SPROCATTI TERMOLI - MAXIGEL CAMPOBASSO 57-71   (13-20, 27-34, 41-50)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Sirolini (L'Aquila)

 Note: Tiri liberi: Virtus 11/23 (48%), Maxigel 14/22 (64%). Cinque falli: De Cinque.

Il posticipo della settima giornata di andata del campionato di serie C2 vedeva opposte le due formazioni molisane, appaiate in classifica. In campo si è vista una Maxigel Campobasso concentrata e determinata, che sta crescendo di giorno in giorno, ed a farne le spese è stata la Virtus Termoli, che seppur priva di elementi fondamentali come Pitardi e Ballone, ha lottato con tutte le proprie forze.

Risultato in equilibrio solamente nei primi cinque minuti del primo quarto, dopodiché è stata la formazione di Anzini a comandare le operazioni, grazie ad una difesa saracinesca sui vari Sciarretta, Rosito e Cicculli, che ha consentito ai campobassani di recuperare palloni su palloni e produrre micidiali contropiede. La svolta della gara però arrivava nell’ultimo quarto quando il duo argentino Richotti e Vera spingeva sull’acceleratore e piazzava il break decisivo, +16 sul punteggio di 43-59, che chiudeva di fatto le ostilità. Non rimaneva che amministrare il vantaggio negli ultimi cinque minuti di gioco per i campobassani, apparsi squadra quadrata e coperta in ogni ruolo.

Soddisfatto coach Anzini, che a fine gara ha commentato questa importante vittoria: "La squadra ha bisogno di lavorare tanto, non riusciamo ancora ad esprimere tutto il nostro potenziale. Ma l’entusiasmo è tanto e la voglia di vincere dei ragazzi ci consentirà di perfezionare l’intesa tra i compagni. Per adesso ci godiamo questa importante vittoria in attesa che arrivi anche il bel gioco". Per la Maxigel adesso arrivano due turni consecutivi in casa: sabato prossimo L’Aquila e successivamente il Lanciano. Importante sarà mantenere la concentrazione giusta per sfruttare al meglio questa fase del campionato e guadagnare posizioni in classifica per portarsi tra le zone nobili della graduatoria.

Comunicato stampa Molisana Basket Campobasso

BASKET BALL ROSETO - ESAGONO SULMONA 67-60   (16-16, 30-28, 42-44)

 Arbitri: Ciarrocchi (Campli) e Sirolini (L'Aquila)

 Note: Espulso Foschi per proteste.

BASKET PENNE - METANIA ISERNIA 80-82   (25-30, 44-54, 60-64)

 Arbitri: Di Paolo (Chieti) e De Carlo (Pescara)

 Note: Spettatori 150. Cinque falli: Cairo.

Grazie ad un'ottima prestazione del collettivo e soprattutto dopo una gara condotta con intelligenza la Metania Isernia si è imposta nel match disputato sabato sera sul difficile campo del Penne aggiudicandosi l’incontro per soli due punti. I ragazzi di coach Biello hanno praticamente condotto la gara sin dall’inizio aggiudicandosi tutti e tre i parziali (25-30, 44-54, 60-64), grazie all’ottima vena realizzativa di Mastroianni ed all’ottima coesione del trio Amatista, Pilla e Siervo. La distribuzione delle realizzazioni ha sicuramente permesso alla formazione pentra di mettere ko i locali, a dimostrazione del fatto che, facendo leva sul collettivo, la compagine del presidente Iadisernia può raggiungere traguardi ambiziosi.

In un palasport gremito ed in un clima da stadio, gli abruzzesi hanno tentato in tutti i modi di conquistare i due punti in palio, recuperando lo svantaggio già nella terza frazione di gioco fino a portarsi, a qualche secondo dal suono della sirena, sul punteggio di 80 pari e con un tiro libero a disposizione per andare in vantaggio; dopo l’errore al tiro dei locali il velocissimo contropiede di Chiacchiari (a soli tre secondi dalla fine) fissa il punteggio in favore degli isernini i quali consolidano, a due lunghezze dalla testa della classifica, il terzo posto. Tra gli avversari, ottimamente guidati da coach Di Paolo, che saranno sicuramente una delle squadre rivelazione della stagione, buone le prestazioni di Tini, Zangla, Buljan e Cairo, i quali potrebbero, sicuramente, giocare in categorie superiori.

Giovanni Carcaiso

SCARABEO VENAFRO - T & D PESCARA 94-70   (33-23, 48-31, 73-57)

 Arbitri: Cappelletti e Di Pasquale (Chieti)

 Note: Allende, Alifuoco, Marchegiano.

Terza vittoria consecutiva per la Scarabeo Basket Venafro, che ha vita facile contro una modesta G.S. Amatori Pescara infliggendole un passivo di ben 24 punti. La squadra di casa ha avuto il merito di partire subito determinata senza lasciare tiri facili alla formazione abruzzese che neanche una settimana fa era riuscita ad espugnare il campo della Metania Isernia. Il parziale del primo quarto risulta infatti molto esplicito circa l’impronta che i venafrani hanno da subito dato alla gara: 33-23. La buona vena di Greco dal perimetro e di Mainolfi da sotto permettono a coach Mascio di gestire nel miglior modo possibile i cambi tanto che alla fine, tranne il capitano Nicandro Mascio, tutti i giocatori della Scarabeo andranno a segno. Prima dell’intervallo un altro break importante: +17 punti.

Al rientro in campo la musica non cambia. Mainolfi, gravato di 3 falli, deve lasciare spazio ad un buon Passaretta. Mentre i cambi di Alifuoco e Valvona permettono al play argentino Allende (buona la sua prova con il solito determinante contributo in termini di assist) e allo stesso Greco (23 punti finali per lui) di riposarsi in panca. Il terzo quarto, sostanzialmente equilibrato(25-26 per gli ospiti) in realtà è figlio di una certa pressione portata dalla formazione di Pescara già dalla metà campo di casa. Ma il margine acquisito dalla compagine molisana risulta difficile da recuperare nonostante l'ottima prova del solito Di Fabio, l’unico dei suoi a capitalizzare al meglio le azioni di attacco. I suoi 26 punti finali però contribuiscono solo in parte a mitigare la delusione sul fronte pescarese.

Un'Amatori Pescara che è stata ben limitata nei giochi sotto canestro dalla buona difesa di Mainolfi e del sempreverde Mallamace. Insomma una vittoria che dà morale alla compagine del presidente Paolo Di Giovanni soprattutto in vista della prossima gara sul difficile campo della Metania Isernia,in un derby che si preannuncia dai contenuti elevati. Una vittoria che pare allontanare definitivamente gli spettri di inizio stagione quando la Scarabeo Basket Venafro sembrava lontanissima dalle promesse di un campionato da protagonista. Una buona affermazione che fa il paio con le ultime due precedenti uscite vittoriose in quel di Lanciano e in casa contro L’Aquila. Da registrare i 5 punti a referto del giovanissimo Gianluca Primavera, che ha avuto la possibilità di giocare uno spezzone della gara.

Pasquale Sorbo

G.S. ANTONIANA PESCARA - CARICHIETI LANCIANO 112-58   (32-12, 53-24, 84-43)

 Arbitri: Fiorentino e Castellan (Chieti)

 Note: 

Difficile commentare una partita di basket che termina 112 a 58, in particolar modo se la squadra che vince mette la testa avanti e non si guarda più indietro. Pronti via e l’Antoniana è avanti 7-0 e alla Carichieti non resta che rincorrere, ma la gara è evidentemente impari e c’è poco da fare, nonostante le assenze di Mirrione e Ronca inseriscano in rotazione giocatori che, normalmente, vedono poco il campo, se non dalla panchina. Il primo quarto è gestito dal duo argentino Liguori-Tano che in attacco, assieme a Tritella, fanno il bello e il cattivo tempo, mentre in difesa la Pescara Basket propone la rodata difesa a zona, con “trap” negli angoli, sulla quale i frentani finiscono per arenarsi. Lanciano tira molto, ma sbaglia altrettanto e questo non fa che alzare il ritmo della gara facendo il gioco dei padroni di casa che corrono ad ogni possesso, fuggendo via.

Il secondo periodo, apertosi sul 32-12, si chiude con una tripla di Comignani con il punteggio di 53 a 24, ed è terreno di caccia di Cantatore e Tano che fanno il vuoto a rimbalzo e si fanno sentire anche in fase offensiva. Il sudamericano corre avanti e dietro come un matto senza risparmiarsi e coach Lorenzon decide di levarlo solo a 2 minuti e venti dalla fine del primo tempo, mentre la guardia pescarese di minuti ne gioca 20 su 20, senza tirare mai il fiato. La ripresa dà spazio a tutti gli effettivi delle due squadre, e in quella pescarese vanno tutti a referto, perfino Massimo Ramoni che, dopo sei gare gare, gioca i suoi primi minuti. Il pivot si muove bene in attacco e i primi tre palloni che tocca li scaglia verso il ferro, segnandone 1 su 3 – alla fine saranno 8 i punti totali – poi, passata l’emozione, inizia a giocare con più scioltezza e con i compagni, anche in difesa.

"Ramoni è andato bene al rientro dall’infortunio – ci dice Lorenzon – ora deve lavorare molto per la fase difensiva". Anche il resto della squadra si è espresso molto bene secondo l’allenatore biancoazzurro, che non nasconde la soddisfazione: "I ragazzi hanno giocato bene facendo ciò che ci eravamo prefissati e mantenendo la concentrazione per quasi tutta la partita. E’ normale che ci siano state alcune palle perse e qualche scelta sbagliata, ma siamo stati molto pericolosi facendo il nostro gioco. Di più davvero non posso chiedere". Il punteggio conclusivo del terzo quarto parla di 41 punti di scarto che di fatto concludono la gara, e l’ultimo periodo diventa una pura formalità anche se l’Antoniana non leva il piede dall’acceleratore continuando a giocare forte in difesa e in attacco, con in campo i ragazzi che finora hanno avuto pochi minuti.

Nel prossimo turno i pescaresi andranno a far visita al Penne, superato sabato in casa dalla Metania Isernia, mentre per i frentani ci sarà un turno casalingo contro la Basket Ball Roseto. L’altra squadra capolista, il Nuovo Pineto Basket, sarà impegnata in una trasferta difficile in casa del Progetto Auto Roseto, altra squadra lanciata in zona playoff. Il campionato inizia a prendere una propria fisionomia e i ruoli sono sempre più delineati, ma non c’è adesso, e non c’era dubbio in estate, che quello della Pescara Basket è da attrice protagonista.

Fabio Carusi - dal sito ufficiale del Pescara Basket

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - ARCOBALENO MARTINSICURO 56-68   (15-21, 22-27, 32-50)

 Arbitri: Marchegiani (Montesilvano) e Sciuto (Città Sant'Angelo)

 Note: Espulsi Pesa, Marinucci, Di Buonnato, Caivano.

NUOVO PINETO BASKET - VIRTUS MONTESILVANO 78-64   (21-12, 48-33, 65-48)

 Arbitri: Pantera e Lepore (Pescara)

 Note: 

BIOFOX VASTO - PROGETTO AUTO ROSETO 74-72   (15-26, 29-46, 53-55)

 Arbitri: Falcione (Campobasso) e Andricciola (Venafro)

 Note: Tiri liberi: Vasto 8/13 (62%), Roseto 15/21 (71%). Tiri da tre: Vasto 16/41 (39%), Roseto 9/30 (30%). Falli: Vasto 19, Roseto 18. Cinque falli: Galante. Fallo tecnico alla panchina del Roseto al 26'. Espulso Di Emidio.

La Virtus Roseto apre la gara con i primi sette minuti in grande spolvero e, realizzando 6/10 dalla lunga distanza, porta a 18 i punti di massimo vantaggio (6-24), per chiudere in primo quarto avanti di 11. Nel secondo quarto le cose non è che cambino molto, sono sempre gli ospiti a farla da padroni ed il divario, con le squadre al riposo lungo, vede la Biofox chiudere con ancora ben 17 lunghezze da recuperare.

Ma negli spogliatoi qualcosa dev'essere successo, coach De Felice ripresenta in campo una squadra completamente cambiata capace di piazzare un parziale di 24-9 che riapre la gara. Celenza e compagni spingono, coach Francani ha il suo bel da fare per cercare di rimanare avanti e chiudere con soli 2 punti da gestire ad inizio ultimo quarto permettendo ai locali il solo pareggio al 27° (50-50). Il sorpasso, però, lo concretizza Desiati con un tiro dalla lunga distanza (66-64) quando il cronometro segna -3'52" alla fine per poi giocarsela punto a punto con ancora il Roseto avanti di 1 (71-72) a soli 11 secondi da giocare, palla in mano Biofox che la gestisce al meglio liberando muratore che piazza la tripla per la prima vittoria alla settima giornata di campionato. Gli ospiti reclamano una ritardata partenza del cronometro, ma esagerano e a farne le spese è Di Emidio, che viene espulso a tempo scaduto.

Le recriminazioni servono a poco, la Virtus Roseto arriva al palasport con i favori del pronostico, certa di raggiungere quota 10 in classifica, pensa di aver fatto sua la gara con il vantaggio accumulato nelle prima metà, si addormenta sugli allori e paga aver sottovalutato un avversario triste e sconsolato, relegato al fondo della classifica con uno zero dal peso incalcolabile. Ai 43 punti di Celenza e Desiati debbono aggiungersi quelli dei giovani che, date oggi le prime soddisfazioni a società e tifosi, sicuramente potranno creare grossissimi problemi a chiunque e su qualsiasi campo. Indubbiamente le potenzialità ci sono, mentre manca quell'esperienza che si deve acquisire giocando senza farsi prendere dall'affanno: bisogna fare bene le cose che uno sa fare, senza necessità di voler esagerare. Facendo piccoli passi si arriva a compiere l'impresa e la gara di oggi indica chiaramente che la Biofox non meritava di rimanere ancora al palo con le sei sconfitte su sei gare giocate.

Francesco Tomassoni