PROGETTO AUTO ROSETO - FOX PETROLI VASTO 70-72   (14-26, 40-49, 54-63)

 Arbitri: Ferrante e Lepore (Pescara)

 Note: Cinque falli: Desiati, Nanni, Cistola, Chiappini. Falli tecnici alle panchine di Roseto e Vasto per proteste.

     Una Virtus priva del giovane Ferzetti (influenza) non riesce, per un soffio, a sconfiggere la più titolata formazione del Vasto. Più che una partita è stata una sagra del tiro da tre, infatti le due squadre hanno pensato più al gioco individuale che a quello di squadra, tralasciando gli eccessivi tatticismi.
     Il Vasto è stato sempre in vantaggio grazie alle giocate di Celenza e Desiati, ma i giovani rosetani si sono riportati sul -2 a 30" dal termine della gara quando Tacconelli ha avuto tra le mani il tiro della vittoria, tiro che purtroppo si è spento sul ferro, spegnendo così anche i sogni del Roseto.
     Tra le file della Virtus da sottolineare le ottime prove del giovane Tacconelli (5/7 da tre) e di Properzi, insufficiente la prova di Cistola, ancora non in perfetta forma.

Massimiliano Saccomandi - da BasketNet

SEPINIA CAMPOBASSO - CITTÀ DI VENAFRO 80-65   (20-14, 43-27, 55-45)

 Arbitri: Marchegiani e Ciccone (Pescara)

 Note: Spettatori 300 circa. Tiri da due: Sepinia 17/30 (57%), C. di Venafro 15/38 (39%). Tiri da tre: Sepinia 6/16 (38%), C. di Venafro 3/18 (17%). Tiri liberi: Sepinia 28/36 (78%), C. di Venafro 26/41 (63%). Rimbalzi: Sepinia 28 (Siervo e Chahab 7), C. di Venafro 25 (Mallamace 10). Cinque falli: N. Pilla, P. Pilla, Greco, Alifuoco.

     Uno stratosferico Matias Chahab trascina la Sepinia Campobasso alla prima vittoria stagionale su una Città di Venafro che non fa certo da spettatrice e, anzi, vende cara la pelle pur se handicappata fin da inizio partita da un infortunio occorso al nuovo acquisto Rosario Falanga.
     Dicevamo di Chahab: i punti li potete leggere dal tabellino, 9/11 da due, 3/8 da tre e 11/13 dalla lunetta sono le sue incredibili cifre, condite da 7 rimbalzi e da uno stare in campo per più di metà partita con quattro falli a carico, giocando in quattro ruoli su cinque e mettendo a segno canestri incredibili, come la tripla a fil di sirena che chiude il secondo periodo ed un'altra tripla da otto metri. Davvero enorme.
     Si comincia con i campobassani a segnare e i venafrani a fare un po' di fatica, anche perché Nicandro Mascio parte dalla panchina, con Greco e Valente che si alternano in regia e subiscono la difesa di Filipponio ed Antonelli. 12-2 è il punteggio dopo quattro minuti di gioco, con la Sepinia a comandare decisamente le operazioni. La tegola per gli ospiti è uno stiramento subito da Falanga che toglie l'ex Cassino dalla partita ma, nonostante ciò, sul finire della prima frazione Sansone e compagni recuperano parte dello svantaggio, andando al primo mini riposo solo a -6.
     Le due squadre si equivalgono nel secondo quarto: Venafro ha ormai preso le misure all'attacco campobassano, anche se Chahab continua a fare il bello e cattivo tempo e sotto le plance Siervo e Latona (buono il suo rientro dopo due anni di inattività) tengono bene contro Mallamace e Sansone. Dall'altra parte l'attacco è molto equilibrato: segnano un po' tutti e la gara, nonostante le tante (troppe) interruzioni a causa di falli fischiati dalla coppia arbitrale, è abbastanza piacevole. Un discutibile quarto fallo di Chahab mette nei guai la squadra di coach Rubino, che è costretto a far uscire dal campo l'argentino. Il gioco dei locali ne risente parecchio, Venafro torna anche a -2 (24-22 a 6'21" dall'intervallo), ma un gioco da tre punti di Nicola Pilla ristabilisce le distanze, ridando alla Sepinia il +10 (33-23 a 4'16" dal ventesimo). I tentativi di recupero dei ragazzi di Arturo Mascio sono ben contenuti da Filipponio e compagni e si arriva agli ultimi secondi della frazione con l'Olimpia a +13. Rischiando grosso, Rubino manda in campo Chahab per l'ultimo tiro e l'argentino ripaga il suo coach prendendo la palla, fintando la bomba da otto metri e poi tirando da tre con la palla che si infila proprio sul suono della sirena, mandando in visibilio gli spettatori di casa. Si va al riposo con Chahab a quota 17 fra lo stupore e l'ammirazione del pubblico del Palavazzieri, che non vedeva un giocatore così dai tempi della B1.
     Terzo periodo: Greco entra finalmente in partita e prende per mano la sua squadra segnando 11 punti, il suo duello con la stella avversaria è una delle cose più belle della serata. Sempre trascinata da Chahab, la Sepinia arriva fino a +19 (51-32), ma il numero quattro ospite riporta prepotentemente i suoi sotto nel punteggio. Venafro rimonta lentamente e giunge a -9 (53-44), quando c'è la "chicca" della partita: fra lo stupore generale, uno degli arbitri ferma l'ultima azione della Città di Venafro vedendo che il cronometro dei 24" non è partito. Peccato che sia tutto regolare, perché mancano solo dieci secondi alla sirena. Da mettersi le mani nei capelli...
     Nel quarto periodo entra in scena anche Mallamace, confermandosi ancora una volta ago della bilancia della squadra di Arturo Mascio. Approfittando di un momento di "panne" della Sepinia, l'ex Viola Reggio Calabria trascina la sua squadra alla rimonta. Venafro torna a -5 (63-58 a 5'04" dal termine), Mallamace ha anche a disposizione la tripla che farebbe -2 ma la sbaglia. Subito dopo l'immancabile Chahab infila una bomba da otto metri, rimettendo otto lunghezze fra le due squadre. Il vantaggio locale resta tale fino a 2' dal termine (69-61), quando ancora Mallamace sbaglia due tiri liberi e sulle due azioni successive Chahab segna da due e Nicandro Mascio viene fermato dallo scadere dei 24". La gara si chiude praticamente qui, coi festeggiamenti dei padroni di casa e i 15 punti di scarto che forse sono un po' troppi per come è andata la partita.
     Meglio non poteva cominciare per la Sepinia: un Chahab così può trascinare da solo il quintetto del presidente Mancini alla promozione. Coach Mascio, nonostante la sconfitta, è comunque sorridente: "Non era certo questa la partita da vincere - dichiara - mi dispiace solo per l'infortunio di Falanga, che ci ha privato di un giocatore fondamentale, e dell'assenza di Fabrizio Durante, forse l'uomo più adatto per marcare Chahab. Alifuoco ha dato tanto in difesa sull'argentino, ma inevitabilmente ha pagato di lucidità in attacco. Speriamo di rifarci domenica prossima con l'Audax". Da dimenticare la direzione arbitrale.

Vittorio Salvatorelli

BLS CITRA LANCIANO - POLLICE MARE TERMOLI 60-64   (16-17, 28-27, 49-42)

 Arbitri: Di Giambattista e De Panfilis (Pescara)

 Note: Cinque falli: Lombardi.

     Una vittoria di carattere, quella colta dalla Virtus Termoli sul campo del Lanciano. I ragazzi di Pezzella non hanno mai mollato e recuperando ben dodici punti di svantaggio sono poi andati a vincere. Eppure i frentani erano specializzati in partenze "razzo" nei precedenti campionati prima di sgonfiarsi alla distanza.
     E' stata la vittoria del collettivo, preziosa iniezione di fiducia in vista del debutto nell'impianto di casa contro la lanciatissima Sepinia Campobasso. E sarà sicuramente una partita all'ultimo sangue, tra due probabili protagoniste del torneo di C2 abruzzese-molisano.

Stefano Saliola - da Nuovo Molise

L´AQUILA BASKET - G.S. PALLACANESTRO L´AQUILA 84-56   (25-6, 38-22, 62-38)

 Arbitri: Moro (Teramo) e Di Giambattista (Pescara)

 Note: 

G.S. ANTONIANA PESCARA - MIVV SET DESIGN ALBA A. 80-93   (19-28, 38-51, 59-67)

 Arbitri: Marrama e Mastrippolito (Chieti)

 Note: 

POLISPORTIVA SULMONA - K/COMUNICAZIONE TERMOLI 77-66   (17-13, 36-38, 55-52)

 Arbitri: Tarquinio (Pescasseroli) e Daminato (Torre de´ Passeri)

 Note: Cinque falli: Palombizio, De Cinque, Barone, A. Ballone. Espulso Cardinale.

     Sconfitta con rimpianti per la Kcomunicazione Termoli, che al debutto in campionato perde a Sulmona 77-66 dopo aver dato l'impressione di poter portare a casa la posta in palio.
     Avvio di gara fulminante per il quintetto di Di Lembo (con l'assenza pesante di Pellegrino, causa lavoro) che si porta subito sull'1-12 (poi diventato 1-10 con decisione contestata al tavolo dei giudici). La squadra si innervosisce e va sotto 13-10, mantenendo il passivo costanze al termine del primo parziale.
     La reazione non si fa attendere, Ballone trascina la squadra e sotto canestro si conferma in grande spolvero (14 rimbalzi conquistati) e tutto il quintetto dà garanzie di tenuta. Il vantaggio al secondo break pare dare la giusta scossa all'Airino, che invece si disunisce, sbaglia molti passaggi, viene penalizzato da qualche decisione arbitrale poco felice (tartassati De Curtis e De Cinque) e viene punito in contropiede dalla ripescata Sulmona, che con i denti strappa il successo nel finale.
     Domenica prossima il debutto interno, contro la Virtus Roseto reduce dal passo falso interno col Vasto.

Edmondo Somma - da Nuovo Molise

     Non parte certo sotto una buona stella questo campionato per la K/Comunicazione che, già orfana del suo capitano Pellegrino, deve rinunciare, per lunghi tratti, nel corso della partita di Sulmona per problemi di falli a De Cinque e De Curtis.
     Sulla cronaca della partita, c’è da dire che dopo un avvio sfavillante della compagine termolese (12-1 il primo parziale, corretto al tavolo per 10-1, dove sono finiti i 2 punti?!) Sulmona prende le misure ed effettua un controbreak fino al vantaggio per 13-10, da qui la partita procede in sostanziale equilibrio con dei piccoli vantaggi da una parte e dall’altra. La chiave della partita sono le numerose palle perse dei termolesi trasformate in micidiali contropiedi e la precisione dalla lunetta degli abruzzesi sopratutto con De Grandis (mvp della gara con 30 punti, 11/11 dalla linea), degni di menzione tra gli adriatici De Curtis (14 rimbalzi in 22’ circa e solo 5 punti perchè mai servito dai compagni) e Barone al rientro dopo una lunga inattività.
     Tutti perplessi per l’operato dei due arbitri che hanno variato più volte il loro metro di giudizio. Sicuramente un occasione persa per la K/Comunicazione in un campionato che ora appare più duro di quanto ci si potesse aspettare.

comunicato stampa Kcomunicazione

G.S. AUDAX CHIETI SCALO - BASKET BALL ROSETO 80-89   (15-28, 40-46, 62-64)

 Arbitri: Boschetti (Campobasso) e Russo (Venafro)

 Note: Cinque falli: Fuggetta, Piermatteo, Alba.

     Non riesce a vincere la partita d'esordio l'Audax Rives Chieti Scalo, squadra ancora incompleta piegata dalla giovane formazione rosetana guidata dal coach teatino Giacomo Rossi.
     Nella formazione ospiti prova superlativa della guardia Tavani, autentico cecchino dall'arco dei 6,25 m. Ottimi anche De Patre e l'esperto Misticoni. Nell'Audax su tutti Fuggetta e Valentinetti, buon ritorno in C2 per Giorgio Alba.
     Picciani, presidente Audax a fine gara: "Abbiamo raggiunto un accordo con l'esterno Augusto Santurbano che già si allenava con noi da una ventina di giorni. Si tratta di un'ala/guardia ex Silvi (C1), ottimo atleta; contiamo di mettere a disposizione del coach altri due elementi, possibilmente prima della trasferta di Venafro".
     Dalla prossima settimana inizierà gli allenamenti con il resto della squadra l'ala classe 1980 Fabio D'Ottavio, ex Pallacanestro Chieti, inattivo da un paio di stagioni; l'ultima apparizione ufficiale risale al campionato 1999-2000 in serie C1.

Luca Colella - da BasketNet