ITALCOM CAMPOBASSO - MEC ENERGY ROSETO 70-71   (24-22, 17-18, 7-12, 22-19)

 Arbitri: Borrelli (Cercola - NA) e Perrone (Napoli)

 Note: 

AMBROSIA BISCEGLIE - MONCADA SOLAR AGRIGENTO 60-77   (19-16, 16-14, 10-20, 15-27)

 Arbitri: Tammaro (Giffoni Sei Casali - SA) e Pagano (Scafati - SA)

 Note: 

La capolista Agrigento non lascia scampo ad un’Ambrosia lucida e agguerrita nella prima frazione, imprecisa e nervosa dopo l’intervallo. Reduci da 3 successi di fila, i nerazzurri tengono testa alla corazzata del girone guidando il punteggio fino al tremendo break avversario nel cuore del terzo periodo che “spacca” il confronto. Lo starting five biscegliese è composto da Desiato, Nardin, De Falco, Sergio e Storchi, mentre gli ospiti replicano con Paparella, Mossi, Di Viccaro, Giovanatto e Pennisi. Punteggio basso ed errori su ambo i fronti caratterizzano l’avvio (5-5 al 5’), poi la sfida prende quota ed i punti di Carrichiello dalla lunetta sanciscono il +3 di Bisceglie alla prima mini interruzione. In apertura di secondo quarto due canestri di Ambruoso seguiti dalla penetrazione di Carrichiello valgono il +9 del quintetto di casa (25-16). Agrigento rimonta con prontezza ed una tripla di Di Viccaro ristabilisce la parità a quota 27.

L’Ambrosia abbozza un nuovo strattone e, al rientro, due triple di Ambruoso e Desiato ratificano il massimo vantaggio per la squadra di Ciracì (41-31). A questo punto Agrigento rompe gli indugi confezionando uno straripante parziale di 0-17 nel segno di Mossi, Paparella e Birindelli (spietati dall’arco dei 6,75) che vale il sorpasso regalando il +5 ai siciliani allo scoccare del 30’. Bisceglie prova con le unghie a restare in scia ma deve fare i conti con uno scatenato Mossi, indiscusso mattatore del confronto con 28 punti, inesorabile nel punire gli avversari dalla lunga distanza (7/10). Il divario a favore della Moncada lievita progressivamente nella frazione finale, malgrado la prematura uscita per falli di Birindelli e Pennisi, regalando un epilogo in surplace corredato dal massimo vantaggio firmato dal pimpante Di Viccaro (57-76). All’Ambrosia non resta quindi che meditare su una sconfitta “indolore”, alla luce dell’eccellente caratura degli avversari, con l’obiettivo di riprendere subito la propria marcia nella trasferta di domenica prossima a Campobasso.

Ufficio stampa Ambrosia Basket Bisceglie

INNOTEC POTENZA - PASTA GRANORO CORATO 84-75   (22-16, 43-31, 62-53)

 Arbitri: Cannoletta (S.Nicola La Strada - CE) e De Prisco (Nocera Sup. - SA)

 Note: 

Una convincente Granoro Corato esce sconfitta dal PalaPergola di Potenza nell’anticipo della venticinquesima giornata di campionato ma può ritenersi soddisfatta, risultato a parte, per quanto espresso sul campo. Una prestazione incoraggiante per il futuro, soprattutto per la determinazione e la voglia messe in campo al cospetto di un avversario che naviga nei quartieri alti della classifica. Priva di Scorrano, non convocato in questa gara per motivi disciplinari, la squadra di coach Mangione ha potuto comunque contare sull’eccellente prova del reparto esterni, come testimoniato dalle ottime prestazioni di Ferilli (top scorer della serata con 16 punti) Serazzi, Vaiani e Clemente. La Innotec Potenza di coach Miriello è riuscita invece a prevalere soprattutto sotto le plance con la classe di Davide Serino, il miglior giocatore del torneo stando alla classifica per valutazione.

Neroverdi pienamente in partita per tutto l’arco dei quaranta minuti, bravi a restare compatti anche quando i padroni di casa allungavano con un vantaggio sulla doppia cifra. La rimonta dell’ultimo quarto portava la squadra coratina fino al -4 a due minuti dalla fine prima di venire punita dagli episodi degli ultimi istanti del match. Serviva una reazione dopo la partita da dimenticare nel derby con Bisceglie e il gruppo di coach Mangione ha risposto con carattere e consapevolezza dei propri mezzi. E’ mancato solo il risultato ma nulla è compromesso nella griglia playout. La Granoro tornerà subito al lavoro per preparare al meglio il recupero della gara a Rieti mercoledì 29 Febbraio.

Ufficio Stampa A.S. Basket Corato

SOAVEGEL FRANCAVILLA F. - LIOMATIC REGGIO CALABRIA 70-65   (13-20, 14-22, 19-11, 24-12)

 Arbitri: Bonfante (Lonigo - VI) e Balducci (Valvasone - PN)

 Note: 

A metà gara nessuno avrebbe scommesso sulla vittoria della Soavegel apparsa per due quarti impacciata e troppo imprecisa al cospetto di una delle formazioni più accreditate del girone C. Ma una grande prova di orgoglio dei ragazzi di coach Olive hanno permesso di strappare ai calabresi una vittoria che ha dell’incredibile con una seconda parte di gara da incorniciare. I primi due quarti di gara come detto sono in mano alla squadra ospite con i biancazzurri che soffrono la presenza dei lunghi nero arancio nell’area pitturata; in fase offensiva peraltro le percentuali realizzative, contrariamente all’inizio gara della partita di domenica scorsa, sono molto basse. Conseguenza di tutto ciò è un eloquente +15 per la Viola Reggio Calabria al rientro negli spogliatoi per il riposo lungo.

Ma al rientro in campo il pubblico avverte che i propri beniamini sono rientrati sul parquet con un piglio diverso; comincia a funzionare bene la fase difensiva con i buon innesti dei nuovi Polonara e Raffaelli nonché di Menzione, Labate e Ferrienti; al resto ci pensa uno stratosferico Mauro Stella autore di una supergara con 35 punti e 42 di valutazione complessiva. La squadra di casa sospinta dal caloroso pubblico via via accorcia lo svantaggio fino ad arrivare a 1’ 30” dalla fine all’inaspettato vantaggio ad opera di Stella infallibile dalla lunetta. Nell’ultimo minuto la Viola tenta di ricorrere al fallo sistematico ma i biancazzurri ormai hanno preso piena fiducia e non sbagliano con Stella e Raffaelli. Al suono della sirena fra il tripudio dei tifosi il tabellone segna 70-65 con i biancazzurri che realizzano una vera e propria impresa aggiudica dosi meritatamente i due punti in palio.

Bruno Passaro addetto stampa Soavegel Basket Francavilla

Due volti.Una partita a doppia marcia per la Liomatic.Apparsa caparbia e determinata nella prima parte del match, troppo frettolosa e poco incisiva nella seconda parte di gara. Una sconfitta che non fa bene alla classifica della Viola,adesso quarta in solitudine a quattro punti dal secondo posto detenuto dalla prossima avversaria, il Martina Franca. La gara inizia nel migliore dei modi per la Liomatic.Primo quarto autoritario e vincente. Il primo punto del match lo segnerà Agosta ai liberi. Il primo sorpasso,invece,lo firma Francesco Ferrienti. Una tripla di Zampogna porta avanti gli ospiti.Ingrosso e Trionfo riscaldano la mano dalla lunga(5-7). La Viola appare più tonica.Paparella prima(dalla lunga) ed Ingrosso da sotto firmano il mega break calabrese. Reagirà Stella dai liberi(7-14) ma è la Viola che fa la partita. Il primo quarto si avvia verso la fine dei giochi.Gambolati firma il più dieci ma, Stella conferma un brutto trend dei nero-arancio: ancora un canestro realizzato sulla sirena(13-20). Proprio Stella,l’unica vera costante del match, si ripeterà,sempre dalla lunga per il meno quattro Francavilla. Gli ospiti, però, reagiscono nell’immediato e ritornano sul più dieci con Grasso e Gambolati. Coach Bolignano con coraggio continua il trend della sua gestione ruotando tutti gli effettivi: in campo anche il giovane promettente Fernando Luis Marengo. Il secondo quarto è tutto per Stefano Potì che realizza con grinta dimostrandosi l’autentica rivelazione del roster reggino: roster ricco di sorprese che, confermerà comunque le performance di un Caprari super. La Viola chiuderà all’intervallo lungo con una tripla fantastica di Stefano Zampogna.

Nel terzo periodo, dopo una prima fase di studio con la Viola che terrà a bada gli avversari,Lucas Raffaelli ed uno straordinario Stella proveranno a riportare Francavilla in gara.(44-51). Il meno cinque lo realizzerà ancora Raffaelli(46-51). La Viola fa fatica.Agosta si fa sentire con ripetute stoppate ma è Francavilla la squadra in crescita.Il terzo periodo terminerà 46 a 53. L’ultimo periodo inizia bene ancora per Francavilla.La Viola soffre ed ancora Raffaelli firmerà il nuovo meno cinque(48-53). Reggio rialza la testa ancora con Agosta per il più sette.(48-55).Polonara ed ancora un indomito Raffaelli porteranno Francavilla sotto di tre(52-55) diventati due punti dopo qualche attimo. Ci penserà Caprari a far rialzare la Viola dalla lunghissima(53-58),la gara diventa un’autentica battaglia perchè Labate risponderà immediatamente al fuoco 56-58. Il pareggio? Arriverà a 2.15 dal termine della gara con due liberi realizzati di Stella. A 1.30 la Viola mette un piede avanti con un libero di Zampogna ma, poco dopo, verrà sanzionato un fallo antisportivo ad Alessandro Agosta, fischio letteralmente decisivo. Due liberi e palla per Francavilla:i locali realizzano e passano in vantaggio ed a 1.21 dalla fine hanno addirittura il pallone per allungare. Il finale è convulso: Gambolati segna nuovamente il meno uno.Stella subisce fallo e realizzerà entrambi i liberi(66-63). Il finale sarà tutto per Francavilla che concretizzerà,ancora con Stella ai liberi.Serata da ricordare per il regista locale, trentacinque punti ed un mostruoso quarantadue di valutazione. Per la Viola,seconda parte di gara da rivedere che ha vanificato un inizio super.

da www.teambasketviola.it

AUTOSOFT SCAURI - TECFI GIUGLIANO 70-41   (26-12, 13-11, 17-10, 14-8)

 Arbitri: Barilani e Aprea (Roma)

 Note: 

L'Autosoft Scauri senza strafare batte 70-41 la giovane e generosa squadra campana. E incamera due punti preziosi arrivando così all'undicesima vittoria stagionale, la terza da quando sulla panchina laziale siede la coppia Fabbri-Pontecorvo. Con dieci partite ancora da disputare (4 in casa, 6 in trasferta) i biancazzurri puntano ai play off in compagnia di altre sette squadre raccolte in quattro punti. Contro il fanalino di coda Giugliano tutto è filato liscio, i delfini (assenti i convalescenti Valentino e Pignalosa comunque a referto) hanno imposto le proprie condizioni di gioco sin dalla palla a due (35-19 al 15', 64-33 al 35'). In doppia cifra per lo Scauri il centro Simone Bagnoli (21, 10/14 da due, 18 rimbalzi, 35 di valutazione) e il play Dante Richotti (16, 6/11 da due, 4/4 ai liberi). Dall'altra parte buona la prova di Pietroluongo (11, 5/6 al tiro) e Loncarevic (14, 2/4 da tre, 8 rimbalzi). Adesso viene il bello. Nello spazio di dieci giorni la formazione laziale sarà impegnata in tre trasferte di fila: Palestrina (01/03), Corato (04/03) e Bisceglie (11/03).

Ufficio Stampa Basket Scauri

PALLACANESTRO PESCARA - DUE ESSE MARTINA FRANCA 75-92   (23-17, 16-28, 17-32, 19-15)

 Arbitri: Marota (San Benedetto del Tronto - AP) e Callea (Porto Torres - SS)

 Note: 

Ha iniziato bene l'Amatori contro la Due Esse Martina Franca: convinta, concentrata, tenace e capace di alternare soluzioni interne a quelle esterne. Dopo 3' il coach ospite aveva già chiamato un primo timeout per fermare il parziale biancorosso (11-2) ed a fine primo quarto Pescara era stata capace di segnare 23 punti alla miglior difesa del campionato grazie a 10' di alto livello. I sei punti di margine accumulati (23-17) hanno mantenuto avanti i padroni di casa per oltre metà del secondo quarto, poi i canestri di Bazzoli hanno siglato il sorpasso e da lì in poi Martina Franca non si è più voltata. Chiuso il secondo quarto sul punteggio di 39 a 45, la Due Esse nella ripresa è entrata sul parquet per giocare la sua pallacanestro ed è riuscita a farlo nel miglior modo possibile grazie anche a percentuali al tiro altissime. L'Amatori invece non è riuscita a replicare il trend positivo del primo tempo ed ha pagato a caro prezzo gli errori commessi.

A prescindere dalla precisione e dalla bravura dei pugliesi, trentadue punti subiti nel terzo quarto sono molti, troppi per provare anche solo ad impensierire gli avversari nell'ultima frazione. Il gap di 21 punti (56-77) accumulato al 30' si è confermato un ostacolo insormontabile e il quarto periodo è stato giocato solo proforma fino al conclusivo 75 a 92. Archiviata la sconfitta con Martina, Pescara scenderò in campo sabato 3 marzo alle 18:30 a Giugliano in Campania contro la Tecfi fanalino di coda ed ancora a corto di vittorie. Se il calendario non avesse avuto stravolgimenti l'Amatori si sarebbe fermata fino al 22, invece giocherà altre due volte: l'otto marzo a Potenza alle 21 e il 18 marzo in casa contro Reggio Calabria.

Fabio Carusi - Addetto Stampa Pallacanestro Pescara

STELLA AZZURRA ROMA - ITOP PALESTRINA 81-77   (19-15, 19-18, 19-16, 24-28)

 Arbitri: Degobbis (Trieste) e Gagno (Spresiano - TV)

 Note: 

Ancora una volta nel momento chiave problemi di formazione per la Itop che si presenta così a Roma pure senza Lorenzetti. Una sfida contro la “Under 21″ della Stella Azzurra tutta all’insegna dei giovani, onorato il minuto di silenzio si parte e per Palestrina c’è la novità Tabbi (per lui due falli troppo punitivi) e il vantaggio firmato Riva dopo una sua schiacciata non convalidata. I ritmi sono alti ma le percentuali ancora basse, nessuna riesce ad approfittare degli errori altrui e dopo il botta e risposta la Stella è sul 6-5 al primo time-out. Per Riva però nuovo problema alla spalla e per Palestrina la strada si fa davvero irta, in coincidenza col primo vero allungo di casa (10-5). Come nelle previsioni falli a go-go, e frequenti viaggi in lunetta (14-7 Criscimanni), inerzia ancora a favore dei romani che doppiano in un’altra occasione gli avversari e subiscono nel finale il parziale recupero arancio verde targato Nozzolillo, Brenda e Ricciardi (19-15). Tiro libero dopo l’altro si arriva al 12° sul 26-18, non succede nulla per due lunghi minuti, noia interrotta dal quinto fallo di squadra prenestino e dal gioco da tre punti realizzato da Ricciardi (27-21). Fall imperversa in attacco, Brenda gli risponde da par suo e Palestrina è ancora in vita (29-24), il lungo di casa inanella un’ennesima schiacciata e l’Arena Felici è in fermento. La riscalda ancora il terzo fallo di Fall e il tecnico che permette agli ospiti di risalire la china a -4. Omoregie pone i suoi ad un possesso di distanza, ma all’intervallo si continua a guardare la schiena dell’avversario: 38-33. Ricciardi a quota 16 con discreta prova del resto del gruppo, nonostante qualche tiro invitante non sfruttato.

Arriva nel secondo tempo la prima tripla della serata, la mette Nozzolillo che da il là allo spunto ospite che vale il 40-40, dopo un lungo inseguimento. Ricciardi manca il sorpasso con due entrate consecutive sfortunate, Palestrina perde anche il possesso per gli otto secondi e allora la Stella Azzurra torna a guidare con D’Ascanio. Itop, anche stavolta, oberata di falli e un pò in affanno, ci pensa Tabbi a svegliarla (46-43). Spada di Damocle rappresentata dai falli che incombono sulla squadra della Cecconi, i romani sono invece esentati e non mollano il comando, seppur minimo: 50-49. Ultimo giro di lancette che muove solo il punteggio dei capitolini, scatto che sigla il 57-49. Computo falli commessi nel quarto 12-1 per la Itop.

Brenda (monumentale) e compagni non si danno per vinti, ottengono finalmente un fallo a favore dopo dieci minuti e Ricciardi ne infila solo uno (57-54). Respinto pure questo assalto, la Stella Azzurra riallarga la forbice: sei punti in fila, interrotti solamente dal viaggio in lunetta di Ricciardi, 63-55. Si va verso la fase decisiva e accade di tutto. Molinari raggiunge il quarto fallo, e alzando la mano per accusarsene si vede fischiare pure il tecnico che lo spedisce fuori causa, e non bastasse analogo trattamento per Omoregie, quinto fallo e successiva espulsione addirittura per il calcio dato al gommapiuma. Qui Palestrina costruisce una piccola favola, sotto di 14 a due minuti dalla fine fa quadrato e sputa il sangue sul parquet. Pazzeschi Basanisi e Nozzolillo tra conclusioni azzeccate e palloni rubati, il basket sa regalare certe emozioni, sono ancora sei i punti di distacco a meno sessanta secondi dalla fine.

Brenda segna da sotto, sulla rimessa pasticcio punito dalla tripla di Quartuccio che subisce anche fallo. L’aggiuntivo non va e non andrebbe nemmeno tra le note la presenza di persone dietro il canestro se non fosse che dall’altra parte su analoga situazione la sprovveduta coppia arbitrale, con tanto di sportiva sollecitazione della panchina di casa, si premuri di allontare un (uno) sostenitore prenestino reo di disturbare Rodriguez. Ma la Itop c’è, Basanisi fa saltare l’uomo e insacca pure la bomba del pari tra l’esultanza rabbiosa dei suoi. Tutto da decidere, D’Ascanio fa percorso netto ai liberi ed è +2, sulla rimessa ospite arriva la “perla” che nega l’ultimo possesso, un vago fallo di linea con una punta di un piede che lancia i titoli di coda, la Stella Azzurra ringrazia e chiude la pratica. Pratica archiviata con 50 tiri liberi a favore, 39 falli fischiati agli arancio verdi usciti decimati e tra le lacrime, un anno dopo la grottesca Palestrina-Matera che oltre il danno vide pure la beffa delle due giornate al PalaIaia, la designazione di Degobbis sembra non essere particolarmente fortunata per la città del Pierluigi.

Ufficio Stampa Palestrina Basket

BCC AGROPOLI - BBC GROUP BERNALDA 95-89   (23-13, 24-17, 21-21, 11-28, 16-10)

 Arbitri: Grigioni e Caruso (Roma)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Resta imbattuta tra le mura amiche la compagine agropolese che batte la temibilissima Bernalda facendo un importante passo in avanti in classifica, 95 - 89 il risultato finale dei ragazzi di coach Maria. Partita in discesa per la Bcc Agropoli Quattroemme il primo tempo e´ senza storia e la Cestistica Bernalda che invece fatica tremendamente a trovare i giusti equilibri: i bianco-blu´ sono letali con Stijepovic (21 punti T2 10/12 83%) e Di Capua (27 punti T2 5/8 63% T3 3/7 43%), fissano il punteggio all´´intervallo sul 47-30,(+ 17). Si ritorna in campo dopo il riposo lungo, ed e´ sempre l´Agropoli a menare le danze toccando anche il piu´ 20 68-48 chiudendo il terzo quarto sul piu´ 17, finale 3Q 68-51. ll 4Q ha dell´incredibile: Bernalda piazza un assurdo parziale di 11-28, con 11 punti di un Longobardi (al 36´ uscito per 5 falli) ai limiti della perfezione, e ribaltano la partita. Un libero di Giuffrida da il vantaggio, 77-79 quando mancano 17 Secondi al termine, poi Di Capua riporta in parita´ l´Agropoli 79-79 e si va all´over time. Nei cinque minuti finali l´Agropoli, pur priva di Ciampi e capitan Palma, guidata da un Di Capua lucido in cabina di regia e´ uno Stijepovic preciso nel tiro riesce a fare sua la partita, per la BCC Agropoli Quattroemme sono due punti di valore, perche´ ottenuti ai danni di una diretta concorrente alla salvezza.

Ufficio stampa BCC Agropoli