SEPINIA CAMPOBASSO - PROGETTO AUTO ROSETO 79-54   (19-19, 37-25, 53-43)

 Arbitri: Matarese e Maffei (Napoli)

 Note: Spettatori 200 circa. Tiri da due: Sepinia 28/53 (53%), Roseto 6/34 (18%). Tiri da tre: Sepinia 5/15 (33%), Roseto 10/25 (40%). Tiri liberi: Sepinia 8/12 (67%), Roseto 12/21 (57%). Rimbalzi: Sepinia 42 (Siervo 13), Roseto 21 (Chiappini 7). Cinque falli: N. Pilla, Siervo. Fallo tecnico a N. Pilla al 9'.

     Torna al successo la Sepinia Campobasso, che batte una Virtus Roseto che gioca bene nel primo periodo, mette una lunga serie di triple nel terzo ma “toppa” clamorosamente il secondo e il quarto, arenandosi sulla difesa a zona dei campobassani e cedendo nettamente alla maggiore caratura tecnica e voglia di vincere della squadra del neo coach Fabio Ladomorzi.
     Assenti Giuseppe Pilla per squalifica ed Antonelli per un’influenza, la Sepinia parte 4-0 ma poi si ferma in attacco, adeguandosi alle percentuali davvero brutte della Virtus Roseto. A 4’30” dalla prima sirena il punteggio è appena 6-6, con gli abruzzesi che cominciano pian piano a venire fuori, guidati dai tiri da tre di Candelori e dalle buone giocate sotto le plance di Cistola. Dall’altra parte, Siervo fa la voce grossa a rimbalzo, Nicola Pilla tira con percentuali non buone e sul finire della frazione viene fuori Chahab, che firma i punti del riaggancio agli avversari e della parità al decimo minuto.
     Secondo quarto da incubo per gli ospiti. Già negli ultimi minuti del primo la Sepinia era passata a zona, e Ladomorzi propone la stessa difesa anche al rientro dopo la mini pausa, con Roseto che si ferma del tutto, non mettendo a segno punti per ben 7’10”. Il risultato è il parziale di 14-0 con il quale la Sepinia si trova 33-19 e prende il primo consistente vantaggio del match.
     Nel terzo periodo, la Virtus Roseto attua la box and one su Matias Chahab, a metà gara già a quota 16, e si affida in attacco al tiro dalla lunga distanza. Gli ospiti mettono ben sei triple su otto tentativi e si mantengono a galla nonostante le buone giocate dello stesso Chahab, che, vistosi braccato, comincia a scaricare per i compagni: il bersaglio più “gettonato” è N. Pilla, che ne mette 10 dal ventesimo al trentesimo e respinge i tentativi di rimonta degli avversari, consentendo alla sua squadra di tenere dieci punti di margine alla terza sirena.
     La gara finisce qui, con le polveri degli ospiti che si bagnano di nuovo nella quarta frazione e la difesa a zona dei campobassani ancora a farla da padrone. In più, sale in cattedra Chahab, che, incurante della box and one, ne mette ben 16, anche con numeri di alta scuola, come quando manda al bar il suo difensore con una serie di palleggi tra le gambe e spara da tre punti lasciando di stucco gli avversari al “frusciare del cotone”. Il margine per la Sepinia arriva anche a quota 27 e la partita procede senza ulteriori sussulti fino alla sirena finale.
     Una buona Sepinia, che ora è vicinissima alla conquista matematica del quarto posto ed ha in Matias Chahab il suo uomo migliore. Il lavoro di coach Ladomorzi è appena cominciato e consisterà soprattutto, come ha dichiarato lo stesso allenatore, nel restituire fiducia alla squadra in vista dei playoff. Tutto è ancora possibile, la Sepinia non è affatto rassegnata.

Vittorio Salvatorelli

MIVV SET DESIGN ALBA A. - CITTÀ DI VENAFRO 95-71   (19-15, 39-35, 69-51)

 Arbitri: Marchegiani (Pescara) e Mastrippolito (Chieti)

 Note: Cinque falli: Falanga.

     Passano a tre le sconfitte consecutive per la Città di Venafro, vittima questa volta della seconda in classifica Alba Adriatica, squadra determinata alla promozione in C1. Nonostante le assenze di Valvona (fuori per tutta la stagione) e Nicandro Mascio il Venafro affronta molto bene la squadra di Di Francesco che ha trovato la vittoria nel terzo quarto in una partita molto fisica ed entusiasmante.
     I primi due quarti sono abbastanza equilibrati, con gli abruzzesi che non riescono a prendere il largo su un Venafro molto determinato a dare tutto prima di essere colpito da Musini e compagni. A cinque minuti dalla fine del terzo quarto Alifuoco segna la tripla del pareggio (44-44) ma da lì in poi è buio per gli ospiti, messi in difficoltà dalla zona di Alba, galvanizzata da un Musini straordinario (35 punti) che segna da tutte le posizioni. Il Venafro, invece, spreca tiri liberi e conclusioni di ogni tipo, facendosi dare un break dai padroni di casa che devono soltanto amministrare il punteggio nell'ultimo quarto.
     Ora la classifica vede il Venafro all'ottavo posto con ventidue punti, due dietro al Basket Ball Roseto sconfitto in casa dalla Virtus Termoli che ora ha 26 punti. Nel calendario del Venafro sono rimaste Virtus Roseto e Sulmona in trasferta e lo scontro diretto in casa con il Pescara, ormai a 30 punti e quindi irraggiungibile dai venafrani.

Brunomaria Cosenza - da Nuovo Molise

L´AQUILA BASKET - BLS CITRA LANCIANO 100-37   (32-7, 58-18, 78-23)

 Arbitri: Russo (Venafro) e Faustoferri (Bojano)

 Note: 

G.S. ANTONIANA PESCARA - K/COMUNICAZIONE TERMOLI 119-55   (37-15, 66-29, 95-43)

 Arbitri: Giampietro (Chieti) e D'Arielli (Francavilla - PE)

 Note: 

     Comincia male, finisce peggio. L'Antoniana Pescara infligge un pesante 119-55 alla K/Comunicazione, già toccata dai soliti guai fisici e arrivata al Palaelettra solo con 15' di anticipo dal fischio d'inizio, causa traffico. Poche le note liete di un pomeriggio comunque da dimenticare in fretta, dove gli abruzzesi hanno indirizzato subito la gara a piacimento, facendo valere stazza fisica e condizione atletica, e chiudendo la gara già nel secondo quarto con Ferrante e Borgia trascinatori del quintetto di Di Tommaso.
     Non cambia la classifica, con i termolesi ancora in vantaggio sulla Pallacanestro L'Aquila, sconfitta in casa dalla Fox Vasto, e quindi in vantaggio per un posto valido per i playout. "E' l'unica notizia buona del fine settimana - ci ha detto un sereno Pino Di Lembo, coach della K/Comunicazione - poco da dire per la partita, condotta sempre dall'Antoniana, forte in tutti i reparti, ma questo certo non lo scopro io. Proviamo a recuperare i due infortunati nel breve periodo (Pellegrino e Clemente, anche ieri assenti, ndr) e ci giochiamo le nostre chances nel derby di domenica con la Sepinia e nei successivi scontri diretti".

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - FOX PETROLI VASTO 47-80   (9-20, 26-44, 33-61)

 Arbitri: Marchegiani (Pescara) e D'Arielli (Francavilla - CH)

 Note: 

     Pronostico chiuso per i padroni di casa che, come dimostra la classifica (ultimo posto con soli 2 punti), vedeva gli ospiti impegnati in una trasferta priva di qualsiasi preoccupazione vista la diversa caratura delle due formazioni in campo. I parziali, il risultato finale con un divario di 33 punti e l’andamento fin dai primi minuti hanno seguito un copione già scritto: mini break fra il 15’ ed il 17’: 12-0 per la Fox a +15 (38-23), al 23’ la squadra di casa esce definitivamente di scena e fa registrare un 25-3 che al 36’ vede gli ospiti a +39 (72-33).
     Per la fox il prossimo impegno darà la giusta misura di quello che sarà il proseguo: al palasport arriva l’Alba Adriatica (domenica 30 ore 18.30) con il +15 della gara di andata ed il secondo posto in classifica da conservare. Assente Saverio Celenza, che segue con trepidazione dagli spalti i compagni in campo, coach Trivelli punta sul completo inserimento di Enrico Di Pol e sul nucleo storico che è sempre stato ai vertici in un campionato forse un po’ sbilanciato per via dei valori in campo che vedono le prime otto proiettate in zona play off già alla fine del turno di andata e le prime quattro sicuramente ad un livello di eccellenza che le vedrà protagoniste nella lotta per l’unica promozione disponibile. L’aquila basket, ancora imbattuta, e l’Antoniana Pescara, outsider, potranno essere contemporaneamente una delusione la prima, se non vince questo campionato, ed una sospresa la seconda, se riuscirà a conquistarsi un posto in semifinale.

a cura della redazione di www.vastobasket.bbk.org

     Improponibile si prospettava alla vigilia la sfida alla Fox Petroli Vasto, terza in graduatoria, per la G.S. Pallacanestro L'Aquila, e il campo ha confermato quanto facilmente pronosticato, ma i 33 punti finali di scarto possono comunque starci per i ragazzi dei coach Panella, che non potevano certo sperare in questo match per raggiungere quota 4 punti in classifica, ossia quelli della K/Comunicazione Termoli.
     La gara, giocata davanti ad un pubblico più numeroso (e più rumoroso, grazie ai tifosi giessini più accesi) del solito, era per la verità iniziata in modo abbastanza equilibrato,con la G.S. in grado di tenere botta ai pronti tentativi ospiti di allungo, principalmente grazie alla capacità di tenere bassi il ritmo di gioco, impedendo così ai vastesi di esprimere al meglio la propria superiorità tecnica: si andava così avanti punto a punto fino al 9-12 nel corso del settimo minuto di gioco, quando il Vasto riusciva a dare il turbo alle proprie azioni e in poco più di 2' metteva in cascina un parziale di 8-0 che disorientava del tutto i ragazzi di casa, entrati in una delle loro solite fasi di black-out, e permetteva agli ospiti di chiudere già sul +11 (9-20) i 10' iniziali del match.
     Alla ripresa delle ostilità si riassisteva ad un gioco dal ritmo non esaltante, da ambo le parti, con la G.S. che metteva in evidenza grosse difficoltà al tiro soprattutto sotto canestro; ma dopo questa primissima fase del quarto era la stessa G.S. a imprimere una nuova accelerazione alla gara, e lo faceva con una serie di azioni fluide che, anche grazie alle due triple consecutive di Parapani (attualmente il giocatore più in forma dei suoi), le consentivano di arrivare agilmente al -2 (20-22) a circa 6'30" dal riposo di metà gara. Ma quando sugli spalti si iniziava a pregustare il riaggancio, una fase di incredibile deconcentrazione, cosa non concedibile a chi ti è superiore tecnicamente, ridava immediatamente un margine di assoluta sicurezza agli ospiti, in grado, grazie ad un'ampia possibilità di penetrazione lasciata loro dalla difesa di casa e ancor più ad un'altissima precisione nel tiro da tre, di scavare un solco, che si sarebbe in seguito solo allargato, tra loro stessi e gli aquilani (23-38 a 3'07" dalla sirena, 26-44 al suono della stessa), con un eloquentissimo parziale di 6-22 favorito dall'impressionante numero di errori al tiro dei celeste-bianchi di casa, in scarsissima vena anche in fase-rimbalzi (principalmente offensivi).
     Ogni residua speranza di rimonta svaniva poi ben presto, al ritorno in campo dagli spogliatoi: dopo 3' circa di equilibrio, con la G.S. a tentare di recuperare qualcosina, arrivando a quota 33 punti, e gli ospiti a controllare senza troppi affanni, la squadra di casa si eclissava del tutto dal match, più che a livello di gioco (pure negativamente caratterizzato dall'incapacità cronica di far girare con rapidità palla) proprio a livello di punti: vuoi per errori al tiro, vuoi per una grossa dote di sfortuna in alcuni degli stessi, la G.S. non riusciva a segnare più un solo punto, rimanendo a quota 33, con gli ospiti in grado, all'opposto, di continuare a realizzare da ogni posizione grazie soprattutto alla piena libertà al tiro derivante dalla logica fine, da parte dei demoralizzati ragazzi di casa, di ogni marcatura degna di tal nome, con il risultato che alla sirena registrava un -28 per gli aquilani (33-61).
     Solo per dovere di firma si scendeva in campo negli ultimi 10', che vedevano la squadra di casa riuscire a sbloccarsi da quota 33 punti solo verso il terzo minuto del periodo; l'atmosfera si surriscaldava poi sugli spalti verso metà quarto, quando un giocatore del Vasto dava quasi il la allo scoppio di una rissa in campo, rischio a stento sedato dai due arbitri (parsi non sempre lucidi nelle loro decisioni), per poi continuare nelle provocazioni coi compagni in panchina, venendo così giustamente beccato dagli spalti e provocando indirettamente una risposta d'orgoglio della squadra aquilana, che chiudeva in modo equilibrato (14-19) il quarto arginando così il passivo (avvicinatosi all'inizio del quarto anche al -40) a 33 punti (risultato finale 47-80).
     Sconfitta dunque assolutamente preventivabile per la G.S. Pallacanestro L'Aquila, che dovrà ora tirare fuori il meglio di sè in occasione delle ultime due trasferte, decisive, della fase regolare, a partire dalla prossima sfida contro il Lanciano, terzultimo in classifica ed in grossissima difficoltà ultimamente (50 punti presi dall'Alba Adriatica e 63 da L'Aquila Basket possono pesare eccome sul morale frentano), gara per la quale dovrebbero essere a disposizione dei coach Panella tutti i ragazzi (compreso Fabio Panella, rientrato proprio contro Vasto) ad eccezione dell'infortunato Caringi; dal suo canto, agevole vittoria per la Fox Petroli Vasto, oramai praticamente sicura del terzo posto in graduatoria e in attesa di tentare l'assalto in casa alla MIVV Set Design Alba Adriatica in quello che sarà il big match d'altissima classifica della prossima giornata.

Luca Frontera

G.S. AUDAX CHIETI SCALO - POLISPORTIVA SULMONA 79-75   (20-18, 38-41, 58-60)

 Arbitri: Moro e Stanchieri (Teramo)

 Note: 

BASKET BALL ROSETO - POLLICE MARE TERMOLI 81-83   (18-19, 36-41, 46-55, 74-74)

 Arbitri: Pappalardo (Pescara) e Cappelletti (Chieti)

 Note: 

     Se lo aggiudica la Pollice Mare l'incontro più importante della ventitreesima giornata, al termine di una gara diligente e ben giocata degli uomini di coach Pezzella. L'importanza della partita era data dal fatto che entrambe le squadre erano appaiate a quota 24 in classifica e per il vincitore ci sarebbe stata la sesta piazza solitaria.
     Avvio di gara a ritmi elevati, la Pollice Mare con Paolini in regia controbatteva colpo su colpo al micidiale Vulekovic il quale nel solo primo quarto era autore di 10 punti. Prima frazione abbastanza equilibrata, si chiudeva con un misero +1 frutto anche di buone giocate da parte di Lombardi sia in difesa (ottimo su Di Pietro) ed anche in attacco (dove metteva a segno anche una tripla).
     Nel secondo quarto le cose cambiavano, la Pollice Mare accelerava e Roseto faceva fatica a tenere testa agli avversari. Meggiolaro scappava in contropiede e con Aceto ottimo sotto canestro per i termolesi il vantaggio accumulato toccava anche le 10 lunghezze. Da parte locale da registrare le buone giocate di Misticoni, il quale non veniva ben coadiuvato dai compagni, il giovane Vulekovic abbassava le percentuali al tiro e con De Patre in giornata negativa, si andava all'intervallo con un vantaggio di 5 lunghezze grazie ad una tripla di Misticoni sulla sirena (36-41).
      Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambiava: era la Pollice Mare che dettava i tempi e per Roseto era notte fonda. Paolini distribuiva palloni in attacco, Pitardi conteneva al meglio Vulekovic e il vantaggio incrementava. Ultima frazione caratterizzata dal rientro in partita del Roseto, il quale non si dava per vinto e rimontava 10 punti ai termolesi grazie a 3 triple di Misticoni, con i ragazzi di Pezzella che perdevano lucidità in attacco. A 11" dal termine si registrava il primo vantaggio ospite (74-73) con l'ultima palla in mano ai termolesi. Azione insistita e fallo a 5" dal termine su Meggiolaro, il quale faceva 1/2 dalla lunetta e mandava tutto all"overtime.
     Il supplementare vedeva due squadre molto stanche dopo una gara intensa. Pollice Mare e Roseto si davano battaglia fino a quando il tabellone elettronico a 20" dal termine segnava la perfetta parità a quota 81; andando in contropiede la Pollice Mare beccava il jolly di Pitardi il quale dall'angolo metteva il tiro del +2 finale sulla sirena. Partita bellissima giocata da due squadre in gran forma, la Pollice Mare come dicevamo prima ha agguantato la sesta posizione in classifica ed ora spera anche nel quinto posto, visto che al Palamucchietti sabato arriverà il Pescara che attualmente occupa la quinta posizione con un vantaggio di 4 lunghezze proprio sui termolesi.

AP - da Nuovo Molise