SPORT´S SCHOOL PESARO - MIA PANNELLI COSTA MASNAGA 56-54   (15-12, 28-20, 41-34)

 Arbitri: Nania (Perugia) e Mambelli (Forlì)

 Note: Cinque falli: Pentucci.

Non basta un´altra prestazione tutto cuore per le nostre ragazze, beffate ancora in volata nel finale in terra marchigiana. Che la fortuna non fosse ancora girata, si era già capito alla vigilia: rientrata infatti Gerosa perdevamo Molteni inchiodata a letto con 39 di febbre. Nonostante tutto abbiamo giocato davvero una bella gara, forse non per qualità, ma sicuramente per quantità, energia e voglia di combattere.

Iniziamo avanti, ma Pesaro risponde colpo su colpo. Dominiamo a rimbalzo su entrambi i lati del campo con Turri e Galli, ma non riusciamo a finalizzare il dominio sulla gara. Nel secondo quarto siamo sempre noi a fare e disfare, regalando alle biancoazzurre il 19-14 per poi rifarci sotto 19-18 con la tripla di Fumagalli. Con l´ingresso di Beccalli a darci nuove energie produciamo davvero una mole impressionante di gioco: riusciamo a prendere anche 6 rimbalzi d´attacco in 2 azioni senza trovare punti e così le veniamo puniti prima con i liberi del 25-20 e poi con una tripla rasoterra di Lobuono proprio prima dell´intervallo. Vantaggio davvero immeritato, ma figlio del 3/11 ai liberi e di un 1/14 al tiro pesante non da noi.

Proviamo a rincuorarci ed insistere con Turri , ma sulle solite banali palle perse, inneschiamo Pesaro che dal 32-28 si porta 39-28. Ancora Turri ci sblocca e con Fumagalli chiudiamo a -7 al 30´. L´ultima frazione ci ridà subito fiducia con un incoraggiante 0-4 firmato da Galli eTacchini che poi al 33´ trova il sorpasso 43-44. Sbagliamo anche un contropiede, ma siamo lanciati da un parziale di 2-10. Rimette testa avanti pesaro, ma Beccalli, Longoni e Tacchini rispondono alle iniziative di Pisoni e Federici. A 3´ dal termine rifiniamo sotto di 2, ma Longoni ruba e viene fermata con un chiaro antisportivo. Troviamo un libero, ma poi gestiamo male per 3 volte la palla del sorpasso e in contropiede Terenzi trova il canestro del 55-52. Ancora Longoni a 40´´ dalla sirena trova con il rimbalzo d´attacco il -1. Riusciamo a costruirci anche stavolta la palla per il sorpasso, ma non riusciamo a concretizzare e così ci sfugge ancora dalle mani un´occasione che ci eravamo davvero meritati.

Dobbiamo rincuorarci al più presto: mettiamo davvero un gran cuore e un grande impegno in campo, ma abbiamo bisogno di trovare vittoria e appagamento. Finalmente ritorniamo tra le mura di casa dove sarà di turno Pescara. Avremo bisogno di tutto il calore disponibile, perché questa squadra merita davvero di raccogliere qualcosa di più.

da www.basketcostaweb.com

COR.PRO. PESCARA - MACRO VAL D´ARDA 45-57   (10-13, 16-29, 35-43)

 Arbitri: Pierantozzi (Ascoli Piceno) e Collesi (Pesaro)

 Note: Tiri liberi: Pescara 12/20, Val d'Arda 9/21.

Quando s'incontra una squadra di elevata caratura tecnica, che si trova a far parte di una poule retrocessione solo per la sfortuna che l'ha bersagliata nella prima parte della regular season, in un girone del centro nord di tutto rispetto, appartenente ad una regione, la Lombardia, dove di basket se ne mastica tanto, o si realizza quella che poi viene definita un'impresa, oppure è già tanto saper reggere il confronto. Le brave ragazze della Cor.Pro. Adriatica, pur non giocando una delle loro migliori partite, riescono a limitare i danni restando in partita fino al terzo quarto sul 35-43.

Dopo una partenza alla pari, in cui solo un'eccezionale imprecisione dalla corta distanza impedisce alle abruzzesi di concretizzare un vantaggio che sarebbe stato meritatissimo, la superiorità delle lombarde emerge inesorabile. Difesa ordinata e senza affanni, ottima circolazione di palla, elevata precisione nei tiri da ogni posizione, compattezza ed efficacia sotto le plance e, al di sopra di tutto, un gioco in attacco ordinato con conclusioni mai forzate. Le Verdazurre Adriatiche cercano di opporre il loro gioco veloce ed arrembante ma con scarsi esiti nei primi due quarti, meglio nel terzo parziale.

Fortunatamente alla sconfitta del team pescarese anno fatto eco le sconfitte del Campobasso in casa contro il Civitanova (68-75) e del Costa Masnaga battuto a Pesaro a fil di sirena (56-54). Campobasso e Costamasnaga sono sempre a zero punti in coda alla classifica, mentre la Cor.Pro. Adriatica ha in carniere i due punti della vittoria esterna a Campobasso della scorsa settimana. Davanti il Pesaro, al terzo posto, con due vittorie e la coppia Civitanova-Val d'Arda con tre vittorie su altrettante partite.

da www.adriaticabasketpescara.it

WOMEN´S BK CAMPOBASSO - FE.BA. CIVITANOVA MARCHE 68-75   (8-18, 24-39, 48-56, 67-67)

 Arbitri: Cardano (Roma) e Taliani (Rieti)

 Note: Dopo un tempo supplementare. Spettatori 100 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Women's 25/57 (44%), Civitanova 25/52 (48%). Tiri da tre: Women's 1/8 (13%), Civitanova 3/12 (25%). Tiri liberi: Women's 15/32 (47%), Civitanova 16/35 (46%). Rimbalzi: Women's 31 (Montese 10, Lelli, Ciminelli e Babino 6), Civitanova 41 (Serani 14, J. Trobbiani 8, Capodicasa 7). Cinque falli: Montese, Lelli, Iannitto, Serani.

La Women's Basket Campobasso deve accusare l'ennesima delusione, uscendo sconfitta per la terza volta dopo aver caombattuto fino in fondo ed aver avuto anche la possibilità di vincere. Il Civitanova Marche, al contrario, porta a casa il terzo successo su tre gare giocate e continua la sua corsa verso la salvezza. Questa volta le molisane perdono con più di un punto di scarto, ma alle avversarie occorre un tempo supplementare per aver ragione delle giallonere, che giocano senza Giugliano e sono ancora una volta autrici una partenza "ad handicap", che le costringe a giocare tutto l'incontro cercando di recuperare un gap che alla fine del primo quarto di gioco è di dieci lunghezze e che culmina con le quindici dell'intervallo lungo. Un notevole sforzo, dunque, per recuperare lo svantaggio, sforzo che inevitabilmente viene pagato nelle fasi decisive della partita, quando la lucidità è inversamente proporzionale alla stanchezza accumulata nei minuti precedenti e fa compiere scelte sbagliate: a dodici secondi dal quarantesimo col punteggio in parità e la palla per vincere in mano, si poteva fare decisamente meglio rispetto al tiro da tre di Lelli, che tiratrice da tre non è e sbaglia la conclusione che avrebbe poturo consegnare il primo - meritato - successo alle campobassane e che invece manda la gara all'overtime.

Una lunga corsa ad handicap, si diceva. Non solo per la partenza sciagurata del match, ma anche - come detto - per il fatto di giocare senza la Giugliano, cosa che permette al coach marchigiano di concentrare tutte le sue attenzioni su una Ciminelli che è costantemente raddoppiata, ma anche triplicata, dalle avversarie oltre ad essere poco tutelata dalla pur valida coppia arbitrale, anch'essa protagonista di una partenza "dormiente" ma poi brava a prendere in mano le redini della partita impedendo che si trasformi in un match di lotta libera, come sembra spesso nei primi due quarti di gioco, caratterizzati da una grande battaglia (sempre leale) in campo e - per l'appunto - dal metro piuttosto permissivo della coppia in grigio. Le ospiti, come detto, scappano via nel primo periodo, con la sola Fortugno che tenta di arginare l'emorragia con i suoi sette punti sugli otto totali di una squadra che soffre a rimbalzo e sbaglia conclusioni anche banali in attacco. Civitanova vive sulle giocate del duo Giampietro-Capodicasa e - come detto - all'intervallo lungo ha il match tutto nelle sue mani con i quindici punti di scarto che sembrano aver già scritto la parola fine.

E invece nella sua seconda parte la gara gira completamente: coach Di Martino comanda la zona e le molisane cominciano la lenta rimonta, arrivando una prima volta a -8, tornando con lo svantaggio in doppia cifra ma chiudendo la terza frazione con un bel canestro da tre sulla sirena di un'ottima Valentina Iannitto, che replica il suddetto -8. Comincia così un quarto periodo emozionante, nel quale - con Ciminelli sempre braccata dalla difesa ospite - è Fortugno a condurre la sua squadra, come già nel periodo precedente. La numero sei di casa realizza il -2 (56-58) prima del canestro della parità messo dentro da Lelli con un bel movimento in post basso. Da qui in poi è match punto a punto e lotta a suon di canestri fra Giampietro e Fortugno. Si arriva agli ultimi secondi, con Fratini che fa 65-64, Ciminelli che porta davanti la Women's, Giampietro che controsorpassa e la stessa Ciminelli che segna il libero del 67-67. La palla è delle marchigiane, ma Capodicasa commette un'ingenua infrazione di passi che potrebbe costare la partita alle sue compagne; ma - come detto all'inizio - nei dodici secondi finali alle campobassane manca la lucidità necessaria per vincere. Si va all'overtime, che inizialmente rispecchia l'equilibrio del quarto periodo ma poi - in concomitanza con l'uscita per falli di Lelli, ultima lunga rimasta a coach Di Martino dopo le analoghe uscite di Iannitto e Montese - va tutto dalla parte delle ospiti, che pur sbagliando tanto dalla lunetta chiudono con due punti meritati e con un +7 che è margine forse troppo ampio per quello che hanno detto i quarantacinque minuti di partita.

Vittorio Salvatorelli