GERMAN GIOCHI FERMANO - VITALCARE-SAVINI SENIGALLIA 47-45   (-)

 Arbitri: Bottoni e Centonza (Grottammare - AP)

 Note: 

Beffarda sconfitta per la Vitalcare Senigallia che cede al Fermo nella seconda giornata del girone di ritorno di serie B Femminile di basket. Come all’andata – quando Fermo vinse a Senigallia 51-58 – è stata una gara equilibrata e decisa soltanto nel finale: anche stavolta si è imposta la compagine fermana, che ha avuto la meglio 47-45 davanti al proprio pubblico in un finale combattuto, che ha lasciato anche un po’ di rammarico per qualche decisione arbitrale. La Vitalcare, che aveva iniziato l’ultimo minuto in vantaggio, ha avuto nel play Anna Maria Di Rocco (foto) il miglior realizzatore con 11 punti. Le ragazze senigalliesi restano così a quota quattro punti in classifica dopo nove giornate di campionato. Sabato prossimo, ultima partita prima della sosta natalizia: a Senigallia salirà il Pescara.

UFFICIO STAMPA BASKET 2000 VITALCARE-SAVINI SENIGALLIA

L´AQUILA PER LA VITA ROSETO - WOMEN´S BK CAMPOBASSO 48-59   (11-13, 19-28, 34-46)

 Arbitri: Foschini (Penne) e De Carlo (Pescara)

 Note: Uscita per cinque falli Marchi (Campobasso). Fallo tecnico a Giannitto e alla panchina (Roseto). Fallo antisportivo a Giannitto (Roseto) e Morselli (Campobasso). Progressione punteggio: 2-9 (5’), 13-19 (15’), 29-41 (25’), 40-46 (35’).

Ce la mettono tutta le ragazze delle Panthers Roseto di fronte al pubblico rosetano ma alla fine escono sconfitte, tra gli applausi, per 48-59 dal match contro le molisane della Women Basket Campobaso, team costruito per la promozione e ampiamente superiore sulla carta, per individualità, sin dalla vigilia del campionato. Le rosetane vengono subito schiacciate dalle individualità offensive delle ospiti che in soli 2’ salgono 7-0 grazie ad una maggiore fluidità di gioco e percentuali migliori anche se le rosetane non si demoralizzano e gradualmente si rifanno sotto, 4-9 al 5’, quindi 8-11 al 8’, beneficiando della ex- Anna Montese, 4 personali, e dell’ingresso di Valentina Giampietro, 3 dei suoi 5 nel quarto, per il -2, 11-13 dei primi 10’. Il team casalingo prova a reggere fino al 15’, 15-19 per le biancorosse, l’urto offensivo delle molisane, che si appoggiano molto sulla Fornaro, notevolmente imprecisa e ben tenuta da Anna Montese, e contando solo sulle folate offensive di Claudia Peracchia, 6 nel frangente, ma la rotazione più incisiva di coach De Florio permette alle ospiti di ottenere 2 triple dalla Costantino e ben 6 punti dalla lunga Ermito, in vista del riposo di metà gara sul +9 molisano, 28-19.

La strigliata di coach De Bernardi negli spogliatoi non sorbisce inizialmente l’effetto desiderato perché le rosetane subiscono un immediato 0-6 per il massimo vantaggio ospite, sul 34-19, a cui le rosetane però rispondono con orgoglio, condotti dal duo Liuzzi-Peracchia, 13 in due, riportandosi di nuovo a -7, 34-41 al 28’ salvo assistere alla controreazione ospite che chiude i giochi dopo 30’ sul 46-34. Nell’ultimo parziale le pantere mostrano nuovamente grinta e, complici anche le difficoltà offensive di Campobasso contro “la zona 3-2” ordinata dallo staff rosetano, riescono a rientrare in gara fino al -3, 43-46, a 4 dalla fine sfruttando le acrobazie di Laura Contaldo e le iniziative della solita Claudia Peracchia, nonostante qualche errore di troppo dalla lunetta. Da lì in poi, un antisportivo fischiato ad un’atleta rosetana, quindi il tecnico fischiato a coach De Bernardi a 49" dalla fine, con le ospiti in vantaggio 48-54, ed errori in attacco vanificano ogni tentativo di pareggiare il punteggio e tentare in un finale punto a punto, visti i continui viaggi dalla lunetta che valgono per la vicecapolista il +11 finale, 59-48.

Agli occhi risaltano subito le differenze nei falli fischiati, dopo 20’ erano 14 commessi dalle locali contro i 6 delle ospiti, che hanno consentito alle molisane di segnare 22 tiri liberi contro la, comunque deficitaria, percentuale delle rosetane, 7/15. Tuttavia Campobasso, in verità priva della Vargiu, play titolare, e con Castorani acciaccata, ha vinto meritatamente grazie alle sue individualità, quasi tutte con importanti esperienze di gioco in A2, pur non esprimendo un basket corale e consono alle sue potenzialità merito anche dell’attitudine difensiva rosetana che ha concesso solo 59 punti totali, di cui ben 9 tiri liberi dei 13 punti messi a segno nel solo ultimo parziale.

Resta il rammarico in parte per gli errori dalla lunetta nel momento del tentativo di recupero finale, per l’evitabile nervosismo che è costato 2 falli tecnici in prossimità del finale di gara, e per un’ulteriore occasione persa, come quella dell’andata, contro una squadra profonda, fisica, ben attrezzata per aspirare a ben altri risultati. Degne di nota le prestazioni di Claudia Peracchia, spauracchio per la difesa molisana con 21 punti, la decisione di Laura Contaldo nell’ultimo quarto, la performance difensiva di Anna Montese, e la compattezza difensiva corale e grintosa degli ultimi minuti di gara, segnale di potenzialità ancora inespresse del team. Il prossimo incontro ci vedrà impegnate nella difficile trasferta sabato 17 dicembre a Pesaro, vittorioso dopo 2 supplementari a Pescara 92-89, e terzo in classifica dietro il duo di testa Civitanova-Campobasso.

"L'Aquila Per la vita" Panthers Roseto - Serie B femminile ufficio_stampa@panthersroseto.it

FE.BA. CIVITANOVA MARCHE - G.S. ADRIATICO ANCONA 81-53   ()

 Arbitri: Cisternino (Porto San Giorgio - FM) e Barbaccia (Castelfidardo - AN)

 Note: 

ADRIATICA BK PESCARA - SPORT´S SCHOOL PESARO 89-92   (16-13, 38-30, 58-49, 67-67; 80-80)

 Arbitri: Sportelli (San Salvo - CH) e Tarquinio (Pescasseroli - AQ)

 Note: Dopo due tempi supplementari.

21-55 e 0-10. Numeri per il lotto? Uhm, difficile... c'é uno zero! No, sono numeri che disegnano purtroppo i contorni di un'altra partita poco fortunata e con alcune statistiche negative, forse impietose, in alcuni fondamentali, per le Adriatiche.21 su 55 sono i punti realizzati su tiro libero. Meno del 40%. Se poi solo si vuol pensare ad una partita sempre condotta davanti con un discreto vantaggio, impattata sul finale da Pesaro, non si può far altro che sbigottirsi di fronte ai 34, diconsi trentaquattro, punti lasciati per strada, l'equivalente di quanto in media si realizza in due quarti di partita. Una minima parte di questi tiri, se realizzati, avrebbe portato una facile vittoria entro il tempo regolamentare. Zero contro 10; il numero tondo si riferisce alle triple delle Adriatiche, mentre un bel 10 (con lode, aggiungiamo) si riferisce alle triple del Pesaro (all'andata le bravissime cecchine marchigiane ne avevano rifilate 13), con una percentuale di realizzazione superiore al 50%.

Con numeri come questi, nonostante gli sforzi comunque lodevoli delle ragazze di coach Porrini, difficile vincere partite punto a punto. Anzi ci si deve stupire di come sia stato possibile condurre una partita fin dalle prime battute contro una bella squadra come il Pesaro, con un vantaggio massimo di 14, come accaduto dopo la metà del terzo quarto sul 52-38. Alle doppie cifre da paura del Pesaro con il terzetto Biagini-Ramadan-Braida 64 punti con 8 triple, Adriatica risponde con il terzetto Serano-Domanin-Caso con 57 punti ma senza triple. Purtroppo le 10 bombe in più delle pesaresi rispetto ad altrettanti canestri da due delle abruzzesi, si fa presto a contare, fanno 10 punti di differenza, quindi meno fatica con miglior punteggio per le pesaresi; Adriatica risponde con punteggi simii nel totale, ma con più tiri su azione e più fatica, vista l'assenza di bombe da tre. Se poi aggiungiamo l'apporto di Martino e Mauri con altri 23 punti in due per le abruzzesi si capisce che la differenza in negativo non l'ha fatta lo starting-five, decisamente migliore quello pescarese di quello pesarese, ma la panchina; Pescara con appena 9 punti ed una infinità di palle perse, errori da sotto, dalla media, da fuori, in entrata e nei liberi, contro i 24 della panchina avversaria con l'aggiunta di 2 triple.

Sebbene l'apporto delle sostitute, numeri alla mano, non sia stato oggettivamente positivo, con questo non si vuol dire che la sconfitta ha radice nei pochi punti giocati dalle pur brave ragazze della panchina, tutt'altro, in quanto gli stessi errori sono stati commessi, statistiche alla mano, da tutte le giocatrici, anche dalle migliori e dalle top scorer, almeno oggi, purtroppo, in ogni situazione di gioco. Al di sopra di tutti gli errori campeggia quel 21 su 55 nei tiri liberi che già da solo la dice davvero lunga su come una partita tirata alla fine non può che essere persa. Un piccolo 5% in meno di errori, sulle situazioni più facili, ossia liberi e tiri da sotto, e la partita sarebbe stata vinta con quello stesso scarto che si era determinato nel corso del terzo quarto, forse anche di più.

La sfortuna, come da un po' di tempo a questa parte, ci avrà anche messo del suo, ma credere solo nella mala sorte sarebbe ingenuo e le nostre ragazze non lo sono, anzi sanno di poter competere, se al completo, ad armi pari con tutte le avversarie, nessuna esclusa. Questo ha detto il campionato fino ad oggi, nonostante le 3 vittorie e le 6 sconfitte. Questa squadra può solo migliorare (non dimentichiamo che una delle fonti di gioco è fuori ormai da un mese), ma deve crederci, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, con un pizzico di volontà in più. E' la squadra ad avere nelle sue mani e nelle sue gambe soltanto, non altrove, il suo destino.

da www.adriaticabasketpescara.it