ARCOBALENO MARTINSICURO - CARICHIETI LANCIANO 92-82   (17-23, 36-39, 59-55)

 Arbitri: Volpone (Pescara) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: 

La Carichieti stecca la quinta. Dopo quattro vittorie consecutive, Lanciano esce sconfitta dal campo di Martinsicuro, diretta concorrente nella lotta per evitare i playout. Tuttavia, complice una serie di risultati positivi maturati sugli altri campi, il sesto posto, valido per l’accesso ai playoff, è ancora saldamente nelle mani della compagine frentana, ma bisogna continuare a correre, perché i playout non sono così lontani.

La cronaca: la Carichieti parte alla grande, come del resto aveva fatto nell’ultimo match casalingo vinto contro Pineto. Rimbalzi e contropiede micidiali sembrano indirizzare l’incontro a favore degli ospiti; grazie alle ottime prestazioni di Van Elswyk (nonostante fosse febbricitante) e Salomone, i frentani si portano adirittura sul +20. I padroni di casa, però, non demordono e reagiscono infilando una serie preziosa di tiri da tre. Il primo quarto si chiude con un vantaggio di soli 6 punti a favore della Carichieti. Il calo è però dietro l’angolo. Lanciano mostra di nuovo i problemi evidenziati nel precedente match casalingo già citato. La concentrazione viene a mancare e subentra la paura di non portare a casa una partita che sembrava facilmente acquisita. Rimbalzi e contropiede vengono meno e la seconda frazione termina con un +3 che rinfranca decisamente la squadra teramana.

Il terzo quarto segna la svolta. Lanciano è incapace di reagire al miglior momento di Martinsicuro. De Nardis, complice il nervosismo, regala un fallo tecnico agli avversari, che approfittano e allungano impietosamente chiudendo la frazione in vantaggio di 4 punti. Tre triple consecutive dei teramani indirizzano definitivamente il match nelle mani avversarie. Il punteggio finale sarà di 92 a 82. Rimane una settimana per riflettere sui cali di concentrazione accusati e per riprendere fiato e morale da riversare in campo nella gara contro Pescara, che già rappresenta un piccolo spareggio da vincere assolutamente. La Carichieti ha i mezzi per portare a casa due punti preziosissimi, e domenica 11 marzo al Palazzetto del Quartiere Santa Rita servirà anche l’apporto di un pubblico che nelle ultime uscite è stato sempre più numeroso.

Francesco Amoroso - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

MACCABI RIPALIMOSANI - BASKET BALL ROSETO 74-80   (14-24, 36-40, 53-58)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Carbone (Campomarino)

 Note: Spettatori 300 circa. Cinque falli: Cefaratti, Di Cristofaro, Di Cesare, Neri. Fallo tecnico a Cefaratti.

NUOVO PINETO BASKET - BASKET PENNE 74-87   (14-26, 32-49, 57-66)

 Arbitri: Pantera (Pescara) e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

I biancorossi hanno fortissimamente voluto questa vittoria. E ci sono riusciti alla grande, dominando un avversario niente affatto sprovveduto né docile. Lo hanno domato usando l’arma più efficace di cui dispongono, vale a dire la squadra, che nonostante le assenze di Petrucci, De Luca, Zappacosta e all’ultimo istante anche di D’Alessandro ha dimostrato di saper giocare una pallacanestro veloce e con una elevata intensità per tutti i 40 minuti. I pennesi sono partiti forte senza concedere un attimo di tregua ai ragazzi di Pineto, che sono stati costretti a tiri sporchi e scoccati in extremis. Soltanto all’inizio del terzo quarto i padroni di casa sono riusciti ad inceppare gli ingranaggi vestini con un gioco molto duro, che ha permesso loro di conseguire il minimo svantaggio di 6 punti. Ma, trascorso qualche minuto ed aggiustata la mira da oltre la linea dei 6,25, i ragazzi di coach Di Paolo hanno ripreso la danza.

Il primo tempo si chiude sul 49-32: più 17 Penne. Nel terzo quarto, come dicevamo, coach Porretti ordina una difesa più aggressiva, creando qualche difficoltà all’attacco vestino, riducendo lo svantaggio a 6 punti (69-63 al 27’). Qui, però, si scalda la manina di Sanders e Tini, che ridanno alla Basket Penne un vantaggio di sicurezza. Nell’ultima frazione i biancorossi, ben guidati da Tano e Di Carmine, continuano a dettare legge, chiudendo in bellezza e senza soverchio affanno, si tocca il più 20 al 37’ e c’è spazio anche per i giovani Di Federico e De Thomasis.

dal sito ufficiale del Basket Penne

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 84-63   (16-16, 44-25, 61-46)

 Arbitri: -

 Note: Cinque falli: Siclari, Serafini, Marinucci, Vaccarelli, Panella, Pace.

BIOFOX VASTO - EDIL GAMMA MHV NERETO 74-66   (21-22, 36-39, 54-53)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Di Campli (Lanciano)

 Note: Cinque falli: Impaloni, Camaioni.

Per la BioFox era d’obbligo vincere dopo le tre sconfitte nelle precedenti gare interne giocate nella palestra del Liceo Scientifico che sostituisce, per tutto il turno di ritorno, il Palasport di via Conti Ricci non disponibile per lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione che restituiranno alla città ed alle società sportive una struttura al top. Il Nereto basket era già stato battuto nel turno di andata con uno scarto di 17 punti che spostava il pronostico a tutto a favore dei padroni di casa che hanno vinto, ma buttando nel canestro tutto e di più con la gara ancora in equilibrio all’inizio dell’ultimo quarto.

Dopo la prima palla a due sono gli ospiti a farsi più intraprendenti con le triple di Minora e d Impaloni che riescono a portare gli ospiti sul +12 (8-20) dopo otto minuti di gioco, ma Desiati e Celenza, con Muratore e Rapposelli di rincalzo, reagiscono piazzando un mini break di 13-2 per andare al primo intervallo breve sotto di una sola lunghezza. Secondo quarto ancora molto equilibrato con le due formazioni che, giocando una brutta pallacanestro e regalando un campionato di cose che non si dovrebbero proprio fare, vedono i padroni di casa sul +5(29-24) dopo cinque minuti di gioco e gli ospiti che rispondono per le rime ribaltando nuovamente il risultato per il +4 (32-36) a 120 secondi dalla pausa lunga e squadre negli spogliatoi con ancora 3 punti a favore di coach Verrigni.

Si riprende a giocare e si continua a giocare male, gli errori si sprecano su ambedue i canestri e dopo cinque lunghi minuti a referto è andato solo Celenza con due realizzazioni da sotto e un tiro libero aggiuntivo per il sorpasso (41-39), immediato il controsorpasso e la nuova risposta dei vastesi per chiudere il parziale con un punto di vantaggio a favore di coach De Felice arrivato da un tiro dalla lunga distanza e due realizzazioni da sotto del debuttante Marinaro (classe 1991), mentre il Neretto rimane a galla grazie alle realizzazioni dalla lunga e lunghissima (Minora riesce ad insaccare anche bel oltre la linea dei 7 metri) distanza che alla fine porta 36 (12/36) dei 66 punti finali. Dall’altra parte coach De Felice ha la fortuna di pescare un jolly con Marinaro che va a referto con 14 punti in tredici minuti di gioco: 2/3 da 3, 3/5 da sotto e 2/2 dalla linea della carità guadagnandosi sul campo il titolo di “terzo fuochista” (Sanremo insegna) con trik-trak, girandole e fuochi d’artificio degni di un giocatore di categoria superiore con effetto devastante sugli avversari che accusano il colpo continuando a colpire solo dalla lunga distanza (4 i canestri da 3 nell’ultimo quarto), sbagliando qualcosa come 7 degli 8 tentativi dalla lunetta per i soli 13 punti contro i 20 dei padroni di casa che, dopo aver vinto anche a Nereto, incamerano la posta in palio per morale e classifica.

A seguire per la BioFox si preparano tempi duri: le ultime sette gare non la vedono affatto favorita, ma ciò non toglie che a noi l’avversario tosto c’è sempre piaciuto e che sicuramente andremo a giocarcele tutte cercando il risultato pieno per una posizione di classifica che vale play out e/o playoff con una vittoria in meno o in più e conti tutti da fare da domenica prossima fino alla fine.

Francesco Tomassoni

PROGETTO AUTO ROSETO - ESAGONO SULMONA 77-55   (19-10, 35-29, 58-40)

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Persia (L'Aquila)

 Note: Cinque falli: R. De Grandis, F. De Grandis. Falli tecnici a R. De Grandis e F. De Grandis.

Un'altra prova convincente della Progetto Auto Roseto, contro una temutissima Esagono Sulmona. Per la cronaca, la partita è stata sempre dalla parte della Virtus, senza molte preoccupazioni, ma gli uomini di De Grandis per due quarti non chinano mai la testa e chiudono l'intervallo solo a -6. La ripresa vede un notevole calo fisico della compagine ospite, oltre ad un crollo di nervi da parte dei De Grandis in campo, vittime di due tecnici. Parlando della compagine rosetana, ci sono dei frammenti di pura accademia forniti da Francani, Fioriti e Caivano, che esaltano il Palamaggetti. Non da meno sono anche le cosidette "seconde linee" che, chiamate in campo, dimostrano nervi saldi (vedi Zitti e Foschi). Insomma, un lavoro di gruppo a regola d'arte che il coach Francani ha saputo mettere in campo, ognuno al momento giusto, consolidando sempre di più la posizione della Virtus in zona playoff.

Antimo Caporaletti

T & D PESCARA - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 70-77   (19-25, 38-44, 56-61)

 Arbitri: Foresti (L'Aquila) e D'Arielli (Francavilla)

 Note: Tiri Liberi: Pescara 13/21 (62%), Tag Comunicazioni 18/22 (82%).

Le due sconfitte consecutive (soprattutto l'ultima) pesano ancora, ma la trasferta di Pescara ha ridato animo e fiducia ad una squadra ancora integra e solida. L'infortunio di Lorefice è sicuramente pesante, ma il reparto play è sicuramente ben fornito e può aspettare il rientro del giocatore siciliano con relativa tranquillità. La partita contro l'Amatori Pescara era anche una rivincita nei confrontti di una maledetta domenica di pochi mesi fa, quando Gaido e compagni furono sorpresi e sconfitti al PalaSabetta. La Tag Comunicazioni stavolta è stata solida, decisa e non si è lasciata sorprendere da una tardiva rimonta pescarese. Gaido di nuovo splendido protagonista, con Sciarretta, Vera e Morelli in doppia cifra. Si fa di nuovo vedere nella parte buona delle statistiche Guardascione con un eloquente 3 su 3 e 4 rimbalzi. Il prossimo turno vedrà i termolesi tornare al PalaSabetta contro la Virtus Roseto. Inutile riaffermare che a questo punto non è più possibile perdere colpi. Il secondo posto è ancora alla portata e la tabella di marcia di coach Ladomorzi è piuttosto semplice: vicnerle tutte.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

SCARABEO VENAFRO - IL GLOBO ISERNIA 96-104   (29-22, 39-50, 67-71, 87-87)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e De Panfilis (Pescara)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

Davanti ad un pubblico da serie superiore la capolista Scarabeo Basket Venafro cede dopo un tempo supplementare ai cugini del Globo Isernia alla fine di una partita vietata ai cardiopatici e ricchissima di episodi decisivi. La Scarabeo parte alla grande con pressing tuttocampo e contropiede fulminanti che le danno l'illusorio 29-22 del primo quarto. Il secondo quarto è totalmente dominato dagli ospiti, che fanno canestro ad ogni tiro, mentre i padroni di casa sono statici in attacco e molli in difesa. Alla ripresa c'è un timido tentativo di recupero che porta le contendenti sul 67-71 con vari allunghi dell'Isernia e recuperi della capolista al 30'.

L’ultimo quarto è veramente palpitante: Scarpa, provato dall'influenza, suona la carica con una schiacciata imperiosa su rimbalzo offensivo e la Scarabeo a 3' dal termine mette la freccia, sorpassa e con una bomba di Alifuoco si porta sull'86-82 costringendo coach Amico a chiamare time-out; ma gli uomini di Mascio recuperano il possesso e a -2'20" hanno la palla per chiudere il match. Purtroppo Pescosolido, invece di cercare un'azione corale e sfruttare i 24" a disposizione, tenta una penetrazione centrale complicata, perde palla e innesca il contropiede del -2. Isernia prende vigore e si porta sull'87-86 con palla in mano al play venafrano, che a 6" dalla sirena trova l'assist per Scarpa, il quale viene fermato da un colossale fallo antisportivo di Chiacchiari, sanzionato solo con due tiri liberi dagli arbitri. Gabi, con un occhio tumefatto, mette il primo ma sbaglia il secondo libero, Isernia perde il possesso e Greco sulla sirena tenta vanamente la bomba della vittoria.

Il supplementare non ha storia con gli ospiti che segnano ben 17 punti in 5' mentre la Scarabeo deve incamerare la prima bruciante sconfitta casalinga della stagione. Ora per gli uomini del duo presidenziale Di Giovanni-Scarabeo è il momento di reagire come ben fatto dopo la sconfitta di Sulmona e riprendere il fantastico cammino finora percorso nella consapevolezza che la C1 è ancora molto lontana ma che passerà probabilmente per il Pedemontana con il proprio pubblico come uomo in più.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

Con una magistrale prova collettiva il Globo Isernia, privo di Mastroianni, ha espugnato (dopo un tempo supplementare) il campo della capolista Venafro, che in questa stagione non aveva mai perso tra le mura amiche. Con questa vittoria i ragazzi di Amico si proiettano nelle parti alte della classifica, a ridosso dei playoff. E’ stato un derby entusiasmante ed estenuante, ben diretto dai due promettenti arbitri Giansante e De Panfilis. Le due compagini hanno privilegiato il gioco offensivo, facendo vedere anche belle giocate, soprattutto in velocità.

Gli isernini partono con Toth fin dal primo minuto e i risultati si vedono. Il Globo appare davvero determinato a vincere. Dopo quattro minuti di gioco l’Isernia è avanti di due lunghezze. Venafro prova a scuotersi e vola sul +11, trascinata da uno scatenato Gaglione e da Pescosolido (13 punti, limitato perfettamente da Ricci). I ragazzi di Amico non ci stanno e iniziano la rimonta con Ricci (21 punti ma qualche palla persa di troppo), che allo scadere segna la tripla che permette al suo team di chiudere il primo quarto sotto di sei lunghezze (28-22).

La seconda frazione si apre con una bomba da tre di un divino Toth (28 punti e 22 rimbalzi, 9/10 da due e 2/2 da tre). Chiacchiari, ormai “uomo derby”, dà il suo prezioso contributo e l’Isernia torna in vantaggio (31-32 a 5’55” dalla fine). Venafro ha un sussulto e va avanti con Gaglione. Ma gli isernini non si lasciano intimorire e, grazie anche alla sapiente guida del giovane Amico, travolgono gli avversari, chiudendo il secondo periodo fra gli applausi dei pochi calorosi tifosi giunti da Isernia. Il tabellone segnapunti dice 50-39 per gli ospiti.

L’Isernia non deve perdere la concentrazione,come spesso è capitato. I ragazzi di Mascio affrontano il terzo quarto con più grinta. Greco, ben supportato da Scarpa,inizia a segnare con più continuità. I venafrani si avvicinano pericolosamente a -6 (52-58). Amico scuote i suoi,che reagiscono con un sorprendente Pilla. Il Globo chiude il terzo quarto in vantaggio 71-67. L’ultimo e decisivo periodo è vietato ai deboli di cuore. Venafro riesce a pareggiare con Valvona. Nasce un duello punto a punto tra le due squadre. A 3’29” dalla fine, i locali sono sopra di quattro lunghezze. Chiacchiari segna sei punti consecutivi e l’Isernia va sul +1. A 7” dal termine, Scarpa subisce fallo e fa 1/2 dalla lunetta. Amico chiama timeout. I suoi ragazzi possono così effettuare la rimessa da metà campo. Sembra che Chiacchiari subisca fallo, ma i due arbitri non sono dello stesso avviso. Assegnano invece una rimessa al Venafro, dal momento che il giocatore isernino è caduto fuori dal terreno di gioco. Greco prova a segnare da centrocampo, ma il suo tiro si stampa sul ferro. Si va ai supplementari.

La partenza dell’Isernia è devastante. Amatista realizza un parziale di 6-0 e l’Isernia vola. I venafrani non riescono ad arginare gli straripanti avversari. Ricci segna il canestro del +13. La partita è ormai conclusa e il Globo può già esultare. È una vittoria molto importante, per la classifica e per il morale. Per vincere a Venafro era necessario disputare una partita perfetta. E l’Isernia l’ha fatto, tirando con spaventose percentuali. Ora è importante che i ragazzi di Amico non si montino la testa, perché il campionato è ancora lungo. Sabato il Globo sarà ospite della G.S. L’Aquila. È uno scontro molto importante, da non sottovalutare assolutamente. La Scarabeo avrà invece l’occasione di rifarsi con il Martinsicuro.

Marco Colavitti