MARVECS GAETA - APPIA NUOVA SAN CESAREO 92-80   (20-24, 48-45, 72-62)

 Arbitri: Persia e Foresti (L'Aquila)

 Note: 

Dopo la sconfitta in casa della Lazio, il Serapo Gaeta riprende la sua corsa nei piani alti della classifica superando al PalaMarina il fanalino di coda Basket San Cesareo che rimane solo in coda alla graduatoria a causa del concomitante successo del Collana Napoli. Vittoria conquistata grazie alla solita prova corale della squadra pontina, pronta a reagire ad un primo quarto ben giocato dagli ospiti che chiudono in vantaggio alla prima sirena, trascinati dal nuovo acquisto Bucci che ha avuto un ottimo impatto con il campionato. Nel secondo e terzo periodo però i padroni di casa escono alla distanza, mettendo in mostra un Naso in splendida forma e anche un super Zoboli, che non fa rimpiangere affatto l'uscita prematura di un Guida condizionato da tre falli commessi nelle prime battute. Alla penultima sirena il vantaggio della truppa di Iacozza raggiunge le 10 lunghezze, anche se nello staff casilino ci si lamenta per una certa imparità nei fischi arbitrali, come potrebbero dimostrare i soli 10 liberi tirati da San Cesareo contro i 28 avversari. Fatto sta che Gaeta nell'ultimo quarto mantiene la giusta concentrazione e porta a casa la sua 13° vittoria in campionato che le consente di stanziarsi al terzo posto in compagnia di Lazio e Aprilia, in attesa dell'insidiosa rasferta di sabato prossimo in casa di Santa Maria a Vico. Per San Cesareo invece in programma domenica un autentico spareggio-salvezza tra le propria mura amiche al cospetto di Monte di Procida.

Roberto De Simone - da basketincontro.it

CECILIA CONTIGLIANO - CO.GE. ANAGNI 67-79   (24-25, 39-47, 58-60)

 Arbitri: Meloni (Pisa) e Bernardini (Siena)

 Note: 

Rullo compressore questa Co.Ge. Anagni che al PalaSpes di Rieti conquista la sua undicesima vittoria consecutiva ai danni del Cecilia Autotrasporti Contigliano grazie ad una prestazione molto simile rispetto alle ultime uscite, fatta di intensità difensiva e concentrazione per tutti (o quasi) i 40'. I sabini non escono affatto ridimensionati, anche se in settimana il mercato non ha portato il tanto atteso pivot che potesse perlomeno sopperire alla temporanea assenza per infortunio di Cosentino. Anche i ciociari non possono disporre del proprio lungo Franzè (influenza), ma la voce grossa sotto i tabelloni la fa Perazzo, autore di 16 punti e soprattutto capace di catturare ben 19 rimbalzi.

Gli ospiti conducono quasi tutta al partita, sospinti anche da ottime percentuali da oltre l'arco e dalla super prestazione di Fontana. Nel terzo quarto però, complice anche un calo di concentrazione da parte di Anagni, i padroni di casa reagiscono e riescono addirittura a raggiungere un vantaggio di 8 lunghezze (58-50). A questo punto però la trupppa di Nunzi tira fuori come al solito tutto il carattere, piazzando un parziale di 10-0 che cambia immediatamente il risultato prima dell'ultimo periodo e soprattutto sposta l'inerzia dalla parte biancorossa. Negli ultimi 10' gli ospiti amministrano il vantaggio e portano a casa un successo che permette di affrontare la trasferta di Scauri con sufficiente tranquillità, per Contigliano invece altro test proibitivo a Riano contro la Lazio prima del rush finale per la salvezza.

Roberto De Simone - da basketincontro.it

LUISS ROMA - NUOVA LAZIO RIANO 74-57   (18-20, 32-30, 47-45)

 Arbitri: Belfiore e Scola (Napoli)

 Note: 

Dopo le ultime due sconfitte interne la Luiss ritorna a far valere la legge del suo palazzetto di Piazza Mancini, superando una Nuova Lazio Riano che invece rimedia la sua seconda sconfitta esterna consecutiva dopo quella di Umbertide. A dispetto del punteggio, partita estremamente equilibrata fino a oltre metà ultimo quarto e molto intensa dal punto di vista agonistico che gli universitari fanno propria con il solito carattere mostrato soprattutto nei momenti delicati della stagione (vedi le trasferte di Aprilia e Santa Maria a Vico) e trascinati da un ottimo Giambene, tornato in gran forma dopo la squalifica. Gli ospiti invece sono apparsi sottotono rispetto agli standard abituali, soprattutto nei loro uomini migliori, molto imprecisi da oltre l’arco e con poca fluidità in attacco.

Mancano i pivot infortunati di lungo corso, Menduto dopo l’operazione si spera di rivederlo in campo fra un paio di mesi, mentre Ciaffoncini continua il suo programma di recupero dal brutto incidente alla spalla. Polesello inoltre, com’era già successo a Ciampino, deve fare a meno anche di Urcioli che ha problemi al nervo sciatico, mentre Bocci non può disporre di Orabona, ma opta fin dalla palla a due per una zona che manterrà per gran parte dell’incontro. Inizio equilibrato, anche se i padroni di casa faticano a trovare le giuste soluzioni offensive e infatti per tutto il primo quarto i punti vengono dalla distanza con 6 bombe realizzate. La Lazio invece trova canestri interessanti, subito due bei movimenti simili di Stefano Piazza sotto canestro, complice anche una bassa intensità difensiva avversaria, e la schiacciata in contropiede di Stefano Spizzichini lanciato dal fratello Bruno (6-8) consiglia a Polesello di chiamare il primo time-out. L’interruzione però non dà gli effetti sperati visto che al rientro sul parquet la squadra di Riano raggiunge subito il massimo vantaggio (6-14) con lo scatenato Simone Spizzichini (che in seguito però si vedrà poco) e allora ci vuole l’ingresso in campo del cecchino Forzelin a inaugurare la serie di triple in combutta con Giambene (due a testa) che permette il sorpasso locale a -2’ dalla prima sirena (18-16), paradossalmente proprio da quando la truppa di Bocci si era messa a difendere a uomo. La Lazio allora torna a zona e ripassa a condurre nel finale di primo quarto per merito di una penetrazione di Pistorio e gli unici due liberi di tutto il periodo (solo 3 falli totali), realizzati da Stefano Piazza.

Nel secondo quarto gli universitari aumentano l’intensità difensiva mettendo in difficoltà gli avversari, anche se ovviamente calano le percentuali nel tiro dalla distanza, arma a volte usata in maniera esagerata. Alcune palle perse malamente, l’imprecisione ospite da oltre l’arco e le complicate soluzioni offensive, più due canestri quasi consecutivi divorati da Stefano Spizzichini contribuiscono al misero parziale di 4-4 della prima metà del periodo. Il primo sorpasso locale lo firma Bernardini da tre (25-24), poi un ottimo Vettorelli riporta dalla lunetta i suoi in vantaggio prima che il punto a punto di fine primo tempo non si concluda con un canestro di Lucci proprio sulla sirena, il più lesto di tutti a raccogliere una palla vagante in seguito ad un penetrazione errata di Simone Spizzichini.

La ripresa si apre con due liberi trasformati da Giambene causati probabilmente da un tecnico sanzionato alla panchina ospite durante l’intervallo poi, dopo un altro 2/2 dalla lunetta, stavolta di Giovinazzi, e una bella penetrazione di un opaco Scuotto (36-32), comincia un black-out da ambo le parti: la Luiss continua a sparare a salve da tre, mentre Bocci chiede ai suoi più movimento. Il risultato è un solo punto realizzato in oltre 4’ (da Giovinazzi) con Marini che sigla il primo canestro dal campo dopo essersi trovato il pallone tra le mani a rimbalzo offensivo e con la prima bomba laziale messa a segno da Stefano Spizzichini che porta la parità (37-37) a poco più di 3’ dalla penultima sirena. A questo punto sale in cattedra Giambene che con una splendida penetrazione sottomano e un gioco da 4 punti (43-40) infiamma il PalaLuiss, dopo che Pistorio dalla lunetta aveva siglato l’ultimo vantaggio ospite del match. La Lazio però non si scompone e reagisce immediatamente, anche se chiude il terzo quarto in svantaggio perché il fallo a rimbalzo offensivo di un Bruno Spizzichini particolarmente sottotono permette ad Adinolfi di firmare dalla lunetta il 47-45.

Nell’ultimo quarto la Lazio a sorpresa si presenta a uomo ma ritorna a zona quando anche Polesello decide per il cambio, dopo aver evitato con un time-out che un battibecco tra Giambene (che subisce un colpo fortuito vicino l’occhio) e Bruno Spizzichini degenerasse. La Luiss vola a +6 (53-47) con un bel contropiede firmato Bernardini e un positivo Mori, poi gli attacchi vanno in confusione contro le rispettive zone ma un antisportivo (esagerato) sanzionato a Vettorelli permette ad Adinolfi di andare in lunetta. Il pivot di casa non sfrutta la situazione con uno 0/2, ma sul possesso susseguente arriva una bomba di Giambene (56-49) di vitale importanza a – 4’ dalla fine. Il play universitario in seguito pesca con una magia Adinolfi sotto le plance e infine apre lo spazio a Lucci che con una bomba a -2’ 30” (61-52) mette una seria ipoteca sulla vittoria, dopo che Vettorelli aveva realizzato la seconda tripla di tutta la partita laziale. Il sipario sull’incontro lo cala definitivamente Simone Spizzichini da tre (canestro convalidato dagli arbitri dopo consultazione per un contemporaneo fallo in attacco sotto le plance), mentre nel finale ci sono da segnalare il quinto fallo di Adinolfi, quello di Pistorio con l’ingresso in campo del giovane Buralli e l’ultima bomba della partita realizzata da Forzelin, con i giocatori ospiti però già tutti fermi.

Roberto De Simone - da basketincontro.it

CAFFÈ PARTENOPE COLLANA NA - PHLOGAS CAMPOBASSO 84-63   (22-21, 36-32, 58-51)

 Arbitri: Marinelli e Ferri (Rieti)

 Note: 

Strepitoso Collana! La formazione allenata da Ciro Falasconi conquista una vittoria fondamentale per ciò che concerne la lotta alla salvezza, battendo al Palastadera l’Olimpia Campobasso con il punteggio di 84-63. Un successo che permette di agganciare ai napoletani di agganciare a quota 12 punti i molisani, e di lasciare finalmente l’ultima posizione in classifica, ora occupata da San Cesareo. Il Caffè Partenope, per poco non è riuscito a ribaltare a proprio favore la differenza canestri negli scontri diretti (all’andata Campobasso s’impose per 93-69).

Ma veniamo alla cronaca. Campobasso arriva a Napoli senza i lunghi Cefaratti e Ceparano, ma con la novità Stura in area pitturata. Il primo quarto procede sui binari dell’equilibrio, coach Falasconi è subito costretto a rinunciare a Izzo, condizionato da i falli, tocca allora a Max Guida e Varriale caricarsi l’attacco sulle spalle. Gli ospiti però rispondono colpo su colpo, grazie al solito Scotto, e all’ex Casagiove Pappacena. Dopo dieci minuti di gioco, il punteggio è di 22-21. Anche nel secondo quarto, l’equilibrio regna sovrano, il Collana pesca a piene mani dalla panchina, Pignalosa (9) e Vallone si fanno trovare pronti, e permettono ai padroni di casa di avere un minimo di inerzia all’intervallo lungo (36-32).

Alla ripresa delle ostilità, l’Olimpia schiera una zona 2-3, che dà qualche grattacapo ai locali. Ma l’empasse dura giusto qualche minuto, sale in cattedra Cristiano, che si erge a protagonista assoluto del terzo periodo. E’ proprio il pivottone ex Monte di Procida a firmare il break di 7-0, che permette al Collana di chiudere il terzo periodo sul 58-51. Negli ultimi dieci giri di lancette, gli uomini di Falasconi costruiscono il proprio capolavoro. La metà campo difensiva gialloblù diventa un Everest da scalare per i molisani, che provano ad arrampicarsi con il trio Scotto-Stura-Antonelli, ma vengono prontamente cacciati indietro. In difesa non si passa, Cristiano e compagni regalano la miseria di 12 punti agli avversari nel quarto finale, a fronte dei 24 segnati. A fare la differenza in attacco ci pensano un decisivo Nello Izzo, insieme all’hombre del partido, Giovanni Varriale, che conferma ancora una volta l’eccezionale stato di forma. Il Caffè Partenope domina e dilaga, per Campobasso è notte fonda. Coach Falasconi può sorridere, il Collana per la prima volta in stagione vince due gare di fila. La squadra finalmente c’è,lo spirito è quello giusto e la salvezza no è più una chimera. Nel prossimo turno si va ad Apriilia, impegno sulla carta proibitivo, ma il Collana di questi tempi è abituato a sorprendere, e sognare non costa nulla.

Vincenzo Di Guida

DIVEAL MONTE DI PROCIDA - AUTOSOFT SCAURI 67-77   (21-23, 39-40, 56-48)

 Arbitri: Mattioli (Potenza Picena - AP) e Vittori (Castorano - AN)

 Note: 

Se le partite quest'anno si fossero concluse al 3 quarto, la Virtus avrebbe sicuramente tanti punti in più da non trovarsi impantanata nei bassifondi della classifica. Ancora una volta fatale il quarto periodo, ed ancora una volta dopo una prestazione di rilievo dei ragazzi di Lamberti. Chiudere il terzo tempo sopra di 8 (56-48) ti fa certamente pensare che forse potresti portare a casa 2 preziosissimi punti contro una squadra di calibro sicuramente superiore come quella di coach Fabbri. Invece bisogna fare sempre i conti con quel maledetto quarto tempo che proprio non piace ai ragazzi montesi.

Bella partita! Le due squadre hanno disputato un incontro di grande intensità che tanto ha appassionato gli spettatori che hanno affollato l'impianto montese in ogni ordine di posto. I primi due quarti sono passati con il pathos del punto a punto; da una parte Damiao a dominare l'area pitturata e dall'altra un ritrovato Scotto di Perta a bucare la retina avversaria (ne griffa 22 alla fine). Gli equilibri saltano con gli ultimi due tempi; il terzo di marca Diveal che con un bel 17-8 sembra aver messo alle corde Scauri; tutt'altro! Gramajo e compagni mai domiti affrontano gli ultimi dieci minuti con il piglio della squadra di rango; spingono sull'acceleratore di una macchina visbilmente di grossa cilindrata e la velocità con la quale acciuffano e superano la Virtus (5:27) è veramente alta ; senza storia gli ultimi 5 minuti. Lo Scauri seppur con fatica porta a casa 2 punti che gli permettono di rimanere nella scia della capolista Anagni mentre il Monte di Procida è per forza già proiettato alla prossima trasferta di San Cesareo atteso dall'ennesima 'finalissima' contro una formazione anch'essa assetata di punti.

Ufficio stampa Virtus Monte di Procida

BIMAL UMBERTIDE - ST TEKNOCOSTRUZIONI APRILIA 51-62   (13-16, 21-38, 38-43)

 Arbitri: Comito e Suriani (Roma)

 Note: 

Se ancora c'erano dubbi a riguardo, da stasera è ufficiale che la Virtus Basket Aprilia è la più grande sorpresa del campionato. La truppa di Paciucci va a vincere con autorità in casa del Fratta Umbertide, in un palazzetto dov'era caduta Anagni all'esordio e dove ha perso anche la Lazio due settimane fa. C'è da dire però che si registravano parecchie assenze tra gli umbri, bomber Grilli è sempre fuori per infortunio come Nuti, Casettari e Caldari e a questi si è aggiunta anche l'indisponibilità del forte under Casuscelli, subentrato nel finale di gara ma poi subito riuscito per via delle sue precarie condizioni fisiche. I pontini però, che fra l'altro per tutto il secondo tempo devono rinunciare a Fanti causa una probabile distorsione alla caviglia, giocano da grande squadra, mettendo in mostra ancora una volta un ottimo Simonetti, giocatore ormai sempre più protagonista per questa categoria.

Dopo il sostanziale equilibrio del primo quarto, gli ospiti volano nel secondo, approfittando anche dei problemi di falli di Banello, e raggiungendo addirittura il +17 a fine primo tempo. Nella ripresa Aprilia entra sul parquet forse un po' deconcentrata, così i padroni di casa, trascinati dagli encomiabili Pascolini e Micheli, provano a rientrare in partita riuscendo ad arrivare a fine terzo quarto a -5. Negli ultimi 10' però la truppa di Paciucci amministra un vantaggio sempre superiore alle sei lunghezze e porta a casa una vittoria che ha il sapore di un raggiungimento anticipato dei play-off, risultato che potrebbe essere confermato nella sfida in programma fra una settimna ad Aprilia contro Collana. Per Umbertide invece nel prossimo turno la complicata trasferta di Viterbo chiude il ciclo di partite terribili dopo Anagni, Lazio, Santa Maria a Vico fuori casa e Aprilia oggi.

Roberto De Simone - da basketincontro.it

FONDERIE VITERBESI VITERBO - ENRICO CIAMPINO 61-65   (10-20, 36-38, 48-48)

 Arbitri: Carrus (Selargius - CA) e Solinas (Cagliari)

 Note: 

Terza sconfitta consecutiva per la Fonderie Viterbesi, che cede in casa 61-65 di fronte al Ciampino al termine di un match equilibrato. Alla fine per i gialloblu hanno pesato soprattutto i molti errori dalla lunetta e questa volta, purtroppo, la tripla finale tentata da Bargelli, che avrebbe potuto dare la vittoria, è finita sul ferro: d'altronde Viterbo in questa stagione aveva già vinto due volte a fil di sirena e non è che può sempre andar bene.

Nel consueto gelo del PalaMalè, la partita non era iniziata certo nel modo migliore: Ciampino va subito avanti 0-4 con due canestri di Simeone e dopo 2'10" Colaci deve abbandonare definitivamente il parquet per un infortunio alla spalla. Primo canestro viterbese al 4' con Gavassuti (2-4), ma di lì a poco gli aeroportuali allungano con un break di 0-9, portandosi in vantaggio 4-15. Viterbo non si sblocca in attacco, è troppo leggera a rimbalzo di fronte alla ben nutrita front-line romana e il primo quarto termina 10-20. Nonostante l'ingresso di La Torre, anche l'avvio del secondo quarto è tutto a favore di Ciampino, che con Mai, Simeone e Costantini raggiunge il massimo vantaggio di +15 (16-31). Coach Vandoni gioca allora la carta Cecchetti che, con un paio di canestri in rapida successione e alcuni falli subiti, è il protagonista della rimonta gialloblu, a cui sono da aggiungere una tripla di Bargelli e un'altra di Basili. La Fonderie risale a -1 (30-31) e a 30" dal riposo Basili aggancia Ciampino sul 36-36. Viterbo ha anche l'occasione di andare in vantaggio ma la spreca con un tiro troppo affrettato di Grilli e gli ospiti sfruttano bene i secondi rimasti per andare a canestro con Cinquepalmi: 36-38.

Secondo quarto nettamente migliore per Viterbo, ma dal terzo i punteggi tornano ad abbassarsi. Ciampino non vede il canestro per 4', ma la squadra di casa non va oltre il 42-38 con Cecchetti e Gavassuti. Gli avversari si mantengono in scia e grazie ai canestri di Mai tornano avanti nel finale di periodo 47-48, per poi subire il libero del pareggio di Basili: 48-48. Gli ultimi dieci minuti di gara si aprono con una tripla di Iannarilli (51-48), ma Ciampino risponde con un parziale di 0-5 firmato Costantini e Afeltra: 51-53. Bargelli innesta il turbo e impatta in penetrazione (53-53) al 3'. Al 5' va a segno La Torre, risponde Afeltra e poi ancora il pivot gialloblu: 57-55 a 3' dal termine. Con un libero di Mai, due di De Mattia e un canestro di Simeone, Ciampino si porta avanti 57-60 a 2' dalla fine. La Torre accorcia con un 1/2 dalla lunetta, ma poi Gavassuti fa 0/2 e spreca l'occasione di agganciare gli avversari. Lo stesso lungo però trova nell'azione successiva il canestro del 60-60. A 33" dalla sirena Afeltra centra un canestro fondamentale, dall'altra parte Bargelli potrebbe impattare dalla lunetta ma infila un solo tiro libero: 61-62 a 27". Viterbo torna in difesa e commette fallo su Simeone, che ne ricava un 1/2 ai liberi: 61-63. C'è l'ultima azione: Bargelli ha palla in mano, si accentra e spara una tripla che però rimbalza sul ferro. Il rimbalzo è di Simeone che subisce fallo e va in lunetta per trasformare i liberi del 61-65 conclusivo.

Francesco Mecucci - da basketintuscia

PROMOMEDIA OSTIA - IDEA BIO SYSTEM S.M. A VICO 69-62   (21-15, 37-42, 53-54)

 Arbitri: Bellucci e Bellissima (Livorno)

 Note: 

La Battiloro S. Maria a Vico lotta con i denti e con le unghie ma incassa il quarto ko consecutivo, cedendo nel finale alle Stelle Marine Ostia (69-62). Tra i vicani, oltre all'assenza costante del settimo senior, anche Lettieri deve dare forfait a causa dell'infortunio rimediato nello scorso turno. Così Ostia ne approfitta e parte subito a spron battuto, trovando due triple di Petrucci che valgono il primo allungo significativo (12-3). Di Marzo e Dello Russo riportano in scia la Fiamma ma al 10' i laziali conducono 21-15. Grande reazione dei santamariani nella seconda frazione, grazie all’intensificarsi del pressing e ad un'aggressività difensiva eccezionale. In attacco ci pensano Fucci e D'Orta (tripla) a regalare il primo vantaggio ai bianconeri, chiudendo un break di 10-2 (23-25). Poi salgono in cattedra Bisaccia e Dello Russo che in vernice mostrano i muscoli e in fase offensiva producono con costanza; la Battiloro tocca così il massimo vantaggio (26-33). Ma i lidensi non ci stanno e rientrano grazie a Fabi (32-33), prima del duello personale Di Marzo-Arisci (4 punti a testa) e della bomba di D'Orta che a metà gara manda i team negli spogliatoi sul 37-42 in favore degli uomini di coach Barresi.

Al rientro l'ottimo D’Ascanio (’88 in odore di Azzurro) e Petrucci ricuciono lo strappo (43-44) e inizia così un’altalena in testa alla sfida, che vive soprattutto di un gioco costante per gli interni di entrambe le franchigie, con Zanchelli e Bisaccia in evidenza.Santa Maria riesce a mantenere la testa e al 30' chiude avanti 53-54. Nell'ultimo periodo le squadre appaiono stanche e sbagliano molto. I vicani vanno in debito di ossigeno a causa della rotazione ridotta all'osso mente i locali sparano a salve. Il primo canestro dal campo del S. Maria a Vico è di Bisaccia dopo 3'45" (56-56), mentre il solito D'Ascanio e Iuliano mantengono in equilibrio il match (-2'48"). La parità viene spaiata da un missile di Petrucci (61-58, -1'40") e, dopo l'1/2 di D'Orta dalla linea della carità, è sempre l'esperto tiratore capitolino ad infilare un mortifero 5/6 dalla lunetta (66-59, -33") con i suessolani costretti a fare fallo nel vano tentativo di rimontare. Iuliano trova la tripla del 66-62, con 26" da giocare, ma Cristofari e un libero dell'MVP Petrucci chiudono i conti sul 69-62. Una grande prova per i santamariani, a cui è mancata solo la vittoria, avendo fatto la partita per l'intero arco dell'incontro, difendendo con grinta e impostando la gara sui ritmi voluti, ma senza ricambi si fa davvero dura.

Michele Falco