KALENA CASACALENDA - N.B. ANTONIANO CAMPOBASSO 51-85   (17-25, 26-44, 28-67)

 Arbitri: Asprinio (Napoli) e G. Fascia (Isernia)

 Note: 

FORTITUDO VENAFRO - A.S. BASKET BOJANO 108-48   (24-17, 45-34, 71-45)

 Arbitri: Bernardi (Venafro) e Asprinio (Napoli)

 Note: 

     La Fortitudo Venafro sull'orlo del fallimento festeggia il proprio salvataggio (giunto proprio in extremis) ottenendo la vittoria più larga della propria storia. Sessanta i punti di scarto tra la formazione del presidente Iannacone ed un Basket Bojano presentatosi (con un roster ridotto veramente all'osso) più per evitare una multa che per disputare una partita vera e propria.
     Venti minuti la durata virtuale di un incontro che ha avuto come protagonista assoluto Giovanni Cosenza, autore anch'egli di un record personale: quaranta i punti a referto ma soprattutto un solo errore dal campo (l'altro dalla lunetta)! Ottima anche la prestazione dei giovani del vivaio giallonero con Tamburrino, Celentano (12 a referto e prima doppia cifra per entrambi) e Luminello in evidenza.
     Primi due periodi in cui gli ospiti hanno retto il confronto affidandosi ai rimbalzi d'attacco di Risi, che ha mostrato notevoli progressi nella stagione che segna il suo ritorno. Tutt'altra storia nel terzo e quarto periodo: i matesini prima perdevano lo stesso Risi per espulsione e poi venivano progressivamente travolti dalla 3-2 avversaria che, "sporcando" una lunga serie di linee di passaggio, ha consentito alla Fortitudo di raccogliere i palloni vaganti e depositarli comodamente in contropiede. Terzo posto virtualmente in cascina per la formazione di casa, che può finalmente respirare dopo aver evitato all'ultimo momento la possibilità di venire cancellata dal campionato per debiti.

Brunomaria Cosenza

A.B.C. MOLISE TERMOLI - MOLISANA CAMPOBASSO 70-51   (11-10, 27-26, 49-39)

 Arbitri: Sabetta (Termoli) e Bernardi (Venafro)

 Note: Cinque falli: Roma, Pilla. Falli tecnici a Pilla e Meloni.

     La Molisana perde una partita segnata da tantissimi errori e può recriminare solo con se stessa. Il Jurassic Team si aggiudica meritatamente una vittoria che sarebbe stata fondamentale per i campobassani per continuare la rincorsa sull’Antoniano capolista.
     I primi due quarti sono caratterizzati dall’equilibrio nel punteggio, 11-10 il primo, 27-26 quello che segna la metà gara, e dalla mancanza di gioco di entrambe le squadre, che faticano a realizzare canestri con continuità. All’insegna della parità e anche la lotta a rimbalzo generata dai tanti errori al tiro, che vede fronteggiarsi i lunghi, Iannacci e Storto da una parte e Roma e Pilla dall’altra, con questi ultimi che però si caricano di falli.
     Il terzo quarto si apre con un parziale di 6-0 (33-26) per i termolesi, ma gli ospiti, guidati da Anzini in regia, reagiscono bene e mandano a segno Cerullo (a secco fino a quel momento) tre volte per il controbreak (33-30). Il quarto fallo di Roma, che lo costringe in panca, rompe gli equilibri, l’asse Storto - Mileti - Iannacci ha il sopravvento e porta i giurassici alla chiusura con un vantaggio significativo (49–39). L’ultimo quarto vede gli ospiti pressare a tutto campo. I termolesi rispondono con buona circolazione di palla che rende sterile il pressing avversario ed una difesa aggressiva che consente di recuperare palloni che aprono azioni finalizzate da contropiedi fulminanti che incrementano il vantaggio locale. Il quinto fallo di Roma e a seguire di Pilla chiudono una partita che Anzini e i suoi non sono stati mai capaci di riaprire soprattutto per le pessime percentuali al tiro.
     Della spedizione campobassana salviamo il solo Pilla, capace di fare reparto da solo per gran parte del match. Per i padroni di casa, i meriti vanno ripartiti equamente; la loro è stata una vittoria del collettivo. “Qualcosa da tutti”. Una menzione particolare per Basso De Felice che, pur non essendo uno juniores da anni, si è battuto in difesa da mastino, ha recuperato palloni, ma soprattutto ha chiuso diversi contropiede (standing ovation dei compagni) nei momenti caldi della partita.

Michele Chiapperini