G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - IL GLOBO ISERNIA 63-73   (20-23, 30-40, 45-56)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: 

Il Globo Isernia, dopo la superba prova di Venafro, ha conquistato altri due importantissimi punti sul campo della G.S. L’Aquila, priva del forte play Luca Panella e di Colonna. E’ stata una gara tranquilla, che l’Isernia ha affrontato con molta concentrazione. Occorre sottolineare anche la calorosa accoglienza riservata ai tifosi dell’Isernia dagli ultrà aquilani,con i quali c’è una consolidata amicizia. I due arbitri non hanno avuto problemi a dirigere il match.

Il Globo parte con un parziale di 7-0 ma soffre le incursioni in area di Perrotti, che fa accorciare le distanze alla sua squadra. Toth, dopo un avvio in sordina, scuote i suoi compagni sfruttando la sua stazza sotto canestro. Il pivot ungherese ha però problemi di falli. Gli avversari ne approfittano e, a 3’19” dalla fine, passano anche in vantaggio con un ottimo Ventruto. L’Isernia non si lascia intimorire e torna avanti con Toth e Ricci (6 rimbalzi). I ragazzi di Amico possono così chiudere la prima frazione in vantaggio di tre lunghezze. L’Aquila torna in campo più convinta e va di nuovo in vantaggio. L’Isernia decide di fare sul serio e mette il naso avanti, trascinata da un grande Chiacchiari. A 3’31” dalla fine il Globo conduce 33-26. I locali hanno una timida reazione, stroncata subito da Pilla (4 punti e tanta difesa) e Chiacchiari, che portano l’Isernia sul +12. Gli isernini hanno ormai la partita in pugno. Delle ultime due frazioni non c’è nulla da raccontare. I ragazzi di Amico vanno sopra anche di 16 punti.

L’Isernia ha affrontato questa gara con molta serenità e soprattutto non ha avuto fretta, ma ha prediletto un gioco più ragionato. I ragazzi di Amico dimostrano di essere in crescita e stanno risalendo la classica. L’Aquila ha provato a creare problemi agli avversari con la sua velocità e le sue penetrazioni, ma senza Panella era davvero dura. Gli abruzzesi hanno comunque tutte le carte in regola per guadagnare una meritata salvezza, che premierebbe una piccola società che fa molti sacrifici. Sabato il Globo sarà impegnato in un difficile incontro interno con il Basket Ball Roseto, che sta appollaiato al quarto posto in classifica. All’andata i molisani s’imposero inaspettatamente 68-60. L’Aquila, invece, dovrà vedersela in trasferta con l’Amatori Pescara.

Marco Colavitti

ESAGONO SULMONA - MACCABI RIPALIMOSANI 69-82   (15-23, 37-54, 49-64)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e Di Campli (Lanciano)

 Note: Cinque falli: Pilla, Giammarco, De Grandis.

CARICHIETI LANCIANO - T & D PESCARA 79-76   (28-15, 43-37, 57-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Fiorentino (Chieti)

 Note: Cinque falli: Di Fabio.

BASKET PENNE - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 93-65   (15-18, 47-29, 68-45)

 Arbitri: Barbetta (Pescara) e Mastrippolito (Chieti)

 Note: Spettatori 250 circa.

Purtroppo continua ad essere nutrito il bollettino medico della Basket Penne, con De Sanctis e D'Alessandro a referto solo per onor di firma, tenuti a riposo precauzionale con vari acciacchi da smaltire, Zappacosta in tribuna convalescente da una operazione subita di recente e per ultimo fuori anche Antonucci, alle prese anche lui con qualche guaio fisico. Comunque, sempre sul fronte sanitario, grande nota positiva da registrare: dopo 8 giornate l'under Petrucci rivede il campo e viene schierato in quintetto da coach Di Paolo. Finalmente è apparso completamente recuperato il problema alla caviglia che lo aveva tenuto fermo dal 4' minuto dalla prima partita del girone di ritorno contro il Termoli.

Il quintetto di casa nel primo quarto non riesce a concretizzare, a causa di una grossa imprecisione nelle conclusioni, una supremazia comunque netta in tutti i settori, fantastico passaggio dietro la schiena di Tano per Sanders la cui schiacciata ad una mano purtroppo si stampa sul ferro e il San Vito comunque ancora fresco atleticamente riesce a chiudere in vantaggio questa prima frazione. Il resto della partita è "show time" fino alla fine, con i locali che concretizzano giocate spettacolari a velocità tripla rispetto al quintetto di San Vito, memorabile un siderale "alley-oop" di Sanders su preciso invito di Tano. Quindi nulla da fare per un San Vito imbottito di vecchie glorie, ammirevoli comunque per la loro passione per la palla a spicchi che li porta ad avere ancora voglia di andare in giro per i campi di Abruzzo e Molise. Un San Vito che, nonostante alcuni mugugni del pubblico di casa, a nostro avviso invece si è dimostrata la squadra più sportiva vista fino ad ora al Palatenda vestino.

Da segnalare la presenza sugli spalti dell'inossidabile bombardiere teatino Claudio Capone, che non ha lesinato consigli ai suoi vecchi amici in casacca Sanvitese. Domenica scorsa molti di loro erano ad ammirarlo, compresi noi della redazione, sugli spalti del Palaelettra di Pescara in occasione del big match vittorioso dopo due supplementari sul Massafra. Il riposo della sua squadra evidentemente è stata un ottima occasione per ricambiare. Coetaneo di parecchi di loro, ma ancora fantastico realizzatore e capocannoniere del campionato di C1 nelle fila dell'Antoniana Pescara. Chapeau.

dal sito ufficiale del Basket Penne

ARCOBALENO MARTINSICURO - SCARABEO VENAFRO 83-96   (24-24, 47-47, 62-66)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: 

La capolista Scarabeo Basket Venafro cancella prontamente la sconfitta del derby battendo in trasferta un ostico Martinsicuro dopo una partita ben giocata da entrambe le formazioni. Gli ospiti, privi ovviamente di Valvona, partono male con una difesa eccessivamente molle che concede troppo all'attacco avversario e vanno sotto di 8 lunghezze a metà primo quarto. Coach Mascio inserisce Alifuoco e Falanga, che dettano i ritmi sia in difesa che in attacco e permettono il primo riaggancio sul 24 pari al 10'. Nel secondo quarto si sveglia Gaglione ma Ciattoni e Antonini rispondono alla grande, e a metà partita si arriva sul 47 pari con una bomba allo scadere dell'ottimo Cuello.

Alla ripresa, primo allungo della capolista con un sontuoso Scarpa (31+13 con 44 di valutazione!) che corre come una guardia e si fa trovare subito pronto per gli assist dei vari Falanga, Cuello, Pescosolido e Alifuoco, mentre Greco è fortemente penalizzato dai falli e giocherà solo 16 minuti. All'inizio dell'ultimo quarto la Scarabeo mostra tutto il suo potenziale con una difesa asfissiante e un attacco da prima della classe. Il divario si allarga e i molisani possono dedicare la ventiduesima vittoria stagionale a Marco Valvona in memoria del carissimo papà Antonio, prematuramente scomparso nella giornata di venerdì scorso.

Mvp Scarpa con numeri d'alta scuola, fondamentale l'apporto del capitano Falanga e del suo vice Alifuoco, ottima la prova di Cuello anche in difesa e di Gaglione. Da recuperare fisicamente Pescosolido, il cui problema al tallone lo limita oltremodo e non gli permette di sviluppare tutta la sua proverbiale furia agonistica. Domenica sera si torna al Palapedemontana per affrontare il Pineto ed avvicinare quota 50, cioè la matematica conquista del primo posto stagionale, finora ampiamente meritato dalla corazzata del duo presidenziale Di Giovanni–Scarabeo.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

NUOVO PINETO BASKET - EDIL GAMMA MHV NERETO 85-76   (17-23, 37-36, 58-54)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: 

BASKET BALL ROSETO - BIOFOX VASTO 61-62   (18-19, 30-36, 47-42)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: Tiri da due: Roseto 18/46 (39%), Vasto 16/40 (40%). Tiri da tre: Roseto 6/24 (54%), Vasto 6/20 (30%). Tiri liberi: Roseto 7/13 (54%), Vasto 12/23(52%). Falli: Roseto 23, Vasto 13. Cinque falli: Pavia. Fallo Tecnico a Foschi al 16’.

Molto rischioso puntare sulla vittoria della BioFox al PalaMaggetti di Roseto contro la formazione che occupa la quarta posizione con 30 punti in classifica, mentre gli ospiti con 20 sono nel gruppone che comprende le squadre dalla settima alla dodicesima posizione. Il rischio sarebbe stato in ogni modo ripagato perché sulla sirena finale un punto divide i quintetti in campo e la posta in palio va ai vastesi, che contro ogni pronostico escono vincitori con merito per averci creduto fino in fondo, anche se a cinque minuti dal termine coach Di Ridolfo, con 10 punti da amministrare, forse aveva già cominciato a vendere la pelle dell’orso con la certezza di averlo già preso, ma la cosa è finita diversamente e i festeggiamenti finali li hanno potuti fare gli ospiti.

Andando con ordine: dopo il primo salto a due è la BioFox a portarsi avanti con le triple di Desiati e Di Pol per un primo piccolo vantaggio dopo quattro minuti di gioco (+7: 5-12), subito rintuzzato dai locali, che comunque sbagliano molto nelle conclusioni da sotto, riescono a chiudere il primo quarto più o meno in parità. Si riprende e i canestri diventano una chimera: errori da una parte e dall’altra con soli quattro punti a referto per Giorgini e due liberi per Di Pol più una conclusione da sotto ancora per Desiati che va in lunetta per il fallo tecnico di Foschi, con successivo mini break di 11-0 che porta la BioFox avanti di 10 (19’: 24-34) scuotendo il torpore di una gara piuttosto veloce, poco fallosa, ma con una pallacanestro che certamente non soddisfa chi a Roseto se ne intende.

Dopo il riposo lungo si riprende e sembra proprio che Di Ridolfo sia riuscito a trovare il bandolo della matassa: i suoi fanno pressione a tutto campo e gli ospiti sbandano, segnando quattro punti con Muratore nei primi due minuti, poi subiscono il controbreak di 12-0, segnano altri due punti con Desiati dalla lunetta al nono minuto e chiudono il parziale sul 17-6 per il Basket Ball che inizia così l’ultimo quarto con cinque lunghezze da capitalizzare. Si ricomincia con un 6-0 che porta a 11 le lunghezze di vantaggio interno, che sono ancora 10 (56-46) con soli cinque minuti da giocare e coach Di Ridolfo che comincia a pensare come meglio amministrare. Ma c’è poco da pensare perché la BioFox risponde per le rime con il 10-0 che riporta le due formazioni in parità (56-56) con l’orologio agli ultimi due giri. Al canestro di Tavani rispondono Fuiano e Muratore per il 58-60 ed una manciata di secondi ancora da giocare, Di Giangiacomo segna da sotto e subisce fallo per la parità prima ed il sorpasso con la realizzazione dalla linea della carità con sempre meno tempo a disposizione, Desiati riparte e subisce fallo a sette secondi e pochi centesimi dalla fine, realizza i due tiri liberi per il sorpasso che rimarrà anche alla sirena finale perché il Roseto riesce a rimettersi in campo, arriva al tiro da sotto, ma il ferro si rifiuta di far entrare il pallone e si continua a rifiutare anche nei due tapin successivi lasciando la festa agli ospiti e tanto amaro in bocca ai padroni di casa che non riescono ad incamerare la posta in palio valevole per mantenere ben salda la loro quarta posizione in classifica con due soli punti di vantaggio sui cugini della Virtus Roseto, impegnati comunque in un difficile confronto al PalaSabetta di Termoli dove non sarà facilissimo fare risultato. Per la BioFox il prossimo impegno non sarà dei più facile: si gioca nuovamente nella Palestra del Liceo Scientifico di Vasto contro la Polisportiva Sulmona, avversario piuttosto ostico.

Francesco Tomassoni

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - PROGETTO AUTO ROSETO 90-95   (14-19, 31-46, 55-60, 81-81)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e De Panfilis (Pescara)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Rammarico e rabbia. Una partita persa più di una volta, ripresa per i capelli più di una volta, infine persa definitivamente in un supplementare mai giocato. Le assenze di Lorefice e Vera (utilizzato al termine della partita, ma in evidente difficoltà finanche a correre) erano pesanti, Ladomorzi metteva in quintetto anche Colasurdo ed affidava a Gaido la responsabilità di trascinare la squadra. Quest'ultimo cominciava benissimo, illudendo i tifosi, poi il meccanismo si inceppava, l'attacco balbettava convulsamente ed al Roseto cominciavano ad entrare triple a ripetizione. La frana proseguiva per tutto il secondo quarto, con Gaido che commetteva il suo terzo fallo e l'attacco che da poco efficace si trasformava in sterile. Il Roseto non credeva ai propri occhi quando il tabellone segnalava un incredibile +18. L'intervallo segnava un piccolo miglioramento, ma l'atmosfera negli spogliatoi non poteva certo essere serena dopo un -15 che, viste le premesse, poteva solo peggiorare.

Qualcosa invece è successo. La grinta e l'aggressività che abbiamo visto anche in altre occasioni sono riemerse, l'orgoglio di una squadra ferita portava ad un'altrettanto increbile rimonta. Un parziale stordente di 16 a 0 portava la Tag Comunicazioni avanti, sembrava fatta. Roseto però aveva ancora energie nervose per tenere i nervi saldi, al contrario di Gaido che si lasciava irretire dalla provocazione fin troppo manifesta, gudagnandosi un tecnico che lo portava al quarto fallo. L'adrelina e l'aggressività della rimonta hanno messo in crisi la panchina termolese. Il quarto periodo è stato un'altalena, con i rosetani sempre ripresi fino ad arrivare ai momenti conclusivi, con Gaido fuori per falli per un'ingenua stoppata, Vera in campo con una gamba sola ed un quintetto sconclusionato, ma con Cicculli e Rosito indomiti lottatori, a provare a vincere la partita. Con un punto di vantaggio a 10 secondi dalla fine, forse si poteva difendere meglio, un fallo ad un secondo dalla fine dava al Roseto la possibilità di pareggiare o vincere con due tiri liberi. Ne entrava uno solo, quanto bastava per portarsi al supplementare dove gli avversari hanno presto allungato grazie anche a ripetuti tiri dalla lunetta per falli, spesso evitabili, che hanno costretto la Tag Comuniciazioni a chiudere l'incontro in 4.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli