AMBROSIA BISCEGLIE - INNOTEC POTENZA 83-49   (22-13, 17-16, 14-10, 30-10)

 Arbitri: Bonfante (Lonigo - VI) e Furlan (Abano Terme - PD)

 Note: 

Straripante. Non c’è aggettivo più azzeccato per definire la prova dell’Ambrosia nel derby appulo-lucano contro il Potenza degli ex Mainoldi, Serino e Lorusso. I nerazzurri intascano il nono successo in 11 gare sotto la gestione di coach Ciracì a coronamento di 40’ condotti con autorevolezza e proseguono la prepotente ascesa in zona playoff. Il cast potentino è costretto a rincorrere fin dall’avvio, prova timidamente a rifarsi sotto nel terzo periodo, ma cede di schianto nell’ultima frazione rimediando un’imbarcata (-34) che consente a Bisceglie di capovolgere la differenza canestri dell’andata. L’abbrivio deciso di Andrea Storchi e compagni è certificato dal 13-2 dopo appena 4’. Il vantaggio si dilata progressivamente anche nel secondo quarto (un pimpante De Falco griffa il 37-19 al 18’) grazie alle efficaci soluzioni offensive congegnate da Ciracì associate alla solida prestazione difensiva, poi gli ospiti abbozzano una discreta reazione chiudendo sul -10 all’intervallo lungo.

Al rientro il tandem Rossi – Cozzoli riavvicina Potenza (43-37 al 25’), ma le speranze lucane di rimonta sono ben presto sbarrate da due penetrazioni vincenti di Carrichiello seguite dallo show personale dello scatenato Nardin (24 punti totali, ingemmati da 4 triple ed il 5/5 nei tiri dalla media). E’ il preludio ad un quarto periodo di grande spettacolo e sostanza per la compagine nerazzurra: Nardin, De Falco e Storchi scavano un solco di proporzioni cristalline per il tripudio del PalaDolmen, al cospetto di un Potenza arresosi molto prima della sirena.

Ufficio stampa Ambrosia Basket Bisceglie

BASKET RIETI - BCC AGROPOLI 66-72   (19-20, 12-18, 16-5, 19-29)

 Arbitri: Satta e Pais (Porto Torres - SS)

 Note: 

Ancora una volta il carattere e l´orgoglio della BCC Agropoli Quattroemme di coach Enzo Maria emerge con prepotenza portando a casa una vittoria fondamentale in chiave salvezza. Una gara in cui era vietato sbagliere, e stavolta la truppa agropolese ha dato il meglio di sè. E´ stata una vera e propria battaglia, una battaglia lunga 40 minuti: si affrontavano due squadre scese in campo con l´assoluta necessità di conquistare i due punti, e come prevedibile non hanno deluso le attese. Dopo una prima fase di studio reciperoco, infatti, l´agonismo è emerso prepotentemente e la partita si è fatta intensa, dura, a tratti nervosa. E´ l´Agropoli a partire forte conducendo sempre il primo quarto per chiuderlo sul 20 a 19. Nel secondo quarto un grande Ciampi e un Di Capua lucido in cabina di regia, permettono all´ Agropoli di andare al riposo lungo con 7 punti di vantaggio. Inizio di terzo quarto disastroso per la BCC Agropoli Quattroemme, sale in cattedra Gallea vero trascinatore dei reatini, il terzo quarto si chiude con solo 5 punti per l´Agropoli. Nell´ultimo e decisivo periodo, i ragazzi di Maria riprendono a giocare con grande compattezza,

Ufficio stampa BCC Agropoli

BBC GROUP BERNALDA - AUTOSOFT SCAURI 66-67   (23-13, 7-13, 18-15, 18-26)

 Arbitri: Cannoletta (San Nicola La Strada - CE) e Perrone (Napoli)

 Note: 

Un canestro da sotto di Bagnoli a 7'' dalla fine regala allo Scauri sul campo del Bernalda una preziosa quanto pesante vittoria in chiave play off. I biancazzurri portano a casa due punti d'oro che consentono di scalare il sesto posto in classifica a due lunghezze dal Francavilla, prossimo avversario interno dei delfini. Gara condotta sempre dai molisani, che alla fine del primo quarto sono arrivati ad avere anche 10 punti di vantaggio (21-11 al 9'). La squadra di Fabbri che butta nella mischia Richotti, Lombardo, Pignalosa, Bagnoli e Requena è lenta e poco incisiva. Nella seconda frazione il quintetto laziale comincia ad alzare il ritmo del gioco e qualcosa di interessante si comincia a vedere (25-24 al 16'). Si va negli spogliatoi per il riposo lungo sul -4 (30-26).

Cambio campo, si torna a giocare. Il team di coach Binetti non molla un centimetro e con Samoggia trova il +7 (44-37 al 25'). Vantaggio difeso fino alla fine del terzo quarto con due tiri liberi di Russo (48-41). Nell'ultima frazione sale in cattedra Bagnoli, fin qui opaco, che segna 15 dei 21 punti totali, sostenendo lo Scauri punzecchiato da Longobardi, Russo, Giuffrida, Ginefra e Serpentino. I biancazzurri provano a raggiungere i lucani (50-49 al 33'), ma questi sono bravi ad accelerare con una tripla di Ginefra (56-52 al 35'). Poi Bagnoli segna il -2 (56-54 al 36'). Sempre Ginefra colpisce dalla distanza (63-58 al 38'). Sembra finita ma a 1'25'' un canestro di Valentino riporta Scauri sul -1 (63-62). Russo in lunetta fa 3/4 e dà ossigeno alla propria squadra (66-62 al 39'). Nel frattempo tra Pignalosa e Ginefra si accendono gli animi e vengono espulsi entrambi a 46'' dalla fine. Il clima in campo e sugli spalti si surriscalda quanto basta e tutto diventa frenetico. Raskovic dall'angolo trova la tripla del nuovo -1 (66-65 a 35''). Bagnoli commette fallo sul giovane Cota che in lunetta fa 0/2. Scauri si riversa in attacco e il centro scaurese fa sentire tutto il suo peso sotto i ferri infilando il sospirato e fatale +1 finale (66-67 a 7''). Nell'ultima azione i padroni di casa falliscono con Russo il canestro del sorpasso.

Ufficio Stampa Basket Scauri

ITALCOM CAMPOBASSO - LIOMATIC REGGIO CALABRIA 69-85   (15-24, 25-44, 48-61)

 Arbitri: Ascenzi (Caserta) e Tellone (Marcianise - CE)

 Note: Uscito per cinque falli Benassi (Campobasso). Fallo tecnico a Tagliabue (Campobasso) e Caprari (Reggio Calabria). Progressione punteggio: 11-8 (5’), 25-33 (15’), 38-50 (25’), 67-83 (35’).

Quarto successo consecutivo per la Liomatic Viola che espugna anche il parquet di Campobasso. Il volenteroso quintetto molisano esce a testa alta dal PalaVazzieri ma cede il passo ad una Viola più concreta,"lunga" e competitiva.Le partenze a campionato in corso dei fratelli Stijepovic e del centro Ginaj hanno sicuramente indebolito il roster molisano che gioca da tanti mesi a questa parte con cinque grintosi effettivi uniti a tanti giovani inesperti. I reggini sfruttano alla grande il calendario conquistando la quarta vittoria in sequenza.Grasso e compagni si ritrovano a due punti dal secondo posto, obiettivo che, al momento non sembra più così distante. Il quintetto di coach Bolignano scalda i motori sin da subito allungando alla grandissima nei primi due quarti sull’asse Zampogna-Caprari.

Rotazione a dieci uomini per i nero-arancio.Un pò di rilassatezza concederà la terza frazione ai locali sospinti dalle triple Cornejo e dalle giocate sotto canestro di Tagliabue. Nell’ultimo quarto, in poco più di un minuto ancora Zampogna insaccherà le triple del nuovo "allontanamento". Campobasso cederà il passo sul 69 a 85 finale. La Viola si preparerà per la nuova ed abbastanza facile gara interna contro il fanalino di coda Giugliano per poi mettersi alla prova con tre sfide da urlo: Roseto fuori casa,Agrigento in casa e Rieti fuori.

da www.teambasketviola.it

SOAVEGEL FRANCAVILLA F. - PALLACANESTRO PESCARA 62-60   (12-17, 20-22, 10-9, 20-12)

 Arbitri: Traspedini e Vantini (Verona)

 Note: 

E sono quattro. Con 5 minuti finali da urlo la Soavegel rimette in piedi una partita che sembrava da molti ormai persa con il Pescara in vantaggio di 10 punti a metà dell’ultima frazione e con i padroni di casa che sembravano essere incappati in una serata negativa. Si parte con Stella, Trionfo, Labate, Polonara e Sarli per i biancazzurri e Mlinar, Di Carmine, Grimaldi, Grosso e Pepe per i biancorossi. Apre le marcature per la formazione ospite Grosso a cui replica Trionfo e Sarli per la Soavegel. Inizio gara comunque equilibrato con le difese che sembrano avere la meglio ed il tabellone che dopo 4’ segna ancora 4-4. Nel finale di quarto colpo di coda del Pescara che con Grosso e Comignani dai 6,75 fissano il punteggio sul 12-17. Intanto fa il suo rientro in campo dopo il lungo stop per infortunio capitan Leo. Il secondo quarto inizia ancora con i padroni di casa che sembrano soffrire la grande pressione della squadra abruzzese; a metà frazione gli ospiti raggiungono il massimo vantaggio di 12 punti . Nella seconda parte di frazione timida reazione dei biancazzurri con Polonara che sfata il tabù dalla lunetta con un 2/2 ed il fallo intenzionale su Leo che frutta ai padroni di casa 4 punti. Si va al riposo lungo comunque con gli ospiti meritatamente in vantaggio di +7 (32-39).

Al rientro sul parquet dopo un nuovo 2/2 dalla lunetta di Polonara (a fine gara miglior realizzatore 12 pt e migliore valutazione 15), nuovo break degli ospiti che riportano il vantaggio sul +10. I biancazzurri tentano di usare l’arma dei tiri da 3 ma appaiono incredibilmente imprecisi; la chiusura del quarto ridà speranza al publlico di casa con Polonara e Leo che mettono a segno i canestri del -6 e Trionfo che sul suono della sirena sfiora il punto del -4. Si entra nell’ultima decisiva frazione ma la musica sembra non cambiare: gli ospiti ritornano sul più 10 con la Soavegel che sembra non riuscire a reagire. Sbaglato! Seconda parte di quarto tutta a favore dei padroni di casa con il pubblico biancazzurro che, dopo i canestri di Raffaelli, Stella e Sarli cominciano a credere nell’ennesima impresa della propria squadra col tabellone che segna a 3’,54” dalla fine -2! A -2’,35” esplode la palestra San Francesco quando Sarli porta incredibilmente in vantaggio la Soavegel (57-56) infilando finalmente la prima ma più importante tripla dell’incontro per i biancazzurri(2/15 a fine gara per la Soavegel dai 6,75).

Grosso riporta in vantaggio i biasncorossi ma questa volta è Trionfo a realizzare ancora dai 6,75 il canestro del +2 che sembra essere quello decisivo. Ma un controllo sbagliato di Stella manda in contropiede Grosso che realizza il canestro della parità. Mancano 10” e la palla è in mano ai biancazzurri con coach Olive che chiama time-out per studiare l’ultima decisiva azione: la palla viene affidata a Lucas Raffaelli che penetra e con uno splendido movimento all’indietro infila a 1” dalla fine il canestro della vittoria. La squadra di coach Olive conquista, pur soffrendo, due fondamentali punti che le permettono di consolidare il quinto posto in classifica; prossimo importantissimo incontro per i biancazzurri domenica prossima con l’impegnativa trasferta di Scauri.

Ufficio stampa Soavegel Basket Francavilla

L'Amatori è arrivata a Francavilla Fontana con la voglia di mettersi alle spalle le ultime sconfitte con Potenza e Reggio Calabria, e riprendere dunque a fare punti dopo i due precedenti digiuni nonostante l'assenza di Maino, non disponibile per un problema fisico (dovrebbe saltare anche Agrigento). Per buona parte del match tutto è filato secondo i piani: Pescara si è mostrata squadra matura, è andata avanti, ha amministrato il gap che aveva accumulato e l'ha incrementato fino alla doppia cifra. Poi un break della Soavegel nella seconda metà del quarto quarto ha vanificato il ben fatto e dato la possibilità ai padroni di casa di provare a vincere l'incontro, un'occasione ghiotta che Francavilla non si è fatta sfuggire.

Il primo quarto si apre con i più classici dei botta e risposta senza che nessuna delle due squadre riesca a prendere il sopravvento, ma negli ultimi due minuti Pescara piazza la zampata e, grazie a due triple di Grimaldi e Comignani intervallate da una penetrazione di Grosso, chiude sul +5 (12-17) i primi 10'. Da quel margine l'Amatori riparte per gestire il vantaggio e incrementarlo poco alla volta: la difesa, il contributo di tutti gli effettivi biancorossi e due canestri di Diener sono le chiavi per toccare il +12 (22-34 al 16') prima dell'ovvia reazione dei padroni di casa che li riporta sul -5 (29-34).

Il secondo tempo inizia sul +7 (32-39) per gli ospiti e, esattamente come in occasione dell'avvio di partita, le squadre si affrontano a viso aperto sbagliando molto e segnando poco. Nel corso del terzo quarto Pescara pur smarrendo la via del canestro, riesce a difendere il proprio vantaggio dai tentativi dei padroni di casa e conclude il parziale ancora con due possessi pieni di distanza: 42-48. In avvio di ultimo quarto l'Amatori parte meglio degli avversari e sembra poter chiudere la contesa mercé le iniziative di Diener, Grosso e Di Carmine che riportano i biancorossi sul +12 (44-56 al 35'). Inaspettatamente una fiammata di orgoglio di Francavilla Fontana annulla quasi completamente il divario e ribalta la situazione: al 38' la prima tripla dei padroni di casa porta il punteggio sul 57-56 e regala al caldo pubblico presente un finale vibrante. Dopo i due punti di Grosso che riportano avanti i pescaresi, Trionfo colpisce ancora da dietro l'arco ma un tap-in di Mlinar riequilibra la contesa lasciando ai pugliesi l'ultima iniziativa. Il pallone finisce nelle mani esperte dell'italoargentino Raffaelli che gela l'Amatori mettendo il canestro che vale il conclusivo 62-60.

Una vera e propria doccia fredda per Pescara che ha avuto a lungo il pallino del match ed ha messo in chiara difficoltà una squadra in salute che arrivava da tre vittorie consecutive. La pallacanestro è però questa, si può vincere e perdere all'ultimo tiro e poco importa se in precedenza sei sempre stato ad inseguire oppure hai condotto con uno, dieci o venti punti di vantaggio. Adesso è meglio lasciarsi alle spalle l'amarezza della sconfitta e prendere ciò che di buono visto in Puglia per convogliarlo nei prossimi due impegni: ad Agrigento giovedì 29 alle ore 20:30 e in casa contro Bisceglie domenica primo aprile.

Fabio Carusi - Addetto Stampa Pallacanestro Pescara

MONCADA SOLAR AGRIGENTO - DUE ESSE MARTINA FRANCA 95-83   (26-24, 18-14, 26-19, 25-26)

 Arbitri: Caruso e Salustri (Roma)

 Note: 

Non ci sono soste o alternative per i giocatori della Fortitudo Moncada Agrigento che, senza tanto strafare e con pochi affanni, ha chiuso agevolmente la pratica Martina Franca. La formazione ospite, però, non ha demeritato ed il punteggio alto dimostra che i giocatori del Martina Franca non a caso si trovano in seconda posizione. In questa gara loro si giocavano le ultime possibilità di un aggancio al vertice ma ora, dopo il successo dei biancazzurri, il distacco è di ben otto punti e basta vincere il recupero col Pescara di giovedì prossimo alle ore 20 e 30 e la matematica certezza è assicurata. Ritornando alla gara i ragazzi del presidente Salvatore Moncada sono stati sempre in vantaggio con una progressione da fare spavento. Sei punti nel primo quarto (6-0 con Pennisi, Chiarastella e Mossi) conclusosi con un più due (26-24) grazie alle bombe da tre di Santiago Paparella (13-8) e Paolo Mossi (24-21) mentre gli ospiti hanno tenuto il filo con tiri da tre di Dip (19-18) e Torresi (24-24 con tre realizzazioni dalla distanza). Nel secondo quarto regna ancora il più perfetto equilibrio con la Fortitudo Moncada Agrigento che prima della sospensione lunga si porta a più sei (44-38) con una perla di Paparella quasi al suono della sirena che, di fatto, ha annullato il tiro da tre di Raskovic (41-38).

Al rientro dagli spogliatori David Pennisi porta i biancazzurri al momentaneo massimo vantaggio di più otto (46-38) che nel corso del parziale lievita a più 13 con un tiro da tre di Albano Chiarastella anche questo negli ultimissimi secondi. Nel corso del parziale, però, si sono distinta con tiri dalla distanza Michele Giovanatto (53-43), Emiliano Paparella (58-46) ed ancora Giovanatto (65-55). Per gli ospiti ancora Torresi si dispingue per la precisione (60-51). Nell'ultimo quarto cambia poco o niente in quanto il parziale, più o meno, è rimasto invariato. Albano Chiarastella raggiunge il massimo vantaggio di più 15 ad inizio di tempino (72-57). Poi gli ospiti rischiano parecchio dalla distanza ed accorciano a meno otto con Riccardo Bazzoli (75-67). La posta in palio è molto alta per rischiare e Paolo Mossi rida la carica (78-67) con tiro da tre mentre sul finire sale in cattedra Peppe Anello con un delizioso assist per Chiarastella (91-74) ed un canestro da sotto (93-74) che ha portato la squadra al massimo vantaggio di 19 punti. Poi un pò di melina mentre gli ospiti riducono il disavanzo con Raskovic e Dip (95-83). Poi l'apoteosi con il giro di campo dei giocatori che tenevano in mano la coppa Italia conquiistata e l'applauso del numeroso pubblico che abbiamo visto molto più vogliante delle altre gare casalinghe.

Gerlando Micalizio

TECFI GIUGLIANO - STELLA AZZURRA ROMA 57-79   (13-26, 23-40, 42-67)

 Arbitri: Stoppa (Polignano a Mare - BA) e Lucarella (Leporano - TA)

 Note: 

MEC ENERGY ROSETO - ITOP PALESTRINA 80-72   (14-13, 25-18, 26-17, 15-24)

 Arbitri: Santilli (Recanati - MC) e Ardone (Pesaro)

 Note: 

Scorrendo il roster prenestino si nota presto un intruso, il capitano Ricciardi, unico veterano in un gruppo composto completamente dai giovani del vivaio prenestino. Nella sequela di sfortunati inconvenienti si è aggiunto anche l’ex Alessandro Angeli, che potrà probabilmente riprendere solo dopo la sosta. Del Brocco è il primo a bucare la difesa arancio verde, Ricciardi quella di casa (2-2), Roseto punta subito sullo spettacolo provando tre alley-hoop in sequenza mentre Palestrina pur con un pò di sfortuna al tiro è concreta e resta a -2 (6-4, al 3°). L’allungo lo firma Gnaccarini dall’angolo, coach Cecconi chiama il time-out per riorganizzare la manovra. Sull’11-4 Ricciardi si inventa un canestro dall’alto coefficiente di difficoltà e completa il gioco da tre punti, ma lo imita Caruso firmando il +7. Palestrina sicuramente più fallosa al tiro, sbloccandosi solo a due minuti dalla sirena con Molinari e, a ruota, con Ricciardi (14-11); il tiro fortunoso dello stesso nr. 10 sancisce il -1 con cui si conclude il quarto.

Primi cambi per Palestrina, Brenda per Tabbi, Quartuccio per Molinari e Baroni per Nozzolillo. Quattro azioni rapide della Mec Energy stabiliscono presto il break di 8-0 che lancia i padroni di casa, mentre la Itop nonostante diversi palloni conquistati a rimbalzo non conclude un granchè (22-13). Al 13° gli ospiti ritrovano confidenza con la retina, prima con Baroni da tre, poi col solito Ricciardi. Omoregie, grande a rimbalzo, rompe anche la maledizione ai liberi e da lì a poco su una palla rubata il contropiede di Ricciardi restituisce in un amen il parziale e costringendo ora Francani alla sospensione (22-21). L’esperienza di Caruso e Fucek tiene a bada i laziali sostenuti anche dalla tripla di Quartuccio, e da quella meno abituale di Omoregie, tuttavia l’opera di Petrucci e Di Sante rende lo sforzo vano (35-29). Superbo ancora Ricciardi in entrata nell’ultimo possesso, meno la difesa prenestina che concede gli ultimi punti a Fucek (39-31): vantaggio secondo pronostico ma non sfigura la squadra di Cecconi.

Non fatica Roseto a prendere finalmente il largo (45-31), serve la linea della carità invece a smuovere la Itop che paga soprattutto in difesa. Il buon momento degli abruzzesi è confermato dalla prima bomba dello specialista Gallerini (52-36), risultato eloquente che mostra con maggior chiarezza il diverso tasso tecnico e fisico in campo. In campo aperto Mec Energy in controllo del match, solo la tenacia proverbiale dei ragazzi in maglia arancio verde tiene un pò di imprevedibilità alla contesa. Del Brocco regala al pubblico pure due stoppate, lodevole anche l’azione personale di Molinari con un distacco che si aggira da diversi minuti sui 15 punti. Il terzo quarto va in archivio con tre punti di Gallerini, i due di Omoregie e un’azione insistita nell’area rosetana che poco prima della sirena non chiude ulteriormente il margine (65-48). Il 19° rimbalzo di Omoregie porta a 50 Palestrina, i prenestini ribadiscono ancora una volta di non voler mollare e si portano 65-54 con l’incursione di Nozzolillo corredata da tiro aggiuntivo.

Roseto deve ancora rimandare i festeggiamenti anticipati, subendo lo scippo di Baroni che va a depositare un onorevole -9 (67-58). Il play si ripete pochi istanti dopo ma viene fermato dal fischio della Ardone, si riscatta subendo un ingenuo sfondamento di Del Brocco e al 34° con Roseto che ha già speso il proprio bonus il risultato è sul 71-58: Petrucci e Caruso da sotto. Nozzolillo arma la mancina per ripristinare il -10, Ricciardi che non è da meno va a segno per il 73-66, a tre minuti dalla fine delle ostilità c’è ancora da sudare per la Mec Energy. Può addirittura recriminare nel finale Palestrina, discutibili falli a Baroni ancora più pesante quello comminato a Ricciardi che aveva nel frattempo siglato il 75-70 con possibile aggiuntivo. Elia sfrutta il favore sparando da tre, prenestini che se la vogliono giocare fino in fondo e lo dimostra l’ennesima recuperata di Baroni: 78-72. Onore allo spirito mostrato dal baby Palestrina che chiude l’incontro 80-72, con pochi rimpianti e più luci che ombre.

Ufficio Stampa Palestrina Basket