IL GLOBO ISERNIA - M3 COSTRUZIONI SAN VITO 74-60   (12-14, 32-23, 52-34)

 Arbitri: Carbone (Apricena) e Bencivenga (Napoli)

 Note: 

Torna alla vittoria e lo fa contro un modesto San Vito l’A.S. Il Globo del presidente Iadisernia, nel turno infrasettimanale di Ognissanti. La compagine pentra fatica solamente un quarto per prendere le distanze dagli abruzzesi che, anche a causa di un roster molto avanti negli anni, non reggono il confronto fisico con Toth e compagni. Dunque, compito agevole per i ragazzi di coach Incollino che, però, a nostro parere, debbono ancora lavorare molto sull’organizzazione di gioco in attacco e sulla difesa per proseguire al meglio in questo torneo. Troppi, infatti, ci sono sembrati gli errori di impostazione in fase offensiva e troppo disordinato e confuso è stato il gioco, contro avversari lenti ed imprecisi, tra i quali i migliori sono stati Di Battista e Lasaponara (unico dei suoi a non aver mai buttato la spugna), oltre ai i non più giovani Fuggetta e Valentinetti (che molto hanno sofferto contro Toth e D’Amore sotto canestro).

In casa pentra buone le prestazioni del solito Amatista, del pivot ungherese Toth, risvegliatosi solamente negli ultimi due quarti gioco e che non ha faticato più di tanto a tenere a bada i lunghi abruzzesi, con Rocchio molto positivo, se non altro perché più oculato nelle scelte di tiro e, soprattutto, meno nervoso nelle gare tra le mura amiche. Sabato prossimo si gioca di nuovo, in trasferta sul difficile campo del Sulmona; il tecnico isernino potrà lavorare sulle tattiche per espugnare il difficile parquet dei ragazzi di coach De Grandis e conquistare la seconda vittoria esterna della stagione.

Giovanni Carcaiso

CARICHIETI LANCIANO - PROGETTO AUTO ROSETO 77-74   (27-20, 40-41, 61-55)

 Arbitri: Persia (L'Aquila) e Castellan (Chieti)

 Note: Cinque falli: Salomone, Tatasciore.

ARCOBALENO MARTINSICURO - EDIL GAMMA MHV NERETO 74-62   (16-15, 32-32, 57-41)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: Tiri liberi: Martinsicuro 8/12 (67%), Nereto 16/25 (64%). Cinque falli: Del Zoppo.

MACCABI RIPALIMOSANI - BASKET PENNE 66-77   (14-20, 32-41, 47-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: Spettatori 250 circa.

La Basket Penne espugna con merito ed autorità la Maccabi Arena. Arena di nome e di fatto: sugli spalti bellissimo ambiente fatto di gran tifo da parte dei sostenitori locali e tutto sommato di correttezza. Non si può dire lo stesso invece per il clima che si respirava in campo, fatto di proteste continue, arrivando quasi alle intimidazioni da parte dei giallo blu soprattutto nei confronti degli uomini in grigio.

Il team di coach Di Paolo ha menato le danze fin dalla palla a due mantenendo quasi per tutto l'incontro un vantaggio a due cifre ed affermado per tutti i 40' una supremazia sia tecnico-tattica che nervosa sui ripesi, i quali hanno tentato di arginare lo strapotere pennese affidandosi per quasi tutto l'incontro ad una 2-3 bulgara ed alle sparatorie da distanza siderale di Sabatelli. D'altronde sotto le plance De Sanctis e Sanders erano limitati solamente dal solito metro di giudizio arbitrale, che definire non uniforme è puro eufemismo. I vestini sono stati bravi a non far mai avvicinare i locali oltre il limite di sicurezza quando sicuramente altri fattori, non squisitamente tecnici, avrebbero potuto determinare l'esito del match.

Sarà difficile per tutti prendere due punti in quel di Ripalimosani, bellissimo e caratteristico paese arroccato su un costone della vallata alle porte di Campobasso. Grande divertimento da parte dei sette tifosi biancorossi accorsi anche in terra molisana ad incitare i propri beniamini, che così commentano: "finalmente un campo caldo, dove la gente è attaccata alla propria squadra, e non il solito ambiente ovattato ed asettico che si respira nel 90% dei campi di C2, un gran divertimento... ovviamente doppio perche si è vinto... anzi triplo".

dal sito ufficiale del Basket Penne

T & D PESCARA - ESAGONO SULMONA 56-48   (14-5, 24-23, 44-37)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Di Campli (Lanciano)

 Note: 

BASKET BALL ROSETO - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 88-59   (25-14, 42-30, 62-36)

 Arbitri: Barbetta e Cascioli (Pescara)

 Note: Cinque falli: Vaccarelli.

BIOFOX VASTO - NUOVO PINETO BASKET 76-108   (23-20, 41-42, 58-70)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Fiorentino (Chieti)

 Note: Tiri da due: Vasto 21/56 (38%), Pineto 16/23 (70%). Tiri da tre: Vasto 8/25 (32%), Pineto 28/57(49%). Tiri liberi: Vasto 10/14 (86%), Pineto 12/26 (46%). Falli: Vasto 16, Pineto 18. Cinque falli: Fuiano.

Gara a porte chiuse per la squalifica inflitta dal Giudice Sportivo dopo che una reazione, anche piuttosto contenuta a seguito dell’aggressione a gioco fermo da parte di Cairo (Lanciano Bk) su Muratore a terra, aveva fatto vedere agli arbitri un’invasione di campo da parte di un individuo isolato. Il pesidente Spadaccini, per protesta, non ha voluto pagare la commutazione della sanzione ed il plasport è rimasto desolatamente deserto, anche se i più accaniti sostenitori del basket vastese non hanno voluto far mancare la loro presenza rimanendosene all’esterno a ridosso delle vetrate.

Gli ospiti arrivano con i favori del pronostico e pronti a rifarsi dopo la prima sconfitta subita fra le mura amiche ad opera del Basket Ball Roseto, ma impiegano i primi due quarti a prendere le dovute misure ad un avversario che tiene il campo, chiude avanti di 3 (23-20) la prima frazione e va al riposo lungo sotto di 1(41-42). Coach Forchetti, molto probabilmente, non gradisce troppo l’approccio alla gara da parte dei suoi che sono sicuramente una spanna sopra agli avversari, striglia a dovere Sacchini e compagni che rientrano in campo completamente trasformati, piazzano un parziale di 5 a 15 e mettono serie premesse alla chiusura anticipata della gara.

Il divario fra le due formazioni si continua ad allargare e praticamente non c’è più storia, l’ultimo quarto inizia con 12 lunghezze di vantaggio per il Pineto che, con un pesantissimo break di 14-0, sale a +26 (58-84) per chiudere definitivamente, dimenticare la sconfitta del turno precedente e rimettersi in carreggiata per poter continuare un campionato di vertice con addirittura 7 uomini in doppia cifra e Sacchini a quota 30 (con 6/8 dalla lunga distanza). Per la BioFox c’è forse una differenza alla fine troppo pesante, condizionata sicuramente dall’assenza di Saverio Celenza e dai troppi errori nei tiri dalla lunga e media distanza; la penalizzazione inflitta al Palasport ha poi portato molto nervosismo nell’ambiente cestistico vastese di sicuro preso di mira, in maniera del tutto ingiustificabile, da parte di arbitri che sicuramente in buona fede continuano a creare non pochi problemi dando persino l’idea che qualcuno voglia tenerci, da qualche anno a questa parte, nell’occhio del ciclone.

Di sicuro i tanti sacrifici che l’Associazione Dilettantistica Vasto Basket sta affrontando cominciano a minare proprio le fondamenta di un sodalizio vecchio di 36 anni che potrebbe veramente decidere di tirare i remi in barca per lasciare ad altri le tante incombenze che debbono essere affrontate perché qualcosa meno di 150 tesserati possano praticare una così bella disciplina sportiva. Se fossimo stati un po’ più scaltri e sicuramente disonesti Muratore avrebbe dovuto rimanere a terra, non avremmo avuto la squalifica del campo, nè la multa per quello che gli arbitri hanno voluto sentire e forse avremmo avuto anche partita vinta: meditate gente, ... meditate!

Francesco Tomassoni

SCARABEO VENAFRO - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 95-92   (33-17, 52-46, 68-59, 84-84)

 Arbitri: De Panfilis (Pescara) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: Cinque falli: Scarpa, Valvona, Pitardi. Fallo tecnico alla panchina della Scarabeo.

Trepidante incontro di vero basket in questa giornata supplementare del campionato di serie C2. I pronostici erano incerti per ambedue le formazioni, entrambe capolista in classifica con 10 punti a testa, l’una e l’altra con cinque vittorie consecutive già alle spalle. In più, fattore derby: due squadre molisane che sgomitano tra le numerose abruzzesi per imporsi in campionato.

Partono i primi dieci minuti di gioco davanti al numerosissimo pubblico venafrano ed un primo vantaggio passa alle casacche blu del Termoli con un fallo di Pescosolido sull’azione di Lorefice che guadagna e mette a segno due tiri liberi. Cuello non fa passare molti secondi quando decide di portare la sua squadra in vantaggio con un tiro dall’arco. Inizia una trafila di tiri dalla lunetta a vantaggio di Gaido e della sua squadra ed il Venafro continua a giocare come sa, con Falanga che si inserisce bene sul play avversario e lo stoppa in più occasioni e Pescosolido che quando non centra il canestro con le sue bombe trova Scarpa velocissimo a raccogliere il rimbalzo e mettere la palla dentro. Anche il Venafro va in lunetta, con Cuello, che fa canestro e subisce fallo, portando a casa il libero aggiuntivo. Tutto va avanti in maniera molto ordinata: molte volte le azioni non vengono concluse e le formazioni si rincorrono da un canestro all’altro. La Scarabeo intanto incrementa il vantaggio ed al settimo minuto è già ad un promettente +15 con il risultato di 25 a 10. Tragico fallo commesso da Lorefice su Greco, che si infortuna, costringe gli arbitri a fermare il gioco e chiamare il medico di squadra, che non può far altro che portar via il giocatore. Greco termina così il suo incontro per la sfortuna dell’allenatore Mascio ed il disappunto del pubblico. Il tabellone segna comunque 31–17 ed i liberi concessi a Cicculli non aumentano tale risultato. I dieci minuti terminano con Alifuoco ed un canestro da due.

Riprende il secondo periodo e subito gli arbitri fischiano un fallo a Gaglione su Lorefice che mette uno su due ai tiri liberi. Valvona e Pescosolido prendono le redini dell’incontro con le loro bombe. Il Termoli tenta il recupero ma è solo Gaido ad essere attivo ed in tutto il quarto fa avanzare la squadra di 21 punti su un parziale di 29 con tiri da due, da tre e liberi, in particolare i due tiri dalla lunetta concessi per l’antisportivo di Valvona al dodicesimo. In questo periodo anche la panchina del Venafro è penalizzata con un tecnico per via delle proteste di coach Mascio verso uno degli arbitri che ha fischiato passi ad Alifuoco. E' sempre per merito di Gaido che la Virtus arriva al pareggio con 38–38 al quindicesimo con un suo tiro dall’arco. Sarà allora Valvona a prendersi la rivincita e riportare in vantaggio la sua squadra, seguito da Alifuoco, Cuello sul tiro libero (due su due), ancora Alifuoco con una bomba e poi l’immancabile apporto di Scarpa. Si va alla pausa lunga con la Scarabeo Basket a +6.

Parte il secondo tempo ed è subito Cuello a mettere nel canestro tre punti, incitando i suoi compagni ad impegnarsi al massimo: Pescosolido lo prende in parola e non sfigura sulla lunetta, il capitano Falanga si fa sentire con uno splendido tiro da tre, Valvona prova anche lui ma non riesce, il rimbalzo viene comunque messo a canestro dal pivot Scarpa. Il magro bottino della Virtus invece sarà solo di 13 punti.

L’ultima ripresa non sarà priva di sorprese, con un difficile 77–66 a metà quarto quando si è visto già di tutto: Cicculli schiaffeggiare Cuello, che fortunatamente non reagisce, e l’arbitro lasciar correre, mentre non ci pensa proprio sul quinto fallo di Scarpa che esce e va alle docce. Il morale della Scarabeo Basket Venafro si rialza quando Valvona mette a segno un tiro da tre dall’angolo proprio sulla sirena dei 24 secondi: il pubblico scoppia in un boato e ciò giova soprattutto ai locali. Intanto la Virtus incalza fino a tallonare i venafrani per il resto dell’incontro. Gli ultimi sessanta secondi saranno interrotti da due time out chiesti dai entrambi i coach e dagli arbitri che mandano il Termoli in lunetta e poi per la Scarabeo Cuello e Alifuoco, che sembrano riuscire a gestire il lieve vantaggio. Pitardi rovinerà le speranze di vittoria con un ultimo tiro che manda le due formazioni al supplementare.

Nel frattempo Greco era tornato dall’infermeria con la caviglia fasciata e ghiaccio applicato, ma l’arbitro De Panfilis lo invita ad allontanarsi, non indossando più il completino della sua squadra, e ad accomodarsi sugli spalti. Scontata la reazione di stizza del pubblico. Entra per la Scarabeo Basket il quintetto che dovrà sudarsi la vittoria: Falanga, Gaglione, Cuello, Alifuoco e Pescosolido non si lasciano intimorire da due rapide bombe di Vera e Lorefice e costruiscono i loro schemi d’attacco che porteranno 11 punti nei cinque minuti, giusto 3 in più che fanno la differenza per la vittoria. Pescosolido avrebbe anche segnato sulla sirena un canestro da due punti, ma gli arbitri annullano l’azione considerandola fuori tempo massimo. Poco importa per ciò che riguarda il risultato: la Scarabeo Basket Venafro allunga, anche se faticosamente, la striscia delle vittorie a sei. Il pubblico ha sofferto ma l’emozione è impagabile al termine con l’invasione di campo ed i festeggiamenti generali. Appuntamento a sabato 4 novembre, quando gli uomini di Arturo Mascio saranno ospiti dell’Ass. Basket San Vito.

Adriano Vaccone