PENTA BASKET TERAMO - OLIMPIA CAMPOBASSO 66-57   (24-13, 36-27, 44-39)

 Arbitri: De Carlo (Pescara) e Palazzeschi (Francavilla)

 Note: Uscito per cinque falli Scotto (Campobasso).

Due su due casalingo per il Penta Basket che in una delle partite più importanti delle giornata, conferma il buon momento di forma, battendo la corazzata Olimpia Campobasso con il punteggio di 66-57 (24-13, 36-27, 48-39). Grande gara per i ragazzi di coach Stirpe che hanno controllato la gara per tutti i 40’ di gioco, gestendo al meglio il ritorno dei molisani nel corso dell’ultima frazione di gioco.

Pronti-via ed il Penta Basket in due minuti e mezzo vola subito sul 8-0, vantaggio portato fino al +10 (12-2) dopo 4’ di gioco, con coach Sabatelli costretto a chiamare time-out per riordinare le cose. I biancoverdi non mollano la presa e spingendo molto in attacco, il tutto condito con buone percentuali al tiro, allungano fino al +11 (24-13) che chiude i primi 10’. Nel secondo quarto gli ospiti provano la carta della difesa a zona. La mossa ha come risultato di rallentare la fase offensiva e conseguentemente il punteggio subisce un netto stop. Ancora Cianella, molto buona la sua prova e Ciardelli sono i fari del Penta Basket che si trova a dover fermare lo strapotere offensivo di un tarantolato Ognjenovic (26 punti totali), lasciato però troppo solo dai compagni, Scotto in primis. I teramani, pur abbassando le percentuali, chiudono la prima metà gara con il confortante vantaggio di 9 punti sul punteggio di 36-27.

Al ritorno in campo dopo la pausa lunga, sale in cattedra Bartolini che spinge i suoi al +11 (43-32 al 6’). Campobasso non ci sta e con Ognjenovic torna sul -5 (43-37) senza dare però mai l’impressione di poter prendere il controllo della gara. Il quarto periodo si apre con il Penta sul 48-39 ma i primi 5’ sono tutti di marca Capobasso. Scotto si ricorda di essere un attaccante sopraffino e porta i suoi sul -1 (52-51) riaprendo di fatto la gara. Il Penta Basket nel momento più difficile, quando la vittoria sembrava essere quasi scappata di mano, si ricompatta. Prima con due belle giocate di Cianella va sul +5 (60-55), poi con gli ospiti tornati sul -3 (60-57 al 39’) si dimostra più fredda e precisa, specie dalla lunetta, andando a chiudere la gara sul 66-57.

A fine partita Simone Stirpe, coach del Penta Basket, ha dichiarato: “E’ stata una vittoria importantissima, contro una squadra molto forte venuta per giocarsi la partita a viso aperto. Sono contento di come hanno giocato i ragazzi, sia per come hanno interpretato il ‘piano-partita’ sia per come hanno reagito nel momento più difficile quando Campobasso è tornata a -1”. Prossimo impegno per il Penta Basket domenica prossima sul difficile campo del Vasto, formazione tra le più quotate del campionato.

Adriano Vannucci PENTA BASKET TERAMO Area Marketing & Comunicazione

BK CENTRO ABRUZZO SULMONA - ALBA ADRIATICA BASKET 88-74   (25-16, 52-35, 72-62)

 Arbitri: Moro e Cozzi (Teramo)

 Note: 

IL GLOBO ISERNIA - BASKET PENNE 72-91   (21-25, 37-50, 54-69)

 Arbitri: Falcione e Barbiero (Campobasso)

 Note: Uscito per cinque falli Antonucci (Penne).

PALLACANESTRO MARTINSICURO - SIDE & RIZIO POPOLI 75-81   (19-17, 36-39, 51-55)

 Arbitri: Cascioli (Pescara) e Pignelli (Teramo)

 Note: 

VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - RENIT CAMPLI 66-64   (19-19, 34-26, 49-40)

 Arbitri: Di Luzio (Pescara) e De Ascentiis (Giulianova)

 Note: Usciti per cinque falli Cannavina, Lagonigro e Di Cesare (Ripalimosani); Ciervo (Campli). Fallo tecnico a Ciervo (Campli). Fallo antisportivo a Di Cesare (Ripalimosani) e Ciervo (Campli).

Ore 17.15: mancano ancora 45 minuti all’inizio di Visure Online Ripalimosani – Renit Campli valida per la dodicesima giornata del girone di andata del torneo di C Regionale e la Maccabi Arena, già stracolma in ogni ordine di posti, trasuda passione, entusiasmo, grida, colori. Il frastuono dei tifosi delle due squadre rende impossibile qualsiasi tipo di comunicazione verbale tra chi è in campo già durante le operazioni di riscaldamento. Le due squadre vengono entrambe da vittorie importanti: Ripa ha battuto in casa l’ex capolista Martinsicuro, Campli ha violato addirittura il campo di Vasto, forse la più accreditata per la vittoria finale. Coach Filipponio vede allungarsi all’ultimo momento la lista degli indisponibili: a Carlozzi (infortunato) e Santella (squalificato) si aggiunge Di Cristofaro che non può essere del match a causa di una caviglia in disordine. Coach Castorina, invece, ha tutti i suoi effettivi a disposizione.

Le due squadre si affrontano da subito a viso aperto senza celarsi dietro eccessivi tatticismi: Palantrani apre le danze con un arresto e tiro in contropiede, Cannavina risponde per i suoi, Stura trova un canestro dall’angolo, Fiorilli uno da sotto. Siamo 4 pari. Ripa tenta di alzare il ritmo dell’incontro ricorrendo al contropiede e a soluzioni rapide: una bomba di Antonelli e una di Lagonigro cercano di spingere la Visure Online in avanti, ma Ciervo ricorda a tutti di avere ottime mani e replica con un piazzato dai 6,75. Si va avanti punto a punto, c’è un time-out a 35” dalla fine del primo quarto sul 16 pari, ma i gialloblù perdono malamente palla e vengono puniti da una tripla di Palantrani. Cannavina non ci sta e proprio sulla sirena piazza una bomba da otto metri per il 19 pari che chiude il primo quarto. Le rotazioni difensive lasciano a Palantrani e Stura comodi tiri dalla distanza, c’è da migliorare qualcosina in difesa. Detto, fatto: Ripa nel secondo quarto concede la miseria di sette punti agli avversari. Antonelli, intanto, decide di far bella mostra del suo repertorio offensivo con un 7-0 personale che lancia i satiri sul 26-21 dopo 2’20” dall’inizio della seconda frazione di gioco, mentre Di Cesare bagna il suo esordio stagionale alla Maccabi Arena con due liberi a seguito di un fallo subìto su una rimessa. Il piccolo break costruito viene incrementato sino al +8 con Fiorili che realizza uno dei due tiri liberi a sua disposizione a 8” dalla fine del secondo quarto, mandando le squadre al riposo lungo sul 34-26 Ripa.

La sosta sembra non aver placato gli entusiasmi e la foga dei tifosi di entrambe le fazioni, anzi il clima sembra ancor più infuocato. Antonelli fa subito +10 per i suoi, i gialloblù tentano di mantenere il tesoretto accumulato. A 4’48 dalla sirena del terzo quarto Ripa tocca il suo massimo vantaggio sul 43-32 grazie ad un canestro e fallo di Fiorili, anche se le soluzioni in attacco ora sembrano derivare da conclusioni estemporanee e non da scelte oculate. Sotto le plance si assiste a vere e proprie battaglie a rimbalzo con protagonisti Stura e Palantrani da un lato, Cannavina e Chukwuka dall’altro. Ciervo decide di mettere un po’di fieno in cascina per la Renit, realizzando sei punti consecutivi che portano Campli a -5 sul 45-40 Ripa a 1’11” dalla fine del terzo periodo. C’è un canestro di Lagonigro in penetrazione, poi Filipponio decide di utilizzare uno dei tre time out ancora a sua disposizione per disegnare una rimessa che consente a Chukwuka di segnare da sotto ancora sulla sirena: il tabellone dice 49-40 per la squadra di casa con un quarto da giocare.

Ripa sa di dover lottare ancora tantissimo per condurre in porto la vittoria: l’avversario di stasera è davvero di quelli tosti ed è durissimo a morire. Infatti, in soli 2’20” i biancorossi rientrano a meno tre sul 51-48 grazie ancora a Stura e Palantrani che realizza i due liberi concessi a seguito di un antisportivo sanzionato a Di Cesare. Il match ora viaggia sul filo di un nervosismo esasperato: anche Ciervo commette un fallo antisportivo, ma i gialloblù non sono altrettanto precisi dalla linea della carità come lo è invece Malavolta, che riduce le distanze tra i due quintetti a meno uno sul 51-50, quando il cronometro segnala che mancano ancora 5’52” da giocare. Si va verso un finale a dir poco palpitante: si lotta ruvidamente su ogni rimbalzo, ogni palla vagante, ogni contatto, e le due squadre procedono punto a punto. I satiri perdono Di Cesare per raggiunto limite di falli. Stessa sorte tocca a Lagonigro a 2’26” dal termine, quando il giovane playmaker si vede sanzionato un fallo tecnico per reazione nei confronti di Di Carlo (protagonista nella circostanza di un episodio poco edificante): Ciervo dalla lunetta fa due su due ed è 60-56 Ripa.

Entriamo negli ultimi due minuti di gioco: dopo un quarto abulico, Antonelli decide di riapparire prepotentemente nel match piazzando una tripla di puro istinto che manda in visibilio la Maccabi Arena. Cannavina segue le orme del compagno con un tiro libero che porta i suoi sul 64-56. Stura, però, è qualcuno che di match così ne ha giocati parecchi e realizza la tripla che mantiene in vita Campli: 64-59 a 1’12” dalla sirena finale. Dopo un canestro da 2 di Antonelli per Ripa e di Palantrani per Campli, i farnesi decidono di ricorrere al fallo sistematico: Antonelli e Stura realizzano rispettivamente uno dei due liberi a loro disposizione, Fiorilli fa prima 2 su 2 e poi 0 su 2. Mancano 42” e siamo 69-64. Finita? Non affatto: Ciervo fa uscire dalle sue mani con una rapidità indicibile la tripla della disperazione che trova il cotone della retina ripese, dando nuova linfa alle speranze dei circa 40 supporters biancorossi. Ma è l’ultimo sussulto di un match che ha dispensato emozioni all’inverosimile: Campli non riesce a trovare una soluzione offensiva che le consenta quanto meno di impattare, l’ultimo rimbalzo è nelle mani dei satiri e può esplodere la festa gialloblù. Tutti in campo ad abbracciare il team di coach Filipponio che ha dato un’ulteriore dimostrazione del proprio carattere e sangue freddo, vincendo due vere e proprie battaglie in pochi giorni sul filo di lana, a testimonianza della grande capacità di concentrazione e voglia di vincere che anima i ragazzi ogni qualvolta indossano questa casacca. Forse i satiri avrebbero potuto archiviare prima un incontro condotto nella sua interezza, evitando più di qualche patema ai propri fantastici tifosi, se una maggiore oculatezza nella gestione dei palloni che scottano e una esecuzione più fedele del piano partita avessero prevalso sull’istintività e la foga. Ma il Maccabi è anche, forse soprattutto, questo, nel bene e nel male.

Tornando brevemente al match, un plauso va sicuramente alle due squadre che hanno offerto uno spettacolo agonistico di ben altri livelli, condito anche da buoni momenti di pallacanestro giocati dinanzi ad un pubblico che definire caloroso, trascinante ed entusiasta sarebbe di certo riduttivo. Aggettivi che, purtroppo, perdono l’aurea di positività in riferimento ai supporters farnesi che, giunti in Molise per sostenere e incoraggiare come sempre i loro colori, hanno invece ben pensato di non far altro che denigrare e sbeffeggiare la squadra e i tifosi avversari, rivolgendo in maniera incessante cori ed epiteti assolutamente poco cordiali (per usare un eufemismo) nei confronti del pubblico ripese e molisano più in generale, completando il tutto con lanci di monetine verso i giocatori in campo nei momenti più caldi dell’incontro. A voi che leggete, o a chi era presente nella struttura di Parco Morgione, il compito di farsi un’opinione sull’accaduto.

Fabiola Minadeo

MIM TERMOLI - BCC VASTO 79-76   (15-19, 39-37, 57-56)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Giovannini (Teramo)

 Note: Termoli: Tiri da 2: 22/46(48%), Tiri da 3: 3/16(19%), Tiri Liberi: 26/34(76%), Falli 35. Vasto: Tiri da 2: 19/39(49%), Tiri da 3: 4/20(20%), Tiri Liberi: 26/46(57%), Falli 27. Usciti x falli: Toth (24’:46-43), Cicculli (34’:64-62), Colasurdo (36’:68-66), De Curtis (39’:74-69) e Di Tizio (40’:77-76).

La BCC Vasto si fa ancora condizionare dall’importanza della posta in palio che andava conquistata per riscattare immediatamente la sconfitta patita nell’ultimo turno interno, ad ostacolare i vastesi c’erano i basso molisani che, per continuare la striscia vincente, hanno giocato con velocità e su tutti i palloni perché, come i camplesi di domenica scorsa, perdere contro l’avversario di oggi ci poteva benissimo stare senza troppi drammi. Alla fine dei quaranta minuti hanno prevalso i padroni di casa che hanno fatto la differenza dalla linea della carità infilando 26 sui 34 tentativi concessi, la squadra viaggiante ne ha messi a segno lo stesso numero (26), ma tirandone 46 per una percentuale di realizzazione con la quale è difficile vincere una gara punto a punto, con l’aggravante di un 12/22 negli ultimi dieci minuti iniziati sotto di 1(57-56), con il pareggio a metà del parziale (66-66), propiziato dalla tripla di Luca Di Tizio, sotto di 1(77-76), poi di 3(79-76) con il 2/2 per Di Lembo, 0/2 per Marinaro e la tripla di Dutto a fil di sirena per agguantare l’over time ha soltanto preso il ferro.

Nel primo quarto sono i vastesi ad arrivare al loro massimo vantaggio (+6:13-19) a pochi secondi dal primo riposo lungo, si rifanno sotto per il pareggio (20-20) dopo un paio di minuti del secondo quarto, poi si trovano ancora sotto di 5(25-30, ma risalgono nuovamente la china fino al sorpasso ed al +3(37-34) a sessanta secondi dal riposo lungo con Panetta che va a referto con 6 punti di fila (4/4 ed una penetrazione), pareggia Capitan Bonaiuto dalla lungo distanza (37-37), ancora da 2 Panetta e squadre negli spogliatoi sul 39-37.

Si riprende a giocare e i padroni di casa provano nuovamente a spingere fino al +6(49-43) dopo cinque minuti, ma il nuovo pareggio (51-51) arriva dopo 3 ed il parziale si chiude con l’Airino avanti, ma con un solo punto ancora da gestire (57-56). Passano i primi cinque minuti e c’è nuovamente parità (66-66) con i vastesi che segneranno solo 7 punti dal campo con Marinaro da sotto, la tripla di Luca Di Tizio, sbaglieranno 10 liberi sui 22 concessi, poi arriva la tripla di Dutto a soli 16 secondi dalla fine (77-76), i due liberi di Di Lembo (79-76), gli ennesimi due errori dalla linea della carità per Marinaro e la mancata tripla di Dutto alla ricerca dell’over time negato dal ferro.

In contemporanea il turno infrasettimanale ha offerto altri punteggi poco previsti dai pronostici: uno su tutti ci interessa in modo particolare perché il Penta Teramo ha vinto con l’Olimpia Campobasso e domenica vengono al PalaBCC, il Martinsicuro è caduto in casa opposta al Popoli ed Il Globo Isernia, pur mantenendo la testa della classifica, si è arreso ad un Bk Penne che domenica aveva perso in casa con l’Atri che raggiunge il secondo posto a quota 18 punti con il gruppone di testa che diventa sempre più consistente. Una curiosità relativa alla gara odierna al PalaSabetta: chi ha tirato i liberi ne ha realizzati il 100/100 Ulano (6/6), mentre gli altri hanno commesso un solo errore sui tentativi fatti, l’unico ad aver fatto peggio è stato Cicculli, ex di turno per essere stato a Vasto qualche anno fa, con un centro su 4 per un totale di squadra di 26/34 ed un buon 76%. I liberi della BCC (26/46) hanno invece fortemente contribuito al risultato negativo per il secondo stop consecutivo.

Francesco Tomassoni Addetto Stampa Vasto Basket

BLU BASKET ROSETO - AMATORI PESCARA 49-64   (11-18, 11-20, 20-8, 7-18)

 Arbitri: Adducci (Canzano) e Ferraioli (Teramo)

 Note: 

NERETO BASKET - PALLACANESTRO ATRI 78-88   (14-18, 37-45, 57-66)

 Arbitri: Foschini (Penne) e Nardone (Pescara)

 Note: 5 falli: Minora (Val Vibrata) e Girella (Val Vibrata).

Ancora una vittoria per la Pallacanestro Atri, che nel turno infrasettimanale viola anche il campo del Nereto. Rossoverdi in vantaggio per tutto l’andamento dell’incontro, grazie all’ennesima prova del collettivo che alla distanza ha avuto la meglio degli avversari, nonostante il capocannoniere Keliauskas si sia confermato realizzatore implacabile. Migliore in campo è stato Norman Neri, autore di 26 punti cui ha aggiunto 5 rimbalzi e 6 recuperi, ottimamente supportato da De Lutiis, doppia-doppia da 15 punti e 13 rimbalzi e da un Oliszynski sempre più convincente, mentre Bruno, oggi impreciso al tiro, ha innescato i compagni con 8 assist. Ma come al solito tutti i ragazzi schierati da coach Di Ridolfo hanno portato il proprio fondamentale contributo sia in fase offensiva che difensiva.

L’avvio di partita è sostanzialmente equilibrato, ma Atri grazie a Neri e Oliszynski riesce a prendere un leggero vantaggio e chiudere, al suono della prima sirena, sul +4 (14-18). Nel secondo periodo la difesa sale di colpi ed uno scatenato Neri colpisce da ogni posizione, con i rossoverdi che toccano il massimo vantaggio della partita sul 21-34 al 14° minuto. Nereto si affida principalmente alle realizzazioni di Keliauskas, che trova in Pulsoni un valido supporto sotto i tabelloni, e riesce un minimo a contrastare le folate degli ospiti, che rientreranno negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul 37-45.

Atri riesce a mantenersi sempre con vantaggi intorno alla doppia cifra, grazie alle giocate di De Lutiis, Bruno ed Oliszynski, ma Nereto non si fa mai staccare definitivamente, con le triple di Keliauskas a tenere vive le speranze dei locali, anche se il margine al suono della terza sirena sarà di nove lunghezze sul 57-66. Nell’ultimo quarto i vibratiani provano in tutti i modi a rientrare in partita, sempre con i canestri del capocannoniere lettone e di Pulsoni, riuscendo a rientrare sul -4 (69-73) a cinque minuti dal termine, ma i giovani atriani non tremano e con Oliszynski in evidenza mettono definitivamente al sicuro il risultato. Si chiude sul 78-88 con Atri che sale a quota diciotto punti e, sfruttando i sorprendenti risultati dagli altri campi, aggancia Vasto e Martinsicuro al secondo posto portandosi a due sole lunghezze dalla capolista Isernia, clamorosamente sconfitta tra le mura amiche con Penne. Gli isernini saranno anche i prossimi avversari dei rossoverdi domenica 11 Dicembre al Palasport Di Nardo Di Maio e Pasquali, per un match d’alta classifica che in pochi avrebbero pronosticato ad inizio stagione, ma che i ragazzi di coach Di Ridolfo si sono conquistati il diritto ed il merito di giocare lavorando duramente e crescendo sempre di più con il passare delle giornate.

Ufficio Stampa Pallacanestro Atri