BLS LANCIANO - PALLACANESTRO BENEVENTO 82-72   (28-19, 22-22, 12-15, 20-16)

 Arbitri: Pellegrini (Ruvo di Puglia - BA) e Desposati (Casamassima - BA)

 Note: 

La Bls Lanciano di coach Giorgio Salvemini batte la Pallacanestro Benevento e conquista una storica qualificazione ai play-off del campionato DNC. Mai la compagine frentana era arrivata così in alto nella storia del basket lancianese e se si considera il fatto che dopo 7 gare di campionato i gialloblù erano ultimi in classifica con soli 2 punti conquistati, si riesce a comprendere appieno il lavoro svolto dallo staff tecnico e dai giocatori, che con il duro lavoro hanno saputo trasformare una situazione da incubo nel sogno di poter tentare la scalata alla DNB. Comunque vada a finire questo campionato entrerà di diritto negli annali delle stagioni da ricordare per il basket gialloblù. La Bls ha condotto la gara dall'inizio alla fine, anche se c'è da dire che Benevento ha venduto cara la pelle, senza mai mollare fino alla sirena finale.

L'avvio del Lanciano è devastante, con Luca Castelluccia che bombarda la difesa biancoblu da tutte le posizioni, tanto che all'8' minuto di gioco la Bls conduce 28 a 13. Credendino e compagni reagiscono fino a toccare il -4 al 16' (40-36), ma Di Emidio dà inizio allo show personale, che lo porterà a mettere a segno la bellezza di 26 punti al termine dell'incontro. Si va al riposo lungo sul 50 a 41 per Lanciano. Con Toni Balskovic che appare in ottima condizione per Benevento c'è poco da fare anche se Paci riporta sotto i suoi in avvio di ripresa (54-50). Di Emidio e Castelluccia con 3 bombe consecutive ristabiliscono le distanze. Lanciano controlla fino al termine dell'incontro e il canestro da 3 punti di Carlo Muffa (classe 95), arrivato a fil di sirena, rappresenta il giusto epilogoche dà merito a una società che in estatte ha intrapreso scelte difficili e dolorose, virando su una politica indirizzata sui giovani e che oggi ha dato i suoi frutti, grazie alla conquista di questo prestigioso obiettivo.

Non resta che disputare le prossime 2 gare che vedranno al Bls impegnata prima a Mola e poi in casa con Maddaloni, per determinare l'effetttiva griglia play-off del campionato. Poi quel che verrà a maggio sarà un extra fuori programma per la Bls Lanciano. Nel frattempo il campionato ha emesso il suo primo verdetto, la promozione del Molfetta in DNB a cui vanno i complimenti di tutto il Lanciano Basket.

Antonio Amoroso

DELTA SALERNO - FARM. SARDELLA VENAFRO 59-71   (9-10, 12-17, 17-17, 21-27)

 Arbitri: Patti (Chieti) e Ferretti (Nereto - TE)

 Note: 

LOTTI JUVETRANI - NAURORA BARLETTA 69-62   (18-16, 17-16, 10-17, 24-13)

 Arbitri: Calella (Cisternino - BR) e Lillo (Brindisi)

 Note: 

CUS JONICO TARANTO - AP MONOPOLI 84-67   (20-14, 38-38, 58-50)

 Arbitri: Marino (Parete - CE) e Padula (Caserta)

 Note: 

Un canestro per Piero Appeso e un libero per Brian Prisciano. Comincia dalla fine la bella serata del Cus Jonico Basket Taranto che batte Monopoli segnando il terzo successo consecutivo e coltivando sogni di una griglia playoff migliore. Con i due “under” rossoblu si completa il referto-punti della squadra di coach Leale che vince, appunto, “di squadra” al di là dei 19 punti di Fanelli, della doppia cifra raggiunta da Leoncavallo, Sarli, Giuffrè e Moliterni. Tutti hanno messo la propria mattonella per relegare gli ospiti al 6° ko consecutivo.

Eppure il match non inizia al meglio per il Cus che perde Leoncavallo. Il centro di Bisceglie cade male alla prima azione e si fa male al ginocchio ma niente di grave. Al suo posto dentro Valentini che non lo fa rimpiangere. Taranto trova facile la penetrazione e lo scarico: Giuffrè, Moliterni e Sarli colpiscono di tripla, Valentini fa il resto. Il Cus va avanti 8-1 al 3’ e 13-5 al 4’. Monopoli si affida ai rimbalzi di Di Mola e ai canestri di Manchisi e torna a contatto. Sul finire del quarto poi rientra Leoncavallo: sospiro di sollievo per lui e subito canestro del 20-14. Con il suo centro a regime il Cus allunga ancora a inizio 2° quarto grazie ai recuperi di Giuffrè, Greco e Moliterni. Giuffrè con Leoncavallo firmano l’allungo rossoblu, 31-18 al 14’. Sul più bello il Cus si inceppa e prende un break di 10-0 complice anche l’ingresso tra gli ospiti di Calabretto. Sul 31-30 Monopoli ci crede più che mai e le triple di Luisi e Menzione rischiano di far male se non ci fossero i 5 punti di Fanelli a segnare il pari all’intervallo, 38-38.

Dopo il riposo l’equilibrio regna sovrano per 4’ (42-42). Poi si scatena Leoncavallo “armato” da Fanelli e Giuffrè ma Taranto non va lontana, +5. Poi “Leon” alza bandiera bianca dopo un’altra botta alla gamba. Manchisi segna ancora da lontano ma sono le penetrazioni di Giuffrè (per lui anche una tripla) e Sarli, nel finale, a regalare il 58-50. Salerno dà il suo contributo in avvio di ultimo quarto ma ancora una volta sul massimo vantaggio, +11, Taranto “allenta” la morsa e torna a subire a rimbalzo con Monopoli che rientra a -6. La sveglia stavolta, durante il timeout, Leale la suona per bene e Taranto reagisce per prendersi la partita una volta per tutte. Protagonisti sul parquet Fanelli e Salerno col contributo di Moliterni. In pochi possessi è 73-56 al 35’ e ancora +22. Monopoli si arrende, comincia il garbage-time, la partita di Piero Appeso e la stagione del giovanissimo Brian Prisciano. Il PalaMazzola e la squadra sono tutti per loro quando vanno a segno. Taranto completa così una serata perfetta.

Luca Fusco

GAMMAUTO MOLFETTA - GEOFARMA MOLA 92-87   (14-21, 24-16, 26-25, 28-25)

 Arbitri: Ozzella (Napoli) e Pelliccia (Afragola - NA)

 Note: 

BCC VASTO - LA CAUDINA AIROLA 92-66   (26-23, 24-13, 24-13, 18-17)

 Arbitri: Centonza (Grottammare - AP) e Mattioli (Potenza Picena - MC)

 Note: 

Al PalaBCC disco rosso anche per la Pall. Città di Airola in una gara rimasta punto a punto solo nei primi dieci minuti con le due formazioni ancora in parità (23-23) a un minuto dal primo mini riposo, break 10-0 per Marinaro (oggi top scorer con 20 punti) a cavallo della pausa per un vantaggio in doppia cifra (33-23) che gli ospiti non riusciranno più a recuperare. Le canotte bianche dei padroni di casa diventeranno irraggiungibili fino al +14(50-36) ad una manciata di secondi dal riposo lungo, +15(59-45), +27(76-49) con ancora un break (14-0) e fino al +33(89-56) con il cronometro ai suoi ultimi tre giri. I vastesi conservano l’imbattibilità interna mettendo sul parquet ben cinque uomini in doppia cifra lasciando anche un po’ di spazio a quelli che sono costretti, gioco forza, a vivere le gare seduti in panchina, due i punti di Menna con Maggio che mette in retina uno su due ai liberi, mentre per Bucci c’è la beffa del ferro e la palla non entra. Gli ospiti, privi di guida tecnica in panchina, mettono in mostra un certo scollamento e, pur continuando a giocare fino alla fine, accusano un passivo record inflitto dalla BCC Vasto che avevano chiuso anche la gara di andata con quel +19(81-62) con il contributo di Matteo Marinelli alla sua prima uscita in canotta bianco rossa.

E domenica si viaggia alla volta di Barletta per la disfida atto secondo con i vastesi chiamati a tornare alla vittoria in trasferta visto che l’ultima risale agli inizi di febbraio con la vittoria al PalaPedemontana di Venafro, poi ben tre sconfitte (M.T. Benevento, Salerno e Maddaloni) abbandonando con largo anticipo la possibilità di contrastare il passaggio di categoria diretto acquisito dalla Pall. Molfetta, promozione matematica con due giornate di anticipo sulla fine della fase di qualificazione. Guardando ora gli altri risultati, c’è il tabellone play off definito per quanto riguarda le squadre, dalla seconda alla nona, con alcune posizioni da puntualizzare: la BCC è in piena corsa per assicurarsi quella casella che le concederebbe di giocare l’eventuale gara 3 fino alla fine con la M.T. Benevento, vincente sul Maddaloni, pronta ad approfittare di quello che oggi sembra proprio un improbabile passo falso dei vastesi. Il CUS Taranto e la Pall. Città di Airola si contendono la quarta/quinta posizione, mentre il Lanciano ed il Venafro insidiano la JuveTrani per evitare, quanto meno, di giocarsi il quarto di finale proprio con Ierbs e compagni. Per l’unica retrocessione invece sono in piena corsa le ultime cinque formazioni perché il Delta Salerno (ultima con 12 punti) potrebbe giocare un brutto scherzo alla Cest. Barletta ed al Monopoli che in classifica hanno soltanto due punti in più, cercando anche di coinvolgere la Pall. Benevento ed il Mola avanti soltanto di quattro. Promozione diretta a parte, gli ultimi ottanta minuti di campionato potranno riservare ancora tante sorprese e tanto spettacolo, su tanti parquet.

Francesco Tomassoni

MAGIC TEAM BENEVENTO - COVER MADDALONI 76-59   (10-22, 18-12, 24-13, 23-12)

 Arbitri: Zaccarelli (Sermoneta - LT) e Santella (Gaeta - LT)

 Note: 

Bottino pieno per la Magic Team Benevento che al Palatedeschi nella 24° giornata del girone G di DNC ha sconfitto il San Michele Maddaloni 75-59, ribaltando pure la differenza canestri rispetto alla gara d’andata. Con due partite ancora da disputare nella stagione regolare, la società del presidente Di Nunzio, con questo importante successo contro una diretta concorrente, resta pienamente in lizza per il secondo posto in classifica, seppur condiviso al momento con la Bcc Vasto a quota 34 punti in classifica. Un successo meritatissimo quello degli uomini di Nino Sanfilippo, che alla consueta solidità difensiva – solo 59 punti concessi al terzo miglior attacco del campionato con 76 punti di media a partita – unisce un attacco letale soprattutto dall’arco, dove si tira col 43% (13/30). I maddalonesi dell’ex Piscitelli, fanno quadrato in zona pitturata per tenere Bizzarri il più possibile fuori dai giochi, ma concedono scarichi e metri ai bombardieri sanniti dai 6,75. Decisiva nella seconda metà di gara, la statistica del tiro da 3 punti – 10/19 – con gli ospiti trafitti in continuazione dall’arco.

Eppure, la partenza dei padroni di casa è stata tutt’altro che straordinaria, sebbene il pubblico del Palatedeschi, oggi impreziosito ancora una volta dalla presenza di circa 150 studenti delle scuole medie e superiori, beneficiari dell’ingresso gratuito, sia ormai abituato in questa stagione a vivere 20’ di passione, quantomeno prima dell’intervallo lungo. Alla palla a due, il quintetto sceso in campo col coltello tra i denti è quello allenato da Massimo Massaro, che dopo 5’ è avanti 5-15 grazie ai canestri di Ferrante e Chiavazzo e successivamente mantiene la doppia cifra di vantaggio. Bizzarri prova a sfruttare qualche palla in post basso ma riceve sistematicamente le attenzioni di due difensori maddalonesi, uno dei quali risponde al nome e alla stazza di Luciano Rusciano. Un tecnico alla panchina sannita fa sì che il leit motiv della partita non subisca grosse scosse nel secondo quarto. Lo svantaggio però torna ad essere in qualche modo rassicurante (-6) grazie ad un 3/3 di Luca Fabiano (16 punti) che a quattro centesimi dall’intervallo subisce fallo sul tiro da 3.

Al rientro in campo, Chiavazzo, top scorer tra gli ospiti con 22 punti, prova a spingere sull’acceleratore, marcando in penetrazione un nuovo +10, ma il momento d’oro per il San Michele è agli sgoccioli, perché subito dopo parte il Marinello Show con due triple in fila, di cui una ornata pure dal fallo. Ma i mal di testa sono appena all’inizio perché a scatenarsi subito dopo con altre due triple che valgono prima il pareggio e poi il sorpasso (43-40) è Simone Murtas: l’ala della Magic Team mette insieme il suo season high score con 25 punti, 17 dei quali nel secondo tempo, e un mostruoso 7/12 da 3. È ancora lui da 3 a siglare il 50-42, prima che Desiato e Chiavazzo tentino di impedire che i giochi si chiudano anzitempo, riportando Maddaloni sotto di 6 (57-51) all’inizio del quarto periodo, con coach Sanfilippo rapidissimo a chiamare timeout per fermare il momento ospite. Piscitelli, da veterano consumato, prova a prendere per mano la sua squadra ma dall’altra parte Murtas è davvero un cecchino e segna la tripla del +11 a meno di 3’ dal termine (63-53). Innervosito per gli errori in serie nel finale, Desiato si becca un tecnico convertito in due liberi da Marinello. Il play-guardia partenopeo (17 punti, 3/3 da tre punti) si volta verso il pubblico a braccia allargate dopo la tripla del 73-57 che significa game, set and match Magic Team.

Ancora 80’ da giocare per decidere quale squadra avrà il fattore campo dalla propria in tutti i turni di playoff. Dopo questo successo, la Magic Team affronterà certo con minore pressione le ultime due partite: Stijepovic e compagni saranno di scena a Molfetta la prossima settimana, con la Gammauto già promossa in DNB e infine chiuderanno davanti al proprio pubblico la stagione regolare, ospitando la Naurora Calzature Barletta, penultima in classifica.

Andrea Caruso

La gara di Benevento rappresentava una bella ipoteca sulla terza posizione in classifica per la Cover Maddaloni, a patto che arrivasse una vittoria. La concentrazione era quella giusta, e con entrambe le formazioni al completo lo spettacolo al Pala Tedeschi non poteva che essere ben oltre le aspettative.

Per coach Massimo Massaro parte lo starting-five solito con Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; per i padroni di casa invece Marinello, Stijepovic, Fabiano, Murtas e Bizzarri. Gli ospiti hanno dalla loro subito l’inerzia della partita, mettendo così il naso avanti (2-7). In attacco i maddalonesi sono ordinati, accelerano quando la difesa avversaria è scoperta, e ragionano quando bisogna trovare la conclusione più congeniale. Dalla lunga distanza Davide Ferrante è il biancoblu che più di tutti allarga la forbice, e il massimo vantaggio della gara viene raggiunto al 6’, sul punteggio di 5-18. In difesa gli ospiti sono presenti, ma soffrono qualche amnesia di troppo, concedendo rimbalzo offensivo. I primi dieci giri di lancette si chiudono con la Cover avanti di dodici lunghezze, e con un Luciano Rusciano che a cavallo tra primo e secondo quarto oltre ad essere sempre preciso in retroguardia, si traveste da assist-man in un paio di giochi alto-basso di ottimo fatturato e soprattutto da tiratore mandando a segno la bomba del 12-25. Il Benevento sembra spaesato, sbaglia tantissimo anche al tiro ravvicinato, e non riesce a prendere le contromisure alla difesa calatina che su ogni blocco cambia le marcature, sfruttando il fatto che i sanniti schierino un solo lungo vero, e quattro esterni. Se i padroni di casa non riescono a carburare, i maddalonesi sono una macchina ben oleata che grazie alle invenzioni di Salvatore Desiato, ora a realizzare dalla media, ora a bucare la difesa avversaria in penetrazione, fissano il punteggio sul 25-34. Al di là del risultato, la partita era comandata da un’unica squadra, che dettava praticamente i ritmi di gioco.

Al rientro dagli spogliatoi la gara si è trasformata completamente, anche e soprattutto perché il Benevento si è ricordato di scendere sul parquet con la batteria di triple in spalla. Eppure nei primi secondi della terza frazione i biancoblu erano riusciti a portarsi nuovamente sulla doppia cifra di vantaggio (30-40). I padroni di casa si scuotono, armano la mano, e colpiscono con ben quattro tiri pesanti consecutivi, capovolgendo il match come una frittata. Colpiti mentalmente, i calatini non riescono a ritrovare il bandolo della matassa, sprecando troppi palloni in attacco, che gestiti meglio avrebbero comunque potuto far alzare la loro autostima. Ci prova il solo Francesco Chiavazzo, che con grande grinta non ha paura di affrontare la difesa sannita, tagliandola come un coltello farebbe con il budino. Ciò non basta per ritrovare un filo di gioco, e il tiro costretto a prendere, e segnato, dallo stesso Chiavazzo sulla sirena del terzo quarto, da metà campo, dopo un’azione confusionaria, è la miglior fotografia per capire la situazione mentale che i maddalonesi stavano vivendo. L’ultimo periodo di gioco non cambia di una virgola. Gli ospiti continuano ad essere in balia degli avversari, che continuano a segnare con grande continuità dai 6,75 per una prestazione davvero monstre. E quando la retroguardia maddalonese si apre e si allarga per arginare e mettere in difficoltà i tiri da lontano presi dai sanniti, gli stessi sono bravi a colpire dove gli ospiti sono più vulnerabili, ovvero in penetrazione 1vs1 dove l’aiuto difensivo tarda sempre ad arrivare. Giuseppe Piscitelli è l’ultimo ad arrendersi realizzando qualche tap-in a rimbalzo offensivo, ma gli ultimi tiri pesanti mandati a segno dai padroni di casa sono quelli che valgono il game, set and match.

Con questa sconfitta, molto più pesante di quanto i valori in campo abbiano dimostrato, la Cover Maddaloni complica la propria strada nella lotta alla prima posizione nella griglia playoff, anche se c’è da dire che il Benevento è stato a dir poco perfetto, soprattutto dalla lunga distanza, nel secondo tempo. Entrambi i coach hanno usufruito poco della panchina, per via evidentemente della posta in palio. Per il folto gruppo di tifosi maddalonesi presenti al Pala Tedeschi nel vedere il match si sarà materializzata la prestazione double-face vista anche in quel di Taranto, tarantini che domenica prossima saranno di scena proprio al Pala Angioni-Caliendo.

Giovanni Bocciero