DE BENEDITTIS MOTORS CB - ELCOM BASKET VENAFRO 101-70   (22-18, 44-42, 68-60)

 Arbitri: Falcione e G. Guarino (Campobasso)

 Note: Cinque falli: Berardi, Valente.

Ancora una bella vittoria per la De Benedittis Motors Campobasso che, pur priva di Cordisco (ceduto in C2 alla Metania Isernia), supera di oltre trenta punti una Elcom Venafro che affronta il matinee del Palavazzieri con la solita "rivoluzione" nel roster rispetto alla gara precedente ma che resta in partita per tre quarti prima di cedere ai padroni di casa. Una gara che vede protagonista l'eterno Nicola Di Rosso per due quarti e che Gino "canestro" risolve a favore della sua squadra trovando un contributo inaspettatamente decisivo da Luigi Fazioli, che nel terzo e nel quarto periodo si incolla allo stesso Di Rosso non permettendogli più di segnare e risultando tra i fattori decisivi per il successo della De Benedittis Motors.

E' la Elcom a comandare le operazioni in avvio di partita, sfruttando la vena di Di Rosso e la molle difesa su di lui dei padroni di casa. L'isernino apre con una tripla, segna i primi sette punti della sua squadra e ne ha nove quando Venafro è sopra 12-10. Qui si sveglia l'Olimpia, che piazza un parziale di 7-0 che costringe coach Bernardo a chiamare un time out. Bene in attacco per i campobassani la coppia Ciampitti-Marone, anche se il primo è spesso e volentieri bersagliato dalle urla del suo allenatore per la difesa poco attenta su Di Rosso. Prova l'allungo il quintetto locale nel secondo periodo, arrivando prima a +9 e poi andando a +15 con una tripla e un canestro di Marone intervallati da due punti di Sabelli e seguiti da due liberi di Palazzo (38-23). Dall'altra parte è sempre Di Rosso a menare le danze: altri 8 per il numero nove in giallo (19 punti in due quarti) e Ciampitti che su di lui commette il terzo fallo. Coach De Vivo manda allora in campo Fazioli, che - come detto - blocca il cecchino ospite. Ma Venafro è in piena rimonta, con Caruso e Berardi completa il parziale di 19-6 aperto da Di Rosso e arriva all'intervallo lungo solo a -2.

Ancora un tentativo di allungo dell'Olimpia nella terza frazione, protagonista questa volta Brigante. Bravissimo, come al solito, in difesa e ottimo anche in attacco (11 nella terza frazione), il numero cinque di casa dà il la al nuovo +10 della sua squadra (64-54). Con Di Rosso che non segna più, è Caruso a guidare il nuovo recupero dell'Elcom, mettendone 12 nel terzo periodo. Un suo 4-0 riporta i venafrani a -6, ma un canestro in rovesciata di Fazioli dà ai suoi il nuovo +8 (66-58), margine che viene confermato anche al trentesimo minuto. La De Benedittis Motors, superato il momento del tentativo di rimonta ospite, piazza il break decisivo ad inizio di quarta frazione: un canestro di Verdone e sette punti consecutivi di Sabelli portano il punteggio sul 77-60, con il +17 che chiude virtualmente il match. Palazzo, Marone e lo stesso Verdone fanno sì che il margine a favore dei campobassani si dilati a dismisura, forse un po' troppo per quello che si è visto in campo. La sirena del quarantesimo minuto sancisce il largo successo finale della De Benedittis Motors.

Vittorio Salvatorelli

AIRINO TERMOLI - BORGO VECCHIO TERMOLI 80-79   (30-23, 48-40, 66-57)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano) e Andricciola (Venafro)

 Note: Tiri da due: Airino 22/49 (45%), Borgo Vecchio 19/53 (36%). Tiri da tre: Airino 8/26 (31%), Borgo Vecchio 4/14 (29%). Tiri liberi: Airino 12/19 (63%), Borgo Vecchio 29/44 (66%). Palle perse: Airino 25, Borgo Vecchio 30. Cinque falli: Di Lembo, Barone, Pignoli. Fallo tecnico alla panchina dell'Airino.

L’atteso derby cittadino finisce nelle mani dell’Airino Basket Termoli, che conquista la vittoria negli ultimi secondi di partita, vincendo con una lunghezza di scarto 80–79. Parte molto bene il Borgo Vecchio, con Alberico che infila, nei primi minuti di gioco, quattro canestri a danno della difesa dell’Airino, portando i suoi a +6 (4–10) e mantenendo lo stesso vantaggio fino a 4'56" dalla prima sirena. Nel giro di trenta secondi il quintetto dell’Airino recupera, grazie ad un indiavolato Di Lembo insieme al giovane Barone, che rimettono la situazione in condizioni di parità ed a -4'30" lo scarto di -6 viene recuperato totalmente con due triple consecutive. Da qui in poi la partita dell’Airino Basket si mette in situazione di vantaggio e a fine primo quarto si termina sul 30–23. Nel secondo quarto il Borgo Vecchio riparte ma l’Airino riesce a mantenere il vantaggio accumulato nel primo quarto, gioca bene in attacco e difende con il coltello in mezzo ai denti, in particolare porta pressione su Pellegrino e Mucciarella che sono i due portatori di palla del Borgo Vecchio. Al riposo lungo si va negli spogliatoi sul risultato di 48–40.

Nel terzo quarto il copione non cambia, il Borgo Vecchio non riesce ad imporre il suo gioco, i ragazzi allenati da coach Coppola capitalizzano meglio in fase offensiva. Dei 17 punti messi a segno dal Borgo Vecchio nel terzo quarto sette provengono dalla lunetta, segno questo della maggior intensità difensiva dei gialloblu dell’Airino. Il quarto termina e l’Airino aumenta di poco il vantaggio: 66–57. L’ultimo quarto inizia all’insegna della tripla di Travaglini, seguita dopo due minuti dal tiro di Pignoli che porta i suoi al parziale di 71–59. Gli ingranaggi dell’Airino si bloccano e Pellegrino e compagni ne approfittano arrivando, a pochi minuti dalla sirena finale, a -2, mettendo così il fiato sul collo dell’Airino. La partita si fa tirata e si gioca testa a testa fino alla fine. Si sfruttano i falli rimasti per fermare il tempo di gioco e portarsi così in lunetta per superare con due facili tiri l’avversario. Ai tiri liberi il pallone diventa pesante come un macigno, infatti Mucciarella non riesce ad insaccare i due tiri concessi dagli arbitri Faustoferri e Andricciola. Diverso risultato avviene poco dopo per Pellegrino del Borgo Vecchio e Di Lembo e Ciancia dell’Airino. Dopo la lunga serie di tiri liberi l’Airino si aggiudica il derby cittadino, vincendo di una sola lunghezza a discapito degli ospiti del Borgo Vecchio.

Una bella partita, rovinata solo da alcune decisioni arbitrali che hanno fatto irritare i tifosi e le panchine di ambedue le formazioni. A fine gara le due formazioni hanno degustato, in un clima di chiara amicizia e di reciproco rispetto, una pietanza che ha risollevato e riempito gli animi degli sportivi. Da segnalare la buona gara del giovane Pignoli dell’Airino, che ha giocato molto bene in fase offensiva; buona prova anche di Alberico per il Borgo Vecchio, che sotto canestro ha dato un grosso contributo prendendo un discreto numero di rimbalzi. Sotto tono, invece, l’ambo arbitrale che ha preso delle decisioni a volte non molto chiare, come le invasioni sui tiri liberi, l’antisportivo dato a Travaglini, i gesti esibiti (Faustoferri) nei confronti delle osservazioni del pubblico presente. Note positive si riscontrano nelle presenze, c’erano circa 120 persone ad assistere al big-match tra le due compagini, in un palazzetto grigio e scarsamente illuminato.

Massimo De Leo - dal sito ufficiale dell'Airino Basket Termoli

MELOGRANO LARINO - LABORVETRO CAMPOBASSO 39-65   (9-14, 21-31, 34-37)

 Arbitri: Andricciola (Venafro) e Manocchio (Ferrazzano)

 Note: Cinque falli: Sarno.

Il Melograno ha provato con tutte le sue forze a raddrizzare una partita che dopo i primi venti minuti pur non essendo compromessa dava adito a limitate speranze. Ma vuoi l’inesperienza, condita da tanto di nervosismo, vuoi la mancanza di una vero e proprio gioco di squadra, presente invece sull’altra sponda, i frentani hanno chiuso la gara con un pesante -26. La partita iniziava con un sostanziale equilibrio rotto solo dalle realizzazioni di Pennacchio e Torzilli che portavano la squadra di Rossi sul +6 al termine dei primi dieci minuti di gioco. Sostanzialmente anche la seconda frazione andava sulla stessa falsa riga che portava i campobassani al riposo lungo con un vantaggio di dieci lunghezze.

Al rientro in campo sembrava arrivare la svolta. La strigliata di Cannarsa negli spogliatoi sembrava aver dato nuova linfa ai padroni di casa che riuscivano a portarsi anche sul -1 (34-35) a un minuto dal termine della frazione. Spina e Sarno realizzavano una serie di punti che sembravano annientare gli avversari che, frastornati, non riuscivano a trovare la via del canestro. Gli ultimi dieci muniti si aprivano così con una bella entrata di Spina che riportava i suoi sul -1. Ma qui finiva la partita dei frentani. Zoccolo ritrovava la vena realizzativa e, accompagnato da Antonelli, Torzilli e Pennacchio, alimentava un incredibile 28-5 che parla da solo. Il Melograno deve ora ripartire da quei dieci minuti dove ha fatto vedere buone cose insieme alla serenità agonistica, che nel resto della partita è stata lontana dalla squadra, per bissare il successo dell’andata contro il Bojano, suo prossimo avversario. La Laborvetro, per contro, aggancia il Maccabi Ripalimosani (che però ha giocato due partite in meno) in testa alla classifica e stacca la terza della classe di quattro lunghezze.

Marco Masciantonio