BASKET BALL ROSETO - SPROCATTI TERMOLI 86-64   (22-25, 46-38, 67-57)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Foschini (Penne)

 Note: Cinque falli: Paranunzio. Fallo tecnico a Pedicone.

BASKET PENNE - ARCOBALENO MARTINSICURO 77-56   (23-11, 39-24, 64-35)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: 

T & D PESCARA - CARICHIETI LANCIANO 69-63   (17-15, 32-26, 55-38)

 Arbitri: Di Paolo e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

NUOVO PINETO BASKET - G.S. ANTONIANA PESCARA 63-91   (18-18, 30-38, 45-65)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Volpone (Pescara)

 Note: 

Pescara non si ferma neanche a Pineto e suggella matematicamente il primo posto nella regular season, mantenendo aperta la striscia di vittorie consecutive, arrivata ora a quota 16. E dire che l’avvio di gara per gli ospiti era stato a dir poco scioccante, vittime di un parziale di 13 a 1, maturato in 5 minuti. Nessun canestro segnato dal campo, giocatori abulici e privi della giusta cattiveria: "all’inizio abbiamo patito la grande aggressività di Pineto – spiega coach Di Bonaventura – poi abbiamo tolto il frac e lo smoking e abbiamo indossato la tuta da operai, adeguandoci alla pallacanestro ruvida e fisica fino ad allora giocata". Non è un caso che, con l’ingresso in campo di due agonisti come Cantatore e Tano, la partita sia lentamente tornata verso la parità: "di solito non parlo mai dei singoli – continua l’allenatore di Pescara – però mi piace rimarcare la prestazione di Cantatore che, entrando, ha dato l’apporto di aggressività che la squadra necessitava. Poi abbiamo iniziato a giocare di squadra, ribaltando e muovendo la palla, riuscendo così ad avere due dimensioni in attacco; anche la nostra difesa a zona ha pagato dividendi inceppando i loro meccanismi in attacco". Il vantaggio dei padroni di casa si è andato man mano assottigliando, nonostante l’Antoniana fosse priva di Mirrione e Tano, in panca con problemi di falli, fino a raggiungere la perfetta parità (18-18) con cui si è chiuso il primo quarto.

Nel secondo periodo Pineto è riuscita a scappare nuovamente avanti con un parziale di 5 a 0 (23 a 18), nonostante avesse in campo De Santis con due falli e nonostante il mancato apporto di D’Incecco e Sacchini – 8 punti in due nel primo tempo. Il vantaggio di +5 dei padroni di casa è rimasto tale ben oltre la metà del quarto, ovvero fino al 28-23 del sesto minuto, poi Liberatori e soci hanno nuovamente accelerato infilando un parziale di 15 a 2 in proprio favore che ha chiuso il primo tempo. Importante in questa fase è stato un gioco da quattro punti messo a segno dai biancoazzurri con la coppia Comignani-Mirrione. Gli arbitri hanno fischiato, come il nuovo regolamento prevede, un fallo dopo il canestro segnato dal numero 18 di Pescara, concedendo due tiri liberi a Mirrione che li ha realizzati entrambi. Sul –1 (28-27), con il vento in poppa, ancora l’ala forte nativa di Silvi è tornata a colpire Pineto con una tripla, imitato immediatamente da Liberatori che ha griffato 5 punti consecutivi, portando il punteggio sul 28-35, prima del 30-38 con cui si è andati a riposo.

Nel secondo tempo l’Antoniana ha chiuso il match in tre minuti grazie ad un 12 a 0 che ha portato gli ospiti sul +20 (30-50) ed ispirato da un Liguori versione assist-man, capace di armare la mano dei compagni in maniera impeccabile. Tolta ai padroni di qualsiasi chance di rientrare in partita, la squadra di coach Di Bonaventura, ormai maestra nel gestire questi vantaggi, ha mischiato le carte difensivamente, passando dalla marcatura a uomo alla 3-2, con alcuni brani di ostica 1-3-1. A nulla sono valsi i 5 punti consecutivi di Sacchini, svegliatosi troppo tardi, che hanno ricondotto Pineto sul –15 (37-52), perché Pescara è riuscita a chiudere il quarto con ancora 20 punti di vantaggio (45-65).

L’ultimo periodo è stato ininfluente sia dal punto di vista del risultato, sia sotto il profilo tecnico-tattico. Le due squadre si sono risparmiate e non è un caso che coach Porretti abbia mandato in campo i propri under già i avvio di quarto quarto. Il punteggio finale, 63 a 91, e soprattutto i parziali dei singoli quarti, la dicono lunga su dove e come l’Antoniana ha vinto la partita. Il mix di difesa ed attacco messo in mostra nel secondo e terzo periodo ha letteralmente piegato le ginocchia a Pineto, squadra abituata a segnare oltre 80 punti di media a partita, ma che si è vista frustrata dalla pressione e dalla preparazione difensiva della capolista. Ora Pescara può concentrarsi sulle restanti tre gare utilizzandole come terreno di sperimentazione tattica, lasciando spazio anche al lavoro atletico del professor Falasca, che dovrà portare i ragazzi al top della condizione in vista dei playoff.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

METANIA ISERNIA - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 95-83   (12-23, 35-45, 60-64)

 Arbitri: Sciuto (Città Sant'Angelo) e Giansante (Spoltore)

 Note: Cinque falli: Perrotti.

Conquista i due punti in palio come da pronostico la Metania di coach Mimmo Biello, che, nella serata di sabato, tra le mura amiche, si è imposta non senza difficoltà su una G.S. L’Aquila sorprendentemente viva e mai doma. Grazie all’ottimo stato di forma di Marinucci, Colonna e Pesa, la giovane compagine abruzzese ha letteralmente surclassato (almeno nelle fasi iniziali) una Metania apparsa deconcentrata e sotto tono; gli ospiti si aggiudicano le prime tre frazioni di gioco imponendo a Mastroianni e compagni ritmi forsennati in attacco ed aggredendoli nella fase difensiva per poi cedere, anche a causa della stanchezza, solo nel finale. Dal canto loro, gli isernini, per tre quarti di match, sono apparsi spenti, senza idee ed alquanto svogliati, fin quando non sono entrati in partita il solito Amatista, incontenibile per gli inesperti avversari ed alla fine migliore in campo con 32 punti realizzati, la maggior parte dei quali nel finale, e Mastroianni, autore di 26 punti con un gran numero di bombe ed assist che hanno letteralmente messo in ginocchio la difesa dei ragazzi di coach Panella.

Buone, tra gli isernini, anche le prove di un ottimo e decisivo Chiacchiari e quella di Di Cristofaro. Con questa vittoria i ragazzi del presidente Iadisernia si portano a pari punti in classifica col Sulmona e con la VIrtus Roseto, in attesa delle ultime decisive gare che decideranno la griglia di partenza per i playoff; intanto domenica prossima ci sarà il delicatissimo e sentitissimo derby in terra adriatica contro il Termoli di Pezzella, derby che si prospetta acceso per la presenza di molti ex nella compagine pentra e per la solita rivalità che c’è tra le squadre regionali.

Giovanni Carcaiso

Sul campo dell'A.S. Il Globo Isernia la G.S. Pallacanestro L’Aquila allenata dai coaches Lucio & Franco Panella è andata davvero vicino al colpaccio contro una squadra stabilmente posizionata in zona play-off: nonostante le numerose defezioni avessero portato a poter ruotare in campo sei soli uomini, la formazione giessina sin dalle prime battute ha saputo esprimere un gioco ficcante fatto di grande attenzione difensiva e pronte ripartenze in contropiede. Grazie finalmente ad una buona precisione al tiro i ragazzi aquilani sono così stati in grado di condurre il match per tre interi quarti, resistendo ai tentativi di riavvicinamento dei padroni di casa ed anzi non sfruttando in un paio di occasioni la possibilità di accumulare un vantaggio probabilmente irrecuperabile. L'illusione di una stupenda vittoria è però venuta meno proprio in apertura di ultima frazione, quando con un mortifero parziale di 14-0 l'Isernia ha improvvisamente messo una seria ipoteca sull'incontro; ripresisi da questi minuti di sbandamento, dovuto alla necessariamente minore freschezza rispetto all'esperta formazione di casa, gli atleti in canotta celeste-bianca son tornati ad esprimere un gioco piacevole provando fino all'ultimo a riequilibrare le sorti del match: non è stato sufficiente per evitare il 95-83 finale, ma gli applausi del caloroso pubblico pentro hanno comunque suggellato la gran bella prova della compagine aquilana.

Luca Frontera - dal sito ufficiale della G.S. Pallacanestro L´Aquila

ESAGONO SULMONA - MAXIGEL CAMPOBASSO 54-70   (15-14, 21-32, 38-47)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Castellan (Chieti)

 Note: 

VIRTUS MONTESILVANO - BIOFOX VASTO 66-83   (22-21, 36-38, 52-59)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Fascia (Isernia)

 Note: Tiri liberi: Montesilvano 7/11 (64%), Vasto T.L.: 12/18 (67%). Tiri da tre: Montesilvano 7/26 (27%), Vasto 11/27(41%). Tiri da due: Montesilvano 19/46 (41%), Vasto 19/37 (51%). Falli: Montesilvano 19, Vasto 21. Fallo tecnico alla panchina del Montesilvano all'11’.

La BioFox vince la quinta gara consecutiva, passa in casa del Montesilvano che rimane impegolato sul fondo della classifica e resta a due punti dal Basket Ball Roseto che occupa la nona posizione, valida per chiudere in anticipo la prima fase senza dover passare per playoff o playout. Gli uomini di Forchetti partono con il piede giusto, nei primi otto minuti riescono a non sbagliare niente per arrivare al +7 (18-11) e fare gara in testa, ma il primo mini break (7-0) riporta la parità ed il primo quarto si chiude sul 22-21. Si riprende e Celenza, con l’aiuto della prima bomba di Ierbs (che chiuderà il suo score personale con 20 punti), scava il primo piccolo solco che vale il +8 (22-30), ma che svanisce rapidamente, così com’era arrivato, con il controbreak (14-2) per il sorpasso di Tatasciore e compagni, subito rintuzzato da Celenza e Desiati con le squadre al riposo lungo distanziate da 2 punti (36-38) a favore degli ospiti.

Si torna in campo e coach De Felice ha trovato sicuramente la chiave più adatta per continuare perché i suoi uomini, pur incalzati da vicino, riescono a rimanere avanti, chiudono a +7 (52-59) il terzo parziale, raggiungono il massimo vantaggio (+11: 52-63) dopo appena due minuti dell’ultima frazione e, amministrando con accortezza, si allontanano per conquistare una vittoria indiscutibile, anche se il risultato finale forse penalizza troppo i padroni di casa che, da quanto visto in campo, non sembrano così male da meritare di occupare l’ultima posizione che oggi vale la retrocessione immediata.

Per la BioFox è tutto detto, dopo aver chiuso il girone di andata con soli 4 punti (e due li aveva conquistati battendo in casa lo stesso Montesilvano), oggi è in ben altra posizione dopo aver aggiunto altri ben 20 punti conquistati nelle 10 vittorie sulle 12 gare fin qui giocate del turno di ritorno. Da qui alla fine prima fase rimangono tre giornate con avversari niente affatto agevoli che potranno sicuramente complicare la vita ai vastesi. Prima della pausa pasquale c’è il Venafro (quarto in classifica) in casa, poi, ma non al Palasport di Vasto occupato, arriva uno strano Pineto, che ha infilato tre sconfitte consecutive, e si chiude a Campobasso contro la formazione che potrà creare non pochi problemi alla rincorsa al titolo dell’Antoniana Pescara. La BioFox, da parte sua, non avendo grosse possibilità di conquistare la nona piazza per salvarsi con largo anticipo, guarda alla posizione migliore di classifica per poi conquistarsi la permanenza in C2 giocandosi al meglio le possibilità offerte dai playout: chiudendo in decima e/o undicesima posizione, si giocherebbe il primo turno (con 2 gare 3) potendo sfruttare il fattore campo e lasciando alla perdente l’altra possibilità di salvarsi contro la quattordicesima e la quindicesima classificata, anche se le retrocessioni, preventivate nel numero di cinque per lasciare spazio alle squadre abruzzesi in C1, potrebbero ridursi a due soltanto per permettere il solo inserimento delle promozioni dalla Serie D.

Francesco Tomassoni

SCARABEO VENAFRO - PROGETTO AUTO ROSETO 95-89   (8-25, 41-40, 62-68, 84-84)

 Arbitri: Sirolini e Persia (L'Aquila)

 Note: Dopo un tempo supplementare.

L’umanità e la sportività battono nel cuore di ogni giocatore, se tale vuol farsi chiamare. Quindi oggi sul campo sono stati rispettati sessanta secondi di silenzio in memoria del piccolo Tommy. Un gesto che per quanto possa sembrare scontato o banale, emoziona ogni volta che lo si compie, ed i giocatori di entrambe le squadre, gli arbitri, gli allenatori, i tecnici e tutto il pubblico presente (circa 150 persone) lo hanno compiuto perché dentro di noi batte un vero cuore da sportivo.

Per quanto riguarda l’incontro, mai come oggi non si poteva pronosticare una vittoria guardando i primi dieci minuti: lo scarto di 17 punti dagli ospiti sembrava già un segnale di sconfitta per i venafrani che si sono fatti sorprendere da Recchiuti e compagni nella loro capacità e facilità nel centrare canestri da tre punti. Naturalmente conosciamo lo spirito battagliero dei giocatori della Scarabeo Basket, che nel secondo quarto ce l’ha messa tutta per rimontare e per andare a pareggiare a 35 al settimo minuto di gioco, conquistando poi il vantaggio e mantenendolo: dopo due tiri liberi concessi al capitano Nicandro Mascio, Greco recupera la palla e gioca d’astuzia restando sulla fascia centrale a palleggiare. Quando mancano tre secondi all’intervallo passa a Mallamace che mette a canestro.

Con gran sollievo per essere avanti anche solo di un punto, il terzo quarto si gioca in costanza da ambedue le formazioni. Tengono infatti Alifuoco e Mallamace, quindi Greco e Valvona a sostenerli e tutto sembra volgere per il meglio, anche se il Roseto riconquista il vantaggio. L’ultimo quarto vede le due squadre innervosirsi un po’ per l’incertezza in cui si svolge l’incontro, specialmente Caivano e Belli della Virtus. Quest’ultimo commette cinque falli senza aver mai messo la palla nel canestro. Greco, guardia del Venafro, è protagonista, poi, di una rovinosa caduta che gli fa battere la testa a terra negli ultimi minuti di gioco, ma fortunatamente non riporta serie conseguenze e dopo un celere controllo del medico di squadra, quest'ultimo dà l’ok: pronto infatti a centrare due tiri liberi, si va sull'82-81. La Virtus manda nel canestro un tiro da tre e si deve a Mallamace il recupero di un rimbalzo su un tiro di Falanga e i due punti per un pareggio che è raro sul campo di casa della Scarabeo Basket Venafro.

I cinque minuti supplementari vedono gli abruzzesi ormai scoppiati ed i ragazzi di coach Mascio portarsi in vantaggio quel tanto che basta per chiudere la partita. Al quarto minuto i molisani sono in vantaggio di 4, chiudono il match con un ottimo più 6 firmato Valvona. Nulla possono i tiri da tre di Recchiuti, che può vantare 32 punti. Ma c’è il rovescio della medaglia che si chiama Mario Greco, che ne ha messi a segno ben 35. Marco Valvona, classe 1982, guardia della Scarabeo Basket Venafro, commenta così: “E’ stata una partita difficile, sin dal primo quarto, quando forse, galvanizzati da tutti i risultati positivi avuti di fila, abbiamo subito un distacco di 17 punti. Ma siamo andati poi alla conquista del vantaggio, punto per punto, grazie alla collaborazione di tutti e grazie al lavoro fatto in allenamento, che paga sempre sul campo. Mi dispiace per loro che sono venuti qui motivati per conquistare due punti in classifica che gli servivano e che adesso devono cercare di ottenere su campi anche più difficili del nostro...”

Adriano Vaccone