GIPLAST ALBA ADRIATICA - CHIMICA D´AGOSTINO BARI 71-73   (14-19, 35-40, 50-55)

 Arbitri: Pedrini (Bologna) e Donati (Forlì)

 Note: 

La Chimica D’Agostino Cus Bari pronuncia la parola “playoff”. E lo fa con cognizione di causa (seconda partecipazione di fila) e certezza matematica. Quella certezza regalata dall’ultimo successo esterno contro Alba Adriatica (71-73). L’ottavo in serie, il decimo nelle ultime dodici partite, l’undicesimo di questo girone di ritorno. Ritmo da prime della classe. Forse meglio. A ben vedere, infatti, tutte le formazioni che sopravanzano i baresi sono state costrette ad inchinarsi negli ultimi due mesi. Nell’ordine: Foggia, San Severo, Martina, Ceglie, Alba Adriatica, con tre successi esterni e due interni. Un risultato che accresce i rammarichi per lo sciagurato bimestre dicembre-gennaio, in cui i biancorossi inanellarono sette sconfitte di fila, crollando nei bassifondi della classifica. Ma, probabilmente, è stata proprio la sofferenza di quei momenti a cementare un gruppo, rinsaldato poi dall’arrivo di Giovanni Sardano.

A proposito della partita di ieri: ad Alba Adriatica, come del resto due settimane fa in casa del Ceglie, i cussini hanno offerto una gran prova di carattere, restando avanti nel punteggio sin dalle prime battute. Dopo il 10-10 del 5’, il primo tentativo di allungo con lo 0-6 confezionato in meno di 2’ (10-16). Poi la chiusura del quarto sul 14-19. Alla ripresa, baresi ancora in palla, seppure in po’ spreconi. Al 15’ così, arriva il primo massimo vantaggio in doppia cifra, con il 20-30, firmato Bruni (3/3 da tre per lui, tutto condensato nella seconda frazione) e Dragojevic. Alba, tuttavia, non molla e riesce ugualmente a chiudere in parità il parziale del quarto, andando così al riposo lungo ancora sotto di cinque lunghezze (35-40).

Al rientro dagli spogliatoi, sono sempre gli ospiti a tenere in mano il pallino del gioco. Al 25’, nonostante tre contropiedi sbagliati di fila, il Cus realizza il +14 (39-53), ma rovina tutto incassando un break di 11-2 che chiude la frazione a distacchi invariati (50-55) rispetto all’inizio del quarto. L’ultimo tempo si rivela piuttosto vibrante e teso. Stavolta sono gli abruzzesi a prendere l’iniziativa. E il 6-0, realizzato in un amen da Stama e Iagrosso, produce l’unico vantaggio della partita (56-55). I baresi, però, trovano subito la forza di reagire con Conti (56-57) e successivamente Perrucci, bravo ad infilare due triple a fil di 24’’ (58-63). Si va avanti così a scossoni e il finale è un condensato di errori. I baresi, in particolare, mostrano gran compattezza difensiva (con Scoccimarro a far la voce grossa a rimbalzo), recuperando palloni su palloni, per poi sprecarli dall’altra parte. Punteggio quasi bloccato, sino alla tripla del +7 di Conti, a meno di un minuto dalla fine. Un sigillo che chiude a chiave la partita.

Mirko Cafaro

GLOBO GIULIANOVA - MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO 69-70   (20-17, 39-32, 52-51)

 Arbitri: Bellina e Desideri (Viterbo)

 Note: 

GEOTEC CAMPOBASSO - FANTINI SCIANATICO LUCERA 79-74   (21-18, 37-41, 60-52)

 Arbitri: Volpone e Pantera (Pescara)

 Note: 

DUE ESSE MARTINA FRANCA - OFFICE GROUP TARANTO 73-64   (18-13, 35-27, 55-43)

 Arbitri: Natale (Napoli) e Napolitano (Acerra)

 Note: 

Il derby jonico di serie C1 se lo aggiudica per la seconda volta in questa stagione la due Esse basket Martina che liquida la pratica Libertas con il punteggio di 73-64 al termine di una gara con pochi sussulti, giocata a ritmi a volte bassi. Quintetti iniziali composti da Parisi, Albanese, Raffaelli, Marino e Valentini per la due Esse; Rotolo, Ausiello, Fanelli, De Pasquale e La Torre per gli ospiti. Direzione arbitrale affidata al duo Campano, Natale Lorenzo di Napoli e Napolitano Biagio di Acerra, dinanzi ad una buona presenza di pubblico.

Pronti via con la Libertas che prova subito a dare l’impronta alla partita piazzando il primo break a cui però risponde Raffaelli protagonista di tre percussioni consecutive che rimettono tutto in perfetta parità. 9-8 al primo giro di lancette con la Due Esse determinata a imprimere il proprio ritmo abituale al match ma sfortunata in diverse occasioni di attacco. Di contro la Libertas guidata in panca dal rientrante Semeraro ha giocato prevalentemente ad aprire la difesa di casa servendo ripetuti palloni alti per le lunghe leve di La Torre che però non è riuscito a trasformate in punti tutte le azioni costruite. 18-13 il finale del primo quarto con leggera supremazia dei padroni di casa. Nel secondo quarto la gara si è ravvivata un po’ anche se le percentuali al tiro sono rimaste basse per entrambe le formazioni che intanto provavano a trovare dalla panchina il guizzo giusto per l’allungo decisivo. A tal proposito è coach Terruli a giovarne maggiormente potendo gettare nella mischia il rientrante e osannato De Leonardis (in netta ripresa dopo lo stop forzato per l’infortunio) e il sempre più trascinatore Tourn, protagonista di un’ottima gara. Parziale di 17-14 e finale del primo tempo fissato sul 35-27.

Nell’intervallo la Due Esse tramite il presidente Trani e il consigliere Pastore ha salutato ed accolto il coordinatore del Distretto Lions 108 AB Apulia per la campagna Sight First II, Avv. Mimmo Pagliara, del presidente locale Lions ing, Anania Chiarelli, presenti al Pala Wojtyla in occasione della giornata nazionale per la campagna Sight First II promossa dai Lions International e appoggiata dalla Fortitudo. Al rientro dal riposo lungo le due squadre hanno ripreso a giocare su ritmi lenti fino a che alle ore 19:05 due bombe consecutive di Deleonardis e Parisi, svegliassero il pubblico dal torpore del pomeriggio soleggiato del Pala Wojtyla. Quando sembra tutto fatto per la Due Esse (22-16 il parziale del Terzo quarto la Libertas con buoni attacchi consecutivi di La Torre e De Pasquale si è rifatta sotto, arrivando fino al -6 a pochi minuti dal termine. Ma gli aggiornamenti provenienti in diretta da Ceglie dove il Foggia soccombeva sotto i colpi dei padroni di casa hanno svegliato la Due Esse, presa per mano da Marino, Raffaelli e De Leonardis, che ha chiuso il match con Parisi in contropiede. 73-64, due punti pesanti per la Due Esse, ritorno amaro in panca per coach Semeraro.

Giuseppe Ruggieri

L´AQUILA BASKET - SPALDING TORRE DE´ PASSERI 73-84   (13– 24, 26–41, 47–51)

 Arbitri: Scola (Napoli) e Santoro (Casagiove - CE)

 Note: 

La magica Spalding Torre Spes espugna il fortino aquilano e conquista la matematica certezza di disputare i playoff per l’accesso in B2. Coach Di Stefano presenta in quintetto Blengini, Zec, Mirrione, Santarelli e De Feo. Coach Nardecchia risponde con Lo Giacco, Schiavoni, Wu, Di Carmine e Marinelli. Il primo canestro della partita è firmato dal totem De Feo (6 punti, 13 rimbalzi e una bella prestazione personale) che scaglia una bomba dall’arco dei 6.25. Canestri di Di Carmine e Mirrione, errore di Zec e rimbalzo offensivo di Santarelli che segna il 7–2. 4 rimbalzi offensivi consecutivi portano Mirrione a tirare da 3, è il 10 –2. Fallo di Marinelli su De Feo, coach Nardecchia chiama time out sul 13–6 Torre Spes. Bomba di Zec ed è 16–9. Zec ci riprova dalla lunga distanza, ricadendo colpisce (o no???) Lo Giacco e viene espulso. Wu dalla lunetta e Marinelli riducono lo svantaggio a 3 punti (13–16 a 2’52” dal primo mini riposo). Mirrione e Brandimarte segnano i canestri del 22–13. Ultima azione del quarto, palla a Mirrione (11 nel solo primo quarto per lui) che segna un gran canestro ed è 24–13.

Barndimarte segna e subisce fallo, converte il tiro libero supplementare ed è 27–14. Grande assist di Santarelli per Mara Blengini per il 29–14. Bell’arresto di Di Girolamo ed è 33–16 a 6’09” dalla fine del secondo quarto. Brandimarte segna e assiste Antonucci per il 16–37. 8–0 aquilano firmato Schiavoni, Marinelli e Di Carmine e coach Di Stefano chiama time out. Bel canestro di Antonucci che poi recupera palla e lancia Blengini in contropiede per il 24–41. Il canestro di Lo Giacco chiude il primo tempo sul 26–41. Pasquinelli da 3 inaugura il terzo periodo. Le lunghe leve di Mirrione si fanno sentire in difesa, palla rubata e si vola in contropiede per la schiacciata del 29–43 a 8’01” dal termine del quarto. Bomba di Blengini ma 5 punti di fila di Di Carmine (18 punti e 6 rimbalzi) riportano la squadra di casa a - 12. Pasquinelli da 3, risponde Blengini ma ancora Pasquinelli dall’arco ed è 40–51 a 4'53” dall’ultimo riposo. Fallo di Mirrione su Sbroglia che segna e subisce fallo e converte il libero del – 8. Sbroglia da 3 e poi con 1/2 ai liberi chiude il quarto sul 47–51.

Di Girolamo per il +6 ma Di Carmine e Wu riportano L’Aquila al minimo svantaggio, a 9 minuti dalla fine il tabellone recita 51–53. Tecnico a Marinelli, Mara converte i liberi e Mirrione segna il canestro del +6 (51–57). Assist di Blengini per Di Girolamo (10 punti e una gran prestazione) per il +10 (51–61). Palla rubata da Mara (26 punti, 13/14 ai liberi, 3 rimbalzi, 3 palle recuperate e 2 assist... numeri che parlano da soli) e assist per Di Girolamo che segna e subisce fallo, 51–63 a 7’11” dalla conclusione. Bomba di Blengini (3/4 dall’arco) per il +13 (5 66). Di Carmine e Pasquinelli (13 con 4/9 da 3) provano a ridurre lo svantaggio (60–67) ma un tecnico fischiato a coach Nardecchia porta il glaciale Blengini in lunetta, è 2/2 per il 60–69. 2 bombe consecutive di Lo Giacco (10 punti e 3 rimbalzi) per il -3 aquilano. Palla a Mirrione (24 punti, 11 rimbalzi e 3 palle recuperate) che firma 2 gran canestri e riporta il vantaggio a +7 (66–73 a 2 minuti dalla fine). Di Carmine per il –5. Blengini dalla rimessa dal fondo pesca Mirrione che segna e subisce fallo, converte il libero (7/7 dalla linea della carità) per il 69–76 a 1 minuto dalla fine. Canestro di Lo Giacco a cui risponde Santarelli (4 punti ma 8 rimbalzi e una presenza difensiva devastante), falli su Blengini e Di Girolamo che non sbagliano dalla lunetta e chiudono la partita sul 84–73. La Torre Spes vince meritatamente e vede avverarsi il sogno playoff dopo una stagione a dir poco fantastica. 17 vittorie (su 29 incontri) e la convinzione di potersela giocare con tutte, perché la squadra c’è e può contare su uno staff tecnico di prim’ordine, complimenti a coach Di Stefano e a coach Colella e a tutti i giocatori che hanno reso possibile che il sogno playoff si avverasse. La Torre Spes è sesta in classifica e conoscerà dopo l’ultimo impegno casalingo con Pescara (matematicamente fuori dai playoff) l’avversario del primo turno.

Luca Di Lorenzo

GAUDIANELLO MELFI - EDILTECNICA PENNE 81-70   (27-13, 43-25, 63-44)

 Arbitri: Silvestro e Belfiore (Napoli)

 Note: 

CETEAS PESCARA - MONOPOLI CITTÀ TURISTICA 78-57   (26-14, 38-27, 60-45)

 Arbitri: Viselli e Salustri (Roma)

 Note: 

Con due gare al termine della stagione regolare, l'incontro con Monopoli rappresentava per la Ceteas Pescara il crocevia dell'intero campionato e la formazione del presidente D'Onofrio ha affrontato l'impegno con la massima concentrazione ottenendo una vittoria netta. I ventuno punti di scarto (78-57 il punteggio) consentono ai biancorossi non solo di agganciare i pugliesi a quota 30 punti, ma soprattutto volgono a favore degli adriatici il quoziente canestri e quindi, in caso di arrivo appaiato, Pescara finirebbe nona e scongiurerebbe i playout.

Il match fin dai primissimi minuti è stato in controllo dei padroni di casa che con il solito Peretti (6 assistenze nei primi 10') hanno innescato gli ispirati Moses Capone, autore di 15 punti nel solo primo quarto, e Profeti, presente a rimbalzo (5 carambole) ed a segno con 9 punti. La Ceteas ha tirato meglio degli avversari e presidiato con attenzione i tabelloni, confezionando un break di 15 a 7 che ha chiuso il primo parziale sul punteggio di 26 a 14. In avvio di secondo quarto Pescara è arrivata a +15 (31-16 al 7') ma ha iniziato a faticare contro la difesa match-up proposta dal Monopoli nonostante le buone scelte di tiro, e gli ospiti hanno rosicchiato qualche punto, finendo a -11 (38-27) il primo tempo.

Nella ripresa, mentre i pugliesi continuavano con la loro difesa adeguata, è stata la volta della Ceteas di proporre una zona, ma più che la fase di non possesso a far nuovamente la differenza è stato l'attacco pescarese da 22 punti in 10'. A metà del terzo quarto i padroni di casa sono tornati avanti di 16 punti (50-36), ma hanno dovuto rinunciare per infortunio al loro play Peretti che nel frattempo aveva già raggiunto la doppia cifra per assist: 12 in 26'. Nel finale del quarto Pescara ha continuato a controllare la gara chiudendo sul +15 (60-45) e preparandosi alla volata dell'ultima frazione. Nel quarto periodo la Ceteas non ha mai smesso di giocare tracimando i tentavi di rimonta del Monopoli e portandosi al 35' su un tranquillo +21 (69-48) che è rimasto lo scarto definitivo.
"Sapevamo che questa sfida rappresentava una insidia sia dal punto di vista mentale che della classifica – ha detto l'assistente allenatore Tonino Forchetti a fine gara – tuttavia siamo stati molto bravi ad interpretarla rimanendo in vantaggio nell'arco di tutta la gara. Il break di primo quarto ci ha aiutato perché abbiamo potuto gestire e controllare l'incontro anche nei momenti di difficoltà, ed è stato molto bravo Fabio (Di Tommaso ndr) a mantenere la zona per tutto il secondo tempo, oltre che a lavorare in settimana per preparare la loro difesa mista. Unica nota stonata l'infortunio a Edo: speriamo che lunedì mattina l'esito dell'ecografia sia negativo". Sfumata la possibilità di poter ambire ai palyoff in virtù della vittoria di Torre de' Passeri a L'Aquila, la Ceteas andrà a far visita domenica prossima alla Splalding con la consapevolezza che entrambe le squadre vogliono vincere: Pescara per salvarsi direttamente senza dover attendere il risultato di Monopoli-Ceglie, Torre per ambire al sesto posto in classifica. Sarà quindi un derby molto importante e che andrà ben oltre i due punti in palio. Inizio come sempre alle ore 18 presso la palestra di Via degli Alpini a Torre de' Passeri.

Fabio Carusi

BASKET CEGLIE - ZULLI CERAMICHE FOGGIA 83-62   (25-21, 41-39, 65-48)

 Arbitri: Aprea e Verolino (Roma)

 Note: