FIAT MOLINARO CAMPOBASSO - VISURE ONLINE RIPALIMOSANI 92-75   (16-18, 36-33, 62-48)

 Arbitri: Foschini (Penne) e Fiorentino (Chieti)

 Note: Spettatori: 600 circa. Campobasso: TL: 20/31 (65%); T2: 23/37 (62%); T3: 8/22 (36%). Visure Online: TL: 16/20 (80%); T2: 16/35 (46%); T3: 9/26 (35%).

In un affollatissimo Pala Vazzieri il derby n.1 tra la Cestistica Campobasso e la Visure on Line Ripalimosani va ai padroni di casa che dimostrano ancora una volta di essere una seria pretendente alla titolo finale. Non riesce quindi l’impresa alla compagine giallo/blu di espugnare l’ostico campo del capoluogo causa una condotta di gara non eccezionale dove le troppe palle perse hanno fatto la differenza. Il Maccabi è sceso in campo con più di qualche acciacco. Giuseppe Pilla, di rientro da un infortunio di due settimane fa e non in perfette condizioni e Di Cesare vittima di uno stiramento nella rifinitura di venerdì. Se a tutto ciò si aggiunge l’opaca prestazione in campo di Di Pasquale, beh, era davvero proibitivo di portare a casa il risultato.

Passando alla cronaca si può parlare di un match equilibrato per due quarti. Infatti dopo un inizio dove i padroni di casa si portavano in vantaggio per 8-3 al 4’, i ripesi ricucivano il divario portandosi in linea di galleggiamento alla fine del primo periodo (16-18). Nel secondo la musica non cambiava e a metà partita il tabellone segnava 36-33. Al rientro dalla pausa lunga avveniva lo strappo decisivo. I ragazzi di coach Sabatelli piazzavano un fulminante parziale di 12-0 che fissava il punteggio sul 56-41. Da questo momento e per tutto l’incontro la strada per i satiri diventava tutta in salita. Un mini break giallo-blu riportava a -8 i ripesi ma l’esperienza di capitan Filipponio supportato da un’ottima vena realizzativa dell’ex Di Cristofaro (top scorer dell’incontro con 24 p.ti) e dalla presenza fisica dell’eccellente Mansilla ricacciavano i ripesi sul -17 al suono finale della sirena. Per i satiri non era questa la partita da vincere di conseguenza non bisogna creare nessun allarmismo. Il lavoro per coach Di Pasquale e i suoi ragazzi riprenderà martedì in attesa dell’incontro casalingo di sabato 22 quando alla Maccabi Arena scenderà in campo il Sulmona forte delle due vittorie esterne consecutive.

da www.ripalimosanibasket.it

FORTITUDO TERAMO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 75-46   (19-7, 40-19, 60-28)

 Arbitri: Di Pasquale (Chieti)

 Note: 

In un PalaScapriano desolatamente vuoto a causa dei provvedimenti del giudice sportivo che ha condannato la Fortitudo Teramo a giocare due gare a porte chiuse (la prossima il 30 novembre contro Venafro), L’Aquila da rapace si è trasformata in facile preda dei ragazzi di coach Gramenzi, degno vice dello squalificato Bontà. La squadra del capoluogo di regione non ha creato alcun fastidio ai biancoblu che hanno conquistato la seconda vittoria consecutiva dominando dall’inizio alla fine.

Gli ospiti hanno avuto difficoltà enormi nel trovare la via del canestro e i teramani hanno approfittato della situazione giocando con regolarità e concretezza. Rapporti di forza già in chiaro dopo il primo quarto chiuso avanti di 12 punti e risultato praticamente in cassaforte al riposo lungo (40-19). Nel terzo quarto il vantaggio fortitudino è diventato incolmabile (+32) e solo nell’ultima frazione, quand’era troppo tardi, gli aquilani hanno giocato alla pari. Miglior marcatore tra i teramani il giovane Alex Martelli con 14 punti. Il buon momento della Fortitudo dovrà essere confermato sabato nella difficile (ma non impossibile, vista la vittoria esterna nell’ultimo turno di Sulmona) trasferta di San Vito.

da www.fortitudoteramo.it

T&T GEA MARTINSICURO - PROGETTO AUTO ROSETO 77-71   (23-16, 42-35, 61-52)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Agostinelli (Campli)

 Note: 

Opaca prestazione della formazione rosetana contro un Martinsicuro quadrato ma non irresistibile. La Progetto Auto Roseto si presenta a Martinsicuro con il rientro in campo di Di Emidio dopo un mese e mezzo di riposo ma perde Ucci, impegnato con la convocazione in Legadue per la trasferta di Reggio Emilia. La gara inizia con un costante equilibrio dove, agli attacchi della formazione di casa, segue puntuale il recupero degli ospiti, anche se, le differenze di fine quarto, sono frutto di disattenzioni dell’ultimo minuto e penalizzano troppo la Virtus. Detto cio’, coach Francani vede la possibilità di fare il colpo e, nello spogliatoio tra il primo e secondo tempo, chiede maggior grinta in campo.

Forse anche troppo in quanto, nel momento in cui si affaccia in vantaggio, la Virtus subisce troppo l’intervento della coppia arbitrale: ne paga le conseguenze Caivano che, dopo ampie proteste per la generosità di Moro nei confronti di alcuni interventi difensivi, protesta troppo dalla panca e perde le staffe. Seguono quindi due tecnici alla panchina che tagliano inevitabilmente le gambe ai Virtussini; il Martinsicuro prende così le distanze che, nonostante un colpo di reni finale, conserva fino alla fine e vince la gara. Gara tutto sommato giusta nel risultato: il Martinsicuro merita la vittoria in quanto non perde mai di vista l’obiettivo e, nonostante non abbia potentissimi mezzi, gestisce nel miglior modo i vantaggi acquisiti.

Cominciando dal Martinsicuro, si mettono in evidenza Stakic e Di Francesco, ma non e’ da sottovalutare il gran lavoro svolto da Di Furia, attore di una buona partita. In casa Virtus danno il cuore De Santis (ottima conferma) e Marchetti (in continua evoluzione); mancano nel tabellino invece i preziosi punti di capitan Fioriti(4 punti) e non manca invece la propensione alla protesta collettiva che, nel caso specifico, ha compromesso notevolmente la gara, comunque non facile. La Progetto Auto aspetta domenica alle ore 18,00 al Palamaggetti (e non sabato, in quanto rinviata per far posto alla Legadue, causa diretta SKY), la matricola Campobasso, che ha dato gia’ prova della sua temibilità.

Antimo Caporaletti

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - FASOLI & MASSA SULMONA 64-79   (14-12, 30-27, 38-47)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: Cinque falli: Salomone.

Le prime parole le affidiamo al coach del Sulmona De Grandis: “Mi è piaciuto lo spirito dei miei dopo i primi due quarti giocati male in attacco. Sapevamo che San Vito era alla nostra portata considerato che i loro punti ottenuti sinora erano arrivati contro squadre di bassa classifica”. Dunque molta determinazione da parte ospite nella seconda parte e soprattutto maggiore brillantezza sotto il profilo atletico. San Vito si arrende quasi senza lottare (64-79) dopo aver giocato alla pari i primi due quarti con belle giocate di Fabio Lasaponara e Alfredo Mancini. Ancora privi di Francesco Nervegna, i due coach biancazzurri scelgono in partenza Mancini, Fulgenzi, Lasaponara, Salomone e Salvatore. Matteo Di Pietro, ancora alle prese con la caviglia dolorante parte dalla panchina. Il primo quarto scivola via senza entusiasmare sul punteggio di 14-12. Nel secondo quarto San Vito utilizza anche Matteo Di Pietro arrivando al massimo vantaggio (+10) a 3'57" dal termine (30-20). La panchina di casa effettua alcuni cambi cercando di gestire al meglio il momento favorevole. In questa fase Sulmona piazza un 7-0 che lo riporta a -3 all'intervallo lungo (30-27).

Al rientro in campo ospiti rinvigoriti tanto da ribaltare il risultato dopo 2'17" dall'inizio del terzo quarto (33-35). Inizia un'altra gara con i peligni robusti e insuperabili in difesa, concreti e spietati in attacco. San Vito, nonostante il continuo incoraggiamento del pubblico che intuisce il momento difficile, soccombe come un pugile all'angolo. Non riesce a venir fuori dall'appannamento A fine gara il coach sanvitese Antonio Remossi riassume la sconfitta individuando il punto debole di oggi: “Abbiamo giocato con poca intensità in difesa. Una squadra molle e poco brillante. Sono profondamente dispiaciuto”.

I peligni arrivano al +12 a 1'35" dal termine. Con un parziale di 20-8 i biancorossi chiudono il terzo quarto sul 38-47. Nell'ultimo periodo San Vito pressa a tutto campo gli avversari mostrando più determinazione. Ma ogni tentativo viene ribattuto colpo su colpo dai ragazzi di De Grandis che piazzano sei pesantissime bombe da tre che spezzano le gambe ai biancazzurri e alla tifoseria di casa. I 17 punti finali di Paolo Fulgenzi non bastano. Fabio Lasaponara è l'unico che tira da tre; a tratti si rivede Matteo Di Pietro di un tempo. Ma non c'è nulla da fare contro una difesa arcigna, eretta attorno ai vari Maidica, Ceccarelli e Mancinelli. “Devo fare i complimenti alla mia difesa – dichiara coach De Grandis – che ha arginato bene Fulgenzi limitando molto il tiro da tre di tutti gli altri”. Migliore marcatore dei biancorossi l'argentino Maidana con 22 punti. Decisivi anche i 18 punti di De Grandis. Negli ultimi due quarti Sulmona realizza 52 dei suoi 79 punti.

Questa bruciante sconfitta riporta San Vito con i piedi per terra anche se c'è da sottolineare la prova convincente di Sulmona che giungeva a questa gara con la seconda migliore difesa del campionato con i la media di 68,875 punti subiti a partita. Un'arma che i peligni hanno sfruttato al meglio favoriti dalla poca lucidità sotto canestro di gran parte dei biancazzurri che hanno accusato più di qualche passaggio a vuoto in fase esecutiva. Sicuramente bisognerà migliorare la tenuta atletica lavorando sodo a partire dal prossimo allenamento. Una cosa è certa: la tifoseria non farà mancare il suo incoraggiamento a patto che i biancazzurri invertano subito la rotta a partire dalla gara interna di sabato contro Teramo.

L.F.

BASKET PENNE - BASKET BALL ROSETO 91-70   (-)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Guarino (Campobasso)

 Note: 

ISOTERMICA VENAFRO - BIOFOX VASTO 92-70   (23-13, 51-35, 73-60)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Venuti (L'Aquila)

 Note: Venafro: Tiri da 2: 33/54(61%); da 3: 5/18(28%); Tiri Liberi: 11/17(65%); Falli: 22. Vasto: Tiri da 2: 17/44(39%); da 3: 8/30(27%); Tiri Liberi: 12/21(57%); Falli: 14. Fallo Tecnico: Celenza (27‘: 67-46).

Torna alla vittoria la Isotermica Basket Venafro e lo fà tra le mura amiche. Dopo la deludente sconfitta rimediata sabato scorso in quel di Roseto, i ragazzi di coach Mascio hanno ripreso a macinare gioco contro il malcapitato Vasto. Gara assolutamente sotto il controllo dei locali che pur privi del play sardo Doro e con Amatista sulla via del recupero fisico non hanno concesso margini ai vastesi. La formazione ospite, che non poteva contare sulla esperienza di Di Pol fermo ai box per infortunio,ha affidato le proprie velleità al ritrovato trio Di Rosso-Desiati e Celenza (autori di 55 dei 70 punti finali di squadra). Ma subito nei primi dieci minuti i venafrani tracciano il solco soprattutto col gioco dentro l’area. Scarpa ne segna 10 e chiude i varchi in difesa a Ierbs e compagni. Alifuoco con una tripla e il bravo Berardi con azione da 3 punti frenano l’ardore degli abruzzesi che rimangono agganciati grazie ad una bomba di Celenza doppiata dallo stesso Ierbs.

Nei successivi 10 minuti le squadre non si risparmiano al tiro. E’ il quarto in cui si segna di più. Il lungo argentino Scarpa continua a sfruttare al meglio la propria altezza siglando altri 8 punti. Come Di Rosso per il Vasto. La partita si infiamma dalla linea dei 6 e 25. Cuello infila la tripla, a cui risponde De Angelis. Non è da meno il giovane lungo locale Brusello che dalla sua solita mattonella timbra 3 punti utili. La Isotermica muove bene i possessi e vanno a referto Valvona con 4 punti consecutivi, Nucci e il polacco Jablonski. Celenza in chiusura sigilla la bomba del riposo lungo: 51-35.

Alla ripresa delle ostilità coach Mascio dà riposo a Scarpa e Cuello e con rotazioni dalla panchina concede minuti ai bravi under. Vasto prova a rimarginare lo strappo. De Angelis scalda la mano dalla linea dei tre punti,Di Rosso approfitta dell’assenza del lungo argentino venafrano e sottoscrive altri 8 punti come il compagno di reparto Celenza. La Isotermica bada a gestire i possessi fino ai 24 secondi trovando buone soluzioni con Jablonski. Al resto pensano le triple di Cuello e Valvona con il bravo Nucci abile a prendersi il jumper giusto. Vasto arriva così al -7. L’ultimo quarto però non ha storia. Vasto segna soltanto 10 punti e fatica a trovare il gioco giusto in attacco. I locali invece si concedono giocate al limite come al 38’ quando il giovane play Berardi alza l’arcobaleno per Scarpa che inchioda in un fantastico halley-up da applausi e sancisce di fatto la conclusione della gara. Ora per gli uomini di patron Paolo Di Giovanni si prevede una settimana molto intensa di allenamenti in vista dell’attesissimo match casalingo di domenica contro la capolista Penne. Una gara che si preannuncia molto equilibrata e spettacolare.

Pasquale Sorbo

BioFox a Venafro per una gara proibitiva dal pronostico largamente favorevole ai padroni di casa che, dominando nelle aree pitturate, sia in difesa che in attacco, giocano mancando forse un po’ di continuità, ma costringendo gli ospiti ad inseguire accusando anche passivi ben oltre il finale. Pesantissime, per coach Di Stefano, le assenze di Antonucci e Di Pol che però raccoglie 55 dei 70 punti finali dai suoi tre uomini di punta (Di Rosso 22, Celenza 18 e Desiati 15) cominciando già a pensare al prossimo impegno interno con il Nereto al PalaBCC che arriva dalla sua posizione di classifica dietro al solo Penne ancora imbattuto alla nona giornata del turno di andata. Nella gara odierna coach Mascio può affidarsi tranquillamente a Scarpa che, padrone incontrastato sotto i canestri, trascina i suoi con ben 26 punti a referto insieme a Cuello (19) e Valvola (16), mentre gli ospiti arrancano chiudendo sotto di 10 il primo parziale, fino al –19 (37-18) a metà del secondo, poi –20 (47-27) per riguadagnare lo spogliatoio per il riposo lungo con un –16 che complica non poco le trame offensiva di Celenza e compagni.

Nella ripresa i locali spingono, facendo la voce grossa, con un break di 14-3 che, dopo sei lunghi minuti, vale il +27 (65-38) per ipotecare con largo anticipo un risultato senza troppa storia. I vastesi comunque restano in campo e piazzano un contro break di 2-14 per il –13 (73-60) con ancora dieci minuti di gioco, ma il copiano si ripete: 11-0 per il Venafro per il +24, primo canestro per la BioFox dopo ancora 6 lunghi minuti e gara veramente già messa in archivio per la vittoria nr.7 per i padroni di casa (reduci per altro dalla sconfitta di Roseto, sponda Virtus, del turno ultimo scorso), mentre per coach Di Stefano è il secondo stop consecutivo, fuori casa, per una posizione di classifica piuttosto preoccupante a sei gare dal termine del turno di andata.

Detto del Nereto che arriva domenica prossima al PalaBCC, a seguire ancora due trasferte con la Cestistica Campobasso, neo promossa di lusso, poi il G.S. L’Aquila che, attualmente, punti in classifica ne ha soltanto due, ma in casa riesce comunque a creare grossi problemi a qualsiasi avversario e con la BioFox, visti i trascorsi più recenti, gli aquilani riescono sempre a metterci anche quel qualcosa in più che renderà la gara molto avvincente e con un pronostico difficilmente ipotizzabile. Nel frattempo sono entrati nel vivo anche i campionati giovanili con Under 19 ed Under 17 impelagati in gironi niente affatto facili, mentre gli Under 15, anche se la prima gara vs il San Vito è finita con uno scarto forse poco indicativo, hanno sicuramente una buona opportunità per fare esperienza e ben figurare puntando al passaggio alla fase successiva. Grande soddisfazione, infine, arriva dal movimento di base con tanti ragazzini presenti al PalaBCC ed impegnati ad apprendere i primi fondamentali con il mini basket che, pur restando fondamentalmente solo un gioco, vuol essere la migliore partenza per poi inserirsi, man mano, nelle formazioni di categoria per i campionati sempre più impegnativi fino alla Serie C regionale di oggi che, nelle ambizioni dell’Associazione, potrebbe anche diventare una qualcosa di più per un domani che ci auguriamo arrivi quanto prima possibile.

Francesco Tomassoni

DI SERAFINO NERETO - IL GLOBO ISERNIA 109-75   (30-16, 55-34, 82-45)

 Arbitri: Conterosito e Mancinelli (L'Aquila)

 Note: 

L'Isernia è crollata anche a Nereto. I ragazzi, allenati dal nuovo coach Mainiero, non sono riusciti a sbloccarsi e a guadagnare i primi due punti della stagione. Senza Rocchio e con Kapitanov a referto ma indisponibile, gli isernini hanno sofferto le conclusioni perimetrali degli avversari, soprattutto di Minora (26 punti con il 7/10 da tre) e di Mazzella (30 punti, 6/8 da tre). Gaglione ha disputato la sua solita partita, ben coadiuvato da D'Amore, perfetto al tiro ed efficace al rimbalzo. L'Isernia sotto canestro è stata abile ad arginare Chukwuka, ma ha concesso, come detto in precedenza, troppe soluzioni dall'arco dei tre punti. In difesa si è messo in evidenza Mainiero, con ben 5 palle recuperate. Sabato il Globo sarà impegnato in uno scontro decisivo: affronterà il Termoli in trasferta. Occorre vincere per lasciare l'ultima posizione in classifica (insieme al Basket Ball Roseto e, appunto, al Termoli). In settimana bisogna lavorare e non poco per rivedere parecchi aspetti dell'approccio alla gara. Ora c'è bisogno di un grande cuore.

Marco Colavitti

NUOVO PINETO BASKET - AIRINO TERMOLI 76-64   (11-13, 38-33, 61-45)

 Arbitri: De Carlo (Pescara) e Santarelli (L'Aquila)

 Note: Usciti per cinque falli: Cannarsa e De Curtis; Falli di squadra: Airino 23, Pineto 16; Palle perse: Airino 9; Pineto 11; Rimbalzi difesa: Airino 24 Rimbalzi attacco: Airino 9; Pineto 18; Percentuali di tiro: Airino da p2 (14/38) con il 37%; da p3 (8/25) con il 32%; Tot (22/63) con il 35%; TL (12/22) con il 55%; Pineto da p2 (16/43) con il 37%; da p3 (8/25) con il 32%; Ttot (24/68) con il 35%;TL (20/23) con il 87%.

Il Nuovo Pineto Basket prolunga la propria imbattibilità tra le mura amiche vincendo contro l’Airino Termoli per 76–64. Gara che si è disputata grazie alla disponibilità e correttezza dei dirigenti molisani che hanno accettato lo spostamento della partita nell’impianto del Pala Pompea di Atri (gentilmente messo a disposizione dalla Società dell’Hatria Basket) a causa delle infiltrazioni d’acqua sul terreno di gioco dell’impianto pinetese dovute alla pioggia incessante caduta nelle ore precedenti la gara.

Ma veniamo alla cronaca dell’incontro: Pineto doveva rinunciare al proprio play Francani, e schierava al suo posto il giovanissimo D’Ambrosio (’91). Termoli che sin dalla palla a due difendeva con una difesa mista boxe and one su Dutto, scelta questa che dava alterni risultati. Solo la poca attenzione e pazienza in attacco del Pineto faceva sì che questa scelta difensiva pagasse. Nel primo parziale attacchi che segnano poco anche con errori grossolani da entrambe le parti, e ospiti che chiudono con due lunghezze di vantaggio (11–13). Nel secondo quarto gli uomini di Castorina riescono a dare con più continuità la palla ai lunghi, che possono sfruttare gli spazi dentro l’area pitturata; purtroppo in difesa un atteggiamento molle e distratto vanificava il buon fatto in attacco, consentendo agli esterni ospiti, in particolare a Volpe, di colpire ripetutamente da tre punti con il risultato di non riuscire a dare un break importante (38–33).

Nel terzo parziale la partita sembrava incanalarsi verso una vittoria comoda di Pavone e compagni (61–45); vantaggio che si dilatava fin al 67–48 grazie ad una serie di triple di Pallini e Dutto, ma a questo punto con l’inerzia della gara dalla propria parte il Nuovo Pineto attaccava con una inutile ed inspiegabile fretta, prendendo tiri fuori equilibrio, con l’effetto di tenere la partita viva fino all’ultimo giro di lancette (+12 per la squadra di casa) quando entrambi gli allenatori davano spazio anche ai giovani della panchina. In definitiva una partita che ha messo in mostra un Airino Termoli vivo, desideroso di giocarsela e lottare fino alla fine; in casa Pineto una vittoria pronosticata che dà la possibilità di scalare qualche posizione in classifica, con l’obiettivo di approfittare del secondo turno casalingo consecutivo di sabato prossimo... pioggia permettendo.

In chiusura riteniamo doveroso sottolineare per il Nuovo Pineto la prova di Tano autore di 26 punti, 19 rimbalzi e 13/13 dalla lunetta con un eloquente 47 di valutazione, uscito però dal campo al 40° per una brutta caduta. Insieme a lui è piaciuto lo spirito di Di Giangiacomo più volte “tuffatosi” per recuperare palloni vaganti, ed il giovane D’Ambrosio che, seppure reduce da un infortunio, è stato in campo con personalità. Per gli ospiti in evidenza il solito Ballone e gli esterni Romano e Volpe.

da tuttobasket.net