WE´RE BK ORTONA/SAN VITO - AMICI DEL BASKET SAN SALVO 86-43   (24-9, 45-18, 63-28)

 Arbitri: De Ascentiis (Giulianova) e Cozzi (Teramo)

 Note: 

Quattordicesima vittoria consecutiva per il We're Basket Ortona, capolista imbattuto del campionato. A soccombere stavolta sono gli Amici del Basket San Salvo, squadra esperta diretta in panchina da coach Linda Ialacci, che vede tra le proprie fila i veterani Desiati, Celenza, Nanni e Toth. Partita senza storia, coi ragazzi di casa precisi al tiro e molto attenti in difesa, facilitati dalla giornata no in cui sono incappati gli ospiti, forse appesantiti dalle feste natalizie e sicuramente penalizzati dall'assenza di Assogna, in panchina solo ad onor di firma.

Palla a due ed il We're si porta subito sull'8-0 grazie ai canestri di Scavongelli e Ilic, tanto per chiarire che non sarà una partita facile per gli avversari. Nell'altra metà campo Toth è l'unico a metterci una pezza, ma senza trovare sponde nei compagni: il primo quarto termina 24-9, con il pivot ospite autore di sette punti e la musica non cambia nella frazione successiva, con il centro magiaro che relizza undici dei tredici punti di squadra (in pratica l'85%) prima di sedersi in panchina. Neanche il We're Basket cambia spartito, continuando a martellare la retina avversaria col trio Ilic-Leonzio-Scavongelli in evidenza.

All'intervallo il tabellone recita un eloquente 45-18 in favore del team di casa, che anche nel secondo tempo continua a fatturare il doppio dei punti degli Amici del Basket, che toccano il -35 alla fine del terzo quarto e terminano la partita doppiati sull'86-43, dopo essere stati sotto anche di 45 lunghezze. La formazione di coach Barac si conferma quindi la regina del campionato nonostante l'assenza del play D'Alessandro, in attesa della trasferta di domenica prossima a Termoli, dove andrà a fare visita all'Airino, seconda solitaria in classifica dopo la sconfitta patita dal Pescara a Sulmona.

Poco da salvare nel San Salvo: tra i veterani Desiati non incide, Celenza si fa notare per due bombe e poco altro e Nanni, a dispetto della statura da guardia, è molto attivo sotto il tabellone ospite ma senza realizzare neanche un punto. L'unico a salvarsi dal marasma generale è il pivot d'antan Sabi Toth, che sciorina un autentico manuale del prendere posizione in post basso, realizza 24 punti con ottime medie e mette in seria difficoltà i pariruolo avversari Munjic e Salvatore. Troppo poco però per impensierire la corazzata We're Basket.

Davide Stefano

MAGIC BASKET CHIETI - PENTA BASKET TERAMO 82-79   (11-23, 39-34, 65-49)

 Arbitri: Ferraioli (Teramo) e De Carlo (Pescara)

 Note: 

BK CENTRO ABRUZZO SULMONA - PESCARA BASKET 70-67   (17-11, 40-38, 58-52)

 Arbitri: Santarelli e Sirolini (L'Aquila)

 Note: 

Inizio amaro di 2014 per la Pescara Basket: i biancazzurri cadono a Sulmona (70-67 il punteggio finale) interrompendo a sei la striscia di vittorie consecutive e rischiando di essere scavalcati dall'Airino Termoli, che vincendo domani sul campo di Ripalimosani salirebbe al secondo posto in classifica. Come spesso accaduto nelle ultime settimane, Pescara ha dovuto affrontare il match in condizioni di estrema emergenza: alle assenze di lungo corso di Cantatore e Di Giorgio si è aggiunta quella di Febo, e come se non bastasse l'infortunio di De Luca ha privato i biancazzurri di un altro dei giocatori di maggior spessore nelle battute decisive del match.

La partenza di gara vede coach Tracanna schierare Morè, Di Flavio, De Luca, Adonide e Stilla; Sulmona risponde con M.Rante, Marzoli, Silvestri, Libertini e Mastrodomenico. Ed è proprio Mastrodomenico, con 8 punti in fila, ad ispirare il buon inizio dei locali, che con due triple di Marzoli scappano a +10 (15-5). Pescara reagisce con Stilla e due liberi di De Luca, che fissano il risultato del primo quarto su un 17-11 tutto sommato positivo per i biancazzurri, visto l'approccio complicato al match.

Ad aprire il secondo parziale è un bel canestro in penetrazione di Morè (uno dei migliori in assoluto della contesa), a cui risponde subito Libertini dall'altra parte. De Luca e Adonide consentono agli ospiti di ricucire il gap e impattare sul 22-22, iniziando un parziale di 8-17 che porterà Pescara sul +4, con una tripla dello scatenato Morè. Il Centro Abruzzo è però duro a morire, e con 5 punti consecutivi di Silvestri (MVP della gara) si riporta ad una sola lunghezza di distacco: un'ulteriore brutta notizia per Pescara arriva con il terzo fallo di Stilla a brevissima distanza dall'intervallo lungo, e Marzoli chiude con il canestro del 40-38 un secondo quarto che aveva visto a lungo avanti gli ospiti.

Piscione e compagni partono bene anche nel terzo quarto, con Di Flavio e De Luca a firmare un mini-parziale di 0-4 che riporta avanti Pescara. Ma è un fuoco di paglia: l'attacco biancazzurro si blocca e non trova la via del canestro per cinque lunghi minuti, complice l'infortunio a De Luca che accorcia ulteriormente le rotazioni (minuti in campo anche per il giovane Venturoli). Sulmona ne approfitta e sale a +5, prima che Stilla in precario equilibrio fermi l'emorragia sul 47-44. L'inerzia della partita però non si sposta,e il Centro Abruzzo anche grazie a un ottimo controllo dei tabelloni (e ai tanti rimbalzi offensivi catturati) raggiunge il +10 con Silvestri, a cui viene immediatamente dopo fischiato un fallo tecnico: un'occasione per rientrare che Pescara sfrutta a dovere, con 5 punti in fila di Piscione. Marzoli e Adonide con un canestro per parte firmano il 58-52 con cui si chiude il terzo periodo.

Nell'ultimo quattro sale prepotentemente in cattedra Stilla: il lungo pugliese si guadagna tantissimi viaggi in lunetta, capitalizzando però solo in parte dalla linea della carità. Sulmona resta così in controllo della gara e torna a +9 con una bomba del solito Silvestri, ma Pescara risponde ancora dalla lunetta con Di Flavio e il solito Stilla. Nonostante la situazione particolarmente complicata nelle rotazioni, i biancazzurri non mollano di un centimetro e con una tripla di Morè tornano sul -3. Si lotta su ogni pallone e la partita, pur se non memorabile a livello tecnico, è combattuta ed emozionante. Sulmona mantiene il vantaggio attorno ai 5 punti, con gli ospiti che sprecano numerose occasioni per riportarsi a un solo possesso di distanza. Di Flavio sfiora il gioco da 3 punti, guadagnandosi due liberi che ridanno il -3 a Pescara, ma poco dopo sbaglia tutto solo la potenziale tripla del pareggio. E dall'altra parte, dopo una controversa rimessa assegnata al Centro Abruzzo, la maggiore precisione dalla lunetta dei padroni di casa nella lotteria finale (3/4 per Silvestri, 0/2 dall'altra parte per Morè) vale il 70-67 finale, nonostante l'ultimo canestro di Di Flavio.

Per i biancazzurri inizia un ciclo di quattro partite casalinghe nelle prossime cinque: primo impegno quello di domenica prossima al PalaElettra (palla a due alle ore 20.00) contro il Magic Chieti, formazione che segue in classifica Morè e compagni al quarto posto.

Stefano Blois

BASKETBALL TERAMO - ITALCOM CAMPOBASSO 71-59   (14-12, 42-32, 52-43)

 Arbitri: Grappasonno (lanciano) e Ferretti (Pescara)

 Note: 

VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - AIRINO TERMOLI 73-82   (14-24, 34-41, 49-55)

 Arbitri: Valerio e Pasqualone (Ferrazzano)

 Note: 

Nel primo impegno del 2014 derby amaro per la Visure Online Ripalimosani, battuta a domicilio dall’Airino Termoli che con questa vittoria conferma il secondo posto in solitaria alle spalle di San Vito/Ortona. 73-82 il punteggio finale di una contesa che forse alla vigilia riservava un pronostico più netto in favore degli adriatici e che invece i satiri hanno mantenuto in discussione fino agli ultimi minuti. Starting five dei due team penalizzati dalle pesanti assenze di Panichella in cabina di regia per i locali e di Davico sul perimetro per gli ospiti: coach Di lembo opta così per un quintetto molto alto per sfruttare i netti vantaggi sotto i tabelloni, al quale Cannavina risponde con una zona tre/due allungata a tutto campo per togliere qualche riferimento agli avversari.

Primo quarto abbastanza equilibrato, anche se è Termoli a comandare sin dall’inizio le operazioni, prendendo subito possesso del pitturato dove Sisto, Marinaro e Colasurdo fanno ben presto valere i loro centimetri ed il loro atletismo. La zona dei ripesi darebbe anche i suoi frutti, se non fosse per qualche solita amnesia che consente ai gialloblu ospiti di allungare sul +7 prima che un coast to coast di Di Lembo con annessa tripla sulla sirena sigilli il 14-24 che chiude i primi 10’. Secondo quarto migliore per i ripesi, che approfittano anche di qualche problema di falli per i lunghi ospiti per trovare più respiro sotto le plance, raccattare qualche rimbalzo in più e provare quindi a correre in contropiede. Se non fosse per qualche errore di troppo ai liberi, Ripa chiuderebbe il secondo periodo con uno svantaggio addirittura inferiore ai sette punti che separano le due squadre dopo i primi 20’ di gioco (34-41).

L’avvio di terzo quarto arride ai termolesi, che con un mini parziale di 6-0 si proiettano sul +13, ma Ripa è lì e ricuce di nuovo il divario grazie soprattutto alla verve di un D’Amico che fa il bello e il cattivo tempo nella zona avversaria riportando di nuovo a -7 i satiri sul finire del terzo periodo (46-53). Cannavina cerca di alternare diversi tipi di difesa per imbrigliare le idee di un Di Lembo sempre cinico ed essenziale, ma è a rimbalzo che Ripa soffre la spigolosità di Colasurdo che regala diversi extra possessi ai suoi. Si giunge agli ultimi minuti con la sensazione che Termoli debba ancora soffrire prima di levare i pugni al cielo: Santella, Calcagni e ancora D’Amico riavvicinano il satiro a -6, con la possibilità di arrivare anche a -4 quando mancano circa 2’ al termine. Qui Di Lembo fa valere tutta la sua esperienza, catalizzando l’attenzione della difesa su se stesso per poi cercare sul pick’n’pop le delicatissime mani di Sisto che per ben due volte trafigge la retina dall’arco dei 6.75 chiudendo così virtualmente la contesa. Dunque ennesima prova di orgoglio e carattere contro un avversario di caratura per i satiri che possono sicuramente guardare con fiducia al prossimo turno che li vedrà protagonisti sul difficile campo del Basketball Roseto sabato 11 gennaio.

Marco de Socio

ENNEBICI´ CAMPOBASSO - BLUE BASKET ROSETO 58-66   (12-15, 23-38, 39-54)

 Arbitri: Pignelli (Teramo) e Di Santo (Chieti)

 Note: 

Sconfitta onorevole per l’Ennebici Campobasso che esce con l’onore delle armi dalla partita interna giocata a Vazzieri contro il Roseto. I campobassani pagano, soprattutto, un pessimo secondo quarto dove hanno concesso tantissimo agli avversari che, senza fare cose trascendentali, sono riusciti ad allargare la forbice nel punteggio che poi consentirà loro di portare a casa questi due punti.

Nel primo quarto la gara scorre via nel più completo equilibrio con le due formazioni che hanno difficoltà nel trovare con una certa continuità la via del canestro. Per coach Sabatelli, però, le notizie pessime arrivano subito. Filipponio è costretto da subito ad abbandonare la contesa per un risentimento all’adduttore, mentre a Vera vengono fischiati subito due falli che poi diventeranno tre dopo poco che porteranno l’argentino ad avere condizionamenti per tutto il resto del match. Nel secondo periodo, come già anticipato, arriva il break decisivo. Tante palle perse e molte gestite male in attacco, portano i molisani a subire le transizioni avversarie che risultano letali. Di Sante fa la voce grossa con i suoi tiri dalla media che spezzano in due la partita, a cui vanno aggiunte le bombe dall’arco prese dai suoi compagni con una certa tranquillità.

Si va al riposo lungo con Roseto sopra 23-38 e l’inizio della ripresa sembra confermare un trend negativo che, però, è interrotto da una bomba di Vera che innesca una reazione bellissima del quintetto di casa che in un amen piazza un parziale di 14-0 che riapre i giochi. Roseto, sopra di sei, è costretta a chiamare timeout ed all’uscita dello stesso gli ospiti ritrovano canestri ed una discreta difesa che consente loro di riportasi sopra con tranquillità, tanto da arrivare all’ultimo periodo sopra 39-54. La gestione degli ultimi dieci minuti di Roseto è tranquilla, anche se l’Ennebici non ne vuole sapere di abdicare. Passo dopo passo i campobassani si avvicinano ai rivali e riescono a chiudere sotto di soli otto punti (58-66) contro una squadra che ha avuto il merito di non perdere la testa nel terzo quarto quando l’inerzia della partita sembrava essere girata verso i ragazzi locali.

Francesco A. Brunale