LA CAUDINA AIROLA - FARM. SARDELLA VENAFRO 77-74   (19-20, 19-18, 17-16, 22-20)

 Arbitri: Castellan (Chieti) e Catani (Pescara)

 Note: 

COVER MADDALONI - NAURORA BARLETTA 81-62   (23-6, 17-22, 21-23, 20-11)

 Arbitri: Massafra (Firenze) e Boni (Pelago - FI)

 Note: 

Dopo la sconfitta rimediata a fil di sirena in quel di Salerno, c’era una sola cosa che la compagine maddalonese voleva fare, ritornare al successo, e ciò non poteva che avvenire battendo l’avversario di turno, il Barletta. Per coach Massimo Massaro starting-five composto da Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; per i barlettani invece Di Napoli, Degni, Gambarota, Sisto e De Fazio. Il primo quarto di gioco non è esaltante perché entrambe le squadre non riusciva a fare ciò per cui avevano preparato il match. Se gli ospiti non riuscivano a trovare la giusta precisione al tiro, chiudendo i primi dieci giri di lancette con una pessima percentuale di 12, frutto del 2/16 totale; i maddalonesi erano colpevoli di voler strafare nel cercare immediatamente la via del canestro, causando così un paio di palloni persi che potevano essere gestiti sicuramente meglio. La voglia di rendere subito in discesa la gara, però, era troppo forte da parte dei padroni di casa, che hanno trovato in un dominante Giuseppe Piscitelli un’arma micidiale nelle due aree colorate (al 10’ già 9 rimbalzi catturati), ma soprattutto un mai domo Francesco Chiavazzo, che oltre alle solite scorribande offensive ha anche piazzato due bombe. Il Barletta ha cercato invano di registrare l’approccio alla gara, chiamando a rapporto gli uomini della panchina, ma il parziale di 23-6 al 10’ era parecchio eloquente.

Il secondo quarto scorre sulla falsariga del precedente, con gli ospiti che riescono a recuperare qualche punticino al proprio svantaggio. È soprattutto nel pitturato e grazie ai rimbalzi offensivi, che il Barletta rimediata in parte all’assenza ingiustificata del primo periodo, ed è così che la percentuale al tiro si alza seppur rimane abbastanza insufficiente (30% con 9/30). Da parte loro, invece, i biancoblu hanno trovato verve e punti dalla panchina, con i vari Nino Garofalo e Adriano D’Isep. Così si andava al riposo lungo sul punteggio di 40-28, rassicurante ma certamente non da far rialzare la Cover dal sellino.

Al rientro dagli spogliatoi, i barlettani hanno la reazione giusta, e iniziano a pressare mentalmente gli avversari. Per i maddalonesi si tornano a contare troppe palle perse, mentre gli avversari sono abili a trasformare le situazioni difensive in offensive. Oltretutto, il pallone inizia ad avere una circolazione davvero ottima, e questo va a beneficio dei tiratori pugliesi, che armano la mano e infilano le triple necessarie per piazzare il break di 16-8 (48-44 al 26’). Quando l’aggancio sembrava cosa fatta, i padroni di casa hanno trovato nei tiri pesanti di Davide Ferrante la miglior risposta. Nell’area dei tre secondi, invece, si è aperto qualche piccolo spazio per Giuseppe Luongo e Luciano Rusciano, sfruttati a dovere per appoggiare al vetro un po’ di punti. All’inizio dell’ultima frazione di gioco, gli ospiti hanno avuto qualche problema con la coppia arbitrale, che ha influenzato l’atteggiamento agonistico degli stessi. In concomitanza è cresciuto l’impatto al match di Salvatore Desiato, attivo in qualche penetrazione e glaciale dalla linea della carità. Nell’ultimo minuto spazio anche ai giovani Vincenzo Lombardi e Valerio Salanti, con il primo andato anche a segno in contropiede per la gioia del Pala Angioni- Caliendo, sempre attenta ai suoi giovani futuri beniamini.

La Cover macina punti in casa e miete vittime ad ogni impegno casalingo. Questa volta a cadere è un Barletta coriaceo, che partito col freno a mano inserito ha poi recuperato quasi del tutto lo svantaggio. La grande squadra esce alla distanza e soprattutto nelle difficoltà, e allora il Maddaloni ha saputo reagire al momento giusto, trasformando l’affetto del pubblico in energia da riversare sul parquet.

Giovanni Bocciero

BCC VASTO - GAMMAUTO MOLFETTA 60-53   (22-20, 12-14, 13-12, 13-7)

 Arbitri: Galassi (Recanati - MC) e Mattioli (Potenza Picena - MC)

 Note: 

Al PalaBCC, in primis, ha vinto lo sport con uno spettacolo sia sul parquet che sugli spalti, gara vibrante dal primo all’ultimo minuto e spalti gremiti come non mai con una presenza di tifoseria ospite ben organizzata, estremamente corretta e rumorosa, quanto basta, da prima dell’inizio e fino alla fine. In secundis, la BCC Vasto Basket l’ha spuntata con grinta e carattere con un break di 11-0 nella seconda metà dell’ultimo quarto iniziata sotto di 2 (49-51), ma il Molfetta (arrivato a Vasto con 4 punti di vantaggio su Ierbs e compagni) è uscito di scena mettendo solo un altro canestro, con Corvino, a risultato oramai acquisito dai locali che mantengono l’imbattibilità interna e riducono a soli 2 punti il distacco in classifica dalla prima in classifica. Ora per il proseguo la BCC farà sentire il fiato sul collo di Corvino e compagni che, se raggiunti, si vedrebbero scavalcati perché avevano vinto di 3, ma oggi hanno perso di 7. Gara in sostanziale parità fin dalle prime battute anche se i locali sono stati avanti per lunghi tratti senza mai riuscire a superare la doppia cifra, mentre gli ospiti nella loro rincorsa sono riusciti nel sorpasso in diverse occasioni: al 20°:32-34, al 29°:45-46 ed al 35°:49-51. Il punteggio piuttosto basso la dice lunga sull’ importanza della posta in palio che agli ospiti avrebbe permesso di chiudere con largo anticipo il discorso promozione diretta in DNB, mentre i padroni di casa si sarebbero dovuti guardare dalle insidie dei pretendenti alla seconda piazza che, nel tabellone play off, regala l’opportunità di giocare gara 1 ed eventuale gara 3 fra le mura amiche, vantaggio non di poco conto.

Il risultato di oggi riapre completamente i giochi con il Molfetta fermato a 32, mentre la BCC sale a 30 e stacca di 4 punti la Magic Team Benevento, uscita con le ossa rotte da Lanciano con un passivo di ben 30 punti (87-57), e il S.Michele Maddaloni, vincente con la Cestistica Barletta (81-62). Alla fine della prima fase mancano sei giornate intervallate da due pause, la prima per la Final Eight di Coppa Italia DNC il 16 e 17 marzo, poi c’è la Pasqua il 30 e 31, con la BCC Vasto impegnata a Salerno domenica 10 e fra le mura amiche domenica 24 con il Monopoli che, nel turno di andata, ha sconfitto i vastesi con l’unico passivo oltre la doppia cifra (-14:87-73). Nel mese di aprile si giocherà in trasferta con il Maddaloni (dom 7) e Barletta (21), mentre al PalaBCC arriveranno la Città di Airola (dom 14) e, per l’ultima della prima fase, la pall. Benevento (dom 28). A maggio, se dovessero servire, sono in calendario i play off.

Francesco Tomassoni

BLS LANCIANO - MAGIC TEAM BENEVENTO 87-57   (22-20, 16-9, 25-16, 24-12)

 Arbitri: Pazzaglini e Collesi (Pesaro)

 Note: 

La Bls Lanciano travolge la terza della classe il Magic Team Benevento di coach Nino Sanfilippo grazie ad una grande prestazione del collettivo e si butta alle spalle il ciclo terribile di scontri contro le squadre candidate alla promozione, per aprire un ciclo, si spera positivo, che nei piani della società e di coach Salvemini dovrebbe consentire la volata decisiva alla conquista del piazzamento play-off, che costituirebbe il massimo piazzamento nella storia del club. La Bls, dopo 3 gare di assenza, recupera il lungo Toni Blaskovic e a conti fatti il recupero sarà importantissimo, perché Blaskovic risulterà tra i migliori in campo, in una gara nella quale è difficile scegliere il migliore in campo tra le fila gialloblù.

I ragazzi di coach Salvemini hanno infatti giocato la partita perfetta, mettendo alle corde l'avversario e prendendolo a sassate dalla distanza fino a farlo crollare di brutto sotto i fendenti di Martelli, Castelluccia e Scavongelli, tutti particolarmente ispirati. E così la zona ospite è subito messa in grave difficoltà dai gialloblù che al 5' minuto conducono 18 a 7, frutto di un 4 su 6 da 3 punti che la dice lunga sulla buona vena dei tiratori locali. Benevento ha la forza di andare a pareggiare con Marinello e Stijepovic sul 22 a 22, all'inizio del secondo quarto, ma con l'ingresso di Blaskovic nell'area pitturata non ce ne più per nessuno e i frentani, puntellata la difesa, riprendono a correre con i canestri di Martelli, Scavongelli e Di Sante, andando all'intervallo lungo sul 38 a 29.

E' nel terzo quarto che Lanciano mette il turbo e lascia al palo gli avversari, il ritmo dei ragazzi di coach Salvemini è frenetico e Benevento sbaglia tutto quello che si può sbagliare dalla lunetta e dal campo. Di Emidio e Scavongelli oltre ad attaccare e difendere, conquistano rimbalzi incredibili, andando a sfidare la maggiore fisicità degli avversari sotto le plance e si capisce che Lanciano ha una marcia, forse due, in più degli avversari quest'oggi. Alla fine del terzo quarto i gialloblù conducono di 18 lunghezze (63 a 45), ma a differenza di altre occasioni, nelle quali i frentani avevano consentito il recupero degli avversari, nell'ultima frazione la Bls tiene alto il ritmo e continua ad incrementare il proprio vantaggio, culminato con l'assist finale di Manuel Di Matteo (16 anni appena compiuti, all'esordio davanti al pubblico amico) per Matteo Bomba che fissa il punteggio sull'87 a 57. La grande vittoria di stasera può segnare un punto di svolta per la Bls, che con un calendario favorevole può lanciare la volata play-off, senza perdere d'occhio quello che ad inizio stagione era e resta l'obiettivo dichiarato, ovvero una salvezza senza troppi patemi.

Antonio Amoroso

CUS JONICO TARANTO - DELTA SALERNO 75-63   (24-14, 17-14, 19-12, 15-23)

 Arbitri: Praticò (Reggio Calabria) e Micino (Cosenza)

 Note: 

Vittoria scaccia crisi per il Cus Jonico. Messa fine, contro Salerno, ad una striscia di 4 sconfitte consecutive. Taranto risponde presente dopo una settimana in cui si era messa in discussione, era stata messa in discussione. Risposta da parte di tutti, la Delta cade sotto i canestri di Sarli, Moliterni e Fanelli, i rimbalzi di Valentini e Leoncavallo, la regia di Giuffrè, le triple di Greco e il contributo di Appeso e Salerno.

Il Cus Jonico, nel tradizionale quintetto base, esce con il sangue agli occhi e segna tre canestri con Fanelli, Sarli e Moliterni. L’8-0 costringe coach Menduto al time out che non cambia la situazione dall’alto del 14-4 ispirato dalla regia di Giuffrè e dalla difesa di Leoncavallo a rimbalzo. Salerno si sveglia e si affida ai veterani Corvo e Parlato ma Taranto tiene a distanza i campani chiudendo il quarto avanti 24-14. Completamente opposto l’inizio di secondo quarto: Salerno infila una serie di canestri nonostante il time out di coach Leale. Corvo e compagni restituiscono con gli interessi il break e con un 11-0 si portano a +1. Taranto però reagisce, Leale gioca la carta del doppio pivot. Valentini dà peso e sostanza sia in attacco che in difesa; capitan Greco è l’autore di due triple che completano con il gioco da tre punti di Giuffrè la riscossa cussina. I rossoblu, grazie anche ai canestri di Sarli e Moliterni piazzano nella seconda metà di quarto un parziale di 17-3 per il 41-28 con cui si va al riposo.

Al rientro dall’intervallo Moliterni e Sarli firmano il +17. Paradossale che Giuffrè ammetta un tocco suo su una rimessa data erroneamente al Cus e venga ripagato nell’azione successiva con un tecnico per un’infrazione non commessa. Poco male per Taranto che continua a giocare, anche se a ritmi più bassi, e trovare i canestri “buoni” di Moliterni e Sarli per il +20 ribadito a fine quarto dal neo entrato Valentini prima della doppia tripla Moliterni-Parlato che non cambia la sostanza: 60-40. La Delta non alza bandiera bianca e prova a rientrare approfittando della “morbidezza” cussina: 6-0 di parziale che porta Salerno a -11 e costringe Leale alla strigliata. Capaccio segna il -8. Il tecnico tarantino si riaffida al quintetto di partenza e viene ripagato da Giuffrè e Moliterni che riallungano il gap sul 70-58 a 3’ dalla fine. Il punto esclamativo lo mette Fanelli da tre per il 75-63 finale. Si esulta dopo un febbraio nero come la pece. Ed ora a Barletta, tra una settimana per confermare che la crisi è definitivamente passata.

Luca Fusco

Prosegue l’astinenza da vittorie in trasferta per il Delta Salerno. Ai bluarancio di coach Menduto non bastano i 25 punti di Pino Corvo per espugnare il parquet di Taranto. I padroni di casa del Cus Ionico si dimostrano più costanti e la spuntano 75 – 63 nonostante la rimonta inscenata dal Delta nell’ultima frazione. Il Delta paga il pessimo avvio di partita (14 – 4 dopo 4’), le 22 palle perse ed una serata di scarsa vena al tiro di Esposito ed Antonucci. Taranto chiude la prima frazione sul 24- 14, subisce il ritorno degli ospiti all’inizio della seconda (24- 25 con un canestro di Esposito per il Delta), ma piazza un nuovo break grazie alle triple di Giuffrè ed all’intervallo lungo conduce 41 – 28.

Nel terzo periodo il divario tra le due squadre si allarga (54 – 32) subito e Taranto al 30’ conduce 60- 40. In apertura di quarta frazione Corvo e Norcino suonano la carica. Anche Parlato e Capaccio entrano in partita e con un paio di conclusioni dall’arco dei tre punti riportano il Delta in scia di Taranto (66 – 58 al 35’). Il Delta ci crede, ma il Cus trova la forza per piazzare un nuovo e decisivo allungo e chiudere la gara a suo favore sul definitivo 75 – 63. Nel prossimo turno di campionato il Delta giocherà in casa contro Vasto.

Nicola Roberto

GEOFARMA MOLA - LOTTI JUVETRANI 69-59   (13-9, 8-12, 22-17, 26-21)

 Arbitri: Fabbri (Cecina - LI) e Venturini (Capannori - LU)

 Note: 

PALLACANESTRO BENEVENTO - AP MONOPOLI 82-80   (17-19, 18-20, 15-15, 20-16, 12-10)

 Arbitri: Di Luzio e Volpone (Pescara)

 Note: Dopo un tempo supplementare.