CARICHIETI LANCIANO - IL GLOBO ISERNIA 96-67   (30-15, 49-35, 79-51)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Fiorentino (Chieti)

 Note: Cinque falli: Di Bucci.

Torna alla vittoria la Carichieti Lanciano dopo l’immeritato ko di Sulmona. I frentani superano l’Isernia grazie ad un’ottima prova del solito Marzoli (28 punti, 3 assist e 3 palle recuperate) e dell’olandese Van Elswyk (14 punti, 11 rimbalzi). Partita sostanzialmente decisa fin dalle prime battute, nelle quali i padroni di casa hanno costruito un solido vantaggio che hanno poi migliorato nel corso dell’intera gara.

La cronaca: la Carichieti scende in campo con Nervegna in cabina di regia, Pacaccio e Marzoli a completare il terzetto di esterni e la coppia Salomone-Van Elswyk sotto i tabelloni. La partenza è favorevole ai padroni di casa che grazie ad un grande Van Elswyk riescono a trovare la via del canestro più facilmente rispetto agli avversari; il centro olandese si rende protagonista però anche sul fronte difensivo, facendo suoi 5 rimbalzi nel solo primo quarto e costringendo Toth, il centro ospite, a commettere tre falli nei primi 7 minuti. I frentani vanno così al riposo con 15 punti di vantaggio sul 30-15. Nella seconda frazione di gioco Lanciano, grazie all’ampia rotazione di Ialacci, concede qualche minuto di riposo ai suoi titolari, che possono permettersi il lusso di riposarsi quando in campo al loro posto ci sono i vari Ucci, De Liberato e Pasquini che tengono a freno l’accenno di rimonta ospite, chiudendo sul 49-35 prima dell’intervallo lungo.

Nel terzo periodo di gioco la Carichieti prende il largo, alternando ad una solida difesa un attacco molto prolifico, chiudendo virtualmente la partita con dieci minuti ancora da giocare (79-51 il parziale). L’ultimo quarto è solamente una formalità, i padroni di casa scendono in campo con un quintetto proveniente per i tre quinti direttamente dall’under 18 lancianese, i “ragazzini” tengono egregiamente il campo, andando a canestro con relativa facilità, e mostrando anche una discreta difesa. Nel prossimo turno di campionato (sabato 27 gennaio), il Lanciano sarà di scena nella tana della G.S. Pallacanestro L’Aquila, mentre il successivo impegno in casa è fissato per domenica 4 febbraio contro il Basket Ball Roseto; la sede di questa gara è ancora da definire, se il palazzetto di via Rosato sarà già chiuso, la partita si svolgerà probabilmente presso il palazzetto del quartiere S. Rita, ubicato in via Masciangelo.

Marco Orlando - dal sito ufficiale del Lanciano Basket

Non sta attraversando certo un buon momento Il Globo del presidente Iadisernia, uscito sconfitto con ben 29 punti di scarto dalla trasferta abruzzese di Lanciano; eppure i locali, nonostante l’importante acquisto del pivot Van Elswyk, sembravano ampiamente alla portata di Toth e compagni, i quali, a quanto sembra, stanno accusando e pagando tutte le vicissitudini degli ultimi mesi.

Il brutto ko di domenica sera, arrivato dopo l’addio di coach Mimmo Biello e dopo essere stati letteralmente surclassati dai padroni di casa, ci dice che la formazione pentra è in piena zona retrocessione al quartultimo posto in graduatoria e, come se non bastasse, lo stato di forma ed il gioco espresso da Amatista e compagni non sono certo quelli della scorsa stagione e non lasciano ben sperare per il futuro. Nonostante le buone individualità presenti nel roster isernino, al momento nessuno dei giocatori sembra in grado di far fare alla squadra il salto di qualità ed anche il pivot ungherese Toth sembra essersi adeguato al livello dei compagni, disputando gare al di sotto dei suoi abituali livelli (come quella di domenica a Lanciano).

Tutta la tifoseria, a questo punto, si augura che la società intervenga sul mercato per rinforzare la squadra ed onorare fino in fondo la stagione per scongiurare la retrocessione. Fondamentale, a nostro parere, sarà la gara interna di sabato prossimo contro il Nereto (che attualmente occupa la terzultima posizione in classifica subito dietro al Globo), vittorioso, seppur solo nel finale, nella gara di andata. Tornare alla vittoria significherebbe fare un importante passo in avanti in classifica e ricominciare ad inseguire l’obiettivo playoff, distante solo sei punti, impresa sicuramente alla portata di un gruppo validissimo come quello isernino, raggiungibile solo grazie ai sacrifici ed alla determinazione di tutti.

Giovanni Carcaiso

SCARABEO VENAFRO - MACCABI RIPALIMOSANI 82-75   (24-18, 49-41, 66-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Giansante (Spoltore)

 Note: Spettatori 350 circa.

“Sapevamo che non sarebbe stata un passeggiata. Tuttavia, alla fine abbiamo meritato la vittoria”. Gongola il co-presidente della Scarabeo Basket Venafro, Paolo Di Giovanni, dopo la diciassettesima vittoria su altrettante gare disputate dalla sua squadra. Una marcia inarrestabile, quindi, quella del quintetto venafrano, che mantiene saldamente la testa del campionato di C2 con sei punti di distacco sulla seconda, la Tag Termoli.

Ma veniamo alla gara, che si è tenuta in una splendida cornice di pubblico. Oltre 350, infatti, le persone presenti sugli spalti; una sessantina i ripesi giunti al seguito del Maccabi. Nel Venafro è assente per infortunio l’argentino Cuello; nel Maccabi è squalificato invece Sabatelli. Parte bene la Scarabeo Basket con la coppia Pescosolido–Scarpa, sorretti dalla buona vena di Falanga e Gaglione. Dopo solo cinque minuti è fuori il play Pescosolido, che si era già caricato di tre falli. Al suo posto il coach Mascio fa entrare Alifuoco. Si va quindi al riposo con la compagine venafrana in vantaggio di 9 punti.

Il terzo quarto di gioco vede il rientro del play Pescosolido, che conferisce nuova spinta al quintetto di Mascio e contribuisce a far salire a +16 il vantaggio sul Maccabi. Dal canto suo la squadra ripese gioca bene e riesce a mettere alle corde la Scarabeo, che tuttavia mantiene una leggera supremazia territoriale. Ad 1’12” dalla fine, complice un fallo tecnico fischiato a Valvona, i punti di distacco si riducono però a 3. A quel punto il Venafro, malgrado qualche difficoltà ad attaccare la zona, gestisce bene il suo vantaggio chiudendo l’incontro con 7 punti di scarto. Ottima, nelle file del Maccabi, la prestazione di Di Cesare. Nella Scarabeo molti errori al tiro da fuori e poco gioco nella “zona pitturata”, dove si sarebbe potuto sfruttare meglio lo strapotere di Scarpa su Cefaratti. Buona, infine, la prova di Pescosolido (9 le palle rubate e 18 i punti realizzati).

Comunicato stampa Scarabeo Basket Venafro

EDIL GAMMA MHV NERETO - T & D PESCARA 55-87   (22-25, 37-39, 45-46)

 Arbitri: Giampietro e Castellan (Chieti)

 Note: Tiri liberi: Nereto 8/14 (57%), Pescara 14/26 (54%).

TAG COMUNICAZ. TERMOLI - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 84-56   (28-18, 37-29, 61-41)

 Arbitri: Chiacchiari e Fascia (Isernia)

 Note: Cinque falli: Faraone.

Il fanalino di coda San Vito non poteva essere un grosso ostacolo per la Tag Comunicazioni di questo perioodo, tuttavia qualche preoccupazione, alla vigilia, c'era. Non che si temesse di perderla, soprattutto in casa, ma certamente il rischio di prendere gli avversari sottogamba c'era tutto. I timori della vigilia erano però infondati, il quintetto iniziale partiva a spron battuto, cercando di chiudere subito la partita cercando anche giocate spettacolari, magari anche eccedendo nella spasmodica ricerca del numero ad effetto. Il cuscinetto di 10 punti tra le due squadre al termine del primo quarto ed i 28 punti messi a segno lasciavano presagire una passeggiata senza problemi. Non è andata esattamente così, ma probabilmente è stato meglio, molto meglio. Sia per lo spettacolo, che per la concentrazione dei ragazzi di Ladomorzi.

La M3 Costruzioni San Vito è una squadra che potremmo dire "esperta", l'età non verdissima dei suoi giocatori, a cominciare da Fuggetta e Valentinetti (classe '64), la rende forse vulnerabile agli attacchi in velocità, ma sotto canestro peso ed esperienza si fanno sentire. La loro zona è impermeabile, collassa immediatamente sulle penetrazioni e rende la vita difficile ai rimbalzisti avversari. L'arma ideale in questi casi è lo scarico ed il tiro da fuori. Ma il 5 su 21 da tre della Tag Comunicazioni ha premiato la difesa del San Vito. Per quasi tutto il secondo quarto la Tag ha giocato con il secondo quintetto, che non è riuscito a cavare nulla di buono dall'attacco, con la sola eccezione di un Colasurdo motivatissimo che ha messo a segno 7 dei 9 punti di tutto il quarto.

Alla ripresa dall'intervallo, Ladomorzi pensa bene di evitare sorprese rischierando il quintetto iniziale che va a prendersi punti da sotto e dalla lunetta. Il periodo conclusivo serve al coach solo per sperimentare nuove soluzioni, come l'esotico quintetto che vedeva contemporaneamente in campo Pitardi, Sciarretta e Tosiani. Ancora una partita da protagonista da Eze Gaido (30 punti in 28 minuti), ma non è una novità. Bella prestazione per dinamicità ed aggressività in attacco da parte di Morelli. Bene tutti gli altri, in una partita che consentiva un approccio più rilassato del solto. Sabato prossimo sarà decisamente più dura. I termolesi vanno a rendere visita al Sulmona, fresco vincitore a Pineto.

dal sito ufficiale della Virtus Pallacanestro Termoli

PROGETTO AUTO ROSETO - BASKET BALL ROSETO 46-75   (10-12, 23-34, 40-48)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Castellan (Chieti)

 Note: 

Partita senza storia, tutta a senso unico per la Basket Ball, che si impone senza neanche tanti sacrifici avendo di fronte la Virtus più brutta di tutto il campionato. Anche le pesanti assenze quali Francani e Di Nicola, oltre a Caivano a mezzo servizio dopo il rientro dall'inforunio di circa un mese, non possono giustificare il negativo approccio con il derby; la sorte offre una possibilità per rientrare in partita alla Virtus Roseto, che arriva a -8 con un tecnico preso dalla Basket Ball e parecchi tiri liberi per la Virtus, possibilità che non viene sfruttata. Nel finale, poi, la Basket Ball dilaga e il risultato sembra fin troppo penalizzante.

Antimo Caporaletti

ARCOBALENO MARTINSICURO - BASKET PENNE 65-75   (-)

 Arbitri: Pantera (Pescara) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Cinque falli: Esposito, Antonini.

BIOFOX VASTO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 58-71   (20-17, 32-34, 43-44)

 Arbitri: Carbone (Campomarino) e Di Campli (Lanciano)

 Note: Cinque falli: Fuiano, Desiati.

Debutto amaro per la BioFox, costretta a giocare, da qui alla fine del campionato, nella palestra del Liceo Scientifico a seguito della chiusura, per lavori, del palasport. La gara odierna, vista la vittoria con ampio margine ad Isernia di sette giorni fa, sembrava non dovesse costituire ostacolo insormontabile, ma la Pall. L’Aquila che aveva messo due punti in classifica, sui 4 del turno di andata, battendo proprio gli uomini di De felice alla seconda di andata, si è ripetuta ed ha vinto con merito giocando su tutti i palloni e mantenendo il contatto con gli avversari per poi chiudere con un parziale di 27 a 15 nell’ultimo quarto con 5 uomini in doppia cifra.

L’inizio era stato favorevole a Desiati e compagni che dopo i prime cinque minuti avevano accumulato un vantaggio di 8 punti (10-2) e sembravano proiettati verso un facile successo contro il fanalino di coda, ma la reazione non si faceva attendere troppo con la parità (16-16) a due minuti dal primo mini riposo che poi vedeva i locali avanti di 3 (20-17). Si riprende a giocare e L’Aquila mette in mostra i suoi artigli: passano scarsi sei minuti e la tripla di Gentili porta gli ospiti avanti di 7 (23-30), mentre i locali sembrano aver smarrito la via del canestro riuscendo poi a recuperare qualcosa per andare al riposo lungo sotto di soli 2 punti (32-34) sbagliando comunque troppo e giocando decisamente una pallacanestro non bella e con troppo nervosismo contro un avversario più preciso e determinato ad ottenere un risultato per la classifica ed il morale.

Nel terzo quarto la BioFox sorpassa (5’: 39-37), ma fatica e spende molto senza riuscire a bloccare la rimonta degli uomini di Panella che, dopo il pareggio (39-39), si rimettono avanti e chiudono la terza frazione di gioco con un punticino di vantaggio (43-44). Gli ultimi dieci minuti si aprono con due triple in rapida successione con Marinucci e Desiati, ma poi è L’Aquila ad allungare con un break di 12-2 che sarà determinante per il risultato finale, anche se Celenza prova a rimettere i suoi in gara riavvicinando gli avversari fino a –6 (56-62) con il cronometro ai suoi ultima due giri, ma non è la giornata buona ed il colpo del k.o. arriva da Ventruto con l’unica sua conclusione dalla lunga distanza dopo sei tiri andati a vuoto che vale il +9 (58-67) e la posta in palio con i padroni di casa al fallo sistematico che oramai non serve perché il finale porta addirittura a 13 le distanze fra i due quintetti: L’Aquila fa festa, mentre la BioFox deve meditare e dimenticare al più presto perché c’è in vista un impegno da dover prendere con le molle.

Per la terza di ritorno il calendario propone una trasferta in quel di San Vito che, fermo a quota 4 in classifica, fece metà del suo bottino fin qui incamerato passando proprio sul parquet del palasport di Vasto. A margine della gara una notazione sulla confusione che regna sovrana sulle regole che disciplinano la colorazione della divisa di gioco: per il primo arbitro sig. Carbone non ci sono dubbi, perché lui dice di conoscere il regolamento e, visto che le due formazione hanno la divisa bianca, tocca alla squadra di casa cambiare senza neanche parlarne. Poiché i locali hanno a disposizione solo i pantaloncini bianchi si scende in campo con un antiestetico spezzato bianco-rosso, come successo in precedenza con l’Amatori Pescara, mentre l’Ufficio Gare tace ed acconsente.

Francesco Tomassoni

NUOVO PINETO BASKET - ESAGONO SULMONA 69-78   (17-15, 38-35, 57-56)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Giansante (Spoltore)

 Note: