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Il sito è inoltre realizzato per puro spirito di divulgazione, non ha alcuno scopo di lucro e non ha al suo interno banner pubblicitari. Io e i miei collaboratori siamo semplici appassionati e non riceviamo alcun compenso dalla pubblicazione in queste pagine dei commenti sulle partite né da Aruba, né dalla Federazione Italiana Pallacanestro, né da alcuna società cestistica. Di ogni commento che non sia frutto della visione diretta della partita da parte mia o dei miei collaboratori è citata la fonte alla fine dello stesso. I commenti non firmati sono da intendersi come scritti da me.

 

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Serie B dilettanti girone D 2010/2011 - TREDICESIMA GIORNATA - www.molisebasket.net

SERIE B DILETTANTI GIRONE D 2010/2011

TREDICESIMA GIORNATA (9/1/2011)

 

RISULTATI

PEUGEOT BENEVENTO

MIACARD BASKET CEGLIE

57 59

DUE ESSE MARTINA FRANCA

CHIMICA D´AGOSTINO BARI

70 61

UPEA CAPO D´ORLANDO

BASKET CLUB RAGUSA

76 54

BASILICATA MELFI

SOAVEGEL FRANCAVILLA F.

71 78

BBC GROUP BERNALDA

LA MOLISANA TRASPORTI CB

65 74

NAUTICA ALCARO CATANZARO

PASTA GRANORO CORATO

72 78

ACCADEMIA BRITANNICA CB

LIOMATIC REGGIO CALABRIA

70 77*

* dopo un tempo supplementare

 

 

Non ce la fa l'Accademia Britannica Campobasso a vincere il big-match contro la Viola Reggio Calabria. L'ex squadra di Manu Ginobili passa al Palavazzieri dopo un tempo supplementare acciuffato dai campobassani all'ultimo secondo grazie ad una preghiera da nove metri di De Falco accolta dagli "dei del basket". In precedenza, una gara per niente bella tecnicamente, tale da non sembrare affatto giocata da due squadre prime in classifica, ma equilibrata e avvincente, che i campobassani potrebbero portare a casa ma che i reggini riescono quasi a vincere al quarantesimo grazie ad un po' di fortuna nell'ultima azione d'attacco (canestro del sorpasso trovato per lo più casualmente dopo una palla quasi recuperata dai molisani) e ad un errore di Gaido che aveva regalato il contropiede del +3 agli ospiti a tre secondi dalla fine, prima - per l'appunto - della già citata preghiera di De Falco. Nell'overtime, una sola squadra in campo, o quasi. E i due punti, nonché le final eight di Coppa Italia, prendono la via della Calabria. Bella vittoria, invece, per la Molisana Trasporti Campobasso sull'ostico campo del Bernalda. Anche in questo caso si tratta di una gara equilibrata, con i primi due quarti che vengono chiusi dalle due squadre in perfetta parità dopo che i campobassani avevano preso cinque punti di vantaggio dopo dieci minuti di partita. Terza frazione tutta per la squadra di Anzini, che guadagna margine e chiude al trentesimo con dieci punti di vantaggio; poi la risalita dei padroni di casa, che tornano a -1 (60-61) subito prima che una tripla dell'ex Milos Stijepovic dia il la al nuovo e decisivo allungo degli ospiti, che portano a casa il match tornando alla vittoria dopo il ko casalingo prenatalizio contro il Martina Franca. Detto del primato solitario della Viola Reggio Calabria, l'Accademia Britannica è raggiunta al secondo posto dal Capo d'Orlando, facilmente (almeno stando allo scarto finale) vincitore nel proprio match contro il Ragusa. Martina Franca e Francavilla Fontana si dividono il quarto posto, con la prima a segno contro il Bari e la seconda corsara a Melfi. Insiema alla Molisana Trasporti, poi, ci sono il Corato, il Catanzaro e il Ceglie, con lo scontro diretto fra le prime due che premia - in esterna - i pugliesi e la terza che va a vincere di misura sul campo del Benevento.

 

 

CLASSIFICA

  P.ti Totali P.ti in casa P.ti fuori casa
  P.ti Gio. F S Diff. F S Diff. F S Diff.
 LIOMATIC REGGIO CALABRIA2013917827904143506450347726
 UPEA CAPO D´ORLANDO18131020910110542431111478479-1
 ACCADEMIA BRITANNICA CB1813100997435583549344264251
 SOAVEGEL FRANCAVILLA F.16139699541550046436469490-21
 DUE ESSE MARTINA FRANCA161386686064604528406408-2
 LA MOLISANA TRASPORTI CB14139819404147741562504525-21
 PASTA GRANORO CORATO14131032992404724591356053327
 NAUTICA ALCARO CATANZARO14139258962952645373399443-44
 MIACARD BASKET CEGLIE1413901899245440252447497-50
 BASILICATA MELFI10139821061-79540556-16442505-63
 CHIMICA D´AGOSTINO BARI8139421002-6046544520477557-80
 BASKET CLUB RAGUSA813865956-91497501-4368455-87
 PEUGEOT BENEVENTO613930998-6842240814508590-82
 BBC GROUP BERNALDA613864934-7049147516373459-86

 

 

TABELLINI E COMMENTI

 

PEUGEOT BENEVENTO - MIACARD BASKET CEGLIE 57-59   (19-20, 33-36, 50-42)

Camata5Credendino3Motta12Marinelli12
Mascolo12Vetrone14Consoli12Marra0
Robba6EnzoneSimone0L. Brunetti10
Cavalluzzo0Lombardo5UccineChirico4
Roselli12MangiapianeFaggiano3De Bellis6
--------
All. AnnechiaricoAll. Binetti

 Arbitri: Loscalzo (Potenza) e De Simone (Besozzo - VA)

 Note: 

Che Peugeot Benevento vs Miacard Ceglie fosse una partita complicata per i pugliesi era nelle previsioni, ma il Benevento è andato oltre, ha dimostrato di non meritare il posto in classifica che ha. E, volendo azzardare una previsione, diciamo che il palazzetto campano non sarà campo facile per nessuno per tutto il resto del campionato. La MIACARD ha dimostrato ancora una volta una buona capacità di reazione soprattutto dopo esser passata in svantaggio di 7 punti per colpa di uno sciagurato terzo quarto.

Chi ha assistito alla partita porterà nei suoi ricordi più il pathos per l’esito finale che l’apprezzamento per quanto visto in campo. Stiamo commentando la gara “meno spettacolare” del campionato sino ad ora disputato. La posta in palio era davvero alta per entrambe le formazioni, ed una buona mano che ha aumentato il nervosismo e, quindi, il numero degli errori, è arrivata dalla coppia arbitrale con scelte discutibili sia come fischi fatti che come fischi mancati. Il Ceglie ha forse avuto il demerito di non sapersi adeguare ad una direzione ancora una volta molto permissiva. Dopo Bernalda, Luca De Bellis è stato nuovamente testimonial di come si riescono a prendere botte senza avere un numero sufficiente di fischi a favore. La coppia arbitrale non è stata la sola a risentire dell’inattività natalizia perché è stata anche la giornata del tiro da 3 dimenticato e da dimenticare (vedasi lo score dei tiratori messapici dalla lunga), in cui la tecnica ha lasciato spazio al carattere. E’ stata comunque l’occasione in cui il gruppo, con 4 giocatori in doppia cifra, ha sostenuto con i suoi cui punti l’attacco cegliese più a dieta della stagione.

L’andamento della partita è stato scandito da frazioni anche molto diverse tra loro. Il primo quarto è stato a tratti molto interessante con giochi nello stretto che hanno premiato i lunghi messapici. Grazie a questo tipo di schema, Motta, Brunetti e Marinelli si son trovati tutti in doppia cifra a fine partita. Tra i lunghi, se non ha contribuito con i punti segnati, lo ha fatto con l’esempio di abnegazione. Parliamo di Damiano Faggiano il cui impiego è stato dettato dall’importanza della trasferta, ma che è stato condizionato dall’infortunio occorso durante la pausa natalizia e che ha visto Damiano sacrificarsi stringendo i denti per tutti i minuti che coach Binetti lo ha voluto in campo. Il secondo quarto ha seguito la scia del primo con la MIACARD che allungava e Benevento che seguiva con buona capacità di replica.

L’intervallo segnava un discreto equilibrio e tutti si aspettavano che i cegliesi segnassero il break decisivo nel terzo quarto. Un break effettivamente c’è stato, ma ha visto protagonisti i padroni di casa che con un parziale di +10 arrivavano alla frazione finale con un vantaggio di 7 punti che non lasciava presagire nulla di buono. Da un lato, Camata padrone dell’area e Roselli mattatore per i suoi, dall’altro i cegliesi preda di un nervosismo per gli errori fatti e per la direzione di gara di cui abbiamo già detto.

Iniziata l’ultima frazione, giganteggia un uomo in gialloblù. Non parliamo volentieri solo dei singoli, ma nel deserto del mancato spettacolo, un’oasi di completezza quale si è dimostrato Marco Consoli nella partita di Benevento merita di essere messa in risalto. Il play-guardia siculo-messapico è stato determinante nella rimonta della MIACARD sia in fase di difesa (ha annullato Credentino ed ha limitato Roselli), recuperando palloni fondamentali e sporcando quasi tutte le azioni di attacco campane, sia in fase di attacco dove ha esibito buona parte del suo repertorio con tiri dalla media e penetrazioni, sino a quando coach Binetti lo ha tirato fuori (1 minuti e 40 dalla fine) per un problema alla caviglia che risveglia brutti ricordi. Ad approfittare in pieno dell’uscita di Camata, che ha privato Benevento di una presenza fondamentale nell’area tinta, Matteo Marinelli, protagonista insieme a Consoli nel sostenere il decisivo attacco gialloblù. Le ultime battute della gara si svolgono soprattutto dalla lunetta e vedono errori da una parte e dall’altra. Quando Benevento impatta la gara, ci pensa Luca De Bellis, con il lampo del campione qual è, a segnare i due punti decisivi a fil di sirena. La penetrazione centrale in faccia al pivot avversario con relativa torsione all’indietro del play cegliese, ha messo fine ad una gara combattuta ed ha strappato l’urlo liberatorio dei 50 tifosi messapici arrivati nella bella, pulita ed ospitale città campana.

Spazio ora a coach Binetti che saprà analizzare cosa è andato e cosa no in questa domenica per farne tesoro per il prosieguo del campionato. Il prossimo appuntamento segna la prima possibilità di rivincita per la MIACARD che ospita quel Ragusa che alla prima di campionato inaugurò quelle 4 partite terribili che fecero temere per tutto il campionato.

Pierpaolo Caliandro

 

DUE ESSE MARTINA FRANCA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 70-61   (16-14, 41-26, 55-40)

Desiato14Magnani3Cancellieri17Rollo5
Raskovic8Santoro1Cipulli4Ciocca10
Simeoni3LasorteneBarozzi15Fui10
Bazzoli4Serino9G. De Feo0Milillone
Fazio1Dip27Picuno0Di Mola0
--------
All. MeneguzzoAll. Scoccimarro

 Arbitri: Yang Yao (Verona) e Bonfante (Altavilla Vicentina - VI)

 Note: Cinque falli: Barozzi, Rollo.

Con un premio all’ex Roberto Rollo per gli anni trascorsi con la maglia bluarancio e l’ abbraccio del pubblico a capitano pronto per partire destinazione Bologna dove si sottoporrà ad un intervento chirurgico. Si apre così la 13° giornata di campionato che vede il Martina padrona del suo palazzetto. L’argentino Dip è un uragano che si abbatte sui baresi, che dimostrano grande spirito di sacrificio, capacità di reazione e compattezza nei momenti salienti.

Che la posizione in classifica non pagasse le reali potenzialità della squadra barese, lo avevamo detto alla vigilia. Sul campo, coach Scoccimarro lo ha dimostrato. Nonostante la Due Esse abbia sempre mantenuto una distanza di sicurezza, il Bari è riuscito a trovare tempo e modo per avvicinarsi ai padroni di casa. Meneguzzo getta Dip nella mischia, e l’argentino dimostra di trovarsi perfettamente a suo agio nello starting five, cercando di inserirsi negli schemi. Ma a rompere il giacchio sono gli ospiti con Fui +5 al 3°. Raskovic mette fisico e testa in difesa, rendendo la vita impossibile a Cancellieri e Barozzi.

Ma è il pivot Dip che fa scorrere più velocemente il tabellone segna punti, pigro fino al 7°, quando l’argentino ne infila una serie consecutiva, grazie anche all’apporto di Santoro che si fa trovare pronto sugli assist: 9-12 che diventa 13-12 con Bazzoli che regala il primo vantaggio ai padroni di casa. Barozzi ha il fiato sul collo dei martinesi e con una bomba accende il 2° parziale 17-17. Dalla lunetta Dip segna con la stessa facilità con cui respira: 24-19 al 15°, in spolvero anche Simeoni che, subentrato a Raskovic , non solo fa ombra all’attacco barese, ma trova il modo di insaccare una tripla 27-19. L’ex Rollo è cresciuto e si vede: tap in su tiro di Fui -3.

C’è tempo anche per qualche lezioncina di basket: con tattica e stile Dip, su assist di Magnani, penetra nella difesa biancorossa +5 che diventa +7 al 18°. Da qui la corsa della Due esse non si ferma più. Desiato e Serino siglano il +12, un vantaggio che i bluarancio riescono a gestire anche al rientro dal riposo lungo, quando Ciocca prova a metterci una pezza con una serie di triple. Una boccata d’ossigeno per i biancorossi. Desiato mantiene alto il ritmo del gioco, dispensa assist e non manca il suo personalissimo appuntamento con la tripla. Al 25° è il delirio: lo show argentino non è finito +14 . Nell’ultimo periodo il Bari deve fare a meno della mano calda di Barozzi, che lascia anzitempo il parquet per 5 falli: non bastano le intuizioni precise di Ciocca dai 6.75 che da solo fa sperare, anche se poco, i baresi -9.

Coach Meneguzzo: “Pressione a tutto campo, è un Martina che mi piace. Purtroppo l’infortunio di Magnani ci ha tagliato le gambe, ma i ragazzi sono stati bravi nella reazione. Le prime partite, dopo una pausa così lunga, sono pericolose, ancora di più quando si incontrano avversari come il Bari che lottano fino alla fine con grande spirito di sacrificio e agonismo. Un plauso ai miei ragazzi che hanno saputo gestire 40 minuti, nonostante un evidente calo fisico, restando sempre in partita".

Veronica Fumarola

 

UPEA CAPO D´ORLANDO - BASKET CLUB RAGUSA 76-54   (21-13, 36-29, 55-42)

Albertinazzi5Rossi10Al. Sorrentino10An. Sorrentino8
Caruso15Caprari18Giordo5Vani11
CostantinoneMoccia13Terrana9Casale9
Peresini4Di Dio3Mammana1Di Stefano0
Saponi8Vigorita0Cassì1Emmolo0
--------
All. CondelloAll. Recupido

 Arbitri: Pilati (Torino) e Grillo (Venaria Reale - TO)

 Note: Cinque falli: Caruso, Saponi, Albertinazzi, Vani.

Al Pala Fantozzi l'Orlandina scende in campo nella prima di campionato del 2011. Avversario un Basket Ragusa che incampionato (B dilettanti) sino a questo momento non sta certo brillato. La squadra di coach Peppe Condello deveperò fare i conti con l'infermeria. Senza Agosta assente di lungo corso, problemi fisici anche per Caprari, Di Dio, Costantino e Caruso. Settore lunghi falcidiato dagli infortuni. La gara nei primi due quarti è molto equilibrata, con l'Orlandina sotto tono comunque avanti nel punteggio, seppur di poco.

Nel terzo periodo però la squadra del Presidente Sindoni decide di pigiare il piede sull'acceleratore, chiudendo sul più 13. Un periodo caratterizzato da qualche fischio arbitrale discutibile insfavore dell'Orlandina. A quattro minuti dal termine fuori per cinque falli Caruso, Albertinzzi e Saponi. Ci pensa Caprari però con le sue bombe a portare a tre dal termine l'Orlandina sul più 20. Finale 76-54. Nota dolente il pubblico. Suli spalti ancora assente il pubblico delle grandi occasioni. Da segnalare una ventina di tifosi di Ragusa, genitori e figli con tamburi ad incitare i propri beniamini. “Non mi sono piaciuti i primi due quarti – afferma coach Peppe Condello in sala stampa a fine gara – sono invece soddisfatto della reazione della mia squadra. Marco Caprari nell’ultimo periodo si è preso la squadra sulle spalle, nascondendo di fatto i guai fisici che dal mese di Dicembre lo perseguitano. Domenica prossima a Bari non sarà facile,non penso di recuperare Peppe Costantino”.

Giuseppe Marici

La Nova Virtus, priva di Marco Blanda e Flavio Parrino, chiude il girone d'andata rimediando la quinta sconfitta di fila nel derby con l'Upea Capo D'Orlando. Marcata la superiorità dei paladini che hanno sempre avuto in mano le redini dell'incontro, anche se l'Upea è riuscita ad involarsi solo nell'ultimo “tempino”, quando la Recupido band ha decisamente tirato i remi in barca. Primo allungo locale già nella prima frazione (21-13), ma la Nova Virtus, pur manifestando una marcata inferiorità tecnica e fisica, non molla ed anzi all'intervallo lungo riduce di una lunghezza il divario (36-29), dopo aver toccato anche un gap di appena di 5 punti.

Alla ripresa, la Nova Virtus continua a segnare con il contagocce, mentre il cecchino Caprari comincia l'opera di bombardamento dal perimetro e l'ex Martin Caruso spadroneggia sotto le plance. La forbice si allarga (55-42 al 30'), ma il recupero ibleo diventa impossibile quando Moccia ed il solito Caprari, ad inizio ultimo “tempino”, fiaccano la resistenza ospite. A quel punto, coach Recupido manda in campo anche i ragazzini e dalla lunetta arriva il primo punto in B dilettanti per il figlio d'arte Carlo Cassì. Risultati positivi dagli altri campi per la Nova Virtus: Benevento, infatti, ha perso in casa con Ceglie, così come Bernalda contro la Mens Sana Campobasso. Campani e lucani restano, perciò, a quota 6 in classifica. Sconfitta pure Bari a Martina Franca, ferma a quota 8 come la Nova Virtus. In crisi nera Melfi (10 punti) superata a domicilio da Francavilla. La Viola Reggio Calabria conserva il primato solitario, sbancando nel finale il parquet dell'Accademia Britannica Campobasso. Domenica prossima, per la Nova Virtus, altra ostica trasferta in quel di Ceglie.

Ufficio stampa Nova Virtus Ragusa

 

BASILICATA MELFI - SOAVEGEL FRANCAVILLA F. 71-78   (22-18, 37-33, 54-55)

Di Pierro2Venturelli16Stella6Leo14
OnettoneMalpede2Sarli18Menzione4
Bruno8Filloy19SoroneItaliano14
Falcone9Castoro3BenizioneMusci2
Giuffrida10Losavio2Labate6Di Marcantonio14
--------
All. RussoAll. Olive

 Arbitri: Rinaldi (Salerno) e Petrone (Fisciano - SA)

 Note: Cinque falli: Castoro, Di Marcantonio.

La Soavegel-Nuovarredo Francavilla chiude il girone di andata con un’altra importantissima vittoria ottenuta sul parquet del Pala Pastore di Melfi continuando nel trend positivo che le permette di inanellare la quarta vittoria consecutiva nelle ultime giornate. Rimane così agganciata alle zone alte della classifica, con un girone D che si presenta però molto combattuto ed incerto con ben 9 squadre racchiuse in soli 6 punti. Per continuare a disputare un campionato di buon livello, occorre quindi combattere ed affrontare ogni partita con la massima attenzione evitando cali di tensione che potrebbero rivelarsi pericolosi. Dopo l’esaltante vittoria interna ottenuta contro l’Upea Capo d’Orlando, si scendeva sul parquet di Melfi ad affrontare la formazione dell’ex Venturelli per testare lo stato di forma al rientro dalla lunga pausa natalizia.

Veniamo alla cronaca della partita. All’ingesso sul parquet coach Olive manda in campo il seguente quintetto: Leo, Stella, Sarli, Menzione e Dimarcantonio; schierati di fronte per la formazione allenata da coach Russo troviamo Di Pierro, Bruno, Malpede, Giuffrida e il temuto ex Venturelli. Ed è proprio l’ala mancina di Tolmezzo ad aprire il match con una tripla; Venturelli è il protagonista di questi primi minuti della partita con i biancazzurri che sembrano soffrire le sue veloci penetrazioni; Carlo Menzione nel tentativo di contenerlo commette in pochi minuti due falli e coach Olive è costretto a richiamarlo in panca mandando in campo al suo posto Antonio Labate. La squadra biancazzurra appare anche imprecisa al tiro e i primi punti arrivano solo dopo 2’30” con un due su due dalla lunetta di Arcangelo Sarli; l’avvio di Lollo Dimarcantonio non appare dei migliori con alcune palle perse e conclusioni sbagliate anche se il gigante romano non tarda ad entrare in partita realizzando ben 8 pt nel primi quarto; la chiusura del quarto è per capitan Leo che con una conclusione da sotto contiene lo svantaggio a -4pt fissando il punteggio parziale sul 22-18.

All’inizio della secondo quarto coach Olive fa rifiatare Dimarcantonio mandando in campo Musci. La partita tarda a decollare e dopo due minuti e mezzo le squadre hanno messo a segno un solo canestro a testa. Anche Stella, dopo il suo secondo fallo, viene sostituito da Andrea Italiano. Al 3’ la Soavegel-Nuovarredo raggiunge finalmente la parità con Antonio Labate. Nelle file avversarie sembra gradualmente spegnersi la foga di Venturelli ma sale in cattedra per i lucani un ottimo Filloy che mette a segno importanti canestri e confeziona pregevoli assist per i suoi compagni.Il play Di Pierro non appare invece in serata e coach Russo manda in campo al suo posto il giovane Falcone che con la sua grinta e velocità sembra creare maggiori problemi ai biancazzurri. Coach Olive fa le sue contromosse cercando di abbassare il quintetto e renderlo più veloce. Ma la mossa non porta buoni frutti con la Soavegel-Nuovarredo che concede inevitabilmente seconde opportunità sotto canestro; è il momento peggiore della partita per i biancazzurri: una tripla di Giuffrida e un canestro di Falcone portano i padroni di casa sul massimo vantaggio di +9 (35-26). Si ritorna a giocare con i lunghi in campo e nel finale di quarto prima Sarli con un tiro dalla media e poi Dimarcantonio, fino ad allora molto impreciso dalla lunetta, fa un 2/2 riportando sotto la squadra ospite; i padroni di casa reagiscono col giovane Falcone ma è Mauro Stella a realizzare gli ultimi punti prima del riposo lungo: si va negli spogliatoi con il Melfi in vantaggio per 37-33. Prima parte di gare, quindi, non brillantissima per la Soavegel-Nuovarredo anche se lo svantaggio è di soli 4 punti frutto specialmente dell’imprecisione al tiro specialmente dalla lunetta. Dopo i primi segnali di ripresa mostrati nell’immediata chiusura del quarto, si spera orai che al rientro in campo l’andamento della gara possa veramente cambiare.

Coach Olive negli spogliatoi scuote i suoi e i risultati si vedono subito al rientro sul parquet. La squadra ora appare ora più aggressiva e concentrata. Si apre con un canestro del grintoso Menzione a cui risponde, in uno dei suoi ultimi acuti, Venturelli a cui ormai gli avversari sembrano aver preso le giuste misure. Il più attivo fra i biancazzurri è il solito Arcangelo Sarli che si procura due falli realizzando i conseguenti 4 tiri liberi che riportano il punteggio in parità. Intanto nella squadra di casa entra Losavio al posto di Bruno gravato di 4 falli; il neo acquisto della squadra lucana non appare incisivo e alla fine risulterà un protagonista in negativo per la sua squadra con un 0/6 dalla lunetta. Il pari ruolo Dimarcantonio intanto realizza con un pregevole gancio il canestro del meritato sorpasso seguito da un contropiede di Stella che porta il risultato sul 39-43. Ora l’inerzia sembra tutta a favore di capitan Leo & co, con percentuali di tiro nettamente migliorate rispetto alla prima parte e con un fase difensiva molto positiva. L’unica cosa che preoccupa sono i fischi arbitrali che cominciano a pesare sulla situazione falli della squadra biancazzurra. A metà quarto gli ospiti dopo un fallo fischiato a Stella sono già in bonus; Coach Olive rimanda in campo Italiano proprio al posto di Stella. Il baby campione biancazzurro non tradisce le attese entrando in campo molto determinato e dopo un primo tentativo sputato fuori dal ferro, centra una stupenda conclusione dai 6,75 e fa un 2/2 dalla lunetta portando la sua squadra sul vantaggio di +9. Sale l’incitamento dei tifosi biancazzurri giunti a Melfi a sostenere la propria squadra, convinti che ora la vittoria è nelle mani dei propri beniamini. Ma uno scatto di orgoglio della formazione di casa guidata dal solito Filloy riporta il punteggio in equilibrio col tabellone che segna 54/55 alla fine della terza frazione di gioco.

L’ultima decisiva frazione si apre ancora con una splendida tripla di Italiano. Coach Olive manda intanto sul parquet l’altro giovane under Musci che, allo scadere dei 24”, realizza un importantissimo canestro; la prestazione di Musci è convincente e, pur facendo registrare a referto solo quei due punti, mette in campo tanta aggressività in fase di copertura limitando la spinta offensiva degli avversari. A metà quarto sale in cattedra “boom-boom” Sarli che inventa in pochi secondi due triple che portano la Soavegel-Nuovarredo sul massimo vantaggio di +10. La situazione falli è però preoccupante con ben 4 uomini gravati di 4 falli. Il primo a farne le spese è Mauro Stella che a 2’45” dalla fine è costretto ad abbandonare il parquet per 5 falli; fortunatamente i lucani dalla lunetta risultano particolarmente imprecisi e la squadra ospite riesce ancora a tenerli a distanza ancora con un tiro dai 6,75 questa volta eseguito magistralmente da capitan Leo. Ma la partita non è ancora finita malgrado manchi veramente poco alla fine. Esce anche Dimarcantonio per 5 falli e all’inizio dell’ultimo minuto di gioco la squadra di casa si riporta pericolosamente sotto con una tripla di Filloy e un canestro di Giuffrida con tiro libero aggiuntivo per fallo subito (71/74). Sulla ripartenza Sarli perde malamente palla concedendo agli avversari la palla del potenziale pareggio; ma i biancazzurri difendono bene non concedendo il tiro agli avversari che commettono fallo su capitan Leo che non fallisce dalla lunetta. Gli ultimi secondi sono ancora caratterizzati dai falli della squadra di casa che mandano in lunetta prima Labate e poi ancora Leo che, dopo aver realizzato 1/2 dalla lunetta chiude l’incontro con una stoppata sottocanestro ai danni di Falcone.

Punteggio finale 71-78 con i tifosi a festeggiare questa sofferta ma bella vittoria che permette alla squadra biancazzurra di portare a casa due punti importantissimi che le permettono di rimanere saldamente agganciata alle zone alte della classifica. Quello che emerge dopo questa vittoria è l’ulteriore crescita del gruppo che gara dopo gara diventa una squadra sempre più compatta e pronta a superare i momenti di difficoltà anche grazie all’apporto determinante degli uomini che subentrano dalla panchina compresi gli under che, grazie anche al maggiore minutaggio in campo, stanno acquistando maggiore sicurezza e determinazione dando il loro importante apporto quando chiamati a scendere in campo. Ora si può preparare serenamente e con il morale alto il big-match in programma domenica prossima sul parquet della palestra S. Francesco quando la Soavegel-Nuovarredo avrà di fronte per la terza volta consecutiva negli ultimi incontri interni un’altra capolista, la corazzata Viola Reggio Calabria, rispettosi degli avversari ma consapevoli che, come già avvenuto contro Campobasso e Capo d’Orlando, giocando con la giusta intensità e determinazione si potrà continuare a far sognare, con un’altra esaltante vittoria, i tifosi biancazzurri.

Bruno Passaro

 

BBC GROUP BERNALDA - LA MOLISANA TRASPORTI CB 65-74   (15-20, 36-36, 49-59,)

Russo20Barnabà13Agostini0Basili9
Corsi4Moliterni6Benassi12M. Stijepovic8
Zerini8Valerio7Murtas10Labella8
Ottocento7R. LepenneneSaccardo6Grimaldi4
F. LepenneneIegri0Agostinetto4D. Stijepovic13
--------
All. DjukicAll. Anzini

 Arbitri: Marota (San Benedetto del Tronto - AP) e Capozziello (Brindisi)

 Note: Cinque falli: Benassi.

 

NAUTICA ALCARO CATANZARO - PASTA GRANORO CORATO 72-78   (24-20, 40-29, 52-59)

Di Marco11Mlinar2Corvino28Nardin3
Candela14Fevola17Puglia8Storchi11
Radovanovic9Saccoccio17Kavaric5Argentierone
Scuderi2IppolitoneCozzoli13Clemente0
Battaglia0MottaneInfante10Argentone
--------
All. RestivoAll. Verile

 Arbitri: Aprea e Ciccodicola (Roma)

 Note: Cinque falli: Mlinar.

Inizia col botto il nuovo anno della Granoro Corato che espugna con merito il parquet di Catanzaro agganciando in classifica proprio la formazione giallorossa. Un successo (il quarto consecutivo) maturato al termine di una partita dai contorni incredibili, condotta saldamente dai calabresi per venti minuti e poi ripresa dai neroverdi dopo l’intervallo, con un terzo quarto eccezionale (12-30 di parziale). Così come successo a Campobasso la squadra di Verile infrange l’imbattibilità casalinga dei padroni di casa e termina nel migliore dei modi il suo girone d’andata.

Orfana del suo capitano Cattani, l’Alcaro Catanzaro scuoteva subito la gara con un avvio travolgente: 11-0 nei primi tre minuti e ospiti tramortiti, con coach Verile costretto subito a chiamare time out. Nonostante la tegola del secondo fallo di Radovanovic, la squadra di Restivo conduceva saldamente nel punteggio al cospetto di una Granoro apparsa subito troppo molle e poco reattiva in difesa (14-2 al 4’). Corvino provava a inventare qualcosa (17-10 al 6’) ma Saccoccio e Fevola rispedivano subito al mittente i tentativi di recupero (22-12 all’8’) e Kavaric commetteva la sua seconda penalità. Un grande finale di tempo siglato Nardin-Cozzoli-Corvino permetteva ai neroverdi di riportarsi sotto (24-20 al 10’). L’avvio del secondo quarto era in fotocopia rispetto al primo per Corato: le disattenzioni difensive e le tante conclusioni forzate in attacco vanificavano il recupero di qualche minuto addietro e Catanzaro in un amen si riportava sul +10, con Fevola sugli scudi (32-22 al 15’). La Granoro continuava a essere troppo precipitosa nelle conclusioni al tiro, con il solo Storchi a cercare di fermare l’emorragia nel punteggio (38-29 al 18’). L’Alcaro terminava il secondo quarto largamente avanti (40-29) e con la sensazione di essere assoluta padrona della partita. Era un’illusione.

Al rientro dagli spogliatoi la squadra di Verile si presentava quanto mai determinata a capovolgere l’inerzia del match. Corvino (ancora superlativo con 28pti) iniziava a dirigere da par suo le operazioni ma il simbolo della rimonta era Francesco Infante. Il pivot foggiano, classe 1992, ripagava la fiducia del tecnico coratino diventando un autentico totem nel pitturato di casa: assieme al capitano risucchiava il divario dei primi due quarti (44-42 al 23’) e si faceva sentire anche in difesa. Di Marco e Saccoccio provavano ad allu ngare nuovamente (49-42 al 25’) prima che un gioco da tre punti di Storchi e un tecnico chiamato a coach Restivo perfezionassero la rimonta ospite (50-49 al 27’). Fevola segnava l’ultimo vantaggio ospite (52-49) ma la Granoro, con un mortifero 0-10 di parziale, sorpassava spavalda Catanzaro in chiusura di tempo (52-59 al. 30’). Nell’ultimo quarto ancora Infante teneva avanti i suoi (54-62 al 34’) ma i padroni di casa covavano prevedibili propositi di rimonta con Candela e Saccoccio (58-62 al 33’). Uno spento Mlinar usciva per cinque falli e la Granoro allungava ancora con Cozzoli dal perimetro (58-67 al 36’). Di Marco provava a prendersi s ulle spalle i giallorossi (63-67 al 37’) ispirando Fevola e Candela che siglava il -2 dell’ultimo minuto (67-69 al 39’). Corato però non si disuniva: il gran lavoro difensivo di Puglia (10 rimbalzi) e la lucidità dalla lunettà di Corvino congelavano il punteggio fino alla sirena finale (72-78). La Granoro Corato conquista così due punti preziosissimi in ottica salvezza assestandosi in una posizione di classifica più tranquilla. Ora la squadra di Verile è chiamata a confermare il trend positivo dell’ultimo mese affrontando in casa domenica prossima la Due Esse Martina Franca dell’ex coach Meneguzzo.

Rino Porro

 

ACCADEMIA BRITANNICA CB - LIOMATIC REGGIO CALABRIA 70-77   (11-13, 28-31, 45-42, 66-66)

Torresi Lelli33Gaido3Dalfini16Zampogna16
De Angelis2B. Sergio11De Gregori10Ruggeri7
Salamina0Gandini5Cavalieri0Grasso8
Di Stazio2De Falco5Mobilia0Lorenzetti7
L. Sergio9SorrentinoneDe MarconePadova13
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All. MontemurroAll. Fantozzi

 Arbitri: Isimbaldi (Briosco - MB) e Barabani (Roma)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Spettatori 400 circa. Tiri da due: Accademia Britannica 13/25 (52%), Reggio Calabria 29/47 (62%). Tiri da tre: Accademia Britannica 10/30 (33%), Reggio Calabria 2/9 (22%). Tiri liberi: Accademia Britannica 14/15 (93%), Reggio Calabria 13/23 (57%). Rimbalzi: Accademia Britannica 24 (20+4, De Angelis 6, De Falco 5), Reggio Calabria 31 (27+4 Dalfini 11, De Gregori 6).

La serata storta proprio nel momento sbagliato. Nel big-match dell'ultima giornata di andata, la gara che decide il primo posto solitario e la conseguente partecipazione alle final eight di Coppa Italia, non va certo in scena la migliore "versione" dell'Accademia Britannica Campobasso e così la Viola Reggio Calabria riesce a passare al Palavazzieri prendendosi primato e qualificazione alla fase finale della Coppa Italia pur non giocando una grande partita (anzi), penalizzata dopo quindici secondi di gara dall'infortunio al ginocchio che mette ko Cavalieri ma ugualmente vincitrice grazie alla maggiore freddezza nei momenti topici rispetto ad un'avversaria campobassana che - Torresi Lelli e Biagio Segio a parte - appare stranamente timorosa nello sfruttare la sua caratteristica principale, il tiro dall'arco dei tre punti: senza i due sopracitati la percentuale dei molsani dai 6,75m scende ad un misero 3/21, pari al 14%.

E, dando un'occhiata alle cifre, si capisce subito come mettendo solo poche triple in più - e dunque portando la percentuale dall'arco a livelli "normali", tante altre volte raggiunti e superati dalla squadra di casa - la gara poteva finire in modo totalmente diverso. Un delitto, poi, non portare a casa un match in cui la differenza dalla lunetta con l'avversaria è abissale e in cui - pur soffrendo un po' - la differenza in negativo ai rimbalzi non è poi così accentuata. Un peccato che proprio nella serata più importante venga meno il contributo di quei giocatori che in altre occasioni sono risultati più che decisivi: Salamina e De Falco, cui peraltro il Nuovo Basket deve la conquista dell'insperato supplementare, ma anche Luigi Sergio e De Angelis. Davvero un peccato, infine, anche per come si mette ad un certo punto una partita che sostanzialmente è sempre equilibrata ma che a cavallo fra la terza e la quarta frazione "svolta" decisamente dalla parte del Nuovo Basket e che è rimessa in sesto dagli ospiti nel finale, con la Viola che "rischia" di vincerla già al quarantesimo e poi la porta a casa giocando quasi "da sola" l'overtime.

Si diceva di Biagio Sergio e Torresi Lelli. Con il secondo subito in panchina perché gravato di due falli, è il primo a tenere in partita i suoi compagni nei primi due quarti, quando la Viola - nonostante il già citato immediato infortunio di Cavalieri, le cui urla dopo la caduta a terra fano immediatamente capire che non si tratta certo di una "fesseria" - ha in mano le redini del match pur senza fare nulla di trascendentale. Per i calabresi si distinguono Padova con sette punti nel primo quarto e Zampogna con nove nel secondo, mentre da parte dell'Accademia Britannica si fa molta fatica a trovare fliudità in attacco, con il pallone che non circola a dovere e le palle perse che sono tante fin da subito. Solo tre triple di Biagio Sergio, come detto, mantengono a galla il Nuovo Basket, che - dopo il -2 del decimo - all'interrvallo lungo ha accumulato soltanto un altro punto di margine negativo, un vero affare per il gioco espresso sul parquet.

E l'inizio del terzo periodo fa pensare al peggio: 7-0 Reggio Calabria grazie ad un jumper di Ruggeri e a cinque punti consecutivi di Dalfini e tabellone elettronico che dice 28-38, massimo svantaggio della gara per i molisani. Da qui in poi, però, comincia un'altra partita: i fratelli Sergio fanno 4-0, Padova mette due punti ma entra prepotentemente in scena Torresi Lelli, mvp assoluto del match pur in loosing effort. La guardia marchigiana è un rebus per la pur ottima difesa ospite, che non sa che pesci pigliare contro il suo gioco: precisissimo da tre punti (4/5 nella partita), quando il suo difensore lo marca stretto per non farlo tirare lui va dentro e si procura tiri liberi (sontuoso 9/9 totale). Ne mette 10 nel terzo quarto e ben 15 nel quarto, contribuendo in maniera più che sostanziale al parziale di 21-4 a cavallo delle due frazioni con il quale i campobassani ribaltano totalmente la situazione (49-42 in apertura di quarto periodo). Coach Fantozzi è costretto al time out e la Viola si rimette in carreggiata grazie soprattutto al duo Grasso-Lorenzetti oltre al sempre ottimo Dalfini, mentre Zampogna - ottimamente tenuto da Gaido - sparisce quasi completamente dalla partita.

Si arriva così ai minuti finali: tripla di Torresi Lelli (63-59) a 1'12" dal termine, gioco da tre punti di Dalfini e palla persa dall'Accademia a -39" con i campobassani ancora a +1. De Gregori va in attacco, la difesa di casa fa ottimamente il suo dovere, il numero 20 ospite non sa cosa fare, fa troppi palleggi finché Biagio Sergio gli devia il pallone. Sembrerebbe il momento di aggiornare la voce "recuperi" sullo scout del Nuovo Basket, ma Grasso è bravissimo (oltre che fortunato) a trovarsi nel posto giusto al momento giusto e ad arpionare il pallone depositandolo nel canestro avversario per il 63-64. Mancano 17", i padroni dio casa hanno la palla per vincere ma la perdono banalmente e concedono il contropiede a Dalfini, il quale potrebbe tenerla facendo morire il cronometro ma decide di segnare da sotto a 3" dalla sirena (63-66) dando all'Accademia un'ultima possibilità. Fallo immediato su Torresi Lelli per evitare la tripla, ma i reggini non hanno ancora esaurito il bonus e dunque non ci sono i tiri liberi. Tutti si aspettano la rimessa verso Torresi Lelli, che in effetti è braccato dalla difesa ospite e non può ricevere. E' De Falco, allora, a prendere e tirare la più classica delle "preghiere", da nove metri con una sola mano. Ciuff millimetrico fra l'esultanza del pubblico del Palavazzieri che vede andare all'overtime una partita che credeva già persa. E, col senno di poi, forse era meglio finirla ai regolamentari, visto che nel supplementare - in cui praticamente non c'è più partita - il -3 si trasforma in -7, peggiorando lo svantaggio nel confronto diretto in vista di un eventuale arrivo a pari merito al termine della regular season. Come detto più volte, un vero peccato.

Vittorio Salvatorelli

 

 

CLASSIFICA MARCATORI

 

.NomeSquadraMediaPartiteTot. Punti
1 CORVINO PASTA GRANORO CORATO23,6213307
2 VENTURELLI BASILICATA MELFI19,2313250
3 BAROZZI CHIMICA D´AGOSTINO BARI18,5413241
4 TORRESI LELLI ACCADEMIA BRITANNICA CB18,3813239
5 COZZOLI PASTA GRANORO CORATO16,7713218
6 BENASSI LA MOLISANA TRASPORTI CB16,3312196
7 RUSSO BBC GROUP BERNALDA1611176
8 LEO SOAVEGEL FRANCAVILLA F.15,6913204
9 MLINAR NAUTICA ALCARO CATANZARO15,410154
10 ALBERTINAZZI UPEA CAPO D´ORLANDO15,3813200
11 STELLA SOAVEGEL FRANCAVILLA F.15,0813196
12 ROSSI UPEA CAPO D´ORLANDO1513195
13 CANCELLIERI CHIMICA D´AGOSTINO BARI14,9213194
14 ONETTO BASILICATA MELFI14,8312178
15 ROLLO CHIMICA D´AGOSTINO BARI13,9213181
16 DI PIERRO BASILICATA MELFI13,9213181
17 CARUSO UPEA CAPO D´ORLANDO13,4613175
18 CATTANI NAUTICA ALCARO CATANZARO13,410134
19 SARLI SOAVEGEL FRANCAVILLA F.13,3813174
20 CREDENDINO PEUGEOT BENEVENTO13,3113173
21 VETRONE PEUGEOT BENEVENTO13,3113173
22 AL. SORRENTINO BASKET CLUB RAGUSA12,7713166
23 SERINO DUE ESSE MARTINA FRANCA12,710127
24 DALFINI LIOMATIC REGGIO CALABRIA12,6913165
25 DESIATO DUE ESSE MARTINA FRANCA12,3813161

Sono compresi i giocatori con almeno 7 partite giocate