G.S. ANTONIANA PESCARA - VIRTUS MONTESILVANO 82-53   (19-11, 43-31, 62-38)

 Arbitri: Castellan (Chieti) e Barbetta (Pescara)

 Note: Fallo tecnico a Liberatori al 38'.

Al Palaelettra la Pescara Basket ha superato la Virtus Montesilvano per 82 a 53, con uno sforzo relativamente minimo, dopo una gara gestita con tranquillità e con rotazioni che hanno concesso minuti a tutti i giocatori a referto, compresi i giovani Capponi e Pacchioli. La notizia più interessante della sesta giornata di ritorno era arrivato già sabato dalla zona vestina, dove Penne aveva piegato Campobasso, infliggendogli la seconda sconfitta consecutiva. "Per noi indirettamente è un campanello d’allarme a non sottovalutare Penne che affronteremo fra due settimane", ha detto coach Di Bonaventura. "L’arrivo di Fabri, il rientro di Buljan e le ottime prestazioni di Zangla hanno assestato il quintetto e rendendolo pericoloso per tutti".

Al palasport pescarese, invece, la partita è stata meno equilibrata, come era facile prevedere alla vigilia, con una differenza fra le due compagini evidente e manifestata fin dai primi possessi. La Virtus ha iniziato subito giocando a zona 2-3 evitando di dover affrontare i vari mismatch fisici, soprattutto sotto i tabelloni, e limitando le scorribande dentro l’area di Liguori e D’Alessandro. Da parte sua l’Antoniana, scesa in campo senza Cantatore e Tritella, entrambi con problemi fisici, ha dovuto fare di necessità virtù e giocare in qualche occasione con tre playmaker in campo. Le defezioni delle due guardie hanno però dato la possibilità a Stefano Ronca di assaggiare nuovamente il parquet dopo diversi mesi di stop: "Siamo riusciti a dargli dieci minuti di campo", continua Di Bonaventura, "per facilitare così il suo recupero. Ovviamente il ragazzo è ancora indietro dal punto di vista tecnico e fisico, però il suo impegno, la sua abnegazione e la sua voglia di tornare in campo accelereranno il rientro".

Il primo quarto ha offerto pochi spunti di riflessione con i biancoazzurri che hanno trovato punti soprattutto in contropiede, faticando invece con la difesa schierata che è stata attaccata soprattutto con tiri perimetrali che hanno avuto scassa fortuna. Liberatori ha chiuso il primo quarto con uno 0/4 dall’arco dei tre punti e in generale tutti gli esterni pescaresi hanno sbagliato molte conclusioni. Unica eccezione Aldo Mirrione, capace di costruirsi buoni tiri anche dal palleggio e di segnare canestri nella parte più vulnerabile della zona, ovvero fra le due linee, oltre che autore di diverse triple. Proprio come a Campobasso la guardia romana ha preso in mano la squadra e, assieme a Tano, ha ovviato ad un inizio soft del resto della compagnia, dilatando il margine di punteggio fra le due squadre che hanno chiuso il primo quarto sul 19 a 11.

Il secondo periodo è iniziato con Comignani per Liberatori e con ancora Mirrione a furoreggiare nella difesa di Montesilvano, ma con una generale difficoltà delle due squadre a fare canestro. Per la Virtus, dopo un buon inizio di Celso, i punti sono arrivati dalla panchina, più precisamente da Furno, autore di un quarto balisticamente ineccepibile. Questo non è stato sufficiente però a ricucire lo strappo prodotto nei primi dieci minuti di gioco, anzi la differenza è aumentata sino al +10 (41-31) di fine primo tempo.

Nella seconda parte di gara c’è stato spazio, come detto, per Ronca, che ha giocato tutto il terzo quarto, e per vedere finalmente più aggressiva in attacco la squadra di coach Di Bonaventura, in particolare Liso Liguori e Liberatori, che hanno iniziato più convinti la ripresa. L’argentino, evidentemente non a proprio agio lontano dalla palla, ha iniziato ad attaccare la difesa virtusina come sa fare, mentre il capitano pescarese ha ritrovato la via del canestro pesante mettendo assieme due triple su altrettanti tentativi. È stata però la difesa a fare la differenza e a dare la definitiva spallata all’incontro: Montesilvano si è letteralmente infranta contro un muro, mettendo assieme un quarto da soli 7 punti. Interessante la novità tattica difensiva proposta dall’allenatore di Pescara, una zona 1-3-1 che, ci ha detto Di Bonaventura, era già pronta contro Campobasso, come possibile opzione a sorpresa per rigirare le sorti dell’incontro. Domenica non è servita per riportare la partita sui binari preferiti dall’Antoniana, ma è stato un banco di prova agonistico comunque importate in vista delle prossime gare. Il terzo quarto è andato in archivio con un 21 a 7 che ha mandato, di fatto, i titoli di coda sulla partita con ancora dieci minuti da giocare. L’ultimo periodo è stato utile per osservare in campo le giovani leve delle due squadre, per qualcuno di mettere a posto le proprie statistiche e per veder fischiato un paradossale fallo tecnico a Liberatori, a cui sono saltati i nervi per una chiamata arbitrale, sul +30 e con 1’ e 20" da giocare.

Prossima fermata per la Pescara Basket a Lanciano, contro una Carichieti bisognosa di far punti per la salvezza e che è reduce dall'ennesima sconfitta casalinga: "dovremo preparare con cura la prossima gara", ha concluso Di Bonaventura, "perché Lanciano gioca in casa e sarà una partita sicuramente più difficile di questa, poi penseremo al Penne che verrà a giocare qui". Un passo alla vota fino al prossimo grande scontro, il primo aprile, contro il Nuovo Pineto Basket, attuale seconda forza del campionato.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

CARICHIETI LANCIANO - PROGETTO AUTO ROSETO 75-80   (21-20, 34-37, 51-52)

 Arbitri: Volpone e Lepore (Pescara)

 Note: Cinque falli: Nervegna, Salomone, Bocchini, Fioriti.

ARCOBALENO MARTINSICURO - SPROCATTI TERMOLI 78-58   (16-10, 40-24, 57-35)

 Arbitri: Di Paolo e Fiorentino (Chieti)

 Note: Cinque falli: Di Buonnato, Volpe, De Cinque.

BASKET BALL ROSETO - METANIA ISERNIA 101-56   (20-13, 35-23, 66-41)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Ciarrocchi (Campli)

 Note: Espulsi Pilla e Mastroianni.

Perde in malo modo sul campo del Basket Ball Roseto subendo un pesante 101-56 la Metania Isernia di coach Mimmo Biello. Gli isernini, scesi in campo senza l’infortunato Siervo, hanno ben figurato nelle sole prime due frazioni di gioco, pur chiudendo svantaggio di 12 al termine del secondo quarto. Al rientro in campo, complici anche alcune decisioni arbitrali (che hanno penalizzato oltremodo Mastroianni e compagni), i pentri hanno subito il gioco dei locali e l’estrema precisione al tiro di Misticoni e compagni, i quali, nei minuti finali, hanno infierito approfittando delle espulsioni di Pilla e Mastroianni, per conquistare i due punti in palio. I due atleti isernini, espulsi, il primo ingiustamente per un fallo ritenuto troppo cattivo dal duo arbitrale ed il secondo per le vivaci proteste, salteranno quasi sicuramente l’importantissimo match interno contro il Penne previsto per sabato prossimo.

Nella gara di sabato, buona è stata la prestazione di Amatista, Pilla e D’Amore (12 punti 4 su 4 da tre e 5 rimbalzi) nella Metania; tra i locali buone le prove di Paranunzio (migliore in campo con 25 punti), Di Pietro, Misticoni e Pedicone, sicuramente agevolati, nella vittoria, dalle espulsioni decretate ai danni della Metania, espulsioni che mettono in seria difficoltà la compagine del presidente Iadisernia, costretta, a nostro parere, a vincere per non vedersi raggiungere dalle inseguitrici per la lotta per i playoff, ma, soprattutto, per non essere risucchiata nella zona playout e trovarsi, quindi, a dover lottare per non retrocedere.

Giovanni Carcaiso

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - SCARABEO VENAFRO 52-67   (15-23, 24-36, 40-54)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Cinque falli: Marinucci, Vaccarelli, Pesa, Alifuoco, Falanga.

Dopo l'assurda sconfitta contro il Vasto Basket e l'importantissimo successo esterno conseguito sul campo della diretta concorrente Virtus Montesilvano, per la prima squadra del Gruppo Sportivo Pallacanestro L'Aquila è arrivata una preventivabile battuta d'arresto contro il Basket Venafro quarta forza del campionato abruzzese-molisano di Serie C/2.

La partita, disputatasi nella Palestra della Scuola media statale "Dante Alighieri" della nostra città, sin dalle prime fasi di gioco ha visto gli ospiti venafrani scappare via nel punteggio approfittando anche di un approccio al match fin troppo contratto da parte degli atleti aquilani. In realtà col passare dei minuti la compagine giessina, specialmente in apertura di secondo quarto e poi nella terza frazione di gioco, ha saputo farsi nuovamente sotto cercando di sopperire all'evidente vantaggio di centimetri ed esperienza della squadra molisana: è così che in un paio di occasioni i ragazzi in canotta celeste-bianca sono stati in grado di riportarsi anche a soli tre punti dagli avversari. Ma con pieno merito la navigata formazione ospite ha saputo riprendersi da questi momenti di difficoltà, ritornando senza eccessivi problemi ad un vantaggio rassicurante che la G.S. Pallacanestro L'Aquila si è trovata impossibilitata a rimontare nuovamente anche alla luce dei tanti suoi atleti carichi di falli: è essenzialmente questa la chiave di lettura del 52-67 con cui la squadra dei cecchini Cuello e Greco ha espugnato la palestra aquilana. A sporcare il meritato successo molisano c'è stato però nel secondo tempo il pessimo atteggiamento comportamentale tenuto in campo dalla compagine ospite, ingiustificato alla luce del divario tecnico e favorito da un arbitraggio che ha davvero lasciato troppi dubbi sulla linearità del suo operato.

Luca Frontera - dal sito ufficiale della G.S. Pallacanestro L'Aquila

Importante vittoria lontano dalle mura amiche per la Scarabeo Basket Venafro, che con il punteggio di 52 a 67 ha superato il difficile impegno al quale era chiamata contro l'arcigna formazione della Pallacanestro L'Aquila. La squadra di coach Arturo Mascio ha avuto il grande merito di condurre la partita dall'inizio alla fine facendo soprattutto affidamento su di una solida difesa di squadra, che ha funzionato particolarmente concedendo alla formazione locale un magro bottino di 52 punti nell'arco dei quaranta minuti. E proprio grazie ad una difesa aggressiva e ad una buona gestione del ritmo in attacco che i venafrani hanno raggiunto anche il +20, gap che gli aquilani non hanno più saputo arginare e cercando di rimediare incanalando la partita sui binari del nervosismo e del gioco sporco ben oltre il limite del consentito.

Tutto ciò, comunque, non ha minato la tranquillità e la voglia di vincere dei venafrani, che hanno potuto concedersi anche il lusso di tenere in panchina Mario Greco, 15 punti per lui, per tutta la durata dell'ultimo quarto affidandosi ai canestri dell'argentino Cuello e alle bombe del capitano Mascio. Quarto posto in solitario per i ragazzi del presidente Di Giovanni; nonstante tutto, l'affermazione in terra abruzzese per la Scarabeo permette di avere tranquillità in settimana per preparare la seconda trasferta consecutiva di sabato prossimo contro la T & D Pescara in un match altrettanto delicato per il cammino dei venafrani verso un buon piazzamento in zona playoff.

Ufficio stampa Scarabeo Basket Venafro

NUOVO PINETO BASKET - T & D PESCARA 93-66   (30-14, 54-29, 72-41)

 Arbitri: Giansante (Spoltore) e Foschini (Penne)

 Note: 

BIOFOX VASTO - ESAGONO SULMONA 101-86   (26-19, 46-43, 79-59)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: Tiri liberi: Vasto 24/37 (65%), Sulmona 22/25 (88%). Tiri da tre: Vasto 9/28 (32%), Sulmona 6/22 (27%). Falli: Vasto 22, Sulmona 30. Cinque falli: Settevendemmie, Gia. Giammarco, Mancinelli. Fallo tecnico a F. De Grandis al 39'.

La BioFox vince ancora e lo fa contro una squadra di alta classifica che nel turno di andata aveva rifilato qualcosa come 41 punti, ma sicuramente ad una formazione completamente diversa da quella che oggi è stata in grado di superare quota 100 compiendo il sorpasso dopo appena cinque minuti di gioco per poi stare sempre avanti. Primo quarto chiuso da Ierbs, a fil di sirena, con un tiro dalla lunga distanza per il +7 (26-19) diventato, a seguire, +10 (29-19) con Fuiano che, non volendo essere da meno, apre la seconda frazione colpendo da 3. Gli ospiti cercano di mantenere il contatto e rosicchiano punticini per andare al riposo lungo con ancora tre lunghezze da recuperare (46-43).

Si ritorna sul parquet e il tiro pesante arriva da Saverio Celenza (con una prestazione stratosferica e un bottino personale che arriva a 38) per l’avvio di un terzo parziale che taglia le gambe agli ospiti con un 33-16, con il massimo vantaggio per coach De Felice, dopo 9 minuti con un minibreak di 9-0, che porta il divario fra le due formazioni a 22 punti (76-54) che scenderanno a 20 (79-59) quando alla fine rimangono soltanto 10 minuti. Il Sulmona però non ci vuole stare, accusa ancora un piccolo colpo che porta la BioFox al massimo vantaggio dopo tre minuti (+23, 85-62), ma riesce poi a velocizzare il gioco e recuperare fino al –9 (90-81) quando però da giocare non rimangono che un paio di minuti che risulteranno essere troppo pochi. Pressare a tutto campo cercando di recuperare palla non paga ed i locali chiudono con 6 su 11 dalla linea della carità con le uscite per falli di Settevendemmie, Gianluca Giammarco e Mancinelli e il fallo tecnico a Fabrizio De Grandis che oramai aveva speso tutto. Per la ciliegina sulla torta risale in cattedra Ierbs che, a fil di sirena, piazza la tripla che vale il superamento di quota 100 e porta il suo bottino personale a 24 punti.

Per Celenza è difficile trovare le parole per descriverne una prestazione già definita prima stratosferica, non segna moltissimo dalla lunga distanza (solo 1/7), ma è incontenibile con le sue incursioni e le sue personalissime realizzazioni, mette a segno 13 dei 15 tiri liberi a sua disposizione... e scusate se è poco! Desiati torna su buoni livelli e infila tre conclusioni pesanti su 8 tentativi per i suoi 15 punti a referto, Di Pol gioca altri 40 minuti con una presenza di un peso notevolissimo sotto le plance sia in attacco che in difesa, Fuiano e Muratore completano un piccolo grande capolavoro da mettere in cornice. L’importanza della gara purtroppo non lascia spazio a Patullo e Marchesani (buone presenze per loro nel campionato Juniores), che restano in panchina con Marco Spadaccini (nato nel 1990, utilizzato a tempo pieno nel suo campionato Cadetti, e, alla bisogna, in quello Juniores, un po’ meno in C2). La BioFox arriva, con la vittoria odierna, a quota 14 e continua la sua risalita guardando avanti: prossimo impegno, in trasferta, a Roseto sponda Virtus che fu la prima vittoria, in questo campionato, dopo sei sconfitte consecutive, ma tutto ciò conta poco perché oggi è veramente tutta un’altra storia e tutti gli avversari vanno affrontati con il dovuto rispetto, altrimenti si rischia di tornarsene a casa con le pive nel sacco, la gara odierna insegna.

Francesco Tomassoni

BASKET PENNE - MAXIGEL CAMPOBASSO 96-92   (13-19, 33-34, 58-58, 82-82)

 Arbitri: Cappelletti (Chieti) e Pantera (Pescara)

 Note: Dopo un tempo supplementare.