L´AQUILA BASKET - OFFICE GROUP TARANTO 89-79   (15-19, 22-35, 48-50 )

 Arbitri: Poli e Salvi (Pistoia)

 Note: 

GIPLAST ALBA ADRIATICA - EDILTECNICA PENNE 92-61   (27-10, 52-27, 67-43)

 Arbitri: Foresti (L'Aquila) e D'Arielli (Francavilla al Mare - CH)

 Note: 

SPALDING TORRE DE´ PASSERI - BASKET CEGLIE 78-76   (27–22 46–48, 61–58)

 Arbitri: Cappati (Ferrara) e Pedrini (Bologna)

 Note: 

Splendida prestazione della Spalding Torre Spes che pur priva dell’infortunato Lombardo (per lui stagione finita…) e con Brandimarte acciaccato vince con merito battendo il Ceglie secondo in classifica. I quintetti in campo: Blengini, Zec, Mirrione, Santarelli e De Feo per coach Di Stefano. Coach Romano risponde con Rossi Pose, Albana, Di Santo, Vozza e Zizza (assente per infortunio la guardia Cipulli).

Il primo canestro della partita è firmato da Mirrione subito paregiato da quello di Albana. 2 splendide azioni del magic duo Blengini–Santarelli e si va sul 6–2, Vozza accorcia ma 2 falli di Zizza mandano in lunetta Capitan Santarelli e il totem De Feo per il 9–4 dopo 2’30” di gioco. Rimbalzo offensivo di Santarelli per l’11 –5, il 3° fallo di Zizza costringe coach Romano al primo cambio, entra Mancini che ben servito da Di Santo segna il canestro dell’11–7. Bomba di Mirrione, fallo subito da Santarelli da Vozza che prende anche fallo tecnico per le successive proteste. Santarelli fa 2/2, Mara Blengini 1/2. Contatti sospetti nell’area torrese e falli tecnici fischiati a Mirrione e Di Santo, Mirrione dalla lunetta firma il +10 e dà una stoppatona su penetrazione ad Albana che prova a colpire De Feo beccandosi l’espulsione. Fuori Albana, secondo miglior realizzatore della squadra cegliese dopo 7 minuti di gioco. Blengini realizza entrambi i liberi e il totem De Feo segna il canestro del +13 (25–12 a 2’38” dalla conclusione del primo quarto). Ma Rossi Pose prende in mano la squadra e la riporta in un baleno a –5 (25–20) costringendo coach Di Stefano a chiamare time out. Splendida linea di fondo di Mirrione (12 punti, 6 rimbalzi e 5 palle recuperate) che affonda una gran schiacciata e manda in delirio il pubblico torrese. Rossi Pose chiude il periodo segnando il canestro del 27–22. Il primo quarto si chiude con 5 falli tecnici fischiati e un’espulsione…

Rimessa da metà campo del Ceglie per iniziare il quarto, De Feo ruba e va in contropiede per il +7. Torrieri e Bosi riavvicinano Ceglie fino al -1 ma De Feo (10 punti, 9 rimbalzi e 2 palle recuperate) e Di Girolamo la ricacciano indietro (40–34 a 4’33” dall’intervallo lungo). Palla persa di Mirrione, Rossi Pose in contropiede per il 40–36. Ancora Rossi Pose (19 per lui nel solo primo tempo) per il 40–39. L’eroico Brandimarte segna con il suo solito arresto e tiro il 46 – 41. Ma Rossi Pose firma il primo sorpasso cegliese con 5 punti consecutivi (tra cui il canestro da 3 sulla sirena). Finale primo tempo 46–48.

Vozza per il 46–50, Mirrione ruba palla e segna in contropiede un canestro favoloso. Per una volta i ruoli si invertono, è Superman Santarelli a firmare uno splendido assist per Magic Blengini per il 53–52 a 4’35” dall’ultimo riposo, time out Ceglie. Brandimarte ed è 55–52 ma commette il suo 3° fallo personale su canestro di Vozza. Stoppata di Santarelli (21 punti, 15 rimbalzi di cui 9 offensivi e la solita monumentale prestazione difensiva e offensiva), coast to coast di Brandimarte per il 57–54. Di Girolamo (che da alla seguito alla bella partita di Campobasso con un’ottima prestazione) ed è 59–54 (bellissimo scarico di Blengini, 11 punti, 5 rimbalzi e 4 assist). Di Santo e Zizza riducono il distacco a soli 3 punti a fine quarto.

Zizza da 3 ed è pareggio ma Di Girolamo risponde dall’arco infiammando la tifoseria. Bosi e Torrieri puniscono da 3 ed è time out Torre Spes. Ancora Bosi da 3 (11 per lui) ma Mara Blengini non ci sta, su assist di Brandimarte prende e tira da 8 metri, è il 67–70. 3° fallo di Vozza, Di Girolamo (10 punti) fa 2/2 dalla lunetta. Fallo in attacco di Di Santo su fantastica difesa di Brandimarte che segna il canestro del sorpasso: 71–70 a 4’ dalla fine. Rimbalzo offensivo di Santarelli, è 73–70. Rossi Pose e Di Santo pareggiano. 5° fallo fischiato a Mancini e Vozza, Mirrione fa 1/2, De Feo 2/2 per il 76 – 73 a 1’44” dal termine. 4° fallo di Santarelli, Zizza 2/2. Errore di Bosi, rimbalzo di Santarelli che subisce fallo da Curri. Il capitano va in lunetta, la mano non trema: è 2 su 2 per il 78–75 a 43” dal termine. 4° anche di Mirrione, Rossi Pose sbaglia un tiro libero. Time out Ceglie, De Feo sbaglia da 3, time out Torre Spes. Zizza non trova neanche il ferro ed è vittoria. Vittoria di cuore, vittoria di carattere, vittoria di fronte ad un pubblico entusiasta. Questa squadra ha gli attributi. Ed ora la Torre Spes è 6° in classifica in coabitazione con Melfi e Bari ma con entrambe le squadre è in vantaggio nella differenza canestri. Il sogno playoff si avvicina, domenica a L’Aquila per continuare a sognare...

Luca Di Lorenzo

FANTINI SCIANATICO LUCERA - CETEAS PESCARA 67-68   (16-21, 34-34, 44-51)

 Arbitri: Pepponi (Spello - PG) e Posti (Marsciano - PG)

 Note: 

Alla Ceteas Pescara è servita tutta la classe di Capone e una bomba a 1'' dalla fine per battere un Lucera mai domo nonostante i molti acciacchi, ed è quindi doveroso partire dalla fine e raccontare le ultime istantanee di gara. La Fantiniscianatico aveva iniziato sul -7 (44-51) l'ultimo quarto, ma avevano ribaltato il punteggio grazie alle triple di Barilà (2), Serazzi e D'Arrissi che l'avevano portata fino al +2 (65-63). Pescara aveva tenuto botta per mezzo dei tiri pesanti di Peretti e Capone, ma anche dei fondamentali canestri di Scavongelli e Salvatore, quest'ultimo autore del 2/2 ai liberi che aveva pareggiato l'incontro a quota 65 con ancora 1'20'' sul cronometro. Proprio i tiri dalla linea della carità sono risultati fatali a Lucera: il 2/4 di Leoncavallo nelle due gite in lunetta consecutive hanno lasciato 15'' alla Ceteas per orchestrare l'ultima azione e a Capone la possibilità di tornare a mordere come tante volte ha fatto nella sua carriera. Scaltro e freddo anche Di Fabio che dopo aver ricevuto palla l'ha riconsegnata al #10 biancorosso e bloccato il difensore avversario per dare maggior spazio al suo tiratore, in una posizione non certo agevole come l'angolo sinistro del campo. Le mani di Capone e la sua classe hanno fatto il resto facendo muovere solo la retina.

Che la giornata del bomber teatino fosse di quelle buone, la guardia della Ceteas l'aveva ampiamente dimostrato raggiungendo la doppia cifra già nei primi 9' di gioco del primo quarto, chiuso sul +5 (16-21) dal Pescara. La Fantiniscianatico per rimanere a contatto e sopperire alle assenze di Livio e Veneri, infortunatosi dopo pochi minuti, si invece è affidata fin dall'inizio ai canestri del pivot Leoncavallo, spietato nel catturare rimbalzi nel pitturato pescarese. Nel secondo parziale i lunghi della Ceteas sono riusciti a disinnescare le carambole offensive dei dauni, ma la squadra ha iniziato a soffrire gli esterni Arcini, Serazzi e D'Arrissi, venendo agganciata e superata dopo 4'. Lucera ha infilato un break iniziale di 17 a 5 che ha spostato leggermente l'inerzia verso i padroni di casa e il punteggio sul 33-26, ma ha subito il ritorno pescarese con 5 punti consecutivi di Profeti che hanno riportato la gara in equilibrio fino al 34 pari con cui si è chiuso il primo tempo.

In avvio di secondo tempo le due squadre hanno faticato a ritrovare ritmo e punti, ma è stata ancora Pescara a tentare la spallata provando a scappar via sul +8 (38-46 al 27') e chiudendo il terzo quarto sul +7 (44-51). Il quarto periodo, come detto, è stato una girandola di emozioni culminate dalla tripla quasi allo scadere che ha consentito alla Ceteas di riacciuffare una partita che per lunghi tratti aveva comandato. Il tiro da dentro o fuori di Moses Capone tiene ancorati i pescaresi ancora all'ipotesi playoff, ma non scongiura i playout a causa delle contemporanee vittorie di L'Aquila e Monopoli, prossima avversaria del Pescara al PalaElettra domenica 20 aprile. Palla a due come sempre alle ore 18.

Fabio Carusi

CHIMICA D´AGOSTINO BARI - GEOTEC CAMPOBASSO 77-68   (23-9, 31-30, 56-46)

 Arbitri: Mustaro e Rossetti (Pisa)

 Note: 

MONOPOLI CITTÀ TURISTICA - GAUDIANELLO MELFI 73-65   (13-20, 32-38, 51-51)

 Arbitri: Cafano e Zobbi (Milano)

 Note: 

Terza vittoria consecutiva per la Fortitudo Monopoli che nel terzultimo impegno stagionale batte il Melfi tra le mura amiche della Melvin Jones. Il successo contro i lucani assume un valore speciale grazie al +8 finale (73-65), che ribalta a favore dei biancoverdi la differenza canestri nel doppio confronto con il Melfi (all’andata finì 79-73). La gara è stata molto equilibrata, con gli ospiti che sono partiti subito forte piazzando un primo parziale di 13-20. Dal secondo periodo in poi, la Fortitudo ha cominciato a ritrovare la giusta solidità difensiva ma soprattutto ha riordinato le idee in fase di possesso (troppe le palle perse in attacco nel primo periodo). Così, all’intervallo lungo si va sul 32-38.

Nel terzo periodo, caratterizzato da un tecnico fischiato alla panchina monopolitana ed un'espulsione di un dirigente lucano (sul finale), la squadra di coach Lezzi recuperava altri 6 punti agli avversari, chiudendo il parziale sul punteggio di 51-51. Gli ultimi dieci minuti, sono tutti di marca biancoverde. Barbati e compagni, mettono alle strette il Melfi con una prestazione di altissima intensità atletica e tecnica. Il quarto parziale, si chiude a favore della Fortitudo per 22-14, per il punteggio finale di 73-65. Ottime le gare di Luisi (miglior realizzatore del match), Barbati e Simone, mentre tra i lucani si sono distinti Esposito, Castellitto e Marchese. Anche in questa occasione, la Fortitudo ha dovuto fare i conti con le notizie delle vittorie di Bari e Torre dè Passeri, che hanno battuto rispettivamente il Campobasso (77-68) ed il Ceglie (78-76). Dunque, i biancoverdi rimangono distanziati di due lunghezze dall’ottavo posto, condiviso attualmente a pari punti da baresi, abruzzesi e lucani.

Antonello D´Alessandro

MAZZEO GIOCATTOLI S.SEVERO - DUE ESSE MARTINA FRANCA 95-85   (18-22, 45-49, 68-65)

 Arbitri: Asnaghi e Novati (Cantù - CO)

 Note: 

ZULLI CERAMICHE FOGGIA - GLOBO GIULIANOVA 81-80   (24-16, 39-38, 59-58)

 Arbitri: Pepe (Adelfia - BA) e Malerba (Brindisi)

 Note: 

29” al termine, +2 Foggia (79-77) grazie ad un canestro realizzato caparbiamente da Chirico dopo un rimbalzo catturato, possesso Giulianova, circolazione di palla tra i giallorossi, Ciervo a 12” dalla sirena si assume la responsabilità di tentare la tripla del sorpasso, la guardia abruzzese buca la retina (79-80) e gela il Russo, 10” secondi scarsi al termine, ultima azione per la Zulli Ceramiche Foggia, il pallone scotta tra le mani di capitan Padalino che si incunea tra le maglie difensive degli ospiti per mettere a segno nell’area pitturata a soli 3” dalla fine il canestro del definitivo sorpasso (81-80). Tripudio sugli spalti del palazzetto foggiano, mentre Ciervo tenta il tiro della disperazione a fil di sirena dalla propria metà campo senza raggiungere il tabellone. Finisce così, con la vittoria di un solo punto di scarto della Libertas che conserva il primato in classifica in condomino con altre tre formazioni. Si arrende il Giulianova, compagine che per quanto fatto vedere sul parquet dauno merita ben più della penultima posizione di classifica.

La Zulli ha quindi sofferto più del previsto per portare a casa due punti preziosi, da sottolineare comunque le positive prestazioni del trio Sisto-Chirico-Padalino autori rispettivamente di 26, 22 e 16 punti. Bene anche Acito con tre bombe in frangenti decisivi, mentre sulla sponda abruzzese la palma di Mvp spetta di diritto a Simonella: 28 punti, 19 dei quali negli ultimi due quarti. Importante anche l’apporto di esperienza e punti offerto dal tandem Vasile (17)-Ciervo (15). Il match, come si evince dal suo esito, è vissuto sui binari di un sostanziale equilibrio, massimo vantaggio Giulianova in apertura di gara (0-7), massimo vantaggio Foggia in chiusura di primo quarto (+8, 24-16). Per il resto, una continua altalena nei restanti trenta minuti con le due squadre che non riuscivano a staccare gli avversari. Fino ai concitati secondi finali descritti.

In avvio coach De Florio parte con lo starting five composto da Ciampaglia, Padalino, Chirico, Sisto e Liberatori, sull’opposto versante Binetti risponde con Paganucci, Ciervo, Simonella, Errico e Vasile. Il primo break di +7 è degli ospiti, ma la Zulli ribalta prontamente la situazione con un parziale di 11-2 che consente il sorpasso (11-9). Entra sul terreno di gioco Alessio Acito che piazza due bombe nella seconda metà del primo quarto e la Libertas vola a +8. In apertura di seconda frazione in soli due minuti gli ospiti annullano il gap (24-24) con due triple di Ciervo e Vasile. Lo score di 39-38 con cui le due squadre arrivano all’intervallo lungo è emblematico dell’equilibrio in campo. Nel terzo quarto Antonio Chirico con due centri dalla lunga distanza prova ad allungare (44-38 e 47-42) ma Giulianova è sempre lì, sostenuta da un ispirato Simonella che inizia a trovare con maggiore continuità la via del canestro da due e da tre. Dal 51-51 i padroni di casa tentano un nuovo allungo (57-51), ma i nervi tradiscono i locali che incappano in un tecnico consentendo agli abruzzesi di ridurre le distanze ed arrivare agli ultimi dieci minuti di gioco sul 59-58. Due bombe di Simonella e Acito inaugurano il quarto ed ultimo tempo, a 7’ dalla fine è perfetta parità (65-65).

Sale in cattedra Marco Sisto che alla distanza diventa immarcabile sotto i tabelloni mettendo a segno nella fase calda del match ben 12 punti dei suoi 26 complessivi. L’ala pivot della Zulli detta legge nell’area pitturata, ma nell’altra metà del campo gli ospiti continuano a trovare la via del canestro dauno ed il punteggio rimane in bilico: tripla di Ciervo (75-76 ad 1’25” dalla fine), centro da due di Sisto (77-76 ad 1’09”), Simonella in lunetta fa 1 su 2 ed è di nuovo parità (77-77) a 45” dalla sirena. Arriviamo così agli ultimi 30” descritti in precedenza con il canestro di Antonio Chirico (79-77), la tripla di Ciervo (79-80 a 12”) ed il sorpasso decisivo firmato da capitan Padalino a soli 3” dalla conclusione (81-80). La Zulli Ceramiche conquista due punti di fondamentale importanza nella serrata lotta al vertice del girone, per il Giulianova la consapevolezza di avere le carte in regola per puntare alla salvezza nei playout.

Paolo La Rotonda