AIRINO TERMOLI - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 77-84   (29-23, 41-38, 59-59)

 Arbitri: Catani e Cascioli (Pescara)

 Note: 5 Falli: Ballone, De Gregorio e Salvatore.

BASKET BALL ROSETO - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 80-66   (19-17, 36-34, 59-53)

 Arbitri: Di Luzio (Pescara) e Fiorentino (Chieti)

 Note: Roseto: TL: 15/24 (63%); T2: 25/45 (56%); T3: 5/20 (25%). Visure on Line: TL: 16/26 (62%); T2: 13/32 (41%); T3: 8/26 (31%). Uscito per falli Centola.

Quarta sconfitta consecutiva per la Visure on Line Ripalimosani che contro il Basket Ball Roseto non riesce a raddrizzare la classifica causa le reiterate lacune in area pitturata che hanno permesso ai locali (con il neo acquisto Di Pietro) di spadroneggiare sotto le plance. Questo il "leit motiv" del match disputato sabato sera contro i ragazzi del Basket Ball. Partenza sprint per i ripesi (2-13 al 4’) grazie alla buona collaborazione offensiva e ad una difesa ermetica che da parecchio i satiri non proponevano. Ma è un fuoco di paglia in quanto i rosetani prendono le misure agli avversari che con i propri lunghi iniziano una lenta ma costante risalita che culmina con il +2 a fine primo quarto (19-17). Nella ripresa i ragazzi di Di Ridolfo continuano nella loro opera e, grazie alle continue assistenze in area pitturata nonché all’ottima vena realizzativa di Neri (top scorer del match con 30 p.ti) e Pavia (20 p.ti), piazzano un break di 10-0 chiudendo la terza frazione sopra di 6 lunghezze (59-53).

Ad inizio quarto periodo una banalissima palla persa di Di Cesare concede un facile contropiede a Neri e successivamente i tanti tiri sbagliati (anche sottomisura) dai giallo-blu danno un cospicuo vantaggio ai padroni di casa (61-50). Per ben 3 minuti, da entrambe le parti, non si riesce a realizzare e i satiri non ne approfittano dei tanti errori bianco-blu. Arrivati più volte a 4 lunghezze di svantaggio, i satiri non realizzano il break decisivo. Il divario di 14 punti maturato a fine partita è sicuramente troppo penalizzante per la squadra di coach Di Pasquale che, tra l’altro, ha dimostrato nei momenti difficili, di essere un gruppo unito, cercando in ogni modo di stare vicino al compagno in difficoltà. E’ proprio da qui che bisogna ripartire per preparare al meglio il delicatissimo match casalingo di sabato prossimo alla Maccabi Arena contro la neo promossa Fortitudo Teramo dell’argentino Perez miglior realizzatore del girone.

da www.ripalimosanibasket.it

FORTITUDO TERAMO - BIOFOX VASTO 99-62   (26-20, 49-33, 82-48)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Catani (Pescara)

 Note: Teramo: iri da 2: 27/53(51%); da 3: 10/25(40%); Tiri Liberi: 15/19(79%); Falli: 21. Vasto: Tiri da 2: 16/30(53%); da 3: 7/29(24%); Tiri Liberi: 9/16(56%); Falli: 180. Falli Antisportivi: Celenza (1’:6-0) e Capone (24’:59-36). Fallo Tecnico: Celenza (29’:71-45).

Comincia alla grande il girone di ritorno della Fortitudo Teramo che schianta con un eloquente 99-62 il malcapitato Vasto che pure si presentava a Teramo forte della vittoriosa trasferta in quel di Ripalimosani e desideroso di vendicare la sconfitta subita all’andata con un solo punto di scarto. Vasto poteva contare anche sull’ultimo arrivato Claudio Capone, giocatore dal passato illustre e dal presente di tutto rispetto per la categoria. Ma la gara non ha avuto storia, segno anche che la squadra teramana ha saputo voltare pagina dopo il cambio di guida tecnica dovuto alla fine consensuale del rapporto con Sandro Bontà, maturata in settimana.

Il ritorno alla responsabilità tecnica della squadra di Massimo Gramenzi ha determinato una delle migliori prestazioni stagionali dei biancoblu e la società intende fare i complimenti al neo coach per il brillante risultato conseguito. L’A.s.d. Fortitudo Teramo intende altresì ringraziare coach Sandro Bontà per il lavoro condotto alla guida della squadra e per la professionalità dimostrata nel corso dell’avventura teramana, augurandogli le migliori fortune nelle prossime esperienze sportive che, come già in passato, saprà condurre positivamente.

La gara non ha avuto storia: la Fortitudo sin dal primo quarto ha preso in mano le redini della partita sfoderando una prestazione sontuosa sia in attacco che in difesa. Se il primo periodo tutto sommato ha mostrato un certo equilibrio, il seguito è stato un crescendo rossiniano: undici punti di vantaggio al riposo lungo e ben 34 alla fine di un terzo periodo da favola al termine del quale il tabellone del PalaScapriano faceva già segnare 82 punti per i padroni di casa. Ultimo quarto di ordinaria amministrazione per il 99-62 finale. Da segnalare l’ottima prestazione corale dei ragazzi del presidente Di Sabatino: ben cinque uomini in doppia cifra nella serata “normale” del capocannoniere Perez. Va in cascina dunque la seconda vittoria consecutiva della Fortitudo che consolida la settima posizione in classifica e attende con rinnovata fiducia l’insidiosa trasferta di Ripalimosani, già importante per scavare quel solco di sicurezza per la griglia play-off.

da www.fortitudoteramo.com

Ci volevano ancora “i botti”, ma tutta l’acqua caduta dal cielo in questi giorni ha bagnato, e di brutto, le polveri dei bombers vastesi. La BioFox non è stata praticamente mai in gara lasciando campo aperto alla Fortitudo Teramo che, con in panchina Gramenzi al posto di Bontà, ha impartito una severa lezione di basket e non solo. Padroni di casa partiti a mille fin dalla prima palla a due, aggressivi su tutti i palloni, presenti sotto le plance, sia in difesa che in attacco, e risultato già acquisito fin dalle prime battute: 7-0 nei primi 50 secondi, poi 13-6 al 5° e 13-12 al 6° (con quattro tiri dalla lunga distanza: Capone, Laccetti, Desiati e Celenza); chiusura primo quarto sul 26-20, 36-26 a metà secondo quarto, squadre negli spogliatoi con un divario di ben 16 punti (49-33).

Dopo il riposo lungo le cose non cambiano: Teramo continua a mille ed il passivo diventa sempre più pesante: -34(82-48) ad inizio terzo parziale, poi –40(90-50) dopo 4 minuti, -44(97-53) a 3 minuti dalla fine con coach Gramenzi che sembra accontentarsi tanto da dare un po’ di spazio a Ramirez (per 4 “lunghi” minuti) e Pedalino (per soli 2), lasciando Di Sabatino addirittura in panca. Giusta lezione di basket, e non solo, da una neo-promossa che vuole uno spazio certo nei play off per poi giocarsi il tutto per tutto alla ricerca di un doppio salto di categoria di sicuro prestigio. Coach Di Stefano, dopo l’exploit della gara a Ripalimosani, ha sicuramente tanto lavoro da fare per rimettere in carreggiata un gruppo che, fatto un bel bagno d’umiltà, deve rimboccarsi le maniche per rimettersi all’inseguimento di quell’ottavo posto a cui puntano tantissime formazioni e, alla fine, conteranno moltissimo gli scontri diretti e le differenze canestri. A seguire due gare interne: la prima vs il Martinsicuro che oggi è la seconda/terza forza del campionato, poi il Nuovo Basket San Vito che è tornato alla vittoria, dopo qualcosa come sette sconfitte in striscia negativa, passando sul campo dell’Airino Termoli fermo a due punti in ultima posizione con il Globo Isernia.

Tornando alla gara di oggi, tanto per rimuovere il coltello nella piaga, nella BioFox c’è proprio poco, ma molto poco, da salvare anche se, leggendo i numeri, Saverio Celenza ha finito la gara con 25 punti nel suo tabellino (top-scorer per l’ennesima volta), ma il suo punteggio, fermo a quota 3 dopo il canestro dalla lunga distanza del 5° minuto, è cresciuto con i 10 punti (su 15) del terzo quarto e i 12 (su 14) dell’ultima frazione dando comunque prova che i 40 minuti giocati li ha corsi dall’inizio alla fine cercando di limitare una sconfitta già di per se pesantissima. La prova di Capone, alla sua prima apparizione, è difficilmente giudicabile: di certo non si è risparmiato e la sua prestazione è ben lontana da quello che l’atleta potrà dare nell’immediato futuro. La pratica Fortitudo Teramo ha già avuto fin troppo spazio: cosa fatta, capo ha! Tutto passa negli archivi con il pensiero già rivolto al futuro che poi dista una sola settimana. In ultimo, ma non per ultimo, un ringraziamento a chi ha voluto seguirci fino al PalaScaprino dove ha trovato ancora gli echi degli applausi della gara di sabato scorso con il Basket Teramo vittorioso sulla Benetton Treviso: certo è che, se non ci fossero stati i vastesi, il pubblico presente si sarebbe perso nei 3.500 posti disponibili.

Francesco Tomassoni

IL GLOBO ISERNIA - BASKET PENNE 65-92   (16-29, 31-43, 48-63)

 Arbitri: Boschetti (Campobasso) e Gianciotta (San Pietro Avellana)

 Note: Cinque falli: Ferramosca.

Il Globo Isernia (senza Mainiero e con Lombardi febbricitante) ha aperto il girone di ritorno con una sconfitta, stavolta contro la capolista Penne. I molisani, fermi ancora a due punti, hanno disputato comunque una buona partita, pagando però alcune decisioni frettolose e una pessima impostazione dei giochi offensivi. La difesa, come al solito, è stata molto "generosa". Nel primo tempo i ragazzi di Mainiero sono stati in partita, creando un po' di problemi agli abruzzesi, soprattutto con un super Gaglione (36 punti conditi da 14 rimbalzi). La concentrazione dei locali non dura e Penne ne approfitta per rimpinguare il vantaggio. Isernia non ha la forza per recuperare e si arrende al proprio destino. Da segnalare l'esordio in C2 dell'isernino Igino Boffa, classe '91 e di Antonio Ferramosca, proveniente dal Foggia basket. Nel Penne ottime le prove di Marzoli (17 punti) , Briglia (18 punti) e Van Elswyk (16 punti). Domenica il Globo sarà impegnato nella gara esterna contro il Venafro.

Marco Colavitti

DI SERAFINO NERETO - ISOTERMICA VENAFRO 78-76   (21-20, 37-38, 52-56)

 Arbitri: D'Emilio (Roseto) e Volpone (Pescara)

 Note: 

Dai parziali di ogni quarto si evidenzia l'equilibrio dimostrato in campo, una gara all'insegna del tatticismo puro. Gran basket quello che si è visto tra le compagini del Nereto e del Venafro. Da evidenziare le assenze importanti di Chukwuka per il Nereto e Scarpa per il Venafro. La gara inizia con un 5/0 per il Venafro poi i Vibratiani impattano subito e passano in vantaggio mantenendolo per circa due quarti le redini della gara. Alla fine del 2° quarto il Venafro recupera e chiude il tempo sopra di un punto. Il terzo quarto è dominio del Venafro come una parte del quarto, poi la scelta tattica della panchina del Nereto, decidendo di giocare con tre guardie, riesce ad annebbiare la regia del Venafro ottenendo la vittoria . Da sottolineare la grandissima prova del giovane del vivaio Mistichelli (classe 1990).

da www.basketincontro.it

T&T GEA MARTINSICURO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 81-62   (20-15, 42-27, 58-47)

 Arbitri: Castellan (Chieti) e Palazzeschi (Francavilla)

 Note: 

FIAT MOLINARO CAMPOBASSO - NUOVO PINETO BASKET 59-52   (20-26, 32-34, 47-41)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Spettatori 150 circa. Tiri da due: Molinaro 17/36 (47%), Pineto 11/34 (32%). Tiri da tre: Molinaro 4/21 (19%), Pineto 7/23 (30%). Tiri liberi: Molinaro 13/19 (68%), Pineto 9/20 (45%). Rimbalzi: Molinaro 38 (Mansilla e Cefaratti 10), Pineto 25 (Tano 11, L. Sacchini 6). Cinque falli: Mansilla, A. Sacchini, Tano. Falli tecnici a Pavone al 27' e a Mansilla al 34'.

Il girone di ritorno della Fiat Molinaro Campobasso si apre con una vittoria. Non la più convincente delle vittorie - anzi - ma pur sempre una vittoria che vale due punti in più in classifica e permette agli uomini di coach Sabatelli di riprendere a correre dopo lo stop di una settimana fa contro il Penne. Una partita - diciamolo subito - molto brutta, costellata di errori da ambo le parti e che, stando al risultato finale, parrebbe dominata dalle difese. In effetti le due squadre fanno vedere qualcosa di buono nelle rispettive metà campo difensive, ma chi è al Palavazzieri si accorge che "la colpa" principale per il punteggio basso sta in gran parte negli errori che - lo ripetiamo - non mancano dall'una e dall'altra parte, errori che hanno come conseguenza inevitabile le scarse percentuali al tiro di ambedue le formazioni.

Eppure il match comincia in maniera scoppiettante, con il Pineto che scatta immediatamente in avanti (2-10), la Molinaro che, dopo il momento di torpore iniziale, risponde da par suo (13-13) e l'equilibrio che va avanti fino agli ultimi secondi della prima frazione di gioco, quando - con le due squadre in parità a 20 - Luca Sacchini e Dutto infilano le due triple che fanno 20-26 per un Pineto che tira col 60% da tre (6/10) e sembra avviato a giocare una grande partita. Ma dalla rimessa iniziale del secondo periodo, tutto cambia: cominciano gli errori e le ingenuità da ambo le parti, le percentuali calano in maniera drammatica e il bel gioco e i canestri dei dieci minuti precedenti sono fin da subito un ricordo. La Molinaro mette dentro appena dodici punti, gli abruzzesi fanno addirittura peggio con soli otto (ma nel quarto successivo il totale sarà... sette) e il tabellone elettronico stenta ad avanzare. I padroni di casa sono a -1 (29-30) a metà periodo, passano davanti con una tripla di Di Cristofaro ma subiscono un 4-0 che permette alla formazione di Castorina di arrivare all'intervallo lungo con due lunghezze di vantaggio.

Al rientro in campo, la musica non cambia: il Pineto non segna mai, la Molinaro... quasi e dopo cinque minuti il punteggio è ancora 38-36, col parziale di 6-2 che la dice lunga sullo "spettacolo" che si vede in campo. I campobassani giocano un po' meglio rispetto ad avversari che continuano a "martoriare" il ferro, ma la formazione di Mimmo Sabatelli non riesce a scappare via come potrebbe, arrivando al trentesimo con sole sei lunghezze di margine. E allora il Pineto prende coraggio e prova a piazzare il colpaccio: Castorina ordina ai suoi di mettersi a zona e la Molinaro si inceppa, facendo girare troppo il pallone e rifiutando tiri da tre anche comodi per cercare continuamente un infruttuoso penetra e scarica. Pineto si avvicina fino a -4 (53-49), ma nell'azione successiva la palla gira finalmente a dovere ed arriva ad un freddissimo Filipponio, che spara dall'arco e mette dentro i tre punti che praticamente chiudono il discorso.

La palma del migliore in campo la diamo proprio al play della Molinaro, sempre lucido sul parquet, autore di passaggi illuminanti (oltre che dell'appena citata tripla decisiva) e prodigo di consigli per l'ultimo arrivato Francesco Romito, figlio d'arte e promettente playmaker proveniente dalle giovanili dell'Olimpia Campobasso. Da segnalare anche le belle prestazioni di Michele Cefaratti e Dario Mansilla, che però ha anche al suo attivo la pecca della prostesta verso uno degli arbitri che gli costa il tecnico e la conseguente panchina per raggiunto limite di falli. Per il Pineto, spiccano i 24 punti dell'ex Virtus Termoli Dutto, ma il primo quarto giocato da Luca Sacchini (9 punti con 3/4 da tre) è fra le (poche) cose da ricordare di questa partita.

Vittorio Salvatorelli

PROGETTO AUTO ROSETO - FASOLI & MASSA SULMONA 58-71   (18-17, 31-30, 42-43)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Ferrante (Pescara)

 Note: 

Serata da dimenticare per la Progetto Auto, che sciupa una buona occasione per occupare un posto interessante in classifica, visto che quello di oggi si presentava come un mini “match point”. L’occasione invece, non se l’e’ fatta sfuggire il Sulmona che, non solo riacciuffa la Virtus in classifica, ma riesce ad aggiudicarsi anche la differenza canestri (+8 all’andata e -13 al ritorno).

La gara inizia e non offre un grande spettacolo da ambo le parti: si fa sempre meno canestro ma le due compagini sembrano mantenere un costante equilibrio fino al terzo quarto. L’argentino Maidana non sembra essere quello delle precedenti partite, ma dall’altra parte neanche Fioriti e Di Sante non offrono il loro meglio. L’unico a salvarsi nella brigata virtussina e’ Di Emidio, ma da solo non riesce ad arginare gli assoli di De Grandis.

Purtroppo nemmeno la coppia arbitrale si salva dalla serata “no”: infatti troppe decisioni controverse ed imprecise fanno scattare la pazienza a Caivano e coach Francani, che guadagnano anzitempo gli spogliatoi. Il Sulmona conquista comunque meritatamente la vittoria, facendo capire di essere loro la sorpresa di questo campionato, capace di intimorire anche le grandi. Sabato la Virtus fara’ visita a L’Aquila, sperando di dimenticare questo triste scivolone al piu’ presto.

Antimo Caporaletti