PROGETTO AUTO ROSETO - IL GLOBO ISERNIA 82-74   (23-21, 39-37, 59-55)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: Espulso Mastroianni. Falli tecnici a Di Nicola, Mastroianni e Pilla.

Troppo triste era il ricordo di quella partita persa all’andata a fil di sirena con un tiro da centrocampo; tanto che gli uomini di Francani hanno promesso una partita perfetta e ci sono riusciti. Poco ha inciso la prova un po’ opaca di Fioriti quando il collettivo è un vero e proprio caterpillar. E’ vero che l’Isernia si presenta con qualche assenza, ma il quintetto importante c’è tutto: c’è anche Mastroianni (per molte gare assente). Inizia una gara avvincente che per due quarti non delude le aspettative: molto equilibrata, con un break per i molisani alla fine del secondo quarto, subito sedato. Si va al riposo con un sudatissimo +2 per i padroni di casa e gli animi un po’ caldi.

Il terzo quarto ripercorre l’equità dei precedenti, ma l’equilibrio si spezza quando Mastroianni, contrario ad alcune decisioni arbitrali, si fa espellere; in verità, non aveva inciso molto ma è sempre una pedina importante. L’Isernia non demorde e fino al minuto 37 resta sempre in gara con un ottimo Ametista, un risolutivo Toth ed un energico Ricci: poi, il fiato dei soli 8 iscritti a referto termina e la Progetto Auto di autorità archivia la pratica. C’è da sottolineare uno stellare Tassoni, che oltre ai 29 punti attacca e bracca in difesa gli avversari per quasi 40 minuti senza sosta; buona prova in difesa di un sempre più attaccato ai colori Di Nicola e di tutto il collettivo.

Antimo Caporaletti

Il Globo, a ranghi ridotti, incassa un’amara sconfitta in terra abruzzese contro la Virtus Roseto, quarta in classifica. Gli isernini hanno pagato la stanchezza e la mancanza di cambi. Inoltre, i ragazzi di Amico sono stati penalizzati dalle decisioni dei due arbitri che, anche a detta di molti spettatori, non erano proprio in giornata. L’Isernia parte bene e dopo tre minuti di gioco è in vantaggio, grazie ad un ottimo Ricci (tanta grinta). Toth (12 rimbalzi) dà il suo contributo sotto canestro, ma ha difficoltà a contrastare Caivano, che con la sua “esperienza” si crea spazi in post basso. A -2’13” i rosetani, guidati da un tarantolato Tassoni, volano sul +6. Toth e Pilla accorciano le distanze e l’Isernia chiude la prima frazione sotto 23-21. Nel secondo quarto il Globo appare più convinto. Mastroianni fa il suo ingresso in campo e la squadra acquista, come al solito, più fiducia. I molisani volano sul +10. La Virtus prova a bloccare l’avanzata degli isernini e, a una manciata di secondi dalla fine, pareggia con Fioriti e riesce a chiudere la seconda frazione addirittura in vantaggio. L'Isernia reclama per alcune decisioni dei direttori di gara.

Il terzo periodo è molto equilibrato. Amatista scalda la mano dalla media distanza e Pilla si danna in difesa. Tuttavia la stanchezza e soprattutto le decisioni arbitrali fanno sprofondare i molisani sotto di sette lunghezze. Amatista riporta i suoi a -3, ma i locali chiudono comunque il penultimo quarto di gioco in vantaggio di quattro punti. Nell’ultima frazione il Globo perde definitivamente le staffe. Le assurde decisioni degli arbitri fanno esplodere Mastroianni, che prima si becca un tecnico e poi viene espulso. L’Isernia è ormai costretta ad arrendersi.

Non è stata affatto una bella partita. Tuttavia la Virtus ha fatto vedere un bel gioco e, soprattutto, numerosi giovani si sono messi in evidenza. Tra questi il più interessante è la promessa classe ’88 Tassoni, autore di 29 punti e di belle giocate. I rosetani hanno ormai consolidato la loro posizione in classifica. Il campionato si fermerà per le ricorrenze pasquali. Amico ha tutto il tempo per recuperare i giocatori assenti, per vari motivi, nelle ultime partite. È fondamentale, per non precipitare in classifica, preparare con concentrazione e tranquillità i prossimi incontri. Il Globo ha dinanzi a sé match molto impegnativi, ma non impossibili. Durante questo periodo di riposo i giocatori molisani devono ricaricare le pile per prepararsi al rush finale.

Marco Colavitti

ESAGONO SULMONA - ARCOBALENO MARTINSICURO 71-68   (18-29, 29-46, 51-59)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - BASKET BALL ROSETO 63-78   (13-12, 31-42, 48-56)

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Pantera (Pescara)

 Note: Cinque falli: Valentinetti.

Il dopo-Fuggetta si apre con una partita nella quale il San Vito, pur al cospetto della quarta forza del campionato, prova comunque a giocarsi le ultime chances nella corsa salvezza. La squadra di Ciminieri comincia bucando la retina da distanze siderali, grazie alle mani già calde di Lasaponara e Serafini. Ma il Roseto reagisce, sfoderando una difesa aggressiva a tutto campo che, soprattutto nel secondo quarto, mette in serie difficoltà la regia biancazzurra. Tutto ciò mentre N’Zi-Kadjo, subito gravato da tre falli, è già mestamente seduto in panchina, a pagare, lui per primo, lo scotto di un arbitraggio per nulla casalingo, che nel terzo parziale regalerà anche un inspiegabile tecnico a Salvatore, degno corollario di una direzione di gara assolutamente deficitaria e penalizzante per il San Vito.

Il Roseto allunga dunque nel secondo periodo, guidato da Pavia e Di Giangiacomo, mentre il S.Vito resta a galla grazie ai canestri dei lunghi. Il terzo quarto vede i padroni di casa reagire e risalire prepotentemente, sfruttando le soluzioni dall’arco, sino al-2 della pausa. Ma all’inizio dell’ultimo periodo il canestro sembra quasi chiudersi per gli uomini di Ciminieri, che non riescono ad andare a segno per i primi 3minuti, mentre per gli ospiti sale sugli scudi De Santis, prima che Pavia chiuda definitivamente dalla lunetta una contesa nella quale la differenza tra le due compagini non è parsa così palese come potrebbe suggerire la classifica. Ma la realtà dei numeri condanna, sempre più, a tre giornate dal termine, un San Vito sempre più avviato verso una mesta retrocessione.

dal sito ufficiale del San Vito Basket

T & D PESCARA - BASKET PENNE 85-58   (24-13, 42-33, 66-41)

 Arbitri: Daminato (Torre de' Passeri) e Ferrante (Pescara)

 Note: Tiri Liberi: Pescara 14/20 (70%), Penne 18/24 (75%). Cinque falli: Cantatore, Di Francesco.

Per il Penne da registrare l'assenza di De Sanctis, a causa di un problema alla schiena. Il riscaldamento parte con una buona mezz'ora di ritardo dovuta al prolungarsi di una partita di B femminile. Già dal riscaldamento, almeno dalla tribuna, si avverte un'aria strana in casa vestina, una sorta di sufficienza sicuramente malriposta: si sa che l'Amatori è squadra coriacea e fa della difesa la sua arma migliore, c'è poco da stare rilassati. Nemmeno la lunga striscia di 7 sconfitte, e la conseguente legge dei grandi numeri sembra preoccupare i giocatori ospiti e nemmeno la consapevolezza a priori del trattamento speciale, da parte degli uomini in grigio, di cui godranno sicuramente gli adriatici, provoca qualche brivido nella schiena del team pennese. E fa molto male.

Difatti una mollezza in difesa ed un eccessivo individualismo in attacco, eccessiva la ricerca della vetrina da parte di giocatori ormai rinomati e conosciuti che non avrebbero nessun bisogno di mettersi in mostra bensì semplicemente di giocare come sanno, porta ad allungarsi da subito il vantaggio dei pescaresi. Quello che bisognava fare era non far scappare troppo in avanti l'Amatori perchè sarebbe stato cosa molto ardua rimontare contro la loro difesa aggressiva, al limite del regolamento e spesso anche oltre. A riguardo lasciamo parlare solo i numeri: i 4 falli tecnici + 1 alla panchina, inferti tutti nella terza frazione, di cui due a tempo scaduto, sono più di quanti la Basket Penne non ne abbia presi fino ad ora in tutto l'arco del campionato, e quello alla panchina è sicuramente il primo in assoluto della storia, seppur breve, della Basket Penne in C2. Se a questo aggiungiamo l'infortunio occorso a D'Alessandro sempre nel corso del "fatidico" terzo quarto, siamo autorizzati a catalogare come "nefasta" questa trasferta.

Tutto quanto detto ovviamente non è una scusante perchè era tutto perfettamente arcinoto e facilmente immaginabile, la squadra vestina sarebbe dovuta essere preparata e vaccinata a tutto questo e con tutte le carte in regola ed il potenziale tecnico per vincere o comunque perdere diversamente, invece abbiamo assistito ad una "bambola" totale da parte di tutto il team, nessuno escluso. A questo punto la Basket Penne deve archiviare al più presto questo "episodio", pensare a lavorare forte e bene in palestra ed approfittare della pausa pasquale e delle altre tre settimane che mancano alla fine della regolar season, cercando di mantenere dietro il Termoli, per svuotare l'infermeria, recuperare e portare tutti alla massima condizione psico-atletica per i playoff e di onorare con un impegno massimo i suoi supporters, che anche questa volta erano accorsi con le proprie famiglie nella vicina Pescara.

dal sito ufficiale del Basket Penne

CARICHIETI LANCIANO - SCARABEO VENAFRO 58-81   (17-24, 28-42, 37-65)

 Arbitri: Di Paolo e Di Pasquale (Chieti)

 Note: 

Giornata da dimenticare per i frentani, che incappano nella terza sconfitta consecutiva (la seconda sul campo dopo la maledetta gara interna con Ripalimosani): la Carichieti viene travolta in casa dalla prima della classe, che non incontra alcuna opposizione dagli uomini di coach Ialacci. Certo non era contro Venafro che ci si aspettava di cogliere i punti salvezza, e rimane abbastanza difficile dare un giudizio sulla gara disputata dai locali anche a causa della superiorità tecnica e atletica degli avversari.

La cronaca: L’inizio è subito di marca ospite, con Venafro che affonda un perentorio 5 a 0 già nel primo minuto di gioco, ma la Carichieti non demorde ribattendo colpo su colpo e giocando pressoché alla pari fino al termine della prima frazione, grazie anche ad un ottimo inizio di Marzoli, Ucci e Pacaccio. Coach Ialacci ricorre a una continua girandola di sostituzioni, al fine di tenere sempre alto il ritmo di gioco e non concedere troppi spazi agli avversari. Questa tattica resta valida fino alla metà del secondo quarto, quando Lanciano arriva a toccare il distacco minimo (22 a 24). Ma il crollo è dietro l’angolo. Le giocate del play molisano Pescosolido e del centro Scarpa (che stravince il duello diretto col centro frentano Van Elswyk) segnano il divario di circa 15 punti, che si protrarrà fino al riposo.

All’inizio della ripresa la differenza atletica si fa sentire in maniera determinante. I frentani sono confusi, faticano a trovare spazi nella difesa avversaria, perdono molti palloni e subiscono in contropiede gli affondi avversari. Venafro prende il largo con circa 30 punti di vantaggio e la gara è segnata. L’ultimo quarto vede l’ingresso delle seconde linee sia frentane che molisane. I ragazzini di coach Ialacci (Ucci, De Liberato, Amoroso, Pasquini, Giacomucci e Altarino) non sfigurano e innescano alcune buone giocate di Marzoli che contribuiscono a limitare il passivo riducendo lo svantaggio di qualche punto. Il finale è Lanciano 58 Venafro 81. Venafro raggiunge la certezza matematica della prima piazza (complimenti!), per i frentani il verdetto è sicuramente rimandato all’ultima giornata. Ci attendono due trasferte dopo la pausa, a Penne e a Nereto... vietato mollare!

Antonio Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

La Scarabeo Basket Venafro si sbarazza abbastanza agevolmente del Lanciano agguantando il risultato che le consente di essere matematicamente la prima della classe. Obiettivo quindi raggiunto per la compagine di coach Mascio, che chiude la regular season con un primo posto che fa naturalmente gioire il duo presidenziale Scarabeo-Di Giovanni, giunto a Lanciano per sostenere la squadra. Ed il quintetto, anche se hanno giocato tutti e dodici gli atleti, questa volta non ha commesso errori, dimostrando ancora una volta di meritare il primato in classifica. Sugli scudi, in una partita che fin dall’inizio non ha avuto storia, il solito Scarpa e Valvona. Positiva anche la gara di Pescosolido e Cuello, non ancora al meglio. Tra le file abruzzesi, buona la prestazione di Marzoli e Wan Elswyk.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

MACCABI RIPALIMOSANI - EDIL GAMMA MHV NERETO 83-67   (17-10, 35-33, 64-51)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Fascia (Isernia)

 Note: 

NUOVO PINETO BASKET - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 64-70   (20-21, 35-39, 46-58)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e D'Arielli (Francavilla)

 Note: 

BIOFOX VASTO - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 75-53   (16-18, 35-34, 52-48)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Giansante (Spoltore)

 Note: 

La BioFox riesce a sorprendere anche sé stessa giocando alla grande il derby dell’Adriatico ed opponendosi alla terza forza del campionato, che arrivava a Vasto con i favori del pronostico ma cedeva di schianto sul finire del terzo quarto e subiva un parziale di 23-5 nel quarto per una sconfitta piuttosto pesante. Quattro gli uomini in doppia cifra per coach De Felice, con Rapposelli a referto a quota 21 con 4 su 5 dalla lunga distanza, mentre fra gli avversari, dopo Vera e Gaido, niente affatto trascendentali, praticamente nessuno ha fatto sentire una presenza di peso per un –22 finale che premia sicuramente la squadra di casa, chiamata a fare l’impresa rimpiangendo un po’ tante occasioni perse per una posizione di classifica decisamente non consona al potenziale messo oggi in bella evidenza.

Si comincia al piccolo trotto, con gli ospiti che provano a spingere per chiudere quanto prima la pratica Vasto, forse preparata senza la dovuta concentrazione pensando di poter passeggiare in un campo che i padroni di casa sembrano soffrire non poco, ma il primo parziale si chiude quasi in parità con le triple di Celenza, Desiati e Di Pol. Nel secondo quarto un tiro pesante di Rapposelli raggiunge la parità dopo 6 minuti di gioco (26-26) con la replica di Celenza che vale il sorpasso e squadre al riposo lungo con un punticino a favore dei vastesi (35-34).

Si riprende con gli ospiti strigliati a dovere da Ladomorzi, pareggio dopo quattro minuti (40-40) e sorpasso con il tiro pesante di Sciarretta, ma qui la Virtus si ferma per la prima volta con il break BioFox (11-0) che vale il primo significativo vantaggio interno (+8: 51-43), con Lorefice che limita i danni, aiutato da due liberi messi a segno da Sciarretta, per poter iniziare l’ultimo parziale con soli 4 punti da recuperare. Un fallo su Vera in penetrazione porta il giocatore sulla linea della carità per l’uno su due ed il –3 (52-49) con un successivo stop per quattro lunghissimi minuti e un nuovo break di 11-0 che mette veramente fine con largo anticipo ad una gara che i padroni di casa chiudono in scioltezza subendo altri due soli canestri da parte di Morelli per i soli 5 punti contro i 23 che consegnano i due punti in palio alla BioFox che può solo rimpiangere le tante occasioni perse strada facendo.

Per gli uomini di Ladomorzi niente è compromesso, mantengono ben salda la terza posizione guardando alla seconda occupata dal Penne, senza comunque perdere di vista la risalita delle due rosetane che, procedendo di pari passo, sono a soli quattro punti di distanza. Per la BioFox c’è la soddisfazione di aver fatto l’impresa nel vero senso della parola, adesso si aspetta la Pasqua per poi chiudere con l’Amatori Pescara, in trasferta, il Venafro, in casa, e la Virtus Pallacanestro Roseto, al PalaMaggetti, cercando più risultati utili possibili prima di chiudere e tirare le somma per la successiva seconda fase. Per l’occasione ci piace far giungere a quanti ci seguono e ci leggono tutti i nostri migliori auguri di una buona Pasqua in letizia e serenità sia in campo sportivo che nella vita di tutti i giorni.

Francesco Tomassoni

La Tag Comunicazione riesce di nuovo a sorprendere negativamente i suoi tifosi andando a perdere a Vasto contro una squadra sicuramente alla sua portata. Un orrendo quarto periodo sigilla una prestazione fino a quel punto "solo" opaca, figlia della consueta inefficacia sul pitturato. Il 2 su 13 al tiro della frazione conclusiva è specchio fedele di una squadra irriconoscibile che ancora una volta perde l'occasione per coltivare almeno la speranza del secondo posto. A questo punto, invece di guardare avanti, sarà il caso di stare attenti a ciò che succede dietro. I prossimi due incontri vedranno i termolesi di fronte a Ripalimosani ed Isernia, due squadre che non vorranno lasciarsi scappare la possibilità di agganciare il treno playoff. Serviranno grinta e determinazione, che i ragazzi di Ladomorzi hanno mostrato in diverse occasioni, spesso quando la situazione era ormai compromessa. Sarà il caso di usare energie e cervello dal primo minuto, anzi dal primo allenamento.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli