

 

RISULTATI

PASTA GRANORO CORATO

DUE ESSE MARTINA FRANCA

81 77

CHIMICA D´AGOSTINO BARI

UPEA CAPO D´ORLANDO

69 73

LA MOLISANA TRASPORTI CB

ACCADEMIA BRITANNICA CB

71 66

BASILICATA MELFI

BBC GROUP BERNALDA

86 71

MIACARD BASKET CEGLIE

BASKET CLUB RAGUSA

87 73

SOAVEGEL FRANCAVILLA F.

LIOMATIC REGGIO CALABRIA

61 59

PEUGEOT BENEVENTO

NAUTICA ALCARO CATANZARO

86 60

 

 

In una bellissima serata di pallacanestro, davanti ad un pubblico numerosissimo e caldissimo, oltre che correttissimo, la Molisana Trasporti Campobasso fa suo il derby contro l'Accademia Britannica prendendosi la rivincita sull'avversaria, che nel match di apertura del campionato aveva battuto i mensanini. Una gara, purtroppo, caratterizzata da tante assenze (De Falco e Di Stazio da un lato, Agostinetto e Milos Stijepovic dall'altro) ma una gara avvincente, equilibratissima nei primi due periodi, che sembra "svoltare" dalla parte del Nuovo Basket a cavallo tra la fine della terza e l'inizio della quarta frazione ma che poi prende decisamente la via della Mens Sana, autrice di un "parzialone" di 16-0 che ribalta completamente la situazione e risulta decisivo per la vittoria dei biancoverdi. I quali, però, non riescono a ribaltare il -6 subito nella gara di andata vincendo soltanto di cinque lunghezze. Una nota particolare la merita il pubblico: da tantissimo tempo non si vedeva così tanta gente sugli spalti del Palavazzieri, come testimonia la totale mancanza di un parcheggio libero nelle vicinanze dell'impianto di via Svevo ben prima dell'inizio della gara. Una situazione che si era verificata per l'ultima volta ai tempi della B d'eccellenza. All'interno del palasport, come detto, i circa 800 presenti danno vita ad un bellissimo pomeriggio con tanto rumore festoso, tanta correttezza ed applausi per tutti alla fine della gara. Che davvero siano tornati i tempi d'oro? Frena la capolista e la classifica si accorcia notevolmente. Il Francavilla Fontana batte la Viola Reggio calabria nel big-match della giornata, consentendo al Capo d'Orlando, vincitore non senza fatica a Bari, di raggiungere al comando i reggini. L'Accademia è agguantata in terza posizione dallo stesso Francavilla e la coppia precede le quattro squadre che si dividono la quinta piazza (in totale sono ben nove i quintetti in soli quattro punti): insieme alla Molisana Trasporti troviamo il Corato, vincitore contro il Martina Franca, il Ceglie, idemi contro il Ragusa, e lo stesso Martina Franca. Poi il Catanzaro, largamente battuto a Benevento, che precede il Melfi - successo contro il Bernalda - e il trio Benevento-Bari-Ragusa, con i sanniti che grazie alla già citata vittoria con il Catanzaro raggiungono pugliesi e siciliani. Ultimo è ancora il Bernalda.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 UPEA CAPO D´ORLANDO201410939791145424311115515483
 LIOMATIC REGGIO CALABRIA2014976888884143506456253824
 ACCADEMIA BRITANNICA CB1814107510453058354934492496-4
 SOAVEGEL FRANCAVILLA F.1814103010131756152338469490-21
 LA MOLISANA TRASPORTI CB1614105210064654848167504525-21
 PASTA GRANORO CORATO161411131069445535361756053327
 MIACARD BASKET CEGLIE16149889721654147566447497-50
 DUE ESSE MARTINA FRANCA161494394124604528483489-6
 NAUTICA ALCARO CATANZARO1414985982352645373459529-70
 BASILICATA MELFI121410681132-64626627-1442505-63
 PEUGEOT BENEVENTO81410161058-4250846840508590-82
 CHIMICA D´AGOSTINO BARI81410111075-6453451816477557-80
 BASKET CLUB RAGUSA8149381043-105497501-4441542-101
 BBC GROUP BERNALDA6149351020-8549147516444545-101

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

PASTA GRANORO CORATO - DUE ESSE MARTINA FRANCA 81-77   (24-21, 44-44, 63-58)

Corvino25Nardin0Desiato7Raskovic5
Puglia7Storchi9Santoro6Simeoni0
Kavaric24ArgentieroneLasorte0Micoline
Cozzoli13ClementeneBazzoli23Serino22
Infante3ArgentoneDip14--
--------
All. VerileAll. Meneguzzo

 Arbitri: Mambretti /Lurago D'Erba - CO) e Asnaghi (Cantù - CO)

 Note: Cinque falli: Storchi, Puglia, Desiato.

Una Granoro Corato da applausi si aggiudica il derby pugliese della quattordicesima giornata di campionato (prima di ritorno) sconfiggendo la Due Esse Martina Franca al termine di una gara intensissima. Due punti strappati ai tarantini in un finale di match thrilling, in cui i neroverdi hanno avuto la meglio gettando il cuore oltre l’ostacolo e allungando la propria striscia positiva a cinque successi consecutivi. Una partita infinita, preceduta dal meritato omaggio del pubblico di casa a coach Massimo Meneguzzo, ex della contesa dopo i tre anni vissuti a Corato. Martina si presentava alla palla a due orfana di Magnani e Fazio, colpiti da influenza, mentre i padroni di casa non erano certamente al meglio dopo la tribolata settimana di allenamenti.

In avvio la Granoro aveva subito un ottimo approccio al match, aggressiva su ogni pallone e reattiva a rimbalzo. Dopo le prime schermaglie sei punti in serie di Kavaric, ben servito sottocanestro da Corvino, davano il primo significativo vantaggio del match (15-7 al 5’) con Meneguzzo costretto al time out. Gli ospiti rientravano carichi sul parquet, decisi a sfidare la zona 2-3 ordinata da coach Verile: nel finale di tempo era show dal perimetro, con un immarcabile Riccardo Bazzoli che inaugurava la sua memorabile serata al tiro con tre triple di fila che riportavano sotto la Due Esse (24-21 al 10’). Nel secondo quarto era Dip a salire in cattedra, diventando un rebus micidiale per la difesa di casa e portando in avanti nel punteggio i suoi (26-29 al 13’). Corvino iniziava a timbrare il suo cartellino al tiro e assieme a un sempre più convincente Puglia riportavano avanti la Granoro (35-31 al 16’). Pochi istanti dopo però coach Verile doveva fronteggiare il terzo fallo chiamato in rapida successione allo stesso Puglia e Storchi: una situazione delicata (40-38 al 18’) sbrogliata da un super Kavaric, letale dal perimetro e presente in difesa (44-38 al 19’, dodici rimbalzi finali per il montenegrino). Un Bazzoli guastafeste per i neroverdi infilava ancora due bombe consecutive per la parità con cui si andava all’intervallo (44-44).

Al rientro dagli spogliatoi l’equilibrio continuava a regnare sovrano: Corato cercava di scappare via ma era puntualmente ripresa dalla squadra di Meneguzzo. Corvino e Kavaric siglavano il nuovo allungo (52-46 al 23’) mentre Serino commetteva la sua quarta penalità ed era richiamato in panchina. Martina si aggrappava sempre a Bazzoli (52-49 al 24’) ma nuovamente la premiata ditta Corvino-Kavaric firmava il massimo vantaggio della Granoro (59-50 al 25’). La Due Esse però non ci stava: Meneguzzo rispediva in campo Serino che da solo colpiva a ripetizione sotto le plance, sfruttando anche il quarto fallo chiamato a Storchi e Puglia (61-58 al 29’). Un canestro di pregevole fattura di Infante chiudeva il sipario del terzo quarto (63-58).

Con una situazione falli drammatica (anche Corvino in apertura di ultimo quarto commetteva la sua quarta penalità) gli uomini di Verile dovevano subire il sorpasso degli ospiti, guidati da Serino e Dip (63-64 al 31’). La Granoro si aggrappava ancora una volta al suo capitano (tripla doppia con 12 assist e 10 rimbalzi oltre a 10 falli subiti!), letale dal perimetro e bravo a imbeccare un encomiabile Storchi, non al meglio delle condizioni, nell’area avversaria. Al 34’ si era sul 70-66. Serino confermava la sua serata di grazia, rispondendo alle triple di Cozzoli e Corvino che mantenevano Corato a distanza (76-70 al 37’). La gara era però lungi dall’essere conclusa. Storchi e Puglia erano estromessi dal match per raggiunto limite di falli, Bazzoli e Raskovic ricucivano lo strappo (78-75 al 39’). Ultimo giro di lancette: Desiato segnava e subiva fallo ma sbagliava il tiro libero aggiuntivo (78-77). Martina Franca era così costretta al fallo sistematico che mandava in lunetta la Granoro, glaciale con Corvino e Cozzoli per l’urlo finale di liberazione del PalaLosito. Una vittoria tutta cuore e coraggio, che premia la maggiore determinazione di una squadra che ha ormai stregato il suo pubblico. Un altro piccolo passo verso la salvezza in vista della trasferta siciliana di domenica prossima a Ragusa.

Rino Porro

A spuntarla, ma d’un soffio, è il Corato. Al cospetto di un Martina che non ha mollato un respiro fino alla fine. Orfana di Fazio e Magnani, influenzati, i bluarancio si sottopongono agli straordinari. Desiato per primo, che trova esattamente due minuti rifiatare. Il Corato si conferma Corvino dipendente, e Kavaric il sette di denari. Una gara intensa, equilibrata,al cardiopalma nel finale. Bazzoli fa il sio ingresso in grande stile, e dopo il 15-7 al 5’, diventa immarcabile e micidiale con una serie di triple da far tribolare il pala Losito ( 24-21 al 10’). Dip tiene in mano i giochi nel secondo quarto e fa sentire il fiato sul collo ai neroverdi +3 al 13’. Corvino riporta il vantaggio, seppur di misura: 40-38 al 18’, una mano la da il montenegrino Kavaric +6. La Due Esse non è stata a guardare: Bazzoli infila due bombe una dietro l’altra e la paura e sulle spalle dei padroni di casa. 44-44 e si va al riposo lungo.

Un equilibrio perfetto anche negli ultimi 20 minuti. Il Corato tenta la fuga, la Due esse lo riacciuffa. L’allungo è marca Corvino-Kavaric 52-46 al 23’. Prima di essere richiamato in panchina per 4° Fallo, Serino è una spina nel fianco degli avversari -3 al 24° . il suo rientro nel finale è per colpire a raffica da sotto le plance, sfruttando l’assenza di Storchi che lascia il parquet definitivamente. Alle triple di Cozzoli e Corvino, Serino ha la risposta pronta, tenendo il Corato a distanza di sicurezza (76-70 al 37’), Bazzoli e Raskovic danno accendono la speranza -3 al 39’. Desiato dalla lunetta riapre i giochi 78-77. Il resto lo fa tutto Corvino, maestro di gioco, un po’ meno di stile.

Veronica Fumarola

 

CHIMICA D´AGOSTINO BARI - UPEA CAPO D´ORLANDO 69-73   (12-24, 33-39, 55-58)

Cancellieri8Rollo6Albertinazzi13Rossi13
Cipulli8Ciocca5Caruso16Caprari13
Barozzi20Fui5Costantino9Moccia3
Vernillo0G. De Feo0PeresinineCaulane
Picuno2Di Mola15Di Dio0Saponi6
--------
All. ScoccimarroAll. Condello

 Arbitri: Canazza (Solesino - PD) e Leoni Orsenigo (Cantù - CO)

 Note: Cinque falli: Costantino.

 

LA MOLISANA TRASPORTI CB - ACCADEMIA BRITANNICA CB 71-66   (19-18, 36-31, 51-56)

Agostini0Basili2Torresi Lelli11Gaido6
Benassi14M. StijepovicneDe Angelis6B. Sergio13
Murtas10Labella12Salamina10Gandini0
Saccardo12Grimaldi4Facci4L. Sergio10
CarloneneD. Stijepovic17Sorrentino6De Vincenzone
--------
All. AnziniAll. Montemurro

 Arbitri: Pansecchi (Pavia) e Poletti (Lambrugo - CO)

 Note: Spettatori 800 circa. Tiri da due: Molisana Trasporti 20/34 (59%), Accademia Britannica 13/33 (39%). Tiri da tre: Molisana Trasporti 4/14 (29%), Accademia Britannica 10/29 (34%). Tiri liberi: Molisana Trasporti 19/34 (56%), Accademia Britannica 10/13 (77%). Rimbalzi: Molisana Trasporti 32 (24+8, Saccardo 8), Accademia Britannica 23 (17+6, L. Sergio 7). Falli tecnici alla panchina dell'Accademia Britannica al 27' e a Grimaldi al 28').

Davanti ad una cornice di pubblico a dir poco eccezionale, La Molisana Trasporti fa suo il derby campobassano contro l'Accademia Britannica, in un colpo solo prendendosi la rivincita per la gara di andata e portandosi in classifica a soli due punti di distanza dalla concittadina e a quattro dal primo posto in un campionato che più equilibrato non si può. In un Palavazzieri - come si diceva - stracolmo in ogni ordine di posti, anche e soprattutto in quelli in piedi, va in scena una gara avvincente e combattuta, come si addice ad ogni stracittadina che si rispetti; una gara che purtroppo manca di ben quattro protagonisti, due dei quali annunciati alla vigilia da parte della Mens Sana - che fa a meno per infortunio di Agostinetto e Milos Stijepovic - ed altri due costretti a restare a casa perché colpiti da influenza nell'immediata vigilia del match. Stiamo parlando di De Falco e Di Stazio, praticamente tutto il settore lunghi del Nuovo Basket, la cui assenza fa il paio con le condizioni fisiche non perfette di De Angelis e Salamina, complicando le cose non poco a coach Montemurro. Spazio in panchina - dunque - ai giovanissimi per ambedue le squadre, con Carlone su quella biancoverde e Facci e De Vincenzo su quella biancoblù e tanto tempo in campo per lo stesso Facci e per Sorrentino nell'Accademia Britannica, che ottiene un ottimo contributo da entrambi. Rotazione sostanzialmente ridotta a sette uomini (Agostini entra solo per un paio di minuti), invece, per la Molisana Trasporti.

Si comincia dunque con quintetti inediti per entrambe: Labella e Basili dietro per la Mens Sana, che fa partire anche Benassi, Dusan Stijepovic e Saccardo; dall'altra parte, il Nuovo Basket fa di necessità virtù schierando Gaido come playmaker, Torresi Lelli nello spot di guardia, De Angelis da tre, Luigi Sergio da quattro e Biagio Sergio da cinque, anche se sostanzialmente - viste le caratteristiche di quest'ultimo, che predilige molto spesso il gioco fronte a canestro anche da dietro l'arco dei tre punti - si tratta di un quintetto con quattro esterni "e mezzo". Il primo periodo è equilibrato, con Benassi e il più giovane degli Stijepovic che segnano la maggior parte dei punti per la loro squadra e Biagio Sergio a rispondere dall'altra parte. La Molisana Trasporti mostra subito maggiore presenza a rimbalzo (e non poteva essere altrimenti), per l'Accademia Britannica il tiro da tre funziona alla grande, con i fratelli Sergio che segnano quattro volte dai 6,75m, tre delle quali ad opera di Biagio. Montemurro manda presto in campo Sorrentino e Facci, i quali - come detto - si fanno trovare pronti alla chiamata e non fanno scendere il livello di intensità della loro squadra, che ha Torresi Lelli molto ben limitato dalla difesa di Francesco Basili. Il primo quarto vede la Mens Sana sopra di un punto nonostante i tanti errori dalla lunetta, un equilibrio estremo che continua nella seconda frazione, nella quale i biancoverdi riescono ad andare sopra di cinque grazie ad un gioco da tre punti di Labella e ad un canestro di Grimaldi (32-27). Un +5 che i mensanini si portano dietro fino all'intervallo lungo dopo essere stati anche a +7.

Al rientro dagli spogliatoi l'andamento della gara sembra inizialmente ricalcare il cliché dei primi due quarti: De Angelis e Gaido fanno -1 per l'Accademia, Dusan Stijepovic porta i suoi a +3, Luigi Sergio pareggia con una tripla. Poi 6-0 Molisana e tabellone elettronico che a metà esatta dela terza frazione dice 44-38. Entra in partita Torresi Lelli (0 punti per lui nei primi 25 minuti) e c'è il festival dell'errore dalla lunetta da parte di una Mens Sana che deve assolutamente fare qualcosa per mettere a posto questo particolare nel prosieguo del campionato. Benassi ha due volte la possibilità di tirare tre liberi ma nella prima li sbaglia tutti e tre (anzi quattro, perché il terzo è fatto ripetere dai direttori di gara) realizzandone due nella seconda ed anche Labella - solitamente una macchina dalla lunetta - viene contagiato dal "virus" sbagliandone uno dei due concessi dagli arbitri per un tecnico fischiato a Montemurro. Lo stesso Labella fa di nuovo +6 per i suoi (49-43), ma qui parte la riscossa del Nuovo Basket, che arriva al trentesimo con un parziale di 13-2 per il 51-56 che chiude il terzo periodo.

L'inizio della quarta frazione fa pensare che la gara sia definitivamente "girata" dalla parte dell'Accademia: segna Saccardo per la Mens Sana, ma un libero di Sorrentino, uno "stoppone" di Luigi Sergio su Dusan Stijepovic lanciato in contropiede e una tripla di Torresi Lelli galvanizzano squadra e pubblico di fede biancoblù (53-60). Ma il Nuovo Basket non ha fatto i conti con Simone Murtas, sempre più spesso "risolutore" delle situazioni intricate per la Molisana Trasporti. Due triple consecutive del numero nove in biancoverde tengono viva la squadra di Anzini e aprono il parziale decisivo da parte della Mens Sana, omplice anche la solita granitica difesa di Basili sull'uomo più pericoloso degli avversari: tenuto benissimo dalla "ricciuta" guardia laziale, Torresi Lelli non riesce più a giocare da par suo (un solo tiro - sbagliato - dopo la già citata tripla del quarto periodo) e l'attacco dell'Accademia grava sulle spalle del solo Luigi Sergio, che è generoso ma tira con basse percentuali. La Molisana Trasporti allunga il suo parziale fino al 16-0 che fa 69-60 e, in pratica, chiude la contesa. Coach Montemurro ordina il pressing, Gaido ha anche la possibilità di aprire la miracolosa rimonta ma fallisce la tripla del -4 a meno di un minuto dalla sirena e la gara si chiude fra il tripudio dei tifosi della Mens Sana.

La palma dell'mvp non può che andare a Simone Murtas, l'uomo delle due triple che hanno ridato vita alla Molisana Trasporti quando la gara sembrava decisamente aver preso la via dell'Accademia, ma questa volta diamo un secondo mvp al pubblico del Palavazzieri senza distinzione di appartenenza all'una o all'altra società. Fuori dal palasport non si trova un solo parcheggio libero ben prima che il primo arbitro alzi la palla a due, dentro è festa dall'inizio alla fine: niente cori beceri, solo tifo a favore e mai contro, qualche sfottò che ci sta benissimo e applausi per tutti al termine della partita. Insomma, dopo quella della partita di andata, un'altra grande serata di pallacanestro come non se ne vedevano dai tempi della B d'eccellenza. Non possiamo che commentare con un... ad majora!

Vittorio Salvatorelli

 

BASILICATA MELFI - BBC GROUP BERNALDA 86-71   (24-17, 42-38, 61-51)

Di Pierro20Venturelli30Russo10Barnabà2
Onetto3Malpede11Corsi6Moliterni9
Bruno6Filloy8ZerinineValerio7
Falcone4Castoro0Ottocento16F. Lepennene
Giuffrida2Losavio2Iegri6Longobardi15
--------
All. RussoAll. Djukic

 Arbitri: Leggiero (Brindisi) e Viselli (Roma)

 Note: Cinque falli: Russo.

Non riesce alla BBC Group Cestistica Bernalda l’impresa di vincere sul campo dell’Olimpia Melfi di coach Antonio Russo: sconfitta da ricercare in una serie di cause principalmente dovute a nostre mancanze, oltre che nella complessiva superiorità tecnica dell’avversario, in grado di contare su uomini quali Giuffrida, Di Pierro, Venturelli, Filloy e Onetto. L’inserimento nel gruppo del nostro nuovo acquisto, Francesco Longobardi, era inoltre ancora troppo fresco per sperare in sostanziali cambiamenti sul piano del gioco offensivo: se è vero che dal punto di vista personale la forte ala di Cava de’ Tirreni ha iniziato a far vedere cosa sa fare (15 punti e 5 rimbalzi dopo mesi d’assenza da una partita ufficiale non sono affatto pochi), è anche vero che gli effetti del suo inserimento sul gioco offensivo di tutta la BBC era ancora troppo presto per vederli.

Tornando alla partita, si gioca davanti ad una cornice di pubblico al di sotto delle aspettative: un buon quarto dei presenti era bernaldese, il che è tutto dire considerando che da Bernalda non si sono organizzati neanche pullman. Melfi parte con Di pierro, Venturelli, Castoro, Filloy e Bruno; Bernalda risponde con Iegri, Russo, Ottocento, Valerio e Longobardi. Dopo un buon avvio di Bernalda (4-8 al 4’), è indubbiamente il signor Leggiero Marco a farla da padrona, (continuerà su questa linea per tutto il match) permettendo al solo Venturelli di tirare ben 10 liberi nel solo primo quarto, sicuramente troppi nonostante le indubbie qualità della guardia di Udine di conquistarsi la lunetta. La prima frazione si chiude sul 24-17 in favore dei padroni di casa, anche se sul piano del gioco si è abbastanza vicini.

La seconda si apre sulla falsariga della precedente: Melfi porta il vantaggio in doppia cifra, Bernalda insegue a 9-10 lunghezze di distanza senza però perdere il contatto; 4 punti consecutivi di Longobardi riportano la BBC sul -3 (30-27 al 15’), Melfi si riporta sul +10 ma Bernalda ritorna sotto fino al -5. Un canestro di Di Pierro gentilmente concesso dalla nostra difesa permette però ai melfitani di chiudere la prima metà di gara sul +7, quasi allo scadere del quarto. Al ritorno in campo Melfi ha tutta la pazienza di giocare senza forzare, Bernalda invece appare imprecisa e poco cinica nello sfruttare i comunque visibili punti deboli dell’avversario: il solo Longobardi riesce a tenere la partita ancora aperta (distacco appena sopra della doppia cifra), a volte coadiuvato da lampi di Marco Ottocento, ma una fortunosa tripla di Malpede ancora una volta sullo scadere del tempo porta Melfi sul +14.

Nell’ultimo quarto Bernalda non c’è più nonostante la partita sia recuperabile: complice anche la grande serata al tiro dei propri cecchini (tiri da 8 metri senza possibilità di difendere) Bernalda sprofonda ma riesce comunque a chiudere la gara sotto di 15, riuscendo almeno a rispecchiare l’andamento reale del match. Brava Melfi ad approfittare di ogni nostro errore; gli uomini che ha sono da primissime posizioni e ieri l’hanno dimostrato, nonostante si possa obbiettare che spesso siamo bravi a far dimostrare a chi è in crisi di risultati il proprio reale valore. Bernalda rimandata invece: non era certo quella di ieri la partita da vincere nonstante i soli 4 punti di distacco tra noi e loro, ma bisognava riuscire a tenerla viva fino all’ultimo nonostante la disparità delle forze in campo e nonostante con soli due allenamenti assieme a Longobardi non ci si potesse aspettare miracoli. Ciò che conta adesso sarà allenarsi al massimo in settimana e riuscire ad inserire al meglio un giocatore che, una volta entrato nei meccanismi di questa squadra, potrà garantire cifre e prestazioni al disopra di ciò che di già buono ha mostrato ieri. L’imperativo, inutile nasconderlo, sarà vincere contro una diretta avversaria. Il pubblico è atteso numeroso per contribuire in maniera decisiva come al solito.

Gianmaria Spinelli

 

MIACARD BASKET CEGLIE - BASKET CLUB RAGUSA 87-73   (22-19, 44-35, 64-54)

Motta19Marinelli10An. Sorrentino17Giordo13
Consoli4Marra2Vani12Terrana11
SimoneneL. Brunetti5Casale9Mammana10
UccineChirico18Iurato0Canzonieri0
Faggiano10De Bellis19Emmolo0Salafia1
--------
All. BinettiAll. Recupido

 Arbitri: Petraroli (Lecce) e Pepe (Adelfia - BA)

 Note: Cinque falli: Mammana.

La Miacard Ceglie continua la sua rincorsa verso la sicurezza dei play-off e lo fa a spese della “meglio gioventù” siciliana. Il Basket Club Ragusa affronta infatti questo campionato di serie B dilettanti con un gruppo di agguerritissimi ragazzi che tentano di vendere cara la pelle su ogni parquet. Ed è quello che hanno fatto anche in terra di Puglia. La partita non ha comunque avuto storia se escludiamo un paio di riavvicinamenti nel punteggio. Confortanti prestazioni per la Miacard sono arrivate in attacco da tutta la squadra (migliore prestazione di giornata di tutto il girone), anche se le risposte tante attese da coach Binetti dopo la ripresa del campionato non sono ancora pronte del tutto.

Abbiamo sentito il coach messapico al termine della gara e, nonostante la sua squadra a fine giornata abbia guadagnato una posizione in classifica (oggi è 6^ a soli 4 punti dalla vetta), l’esigente coach è apparso piuttosto contrariato: “Sono deluso dalla prestazione che abbiamo esibito questa domenica e che fa il paio con quella di Benevento. Non possiamo concedere così tanto ad una squadra che ha sì dei talenti, ma che non può venire in casa nostra con un gruppo di ragazzi e segnare quasi 20 punti a frazione. Oggi non guardo gli aspetti positivi che ci sono comunque stati, ma metto al centro dell’attenzione il gruppo e dico che all’interno c’è evidentemente qualche distrazione. La mia non è chiaramente un’ottica di breve periodo che si accontenta dei 2 punti, ma è uno sguardo che va lontano, in prospettiva. Non riesco a sopportare la marcia indietro, se non l’involuzione, in termini di impegno e convinzione nei propri mezzi. Per questi motivi chiederò con ancora più forza a chi ha maggiore esperienza, di metterla a servizio di se stesso e dei propri compagni e chiederò a chi, invece, è più giovane, di impiegare ogni propria energia per completare il percorso di crescita che avevamo avviato negli ultimi mesi del 2010. Se continuiamo così rischiamo di vanificare, prima o poi, tutti gli sforzi fatti sino ad oggi”.

Preso atto della posizione di coach Binetti, analizziamo l’andamento della gara. Il primo quarto è stato contrassegnato da una partenza sprint di Ragusa con Sorrentino e Giordo che hanno iniziato a bombardare dal perimetro. La replica messapica è stata fondata sui giochi nell’aria tinta con protagonisti Faggiano, Marinelli e Motta. La seconda frazione ha seguito la scia della prima. Nota dolente: la distrazione in difesa che tanto ha fatto arrabbiare coach Binetti ha iniziato a farsi vedere. Aiuti che non ci devono essere e poca tenuta nell’1vs1 hanno permesso al Ragusa di rimanere agganciato sino a 2 minuti dal’intervallo lungo quando l’apporto di Marra e Consoli ha permesso di alzare il ritmo difensivo, recuperando palla e ripartendo in contropiedi che hanno determinato un break di 8 a 0. Dopo il ritorno in campo un nuovo break di 6 a 0 firmato Chirico/De Bellis. A seguire, si sono ripresentate le pause in difesa già viste nella seconda frazione e Ragusa ne ha ben approfittato chiudendo il quarto in equilibrio. Gli ultimi 10 minuti iniziano con la MIACARD a +10. Ragusa ha rispolverato il tiro dalla lunga arrivando a -6. Il riavvicinamento dei propri avversari ha risvegliato l’istinto dei giocatori in gialloblù. Presto si sono visti i risultati con divertimento del pubblico presente e la MIACARD che ha chiuso con il vantaggio finale di +14.

La Miacard ha condotto dal primo all’ultimo minuto imponendo quella maggiore esperienza che ha portato in doppia cifra ben 5 uomini gialloblù, con tabellini davvero molto importanti. La partita contro i ragusani potrà rimanere negli annali del basket come la gara di alcuni numeri record della stagione sportiva 2010/2011. Pensiamo ai 9 assist di De Bellis (con 32 di valutazione), ai 16 rimbalzi ed al 38 di valutazione di capitan Motta, tanto per fermarci ai due top scorer dell’incontro. Prossimo obiettivo la seconda rivincita di questo girone di ritorno. Domenica prossima la Miacard Basket Ceglie va a casa di quel Campobasso secondo in classifica, a soli 2 punti di distanza, che è stata l’unica squadra ad infrangere il tabù del Pala2006 in questa serie B. Parola d’ordine in ottica piazzamento finale playoff: vincere recuperando i 3 punti di svantaggio rimediati all’andata.

Ufficio stampa Basket Ceglie

Non basta una prestazione tutto sommato discreta a evitare alla Nova Virtus Ragusa di cadere sul parquet di Ceglie (87-73)e allungare purtroppo a sei la striscia negativa di sconfitte consecutive. Anche in occasione della trasferta in terra di Puglia, valevole come prima giornata di ritorno del campionato nazionale di serie B dilettanti, il quintetto di coach Gianni Recupido ha dovuto fare i conti con le assenze di Marco Blanda, Flavio Parrino e Alessandro Sorrentino, affidandosi a tre giovani classe 1994 e uno classe 1995 per completare un roster attualmente piuttosto rimaneggiato. La Nova Virtus comincia comunque la gara con un atteggiamento piuttosto positivo e risponde con una buona fluidità in attacco alle iniziative dei padroni di casa. Alla sirena del primo quarto, infatti, i virtussini sono praticamente in scia agli avversari (22-19). Memore della sconfitta subita all’esordio a Ragusa, il Ceglie prova il primo break al termine del secondo periodo (44-35), con gli iblei pericolosi però con le conclusioni pesanti di un ritrovato Andrea Sorrentino e le incursioni di Mattia Terrana.

Schierata prevalentemente in marcatura individuale, la squadra bianco-azzurra comincia a essere penalizzata dai falli ed a farne le spese è Carmelo Mammana, costretto ad uscire per raggiunto limite di penalità qualche minuto dopo la ripresa del gioco. In piena emergenza cambi e più molle in difesa, la Nova Virtus chiude con un distacco importante la terza frazione (64-54), mentre i minuti iniziali dell’ultimo periodo coincidono forse con l’unico vero momento di difficoltà dei ragusani, che non riescono più a trovare le energie per risollevare il confronto. Incontro di fondamentale importanza quello che vedrà domenica prossima gli iblei in casa contro Corato. L’appuntamento con la vittoria non può più essere rimandato.

Ufficio stampa Nova Virtus Ragusa

 

SOAVEGEL FRANCAVILLA F. - LIOMATIC REGGIO CALABRIA 61-59   (17-11, 25-21 ,33-40)

Stella8Leo8Dalfini13Zampogna7
Sarli8Menzione7De Gregori10Ruggerine
Soro0Italiano0Grasso8Mobilia0
BenizioneMusci0Lorenzetti8De Marco2
Labate20Di Marcantonio10CrucittinePadova11
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All. OliveAll. Fantozzi

 Arbitri: Mancini (Caserta) e Aprea (Roma)

 Note: Cinque falli: Dalfini, Zampogna.

Il calendario del girone D del campionato di serie B dilettanti ha riservato per la Soavegel-Nuovarredo Francavilla, a cavallo fra la fine del girone di andata e l’inizio di quello di ritorno, una trittico di incontri interni davvero terribili: a scendere sul parquet della palestra S. Francesco in sequenza Accademia Britannica Campobasso, Upea Capo d’Orlando e Viola Reggio Calabria, le tre formazioni protagoniste di questa prima parte di campionato che continuano ad alternarsi in vetta alla classifica. Dopo l’ottima affermazione contro la squadra di Campobasso, la squadra biancazzurra compiva una grande impresa aggiudicandosi, nell’ultimo turno prenatalizio, un incontro spettacolare contro Capo d’Orlando terminato dopo due over-time. Nell’ultimo turno appena disputato giungeva quindi, un’altra capolista e forse la squadra meglio attrezzata a compiere il salto di categoria, la Viola Reggio Calabria, con i ragazzi di coach Olive intenzionati a compiere un’altra impresa anche contro la formazione reggina. Ebbene, la formazione francavillese concede il tris sfoderando ancora una volta una prestazione di grande livello che le consente, oltre che di aggiudicarsi anche prestigioso scontro, di portarsi al terzo posto (in coabitazione con l'Accademia Britannica Campobasso) a sole due lunghezze dalla vetta che vede ora appaiate Viola Reggio Calabria e Capo d'Orlando.

Veniamo alla cronaca della partita. Coach Olive schiera il seguente quintetto iniziale: Leo, Di Marcantonio, Sarli, Stella e Labate; coach Fantozzi, che deve far a meno di Ruggeri infortunatosi nelle fasi di riscaldamento ad una caviglia, schiera Lorenzetti, Dalfini, Padova, De Gregori e Zampogna. Già dalle prime battute si intuisce che l’incontro sarà duro con la formazione ospite, migliore difesa del campionato, molto attenta in fase difensiva intenzionata a non concedere spazi alle incursioni di Sarli & co. L’ala tarantina, dopo aver messo a segno il primo canestro per la sua formazione, subisce in poco tempo due fischi arbitrali che costringono coach Olive a richiamarlo in panca sostituito da Carlo Menzione. Appena entrato in campo il “mastino napoletano” fa capire subito di essere in serata di grazia e dopo aver messo a referto i suoi primi punti comincia a combattere come un leone chiudendo tutti gli spazi agli attacchi avversari. Sul finire della prima frazione la Saovegel-Nuovarredo, guidata da un ispirato Antonio Labate, tenta un primo allungo portandosi a +8; la frazione si chiude comunque con un parziale recupero degli ospiti e col tabellone che segna 17-11. Partita poco spettacolare con poche realizzazioni ma tanta buona difesa da una parte e dall’altra. Il secondo quarto continua sulla falsa riga del primo con i biancazzurri intenzionati a scardinare l’attenta difesa avversaria e nel contempo a non concedere da parte sua nulla ai nero-arancio calabresi. Seconda frazione ancora più avara di punti con un parziale di solo 8-10 e punteggio finale al rientro negli spogliatoi per la pausa lunga di 25-21.

Al rientro sul parquet la squadra ospite appare più determinata ed intenzionata a dare una scossa alla partita; guidata da Lorenzetti la Viola riesce prima ad impattare il punteggio e poi a raggiungere nel finale il vantaggio di +7. La squadra di casa sembra soffrire ora maggiormente la pressione della capolista e appare troppo imprecisa nelle conclusioni. Il più in ombra appare stranamente Arcangelo Sarli che non riesce ad andare a segno come costantemente fatto nelle ultime uscite. Sono ancora solo 8 i punti messi a segno dai biancazzurri alla fine del 3° quarto che si chiude sul parziale di 33-40.

Nell’ultima decisiva frazione capita Leo e Co. tentano subito di rimettere in piedi l’incontro ma la troppa foga agonistica portano i biancazzurri a commettere troppi errori sia in fase realizzativa che di impostazione con gli avversari che colpiscono ripetutamente in contropiede: dopo 2’ lo svantaggio per la formazione di casa è ora di -11 punti. .Una tripla di Antonio Labate riapre le speranze dei tifosi biancazzurri anche se la formazione calabrese sembra poter rintuzzare agevolmente i disperati attacchi dei padroni di casa. Si entra negli ultimi decisivi minuti con i tifosi di casa che, memori delle recenti imprese, cominciano ad incitare a gran voce i propri beniamini fiduciosi che nulla è ancora perduto. Siamo a 5 minuti dalla fine e lo svantaggio e ancora di -10 punti. Finalmente si rivede il Sarli a cui eravamo abituati con due tiri dai 6,75 che rimettono in gara la sua squadra. La S. Francesco è ora una bolgia. Zampogna dopo aver perso palla commette un fallo su Stella con successivo fallo tecnico conseguente alle reiterate proteste. La squadra francavillese vede ormai nel mirino la preda e dopo una splendida conclusine dai 6,75 di Labate (alla fine il miglior realizzatore con 20 pt) riporta il punteggio in parità. Gli ultimi secondi sono di indescrivibile intensità con il punteggio che passa a favore dell’una e dell’altra squadra fino alla perla ancora di Antonio Labate che, a 30” dalla fine e con gli ospiti in vantaggio di 2 punti, si inventa una tripla che fa esplodere la S. Francesco (60-59). Gli ultimi disperati tentativi degli ospiti non vanno a buon fine, come l’ultimo possesso a 4” dalla fine con tentativo di conclusione dalla lunga distanza di Lorenzetti che si infrange sul ferro permettendo così alla squadra di casa di festeggiare questa eccezionale impresa. Una vittoria, la quinta consecutiva, frutto ancora una volta della grande caparbietà e applicazione espressa nelle ultime gare della squadra di coach Olive, mai doma e sempre più consapevole del proprio valore. Ora vedendo la vetta così vicina si continua a credere in un sogno sicuramente impensabile all’inizio del campionato considerando il valore degli avversari e il fatto che la squadra del presidente Bianco era al suo esordio nel campionato cadetto.

Domenica ora col morale sempre più alto si va sul difficile terreno di Catanzaro, l’unica formazione che finora è riuscita ad uscire vittoriosa dal fortino biancazzurro, la palestra S. Francesco, dimostratasi ancora una volta tanto calorosa si, ma troppo, troppo piccola e, visto il grande entusiasmo che si sta diffondendo nell’ambiente cestistico francavillese ed in tutta la città, ritorna sempre più in evidenza la necessità di completare quanto prima l’ormai indispensabile Palazzetto dello sport.

Bruno Passaro

 

PEUGEOT BENEVENTO - NAUTICA ALCARO CATANZARO 86-60   (20-16, 46-30, 70-46)

Camata0Credendino6Di Marco8Mlinar27
Mascolo5Vetrone21Candela6Fevola4
Robba2Cavalluzzo0Radovanovic0Saccoccio14
Lombardo25Roselli12Scuderi1Ippolito0
MangiapianeCiampi15Battaglia0Mottane
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All. AnnechiaricoAll. Restivo

 Arbitri: Sinisi (Barletta - BT) e Bernardi (Termoli - CB)

 Note: 

Inizia nel migliore dei modi il girone di ritorno per la Magic Team Benevento che sul parquet del PalaTedeschi supera con il punteggio di 86-60 il forte Catanzaro. Il successo arriva al termine di una gara dominata dai sanniti sin dall’inizio, con il Catanzaro che solo nel primo minuto ha messo la testa avanti (2-5), subendo, poi, per tutto il resto del tempo la grande intensità difensiva della Magic Team. Dopo il buon avvio dei calabresi, è proprio l’ultimo arrivato Ciampi a dare il là al primo parziale in favore dei padroni di casa. Il lungo nativo di Latina, realizza in un amen 8 punti che danno il primo vantaggio in doppia cifra alla Magic Team (16-5). Sul finire della prima frazione gli ospiti, in maglia giallorossa, reagiscono grazie alle giocate del play Di Marco ed al buon impatto dalla panchina di Marco Mlinar, atleta di scuola slava rientrato da poco da un lungo infortunio, ricucendo lo strappo alla fine del primo quarto (20-16).

Nel secondo parziale i padroni di casa non calano in difesa forzando tutte le iniziative del Catanzaro, in attacco si infiamma la mano di Peppone Lombardo che colpisce a ripetizione, da oltre l’arco dei tre punti, la retina avversaria. Tre bombe consecutive dell’ala grande e per la Magic Team è l’inizio della fuga. In questi frangenti si mettono in grande evidenza anche Roselli e Vetrone che realizzano grazie anche alla lucida regia di Giuseppe Mascolo i canestri del massimo vantaggio, + 18 ad un minuto dall’intervallo lungo. Nel frattempo Annecchiarico pesca bene dalla panchina da dove escono i positivi Camata, Robba, Cavalluzzo ed il capitano Credendino. Proprio quest’ultimo è stato autore di un ottima prova, ordinata in attacco ed incisiva in difesa. Il punteggio a metà gara vede la Peugeot Benevento avanti di 16 lunghezze (46-30).

Negli spogliatoi Annecchiarico invita i suoi a non commettere l’errore di ritenere la gara già vinta e chiede di mantenere la stessa intensità per i restanti venti minuti. Credendino & co. obbediscono ed è proprio il capitano ad intercettare un pallone ed a realizzare in contropiede il canestro che riporta il vantaggio dei sanniti sul +18. La quarta tripla di Lombardo da il +20, è basket spettacolo al PalaTedeschi ed il pubblico applaude i suoi beniamini. Sul finire della terza frazione fa il suo ritorno sul parquet Ciampi, un suo canestro da sotto di ottima fattura da il nuovo massimo vantaggio (62-36). La gara sembra chiusa ma nei primi minuti del quarto quarto il Catanzaro compie lo sforzo maggiore per cercare la clamorosa rimonta. Guidati dalle giocate di Mlinar, autentico fuoriclasse, e dai canestri di un redivivo Saccoccio, i calabresi recuperano fino al -13. Annecchiarico chiama subito time out per strigliare i suoi e spezzare l’inerzia favorevole agli avversari. Il coach sannita chiede di cercare di più i canestri da sotto evitando forzature da fuori e di mantenere l’intensità in difesa. La risposta è immediata, un chirurgico Luca Vetrone mette a segno 4 punti da dentro l’area pitturata e riporta il Catanzarto a distanza di sicurezza (69-52). La tripla di Mascolo ed un paio di giocate di alta scuola di Ciampi chiudono definitivamente la partita con Annecchiarico che può finalmente rilassarsi in panchina.

Una grande Magic Team conquista una vittoria preziosissima e grazie ai risultati provenienti dagli altri campi abbandona l’ultimo posto in classifica. Le concomitanti sconfitte del Bernalda, del Bari e del Ragusa regalano un ulteriore sorriso alla compagine del presidente Di Nunzio al termine di una domenica che può considerarsi perfetta. Contro il Catanzaro, una delle squadre più forti del girone, tutto il collettivo della Magic Team ha fornito una prestazione di altissimo livello, finalmente si è rivisto il basket intenso che da sempre caratterizza le squadre allenate da Bruno Annecchiarico, la strada intrapresa è quella giusta ora bisogna continuare così. Adesso bisogna continuare lungo la strada tracciata ieri, solo giocando in questo modo l’obiettivo della permanenza in serie B potrà essere conquistato.

La menzione finale per la gara contro il Catanzaro la vogliamo dedicare a Peppone Lombardo, l’atleta che più di tutti ha sofferto in settimana per la sconfitta rocambolesca di domenica scorsa contro il Ceglie. Il giocatore laziale ci aveva fatto una promessa, con il 6 su 6 nelle triple di ieri sera la ha ampiamente mantenuta. Domenica prossima un’altra sfida di vitale importanza attende la Peugeot Benevento che va a far visita al fanalino di coda Bernalda. La squadra lucana, sconfitta ieri nel derby dal Melfi, ha inserito nel suo roster un giocatore di grande esperienza, Francesco Longobardi, vincitore dello scudetto con la Juve Caserta nel 1991 che nonostante i quarantuno anni di età è ancora in grado di fare la differenza a questi livelli. Una gara in cui la Magic Team deve mettere la stessa grinta, la stessa voglia di vincere mostrata ieri per conquistare due punti che possono valere un'intera stagione.

da www.magicteam92.it

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CORVINO PASTA GRANORO CORATO23,7114332
2 VENTURELLI BASILICATA MELFI2014280
3 BAROZZI CHIMICA D´AGOSTINO BARI18,6414261
4 TORRESI LELLI ACCADEMIA BRITANNICA CB17,8614250
5 COZZOLI PASTA GRANORO CORATO16,514231
6 MLINAR NAUTICA ALCARO CATANZARO16,4511181
7 BENASSI LA MOLISANA TRASPORTI CB16,1513210
8 RUSSO BBC GROUP BERNALDA15,512186
9 ALBERTINAZZI UPEA CAPO D´ORLANDO15,2114213
10 LEO SOAVEGEL FRANCAVILLA F.15,1414212
11 ROSSI UPEA CAPO D´ORLANDO14,8614208
12 DE BELLIS MIACARD BASKET CEGLIE14,867104
13 STELLA SOAVEGEL FRANCAVILLA F.14,5714204
14 CANCELLIERI CHIMICA D´AGOSTINO BARI14,4314202
15 DI PIERRO BASILICATA MELFI14,3614201
16 ONETTO BASILICATA MELFI13,9213181
17 VETRONE PEUGEOT BENEVENTO13,8614194
18 CARUSO UPEA CAPO D´ORLANDO13,6414191
19 SERINO DUE ESSE MARTINA FRANCA13,5511149
20 CATTANI NAUTICA ALCARO CATANZARO13,410134
21 ROLLO CHIMICA D´AGOSTINO BARI13,3614187
22 LOMBARDO PEUGEOT BENEVENTO13,29793
23 SARLI SOAVEGEL FRANCAVILLA F.1314182
24 CREDENDINO PEUGEOT BENEVENTO12,7914179
25 AL. SORRENTINO BASKET CLUB RAGUSA12,7713166

Sono compresi i giocatori con almeno 7 partite giocate