GEOFARMA MOLA - PALLACANESTRO BENEVENTO 72-80   (10-19, 23-17, 22-21, 17-23)

 Arbitri: Marinelli (Rieti) e Desideri (Viterbo)

 Note: 

La crisi Geofarma si arricchisce di un nuovo capitolo. Nella domenica cruciale probabilmente per il destino di questa stagione arriva la quinta sconfitta interna ad opera della A.S.D. Benevento (72-80) che rende il prosieguo del torneo fino alle 26esima giornata dispensatrice di verdetti, dannatamente complicato. Peccato, perché anche ieri sera in una delle prestazioni meno felici, si è intravisto il potenziale del roster di coach Lotesoriere, che sotto di 17 nel giro di 5 minuti ha capovolto il punteggio arrivando finanche al sorpasso sul finire del terzo parziale. Regalare però un intero quarto con conclusioni spesso forzate e un eloquente 0/9 da 3, ad un avversario organizzato, ricco d’energia, di voglia, aggressivo per i 40 minuti, sa quasi di harakiri. Ora il calendario lascia un’ultima apparizione tra le mura amiche e ben tre trasferte, si dovrà vivere giornata per giornata, come se non ci fosse domani, perché anche la strada della salvezza è divenuta lastricata di incertezza.

Per la dodicesima fatica interna il quintetto d’approccio è Brunetti, Ciocca, Mazzotta, Rotolo e Carulli, beneventani sul parquet con Credendino, Paci, Kavaric, Fratini, Kushchev. L’esordio è di quelli poco rassicuranti: al minuto 4 gli ospiti paiono già in possesso delle contromisure adatte per annullare il gioco Geofarma, 2-9, giro palla frenetico e ripartenze fulminee. E’ fiera degli errori dal campo e dalla distanza, così il roster di coach Parrillo ne approfitta e prende subito le distanze ispirato da Kushchev e Credendino. Non basta un Mazzotta volenteroso a spegnere gli ardori ospiti che cavalcano l’onda e con il binomio Camerini-Credendino chiudono il parziale a +9 (10-19). Il sorgere del secondo quarto pare meno grigio quando Mazzotta infila la prima tripla della serata, liberatoria, ma il destino a breve termine regala quattro triple quattro tutte in fila per gli ospiti, e tutte griffate Credendino. Si va così sul 15-32 al minuto 15 e la sveglia per la Geofarma pare ancora lontana. Entra Giovannini Brunetti in regia per Rotolo, ed è il capitano a suonarla con due bombe terra aria a bersaglio, imitato da Ciocca, mentre l’altro Brunetti fin qui svogliato comincia a fare il suo e si guadagna 4 lunette e un tiro solo rete, dal campo. Botta e risposta Mazzotta-Kavaric e si va al riposo con la gara riportata sui binari dell’equilibrio, da appena 5 minuti di gioco fluido e pulito (33-36).

Il terzo quarto è scorrere gomito a gomito dei due roster che sembrano rimandare la conquista dei due punti ai secondi finali della gara: encomiabile Mazzotta infila canestri a ripetizione (a fine gara saranno 28 i punti e 5 i rimbalzi), sale in cattedra anche Rotolo che prova a guidare i suoi verso l’ottavo successo interno, Brunetti riprende in mano il controllo delle aree (21 rimbalzi) ma gli ospiti tengono botta e ripartono ficcanti coi soliti Credendino e Fratini. Centrone dalla lunetta e 4 punti in serie di Brunetti per il primo agognato sorpasso della serata allo scoccare del minuto trenta (55-54). Tutti si aspettano il passaggio del testimone, con la Geofarma lanciata in picchiata verso i conclusivi 10 minuti da protagonista, ma non è così. Perfetti gli ospiti a non scomporsi e ritrovare subito la testa nel punteggio con Camerini a fil di sirena.

E’ nell’incipit del quarto tempo la svolta: balck out Geofarma forse inconsciamente rilassata dopo l’esaltante rincorsa e il sorpasso, scaltrissimi i sanniti a infilarsi tra le maglie bianco-blu e a mettere a referto 10 punti contro niente. Risultato di nuovo a pendere e pesantemente dalla parte degli ospiti con le energie stavolta scese e di molto sotto la soglia: 57-67 al minuto 35’ e sinistri presagi per l’uscita dal campo di Mazzotta gravato dai 5 falli. La gara in pratica termina qui, ci provano Centrone, Ciocca e ancora Rotolo a riacciuffarla per i capelli ma gli ospiti non si lasciano coglier impreparati e conducono la barca Benevento a riva, senza eccessivi patemi. Quella Geofarma resta invece in mare aperto, china su un lato, l’emergenza è alta, per tamponarla due settimane ancora di lavoro, il rientro di De Bellis, la coesione da non smarrire nel momento più delicato e due trasferte, dura la prima, tremenda la seconda, dalle quali provare a riemergere con dei punti tra le mani, per non ritrovarsi letteralmente catapultati all’inferno, a giocarsi la salvezza in 40 minuti a casa Salerno.

Donatello Biancofiore

COVER MADDALONI - FARM. SARDELLA VENAFRO 83-59   (25-13, 12-12, 20-22, 26-12)

 Arbitri: Valzani (Martina Franca - TA) e Marzo (Lecce)

 Note: 

La gara contro il Venafro si presentava con molti interrogativi per il Maddaloni, con Ferrante che ha svolto il riscaldamento stringendo i denti, ma comunque è stato tenuto per lo più fuori dalla bagarre, mentre erano vistose le fasciature a coprire i polpacci sia di Desiato che di Garofalo. Dall’altra parte invece, a referto solo per onor di firma Giuseppe Di Lauro, che il Pala Angioni- Caliendo lo conosce molto bene per aver indossato la casacca dell’Artus Maddaloni.

Per coach Massimo Massaro scendono in campo Desiato, Chiavazzo, Garofalo, Piscitelli e Rusciano; per gli ospiti invece Minchella, Consoli, Petrazzuoli, Ambruoso e Colombo. Dall’inizio i padroni di casa spingono sull’acceleratore (5-0), e nonostante il Venafro riesca a trovare la strada del canestro coinvolgendo da subito i propri lunghi in post basso, al 5’ i calatini possono contare già sulla doppia cifra di vantaggio (16-6). Con la fisicità dei lunghi, gli ospiti occupano bene la propria area pitturata, lasciando spazio per le conclusioni dalla lunga distanza. Eppure, nonostante la buona percentuale al tiro (alla fine sarà 50% generale e 30% da tre) il Maddaloni fa circolare bene il pallone infilando la retroguardia avversaria con le penetrazioni di un imprendibile Francesco Chiavazzo, che arriva al ferro nonostante qualche contatto di troppo. Alla ripresa del secondo quarto il Venafro si becca un’altra doccia fredda con le due triple mandate a segno da Nino Garofalo, liberato ottimamente al tiro dai compagni. Il capitano maddalonese, partito in quintetto, ha avuto un approccio pragmatico alla gara tirando 4/5 dai 6,75 nei soli primi 20’. Al 32’ il punteggio recita, a cifre invertite, un prorompente 31-13 per la Cover, che toccherà poco dopo i venti punti di vantaggio grazie alla realizzazione da sotto di un sempre combattivo Giuseppe Luongo. Il Venafro ha un sussulto, piazzando un perentorio break di 11-0 alternando conclusioni da tre punti con i viaggi in lunetta (33-24 al 17’).

Al rientro dal riposo lungo ci pensa Luciano Rusciano ad appoggiare un paio di volte il pallone al vetro, facendo riprendere alla propria squadra un vantaggio ben oltre la sola doppia cifra. In questa terza frazione di gioco sale in cattedra un magistrale Salvatore Desiato, che si ritaglia un proprio spazio. Il funambolico play maddalonese monopolizza gli attacchi della propria formazione, creando dei fastidiosi grattacapi alla difesa molisana. Imprendibile quando partiva in palleggio, caricando di falli gli avversari e facendo conseguentemente incetta di punti dalla linea della carità, è riuscito anche a spezzare i raddoppi che il Venafro gli aveva disegnato su misura servendo delle assist d’oro ai compagni. Grazie a ciò, e nonostante la reazione veemente degli ospiti che soprattutto sulle seconde opportunità di tiro hanno costruito il proprio bottino, alla sirena del terzo periodo i padroni di casa conducevano ancora di dieci lunghezze (57-47). Ad inizio ultima frazione i biancoblu hanno sofferto la pressione impartita alla gara dagli ospiti, che hanno provato a riaprire il match sfruttando anche qualche fischio erroneo degli arbitri. Ancora una volta però, come successo in altre circostanze, a mandare i titoli di coda è stato Peppe Piscitelli, che dopo aver stentato al tiro ha trovato la propria mattonella punendo il Venafro e dando il via al parziale iniziale che ha portato al conclusivo 83-59.

La Cover continua la propria marcia trionfale tra le mura di casa, toccando quota 28 vittorie consecutive in oltre un anno e mezzo. Merito sicuramente del gruppo, capace di vincere facendo sentire protagonista ogni singolo membro. Non a caso, quest’oggi la palma di Mvp non può che andare a capitan Garofalo. Inoltre, contro il Venafro è arrivata quella rivincita sportiva dopo la brutta battuta d’arresto subita, ingiustamente, nel girone d’andata. Dopo la sosta pasquale, il Maddaloni ospiterà il Vasto, in una gara decisiva che potrà permettere ai maddalonesi di ritornare alla seconda piazza in classifica.

Giovanni Bocciero

GAMMAUTO MOLFETTA - NAURORA BARLETTA 96-68   (22-12, 27-23, 27-14, 20-19)

 Arbitri: Rodia e Marino (Avellino)

 Note: 

BCC VASTO - AP MONOPOLI 65-54   (17-19, 19-12, 19-13, 10-10)

 Arbitri: Vita e Fanesi (Ancona)

 Note: 

Anche al PalaBCC è stato ricordato Pietro Mennea osservando un minuto di silenzio per poi tributargli gli onori dovuti con un caloroso applauso per il campione, già leggenda vivente per i tanti successi ottenuti e per i tanti record conquistati, ora consegnato definitivamente alla storia dello Sport mondiale. Smaltita la commozione la gara inizia e si torna con i piedi sul parquet con l’intento di conquistare un’intera posta in palio che agli uomini di coach Di Salvatore serve per dimenticare Salerno e per difendere una seconda posizione insediata dal Maddaloni e dal M.T. Benevento. La squadra viaggiante, occupando la penultima posizione con la Cest. Barletta, cerca invece due punti per cercare di tirarsi fuori dallo scomodo discorso play out al quale accedono le due ultime formazioni qualora il loro distacco non sia oltre i quattro punti in classifica, diversamente il fanalino di coda retrocederebbe direttamente. Si tornava sotto canestro dopo la pausa per la Final Eight di Coppa Italia e prima dell’altro stop di domenica prossima per festeggiare la Santa Pasqua. Gara fortemente condizionata, rimasta in sostanziale equilibrio per il primo quarto e per tutto il secondo anche se la tripla di Sergio consentiva ai locali di riguadagnare lo spogliatoio con un margine di cinque punti.

Al rientro sul parquet Marinelli e compagni sembrano aver trovato quel minimo d’incisività in più per accumulare un vantaggio oltre la doppia cifra a metà del parziale (+12:49-37) controllato ed amministrato fino alla sirena finale. Punteggio piuttosto basso, pallacanestro non di primissima qualità con spunti apprezzabili dovuti alle incursioni in area di Vincenzo Dipierro e alle giocate di Sergio e Marinelli che sono, tutti e tre, andati in doppia cifra. Di Lembo, ritornato a giocare dopo aver scontato i tre turni di squalifica, è stato il primo ad andare a referto con due liberi per pareggiare i due punti segnati da Di Mola per poi andare a segno dalla media distanza per il primo sorpasso BCC, ha messo anche la tripla al 6° minuto con gli ospiti avanti di 2 (11-13) replicata da Sergio per il +4 (17-13), ma il successivo mini break subito (0-6) ad opera di Calabretto e Gentile portava le due formazioni al primo mini riposo con due punti di vantaggio (17-19) per coach Verile. Nel secondo parziale i locali provano a spingere un po’ di più ribaltando il risultato fino al +5 (36-31) arrivato con la tripla di Sergio e, di seguito, incrementato fino al vantaggio massimo (+15:63-48) a tre minuti dalla fine chiudendo con largo anticipo la contesa. Passata la Pasqua la BCC è attesa da una gara di cartello che deciderà molto per la conquista della seconda posizione alla quale mira sicuramente anche il San Michele Maddaloni uscito sconfitto al PalaBCC con soli 5 punti di scarto, si torna fra le mura amiche per ricevere la Città di Airola (dom 14 apr), ultima trasferta a Barletta (dom 21), per chiudere fra le mura amiche ospitando la Pall. Benevento (dom 28), prima dei play off.

Francesco Tomassoni

BLS LANCIANO - DELTA SALERNO 73-57   (18-15, 16-15, 25-16, 14-11)

 Arbitri: Bernardini (Siena) e Cirinei (San Vincenzo - LI)

 Note: 

La Bls Lanciano mette una seria ipoteca sulla salvezza battendo il fanalino di coda Delta Basket Salerno, giunto rimaneggiato all'appuntamento in terra frentana, e qualora il 07 apile, dopa la sosta pasquale, riuscisse a cogliere il successo a Barletta, potrebbe, in virtù di risultati favorevoli anche sugli altri campi, centrare la permanenza matematica in Dnc con 3 turni di anticipo. Gli uomini di coach Salvemini a 4 gare dal termine hanno già conquistato 2 punti in più rispetto a quanto fatto nel girone d'andata e si candidano seriamente per un piazzamento play-off, che vedrà i gialloblù impegnati nello sprint finale durante il mese di aprile.

Dopo un avvio di marca blu-arancio, gli ospiti, già a corto di unità e giunti con soli 7 giocatori a Lanciano, perdono per infortunio la guardia Capaccio e la Bls non può che apporfittarne chiudendo la prima frazione avanti 18 a 15. Nei primi 4 minuti del secondo quarto però Salerno si riporta avanti con Esposito e Norcino, arrivando a toccare il +5 (22-27). I gialloblù conducono una gara sonnacchiosa e non sembrano in serata, tuttavia Castelluccia suona la carica con una tripla e Bomba e Scavongelli mettono asegno canestri importanti che riportano avanti i padroni di casa (31-27) al 18'. Si va al riposo lungo con Lanciano avanti 34 a 30. Nella terza frazione è ancora Castelluccia a prendere per mano la squadra e quando nel finale si sblocca anche Di Emidio Lanciano arriva a toccare il +15 al 29' (59-44). Dopo un minuto nell'ultimo quarto i frentani danno l'impressione di chiudere l'incontro con una bomba di Martelli (62-46), ma lo stesso Martelli, a corto di fiato, perde 3 palloni di fila in un solo minuto che rimettono Salerno in partita. i blu-arancio riducono lo svantaggio fino a un temibile -5, quando mancano 5 minuti da giocare (62-57) e dopo un paio di minuti abulici di marcature Di Emidio e Castelluccia riportano l'inerzia della gara nelle mani della Bls. Parlato e compagni non riescono più a reagire e Lanciano s'impone col punteggio finale di 73 a 57.

La vittoria odierna e la concomitante sconfitta di Venafro consente al Lanciano di agganciare e superare i molisani in classifica, in virtù della migliore differenza canestri negli scontri diretti. a 4 gare dal termine la Bls è all'8° posto in classifica,in piena zona play-off, niente male per una squadra che dopo le prime sette gare di campionato era in fondo alla classifica con una sola vittoria all'attivo. Il lavoro di coach Salvemini, nonostante i pesanti infortuni che hanno limitato non poco il rendimento della squadra, sembra aver dato i suoi frutti e Lanciano ha tutte le carte in regola per lanciare la volata finale e centrare un traguardo storico.

Antonio Amoroso

Niente da fare per il Delta che deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria esterna della stagione. Lanciano si impone 73–57 su una compagine bluarancio ridotta ai minimi termini per l’assenza dello squalificato Corvo e quella del baby Gentile. La squadra salernitana ha tenuto bene il campo per 20’ ma è poi crollata alla distanza. Il primo quarto è equilibrato. Il Delta prova a scappare (9-3), ma è un’illusione. Lanciano torna sotto e chiude 18-15 alla prima sirena. Nella seconda frazione le squadre restano a contatto ed è sempre il Delta a cercare di allungare (27-22) prima di subire il ritorno dei locali che all’intervallo lungo conducono 34-30.

Nel terzo quarto la svolta della gara. Lanciano alza il ritmo ed il Delta non riesce a reggere il passo degli abruzzesi che allungano con decisione (59–46). Il quarto periodo vede la reazione dei bluarancio che arrivano fino al -5 (67–62) ma poi non riescono a completare la rimonta. Lanciano vince 73–57. Il campionato si fermerà nuovamente per la Santa Pasqua e riprenderà il 7 aprile quando il Delta ospiterà la capolista Molfetta.

Nicola Roberto

MAGIC TEAM BENEVENTO - LOTTI JUVETRANI 83-71   (17-23, 27-19, 22-18, 17-11)

 Arbitri: Larocca (Potenza) e Conterosito (Matera)

 Note: 

Nella ventiduesima giornata del girone G di DNC, la Magic Team Benevento ha battuto tra le mure amiche del Palatedeschi la Lotti Juve Trani, con il punteggio di 83-71. Con questo successo, la squadra del presidente Di Nunzio mantiene il passo delle prime della classe . Molfetta, Vasto, Maddaloni, tutte vincenti . piazzando invece 4 punti di distanza tra sé e la Pallacanestro Airola, dopo il ko dei caudini a Taranto sabato sera.

Marinello (19 punti) delizia con le proprie giocate i ragazzi della scuola media .De Filippo. di Morcone, che danno quel tocco di colore e calore di cui a volte si sente la mancanza nel capiente palazzetto sannita. Stijepovic e Bizzarri si dividono equamente a metà i 40 di gioco per ergersi a traghettatori del quintetto di casa, mettendo insieme una prestazione che ha del monumentale. 30 di valutazione per entrambi - a cominciare dai numeri. La guardia italo-montenegrina. 20 punti, 8 rimbalzi, 4 assist - è il principale terminale offensivo, capace di fendere sistematicamente la zona avversaria in un primo tempo di moderata difficoltà per i padroni di casa, specie nella metà campo difensiva, dove viene concessa qualche seconda opportunità di troppo. Argentiero mette paura con la tripla che dopo 8. fa segnare il massimo vantaggio ospite (12-20). Stijepovic accorcia le distanze, e nel secondo tempo Marinello e Porta bombardano in sequenza dall.arco ristabilendo la parità a 28. Ancora Porta (10 punti, 3/6 da 3) da tre punti sigla il sorpasso (37-36).

Nel terzo quarto la squadra di Sanfilippo ingrana le marce alte. Fabiano dai 6,75 inaugura un parziale di 12-0 che sembra poter mettere in ghiaccio la partita. Un fallo di sfondamento ai danni di Stijepovic fa infuriare coach Sanfilippo, al quale viene comminato un fallo tecnico. Cancellieri segna entrambi i liberi e nel successivo possesso apre il fuoco da tre punti: 63-60 e tutto da rifare. Bizzarri si mette subito all.opera recuperando un prezioso rimbalzo in attacco dopo un errore al tiro di Marinello e chiudendo un gioco da tre punti. In apertura di quarto periodo Marinello trova l.extra pass per Buontempo che piedi per terra punisce da tre punti. Bizzarri segna cinque degli undici punti di parziale che, con la terza tripla di Porta, stendono definitivamente una coriacea Juvetrani. Le ostilità terminano sostanzialmente con circa 2' da giocare, quando entrambi gli allenatori decidono di svuotare le rispettive panchine.

Ancora qualche giorno di riposo per la Magic Team Benevento, dato che il campionato, dopo la sosta della scorsa settimana per la Coppa Italia, osserva un nuovo turno di riposo legato alle festività pasquali. I beneventani torneranno in campo a Monopoli, prima di un nuovo turno casalingo contro Maddaloni, in quello che si preannuncia come uno scontro fondamentale per il piazzamento in griglia playoff.

Andrea Caruso

CUS JONICO TARANTO - LA CAUDINA AIROLA 91-88   (21-18, 28-26, 20-21, 22-23)

 Arbitri: Perrone (Augusta - SR) e Ferraro (Ragusa)

 Note: 

Vittoria sofferta e forse per questo ancor più bella per il Cus Jonico che batte Airola nello scontro diretto playoff a 4 giornate dalla fine della regular season. Una partita ricca di colpi di scena e forse di abbagli arbitrali che Taranto porta a casa grazie al cuore di tutti ed in particolare di Giuffrè capace di riprendere per i capelli una partita che a pochi minuti dalla fine sembrava persa. Ma onore anche a Leoncavallo, Fanelli, Moliterni, Valentini (tutti in doppia cifra) e gli altri tra cui spicca Sarli, micidiale con le sue triple da 23 punti a referto.

Il primo quarto il Cus Jonico lo gioca con il quintetto base dove Leoncavallo parte forte andando in doppia cifra già al suono della prima sirena. È lui a trascinare i compagni sotto i tabelloni ben “fornito” da Giuffrè e Sarli che mette anche la tripla della prima fuga cussina, 10- al 3’. Ma Airola non è squadra che cede e si riprende quasi subito con i canestri di Errico e Smorra riuscendo a rientrare in chiusura di quarto sul 21-18. Il grande protagonista dell’inizio del 2° quarto è Valentini. Di impatto il suo ingresso con 3 canestri in fila e 6 punti che però non consentono ad un Cus distratto in difesa di andare in vantaggio. A metà quarto è 29 pari prima di un’accelerazione data dal 3+1 di Sarli e dal recupero con canestro di Fanelli. Taranto sfiora la doppia cifra di vantaggio quando Moliterni infila la tripla ma si vede ancora una volta rientrare Airola che prima dell’intervallo grazie alla tripla di Errico accorcia sul 49-44 Cus.

Tripla di Moliterni, risponde Smorra, punteggio invariato nella sostanza, 57-52 al 25’. Sarà così per tutto il terzo quarto. Ogni qualvolta Taranto inventa qualcosa, con Sarli o Fanelli sotto la regia di Giuffrè (anche in versione tiratore) arriva puntuale la risposta di Airola, con Smorra ed Errico. Poi nel finale Loncarevic segna il -1 prima che la tripla di Sarli fissi il punteggio sul 69-65 con cui si va agli ultimi 10’. Errico-Loncarevic per il pari a 69. Airola mette la freccia e passa con un break di 17-5 in 5’ in cui anche gli arbitri si “abbattono” sul Cus fischiando un incomprensibile tecnico a Giuffrè. Al 35’ i campani sono avanti di 8 punti sul 76-84. Giuffrè getta il cuore oltre l’ostacolo: segna, fa segnare Sarli da tre e poi va di tripla; in tutto questo recupera diversi palloni dalla “spazzatura”. Taranto torna in partita, pareggia (84-84) e va sopra di uno con il libero di Sarli e il canestro di Fanelli (89-88). Ultimo minuto al cardiopalma. Giuffrè si supera ancora in difesa prendendo un rimbalzo e uno sfondo decisivi. Fanelli fa la sua parte in attacco mettendo a segno i liberi della tranquillità. Successo che fa bene al morale e alla classifica del Cus Jonico. Ora un altro week end di sosta per la Pasqua e poi le ultime 4 gare della regular season.

Luca Fusco