BLS CITRA LANCIANO - NUOVO PINETO BASKET 81-95   (24-32, 43-48, 62-70)

 Arbitri: Rotoloni e Agostinelli (Campli)

 Note: 

MONACELLI T. DE´ PASSERI - P.G.S. INTREPIDA ORTONA 79-66   (28-12, 43-32, 57-46)

 Arbitri: Raida e Lepore (Pescara)

 Note: 

Pessima prestazione del Monacelli Torre, che vince solo negli ultimi due minuti della gara contro l'ultima in classifica Ortona che si è mostrata avversaria di tutto rispetto. Già nei primi cinque minuti del primo quarto si sono viste le difficoltà della squadra di casa, impegnata dal ritmo incalzante degli ortonesi capaci di punzecchiare la difesa avversaria con rapidi contropiede. I torresi in questa fase si sono salvati solo grazie alla poca precisione dell'attacco ospite. Coach Pizzirani, resosi conto della difficile situazione, cambia radicalmente l'impostazione del quintetto, facendo entrare contemporaneamente Di Girolamo, E. Domenicucci e Picciani. La mossa dà i suoi effetti: dal più 3 (10-7 al 5') al +15 (28-12 nel finale del periodo). Unica nota davvero positiva in questo inizio di partita la buona vena di Javier Franco, reattivo in difesa e con apprezzabili percentuali in attacco: già nei primi due quarti avrà realizzato 19 punti.

Nel secondo periodo però torna il buio per il Monacelli. Numerose palle perse, errori banali, scarsa attenzione e mancanza assoluta di concentrazione hanno permesso all'Intrepida di riportarsi sotto, grazie ad un parziale di 4 a 9 dopo sei minuti di gioco. Ancora una volta l'arma più efficace degli ospiti è stata la velocità dei contropiede, ben guidati da Nervegna. Solo nel finale del periodo una nuova fiammata, accesa da una bomba di Massimo Brandimarte, mantiene il Monacelli avanti di 9 (43-32 all'intervallo).

I torresi, che solitamente riescono dagli spogliatoi carichi e decisi a fare sul serio, questa volta mostrano, se possibile, un ulteriore peggioramento nella qualità del gioco. Si assiste ad azioni inconcludenti, tiri affrettati ed imprecisi. Addirittura Fioriti e compagni si lasciano spesso soffiare palloni su palloni sotto i tabelloni. Gli ortonesi intanto ci mettono del loro, impegnandosi allo spasimo e portando spesso gli avversari all'errore. In questo modo riescono ad avvicinarsi pericolosamente fino ad un minimo svantaggio di 5 punti (49-44 al 7'). Coach Pizzirani deve correre ai ripari e chiama dalla panchina Pierri che, ancora convalescente, oggi doveva essere risparmiato dato che il pronostico era tutto a favore dei torresi. L' ingresso dell'uruguayano riesce a dare un minimo di ordine alla manovra torrese, ed una maggiore inventiva in fase di attacco (4 assist spettacolari saranno il suo bottino a fine partita). Il periodo si chiude sul 57-46.

Nell' ultimo quarto continua la pessima giornata del Monacelli Torre che non riesce a piazzare il break decisivo. Al contrario sono ancora gli ospiti a spaventare i tifosi sugli spalti, mantenendosi sempre con un minimo distacco, e portandosi fino a -7 dopo un fallo antisportivo fischiato allo spagnolo Franco su Baldaccini. Così l'Ortona rimane attaccata agli avversari, sostenuta dalla speranza di battere la seconda in classifica e dalla certezza di aver comunque saputo impensierirla. La stanchezza e l'inesperienza dei giovani ortonesi però permette ai locali, solo a 1'30" dalla sirena, di allungare fino al 75-62 e poter così controllare il finale della partita. Anzi c'è spazio anche per l'esordio dell'under Breda (che tutti pensavano potesse giocare molti minuti), il quale però ha il tempo solo per toccare un pallone prima della conclusione dell'incontro.

Il risultato finale 79-66 è fin troppo penalizzante per l' Ortona che ha dimostrato di essere una buona squadra nonostante sia ultima in classifica. Dall'altra parte il Monacelli Arredamenti Torre Spes dovrà dimenticare in fretta una prestazione inguardabile, priva di concentrazione, che ha inaspettatamente deluso i tifosi e i dirigenti. Da domenica prossima, quando comincerà un ciclo di partite tremendo (Antoniana, Chieti, Pineto, L'Aquila), certi rilassamenti non saranno più ammissibili.

Elisabetta My - dal sito ufficiale del G.S. Torre Spes

A.S. PALLACANESTRO CHIETI - ESAGONO SULMONA 98-85   (18-24, 40-40, 73-60)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Volpone (Francavilla)

 Note: Spettatori 300 circa. Cinque falli: Gia. Giammarco. Espulso De Lutiis per proteste.

CITTÀ DI VENAFRO - TASSO & CANDEL. TERMOLI 85-74   (24-23, 43-33, 58-46)

 Arbitri: Giampietro e Mastrippolito (Chieti)

 Note: 

Seconda vittoria consecutiva per la Città di Venafro nel derby contro la Tasso & Candeloro Termoli, squadra in zona playoff con 28 punti in classifica. Nelle file del Venafro torna sul campo Amedeo Alifuoco dopo un lungo periodo di stop per infortunio, mentre per Mallamace è la prima partita in casa dopo il recupero.

Inizio prorompente per i padroni di casa che spingono subito forte, ritrovandosi sul 9-2 dopo i primi 2 minuti di gioco. Gli ospiti si mantengono a galla con tre bombe in pochi minuti (due di Pitardi e una di Fiorilli) che diminuiscono lo scarto (15-11). Termoli conclude bene da fuori ma i Venafrani si coordinano ottimamente in attacco, Alifuoco sbatte il pallone contro un avversario in una rimessa, e segna col fallo dopo l’autoassist mentre sugli spalti il pubblico è in delirio (22-17). Negli ultimi 3 minuti il Termoli spinge di più e riesce a rosicchiare qualche altro punto fino ad arrivare al -1 alla fine del quarto (24-23).

Nel secondo quarto fa il suo ingresso in campo Mallamace e il Venafro inizia subito con un 7 a 0 di parziale (4 consecutivi di Durante), mentre gli ospiti hanno difficoltà nel tiro. Dal 12’ al 17’ c’è un periodo di stallo con le squadre imprecise in attacco, ma a 3 minuti dalla sirena il match si accende con 2 triple consecutive (Di Cesare e Alifuoco) e in seguito Greco e compagni firmano un break di 9 a 1 che chiude il quarto sul 43-33.

Il terzo quarto inizia con le triple di Di Cristofaro e Durante (46-36), mentre coach Pezzella schiera la zona. Dopo 6 minuti di gioco il parziale è sul 5 pari ma ci pensa il solito Greco a ravvivare il match con un tiro dall’arco e un paio di “numeri” che firmano un ulteriore break a favore dei padroni di casa (55-39). Nel momento migliore del Venafro (massimo vantaggio sul +17), gli ospiti approfittano di un tecnico fischiato a Falanga (proteste su un fischio arbitrale) e Guardascione sigla i tre tiri liberi, mentre sull’azione successiva è Di Cristofaro a segnare 2 liberi e a chiudere il quarto sul 58-46.

L’ultimo quarto si apre con 2 triple di Mascio e una di Fiorilli (68-54), ma le percentuali degli ospiti rimangono basse. Una tripla di Mascio (72-63) fa stranamente da prologo al recupero della Tasso & Candeloro che arriva fino al -5 (74-69); qui il capitano venafrano sigla un 2 su 5 ai liberi proprio mentre Pitardi è costretto ad uscire per falli. Ad un minuto dalla fine il Termoli ricorre al fallo sistematico ma Peppe Mallamace non si scompone e ne segna 4 di fila (82-74), nell’azione successiva gli ospiti si dimostrano poco lucidi e buttano via il pallone: gli ultimi tiri dalla lunetta sono di Greco e Falanga che chiudono il punteggio sull’85-74.

Ottima prova per la squadra di coach Mascio che ha meritato la vittoria controllando il match durante tutti i 40 minuti, con Greco miglior realizzatore (21 punti) e uno straordinario Alifuoco che ha dato più del previsto dopo il lungo infortunio. Il Termoli porta 5 giocatori in doppia cifra ma non basta contro questo Venafro che nel prossimo turno incontrerà Il Globo (22 punti in classifica) nel derby della provincia d’Isernia.

Manuel Iannone

AIRINO TERMOLI - EPICA YALE PESCARA 86-105   (17-22, 40-48, 58-68)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: Cinque falli: Capodicasa, Mariano, Di Lembo, Barone, Volpe, De Curtis, Guarino. Falli tecnici a Guarino, Volpe, al coach dell'Airino Coppola e alla panchina dell'Airino. Espulso il coach dell'Airino Coppola.

Lo Yale Pescara espugna il Palasabetta e allunga il passo nella lotta per la permanenza. I termolesi escono battuti e giù di corda, con tanti rimpianti e polemiche (falli tecnici ed espulsioni a gogò) cedendo il passo probabilmente in maniera definitiva: "La speranza è l'ultima a morire - ha detto al termine della battaglia Pino Di Lembo - anche se la sconfitta può tagliarci le gambe e far calare il sipario sulla stagione".

L'Airino parte bene, tiene il parquet, risponde alla verve della giovane squadra avversaria e il primo quarto si gioca punto a punto, fra emozioni, qualche errore di troppo e la sensazione che la gara si manterrà viva fino alla fine anche se lo Yale chiude a +5. Nel secondo parziale Serafini e compagni fanno il break che porta i pescaresi ad uno strappo considerevole che l'Airino ricuce anche in fretta presentandosi al via della ripresa a -8. Volpe prova a spingere i suoi, ma i falli costano caro all'Airino, che si innervosisce, viene punito oltre i propri demeriti da qualche decisione degli arbitri e va sotto di 10. Nell'ultimo parziale Di Lembo e compagni provano il tutto per tutto: a 4' dalla fine sono sotto di sei, la gara può essere riaperta, ma arrivano le uscite per quinto fallo che dimezzano la squadra e chiudono le ultime speranze.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

L´AQUILA BASKET - A.S. IL GLOBO ISERNIA 106-44   (28-12, 52-16, 72-29)

 Arbitri: Bernardi (Venafro) e Faustoferri (Bojano)

 Note: 

Sonora sconfitta, come da pronostico e addirittura più netta del previsto quella subita dal Globo Isernia in casa della capolista e fortissima L’Aquila di Barnett e compagni. Gara letteralmente dominata dai locali, che già dalle prime due frazioni di gioco, con un parziale di 52 a 16, hanno chiuso il discorso e dimostrato, come se ancora ce ne fosse bisogno, lo strapotere nel gioco sotto canestro ed in velocità della squadra che non ha trovato, né probabilmente troverà, alcuna rivale nel campionato di quest’anno.

I ragazzi di Di Pilla si sono presentati in terra abruzzese senza alcuna velleità e consapevoli della netta inferiorità nei confronti dei padroni di casa; a rendere più marcato il divario tra le due squadre ci si sono messi anche gli infortuni di Glouchkov e Melone, l’uscita, quasi istantanea, di Lombardi per cinque falli e la gara sotto tono di Borisov con i tanti giovani del vivaio pentro in campo per maturare esperienza ed il solo Mastroianni a cercare di buttar dentro qualche pallone. Dall’altra parte, invece, la facilità di gioco e la notevole differenza di tasso tecnico hanno permesso a tutto il roster guidato da coach Nardecchia di andare a segno con Ciccarelli, Barnett e Bizzini migliori in campo in una partita dalla quale nessuno, sia da una parte che dall’altra, si attendeva indicazioni particolari.

Giovanni Carcaiso

L'Aquila Basket vince ancora un match e mantiene la testa della classifica. Vittoria ai danni del Globo Isernia che resiste solo per i primi minuti. La partita inizia di fronte ad un pubblico abbastanza numeroso, che data la calda giornata (strano per questi giorni a L'Aquila) viene forse più volentieri al palazzetto. Si inizia subito con un ritmo alto, la compattezza degli Aquilani da una parte, l'esperienza di Mastroianni, Glouchkov, Borisov dall'altra. Il punteggio dopo tre minuti è sul 9 a 8 per i padroni di casa che tornano a giocare tra le mure amiche dopo due trasferte consecutive.

Da questo momento in poi L'Aquila si stacca e con il gioco in velocità e un'ottima percentuale al tiro da tre crea un solco tra sè e gli avversari. A questo si somma la dura difesa aquilana, che riesce a limitare il bravo Mastroianni e il lungo Borisov e così si arriva alla prima sirena sul 28 a 12 per i bianco blu di coach Nardecchia. Intanto Glouchkov esce per un lieve infortunio che lo tiene lontano dal campo per tutta la partita. Si torna in campo e L'Aquila preme sull'acceleratore, contropiede e tiro da tre (12 su 29 a fine partita) sono l'arma vincente della capolista che tiene a 4 punti realizzati l'Isernia in questa frazione. Si va al riposo sul 52 a 16,l'Isernia comunque non si arrende e continua a difendere duro a zona, nonostante il passivo.

Si rientra dagli spogliatoi e l'Isernia recupera qualche punto, diminuendo lo scarto fino a 30 punti, ma poi L'Aquila fedele sempre al suo stile di gioco riprende in mano l'incontro e anche senza segnare troppo comunque si riporta avanti ancora di più. Nel quarto quarto da segnalare solamente il buon momento di Mastroianni che distribuisce assist e realizza un paio di triple, per L'Aquila le schiacciate di Sbroglia, Delpin e Bizzini che scaldano il pubblico e strappano anche gli applausi del buon gruppo di tifosi molisani. Così si arriva alla sirena sul punteggio di 106 a 44.

L'Aquila ora avrà quattro giornate di fuoco (a Chieti, con il Sulmona, a Pescara con l'Antoniana,in casa con il Torre de' Passeri, il quale sta facendo un ottimo campionato e mantiene la seconda posizione a due punti da L'Aquila). Tornando alle partita si deve menzionare giustamente il minuto di silenzio per gli attentati di Madrid avvenuti in settimana.

Mauro Ciccarelli - dal sito ufficiale de L´Aquila Basket

PROGETTO AUTO ROSETO - DTS ROSETO 75-60   (16-17, 35-25, 54-42)

 Arbitri: Moro e Di Francesco (Teramo)

 Note: Cinque falli: Nespeca.

FOX PETROLI VASTO - G.S. ANTONIANA PESCARA 81-62   (19-13, 31-25, 47-38)

 Arbitri: Massari (Ortona) e D'Arielli (Francavilla)

 Note: Tiri liberi: Vasto 22/35 (63%), Antoniana 13/18 (72%). Tiri da tre: Vasto 9/35 (26%), Antoniana 7/34 (21%). Falli: Vasto 20, Antoniana 22. Cinque falli: Ricotta. Fallo tecnico alla panchina dell'Antoniana al 35'.

Pronostico chiuso per i padroni di casa, che ospitano al palasport di Vasto la terza forza del campionato in striscia vincente da fine novembre 2003, dopo aver perso in casa Torre Spes, con tredici risultati utili e la vittoria di prestigio contro L'Aquila Basket che, fino ad oggi, registra proprio quella sola sconfitta.

La gara sembra iniziare male per coach Trivelli e il referto, dopo due minuti, dice ospiti a +5 (6-1), ma trascorrono altri tre minuti e la Fox mette la freccia per sorpassare e chiudere il 1° quarto a +6 (19-13). Ancora tre minuti del secondo parziale ed i padroni di casa cominciano a creare grossi problemi con il vantaggio che sale a +10 (25-15) e, a seguire, a +12 (28-16) e Michele Di Rosso che la fa da padrone imperversando in tutto il campo e da tutte le posizioni: segna da sotto, da fuori, ai liberi non sbaglia più di tanto, cattura rimbalzi sia in difesa che in attacco, serve palloni preziosi ed esce, al 39', con 36 punti a referto che rappresentano il 45% del punteggio totale Fox. Il pubblico presente, oggi più numeroso del solito, sottolinea con molti applausi l'uscita dal campo dei vari Desiati, Celenza, De Felice e Di Pol che, con la prestazione odierna, hanno fatto da corona ad un super Di Rosso e messo in riga un avversario che tutto pensava fuorché di uscire dal palasport di Vasto con un passivo tanto pesante: 19 i punti che divideranno le due formazioni al 40° minuto con in campo, per gli utlimi 120 secondi, i giovanissimi Fuiano (classe '88) e Muratore ('89).

Bilancio in pareggio per le quattro gare giocate consecutivamente in campo amico: due le sconfitte ed altrettante le vittorie, un po' di rammarico per aver perso con la Pallacanestro Chieti (-4) ed il Nuovo Pineto (-2) dopo aver visto di che cosa sono capaci gli uomini del presidente Teodoro Spadaccini che, opposti ad una formazione che staziona nelle altissime posizioni di classifica, hanno sfoderato una prestazione spettacolare e di grandissimo pregio. La posta in palio ha condizionato, su entrambi i fronti, gli specialisti del tiro dalla lunga distanza con 5/35 per la Fox e 7/34 per l'Antoniana che la dice lunga sugli stati d'animo in campo. Archiviata la gara interna, c'è da prepararsi per rendere visita al Sulmona con grossi problemi per le sedute di allenamento per l'indisponibilità del palasport, che ospiterà prima Gianni Morandi (marted' 16), poi ballo sportivo da venerdì a domenica. A seguire, prima della pausa di Pasqua, ancora due gare interne: Globo Isernia e Airino Termoli.

Francesco Tomassoni