FOX PETROLI VASTO - PROGETTO AUTO ROSETO 94-67   (23-6, 45-24, 62-46)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Russo (Venafro)

 Note: Tiri liberi: Vasto 11/18 (61%), Roseto 18/28 (64%). Tiri da Tre: Vasto 13/27 (48%), Roseto 2/13 (15%).

nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;Torna a mettere in cascina i due punti la Fox Vasto che sabato sera, tra le mura amiche, mette ko la derelitta Virtus Roseto con un passivo di 27 punti. Tra le fila vastesi assente il solo Celenza (influenzato). Gara priva di emozioni, troppo ampio il divario tecnico fra le due compagini.
nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;Il primo quarto termina 23 a 6 e già al termine di questa frazione si capisce quale sarà l'andamento della gara. E poi... con un Desiati che realizza il 90% dei tentativi dalla distanza e con un certo Enrico Di Pol sotto la plance, coach Trivelli non può far altro che fare sonni tranquilli. La gara insomma, si archivia definitivamente alla terza ripresa quando i vastesi allungano ulteriormente dando la possibilità di far spazio alle seconde linee. Al suono della sirena il tabellone segnava 94 a 67 per i locali.
nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;nbsp;Buone le prestazioni di Desiati e Di Pol, niente male neanche Di Rosso e De Felice. Domenica la seconda di ritorno: la Fox Vasto renderà visita alla prima della classe. Sicuramente non è facile come gara, Nakopoulos e soci venderanno cara la pelle ma siamo sicuri che la compagine biancorossa non si piegherà molto facilmente.

a cura della redazione di www.vastobasket.bbk.org

CITTÀ DI VENAFRO - SEPINIA CAMPOBASSO 79-78   (19-14, 35-30, 56-51)

 Arbitri: Daminato (Torre de' Passeri) e Tarquinio (Pescasseroli)

 Note: Tiri liberi: Venafro 22/36 (61%), Sepinia 21/36 (58%). Cinque falli: Durante, N. Pilla, G. Pilla, Chahab, Siervo. Falli tecnici a G. Pilla, N. Mascio, Durante e alla panchina della Città di Venafro.

     Importantissima vittoria della Città di Venafro nel derby contro la Sepinia Campobasso in quello che può considerarsi a pieno titolo un remake della memorabile sfida della scorsa stagione. Occhi puntati da una parte sull'argentino Matias Chahab e dall'altra su Fabrizio Durante e Rosario Falanga, assenti nella partita d'andata.
     Apre le danze Mallamace con una tripla (5-4) mentre gli avversari impongono un ritmo alto alla partita nonostante le basse percentuali dall'una e dall'altra parte. A spezzettare il gioco ed a pagarne le conseguenze è il Venafro, che vede Durante e Valvona sedersi in panchina gravati prematuramente di 3 falli. Nel secondo quarto il risultato è fissato in parità da una tripla di N. Pilla (19-19), ma i padroni di casa difendono con i denti e limitano la strapotenza ospite a rimbalzo. Ne approfitta Durante per propiziare un parziale di 9 a 0. Se Chahab fatica maledettamente ad entrare in partita, Greco non concede sconti e lancia i suoi sul +12 (massimo vantaggio dell'incontro). A riaccorciare le distanze ci pensa G. Pilla con una bomba (34-25), ma ci pensa soprattutto la difesa allungata degli ospiti che frutta 4 recuperi ed un distacco contenuto (35-31) alla sirena.
     Nel terzo quarto la potenziale svolta: Fabrizio Durante deve lasciare il campo dopo aver commesso il quarto fallo ed il conseguente tecnico per proteste. L'Olimpia ne approfitta per rientrare a pieno titolo in corsa ed aggancia sul 43 pari con Chahab. Parità effimera, perché dall'altra parte si sveglia Mascio che affonda due colpi dai 6,25m. Ultimo quarto intensissimo ed indimenticabile con Greco che realizza tre bombe (65-55) senza scardinare la resistenza degli ospiti che non danno alcun segno di cedimento. Chahab alza le percentuali e la Sepinia in un amen si porta a meno uno (67-66). Continua il valzer Mascio (70-66), risponde per le rime G. Pilla (70-71), che riporta il Campobasso sul +1. Mascio non ci sta e ne segna un'altra (75-74), con Chahab e P. Pilla che escono dal campo per limite di falli. Mallamace trasforma i liberi (77-74) ma la difesa degli ospiti è micidiale e dopo un recupero con tecnico alla panchina locale, Siervo va in lunetta per chiudere il conto con tre liberi. Tra la disperazione dei suoi li fallisce incredibilmente uno dopo l'altro. Non contento di ciò, vanifica il nuovo vantaggio siglato da Antonelli (77-78) commettendo fallo nella metà campo avversaria su Mallamace. La mano dell'ex Ragusa non trema e stavolta con 5" da giocare G. Pilla non trova lo spunto decisivo tra il tripudio dei locali e le proteste degli ospiti per un fallo non fischiato sulla sirena.

Manuel Iannone - da Nuovo Molise

POLLICE MARE TERMOLI - BLS CITRA LANCIANO 88-66   (18-6, 42-24, 65-40)

 Arbitri: Lepore (Pescara) e Cappelletti (Chieti)

 Note: 

     Vince e convince la Pollice Mare Termoli, che grazie al successo rimediato sabato contro un modesto Lanciano si candida pienamente per un posto nei playoff. Partita mai in discussione, condotta dal primo all'ultimo minuto di gioco da parte di Pitardi e compagni.
     Si parte subito con un parziale di 10 a 0 per i locali, i quali grazie alla vena realizzativa di Meggiolaro chiudono il primo quarto avanti di 12 lunghezze. Secondo quarto simile al primo, con il Lanciano che trova difficilmente la via del canestro e con la Pollice Mare che la fa da padrona soprattutto con il veterano Pitardi. Il primo tempo si chiude con un +18. Al rientro in campo, il Lanciano prova a tornare in partita, ma è solo un fuoco di paglia spento prontamente da Aceto e Paolini. Nel terzo quarto si registra anche un +30 da parte locale. Nell'ultimo quarto si dà spazio ai giovani, con la partita chiusa in partenza, i rimanenti 10 minuti vedono in campo le seconde linee che non sfigurano affatto. La partita si chiude sul punteggio di 88-66 per la Pollice Mare, assolutamente meritato.
     Grazie soprattutto al rientro di Aceto e ai 63 punti messi a segno da parte di Meggiolaro e Pitardi forse quella di sabato è la partita più bella della stagione. Ora i termolesi viaggeranno alla volta di Campobasso con il morale alle stelle per un derby da sempre sentito. Per domenica sono attesi finalmente i recuperi di Milici e Biasone.

AP - da Nuovo Molise

G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA - L´AQUILA BASKET 65-76   (18-19, 31-35, 48-55)

 Arbitri: Cardilli e Foresti (L'Aquila)

 Note: Spettatori 150 circa, quasi equamente ripartiti.

     La piccola G.S. Pallacanestro L'Aquila, in una partita vietata ai deboli di cuore, va clamorosamente vicina al colpaccio contro gli ancora imbattuti "cugini" de L'Aquila Basket, che riescono a passare solo negli ultimi minuti al "PalaAlighieri", sfruttando l'indiscutibile maggiore esperienza e freddezza mentale, dopo un incontro giocato molto al di sotto degli standards soliti dalla compagine bianco-blu di coach Mattarollo.
     Davanti a più di 150 spettatori, a sorpresa equamente (o quasi) ripartiti, andava in scena uno storico derby di C/2, come da pronostico molto sentito non solo sugli spalti. Il match pareva iniziare come ci si aspettava, con un pronto 0-5 della capolista che provava a incanalare subito nei suoi binari l'incontro, ma l'altrettanto pronta risposta dei ragazzi di casa (4-5) faceva da anticipazione a quello che sarebbe stato il canovaccio della partita. Nel corso del primo quarto L'Aquila Basket provava più volte l'allungo, ma non riusciva mai ad andare oltre il +4, causa anche un insolitamente alto numero di errori al tiro, e così la G.S. restava incollata agli ospiti fino a chiudere sul 18-19 alla prima sirena. Molto simile il racconto dei secondi 10', che vedevano subito un canestro da due ospite e una "bomba" dei ragazzi di casa che portavano il punteggio in parità (21-21); L'Aquila Basket ritrovava poco dopo il vantaggio, ma l'impossibilità di svilupppare azioni ragionate, vista l'ottima applicazione della difesa ad uomo da parte della G.S., faceva sì che si andasse avanti punto a punto fino al 29-29, quando un parziale finale di 2-6 fissava il punteggio all'intervallo sul 31-35.
     Al rientro dagli spogliatoi, si riprendeva su ritmi non eccezionali, ma alla prima vera accelerazione L'Aquila Basket si portava sul +9 (35-44) e pareva poter iniziare a giocare con maggiore tranquillità; la G.S., però, con un grande cuore, non mollava, e con un perfetto contropiede trovava due punti più un fallo tecnico valevole due liberi aggiuntivi (episodio dal quale scaturiva un minimo accenno di rissa subito sedato che arroventava un clima sì caldo , ma comunque mantenutosi assolutamente nei limiti della più schietta correttezza sportiva fino al termine), la cui realizzazione riportava Di Stasio e compagni sul -5 (39-44). Nei minuti successivi la G.S. provava a ridurre ulteriormente il distacco, ma, complici diversi tiri, anche da tre, sfortunati, e alcune decisioni arbitrali non sempre condivisibili, il quarto non subiva ulteriori scossoni fino al 48-55 con il quale si andava all'ultimo riposo. Alla ripresa delle ostilità un parziale di 6-0 portava i ragazzi dei coach Panella sul clamoroso -1 (54-55), ma proprio nel momento topico dell'incontro, in un clima di euforia generale (da parte, ovviamente, giessina), l'inesperienza e l'incredulità di trovarsi ad un passo da un qualcosa di inimmaginabile (sorpasso di poco mancato con una tripla fermata dal ferro sul 57-59) giocavano un brutto scherzo agli stessi padroni di casa, che non si ritrovavano più come prima, subivano molte penetrazioni centrali dagli ospiti e cominciavano a commettere troppi falli, innervosendosi ai continui fischi arbitrali, e proprio realizzando tutti i tiri liberi assegnatile L'Aquila Basket accresceva in modo non più recuperabile dai padroni di casa il proprio vantaggio chiudendo alla fine in scioltezza sul +11 (65-76).
     Torna alla sconfitta, dunque, la G.S. Pallacanestro L'Aquila, ma lo fa dopo una prestazione davvero maiuscola per almeno 33' da parte di tutti i ragazzi dei coach Panella, che con un'ottima coesione di squadra hanno sicuramente evidenziato la già detta scarsa incisività, in questa occasione, dei biancoblù ospiti, e la convinta messe di applausi riservata dagli appassionati presenti al "PalaAlighieri" ai padroni di casa al rientro negli spogliatoi ne è forse la testimonianza migliore, e potrà inoltre essere un'ulteriore spinta morale per i celeste-bianchi aquilani a proseguire sulla giusta via (intrapresa con la prima vittoria in campionato della scorsa settimana contro la K/Comunicazione Termoli) verso la difficilissima salvezza; dal canto suo L'Aquila Basket ha sì ottenuto la quattordicesima vittoria consecutiva, ma per farlo ha dovuto faticare le proverbiali sette camicie, venendo a capo della resistenza dei padroni di casa solo nei minuti conclusivi del match, evidenziando la necessità di tenere alta la guardia contro qualsiasi avversaro, cosa sulla quale coach Mattarollo lavorerà senza dubbio non solo in settimana. In conclusione di un derby rivelatosi, come da tradizione, impronosticabile, si può dunque dire che Davide non ha battuto Golia (metafora biblica scelta da coach Franco Panella presentando l'incontro in settimana), ma si è trattato davvero di un grande Davide.

Luca Frontera

MIVV SET DESIGN ALBA A. - G.S. ANTONIANA PESCARA 108-78   (34-20, 66-33, 87-50)

 Arbitri: Foresti (L'Aquila) e Massari (Ortona)

 Note: Spettatori 200 circa. Cinque falli: Squillace, Tatoni.

     Una Set Design Alba strepitosa in grande forma atletica e priva del play titolare Ronca, blocca la striscia di risultati positivi dell'Antoniana Pescara (per la cronaca ai pescaresi mancava il cecchino Ferrante) sfoderando una prova maiuscola che non ha lasciato nessuna speranza agli ospiti.
     Grande intensità difensiva e ariose giocate in attacco, questo il segreto della vittoria. Tra i padroni di casa in evidenza Bartolini, Battista, Petrucci e Musini, buone le prove di Aniello e del giovane play De Luca (anno 86), Tribuiani e capitano Squillace molto determinati in tutte le latitudini del campo. Tra gli ospiti un buonissimo Borgia (anno 86) un sempre affidabile Santilli in regia, convincenti prestazioni di Autieri e Ricotta.

Antonio Meco - da BasketNet

K/COMUNICAZIONE TERMOLI - POLISPORTIVA SULMONA 86-96   (21-27, 41-47, 61-63)

 Arbitri: Mastrippolito (Chieti) e Di Giambattista (Pescara)

 Note: Cinque falli: De Cinque, Barone, Palombizio.

     Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E' un detto che calza in maniera perfetta alla K/Comunicazione, che perde l'ennesimo match-ball della sua sfortunata stagione e si fa battere in casa dal Sulmona. Abruzzesi agguerriti e bravi ad approfittare degli errori dei termolesi, caduti nuovamente in piedi come sette giorni prima a L'Aquila.
     Estremamente deluso a fine gara il giovane coach Pino Di Lembo. "Potevamo rientrare nel discorso salvezza della porta principale, queste due sconfitte compicano i nostri piani, ci ridimensionano e dobbiamo cambiare programmi. Amareggiato? Sì, non capisco questo crollo proprio nel momento topico della stagione". Al Palairino è andata insomma in scena una copia, sicuramente migliore di quella vista a L'Aquila la settimana precedente, ma ancora lontana parente della K/Comunicazione che aveva tenuto testa a tutti gli avversari dall'inizio della stagione. L'infortunio di Pellegrino, nel terzo parziale di gara (per lui distorsione alla caviglia e tempi di recupero da verificare), rende ancora più nefasto un quadro non certo positivo.
     Gara equilibrata all'avvio, poi è il Sulmona a prendere il largo e chiudere i parziali con discreti vantaggi. Sotto anche di dieci lunghezze, la K/Comunicaione prova a reagire, riuscendo anche a trovarsi a +2 a 5' dalla fine, poi la caduta libera e Di Lembo punta il dito: "Il problema è nella testa, peccato perché avevamo le carte in regola per tentare l'impresa salvezza. Ora puntiamo sui play-out sperando che la gara del prossimo fine settimana ci dica bene". A Roseto, contro il quintetto che precede i termolesi di due punti, si attende il pronto riscatto di De Cinque e compagni.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

BASKET BALL ROSETO - G.S. AUDAX CHIETI SCALO 75-65   (19-15, 41-28, 59-43)

 Arbitri: Marchegiani e Raida (Pescara)

 Note: