ARCOBALENO MARTINSICURO - TAG COMUNICAZ. TERMOLI 78-90   (15-26, 32-46, 55-74)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Tiri liberi: Martinsicuro 13/19 (68%), Tag Comunicazioni 20/29 (69%). Cinque falli: Ruberti, Del Zoppo.

MACCABI RIPALIMOSANI - IL GLOBO ISERNIA 58-76   (15-21, 27-38, 45-48)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: Spettatori 250 circa, con rappresentanza ospite. Tiri da due: Maccabi 13/43 (30%), Il Globo 21/42 (50%). Tiri da tre: Maccabi 3/25 (12%), Il Globo 4/18 (22%). Tiri liberi: Maccabi 23/42 (55%), Il Globo 22/31 (71%). Rimbalzi: Maccabi 35 (Cefaratti 12), Il Globo 39 (Toth e D'Amore 7, Amatista e Ricci 6). Cinque falli: Di Cristofaro, Filipponio, Ricci, G. Pilla, Toth, Siervo. Falli tecnici a Chiacchiari e Sabatelli al 20' e a D'Amore al 33'. Espulso Sabatelli al 32'.

Il Globo Isernia vince con merito la seconda partita della sua stagione, passando a Ripalimosani contro un Maccabi che non gioca una buona gara e si lascia troppo condizionare da fattori che col basket c'entrano poco, facendosi prendere dal nervosismo in troppe occasioni e facendo tanta fatica a riacquistare il controllo dei nervi in una partita caratterizzata da gioco duro da entrambe le parti e controllata a malapena da una coppia arbitrale in serata negativa (d'accordo la difficoltà nel gestire un match spigoloso e nervoso, ma non si può cambiare una decisione presa in accordo fra i due in grigio, che segnalano entrambi che la palla debba andare ad una delle due squadre, solo a causa delle proteste della formazione sfavorita dalla decisione stessa). Impietose le cifre per i ripesi, che non arrivano al 25% totale dal campo e fanno fatica anche dalla lunetta: così al Globo basta tirare con un mediocre 42% totale per conquistare un successo che comunque è, come si diceva, meritato e in buona parte dovuto al maggiore controllo dei nervi da parte della squadra di Incollingo rispetto a quella di De Vivo.

Si gioca nella rinnovata tensostruttura di Parco del Morgione (ribattezzata "Maccabi Arena") e all'inizio l'emozione per l'esordio casalingo tradisce la squadra ripese, che parte al rallentatore. Il parziale per Il Globo è 12-2, con 6 punti di Amatista e tanti rimbalzi offensivi agguantati dalla squadra in trasferta contro un Maccabi che è poco reattivo e segna gli unici due punti dei primi minuti di gara grazie a due tiri liberi di Fabrizio Fiorilli. Il Giuseppe Pilla "isernino" porta il margine per la sua squadra a +12 dopo il time out chiesto da coach De Vivo, poi il Maccabi si sveglia dal torpore e comincia a giocare: il trio Sabatelli-Cefaratti Fiorilli porta Ripa a -3 (15-18), Amatista con un 1/2 dalla lunetta e Chiacchiari chiudono il primo quarto con Isernia sopra di sei e una partita che nel complesso sembra avviarsi verso i binari dell'equilibrio, con il Maccabi che cerca spesso Cefaratti e Il Globo che si affida a Ricci ed Amatista ed ha qualche problema a contenere il pivot ripese, che alla fine risulterà uno dei migliori in campo.

Nel secondo periodo comincia il gioco duro: moltissimi falli fischiati, gara molto spezzettata e brutta da vedere, tanto nervosismo in campo. Emblematico il fatto che i 12 punti segnati da Ripalimosani arrivino tutti dalla lunetta, la maggior parte per opera dello stesso Cefaratti. Il Maccabi prova un primo tentativo di rimonta e si porta di nuovo a -3, ma dall'altra parte Amatista segna morbidamente la tripla del +6 (19-25). Cominciano i problemi in campo fra giocatori e Isernia, con i nervi più saldi rispetto all'avversaria, ne approfitta, spingendo sull'acceleratore ed arrivando due volte a +12, prima con un canestro di Pilla (20-32), poi con due punti di Chiacchiari (24-36). Lo stesso Chiacchiari e Sabatelli non se le mandano a dire e prendono un tecnico "in contemporanea", è sempre Cefaratti dalla lunetta a consentire ai suoi di arrivare all'intervallo lungo sotto di undici lunghezze.

Si torna in campo con gli animi più distesi e, a dimostrazione del fatto che quando si tratta semplicemente di giocare a pallacanestro Ripa è una signora squadra, il Maccabi rimonta decisamente: è 9-0 ad inizio di terza frazione, con Cefaratti che segna il canestro del -2 e G. Pilla che mette i primi punti per i pentri (36-40) solo dopo 3'11" dalla rimessa iniziale. De Vivo insiste con la palla sotto a Cefaratti e i lunghi ospiti si caricano di falli. Il Globo riesce tuttavia a rintuzzare la rimonta e a non permettere l'aggancio all'avversaria pur segnando solo 10 punti nella terza frazione. E' una tripla dell'ottimo Ricci a dare un po' di respiro alla squadra biancoblù, che dopo trenta minuti di gioco mantiene tre punti di vantaggio.

Si arriva così al quarto periodo, aperto da un bel canestro in entrata del Pilla ripese e da un 1/2 di Sabatelli dalla lunetta che pareggia la situazione fra il tripudio dei tifosi di casa. Amatista va dall'altra parte e mette la tripla del 48-51, sembra che la gara possa salire di tono e diventare avvincente, ma succede il fattaccio quando Chiacchiari vola a terra a gioco fermo e gli arbitri decidono di espellere Sabatelli. Tante discussioni precedono quattro tiri liberi consecutivi per Il Globo, che allunga di nuovo e mantiene la calma al contrario di un Maccabi che perde definitivamente testa e partita. Ricci gestisce molto bene la situazione, Ripa non riesce più a segnare (o lo fa col contagocce), la squadra di Incollingo porta a casa i due punti ed avanza in classifica, lasciando l'avversaria ancora al palo.

La palma dell'mvp va divisa a metà fra Amatista e Ricci, il primo autore della tripla del nuovo +3 dopo l'aggancio ripese, canestro importantissimo e probabilmente decisivo per la vittoria, il secondo sempre calmo e con in pugno le redini della situazione, degno sostituto di Sergio Mastroianni. Per il Maccabi il solo Cefaratti (imperiosa la sua doppia doppia) è all'altezza della situazione, ma il lavoro di coach De Vivo su questa squadra deve essere soprattutto di tipo psicologico: non si può perdere la testa nella maniera che tutti abbiamo visto domenica sera. Il Maccabi deve assolutamente darsi una regolata: in caso contrario per i ripesi sarà una stagione molto dura.

Vittorio Salvatorelli

T & D PESCARA - SCARABEO VENAFRO 55-57   (8-8, 21-24, 39-42)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Mastrippolito (Chieti)

 Note: Cinque falli: Pescosolido, Cantatore, Di Fabio. Due falli tecnici alla panchina della Scarabeo, fallo tecnico a Cuello. Espulso Cuello.

Vittoria numero 4 per i venafrani di Paolo Di Giovanni e Massimiliano Scarabeo, che continuano a dominare la classifica nonostante la partita di sabato sia stata alquanto incerta ma perfettamente giostrata, nonostante i molti errori, da coach Mascio, che ha saputo far fronte al rodaggio del Pescara, squadra sì ultima in classifica ma che ha avuto sfortuna nei precedenti incontri perdendoli con differenziale ad una cifra e che attualmente sta arricchendo il suo roster, come denota l’arrivo di Cantatore e chissà cos’altro possiamo aspettarci in questi giorni. Si parla infatti dell’acquisto del temibile Tano.

Veniamo all’incontro. La partita inizia con attacchi svigoriti, essendo le due formazioni molto legate in attacco e dove la difesa ha avuto la meglio sugli schemi. La Scarabeo conta subito sull’apporto del pivot Scarpa e della guardia Greco, annullato quest’ultimo alle volte da Cantatore. Greco risulta comunque il giocatore con la maggior costanza durante il match. Nel secondo quarto c’è un primo break, 20 a 12 per i molisani, grazie alle costruzioni di Pescosolido e Greco. Gli abruzzesi recuperano quasi in fretta, ma il punteggio resta basso e gli attacchi poco scorrevoli.

Dopo la pausa lunga, partiti con un magro vantaggio di +3, la Scarabeo va avanti grazie a Cuello che centra il canestro con 4 punti, tutte e due le volte sulla sirena. Il Pescara riesce a recuperare andando spesso in lunetta, ma non sempre centrando il canestro. La situazione finale al trentesimo sarà di parità di punti nel quarto, 18–18, e di +3 per i ragazzi di Mascio. Nell’ultima ripresa, Di Carlo porterà alla sua squadra ben 14 punti, anche se la Scarabeo non si fa recuperare così facilmente. La situazione però in campo è diventata incandescente quando Cuello viene prima penalizzato con un tecnico e poi espulso, regalando agli avversari 4 tiri liberi, due solo piazzati, e possesso. Coach Mascio chiede il time out sul 48 a 44 per rimescolare le carte e fa passare i suoi uomini a zona. L’Amatori si sblocca in attacco e la situazione diventa imprevedibile. Pescosolido farà giungere al pareggio di 50–50 con un tiro dall’arco e Scarpa, molto presente durante tutto l’incontro benché continuamente infastidito dai locali in campo, viene sanzionato con un fallo antisportivo commesso contro Castagnola, che dalla lunetta fa uno su due. Segue una successione di tiri liberi, 19 in tutto l’incontro per la Scarabeo Basket contro i 36 dell’Amatori Pescara, che potevano stravolgere l’esito del finale, che in realtà rimane in situazione di pareggio a 55.

Quando mancano trenta secondi alla sirena, Cantatore commette il quinto fallo su Alifuoco che, causa la deconcentrazione generale delle due squadre, non realizza al tiro libero, perdendo così un’importante occasione per recuperare il vantaggio. Al terzo rimbalzo sarà Gaglione a recuperare la palla e passarla a Greco, il quale farà assist su Scarpa che segnerà un +2 difficile ma decisivo per il risultato finale. Fulgenzi, in possesso di palla dopo il passaggio, tira da due nei pochi secondi rimasti ma non riesce a centrare il ferro. Valvona, sottotono in fase offensiva ma che ha marcato benissimo tutti i quaranta minuti sia Cantatore che Fulgenzi, recupera il rimbalzo e gestisce fino alla sirena.

Quarta vittoria arrivata dunque grazie alle combinazioni Greco-Gaglione-Nucci. Ottima difesa di Valvona. Cuello troppo nervoso. La Scarabeo Basket Venafro dovrà dimostrare nei prossimi incontri di saper fare bene come in casa, rendendo l’attacco più fluido e meno insicura sui singoli.

Adriano Vaccone

M3 COSTRUZIONI SAN VITO - NUOVO PINETO BASKET 78-87   (19-21, 37-47, 55-60)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: Cinque falli: Siclari, Lattanzio. Espulso Lasaponara.

BASKET BALL ROSETO - CARICHIETI LANCIANO 69-54   (21-16, 41-37, 54-50)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Carbone (Apricena)

 Note: 

BASKET PENNE - BIOFOX VASTO 83-68   (22-22, 43-35, 63-46)

 Arbitri: Castellan e Fiorentino (Chieti)

 Note: Spettatori 250 circa. Tiri da due: Penne 26/54 (48%), Vasto 17/41 (41%). Tiri da tre: Penne 5/14 (36%), Vasto 6/28 (21%). Tiri liberi: Penne 16/20 (80%), Vasto 16/27 (59%). Falli: Penne 25, Vasto 23. Cinque falli: Di Francesco.

La Basket Penne archivia senza troppi problemi la pratica Biofox Vasto. Lo scarto di soli 15 punti non evidenzia la reale differenza tecnica tra le due formazioni: i vestini, completi in ogni reparto e con un Sanders over category (30 punti), i vastesi con i soli Celenza e Desiati a fare da chiocce a una nidiata di, seppur molto promettenti, giovanissimi.

I locali partono contratti e, forse appesantiti dall'onere di dover cominciare proprio da questa partita a macinare gioco e risultati, arrivano a subire un passivo di -10 per poi chiudere in parità il primo quarto. Già dal secondo periodo si ristabiliscono i reali valori in campo e i biancorossi di casa vanno a bere il té del riposo avanti di 8 lunghezze (43-35). Parte il terzo quarto e la Basket Penne concretizza il lavoro al corpo delle precedenti frazioni infliggendo un tremendo parziale che nei primi due minuti la porta oltre il +20. Celenza out per un colpo al polpaccio e partita archiviata. Garbage time fino alla fine delle ostilità, con passerella finale per tutti gli uomini a disposizione di coach Di Paolo.

dal sito ufficiale del Basket Penne

Coach Di Paolo sfrutta al meglio la sua lunga panchina con dodici uomini presenti a referto, con minimo 2 punti, e Sanders che chiudono il match con largo anticipo con il break (17-0) a cavallo del riposo lungo. A De Felice non bastano i quattro uomini in doppia cifra, mentre pesano l’assenza di Enrico Di Pol, ancora fermo per l’acciacco al ginocchio rimediato all’Aquila, l’uscita di Saverio Celenza per infortunio al 30’ e le basse percentuali nei tiri.

La gara inizia con gli ospiti che sorprendono i padroni di casa, sotto di 10 (7-17) dopo 6 minuti di gioco, ma è solo fuoco di paglia che si spegne con la raggiunta parità al primo mini riposo. Alla ripresa del gioco Fuiano e Celenza provano a spingere di nuovo, ma arriva la risposta corale di un Basket Penne decisamente più in palla, che riprende a macinare più gioco, si riporta avanti al 5', apre l’ultimo minuto avanti di 4 (39-35) e va negli spogliatoi sul +9 (44-35) con il 5-0 e il successivo 12-0, all'inizio del terzo quarto nel giro di appena tre minuti, con il +21 (56-35) che condizionerà il resto della gara permettendo ai padroni di casa di controllare agevolmente, incamerare la posta in palio e muovere una classifica che sicuramente vedrà il Basket Penne nelle posizioni alte, visto e considerato il notevole potenziale a disposizione di coach Di Paolo.

La BioFox gioca una gara dai due volti: inizia bene e mette in mostra i suoi juniores migliori con Marchesani, Muratore e Fuiano con minutaggi importanti e bottino punti in crescita. Di Giacomantonio sostituisce Celenza prima per concedergli un po’ di riposo, poi gli subentra all’uscita per infortunio, dimostrando ampi margini di crescita e, a seguire, c’è una lunga panchina in attesa e un Rapposelli che forse fatica ad inserirsi negli schemi vastesi. Dopo la prima vittoria in campionato, con la classica di apertura contro Il Globo Isernia per il terzo anno consecutivo, la BioFox sembrava potesse regalare altre soddisfazioni a breve distanza, ma la sconfitta a L’Aquila, più condizionata che maturata in una situazione ambientale quantomeno poco usuale, ha visto poi il Desiati e compagni cedere contro un coriaceo San Vito, per finire con la sconfitta a Penne che la passata stagione aveva dovuto incassare lo stesso passivo (-15: 66-81), sempre in casa, dopo aver regolato la BioFox al palasport di Vasto con addirittura 27 punti di scarto.

A seguire il calendario propone due gare interne a ritmo serrato: domenica 29 arriva la CariChieti Lanciano con in panchina Linda Ialacci (parafrasando Cirilli: Chi è Linda Ialacci? Chi è Linda Ialacci? ………Linda Ialacci è prima di tutto Vasto, poi anche Lanciano che si è incrociata con Vasto per innumerevoli gare dalla C2 a tante altre categorie giovanili e, per un preciso bilancio, ci servirebbe forse più una calcolatrice che un semplice pallottoliere. Altra gara a breve termine (mercoledì 1 novembre ore 18): arriva il Nuovo Pineto Basket, oggi a punteggio pieno.

Francesco Tomassoni

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - PROGETTO AUTO ROSETO 70-77   (16-18, 34-36, 54-53)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e Di Campli (Lanciano)

 Note: 

ESAGONO SULMONA - EDIL GAMMA MHV NERETO 76-53   (20-19, 43-25, 59-39)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Barbetta (Pescara)

 Note: