RENIT CAMPLI - MIM TERMOLI 77-69   (18-13, 18-10, 16-15, 25-31)

 Arbitri: Cascioli (Pescara) e Giovannini (Teramo)

 Note: Fallo Tecnico: Stura (Campli)

Prima vittoria contro una molisana per Campli Basket del presidente Quaresimale. A cadere al PalaBorgognoni, nel turno infrasettimanale, è L’Airino Termoli, dopo una partita spigolosa e accesa. Al pronti via entrambe le squadre non riescono ad esprimere un bel basket, Campli sembra un po’ contratta e gli ospiti sono fermati da numerose infrazioni di passi e doppio che non danno fluidità al loro gioco. Tuttavia la formazione di casa tenta il primo allungo, grazie ad un concreto Ciervo, sul 16-9, costringendo al time-out gli ospiti a 2 minuti dal termine del quarto. La frazione si chiude sul 18-13. Il secondo quarto è targato bianco-rosso, difesa asfissiante e un super Palantrani, 8 punti di fila, regalano il primo break ai tifosi Farnesi, sul 26-13. Il quarto prosegue sulla stessa onda, i padroni di casa toccano anche il +15 sul 34-19 grazie alla coppia Ciervo – Palantrani. Si va negli spogliatoi sul 36-23 con i primi accenni di una partita che diventerà spigolosa e condita da colpi proibiti, con Di Carlo costretto a giocare con un vistoso cerotto al mento.

Nella terza frazione la musica non cambia, a cambiare, per i Farnesi, è solo l’interprete. E’ capitan Stura a suonare la carica, con sprazzi di atletismo da applausi. Campli va sul 47-31 a metà quarto. La partita sembra ormai incanalata nel verso giusto, il quarto si chiude sul 52-38 e per i padroni di casa basterebbe solo gestire di li al termine. Però negli ultimi 10 minuti succede di tutto, in una escalation di eventi da “inferno e ritorno”. Termoli la butta in bagarre, unico modo per riacciuffare la partita ed il Campli si fa ingenuamente coinvolgere in questo confronto acceso, innervosendosi. Inoltre la partita sfugge di mano alla coppia arbitrale, decisamente non in giornata, ed è cosi che dopo un tecnico a Stura per una esultanza dopo un canestro si è sul 58-52. Termoli prende coraggio e con veemenza arriva fino al 60-58. Ci pensano però Stura con un canestro e Palantrani che nell’azione immediatamente successiva anticipa e si invola verso il canestro avversario subendo fallo al tiro. Basta questo fortunatamente per respingere l’offensiva ospite. Fino al termine sarà solo agonia per gli ospiti, a cui non rimane che affidarsi al fallo sistematico e lanciare preghiere dai 6 metri e 75. Campli vince con il punteggio di 77-69 e riscatta cosi la sfortunata trasferta di Campobasso.

Ufficio Stampa Basket Campli

IL GLOBO ISERNIA - AMATORI PESCARA 103-82   (35-18, 69-32, 91-58)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Visioni (L'Aquila)

 Note: 

Tutto semplice per Il Globo che davanti al proprio pubblico batte 103 a 82 l’Amatori Pescara. Quinta vittoria in sei gare di campionato e secondo posto della classifica a pari merito con il Martinsicuro. La partita si è messa subito bene per i ragazzi di coach Cardinale. Il Quintetto titolare fa subito la differenza e parte a mille. Dopo pochi minuti il distacco è già di venti punti. Mattatori della serata il capitano, Rodriguez, Igbanugo e Facci. I lunghi dell’Isernia Basket giocano bene in contropiede grazie anche a delle intuizioni del play campobassano, Anzini. Ma anche l’under Triggiani si è messo in evidenza. Ottima anche la percentuale da tre. E così il risultato si assesta sul 35-18.

Secondo quarto che comincia e finisce sulla falsa riga del primo. La superiorità del Globo è evidente davanti ai giovani del Pescara. Al riposo si va con il punteggio record di 69-32. Nella terza e nell’ultima frazione di gioco Il Globo amministra e coach Cardinale manda in campo gli under che fanno la loro bella figura. Negli ultimi minuti di gioco c’è uno scatto d’orgoglio dell’Amatori che tenta di ridurre il passivo ma il match si conclude con il punteggio di 103 a 82. L’Isernia Basket fa festa e si gode la parte alta della classifica in attesa della trasferta a Sulmona.

Ufficio Stampa Isernia Il Globo

PALLACANESTRO MARTINSICURO - BASKET PENNE 100-81   (24-29, 26-16, 21-23, 29-16)

 Arbitri: Di Santo (Chieti)

 Note: 

La Pallacanestro Martinsicuro centra un importante vittoria contro il Basket Penne. I padroni di casa ora sono soli al secondo posto a soli 2 punti dalla capolista Vasto, per il Penne si tratta della terza sconfitta in campionato. Parte subito forte Martinsicuro con Maggioni e Wu scatenati. Penne non si spaventa più di tanto e con Marzoli e D’Alessandro riescono a sorpassare i padroni di casa e a chiudere il primo quarto sul +5 (24-29). Nel 2° e 3° periodo di gioco le squadre si affrontano a testa alta e danno spettacolo in campo, la partita resta equilibrata fino alla fine del 3° quarto che si conclude 71 a 68. Nell’ultimo periodo di gioco avviene la svolta, Martinsicuro preme sull’acceleratore grazie ai punti di Maggioni, Wu e Di Marco ed il Penne non riesce più a tenere testa alla squadra di casa che chiude il match sul 100 a 81. Punteggio pesante per il Penne che ha disputato un buon match e paga a caro prezzo la mancanza di cambi in panchina.

da www.basketincontro.it

PALLACANESTRO ATRI - ALBA ADRIATICA BASKET 94-63   (23-17, 44-40, 71-46)

 Arbitri: Santarelli (L’Aquila) e Tiberio (Teramo)

 Note: Uscito per cinque falli: Capodaglio. Falli antisportivi a Gaglioti al 15° minuto e Capodaglio al 39° minuto. Fallo tecnico a Gaglioti al 15° minuto.

Quarta vittoria stagionale per la Pallacanestro Atri, che nel turno infrasettimanale supera piuttosto nettamente Alba Adriatica. Dopo venti minuti giocati al piccolo trotto, i rossoverdi accelerano decisamente nel terzo periodo e chiudono i giochi, gestendo poi il resto della gara. Da segnalare la buona prova di Neri, miglior realizzatore della partita con 19 punti in appena venti minuti di gioco, ottimamente supportato dal sempre più convincente Bruno, onnipresente in difesa ed efficace in attacco, e dai positivi Di Blasio ed Adonide, in decisa e costante crescita. I canestri di Adonide, De Lutiis e Neri aprono la partita e spingono Atri sull’8-2 dopo tre minuti di gioco. Gli ospiti però sono bravi a non disunirsi, grazie alle iniziative di Kabunda e Capodaglio e riescono a non farsi distanziare troppo, con i primi dieci minuti che si chiudono sul 23-17. Il positivo impatto sulla partita di Di Blasio e le giocate di Bruno spingono Atri fino al 41-25 al 15° minuto. Alba Adriatica sembra al tappeto, ma i rossoverdi non ne approfittano per chiudere definitivamente la contesa, sbagliando tanto sia dalla lunetta che dal campo. I soliti Kabunda, Bernard Sarita e Capodaglio, più qualche sprazzo di Ghidini, consentono agli ospiti di rientrare in partita e chiudere con uno svantaggio di soli quattro punti all’intervallo lungo sul 44-40.

Al rientro in campo Atri cambia decisamente marcia, sia in attacco che in difesa, e con Neri, Bruno e Pavone in evidenza allunga in maniera decisa. Alba Adriatica comincia a fare enorme fatica in fase offensiva e subisce senza riuscire ad opporre grande resistenza le iniziative rossoverdi, che con un parziale di 27-6 mettono al sicuro la vittoria (71-46 al suono della terza sirena). L’ultimo quarto, infatti, vedrà i due allenatori dare ampio spazio alle seconde linee, con Atri che raggiunge il massimo vantaggio sull’84-52 al 36° minuto, prima di chiudere sul 94-63. Con questo successo i ragazzi di coach Di Ridolfo si portano a quota otto punti in classifica, a stretto contatto con le prime della classe e, soprattutto, con le dirette concorrenti distanziate. I giovani Di Ridolfo e Del Gallo realizzano tre punti a testa, Grossi due. Prossimo turno, nuovamente tra le mura amiche, domenica 6 Novembre con Ripalimosani.

Ufficio Stampa Pallacanestro Atri

VISURE ONLINE RIPALIMOSANI - OLIMPIA CAMPOBASSO 62-55   (14-14, 21-22, 38-33)

 Arbitri: Foschini (Penne) e De Ascentis (Giulianova)

 Note: Fallo tecnico a Cannavina e alla panchina di Ripalimosani.

E’ stata una vera e propria “partita a scacchi” quella disputatasi martedì sera alla Maccabi Arena, tra la locale formazione del Maccabi Ripalimosani e l’Olimpia Campobasso, derby che ha visto prevalere i padroni di casa col punteggio di 62-55. I due allenatori avevano preparato alla perfezione la partita, ma alla fine a spuntarla è stata la squadra di coach Filipponio, che seppur per lunghi tratti, ha dovuto far a meno di Cannavina gravato di quattro falli già nel secondo quarto (e senza Carlozzi), ha saputo trovare risposte all’emergenza verificatasi, inventando rotazioni “sperimentali” che hanno visto ergere ad MVP emotivo dell’incontro proprio quel Gianmarco Serafini che “cresciuto e pasciuto” nel vivaio ripese ha saputo contenere lo spauracchio Ognjenovic benissimo, mettendo spesso in difficoltà il serbo con una difesa attenta ed astuta, in pieno stile Maccabi, inducendolo ripetutamente all’errore.

Ore 18:50 l’Arena tracima già di tifosi, e questo per la società del presidente D’Alessandro è un gran motivo di vanto. Col passare dei minuti i decibel iniziano a salire, la musica, i tamburi, i cori, le urla degli staff tecnici... sembra di assistere ad una finale. Ore 19:25, la presentazione delle squadre è l’antitesi dello spettacolo che stà per iniziare, e quando Go-west (nanni verifica il titolo della canzone) dei pet-shop boys accompagna i satiri in campo sembra tutto pronto per l’inizio. Il primo quarto vede subito il Maccabi molto reattivo e pronto alla battaglia, un po’ meno l’Olimpia che se non fosse per qualche tiro libero sbagliato di troppo (0/6 nei primi 3’) dai padroni di casa, si troverebbe indietro già di un margine interessante 11-6 al 5’. Col passare dei minuti però la squadra allenata da Sabatelli inizia a prendere le misure, ed affidandosi al duo Amatista-Ognjenovic, si rifà sotto passando addirittura sopra al 9’ 30” 12-14. Saranno poi due liberi di Antonelli a fissare il punteggio a fine quarto 14-14. Nel secondo periodo, sono gli errori a farla da padrona. Gli attacchi si inceppano ripetutamente, lasciando spazio ad ogni forma di leggerezza. La partita si fa bruttina, ed a renderla ancor più brutta (soprattutto per il Maccabi) è il secondo arbitro De Ascentis che sancisce in poco più di tre giri di lancette (16’-19’), secondo e terzo fallo a Cannavina (entrambe rivedibilissimi) quest’ultimo condito da un tecnico, che inevitabilmente segnerà l’incontro. Il pubblico si accende, dopo il gravissimo errore arbitrale. L’Olimpia dal canto suo ringrazia ed ottimizza il tutto, passando dal -4 al più 1 in un amen, ed a metà partita il tabellone recita 21-22.

Dopo l’intervallo lungo, sembra assistere ad un'altra partita. Antonelli (28 per lui e palma di MVP) si accende con folate nell’aria pitturata e tiri pesanti, iniziando a scavare un piccolo solco appannaggio dei suoi. Sembra un altro Maccabi, ed il testimonial di questa nuova versione è proprio quel Serafini di cui sopra. Il ripese “purosangue” combatte su ogni possesso del serbo Ognjenovic, tenendolo a bada e costringendo spesso coach Sabatelli e farlo riposare e riflettere in panchina. Da rimarcare, sempre nelle fila dei satiri le ottime prove in questo quarto di Pennacchio e Fiorilli, il primo che ottimizza tutti gli assist regalatigli in aria pitturata, ed il secondo che grazie alle sue penetrazioni “danzerine” genera scompiglio agli ospiti.Si arriva così sul più cinque al 30’, 38-33. Nell’ultimo e decisivo quarto, l’orchestra diretta dal “Riccardo Muti” campobassano Rosario Filipponio, regala il suo pezzo migliore. Difatti il coach ripese non sbaglia nulla, orchestrando la vittoria a suon di letture. Tutti i “musicisti” tirati in causa fanno la loro parte, e quando al 35’ si rivede pure Cannavina in campo, ci sono tutti i presupposti per un crescendo in pieno stile Maccabi. Al 36’ sul più cinque 53-48 sembra fatta, anche perché l’inerzia è tutta a favore dei satiri. Ma Amatista e Co. non la pensano allo stesso modo, ricucendo ogni strappo e proponendosi a 45” dalla fine sotto di 2 (55-53). Saranno poi i canestri di Cannavina in area pitturata, un triplone allo scadere dei 24” da parte del “killer” Antonelli e due liberi di Fiorilli a decidere le sorti della contesa fissando il punteggio sul 62-55. Grande partita, grande spettacolo e grande vittoria per i satiri, che ribaltano il pronostico della vigilia, andando a vincere il primo derbyssimo contro la corazzata Olimpia. Un ringraziamento doveroso a tutti i tifosi del satiro che hanno colmato tutti gli spazi della Maccabi Arena non facendo mai mancare il loro sostegno. Prossimo appuntamento per la troupe di Filipponio, domenica ore 18:00 in quel di Atri per un altro scontro verità.

Comunicato stampa Maccabi Ripalimosani

Si ferma a tre la striscia di vittorie consecutive dell’Olimpia Campobasso che viene superata alla Maccabi Arena dalla Visure On Line Ripalimosani. La gara è stata molto combattuta, con le due difese che hanno vinto sugli attacchi, come testimonia il basso punteggio finale. In una partita infarcita di ex, l’equilibrio regna sovrano nel primo tempo. Si viaggia a fari quasi spenti con entrambi i quintetti che hanno difficoltà a trovare la via del canestro come testimonia il 21-22 in favore dell’Olimpia con cui si va all’intervallo lungo. Nella ripresa la compagine di casa prova l’allungo che viene immediatamente rintuzzato da un piccolo parziale di 5-0 in favore di Petrone e compagni che rimette tutto in parità. A cavallo degli ultimi due periodi, però, accade che i locali piazzino altri due strappi feroci (uno di 5-0 ed un altro di 6-0), che di fatto spezzano in due la partita e la chiudono contestualmente, senza che i ragazzi di Sabatelli possano trovare la chiave per rimettere in sesto la baracca. Dopo questa seconda sconfitta maturata in trasferta, i campobassani hanno poco tempo per leccarsi le ferite. Sabato è di nuovo campionato con secondo viaggio consecutivo e contemporaneo derby da dover affrontare. Questa volta ci sarà l’Airino sulla strada del quintetto del capoluogo di regione. Un avversario decisamente ostico che ha nelle proprie fila giocatori di valore che sono un lusso per la categoria come Bertinelli e De Sanctis. Servirà una prestazione di grande sostanza per uscire con punti dalle mani dalla palestra termolese.

Francesco A. Brunale Ufficio Stampa Olimpia Campobasso e Nuova Cestistica Campobasso

BCC VASTO - NERETO BASKET 87-73   (33-4, 44-32, 70-57)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Nardone (Pescara)

 Note: BCC Vasto: Tiri da 2: 31/55(56%), Tiri da 3: 5/16(31%); Tiri liberi: 10/23(43%), Falli 26. Nereto: Tiri da 2: 17/43(40%), Tiri da 3: 6/25(24%); Tiri liberi: 21/30(70%), Falli 18. Usciti x 5 falli: Bonaiuto (25’:60-42) e Pulsoni (30’:67-55). Falli tecnici: Panchina Nereto (7’:18-4), Bonaiuto (25’:60-42) e Dutto (29’:64-52). Falli Antisportivi: Crescenzi (29’:85-66).

Dal +31(35-4) al 1° minuto del secondo quarto al +9(64-55) del 29° minuto, poi +20(79-59) a sei minuti dalla fine raccontano come strano possa essere stato l’andamento della gara che ha visto la BCC Vasto Basket prevalere sul Nereto Basket con un +14(87-73) che consente alla squadra viaggiante di uscire dal PalaBCC con la testa alta. C’era da contrastare il quintetto di coach Alfredo Minora forte di un pronostico tutto a suo favore dall’alto delle cinque vittorie conquistate su altrettante gare giocate e chiudere il primo quarto sotto di 29(33-4) con soli due canestri di Fala mentre i padroni casa andavano a referto con tutti gli uomini sul parquet, compreso il tiro dalla lunga distanza di Maggio normalmente seduto in panchina, avrebbe tagliato le gambe a chiunque vista una proiezione finale di oltre 120 punti contro neanche 20. Chiaramente ci si aspettava una reazione degli ospiti che con Pier Mario Minora, oggi al di sotto della sua media stagionale, e con Keliauskas, che ne mette addirittura 36, non si danno per vinti, ma provano a rientrare ricucendo il grosso strappo iniziale fino al -12(44-32) del riposo lungo, poi al -9(64-55) ad un minuto dall’ultimo mini riposo, ma spendendo tantissimo e subendo il ritorno dei padroni di casa che chiudono con largo anticipo sul +20(79-59) a sei minuti dalla fine.

Di sicuro la gara ha presentato i tanti aspetti extra sportivi preventivati nei giorni precedenti quando si metteva in evidenza il “derby” interno alla famiglia Minora con i fratelli, uno in panchina per Vasto e l’altro in campo per Nereto, mentre il padre del coach vastese svolgeva le mansioni di accompagnatore della squadra ospite creando situazioni tanto particolari quanto complesse anche se si è trattato, a conti fatti, di giocare semplicemente una gara di pallacanestro. Di sicuro una vincitrice fin dalla prima palla a due era identificabile nella signora Minora che nella poliedrica funzione di Presidente del sodalizio, moglie del Dirigente Accompagnatore, mamma di Alfredo, allenatore seduto sulla panchina vastese e di Pier Mario con la casacca blu del Nereto chissà per chi avrà fatto tifo?

Buona l’affluenza di pubblico, anche se c’era qualche timore per via del turno infrasettimanale, e solita festa nel corso del riposo lungo da parte dei giovanissimi che rappresentano il futuro di un sodalizio che, in questo primo scampolo di campionato, sta facendo la lepre seminando pian piano i tanti avversari che faticano a starle dietro. In attesa della gara di domani fra Il Globo Isernia (a 8 punti in classifica con la BCC Vasto a 12) vs l’Amatori Pescara, visti gli altri risultati, in scia si mantiene il Martinsicuro (10) che ha sconfitto il Penne, prossimo avversario dei vastesi sabato 5 alle ore 18, mentre si ferma il Campobasso (8) che perde il derby alto molisano a Ripalimosani.

Francesco Tomassoni Addetto Stampa Vasto Basket

PENTA BASKET TERAMO - BK CENTRO ABRUZZO SULMONA 83-55   (17-12, 46-28, 63-48)

 Arbitri: Berardini (Pescara)

 Note: 

Dopo tre sconfitte consecutive il Penta Basket torna alla vittoria grazie al +28 (83-55) rifilato al Centro Abruzzo Basket Sulmona. La partita, dominata dal primo minuto di gioco fino al quarantesimo, si è decisa in pratica nel secondo quarto quando dal +5 si è passati al +18. Il Penta Basket di coach Stirpe, che ha dovuto fare a meno di Simonella infortunatosi nel riscaldamento pre-gara, parte subito forte andando dopo 120” sul 7-0 grazie a 5 punti di un ispirato Di Anastasio (11 punti a fine gara). L'esterno teramano nel corso primo quarto incrementerà il proprio bottino personale di punti arrivando fino a quota 9, dando così un contributo significativo per il 17-12 che chiuderà i primi 10' di gara. In casa Centro Abruzzo Basket Rante e Lungaro cercano di ricucire lo svantaggio ma i biancorverdi nel secondo quarto si portano prima sul +12 (24-12 al 12'36”) e poi arrivano in chiusura della prima metà gara sul +18 (46-28) grazie agli 11 punti di un positivo Schiavoni (con 16 punti finali sarà poi il miglior marcatore della serata, nda).

Nella seconda metà gara, coach Stirpe, visto l'ampio margine prova ad allungare le rotazioni cercando di coinvolgere tutti i giocatori convocati. L'impegno e la tensione agonistica non calano, infatti, tranne, un breve passaggio a vuoto in chiusura di terzo quarto (63-48), il Penta Basket allunga nel punteggio incrementando il massimo vantaggio della gara praticamente ad ogni possesso fino al +28 finale (83-55). A fine partita Simone Stirpe, coach del Penta Basket, ha dichiarato: “Sono molto contento della reazione della squadra dopo le tre sconfitte consecutive. Oggi, nonostante l'ampio margine finale, non era assolutamente una partita facile e noi siamo stati bravi a prendere il comando delle operazioni fin da subito, senza avere poi, vistosi cali. Tutti i giocatori mi hanno dato buone risposte e questo è positivo in vista dei prossimi confronti”. Il campionato propone per domenica prossima la sfida in trasferta contro il Nereto Basket, formazione dove l'anno passato hanno militato sia Marco Simonella che Renato Piccinini.

Adriano Vannucci PENTA BASKET TERAMO Area Marketing & Comunicazione

SIDE & RIZIO POPOLI - BLU BASKET ROSETO 77-72   (19-16, 22-22, 11-8, 12-18, 13-8)

 Arbitri: Moro e Pignelli (Teramo)

 Note: