SEPINIA CAMPOBASSO - L´AQUILA BASKET 62-66   (13-18, 35-39, 50-51)

 Arbitri: Di Fusco (Napoli) e Cusitore (Caserta)

 Note: Spettatori 400 circa. Tiri da due: Sepinia 15/41 (37%), L'Aquila 16/32 (50%). Tiri da tre: Sepinia 7/33 (21%), L'Aquila 2/19 (11%). Tiri liberi: Sepinia 11/13 (85%), L'Aquila 28/36 (78%). Rimbalzi: Sepinia 28 (Chahab e Anfora 6), L'Aquila 25 (Nakopoulos 7). Cinque falli: N. Pilla, P. Pilla, Siervo, Pedicone. Falli tecnici alla panchina dell'Aquila al 12', a N. Pilla al 34', alla panchina della Sepinia al 36', tutti per proteste.

     Cercavamo una risposta e l'abbiamo avuta. Purtroppo non quella che speravamo. L'Aquila si dimostra più squadra e vince meritatamente il big-match contro una Sepinia che recrimina - a ragione - su qualche decisione arbitrale ma che "stecca" piuttosto clamorosamente nell'occasione più importante. Basta osservare le percentuali: non si vince tirando 22/74 (un misero 30%) dal campo. E così agli abruzzesi è bastato fare solo leggermente meglio (18/51, 35%) per portare a casa la partita. E le percentuali parlano di un match costellato da errori, con la Sepinia nervosa e contratta, che non trova la giusta fluidità in attacco ma comunque resta d'orgoglio attaccata agli avversari mettendo anche in un paio di occasioni il naso avanti nel punteggio, ma che non riesce - non solo per proprie colpe - a far sua la gara.
     Si parte con un quintetto base inedito per coach Rubino: D'Onofrio dentro per Antonelli, con Filipponio inizialmente in panchina e Anfora a dar peso sotto le plance. Chahab gioca playmaker e guida inizialmente bene la sua squadra, che a poco più della metà del primo periodo è sopra di quattro (12-8 a 4'32" dal primo intervallo). D'Onofrio ripaga la fiducia del coach marcando benissimo De Luca, L'Aquila si tiene a galla con una bomba di Bizzini e i tiri liberi di Nakopoulos. Ed è proprio l'uscita dal campo di D'Onofrio a cambiare il match: De Luca ha più spazio ed orchestra bene il gioco dei suoi, l'attacco campobassano si inceppa e gli abruzzesi prendono il comando della gara, comando che da questo momento in poi lasceranno, come detto, solo in un paio di occasioni e per brevissimo tempo.
     I problemi della Sepinia continuano nel secondo periodo: L'Aquila gioca meglio, Nakopoulos, Bizzini e Pedicone segnano due canestri a testa, Chahab sbaglia i primi quattro tiri, imitato da Antonelli, anche lui in serata non positiva. Il vantaggio abruzzese si dilata, al 15' siamo 20-30. L'Olimpia non c'è in questa fase, il solo Anfora è all'altezza della situazione e tiene in linea di galleggiamento la sua squadra, che però fatica a reagire, trovandosi a 3' dall'intervallo lungo anche a -14 (24-38). Poi viene fuori l'orgoglio: finalmente Chahab si sveglia dal torpore e mette dentro due triple importanti, intervallate da un altro tiro da tre di G. Pilla. Immediatamente lo strappo si ricuce, stavolta è L'Aquila a capirci poco, l'argentino ha in mano il pallone che farebbe -1, ma la sua bomba a fil di sirena si infrange sul ferro e gli abruzzesi mantengono quattro lunghezze di margine al termine del primo tempo. Per come si era messa, alla Sepinia va benissimo così.
     Si torna in campo, Chahab segna ancora da tre, ma da qui in poi le sue percentuali tornano ad essere deficitarie. Nonostante questo, sembra che la Sepinia possa scappare via: Pedicone è in panca con tre falli, Nakopoulos (17 nei primi due quarti) cala vistosamente, Bizzini... pure. Per di più Siervo, anche lui gravato di tre falli, entra e segna tre canestri importanti ma non può difendere a dovere su Varrasso, che pareggia il conto delle realizzazioni con il collega e permette all'Aquila di restare a galla. Campobasso va anche a +1 (50-49), ma non riesce, come detto, a piazzare il break, si chiude un terzo quarto in cui i molisani danno comunque l'impressione di potercela fare, nonostante tutto.
     Impressione immediatamente fugata all'inizio dell'ultimo quarto: tantissimi errori da sotto (e qui entrano in scena gli arbitri, che non fischiano nulla sotto il canestro abruzzese, tanto che alla fine L'Aquila si troverà a non aver ancora esaurito il bonus a 7" dalla sirena), Campobasso si innervosisce parecchio. N. Pilla commette il quarto fallo e protesta, facendosi fischiare il tecnico che lo spedisce anzitempo in panchina. Bizzini tira i liberi conseguenti, altre proteste della panchina molisana, che sostiene che a subire il fallo sia stato Varrasso. La gara sembra sfuggire sul 50-60 a 5'29" dal termine, ma ancora una volta l'orgoglio della Sepinia viene fuori in maniera veemente. un parziale di 10-2 riporta prepotentemente in partita i campobassani: Antonelli segna finalmente da tre, Filipponio anche, Pedicone commette il quinto fallo, Chahab segna i liberi susseguenti e poi un altro canestro. Gli unici due punti degli aquilani arrivano su tiri liberi conseguenti ad un altro tecnico, questa volta alla panchina di casa, si arriva alla volata finale sul 60-62: segna Ciccarelli, Chahab sbaglia ma P. Pilla prende il rimbalzo d'attacco e ridà la palla all'argentino che fa 62-64 a 22" dal termine. Fallo immediato su De Luca, non un gran tiratore dalla lunetta, 1/2 del play ospite. Sul 62-65, la Sepinia ha la palla del supplementare, ma Chahab sbaglia la tripla a 7" dalla sirena. Rimbalzo di Varrasso e fallo su di lui, altro 1/2 dalla lunetta, partita in ghiaccio, con gli aquilani che, come detto, non hanno ancora esaurito il bonus ed hanno un fallo da spendere. Finisce con l'ultimo tiro di Chahab sul ferro fra l'esultanza degli aquilani, anche se sugli spalti qualche spettatore abruzzese ce l'ha, chissà perché, con Mattarollo.
     Un'occasione mancata: per tutta la gara si ha l'impressione che una Sepinia con percentuali "normali" avrebbe portato a casa tranquillamente questa partita. I campobassani devono recriminare solo con se stessi, anche se hanno da dire più di qualche parola sui direttori di gara. In un match così equilibrato, a decidere il risultato finale sono soprattutto gli episodi. E' un fatto che il break aquilano che poi si rivela decisivo giunga in conseguenza del tecnico a N. Pilla. Ed è un fatto che a spezzare la rimonta sia arrivato un altro fallo tecnico. Il vice di Rubino, Gino De Vivo, fotografa bene l'andamento del quarto periodo: "Abbiamo perso perché abbiamo giocato male e su questo non ci sono discussioni. Ma se ci avessero fischiato la metà dei contatti sotto il canestro abruzzese, la partita avrebbe avuto tutt'altro andamento. Non è possibile avere 30 falli contro e solo 16 a favore. Mi dispiace dirlo, ma la direzione di gara ha influito pesantemente sul risultato finale". Come dargli torto?
     Il campionato è ben lungi dall'essere finito, ma ora prende una piega decisamente favorevole all'Aquila, che finora ha affrontato le dirette concorrenti in trasferta vincendo sempre. Per la Sepinia ora c'è da riorganizzarsi e riprendere la serie di successi già a partire dalla prossima settimana, quando a Vazzieri arriverà il Chieti Scalo.

Vittorio Salvatorelli

CITTÀ DI VENAFRO - POLLICE MARE TERMOLI 66-56   (9-15, 21-26, 45-36)

 Arbitri: Napolitano e Musella (Napoli)

 Note: 

     Perde nuovamente la Pollice Mare, soprattutto per le grandi assenze che stanno penalizzando quest'avvio di stagione. La Pollice Mare rimane in partita per due quarti, stando sempre in vantaggio grazie soprattutto ad Aceto, che fino a quando è servito dal resto della squadra va a canestro con ottime percentuali, purtroppo lasciato in ombra nel momento topico della partita. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 21-26 per gli ospiti, i quali grazie ad un'attenta difesa dei giovani sulle bocche di fuoco venafrane riescono a contenere Mallamace e Greco. Ma la svolta della partita c'è al rientro dagli spogliatoi: Venafro piazza un parziale di 24-10 nel momento in cui il difensore di Greco sembra quasi nullo di fronte alle sue triple e grazie soprattutto a Mallamace sotto canestro.
     La Pollice Mare non riesce ad andare a canestro come nel primo tempo, quando si era visto un bel gioco, penalizzata dalla non bellissima prova del suo allenatore. Il terzo quarto si chiude sul 45-36 per i locali, i quali anche nell'ultimo periodo mantengono costante questo vantaggio, che li porta dritti alla vittoria finale. Da sottolineare un'attenta difesa nei primi due periodi dei giovani di Termoli (tre nati nell'86 e uno nell'84) i quali finché sono stati in campo hanno ben figurato. Penalizzata molto dalle assenze, la Pollice Mare guarda al prossimo turno di campionato e cioè alla trasferta contro la Pallacanestro L'Aquila dove finalmente si avrà il rientro in campo di Meggiolaro.

AP - da Nuovo Molise

BLS CITRA LANCIANO - PROGETTO AUTO ROSETO 68-57   (19-20, 41-33, 53-45)

 Arbitri: Fascia (Isernia) e Faustoferri (Bojano)

 Note: Cinque falli: Cistola, Properzi, Ferzetti.

K/COMUNICAZIONE TERMOLI - MIVV SET DESIGN ALBA A. 93-97   (25-27, 48-48, 72-75)

 Arbitri: Ferrante (Pescara) e Marrama (Chieti)

 Note: Cinque falli: De Cinque. Falli tecnici a Tribuiani, Musini, Di Lembo e alla panchina della K/Comunicazione. Falli totali: K/Comunicazione 29, Alba 21.

     Gara da cuori forti e dalle emozioni continue, che l'Alba porta a casa contro la miglior K/Comunicazione della stagione. La gara si è decisa nell'ultimo parziale, con lo zampiono dei due arbitri, quando De Cinque è uscito per falli ed i termolesi, anche sotto di dieci, hanno reagito e risposto per le rime rientrando in gara e perdendo all'ultimo minuto con il canestro di Musini, sicuramente decisivo nella vittoria degli abruzzesi.
     Partita aperta ed appassionante, andata avanti punto a punto con una bomba di Tribuiani che ha permesso agli abruzzesi di vincere il primo quarto prima della reazione nel secondo dei termolesi, capaci di recuperare distacchi e caricarsi moralmente. Per il resto gli attacchi hanno avuto miglior serata sulle difese e ancora una volta la K/Comunicazione ha avuto più falli commessi che subiti. Coach Di Lembo a fine gara: "Evidentemente siamo sempre la squadra più fallosa! Ad ogni modo la prestazione fornita dai ragazzi è un segnale importante per il prosieguo della stagione. Sono molto fiducioso".
     Da segnalare l'esordio nella K/Comunicazione di Claudio Clemente, ala classe '71 ex Libertas Termoli che potrà dare un po' di esperienza e mestiere ad una squadra toccata duro dai pesanti infortuni di inizio stagione.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

BASKET BALL ROSETO - G.S. ANTONIANA PESCARA 73-77   (19-22, 34-38, 48-60)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Daminato (Torre de' Passeri)

 Note: 

POLISPORTIVA SULMONA - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 77-68   (15-11, 36-40, 57-60)

 Arbitri: Massari (Ortona) e Marchegiani (Pescara)

 Note: Cinque falli: Palombizio, Marinucci

G.S. AUDAX CHIETI SCALO - FOX PETROLI VASTO 57-84   (14-12, 29-32, 37-53)

 Arbitri: Marchegiani e De Panfilis (Pescara)

 Note: 

     La Fox Vasto esce vittoriosa dal PalaCus di Chieti senza tante preoccupazioni. Partita sul filo di lana solo nei primi due quarti. Ospiti con il lutto sulla canotta per la scomparsa del caro Giuseppe, padre del nostro tesserato, Massimo Benedetti al quale vanno le nostre più sentite condoglianze.
     Ma andiamo al basket giocato: primo quarto frizzantino per l'Audax, con Valentinetti sotto la plance e Santurbano da finalizzatore che portavano avanti la squadra. Dall'altra parte Celenza & C. non ancora ingranavano la marcia. Ma era questione solo di minuti: dal 2° quarto Desiati, Celenza e anche De Felice iniziavano a cacciare dal cilindro i classici canestri e da uno svantaggio di 4, si andava sopra di 3 all'intervallo. Dal 3°quarto in poi era partita chiusa: emergeva la superiorità del team di Mimmo Trivelli il quale gestiva le forze, facendo una girandola di cambi fino ad arrivare alla sirena conclusiva.
     Bella prestazione per la Vasto basket che in una settimana ha collezionato 6 punti (Domenica contro il Basket Ball, Giovedi contro L'airino e sabato contro l'Audax) collezionando peraltro la 6° vittoria consecutiva. Domenica si gioca tra le mura amiche contro il Venafro. Partita sicuramente alla portata, la quale potrebbe allungare la striscia positiva.

a cura della redazione di www.vastobasket.bbk.org