IL GLOBO ISERNIA - T & D PESCARA 65-62   (9-18, 26-39, 49-54)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: Spettatori 200. Cinque falli: Di Fabio, Cantatore.

Conquista la terza vittoria consecutiva Il Globo Isernia di coach Michele Amico, sfruttando al meglio i tre turni casalinghi consecutivi (conquistando tutti e sei i punti a disposizione), riportandosi così in piena corsa per i playoff, a ridosso delle dirette concorrenti Sulmona, Pineto e Lanciano, tutte a soli due punti di distacco. La sofferta vittoria di sabato sera è arrivata dopo un match combattuto e soprattutto dopo una grande rimonta di Mastroianni e compagni, in grado di recuperare ben 15 punti di gap, conquistando così due preziosissimi punti. E dire che le cose per il quintetto isernino non si erano messe bene già dalla serata di venerdì, quando, durante il consueto allenamento di rifinitura, l’ungherese Toth aveva subito un serio infortunio alla caviglia, costringendolo ad assistere alla gara dalla tribuna.

Doppia difficoltà, dunque, per i ragazzi del presidente Iadisernia, scesi in campo senza uno degli uomini migliori e senza nessuno che riuscisse a contrastare seriamente i forti lunghi avversari sotto canestro. Dopo una partenza dimessa dei locali, già sotto di 9 alla fine della prima frazione di gioco e di 13 alla fine della seconda, nel terzo quarto gli isernini scendono in campo con diverse motivazioni e, grazie anche ai consigli difensivi di Sergio Mastroianni e alle buone vene realizzative di quest’ultimo e di Rocchio (decisivo con una serie di canestri consecutivi), il Globo riesce a rosicchiare punto su punto agli avversari fino ad arrivare, nei minuti finali, a superare gli abruzzesi, agguantando un'insperata ma meritatissima vittoria interna.

Buone, tra i locali, anche le prestazioni di Chiacchiari, Amatista, Calcagni e Pilla, i quali hanno dato un buon contributo soprattutto nella fase difensiva; tra gli ospiti, buone le prove di Scavongelli, Di Fabio e Fulgenzi, anche se sottolineiamo come la compagine di coach Pace non sia stata in grado di “ammazzare” la partita al rientro in campo dal riposo di metà gara, non sfruttando a suo favore il maggior peso e la maggior esperienza sotto canestro.

Giovanni Carcaiso

MACCABI RIPALIMOSANI - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 96-69   (25-20, 46-37, 61-51)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

ESAGONO SULMONA - SCARABEO VENAFRO 89-76   (16-12, 45-36, 62-59)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Chiacchiari (Isernia)

 Note: Cinque falli: R. De Grandis, Gia. Giammarco, De Lutiis, Greco, Primavera.

Dopo 19 vittorie consecutive, la capolista Scarabeo Basket Venafro cade a Sulmona contro l'Esagono del coach De Grandis. Il quintetto abruzzese ha meritato la vittoria giocando un match in maniera solida e determinata. Dal canto suo il quintetto venafrano del duo presidenziale Scarabeo-Di Giovanni ha dovuto fare a meno della coppia Cuello-Alifuoco, con Pescosolido e Gaglione a mezzo servizio, fermi per l’intera settimana, e con Valvona che è potuto scendere in campo solo dal secondo quarto di gioco a causa di un inconveniente dovuto al documento di riconoscimento.

Il primo quarto è caratterizzato dalle folate offensive dei padroni di casa che fanno della loro transizione primaria e secondaria l’arma in più, mentre gli ospiti si affidano allo strapotere di Scarpa nell’area pitturata (25 punti e 18 rimbalzi per il centro argentino), al buon apporto di Valvona e Primavera, ma con un Greco sotto tono oltre che nervoso. Nel terzo quarto di gioco la Scarabeo cambia faccia, e dal –9 risale con prepotenza a –1 (60 a 59), con una difesa match-up indigesta per il quintetto peligno. Tuttavia le rimonte spesso si pagano, e così nell’ultimo quarto di gioco il Sulmona riparte alla grande mentre la capolista arranca, penalizzata oltremodo anche da un arbitraggio non uniforme. E così De Grandis e la sua squadra alla sirena possono esultare come non mai, meritevoli di aver fermato la capolista fino ad allora imbattuta che ora spera di recuperare i suoi uomini migliori per il match che domenica sera, ancora in trasferta, che la vedrà opposta alla seconda forza del girone, la Tag Termoli distante 6 punti in classifica.

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

EDIL GAMMA MHV NERETO - BASKET PENNE 86-89   (27-23, 56-39, 69-65)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: Cinque falli: Camaioni.

Fischio iniziale con circa 15' di ritardo a causa di un prolungamento della precedente partita di pallavolo. Basket Penne sempre priva di Petrucci ed Edil Gamma MHV senza Minora, in panchina con tanto di stampelle. La Basket Penne comincia la partita cercando di imporre un ritmo elevato al match e nei primi minuti riesce nel suo intento. Dopodichè una buona ed attenta difesa del Nereto ed una certa imprecisione dei Vestini comincia a far diventare frenesia quella che voleva essere ritmo e velocità, può essere questa la caratterizzazione di questa frazione che si chiude pressappoco in parità. I presagi del primo quarto diventano realtà nel secondo, quando gli esterni del Nereto prendono in mano le redini della partita dettando i ritmi e bucando la difesa dei biancorossi alternando, con percentuali da eurolega, il tiro da oltre l'arco virile con penetrazioni efficaci e con la classe e l'esperienza di Fabri che sotto le plance ha la meglio sulla maggiore atleticità dei lunghi Pennesi. La Basket Penne non riesce a giocare di squadra e si rifugia solamente in sterili ed infruttuose soluzioni individuali che determinano un -17 al riposo lungo.

La guardia di colore Hills si trova già a quota 25, ne metterà 34 alla fine. Sugli spalti i tifosi vestini hanno l'esperienza giusta per capire che il Nereto non può continuare con quelle percentuali e che il Penne non può continuare a giocare male come nei primi due quarti ma c'è anche la consapevolezza che risalire da un "fosso" così profondo è impresa veramente ardua. Nel loro stato d'animo il pessimismo della ragione ha il sopravvento sull'ottimismo della volontà, pensando che solo un'inizio di terzo quarto sfolgorante potrebbe rimettere in partita i loro beniamini, ma i presupposti dei primi due quarti non sembrano quelli giusti per un impresa di tale portata.

Si riparte ed I biancorossi tornano in campo con un altro piglio, evidentemente coach Di Paolo ha saputo toccare le corde giuste. Il Penne non riesce a breccare il Nereto nei minuti iniziali ma comincia una supremazia sia in attacco che in difesa che porta ad un costante recupero sui rossoblu di casa. Il Penne finalmente gioca da corazzata qual'è e sfianca letteralmente l'esiguo roster del Nereto riuscendo a esprimere finalmente tutto il suo potenziale. Già alla fine del terzo quarto si può dire che la rimonta è fatta quando il punteggio di fine frazione dice -4. Comincia l'ultimo tempo ed il Penne, come sempre avviene, sembra pagare lo sforzo fatto, il divario si dilata ancora fino al -9 ma è proprio qui che i vestini compiono il loro capolavoro, riescono di nuovo a reagire producendosi in uno sprint che dura 8', raggiungendo e superando il Nereto a 2 minuti scarsi dalla fine con una tripla di D'Alessandro che porta a +2 i vestini, nell'azione succesiva grande difesa e fulminante contropiede del +4. Ma non è ancora finita, a circa 6" dalla fine Sanders mette i due tiri liberi del +3 e sull'ultimo tentativo, un esausto Hills non ha la freddezza di cercare la tripla dell'overtime ma prova una penetrazione che muore tra le mani della difesa biancorossa. Tripudio tra i vestini e profonda delusione tra gli amici del Nereto con il solo Fabri a reggere l'impatto dei due quarti finali con un trentello conclusivo a dimostrazione che la classe non ha età, mitico Sandrino. Il Nereto visto ieri non rispecchia assolutamente la posizione che occupa in classifica e se continuerà a giocare in questo modo e cercando di reggere anche nei minuti finali, che quest'anno tante volte sono stati per loro fatali, sicuramente saprà guadagnarsi posizioni più tranquille in questo equilibratissimo campionato.

Per la Basket Penne possiamo riassumere in queste parole a caldo del presidente Brindisi raccolte dal nostro inviato all'uscita degli spogliati di Nereto. Presidente più gioia o più sofferenza? "E´ una gioia vincere così. Si, ho rischiato il ko cardiaco, meritavamo sicuramente di vincere, visto che abbiamo fatto una rimonta incredibile. Abbiamo girato a vuoto nel secondo periodo, patendo le loro percentuali, ma alla fine, così, è stato anche più bello, grazie all´esperienza del Coach e agli ultimi sforzi fisici positivi". La panchina lunga ha deciso? "Questo succede quando le seconde linee ci danno forza e allungano le rotazioni, però, nelle ultime battute, sono stati 6-7 giocatori a trascinarci in vantaggio. Ma credo sia festa soprattutto per una tifoseria che ha sofferto in questi anni e ora può vedere queste maglie appaiate alle migliori del campionato. Abbiamo dimostrato di meritare la posizione in classifica ottenuta fin qua". La partita di Di Carmine? ”Una soddisfazione personale del Coach, ci ha sempre creduto, speriamo continui a migliorare”. Insomma le è piaciuta la Basket Penne? "Sapere ovviare o sopportare momenti bui è sempre un gran merito. Squadra positiva, anche se, in prospettiva campionato, dobbiamo lavorare ancora tantissimo per migliorarci... il coach ed i giocatori lo sanno!"

dal sito ufficiale del Basket Penne

BASKET BALL ROSETO - NUOVO PINETO BASKET 81-69   (21-21, 41-31, 51-57)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Fascia (Isernia)

 Note: 

CARICHIETI LANCIANO - BIOFOX VASTO 88-60   (22-22, 41-32, 65-43)

 Arbitri: D'Arielli (Francavilla) e Moro (Teramo)

 Note: Cinque falli: Marzoli, De Nardis. Espulso Desiati al 14'.

Seconda vittoria consecutiva per la Carichieti Lanciano. Nella ventesima giornata di campionato ad uscire sconfitta dal palasport di S. Rita è la Bifox Vasto, fortemente indebolita dall’espulsione di Desiati nel secondo quarto di gioco. La cronaca: nei primi dieci minuti è l’equilibrio a fare da padrone; agli attacchi di Salomone e compagni risponde un ottimo Celenza, capace di segnare ben 13 punti nel solo primo quarto. Si va al riposo sul 22-22. Dopo il primo break sono i padroni di casa quelli più intenzionati a mettere la testa avanti, e fin dalle battute iniziali ci riescono grazie alla bomba di Pacaccio a inizio quarto e ai sei punti consecutivi di capitan Salomone. Ed è forse questa partenza così lanciata dei frentani a contribuire, indirettamente, all’episodio che sostanzialmente decide il match. Trascorsi solo tre minuti dall’inizio della seconda frazione di gioco, Desiati commette fallo sul tiro da tre punti di Pacaccio, la guardia vastese non condivide la decisione arbitrale e protesta vistosamente con il direttore di gara che lo espelle dopo vari richiami e un fallo tecnico. L’incaricato dalla lunetta è Pacaccio, che si trova così a dover tirare ben sette volte dalla lunetta, mettendo a referto sei punti. Da qui in avanti la partita è in discesa per la Carichieti, che incrementa il proprio vantaggio portandosi sul 41-32 prima dell’intervallo lungo.

Alla ripresa i padroni di casa grazie ad un attacco molto prolifico e ad una solida difesa che concede solo 11 punti agli avversari (a fronte dei 24 segnati) mettono la parola fine sul match con un quarto ancora da disputare. Nell’ ultimo periodo di gioco, la Carichieti si limita a contenere gli avversari e a mantenerli a distanza di sicurezza. A due minuti dal termine dalla partita c’è poi spazio per gli esordienti Bomba e Di Martino, entrambi classe ’90, direttamente dal vivaio lancianese. La Carichieti Lanciano si conferma così squadra temibilissima tra le mura amiche, manca tuttavia una costanza di risultati per poter permettere agli uomini di Ialacci di pensare in grande.

Marco Orlando - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 67-79   (13-27, 29-43, 44-59)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Volpone (Pescara)

 Note: Cinque falli: Pesa, Marinucci, Vaccarelli.

L'inopinata sconfitta interna con il Martinsicuro poteva essere un bel macigno. La Tag Comunicazioni si presenta a L'Aquila con Lorefice, Vera e Rosito in divisa da gioco ma senza nessuna possibilità di entrare in campo. Il quintetto base presenta i due ragazzi Sciarretta e Colasurdo più l'esperienza di Gaido, Cicculli e Morelli. Il cocktail risulta azzeccato, la Tag Comunicazioni prende subito la partita per le corna e piazza il break decisivo con Gaido sugli scudi e due importanti triple di Sciarretta. Il primo quarto si chiude con la squadra termolese avanti di 14 punti. I ragazzi di coach Ladomorzi amministrano il vantaggio fino alla fine e mostrano di poter contare su un Colasurdo davvero ispirato che in 32 minuti mette assieme 8 punti (3/3 da due, 0/2 da tre), ma soprattutto 11 rimbalzi e 4 palle recuperate.

Gran partita anche per Cicculli, autore di 20 solidissimi punti, ben distribuiti su tutta la partita. L'avversario non era particolarmente temuto, la sua posizione di classifica non è paragonabile al secondo posto della Tag Comunicazioni, né lo sono le sue ambizioni. Per questo è adesso inopportuno tirar fuori di nuovo i vessilli del facile entusiasmo. Avremo modo la prossima settimana di saggiare davvero la forza della squadra. Arriva la madre di tutte le partite, ci rende visita l'ex-imbattuta Venafro. Domenica al PalaSabetta lo scontro al vertice sarà importantissimo, non decisivo pe la vittoria finale, ma per capire dove può arrivare questa squadra.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

ARCOBALENO MARTINSICURO - PROGETTO AUTO ROSETO 72-82   (22-24, 31-36, 48-55, 68-68)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Sirolini (L'Aquila)

 Note: Dopo un tempo supplementare.