AIRINO TERMOLI - MACCABI RIPALIMOSANI 106-40   (31-11, 56-25, 79-32)

 Arbitri: Asprinio (Napoli) e Fascia (Isernia)

 Note: Cinque falli: Di Corpo, D'Onofrio, Di Cesare.

Ai nastri di partenza il campionato di serie D per l’Airino basket Termoli che domenica scorsa, al “Palasabetta”, ha affrontato la compagine del Ripalimosani vincendo con lo straordinario risultato di 106 a 40. L’incontro è iniziato all’insegna del ricordo. I giovani atleti hanno osservato, prima del match, un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto che, due anni fa, fece crollare la scuola elementare “Iovine” a San Giuliano di Puglia causando la morte di una classe intera e di una maestra.

I ragazzi di coach Coppola hanno iniziato il match con grande foga agonistica passando subito in vantaggio e dimostrando, già dal primo parziale (terminato 31 a 11) di tenere a bada la squadra avversaria. Il secondo quarto ha visto l’Airino continuare a dare spettacolo: con una serie di tiri dalla linea dei tre punti dei soliti Di Lembo e Mariano il team termolese ha dominato la frazione terminando con il risultato di 56 a 25. Dal terzo quarto in poi si è assistito ad una partita a senso unico: i giovani atleti del Ripalimosani, visibilmente stanchi, hanno subìto i continui attacchi da parte dei locali, chiudendo la partita in quattro per i troppi falli effettuati.

Da segnalare la buona prova dei più giovani dell’Airino basket Termoli, in particolare quella di Marco Barone che ha fatto segnare nel suo score personale ben 22 punti. “E’ stato un soddisfacente inizio ed un buon test - questa la dichiarazione di coach Salvatore Coppola a fine gara - anche in virtù del prossimo incontro, il derby contro il Borgo Vecchio Jurassic Termoli”.

Massimo De Leo - dal sito ufficiale dell'Airino Basket Termoli

A.S. BASKET BOJANO - BASKET VENAFRO B 47-63   (5-15 25-21 36-42)

 Arbitri: Falcione e Correra (Campobasso)

 Note: Tiri liberi: Bojano 17/28 (61%), Venafro 14/23 (61%). Tiri da tre: Bojano 1/9 (11%), Venafro 3/8 (38%). Cinque falli: Sbarra. Falli tecnici a Valente e A. Durante.

MELOGRANO LARINO - ITALCOM CAMPOBASSO 46-91   (16-23, 28-49, 37-75)

 Arbitri: Russo e Andricciola (Venafro)

 Note: 

Amaro esordio per la neonata compagine frentana che viene battuta sul campo amico dalla più quotata Italcom Campobasso. Ottima la partenza dei padroni di casa, che riescono a tenere testa per tutto il primo periodo alla compagine campobassana nonostante la netta differenza tecnico-tattica evidente sul campo. Infatti il Melograno Basket chiude il periodo concedendo un magro +7 agli avversari, venuto fuori solo negli ultimi due minuti di gioco grazie al carico di falli dei larinesi (che avevano raggiunto il bonus dopo soli tre minuti). Buona la prestazione difensiva e le conclusioni dei frentani nei primi dieci minuti a dispetto della loro inesperienza.

Ma è proprio l'inesperienza, unita ad una buona dose di nervosismo, che rimette la partita sui binari previsti. Gli ospiti, infatti, grazie alle conclusioni dei soliti Santella e Giglio, ammazzano la gara, tagliando le gambe ai giovani larinesi. Da qui in poi in campo si vedrà una sola squadra, con i padroni di casa che tentano in tutti i modi di limitare il passivo.

Oltre alle prestazioni di Giglio e Santella, sono da sottolineare gli esordi di De Rosa e Spina nella compagine bassomolisana, che - coadiuvati da Lallitto e Masciantonio (in grave ritardo di condizione) - dimostrano buone qualità con ampi margini di miglioramento. La nascita di questa nuova realtà cestistica è supportata anche da una discreta presenza di pubblico, che conforta chi ha creduto in questo progetto. In bocca al lupo alle tre nuove società molisane, in attesa di vedere elevata anche la qualità del basket regionale.

Marco Masciantonio

FORTITUDO VENAFRO - BORGO VECCHIO TERMOLI 71-86   (19-26, 34-41, 54-71)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano) e Andricciola (Venafro)

 Note: Tiri liberi: Fortitudo 10/20 (50%), Borgo Vecchio 25/40 (63%).

“Borgo Vecchio” ma vita nuova per il Jurassic Team, che sbanca senza troppe difficoltà il capannone di via pedemontana ai danni di una Fortitudo apparsa molto lontana dalla forma ideale. Adriatici indubbiamente “da corsa” con gli innesti di Pellegrino ed Alberico, asse play-pivot che unito alle soluzioni offensive di Joe Mileti (a tratti incontenibile) garantisce continuità e qualità di gioco. Dall’altra parte l’incapacità della Fortitudo di aggredire mentalmente e fisicamente gli avversari con una difesa che per larghi tratti dell’incontro ha concesso il concedibile. Chiave della gara rappresentata dai 40 tiri liberi tentati (con 25 a bersaglio) dai biancorossi, segnale evidente della sagacia tattica degli adriatici e delle difficoltà dei locali di impadronirsi del ritmo della gara e di scatenare il gioco in transizione, al momento l’unica arma dei gialloneri in grado di poter fare la differenza a proprio favore.

La cronaca della partita ha visto il Borgo Vecchio condurre nel punteggio dalle prime battute: i sette rimbalzi offensivi concessi dalla Fortitudo nei primi centoventi secondi di gioco hanno sicuramente generato grande fiducia negli ospiti. Il Jurassic nel proseguo della gara ha attaccato in modo semplice e redditizio affidandosi all’intelligenza cestistica di Pellegrino che, a questi livelli e a ritmi bassi, può ancora cambiare da solo il volto di una gara. La Fortitudo ha provato più volte a rientrare in partita in virtù di ottime letture offensive contro “l’allegra zona” avversaria ma è stata sistematicamente respinta dalle triple di Colasurdo (nel primo periodo), Pellegrino (nel terzo periodo con i locali a -2) e da un gioco da 3 punti di Alberico (Fortitudo a -8 dal –17) a 4’ dalla fine. Da segnalare per gli ospiti l’impatto sulla gara di Colasurdo e Alberico. Per i locali i 25 punti realizzati da G. Cosenza e i positivi esordi di Carlo Raddi e di Gianmarco Recco (’88), partito a sorpresa in quintetto.

Brunomaria Cosenza