SPROCATTI TERMOLI - VIRTUS MONTESILVANO 97-78   (23-24, 42-44, 70-58)

 Arbitri: Sirolini (L'Aquila) e Di Pasquale (Chieti)

 Note: 

Torna il sereno in casa Virtus Termoli dopo la vittoria contro il Montesilvano. Nonostante le numerose assenze per infortunio, gli uomini di Pezzella riescono a conquistare un importante successo, costruito nella seconda parte dell’incontro. La gara inizia bene per i termolesi con la tripla di Volpe e con due azioni consecutive di Sciarretta. Il quintetto ospite riesce a venir fuori nei minuti finali, quando recupera e termina il primo quarto di gioco con una lunghezza in più rispetto ai molisani: 23-24. Il secondo quarto prosegue sulla falsa riga del primo con gli abruzzesi che tengono il campo, prendendo numerosi rimbalzi in attacco. La Virtus non riesce ad imporsi in fase offensiva. Il primo tempo termina 42-44.

Negli spogliatoi coach Pezzella suona la carica e quando si rientra in campo è un’altra Virtus. Il pressing sulle rimesse mette in chiara difficoltà gli ospiti che perdono diversi palloni, utili ai termolesi per portarsi avanti con lo score. Il quarto di gara termina 70-58. Nell’ultimo quarto la concentrazione del quintetto casalingo rimane ben salda. Rosito e Volpe aprono con due bombe dalla distanza regalando sei punti ai compagni di squadra. Il Montesilvano rimane inchiodato per diversi minuti a 66, mentre i molisani macinano punti sino ad arrivare al massimo vantaggio di +23 (89-66 al minuto 3'45"). La partita volge al termine senza particolari problemi per la Virtus Termoli che ritrova nuovo smalto, dopo il tonfo casalingo e le due sconfitte fuori casa (Sulmona e Pineto). Da segnalare la buona gara di Sciarretta.

Massimo De Leo - da Primonumero.it

METANIA ISERNIA - NUOVO PINETO BASKET 84-92   (18-18, 40-44, 66-70)

 Arbitri: Marchegiani (MOntesilvano) e Sciuto (Pescara)

 Note: Spettatori 200 circa. Cinque falli: De Sanctis, Sacchini.

Si ferma anche contro il Pineto, ed è la terza sconfitta consecutiva per la Metania Isernia di coach Biello. Gli isernini, nella gara disputata sabato sera presso il PalaFraraccio, si sono dovuti arrendere al maggior tasso tecnico degli abruzzesi, seppure dopo una gara ben interpretata, ma nella quale sono mancati i preziosissimi canestri di Mastroianni. Dopo le prime due frazioni di gioco chiusesi con un sostanziale equilibrio, i locali subiscono un netto calo sia fisico che di concentrazione nel finale, nonostante i diversi tentativi di Amatista e compagni di ritornare in partita. Gli abruzzesi allenati da coach Porretti sono primi in classifica a punteggio pieno, proprio come il Pescara (incontrato dagli isernini nella scorsa giornata) e possono vantare un roster di tutto rispetto ed un gioco molto aggressivo in difesa con veloci ripartenze in contropiede anche se Sacchini e compagni sono nettamente inferiori sia nel gioco che nell’organico al Pescara di Liberatori, soprattutto alla luce di quanto visto ad Isernia.

Tra i locali si sono distinti il solito Amatista (30 punti ed una sicurezza nel rendimento), Siervo (tornato ai suoi livelli) e Chiacchiari; da segnalare, inoltre, l’esordio del giovane italo-americano Di Donato; tra gli ospiti i migliori sono stati senz’altro D’Incecco (ben cinque canestri da tre realizzati), Biasione e Sacchini. Sabato prossimo un altro insidioso incontro casalingo per i ragazzi del presidente Iadisernia; sarà infatti di scena ad Isernia la Maxigel Campobasso dell’ex Lombardi e della rivelazione Richotti per un derby tutto da vedere.

Giovanni Carcaiso

CARICHIETI LANCIANO - BASKET PENNE 58-84   (9-24, 27-40, 44-62)

 Arbitri: Ciarrocchi (Campli) e D'Emilio (Roseto)

 Note: Cinque falli: Bocchini, Zangla.

BASKET BALL ROSETO - MAXIGEL CAMPOBASSO 67-75   (15-22, 28-37, 49-60)

 Arbitri: Di Paolo e Fiorentino (Chieti)

 Note: 

Vince e convince la Maxigel Campobasso, impegnata sull’ostico campo del Basket Ball Roseto, nella prima delle due trasferte consecutive che il calendario del campionato di C2 riservava ai molisani. La formazione abruzzese si presentava all’incontro valido per la decima giornata di andata in netta ripresa dopo un avvio di campionato abbastanza incerto a causa dei numerosi infortuni che avevano condizionato le prestazioni dei ragazzi allenati da Di Ridolfo, che recuperavano appieno il pivot Pedicone e l’ala Misticoni. Ma la formazione molisana, concentrata e determinata a non interrompere la striscia positiva di successi, lasciava invece ben poche speranze ai padroni di casa dando loro l’illusione di restare in gara solamente nei primi 6’ di gioco, dopodiché decideva di allungare e conquistare 10 punti di vantaggio, grazie alla buona vena realizzativa della guardia Ernesto Lombardi, ben supportato dal pivot Delpin. Nel secondo quarto a prevalere erano le difese di entrambe le squadre, con i padroni di casa intenti a limitare gli esterni molisani e coach Anzini a cercare di bloccare i terminali offensivi degli abruzzesi, affidati quasi esclusivamente a Pedicone e Tavani. Risultato: basse percentuali ai tiri e vantaggio che rimaneva sempre a favore della Maxigel.

Così come nelle ultime gare della Maxigel, risultava essere decisivo il terzo quarto. Richotti e compagni spingevano sull’acceleratore e grazie ad una difesa aggressiva e conseguenti contropiede riuscivano a piazzare il break decisivo: +18 sul punteggio di 35-53, con Vera e Lombardi autori di 20 punti in due sui 23 complessivi realizzati. A riaprire, per così dire la gara, ci pensavano gli arbitri decretando il quarto fallo a Richotti, che veniva prontamente richiamato in panca sostituito dal baby Andrea Anzini. Ma la Maxigel riusciva a tenere a debita distanza i locali e respingere tutti i disperati tentativi di recupero.

Vittoria meritata e limpida per la compagine campobassana, quinta consecutiva, che consente di consolidare ancora di più la terza posizione in classifica a ridosso solamente delle due battistrada ancora imbattute Antoniana Pescara e Pineto. E sabato prossimo la Maxigel sarà impegnata in trasferta nell’atteso derby contro la Metania Isernia, staccata in classifica di due lunghezze, reduce da tre sconfitte consecutive, l’ultima in casa contro il Pineto.

Comunicato stampa Molisana Basket Campobasso

SCARABEO VENAFRO - ARCOBALENO MARTINSICURO 89-68   (19-18, 41-26, 63-51)

 Arbitri: Lepore e Barbetta (Pescara)

 Note: Cinque falli: Passaretta, Impaloni. Falli tecnici a Passaretta, Mainolfi e Impaloni.

Continua inarrestabile la corsa del treno della Scarabeo Basket Venafro, che nella fredda serata di domenica ha regolato con un indiscutibile 89-68 i malcapitati ragazzi dell’Arcobaleno Martinsicuro. La gara non ha avuto storia se non nel primo quarto, in cui la superficialità dei locali faceva il paio con la grande determinazione degli ospiti. Ma già dalla seconda frazione le cose cambiavano. Il tremendo parziale di 22-8 spegneva la partita degli abruzzesi e ogni loro possibile velleità di recupero. Al riposo lungo il punteggio infatti era di 41-26 per la formazione venafrana. Un +15 frutto del buon lavoro del solito Greco e del lungo Mainolfi. Mentre per il Martinsicuro i soli Tomei e Motta cercavano in tutti i modi di far rimanere in gara la propria formazione.

Alla ripresa la musica non cambiava, con i padroni di casa a gestire i possessi e il vantaggio, anche se gli ospiti, alternando la zona ad una buona pressione a tutto campo, riuscivano ad arrivare anche a -10. Ma un buon terzo quarto di Mallamace con 8 punti pesanti garantiva un finale rassicurante per i molisani, ai quali non restava che condurre nel quarto finale in porto una partita chiusa in anticipo sul campo.

Da sottolineare soprattutto l’impatto sulla gara dell’estroso Valvona che chiamato a sostituire uno spento Allende (solo 7 punti per lui, e tutti nel primo quarto) rubava un’infinità di palloni coadiuvando nei giochi d’attacco i compagni. Alla fine Valvona metterà a referto 19 punti come il cannoniere Greco. Da parte abruzzese solita generosa partita di Caivano e Tomei. Ma obiettivamente nulla ha potuto la compagine dell’allenatore-giocatore, il capitano Esposito, contro la grande vena realizzativa dei venafrani. Da annotare la continua crescita, partita dopo partita, del giovanissimo Mainolfi, autore di ben 18 punti e di una gara gagliarda sotto canestro. Una nota va all’altro under, Brusello, che mette a referto i 2 punti finali.

Ora la Scarabeo è attesa ad un esame importante. Sabato, infatti, andrà a rendere visita alla capolista (in coabitazione con l’Antoniana Pescara) Pineto in un match che si preannuncia dagli altissimi contenuti tecnici. La squadra di coach Arturo Mascio dovrà affrontare una vera e propria prova del nove per capire realmente le proprie potenzialità in prospettiva. Si cercherà in tal senso di lavorare con serenità durante gli allenamenti cercando di recuperare l’infortunato Nucci, un giocatore dall’indubbio valore tecnico-tattico ma anche umano.

Pasquale Sorbo

T & D PESCARA - BIOFOX VASTO 76-71   (11-23, 29-36, 52-59)

 Arbitri: Cappelletti (Chieti) e Foschini (Penne)

 Note: Tiri liberi: Pescara 25/37 (68%), Vasto 13/14 (93%). Tiri da tre: Pescara 3/17 (18%), Vasto 10/33 (30%). Falli: Pescara 19, Vasto 28. Cinque falli: Celenza, Desiati, Muratore. Fallo tecnico a Desiati al 38’. Espulso per proteste il dirigente accompagnatore del Vasto Tomassoni al 40'.

Ignorando l’operato degli arbitri, citati sopra da tenerne memoria per ricordarsi che al peggio non c’è proprio limite, è sembra giusto rendere merito a quelli che sempre dovrebbero essere i veri protagonisti in tutte le gare sportive. La BioFox si presenta in campo con la determinazione giusta, mentre i padroni di casa sono costretti a segnare il passo e ad accusare lo svantaggio massimo della gara all’8° minuto (9-21), che recuperano al 19° (-1, 28-29) per rientrare negli spogliatoi con gli ospiti tornati sul +7 (29-36). La gara, comunque, comincia a dimostrare quanto influenti possano essere gli interventi arbitrali che, pur mantenendosi equilibrati, nel numero hanno sicuramente un diverso peso: 11 i tiri liberi concessi all’Amatori (8 realizzati), 3 quelli tirati e realizzati dagli ospiti.

Al ritorno in campo, Fulgenzi e Di Fabio provano a rifarsi sotto, ma al 7° sono ancora 10 i punti di vantaggio BioFox (40-50), ma la situazione falli comincia a penalizzare gli ospiti e ne fa le spese per primo Celenza, messo fuori con due falli inesistenti alla fine terzo quarto, con Desiati e compagni che, guardandosi più dagli arbitri che dagli avversari, mantengono un discreto vantaggio (+7, 52-59). Ultimo quarto tutto da dimenticare: 20 i tiri liberi concessi ai padroni di casa (14 realizzati), 4/4 quelli concessi a Ierbs che, con molta furbizia, è riuscito a non mettersi troppo in evidenza riuscendo a chiudere con 29 punti (top scorer della gara), mentre i falli limitavano le prestazioni di Desiati (uscito al 38’), Muratore (al 39’) e Di Pol. I vastesi, raggiunti dopo 7 minuti (61-61) con un parziale di 9-2 per la squadra di casa, venivano poi sorpassati per giocare gli ultimi 60 secondi con 6 lunghezze da recuperare e praticamente la squadra juniores in campo (con Di Pol gravato di 4 falli). Ancora Ierbs a canestro dalla lunga distanza con una manciata di secondi da giocare, ma Cappelletti chiude il match in anticipo inventando un fallo antisportivo per Di Giulio che cerca di fermare il tempo, segue l’espulsione per proteste del dirigente accompagnatore della BioFox con ben 4 tiri liberi (3/4 per D’Arcangelo) e possesso di palla Amatori Pescara che incamera due punti letteralmente avuti in regalo.

La BioFox rimane relegata sul fondo della classifica in attesa delle due gare interne prossime a venire: domenica 4 dicembre arriva la Virtus Termoli con trasferimento di campo alla Palestra “Luigi D’Adamo” presso l’Oratorio Salesiano (inizio ore 18:00), a seguire, giovedì 8, si torna al Palasport contro la Virtus Montesilvano.

Francesco Tomassoni

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - G.S. ANTONIANA PESCARA 50-74   (5-20, 18-36, 29-56)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Caiani (Torre de' Passeri)

 Note: 

L’incontro tra L’Aquila e Pescara è finito secondo i pronostici, con la vittoria della capolista per 74 a 50, durante una gara iniziata con un parziale di 16-0 per gli ospiti e con un primo quarto da 20 a 5 per Pescara che la dice lunga sulla differenza in campo. Un gap che la Pallacanestro L’Aquila non è più riuscita a colmare, vedendosi sfuggire gli adriatici e ogni speranza di riequilibrare l’incontro. La differenza la squadra di Lorenzon l’ha costruita, come suo solito, con una difesa a uomo aggressiva e cercando di sfruttare i mismatch in attacco, oltre a spingere il pallone ad ogni possesso. Il campo di dimensioni ridotte ha però limitato la consueta arma del contropiede, costringendo i biancoazzurri a giocare a difesa schierata e abbassando il ritmo della gara.

Nonostante molte forzature e molte conclusioni affrettate, il disavanzo fra le due compagini è rimasto sempre intorno ai 20 punti, arrivando a toccare anche il +33. Inevitabile che nel corso della partita Liberatori e i suoi abbiano tirato il fiato, finendo con allentare anche le maglie difensive e arrivando a perdere 17 palloni, un numero considerevole, ma tutto sommato congruo al tipo di gioco che predica il coach pescarese. Una partita che Pescara ha iniziato con il piede sull’acceleratore per poi lentamente farla scivolare verso la fine, con una progressiva, quanto mai fisiologica, perdita d’interesse. Si spiegano così il 43% dal campo e i molti errori sia dall’arco dei tre punti sia nell’area pitturata, da parte anche di giocatori con una vasta esperienza e che normalmente sono mortiferi contro avversari di stazza inferiore. Non è semplice trovare sempre i giusti stimoli per affrontare le partite, men che meno quando la gara inizia con un determinato piglio e continua su quel binario senza lasciare spazio a possibili riequilibri.

Quello di sabato è stata inoltre un match che ha dato nuove indicazioni a Lorenzon che ha voluto inserire per la prima volta nella rotazione iniziale il pivot Massimo Ramoni – mai in partita a causa di 3 falli iniziali – e provato nuovi giochi offensivi. Contesti tattici provati in allenamento con lo sfruttamento di blocchi, pick'n'roll e uscite dei tiratori, e che facevano perno sulle abilità fisiche, tecniche e di lettura delle situazioni dei giocatori. A tal proposito si è visto un maggior coinvolgimento offensivo di Tritella e Comignani, il primo molto presente e molto attivo lontano dalla palla, il secondo più coinvolto nello sviluppo generale dell’azione.

Insomma ci sono state indicazioni positive nonostante la poca concretezza mentale ed i nuovi schemi vadano ancora completamente assimilati, anche se il coach dell’Antoniana a fine gara non la pensava esattamente così. Non è apparso affatto convinto della selezione di tiro e dell’atteggiamento: "bisognava cercare tiri migliori ed aumentare le percentuali dal campo, ha detto, mentre è stato soddisfacente – a suo dire - l’approccio alla fase difensiva. Tasselli che andranno rimessi a posto prima della gara a Roseto, contro la Basket Ball – sconfitta in casa da una rinata Maxigel Campobasso – ma soprattutto in vista del big-match contro l’altra capolista Pineto, vittoriosa anche sul campo della Metania Isernia.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

ESAGONO SULMONA - PROGETTO AUTO ROSETO 90-84   (28-19, 44-40, 72-57)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Andricciola (Venafro)

 Note: