L´AQUILA BASKET - A.S. PALLACANESTRO CHIETI 74-68   (-)

 Arbitri: Marchegiani (Pescara) e Massari (Ortona)

 Note: 

NUOVO PINETO BASKET - EPICA YALE PESCARA 89-82   (22-23, 47-40, 69-62)

 Arbitri: Acronzio (Teramo) e Agostinelli (Campli)

 Note: Cinque falli: Battista, Petti.

FOX PETROLI VASTO - ESAGONO SULMONA 96-58   (26-13, 47-29, 68-42)

 Arbitri: D'Arielli (Francavilla) e Mastrippolito (Chieti)

 Note: Tiri liberi: Vasto 16/19 (84%), Sulmona 13/25 (52%). Tiri da tre: Vasto 10/23 (43%), 5/27 (19%). Falli: Vasto 17, Sulmona 18. Cinque falli: Palombizio. Espulso Basilico al 31'.

Dopo quattro trasferte, la Fox torna fra le mura amiche e a farne le spese è la Polisportiva Sulmona, che si trova a dover affrontare Mimmo Trivelli con una delle formazioni meglio attrezzate. Recuperato Di Pol dopo l'infortunio di Pineto, disponibile Di Rosso, Mariani in pieno recupero di forma e schemi, De Felice e Desiati che sono una garanzia, per N. De Grandis la gara si chiude con largo anticipo.

Per le statistiche, sono degli ospiti i primi due punti della gara con due tiri dalla linea della carità di Palombizio che realizza due su due, ma, a seguire, c'è un parziale di 11 a zero che non lascia molto spazio a Graziani e soci, che vedono i padroni di casa allontanarsi con passi da gigante: i 13 punti (26-13) fine primo quarto diventano 19 (32-13) con due triple di Desiati alla ripresa. L'andamento non cambia e il divario sale a +26 al 28' (60-34), a +31 al 34' (80-49), con il massimo vantaggio Fox a tre minuti dalla fine: +40 (94-54).

Di rilievo la prestazione dei "senatori", con Desiati top scorer con 27 punti e Di Rosso con 20, seguiti dai giovani sui quali punta tutto il sodalizio bianco-rosso: Tucci in campo per 20 minuti fa registrare a referto 10 punti, Ierbs con i suoi 13 minuti realizza tre su tre dalla lunga distanza con 13 punti in totale. Unico neo di una gara senza storia dal primo all'ultimo minuto è rappresentato dal troppo vigore sportivo che gli ospiti provano a mettere in campo e a farne le spese è Basilico che, stuzzicato a dovere, si fa beccare dagli arbitri in un fallo di reazione che gli costa l'uscita anzi tempo dal campo di gioco, l'espulsione avviene al 31' con il risultato già ampiamente a favore dei locali (70-44).

Con altri due punti in classifica, la Fox mantiene ben salda la posizione in zona playoff e si prepara ad altre due trasferte: la prima ad Isernia contro l'A.S. Il Globo (sabato 6 ore 18), nuova arrivata fra le molisane e con 8 punti in classifica, la seconda con l'Airino Termoli che cerca di tirarsi fuori dalle scomode posizioni di fondo classifica anche con due punti recuperati a spese proprio della Polisportiva Sulmona. Prima della pausa natalizia, al palasport arriverà la PGS Intrepida Ortona per poi aprire l'anno nuovo con la trasferta a L'Aquila contro la formazione che, vinte tutte la gare della scorsa regular season, sta praticamente cercando di imitarsi vincendo in lungo ed in largo senza conoscere avversario di sorta.

Francesco Tomassoni

PROGETTO AUTO ROSETO - TASSO & CANDEL. TERMOLI 69-73   (16-15, 30-39, 49-56)

 Arbitri: Di Giambattista e Pantera (Pescara)

 Note: Tiri liberi: Roseto 23/42 (55%), Tasso & Candeloro 24/38 (63%). Cinque falli: De Santis, Di Cristofaro, Meggiolaro, Fiorilli, Guiardascione, Cicculli.

La Tasso & Candeloro Termoli si avvicina ai quartieri alti della classifica. La squadra di Massimo Pezzella, ha espugnato nell'anticipo del sabato, il parquet della Virtus Roseto. Una gara emozionante ed equilibrata fino alla fine, con gli ospiti bravi a mantenere la calma e la tranquillità nei momenti topici del match. Un successo che vale doppio se si considera che gli adriatici hanno affrontato la trasferta abruzzese non al completo. Assente Raffaele Di Cesare e con Mario Di Cristofaro a mezzo servizio, i molisani hanno sfruttato la grande forza del gruppo e la prova superlativa del capitano Manrico Pitardi, ottimo in difesa e bravo anche in fase d'impostazione. Un'affermazione che lascia sicuramente ben sperare per il futuro. Quella che inizia oggi è una settimana fondamentale che conduce al big-match di domenica prossima: a Termoli arriva il Pineto e i ragazzi di Pezzella hanno tutte le carte in regola per avvicinarsi ulteriormente ai quartieri nobili della graduatoria.

Stefano Saliola - da Nuovo Molise

AIRINO TERMOLI - DTS ROSETO 68-86   (19-26, 30-40, 49-61)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: Cinque falli: Di Lambo, Barone.

Seconda sconfitta consecutiva per l’Airino che in casa cede la posta in palio ad un Basket Ball Roseto in palla che ha nel sempre verde Misticoni l’uomo guida e miglior marcatore dell’incontro. I gialloblu venivano dal deludente incontro di Pescara dove hanno lasciato punti e orgoglio. Gli abruzzesi si sono presentati a Termoli forti della bellisima vittoria allo scadere nel derby cittadino che li ha portati a ridosso del gruppo delle migliori in classifica.

Partita combattuta e vibrante con gli ospiti sempre in difesa individuale e alla ricerca sfrenata del gioco in transizione. Oltre alle assenze per infortuni, vedi Volpe e Clemente, tra le fila dell’Airino si registrava anche l’assenza dell’ala Ciancia per influenza e tra i dieci esordiva il giovane Pignoli, classe '88. La partita è stata caratterizza da mini break, dovuti ad una maggiore percentuale di realizzazione dall’arco dei 6,25, che portavano nel finale del primo quarto gli abruzzesi ad un mini vantaggio di 7 punti. Stessa musica nel secondo quarto, quando Misticoni toglieva le castagne dal fuoco a coach Salvemini inventantando due tiracci con piedi a terrra che tenevano a distanza i termolesi, con un De Curtis sugli scudi a suonare sempre la carica. Con il distacco che si allungava a meno 16 l’Airino cambiava le carte in tavola alzando il quintetto, spostando De Cinque in posizione di guardia e passando ad una difesa mista che permetteva di conquistare palloni e fiducia per chiudere 30-40 all’intervallo.

Terzo quarto con l’Airino sempre in fase di rimonta che passa dai meno quattro ai meno dodici di metà tempo ma con la voglia e la fiducia di un possibile aggancio, quando le guardie Di Lembo e De Cinque inquadrano il canestro riportano sempre in linea di galleggiamento la propria squadra. Il registro non cambia nel quarto ed ultimo periodo di gioco, dove per la prima metà sono i locali che si avvicinano, grazie a buone percentuali al tiro ed alla difesa. Misticoni e compagni riescono ad attacarla non sempre bene e solo due bombe al settimo di Di Pietro creano l’ultimo solco incolmabile con i minuti a disposizione.

"L’unica cosa certa - ha dichiarato Salvatore Coppola a fine gara - è che la reazione ci sia stata, l’orgoglio è sempre più vivo e la voglia e le motivazioni non sono spente, manca il risultato e la difficile trasferta di domenica prossima a Pescara contro l’Antoniana ci dirà la verità sullo spessore del nostro carattere che è l’elemento determinante per una squadra come noi che vuole salvarsi".

da www.airino.it

Una sconfitta casalinga ripagata dai due punti a tavolino ottenuti contro il Sulmona. Il fine settimana è stato insomma foriero di buone nuove per l'Airino Termoli grazie al giudice sportivo che d'ufficio (dopo che il ricorso presentato dalla dirigenza termolese non era stato accolto) ha omologato lo 0-20 nell'incontro con gli abruzzesi dello scorso 9 novembre, dando all'Airino due punti in classifica ed una buona iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione.

Al Palasabetta, invece, domenica sera a vincere è stata la Dts Roseto, che ha approfittato del solito calo fisico dei termolesi nel finale di gara. Assenti Volpe, Ballone e, all'ultimo momento, anche Ciancia per attacco influenzale, l'Airino ha fatto di necessità virtù, dando battaglia agli abruzzesi e restando in partita fino al terzo quarto. Termolesi sempre sotto, ma capaci di ricucire i break del quintetto di Salvemini e bravi a portarsi anche a -4 prima dell'atteso crollo finale che ha permesso a Misticoni e compagni di allungare il passo e chiudere con un +18 che non rende merito alla generosità del quintetto di Salvatore Coppola.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

BLS CITRA LANCIANO - P.G.S. INTREPIDA ORTONA 82-67   (21-10, 45-34, 65-60)

 Arbitri: Faustoferri (Bojano) e Falcione (Campobasso)

 Note: Cinque falli: Carlini, Pasquini, A. Scavoncelli. Espulso Baldaccini.

CITTÀ DI VENAFRO - A.S. IL GLOBO ISERNIA 96-92   (24-28, 56-51, 77-71)

 Arbitri: Marrama e Cappelletti (Chieti)

 Note: 

Terza vittoria in campionato per la Città di Venafro nel derby della provincia di Isernia contro Il Globo, in un palazzetto che ha registrato il tutto esaurito per l'evento. I padroni di casa (assenti Mallamace e Palazzo) iniziano schierando tre piccoli nel tentativo di spiazzare i lunghi avversari, ma gli ospiti iniziano molto bene soprattutto con gli scarichi di Mastroianni verso Glouchkov, il Venafro riesce a stare comunque al passo e chiude il primo quarto sul -4 (24-28). Nel secondo quarto iniziano a farsi sentire Greco e Falanga, i giocatori di coach Mascio cercano di più la penetrazione, caricando di falli gli ospiti che incominciano ad innervosirsi, chiude il primo tempo una bomba di Greco allo scadere (56-51).

Nel terzo quarto apre le danze ancora Mario Greco con quattro bombe di fila, in difesa si fanno sentire Fabrizio Durante e Falanga che non concedono spazi, su Mastroianni c'è il bravissimo Alifuoco che letteralmente toglie il respiro al temuto avversario facendo innervosire tutta la squadra (due tecnici a Glouchkov e uno alla panchina per proteste), ma nonostante ciò Il Globo è solo sotto di sei lunghezze (77-71). Nell'ultimo quarto il Venafro prende le distanze (+10 massimo vantaggio) ma Borisov non demorde e infila tre bombe di seguito (88-84). I padroni di casa sono freddissimi dalla lunetta fino al 94-92 palla in mano, quando un tiro affrettato fa guadagnare il possesso all'Isernia che però non sfrutta l'occasione perdendo palla e mandando in lunetta Nicandro Mascio, che chiude il match sul 96-92.

Manuel Iannone

MONACELLI T. DE´ PASSERI - G.S. ANTONIANA PESCARA 82-66   (17-24, 27-38, 58-45)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Giampietro (Chieti)

 Note: 

Il Monacelli Arredamenti Torre resta in testa alla classifica vincendo contro un'ostica Antoniana, pur non avendo saputo imporre il proprio dominio per tutti i quaranta minuti. La rapidità degli ospiti ha spiazzato la squadra di casa per i primi due quarti, mettendo in seria difficoltà sia gli schemi difensivi sia le azioni di attacco dei torresi. Alla fine però l'esperienza e la superiorità tecnica ha avuto la meglio e gli uomini di Pizzirani hanno portato a casa la nona vittoria consecutiva che li mantiene in vetta alla classifica appaiati a Pineto e L'Aquila.

La cronaca del primo quarto vede per i primi sei minuti una perfetta parità tra le due squadre con molti errori da entrambe le parti e con l'Antoniana che dimostra sin dalle prime fasi di voler impostare la partita sulla velocità. Al settimo si ha il primo vantaggio degli ospiti che si amplia fino a raggiungere i sette punti al termine del periodo (17-24). Nel secondo periodo il Torre continua a soffrire la pressione difensiva degli ospiti e addirittura finirà il tempo realizzando la miseria di 10 punti. Intanto l'Antoniana approfitta della confusione avversaria per allargare sempre di più il vantaggio per merito soprattutto dei tiri dalla distanza di Santilli e D' Incecco e del lavoro sotto i tabelloni di Ricotta (chiuderà la partita con 22 punti realizzati), che mette in difficoltà i lunghi torresi, costringendo Van Elswyk a commettere da subito tre falli. Tra i locali, l' unico che cerca di reagire è Patricelli che in questa fase riesce a bucare, con alcune penetrazioni, la difesa ben organizzata da coach Pace. Il secondo periodo si chiude sul 27-38.

Analogamente a quanto accaduto la settimana scorsa con l' Intrepida Ortona, l'intervallo "trasforma" i giocatori torresi. Non sappiamo cosa dica in questi casi coach Pizzirani negli spogliatoi, però l' effetto è sicuramente positivo: i locali tornano in campo con una carica che sorprende avversari e pubblico. M. Brandimarte e Patricelli sono i primi a colpire con due "bombe" nel giro di un minuto, ma è tutta la squadra che comincia a funzionare come dovrebbe: una difesa attenta, capace con Picciani di recuperare diversi palloni, impedisce agli avversari di concludere i propri schemi offensivi (nel terzo periodo l'Antoniana segnerà solo 7 punti). In attacco invece il Monacelli sfrutta tutte le sue armi realizzando tiri dalla distanza con Patricelli e G. Brandimarte, contropiedi e penetrazioni con M. Brandimarte (25 punti alla fine) e con giochi da sotto il canestro con Van Elswyk. Proprio da lui viene però l' unico neo di questo periodo: il pivot raggiunge quota cinque falli ed è costretto a sedersi in panchina. Ma ormai la partita ha preso la sua piega definitiva e anche senza l'olandese la squadra rossoblu riesce ad incrementare il vantaggio, con il punteggio che si attesterà alla fine del terzo quarto sul 58-45.

La rimonta torrese infastidisce gli ospiti e si hanno anche alcuni momenti di nervosismo; proprio allo scadere del periodo, l'ex Febo, autore di una prestazione incolore, spintona un suo ex compagno di squadra rimediando un tecnico e una bordata di fischi dai suoi ex sostenitori. Nel periodo conclusivo il Monacelli Torre si limita a controllare il vantaggio e a rintuzzare gli attacchi avversari. Da sottolineare la continuità realizzativa di Patricelli, senz'altro migliore in campo, che toglie le ultime speranze agli ospiti mettendo a segno altre due "bombe" (alla fine avrà un personale di 25 punti e un 4 su 7 da 3). Il risultato finale 82-66 permette così al Monacelli di rimanere agganciata alle altre capolista, anch'esse vincenti.

L'Antoniana Pescara esce a testa alta dal palazzetto di Torre de' Passeri avendo dominato per i primi due quarti e confermando la sua ottima impostazione tattica. Per quanto riguarda il Monacelli Arredamenti Torre Spes, ancora una volta una prestazione dai due volti; se riuscirà a mostrarsi più costante nel rendimento, la squadra di Pizzirani avrà tutte le carte in regola per affrontare i prossimi scontri diretti a partire da domenica prossima, quando sarà ospitato dalla Pallacanestro Chieti.

Elisabetta My